Sta avvicinandosi  il 13° Rally Città di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina

Quarto appuntamento del Challenge Raceday Rally Terrache propone anche una gara storica.

MILANO, 13 marzo 2019 – Una gara decisamente rinnovata quella che si correrà il 15/16 e 17 marzo ad Arezzo e dintorni. Le classifiche del Challenge Raceday Rally Terra sono ancora aperte e questa gara potrà fare la differenza e apportare cambiamenti sostanziali in vista della finale a Volterra di metà aprile.

Lo scorso anno all’arrivo: 1. Marchioro Marchetti (Škoda Fabia R5); 2. Fanari-Stefanelli (Ford Fiesta WRC); 3. Cobbe-Turco (Ford Focus WRC)

Descrizione del percorso di gara. Sono in programma nove Prove Speciali (79,820 chilometri di distanza competitiva su un percorso totale di 447,720) “Monte Sante Marie”, “Alpe di Poti”, “Cerbaiolo”, “Battaglia di Anghiari” e la “Power Stage” finale da 6 chilometri, sempre sull’Alpe di Poti. La gara storica sarà più corta: otto prove speciali, per un complessivo cronometrato di 73,260 chilometri, per un totale di 397,370 di percorso.

Sono tutte prove speciali percorse dal Campionato del Mondo Rally negli anni dal ’70 al ‘90 e anche dai Campionati Italiani. La “Monte Sante Marie” conta 11 chilometri veloci, con strada mediamente larga, continui saliscendi, dossi, curvoni, allunghi e staccate, su un fondo liscio e compatto. Ci sarà inoltre il celebre salto “Poggio D’Arno” che non viene utilizzato da molti anni.

“Alpe di Poti” è stato un nome ricorrente in questi ultimi anni per il “Valtiberina”, una prova speciale che per la sua completezza viene chiamata “l’università dei rally su terra”. Veloce, lento, stretto, largo, curve, tornanti, salita, discesa, c’è veramente di tutto lungo i suoi 12 chilometri ed anche qui il famoso salto è un elemento che caratterizza questo tratto dove il fondo è mediamente liscio e compatto, più morbido nella parte di sottobosco. Le due zone riservate al pubblico sono poste una al bivio che sale dall’abitato di Pomaio, che offre la visuale in un bel tratto di strada, l’altra è la famosa zona del Bivio Panoramica, nei pressi di uno dei “salti” più fotografati dei rallies italiani. Un’arena naturale dalla quale si può seguire un lungo tratto di percorso.

“Cerbaiolo” ha un posto speciale nel cuore degli organizzatori, è stata la prima della Ronde Valtiberina. E’ una strada con diversi cambi di ritmo, per la maggior parte in salita con molti tornanti e con un fondo più morbido in generale. Ha una parte molto veloce a metà percorso dove i piloti assaporeranno il piacere di guidare su terra. La zona Pubblico è posta all’altezza di “Montecavallo”

e permette la visuale su di un bellissimo tratto di percorso.

“Anghiari” è stata la grande novità dell’edizione dello scorso anno. Caratterizzata da un lungo falsopiano, alterna tratti molto veloci ad altri che spezzano il ritmo ed aumentano la spettacolarità, ma in cui la precisione di guida è fondamentale per avere un buon riscontro cronometrico. Vi sono ampi spazi di visuale, per il pubblico, sulla prova speciale nella zona dedicata posta nei pressi della partenza.