Tutti a ridere e piangere a Letti di Notte con Catena Fiorello

Basta la pioggia incombente, la febbre debilitante e i vestiti non messi in valigia a fermare la serata di Catena Fiorello? Assolutamente no. E così è stato ieri sera, venerdì 14 giugno, per il quarto appuntamento serale con Letti di Notte alla Cascina Vigna di Carmagnola, per la presentazione del libro della scrittrice siciliana “Tutte le volte che ho pianto”. Confermando l’assioma che non c’è persona più seria di chi sa ridere e prende la vita con leggerezza, Catena Fiorello ha ribadito, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere una grande donna di spettacolo, coinvolgendo il pubblico presente assiepato in ogni ordine di posti sotto la tettoia della Cascina Vigna, in una kermesse durata un paio d’ore senza soluzione di continuità.

Affiancata dalla giornalista di Targato Cuneo, Cristina Mazzariello, che ha focalizzato l’attenzione su alcuni dei passi più significativi del libro Catena Fiorello, la scrittrice siciliana ha parlato della sua opera, ma più che altro ha parlato della vita, la vita quotidiana di Flora, 36enne barista di Messina (una Messina cerniera fra la Sicilia e il resto dell’Italia, molto simile nell’idea a quella descritta da Nadia Terranova, recente ospite dell’Aperilibro del Gruppo di Lettura Carmagnola), con una figlia quindicenne, Bianca; un divorzio da un marito farfallone Antonio che ancora ama; una madre da accudire, una sola amica-amica con la quale condividere le gioie, i dolori e la voglia di ballare, divertirsi ed essere ancora viva. Una storia simile a quelle che milioni di persone vivono ogni giorno, e proprio in questo sta la sua non banalità, perché è una storia che conosciamo in ogni dettaglio, che abbiamo vissuto, come attori protagonisti, o comprimari; ma sicuramente nella quale abbiamo già recitato.

E proprio in questo sta la bravura di Catena Fiorello. Nel metterci davanti agli occhi, con garbo e delicatezza, tutti i pianti di Flora, che sono anche i nostri. Le sue rabbie, le sue frustrazioni, la sua voglia di riscatto, il suo andare in riva al mare, lei, che essendo di Messina lo può fare scappando dalla quotidianità del bar; il suo emozionarsi per una canzone di Charles Aznavour, nello scatenarsi per un brano di Lady Gaga, sparato a tutto volume dalla radio della vettura. Da un amore che torna con prepotenza anche quando non lo si vorrebbe più, ma si desidera ancora tornare a vivere. Storie di banale quotidianità, se vogliamo. Ma che se raccontate nel libro con la delicatezza e la sensibilità delle pagine di “Tutte le volte che ho pianto” ci prendono allo stomaco e ci coinvolgono fino nei più intimi recessi della nostra anima. E se a raccontarle a parole sul palco della Cascina Vigna è la stessa Catena Fiorello diventano uno show esilarante che non dimenticheremo più.