The Ice Challenge. Alessandro Pettenuzzo concede il bis

AD3_9508 (Custom)Il giovane pilota torinese precede Luciano Cobbe. I due portacolori Meteco Corse chiudono davanti a Sergio Durante che si aggiudica il Master King pomeridiano. Foto Alberto Caldani          

PRAGELATO (TO, 29 gennaio) – Seconda gara di The Ice Challenge sul circuito Ice di Pragelato e secondo successo per Alessandro AD3_9240 (Large) (Custom)Pettenuzzo e la sua Mitsubishi Lancer EVO VI. Il 25enne pilota torinese, come suo solito, si è “nascosto” nelle prove libere di sabato sera, che ha sfruttato per fare conoscenza con il nuovo senso di percorrenza della pista, visto che dopo parecchi anni si gira nuovamente in senso orario, e con la chicane di rallentamento inserita subito dopo l’uscita del “tornante Fenestrelle”. Preciso e geometrico nelle girate ai tornanti, lineare e sistematico nelle traiettorie alle chicane la progressione di Alessandro Pettenuzzo è impressionante. Nella prima tornata di libere di sabato sera è solo quinto e paga quasi un secondo a Luciano Cobbe (995 millesimi per la precisione) che si riducono a soli due decimi già nella seconda, quando Pettenuzzo Jr scala fino alla terza posizione.

AD4_6355 (Large) (Custom)Domenica mattina le cose cambiano. Drasticamente. Nelle prove cronometrate che stabiliscono la griglia di partenza, Alessandro Pettenuzzo getta la maschera e stacca subito il miglior tempo assoluto nel lotto dei concorrenti che danno l’assalto alla pole position. Con una temperatura polare (dieci gradi sotto zero), e la pista coperta da uno strato di nevischio che si solleva rendendo la visibilità problematica, AD4_6335 (Large) (Custom)Alex è l’unico pilota a scendere sotto il muro dei 40”. Il portacolori della Meteco Corse va a conquistare una posizione di primato che ribadirà nelle prime due batterie, mancando la “triplete” nella terza (meglio di lui faranno Luciano Cobbe e Sergio Durante), a causa di una sfollata che gli fa perdere quel battito di ciglia che lo fa scendere dalla cima della classifica alla terza piazza di batteria. Alla fine, comunque, il vincitore della giornata è lui: iceman Alessandro Pettenuzzo.

Ice Challenge_0129_Caldani_Durante_AD3_9234 (Large) (Custom)Alle spalle del pilota di Borgaro Torinese si classifica un altro portacolori della Meteco Corse, ovvero il trentino Luciano Cobbe, implacabile e precisissimo con la sua Ford Focus WRC, l’unico capace di tenere un ritmo molto vicino a Pettenuzzo e in grado di approfittare dell’unico attimo di disattenzione del re di Pragelato per conquistare così una vittoria di batteria che lo conferma, se ancora ce ne fosse un dubbio, come Ice Challenge_0129_Caldani_Ceriali_AD3_9748 (Custom)seconda forza di questo challenge delle Montagne Olimpiche. Discorso analogo per Sergio Durante, che fa girare la sua Citroën DS3 Proto come un orologio e lui stesso è preciso e spettacolare come un ballerino di opera classica nell’imbastire tornanti, derapate e staccate. Terzo tempo dietro a Cobbe nelle due manche mattutine sale in seconda posizione nella terza avendo ragione anche di Alessandro Pettenuzzo, risultati che gli permettono di chiudere la giornata sul podio assieme al pilota di Borgaro e al trentino di Rovereto.

