Buon compleanno, Giotto

Compie 94 anni il geniale ingegnere livornese. Testo di Tommaso M. Valinotti

LIVORNO, 6 giugno – Giotto Bizzarrini è uno dei più geniali e purtroppo meno conosciuti progettisti italiani. Nato a Livorno il 6 giugno 1926 e dopo la laurea in ingegneria a Pisa (1953 come tesi di laurea realizza una Topolino, aerodinamica e prestazionale, perfettamente funzionante, nella foto a sinistra) e un breve periodo di insegnamento universitario approda all’Alfa Romeo (1954) e tre anni dopo è alla corte di Enzo Ferrari dove lavora al 12 cilindri tre litri che equipaggia le vetture Sport (Testarossa) e stradali (SWB, California e GTO). A inizio 1962, assieme al pistoiese Carlo Chiti e Romolo Tavoni lascia burrascosamente la Ferrari per passare alla neonata ATS del conte Volpi di Misurata, ennesima alternativa alla squadra del Cavallino in Formula 1.

Ferrari è furibondo e parlerà di congiura nei suoi confronti.

Irrequieto e insofferente Bizzarrini lascia quasi subito la squadra e fonda a Livorno la società Autostar che ha fra i primi clienti Ferruccio Lamborghini per il quale progetta il motore della Lamborghini 350 GT (nella foto a sinistra) prima vettura della Casa del Toro. Sempre nel 1962 realizza, insieme a Piero Drogo, la Ferrari 250 Breadvan, una delle più affascinati interpretazioni della Ferrari 250 GTO, costruita in esemplare unico.

L’azienda di Bizzarrini è nel mirino di Piero Rivolta, facoltoso industriale produttore di elettrodomestici (Isothermos) che nell’immediato dopoguerra si è convertito alla produzione automobilistica e di microvetture (1953, Isetta) che, come Lamborghini, vuole entrare nel mercato delle supercar. A Bizzarrini commissiona il progetto della Iso Grifo, con motore Chevrolet V8 della Corvette e carrozzeria di Bertone (disegno di Giorgetto Giugiaro) presentata al Salone di Torino del 1963. Ben presto, però, i dissidi fra Rivolta e Bizzarrini, che vorrebbe maggior impegno da parte del milanese nelle corse, diventano insanabili e Bizzarrini lascia l’azienda di Bresso e fonda a Livorno la “Automobili Bizzarrini” che produce la stupefacente Bizzarrini 5300 GT (interpretazione estremamente spinta della Iso Grifo A3C, ma capace di raggiungere i 280 km/h). Dopo pochi anni (1969) e 133 esemplari prodotti l’azienda di Bizzarrini chiude i battenti e l’ingegner Bizzarrini si dedicherà all’attività di consulenza lavorando all’ASA (una piccola vettura a motore Ferrari disegnata da Bertone a partire dal 1963) ancora Piero Rivolta (Iso Varedo), Ferruccio Lamborghini (Miura), la Picchio e anche Ferrari. Congiura o non congiura, anche Enzo Ferrari ha dovuto ammettere che il lunatico Giotto le O le sa fare alla perfezione.