ASI al salone “Auto e Moto d’Epoca” di Padova

L’Automotoclub Storico Italiano è presente al salone “Auto e Moto d’Epoca” (Padova Fiere, 21-24 ottobre) con un grande e inedito “ASI Village” nel quale è allestita l’imperdibile esposizione intitolata “Universo Bertone” composta da 15 prototipi provenienti dalla Collezione ASI Bertone: esemplari che illustrano cinquant’anni di stile firmato dal celebre carrozziere torinese, dal 1967 alla seconda decade degli anni Duemila.
C’è l’iconica Lamborghini Miura che fu l’auto personale di Nuccio Bertone e poi modelli unici e concept-car che stupirono il mondo nei più importanti saloni internazionali dell’automobile, allestiti su autotelai di 14 differenti Costruttori europei e americani, a dimostrazione dell’incredibile versatilità Bertone in ambito creativo e progettuale.
Ferrari Rainbow, Chevrolet Ramarro, Lotus Emotion. Porsche Karisma, Lancia Kayak, Lotus Emotion, Aston Martin Jet2 e Jaguar B99 sono solo alcune delle auto che compongono il percorso espositivo di “Universo Bertone”, articolato nei vari stand dei Club Federati che animano l’ampio spazio di “ASI Village” all’interno del Padiglione 4.

A raccontare “Universo Bertone” saranno gli ultimi responsabili del design dell’azienda fondata nel 1912 da Giovanni Bertone e rilevata nel secondo dopoguerra dal figlio Nuccio: Luciano D’Ambrosio, responsabile di Stile Bertone dal 1993 al 2000, Giuliano Biasio, suo successore fino al 2006, David Wilkie (2006-2009) e Mike Robinson, Design Director fino al 2014, quando l’azienda ha cessato l’attività dopo oltre cento anni di storia.

Parteciperanno, inoltre, Oscar De Vita e Gianmaria Aghem per un interessante parallelo tra passato e presente con le vetture da record Bertone ZER e Blizz Primatist. La prima, il cui nome sta per Zero Emission Record, tra il 1994 e il 1995 stabilì 5 record mondiali nella Classe II per veicoli monoposto elettrici fino a 1000 kg: distanza percorsa in un’ora (199,882 km), velocità massima per 100 km (199,587 km/h), velocità massima (303,515 km/h), velocità massima per 1 km (301,515 km/h), autonomia massima di 467 km a 120 km/h.
A distanza di più di vent’anni da queste imprese, Aghem ha tratto ispirazione dalla ZER per ribadire la bontà e la modernità di quell’originale progetto. Sulla pista del Technical Center di Nardò, in Puglia, nell’aprile 2021 Aghem e la Blizz Primatist hanno battuto 7 record mondiali della Categoria VIII Classe 1 (fino a 500 kg) e Classe 2 da (500 kg a 1.000 kg): in configurazione da 499 kg, la Primatist ha percorso 225,197 km in 1 ora alla media di 210,743 km/h sulle 10 miglia, di 229,714 km/h sui 100 km e di 231,208 km/h sulle 100 miglia; in configurazione da 507 kg ha invece percorso 10 miglia alla media di 227,493 Km/h, 100 km alla velocità media di 243,132 Km/h e 100 miglia a 242,878 km/h.
Nel team della Blizz Primatist era coinvolto anche Eugenio Pagliano, lo stesso che lavorò sulla ZER di Bertone, e sul palco di ASI Village interverrà, insieme ad Aghem, il collaudatore della ZER Oscar De Vita.

Altro appuntamento da non perdere sarà la presentazione del Sondaggio FIVA 2021 con i risultati raccolti a livello globale sull’effettiva portata del motorismo storico, con i focus sul reale utilizzo dei veicoli, l’indotto generato dalla loro conservazione e manutenzione, la profilazione dell’appassionato medio. Il tutto illustrato dal Presidente della FIVA Tiddo Bresters e dal Presidente dell’ASI Alberto Scuro.

Inoltre, non mancheranno le presentazioni in anteprima di libri (“Lancia Delta Gruppo A – Volume 2) ed eventi (ASI MotoShow 2022), premiazioni speciali come “ASI Giovane Passione” ed i festeggiamenti per i 60 anni de La Manovella, la rivista di motorismo storico più longeva e diffusa in Italia.

I 15 CAPOLAVORI DI “UNIVERSO BERTONE”

1967 – Lamborghini Miura S
La linea che Marcello Gandini disegnò per “vestire” la meccanica della nuova Lamborghini dotata del rivoluzionario motore 12 cilindri trasversale contribuì a proiettare il produttore emiliano nell’Olimpo delle supercar.

