Tamara Molinaro

Tamara Molinaro: Una stella rosa si accende al Monza Ronde by Vedovati

La kermesse sull’autodromo brianzolo mette in risalto la sedicenne pilotessa di Moltrasio (CO), che ha per idolo Gigi Galli e vuole diventare una pilotessa nel mondiale rally. Velocissima, vincitrice del femminile, e molto pulita nella guida (nemmeno un birillo abbattuto) dimostra appieno le sue doti che confortano i suoi sogni. Diventare una pilotessa nel mondiale rally. Abituata a spazzolare con una Mitsubishi Lancer da 300 cavalli, deve superare l’emozione della gara con tanto di regole e di cronometro. E lo fa nel migliore dei modi. Iniziando un percorso che potrebbe portarla ai vertici della specialità. Di Tommaso M. Valinotti, foto di Elio Magnano e Tommaso M. Valinotti

Tamara_Molinaro_2013_001MONZA – Bionda con luminosi occhi azzurri, sorriso affascinante come un’attrice delle baby sit-comedy americane, ed altrettante carina, se non di più. A differenziarla dalle ragazzine che spariscono nell’arco di poche stagioni sono le idee chiare che ha in testa ed una passione di ferro nel cuore: i rally. Tamara Molinaro, sedici anni compiuti il 10 ottobre scorso esordisce (ma solo ufficialmente), nel mondo dei rally e lo fa con uno scoppio scintillante, di quelli che lasciano il segno. Vince il femminile autorevolmente, è quarta fra gli Under (concedendo agli avversari un pugno di anni di differenza e di esperienza in prova speciale e sulle piste) ed è quarta in una delle classi più difficili: la A6, oltre che 53esima assoluta, in una gara che ha presentato una vera compilation di vettura dai muscoli d’acciaio.

Tamara_Molinaro_2013_000Emozionatissima, ma senza darlo a vedere, alle 11,11 di domenica 10 novembre ha scatenato l’acceleratore per la prima volta in una prova speciale, la Vedovati-1, della Monza Ronde. Ma non era assolutamente la prima volta che si metteva al volante. “Il mio esordio è avvenuto quando avevo undici anni a Livigno” informa la studentessa di Moltrasio. “Ero al volante di una Mitsubishi Lancer” aggiunge con una semplicità quasi fosse normale a quell’età guidare la potentissima berlinona giapponese. “Mio padre Giorgio, titolare della G-Car Sport mi ha trasmesso la passione ed anche mia madre Nadia ama il mondo delle corse”. Ci pensa un attimo e poi aggiunge “Non è stato facile allora, perché hanno dovuto tirarmi il sedile tutto avanti e raggiungevo i pedali appena, comunque è stato divertente”. Sicuramente quella giornata sul ghiaccio nell’Alta Valtellina ha scatenato la passione che era disegnata nel suo DNA. Da allora la nera Mitsubishi Lancer è stata una compagna fedelissima che le ha dato gioie immense in sbandate controllate degne dei più quotati drifter ed insegnato un controllo della vettura in velocità che richiede nervi di acciaio. In un’epoca in cui tutto è mediatico, i suoi filmati non potevano che spopolare su you-tube ed oltre a far nascere una schiera di tifosi, Tamara è finita nel mirino di gente che se ne intende, diventando un’osservata speciale.