Ice Challenge_0129_Caldani_Pregnolato_AD4_6303 (Large) (Custom)Alessandro Pregnolato è uno dei veterani della pista Ice di Pragelato e lo dimostra piazzandosi costantemente a ridosso dei tre imprendibili in cima alla classifica. Il pilota di Oleggio paga ai rivali la minor cavalleria della sua Subaru Impreza. Che si presenta in versione Gruppo N, e quindi spinge molto meno rispetto alle altre vetture. Ma Pregnolato è prontissimo a sfruttare le occasioni, come dimostra nelle prove di Ice Challenge_0129_Caldani_Nicoletta_AD3_9334 (Large) (Custom)qualificazione, nelle quali sa usare al meglio la sua esperienza di guida su ghiaccio e della pista delle Montagne Olimpiche, staccando il terzo tempo assoluto, nella nebbia nevosa del primo mattino. Poi paga il ritorno degli avversari, lottando per due delle tre manche sul filo dei millesimi con il bolzanino Aldo Pistono. Quinta posizione finale, grazie alla discriminante del giro più veloce, per Mirko Pettenuzzo, già più fortunato dell’appuntamento dell’Epifania, ma sicuramente non baciato dalla fortuna. Dopo un buon turno di qualifiche mattutine, la gara del maggiore dei fratelli Pettenuzzo inizia in salita nella prima batteria quando rompe una candela della sua Peugeot 206 Proto e deve abbandonare il terreno di gara dopo appena metà manche. Nelle altre due fa valere classe personale e prestazioni, chiudendo entrambe le volte al quarto posto che gli permettono di risalire in una posizione finale di classifica all’altezza del suo lignaggio. Giornata controversa, ancora una volta, per Aldo Pistono, che non riesce a far andare come verrebbe la sua Opel Astra ex Trofeo Andros che si presenta in livrea completamente rinnovata. Nelle libere di sabato sera il bolzanino mostra i muscoli chiudendo molto vicino al capofila Cobbe, mentre nel nevischio di domenica mattina lotta sul filo dei millesimi con Pregnolato, ripetendosi in manche 2, anche se il suo ritardo nei confronti della Subaru aumenta. Nella terza manche è ancora una volta quinto, ma non riesce a dare la zampata che lo porterebbe a lottare per il podio come è nelle sue speranze.

In settima posizione si classifica il nuovo entrato del circus bianco Paolo Vallivero. Il trentaduenne di Lugano paga l’assoluta inesperienza della guida su un terreno difficile come il ghiaccio, e la problematica gestione di una vettura impegnativa come la Toyota Yaris Proto ex Roby Novara che dispone di 510 cavalli. Il rossocrociato è però bravo a fare i compiti, si applica e migliora a ogni tornata della pista arrivando quasi ad abbattere nel finale il fatidico muro dei 40” a giro. Alle spalle del ticinese conclude Luca Oldini, idolo incontrastato degli spettatori vittima di uno stallonamento nella seconda manche che manda per ben due volte in testacoda la sua Peugeot 306 Maxi costringendolo a uscire dal terreno di gara anzitempo. Chiudono la graduatoria un nuovo ingresso e un ritorno sulla pista di Pragelato. In nona posizione si piazza Ivano Nicoletta con il suo prototipo “corsaro” con motore Volkswagen Turbodiesel. Per il pilota-costruttore di Ivrea un fine settimana di grande lavoro per far viaggiare convenientemente il suo gioiellino che fa le bizze in più di un’occasione, ma alla fine gli permette di girare, divertirsi e dare spettacolo. Chiude la classifica Fabrizio Ceriali, unico concorrente con una vettura Due Ruote Motrici, che riporta in pista la sua Punto Proto dopo quattro anni. I suoi tempi sono buoni pur essendo in debito di trazione e potenza con gli avversari, peccato che non abbia altri piloti con cui confrontarsi, altrimenti ne verrebbe fuori una gran bella gara.

locandina-eventi-invernali-bmg-customThe Ice Challenge. Classifica finale gara-2 (29 gennaio): 1 Alessandro Pettenuzzo, Mitsubishi Lancer EVO VI, punti 55; 2. Luciano Cobbe, Ford Focus WRC, punti 54; 3. Sergio Durante, Citroën DS3 Proto, punti 47; 4. Alessandro Pregnolato, Subaru Impreza, punti 33; 5. Mirko Pettenuzzo, Peugeot 206 WRC, punti 32; 6. Aldo Pistono, Opel Astra Proto, punti 32; 7. Paolo Vallivero, Toyota Yaris Proto, punti 27; 8. Luca Oldini, Peugeot 306 Maxi, punti 25; 9. Ivano Nicoletta, Proto, punti 23; 10. Fabrizio Ceriali, Punto Proto, punti 20.

Miglior tempo sul giro: Sergio Durante in 38”818 (terza manche). Miglior manche: Luciano Cobbe in 5’15”647 (terza).