1969 – Bertone Autobianchi Runabout
Nel 1969, Bertone scelse la briosa meccanica dell’Autobianchi A112 per presentare una stravagante barchetta a cuneo con motore posteriore centrale: servì come banco di prova per la successiva Fiat X1/9 prodotta in serie.

1972 – Citroen Camargue
Bertone realizzò numerosi prototipi su base Citroën. La Camargue adotta l’autotelaio della berlina GS ed è una elegante “hatchback” 2+2 con ampio lunotto panoramico e parabrezza curvo, tipico dei modelli Bertone di quegli anni.

1973 – NSU Trapeze
Al Salone di Parigi del 1973 Bertone presentò questa sportiva su base NSU Ro80. Monta il motore fra i due sedili posteriori, sfruttando la forma del propulsore rotativo Wankel. Il profilo è basso e sfuggente, la coda raccolta e tagliata di netto.

1976 – Ferrari Rainbow
Dopo aver realizzato il modello di serie Ferrari 308 GT4, Bertone si lancia in un esercizio di stile sul medesimo telaio. Nasce una “targa” con il tetto che scivola dietro gli schienali dei sedili. La linea è compatta e filante, a tratti volutamente disarmonica.

1984 – Chevrolet Ramarro
Uno dei grandi obiettivi di Bertone fu di carrozzare un telaio Chevrolet Corvette con alcuni criteri ritenuti rivoluzionari. Ci riuscì nel 1984 con la Ramarro, vettura sperimentale con un design modernissimo.

1991 – Lotus Emotion
Al Salone di Detroit del 1991, Bertone presentò questo concept sportivo con motore quattro cilindri turbo della Lotus Esprit in posizione centrale. Il design è di Marc Deschamps, originariamente proposto per la Bugatti EB110.

1992 – Bertone Bliz
Prototipo sportivo a propulsione elettrica con linee tese e porte a ghigliottina: una speedster a due posti per il puro divertimento. Carrozzeria in materiale composito, telaio tubolare, due motori elettrici, autonomia di 100 km e accelerazione bruciante.

1994 – Bertone Porsche Karisma
Nel 1994, il designer Luciano D’Ambrosio disegnò una berlina sportiva a quattro posti con motore posteriore e porte ad ala di gabbiano, ispirata alla Lamborghini Marzal (1967). La Karisma anticipa di oltre vent’anni le Porsche Panamera e Taycan.

1994 – Bertone ZER Record
Mossa da propulsore elettrico, stabilì il primo record a Nardò nel 1994 percorrendo in un’ora 199,882 km. Raggiunse poi i 303,977 km/h sul chilometro lanciato e coprì la distanza di 465 km alla media di 120 km/h con una carica.

1995 – Lancia Kayak
Realizzata su base Kappa, ha proporzioni migliorate, sbalzi ridotti, padiglione più piccolo e fiancate raffinate. Fiat non prese in considerazione la proposta per gli ingenti investimenti necessari ad avviarne la produzione in serie.
 
2003 – Bertone BMW Birusa
L’ultima vettura Bertone battezzata con un detto piemontese: “Birusa” significa audace, ardimentosa e fu il soprannome di Eva Marzone, nota motociclistica torinese degli anni Trenta. Il telaio utilizzato deriva dalla prestazionale BMW Z8.

2004 – Aston Martin Jet 2
La collaborazione tra Bertone e Aston Martin risale alla DB2/4 Competition Spider del 1954 e alla DB4 GT Jet del 1964. Si tenta di tornare al concetto delle auto su misura in voga negli anni ’50 e ’60. La Jet 2 ha influenzato la successiva Ferrari FF.

2007 – Bertone Fiat Barchetta
Bertone reinterpreta il concetto di vettura scoperta compatta, divertente e molto “preziosa” grazie alla carrozzeria in alluminio spazzolato e vetro. Le portiere si aprono verso l’alto, all’indietro.

2011 – Jaguar B99
Uno degli ultimi capolavori dell’atelier Bertone è la Jaguar B99, la cui linea è inserita in una rigida architettura a tre volumi resa elegante dalle porte a libro. Il nome rimanda ai 99 anni della Carrozzeria Bertone.

L’Automotoclub Storico Italiano ha acquisito la Collezione Bertone nel 2015; è composta da 79 pezzi, tra veicoli completi e funzionanti, telai e modelli di stile che rappresentano tracce fondamentali del motorismo storico italiano. È tutelata e vincolata dal Ministero della Cultura ed è esposta al pubblico presso il Museo Volandia di Malpensa.