15° Ronde del Canavese, Classe N4: Il ritorno di Gianni Lopes

Dura solo metà gara il confronto fra Subaru e Mitsubishi che stava facendosi incandescente. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Sembrava che la gara dovesse arridere a Luca Prina Mello e Simone Bottega. Con la loro Mitsubishi Lancer, che usavano per la prima volta (Prina Mello è un assiduo frequentatore delle gare storiche), stavano tenendo in mano la classifica di categoria, vincendo la prima prova speciale con 23”7 sulla Subaru Impreza di Gianni Lopes e Roberto Marsero, che però già nella seconda prova ribaltavano il risultato a loro favore siglando il miglior tempo di N4, recuperando 6” al biellese. Pochi, ma erano un segnale. Peccato che il duello finisca nella terza speciale, quando Luca Prina Mello perde il controllo della vettura parcheggiandola su una ringhiera dando libero spazio al pilota di ghiaccio di Settimo Torinese che chiude così vincitore della Classe e 58° assoluto. Un bel rientro per lui dopo un anno e mezzo di assenza dalle speciali e il riscatto della delusione di due anni fa quando, con la stessa Subaru, fu costretto al ritiro.

  • Iscritti 2, verificati 2, classificati 1, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 1 Prina Mello-Bottega (1); 3 Lopes-Marsero (2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1 Prina Mello-Bottega; 2-4 Lopes-Marsero

15° Ronde del Canavese, Classe R2C: Federico Santini vincente dalla Garfagnana al Canavese

Il pilota toscano è perfetto in ogni fase della gara e approfitta di un errore di Gianluca Tavelli nella seconda prova, errore amplificato dal tempo imposto. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Sfida mono modello fra le nuove e velocissime Peugeot 208 Rally 4, finalmente separate dalle 208 R2B che non avevano possibilità di competere con la nuova arma della Casa del Leone.

Successo del concittadino di Paolo Andreucci, Federico Santini, affiancato da Gabriele Romei che ha imposto la sua legge nelle prime due prove speciali, contenendo poi il ritorno dei locali Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero che pagano a caro prezzo il tempo imposto sulla prima prova,

La gara parte sulla prima speciale con i primi tre equipaggi che vengono fermati in prova per permettere di spostare la Clio S1600 incidentata. Per tanto a Tavelli-Cottellero, Santini-Romei e Porta-Segir vengono assegnati i tempi in base alle loro prestazioni sulla seconda prova. Nella prima speciale forano Marco Blanc-Luca Lattanzi che si fermano in speciale per sostituire la gomma e perdono oltre cinque minuti, dando addio a ogni sogno di successo. Nella seconda prova Santini si impone con 11”4 su Tavelli che compie un lungo al secondo tornante, quindi a 12”5 Marco Blanc impegnato a risalire nella classifica assoluta, seguito da Filippo Serena e Luca Pieri, che pagano 17”6 a Santini ai loro primi chilometri sulla Peugeot Rally 4. A 26” Davide Porta e Andrea Segir in gara test per capire la nuova vettura da usare nella prossima stagione, e le francesi Pauline Dalmasso-Marion Renchet che si migliorano di 30” rispetto al passaggio precedente, iniziando a fare esperienza con la nuova vettura che usano per la prima volta.

Dopo due prove la classifica di categoria è abbastanza delineata con Santini che vanta 22”8 di vantaggio su Tavelli, e 35”2 su Serena.

Nel terzo passaggio Tavelli attacca e scende sotto il muro dei 9 minuti, ma Santini fa buona guardia e concede appena 1/10 al portacolori della Due Gi; quindi Davide Porta, che prende più confidenza con la vettura dopo averne modificato l’assetto, e precede Marco Blanc, che continua a essere bersagliato dalla sfortuna avendo problemi al leveraggio del cambio. E ancora Filippo Serena soddisfatto dei 3” tolti al suo tempo precedente e Pauline Dalmasso che si gira in speciale.

