Bellini e Ballesio più forti della sfortuna al Canavese

L’equipaggio della Fiat Seicento Kit assistita dalla AM Sport sfiora il podio di classe al termine di una gara condizionata da un problema tecnico non risolvibile in assistenza. Un quarto posto finale che premia grinta e coraggio e che vale oro. Foto Magnano

In una bella domenica di rally e di sole, le tre lune della AM Sport brillano nei cieli del canavese. A renderle brillanti la prestazione di Gabriele Bellini e Alice Ballesio chiamati, dopo il forfait dell’ultimo minuto dell’equipaggio Terrando-Corollo a causa di un improvviso impegno lavorativo, a difendere in solitaria i colori dell’azienda artigiana con base a Canale d’Alba guidata da Antonio Marchio. Soli con la loro Fiat Seicento Kit contro tutto e contro tutti: contro gli avversari in una classe con sette concorrenti a contendersi la vittoria, contro le lancette del cronometro a stabilire le gerarchie speciale dopo speciale e contro la sorte che, a differenza della fortuna, non è mai cieca. Gabriele Bellini e Alice Ballessio partano subito forte e affrontano la prima speciale, il primo di quattro passaggi sulla “Pratiglione” definita “l’università dei rally piemontesi”, con la concentrazione e la grinta di chi vuole portare a casa un bel risultato. Assecondati da un’auto pressoché perfetta, la stessa con cui avevano vinto la classe nel Rally Città di Torino del 2020 e che ritrovavano dopo averla accudita con tutti i crismi nel loro garage durante la lunga sosta, Bellini e Ballesio fanno registrare all’intermedio la seconda miglior prestazione. E poi, sotto forma di una spia accesa sul quadro strumenti, la sfortuna. La sfortuna di un problema di temperature motore che obbligano ad alzare il piede dall’acceleratore e ad arrivare in assistenza a suon di bottigliette d’acqua per non mandare tutto in fumo ma con un terzo posto di classe. Motore acceso e auto sui cavalletti, non vengono riscontrati apparenti problemi sulla Fiat Seicento Kit. Antonio Marchio si assicura che non vi siano perdite e Gabriele Bellini e Alice Ballessio ripartono per la seconda speciale. E di nuovo a metà prova la spia motore si accende e il piede si alza. Questa volta in assistenza viene smontato il carter del motore per scoprire che il problema – non risolvibile in assistenza – è un problema alla pompa dell’acqua agli alti regimi di rotazione. A metà rally e con un terzo posto difficilissimi da difendere, le strade sono due: un onorevole ritiro o una eroica difesa. Bellini-Ballesio, valutati pro (pochi) e contro (molti), optano per la seconda. Con la concentrazione e la grinta di prima e una certa dose di coraggio, affrontano le due restate prove, oltre 22 km complessivi contro il tempo, in difesa, un occhio alla strada e uno alla spia dell’acqua. Alla fine è un quarto posto a una manciata di secondi dal terzo. In altre occasioni, con un po’ di sufficienza, si sarebbe detto che hanno vinto la “medaglia di legno”. Al Canavese, corso in quelle condizioni, Gabriele Bellini e Alice Ballessio hanno dimostrato, oltre a grinta, concentrazione e coraggio, anche di avere il carattere per raccogliere una sfida. E di saperla vincere. Al loro fianco la professionalità e la passione di Antonio Marchio e della AM Sport.