Aragno trionfa al Rally del Friuli Venezia Giulia. Nell’Alpi Orientali Historic la firma è di Marsura

Il savonese (tra le moderne) e il trevigiano (tre le storiche) vincono per la prima volta a Cividale
Tra i locali grande prova di De Sabbata, secondo su Skoda Fabia nella prova di coppa di Zona. T
anti gli equipaggi regionali che si sono messi in mostra, tra cui Miano-Santana

Cividale del Friuli (Udine) – domenica 14 luglio 2024. Erano in testa dopo la prima tappa, hanno chiuso la gara da vincitori. La seconda giornata di prove non ha cambiato le gerarchie: sono stati Francesco Aragno (con Giancarla Guzzi) su Skoda Fabia Rally2 Evo e Bernardino Marsura (con l’udinese Paolo Lizzi) su Porsche 911 Rs ad aggiudicarsi rispettivamente il Rally del Friuli Venezia Giulia e l’Alpi Orientali Historic, competizioni giunte alla 59esima e alla 28esima edizione (organizzazione Scuderia Friuli Acu).

UN ASSOLO. Nella prova riservata alle vetture moderne, valida come round di apertura del Coppa Rally di Zona 5, Aragno non ha sbagliato un colpo. Il pilota savonese ha firmato il miglior tempo in tutte e sei le prove speciali disputate, comandando la gara dall’inizio alla fine. Per lui si è trattata della prima vittoria assoluta a distanza di dodici anni dall’ultima volta. Il ligure ha chiuso i 69,38 km di tratti cronometrati in 48’19’’2, tenendosi alle spalle la rivelazione della gara. Pochi si aspettavano un Matteo De Sabbata così in alto, invece il driver udinese, al debutto stagionale nonché su una vettura R5, si è classificato secondo, posizione che ha mantenuto dall’inizio alla fine della corsa. Con Giulia Barbiero alle note ha pagato 39’’4 da Aragno, risultando di gran lunga il migliore dei locali. Terzo Efrem Bianco, vicentino di Schio, terzo con Dino Lamonato su Skoda Fabia Rally2 Evo a 1’05’’3. Hanno completato la top cinque i carnici Nicola Cescutti e Paolo Cargnelutti (Fabia), autori di una gara in crescendo, e il manzanese Gabriele Beltrame con Carlotta Romano (Fabia). Al driver friulano, terzo dopo la prima giornata di prove, si è spenta l’auto alla partenza del primo passaggio su Canebola. Ha pagato quasi 25’’ ed è sceso al sesto posto, per poi recuperare una posizione sul secondo giro di “piesse” e chiudere così quinto.

LE CLASSI. Tra i locali, oltre a De Sabbata, grandissima prova di Simone Miano, pilota di San Pietro al Natisone che tornava dopo dodici anni alle corse. Al debutto al Rally Fvg, su Renault Clio il driver ha chiuso nono assoluto, primo tra le vetture a due ruote motrici e primo di classe S1600. Una gioia condivisa in famiglia, perché a navigarlo è stata la moglie Maria Santana: originaria di Cuba, era alla prima gara in carriera dopo aver recentemente conseguito la licenza. Decimo e primo di classe Rally4 il pilota di Cordenons Fabrizio Martinis, al cui fianco sulla Peugeot 208 sedeva la moglie Valentina Boi (sua copilota dal 2019). Nella graduatoria di classe ha battuto un talento come Matteo Doretto, driver di Pordenone di cui aveva fatto il tutor. L’attuale leader del campionato italiano junior, con Andrea Budoia su Peugeot 208, ha chiuso undicesimo assoluto e primo tra gli under 25. In classe A7 affermazione per il polcenighese Stefano Paronuzzi, navigato dal pordenonese Massimo Falomo su Renault Clio Williams. Il duo è sempre stato in testa come altri due coppie friulane, ossia Alex Paveglio e Davide Naccari in A6 (su Peugeot 106, diciassettesimi assoluti) e Stefano Reputin e Matteo Gressani in K10 (su Peugeot 106). Combattute infine le classi Rally 5 ed N2, quest’ultima la più numerosa con diciotto vetture al via. Nella prima si è imposto il driver di Tarcento Mattia Grassi (con David Barichello), che su Renault Clio Rs ha staccato di 30’’6 il “collega” di Faedis Giuseppe Bertolutti (con Deana Cont, anche lui su Clio). In N2 bel successo di Alessandro Visintini di Pantianicco di Mereto di Tomba. Con Massimo Pascolo alle note, su Peugeot 106 è riuscito a tenersi alle spalle un rivale temibile come il paluzzese Dimitri Cortese (con Nicola Vanino su 106). Sfortunato invece Franco Codromaz, driver di Prepotto che si trovava in testa dopo la prima giornata con Mattia Turco ed è stato invece costretto al ritiro. Fatale per lui lo stallonamento di una gomma sul primo passaggio di Valle di Soffumbergo. Complessivamente sono arrivate 64 vetture su 85 iscritte.

PRIMA VOLTA. Non scorderà il primo successo nell’Alpi Orientali Historic, Bernardino Marsura. Nella sesta prova del Campionato Italiano Assoluto Storico (Ciras) il pilota di Valdobbiadene è stato sempre in testa alla classifica e ha chiuso gli otto tratti cronometrati in 1.09’12’’8, staccando di 14’’8 Matteo Musti (navigato dalla friulana di Ragogna Marsha Zanet) su Porsche 911 Rs e di 30’’2 Natale Mannino (con Roberto Consiglio) su Porsche 911 Sc. Per quest’ultimo il successo nel terzo raggruppamento, mentre Marsura si è imposto nel secondo. Nel quarto raggruppamento trionfo per il pluri-campione italiano assoluto Gianfranco Cunico, che con Gigi Pirollo su Porsche 911 Sc si è piazzato anche quarto assoluto a 1’15’’6 da Marsura, al primo successo all’Alpi. Primo equipaggio friulano al traguardo è stato il quinto assoluto formato da Andrea Romano e Mauro Pontoni su Bmw M3 E30, seguito dal duo Rino Muradore-Alex Petrigh su Ford Escort Rs (sesto assoluto). Tra le storiche arrivate 25 auto tra le 40 iscritte.