The Spirit Of 1000 Miglia. La freccia rossa alla Monterey car week

Premia le auto che meglio rappresentano lo spirito della corsa più bella del mondo

Carmel by the Sea, California, agosto 2019 – Il fascino della 1000 Miglia ha incantato alla Monterey Car Week, la manifestazione motoristica che ogni anno richiama in California decine di migliaia di appassionati da tutto il mondo.

Martedì 13 agosto, l’edizione 2019 del Concourse on the Avenue di Carmel by the Sea, l’evento che dà il via alle numerose attività previste nell’arco dell’intera settimana conclusasi con il prestigioso Pebble Beach Concours d’Elegance, ha riservato ampio spazio alle auto che meglio rappresentano lo spirito della Freccia Rossa.

Dopo che nel 2018 fu un’Alfa Romeo 1900 Super Sport del 1957 nella rara versione carrozzata Zagato ad aggiudicarsi il premio The Spirit of 1000 Miglia, sono state tre quest’anno le vetture premiate sul palco di Ocean Avenue: l’auto più votata e riconosciuta dalla giuria come la miglior rappresentante lo spirito della Corsa più bella del mondo è stata una O.S.C.A. MT4 1100 Berlinetta Vignale del 1952 di Phil White da Portola Valley, California.

Sul palco di Carmel, oltre che vincitrice della medaglia The Spirit of 1000 Miglia numero 1 e dell’omonimo trofeo, questa splendida auto dalla originalissima carrozzeria coupé progettata per Le Mans – dove nel 1953 si aggiudicò il primo premio di classe e il diciassettesimo posto assoluto – è anche stata proclamata Best of Show 2019.

La medaglia The Spirit of 1000 Miglia numero 2 è andata all’Alfa Romeo 6c 2500 Cabriolet del 1949. Leo e Lisa Schigiel di Miami, Florida, hanno sfilato con questo bellissimo esemplare – disegnato da Pinin Farina – il cui cruscotto è contraddistinto da eleganza e raffinatezza tutte italiane.

La Jaguar C-Type del 1952 si è aggiudicata la medaglia The the Spirit of 1000 Miglia numero 3.

Fred Bolander il fortunato proprietario, siede al volante di questo esemplare dopo che numerosi driver l’hanno portata al successo, incluso Phil Hill vincitore della Lone Star 200 in Texas nel 1953.

Il caratteristico parabrezza della Jaguar è impreziosito dalla Freccia Rossa, a testimonianza della partecipazione dell’auto alla 1000 Miglia.

Nel corso della settimana sono state poi individuate, tra le centinaia di esemplari esposti sul palcoscenico naturale di grande impatto che, partendo dal centro di Carmel si estende fino alle famose spiagge affacciate sull’Oceano Atlantico, si spinge fino a Monterey, al circuito di Laguna Seca e all’esclusivo green di Pebble Beach,

altre dieci vetture che sono state riconosciute possedere tutte le caratteristiche di eligibilità alla 1000 Miglia: ai proprietari sono stati consegnati una medaglia e altri segni distintivi del premio, oltre che la consapevolezza di possedere un’auto con tutti i requisiti necessari per poter essere ammessa a quella che, a tutte le latitudini, viene riconosciuta come The most beautiful race in the world.

Le tredici auto premiate:

1 – O.S.C.A. MT4 1100 Berlinetta Vignale del 1952 di Phil White da Portola Valley, California

2 – Alfa Romeo 6c 2500 Cabriolet del 1949 di Leo e Lisa Schigiel di Miami, Florida

3 – Jaguar C-Type del 1952 di Fred Bolander

4 – Siata 200 CS Balbo Coupé del 1954 di Walter Eisenstark

5 – Ferrari 340 MM Spyder Vignale del 1953 di Michael and Kathariana Leventhal

6 – Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Zagato del 1931 di Paul Gould

7 – Maserati A6G 2000 Zagato Coupé del 1956 di proprietà di David e Jody Smith

8 – Fiat 8V 2 litri carrozzata Zagato e Irv Kessler

9 – Ferrari 250 GT Zagato del 1956 di David Sydorick

10 – Fiat 8V Elaborata Zagato Coupé del 1954 di Johan e Anhild Lont

11 – Maserati 300 S del 1956 di Rob Walton

12 – Jaguar D Type del 1956 di Chris McCallister

13 – Alfa Romeo 1900 C SS del 1954 di Joseph Hurwich

Alberto Piantoni e Francesca Parolin, rispettivamente CEO e Direttore Generale di 1000 Miglia srl, hanno personalmente consegnato i premi The Spirit of 1000 Miglia.

“Lo sviluppo internazionale del brand 1000 Miglia” ha dichiarato Alberto Piantoni “deve necessariamente tenere conto di una realtà importante come gli Stati Uniti, uno dei primi e più importanti Paesi al mondo per presenza di automobili dal grande valore storico, dove la passione e il coinvolgimento di tanti appassionati e possessori di auto si riconoscono nella Corsa della Freccia Rossa e nei suoi valori.

“È quindi un grande onore per la 1000 Miglia” conclude Francesca Parolin “poter riconoscere a queste automobili, unici pezzi d’arte, lo spirito che, dal 1927, appartiene al Museo viaggiante unico al mondo, secondo la definizione che Enzo Ferrari riservò alla nostra corsa, la gara di regolarità per auto storiche più importante al mondo.