Tamara_Molinaro_2013_002Ed è così che a Monza ha sfoggiato (con tutti i diritti), gli adesivi del FIA Women in Motorsport, il progetto della federazione mondiale per portare (e se si parla di rally dobbiamo dire riportare), una donna ai vertici del motorismo mondiale. E così appena compiuti i 16 anni Tamara Molinaro ha potuto schierarsi in una competizione ufficiale. E la musica è cambiata. Senza più la spensieratezza del traverso, ma con la necessità di dimostrare, cronometro alla mano, che la stoffa c’è ed è di quella buona. “Ho cercato di prepararmi alla gara facendo il possibile per rimanere calma” dice al Controllo Orario di fine PS-1 dove arriva con un sorriso che nasconde la tensione. “Le maggiori difficoltà le ho trovate nelle inversioni, ma sto imparando”. Aspettando che la sua navigatrice, l’esperta Lisa Bollito, timbri il cartellino la giovane Molinaro prosegue. “Mi ero iscritta con Roberto Mometti, poi però mi hanno consigliato di cercare una navigatrice per mettere insieme un equipaggio femminile. È stato facile scegliere Lisa che conosco da un’eternità (anche un po’ meno, vista la sua giovane età). È la fidanzata di Luca Cantamessa, che correva con le macchine di mio padre quando io avevo quattro anni”. Tamara Molinaro chiarisce anche altri punti suo pensiero. “Il mio esordio è in un rally che si disputa in pista, ma a me interessano solo i rally, esclusivamente i rally, quelli veri che si corrono sulle strade delle prove speciali, con curve ed allunghi. Sono qui perché questa è l’unica possibilità che una sedicenne in Italia ha di correre. Ed il mio idolo è Gigi Galli” e lo dice con tale convinzione che sembra quasi che le lettere del nome del pilota valtellinese diventino maiuscole scolpite nella roccia. Su un’altra cosa la giovane pilotessa ha le idee chiare. “Non fa differenza correre su asfalto, terra o ghiaccio, nel senso che ogni tipo di terreno  ha le sue caratteristiche e offre le sue soddisfazioni. L’asfalto dà la sensazione della velocità, la terra ed il ghiaccio il piacere di controllare la macchina che sembra scapparti da tutte le parti. Ed è bellissimo su entrambi i fondi, perché stai guidando in prova speciale” sostiene con convinzione la bionda teen-ager pilota.

Tamara_Molinaro_2013_003E le prove speciali si susseguono e lei è sempre più sorridente e disponibile, e con il passare delle prove senza più sicura di sé, sia nelle chicane disseminate lungo la pista di Monza, sia nel rispondere alle domande che le vengono rivolte ogni volta che si ferma al Controllo Orario o arriva nel suo box. “Alla mia età ho molti sogni ed ambizioni” afferma con convinzione. “Anzi, in realtà di sogni ne ho uno solo. Diventare pilota professionista nei rally. Nel mondiale rally” precisa. “Voglio correre ad altissimo livello; anche nel rally-cross o misurarmi negli X-Game. Sognare è bello ed è una delle poche cose gratis” sostiene con quel sorriso capace di convincere il mondo. Anche se Tamara sa benissimo che non basta un sorriso nella vita per avere successo. “Mi piace la meccanica, è quasi scontato vista la mia famiglia; frequento l’IPSIA Leonardo Da Vinci a Como. Non mi piace molto studiare, ma come tutti i genitori se non vado bene a scuola…..” e lascia la frase in sospeso facendosi immediatamente intendere con tutti quelli che della scuola sono rimasti vittime nel corso della loro carriera. “Vado d’accordo con i miei compagni di scuola” che debbono essere rimasti parecchio frastornati quando hanno scoperto su You-Tube che quella biondina da corteggiare è così brava a domare fra nuvole di terra e ghiaccio i 300 cavalli ed anche più di una Mitsubishi Lancer tutta nera. “A scuola devi imparare subito a farti rispettare, altrimenti ti mettono i piedi in testa. Su 400 allievi dell’istituto ci sono solo tre ragazze. Però ormai andiamo d’accordissimo e sto bene con i miei compagni”. La giornata trascorre veloce e le prove si susseguono fino al punto in cui il sole tramonta ad ovest dietro le tribune che si affacciano sul rettilineo di arrivo e la quarta prova è meglio disputarla con i fari di profondità.  Ed anche per Tamara Molinari-Lisa Bollito arriva la fine della giornata intensa ed esaltante. “È stato veramente figo” dice con entusiasmo ed occhi luminosi di gioia. “Ho capito come funziona il mondo dei rally ed ho capito che avrò un futuro. Ho migliorato le mie prestazioni passaggio dopo passaggio, togliendo fra la prima e la terza manche 18”8. Ho gareggiato per la prima volta di notte e mi sono divertita moltissimo. Ed ho capito che il mio futuro è proprio diventare pilota di rally”. Tamara Molinaro è stata bravissima, non solo veloce. In una gara che ha visto gran parte dei concorrenti sommersi dalle penalità, a cominciare dal vincitore Franco Uzzeni, anche lui vittima dell’abbattimento di un birillo, la giovane pilotessa di Moltrasio non ha sbagliato nulla.

E nell’aria si diffonde una certezza. Una nuova stella dei rally si è accesa. Si chiama Tamara Molinaro