L’ultima prova va ancora a Tavelli che rosicchia altri 1”6 a Santini, ma non sufficienti a farli recuperare il divario perso. Porta si conferma terza forza in campo, davanti a Blanc, quindi Filippo Serena, mentre non vedono il traguardo Pauline Dalmasso e Marion Renchet tradite da un taglio sporco che le fa finire fuori strada.

Con il 15° assoluto (dietro 13 R5 e una S2000) Federico Santini-Gabriele Romei si tolgono la soddisfazione di vincere la gara oltre ad avere effettuato alcuni test per personalizzare l’assetto della Peugeot curata dalla Trico. La seconda piazza sta un po’ stretta a Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero che si consolano con il successo nel Memorial Livio Bausano riservato agli equipaggi canavesani.

L’errore nella seconda prova speciale ci è costato caro. Gli 11”4 persi sono diventati 22”8 a causa del tempo imposto nella prima speciale. Ho comunque vinto due speciali e ciò è buono”.

Terza piazza per Davide Porta e Andrea Segir, che lavorando sulla vettura hanno limato di oltre 20” il loro tempo iniziale e bruciano sul traguardo per 3”5 Filippo Serena-Luca Pieri che nell’ultima prova hanno raggiunto il concorrente che partiva loro davanti. Chiude la classifica di categoria Marco Blanc con Luca Lattanzi, che nella classifica assoluta recupera dal 91° al 67° posto mettendosi alle spalle sedici equipaggi. E anche quella è una soddisfazione.

  • Iscritti 6, verificati 6, classificati 5, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 2 Santini-Romei (1-2); 2 Tavelli-Cottellero (3-4)
  • Leader di classifica: 1-4 Santini-Romei.

15° Ronde del Canavese, Gianluca Tavelli, perde la classe, ma conquista il Memorial Bausano

Il pilota di Castellamonte è il decano dei frequentatori della gara canavesana. Un errore e un tempo imposto compromettono la sua scalata alla categoria di appartenenza, ma fa suo il trofeo più ambito dai locali. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Quando le concomitanze si assommano, è difficile andare contro il destino. Ne sa qualcosa Gianluca Tavelli, che ha percorso la prima speciale in trasferimento e nella seconda si è girato rimediato quegli 11”4 che per il meccanismo perverso del tempo imposto sono diventati 22”8.

Il pilota di Castellamonte, la cui officina di preparazione dista 3 chilometri esatti dal parco assistenza, è il recordman di partecipazioni alla gara canavesana assieme a Giovanni Bausano,  avendo preso il via in 13 edizioni, la prima delle quali nel 2008 con la Panda Kit, affiancato da Giorgio Romano. Pur non essendo mai andato a podio Gianluca Tavelli è particolarmente affezionato alla gara di casa. “Praticamente ho le note della prova di Pratiglione a scendere dal 2011. Anche quest’anno, con l’elenco iscritti che c’è sarà difficile salire sul podio, visto che io corro con una Peugeot 208 Rally Car che non può certo confrontarsi con le potentissime R5. Ma sono contento e non mi è mai capitato di vedere una Ronde del Canavese con un cielo così sereno” diceva il pilota della Due Gi Corse prima del via. “La macchina con la quale mi sono divertito di più su questa prova è senza dubbio la Citroën C2 K10. Una vettura cattiva, che non dava pensieri, ma partivi all’attacco dal primo all’ultimo metro, senza stare a pensarci troppo su

Poi, in gara, con una vettura praticamente nuova e ancora in piena fase di sviluppo, ha ottenuto buoni tempi e avrebbe potuto lottare per il primato di categoria, senza l’errore del secondo passaggio. Nonostante la sua grande delusione Gianluca Tavelli non se l’è presa, avendo conquistato la vittoria nel Memorial Livio Bausano, memorial riservato agli equipaggi interamente canavesani, coppa che per i locali vale quanto la vittoria assoluta.

