Il Tuning, grande protagonista di Automotoracing 2018

L’Oval invaso dalle vetture rivisitate, fra le quali spiccavano alcuni gioielli di ottima fattura. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

 TORINO – C’è sempre un po’ di diffidenza fra gli amanti delle corse e quelli del tuning. I primi considerano i tuner come dei “taroccatori”, mentre i secondi considerano i corsaioli come dei pazzi che si buttano a folle velocità su stradine impervie rischiando le carrozzerie, spesso anche poco curate, delle loro vetture. Da alcuni anni Alberto Gianoglio si impegna a metterli insieme nel padiglione Oval di Lingotto Fiere.

E anche fra i tuner si sono visti “pezzi” di grande raffinatezza, spesso basati su muscle car americane come la Chevrolet Camaro degli anni Settanta o la Mustang della seconda metà degli anni Sessanta affiancata ad un classico pick-up americano della stessa epoca, oltre ad un simpaticissimo Maggiolino con tanto di tavolo da surf affiancato da un modellino in scala, o una Opel Kadett (1973-1979) rinfrescata di quel giusto tocco nei cerchi e restaurata in modo esemplare al punto da trasformare la proletaria berlina tedesca in un’ammirata signora da esposizione. Ma l’apice è stato raggiunto dal Club West Custom Italy che ha esposto un interessante Ford F100 Seconda Serie (1953-1956) attorniato da tre deliziose signore vestite in american style anni Cinquanta che in solo momento hanno rituffato i visitatori in piena atmosfera Happy Days. Hey!!!!