15° Ronde del Canavese, Pauline Dalmasso sulla Prascorsano per preparare il campionato francese

Campionessa transalpina 2019, proveniente da una famiglia di rallisti, la ragazza di Toulon dimostra di saperci fare anche nell’università dei rally. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – L’impossibilità di correre in Francia ha spinto molti piloti a valicare le Alpi per affrontare l’Università dei rally nel Canavese. Fra questi la campionessa francese 2009 Pauline Dalmasso, affiancata dalla sua navigatrice Marion Renchet. La ragazza di Toulon, nata in una famiglia con nonno di Boves (CN) e in cui corrono tutti o quasi (il padre Marc ha all’attivo un centinaio di gare fra cui alcuni successi con la Delta e la sorella Charlotte, tanto per non smentirsi ha anche lei il suo titolo francese femminile in bacheca, bissato sempre nel 2016 dalla vittoria nell’europeo femminile della Clio R3)

Entrambe le mie figlie corrono, anche se in questo momento Charlotte è in attesa di un bimbo” afferma Marc Dalmasso, saggio padre in veste di traduttore in quell’italiano in cui ancora se la cava molto bene. “Hanno pilotato e navigato entrambe, ma è stato possibile metterle in macchina insieme solo in un paio di gare. Entrambe volevano guidare

In attesa di iniziare l’assalto al tricolore (blu/bianco/rosso) al Rallye del Touquet del prossimo fine settimana le due francesi si sono entusiasmate sulla speciale di Prascorsano. “Abbiamo potuto fare solo due passaggi prima dello Shake Down perché siamo appena arrivate. La prova è bellissima, perché in 11 chilometri contiene tutto quanto un rallista cerca in gara. Veloce e tortuoso, allunghi con staccate mozzafiato, tornanti spettacolari, salite e discese. Ha dei punti un po’ troppo strettini e la mia Peugeot 208 Rally 4 è piuttosto larga. Ma ce la caveremo” diceva prima del via Pauline.

In gara hanno prima preso giudiziosamente confidenza con il fondo viscido della Pratiglione nella prima prova, cambiando passo nella seconda nella quale toglievano 30” al loro tempo precedente. Nella terza speciale un testacoda rallentava la loro cavalcata. Nell’ultima, purtroppo, mettevano una ruota in un taglio e Dalmasso-Renchet perdevano il controllo della loro Peugeot 208 Rally 4 dovendosi così fermare anzitempo. Peccato.

15° Ronde del Canavese, Classe R3C: domina Antonio Annovi, l’invasore

Successo netto e incontrastato del pilota ligure alla sua prima esperienza con la Clio R3C e sulla Pratiglione. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Dominio netto e incontrastato di Antonio Annovi affiancato da Ciro Lamura che si sono imposti in tutti e quattro i passaggi sulla prova speciale. L’equipaggio di Sanremo (ma ormai rallisticamente piemontese, in quanto corrono prevalentemente al di qua delle Alpi Marittime) era alla prima esperienza con la Clio R3C, dopo aver battagliato per anni in Classe N3 e affrontava per la prima volta la Pratiglione. Costante nelle prestazioni e senza la minima sbavatura Annovi ha concluso in vetta alla Classe R3C e 21° assoluto. Seconda piazza per tre quarti di gara per Fabio Becuti e Fabio Gulmini che si sono dovuti arrendere nell’ultimo passaggio sulla speciale per la rottura del semiasse.

Gara del ritorno in speciale per Luciano Chiaramello, come sempre affiancato da Renato Carassio, che si son ben guardati dall’andare a disturbare i due contenti alla vittoria di classe, ma si sono divertiti per tutta la giornata e, soprattutto, hanno riconsegnato la macchina alla Gima senza un graffio. Portandosi a casa la coppa del secondo classificato.

  • Iscritti 3, verificati 3, classificati 32 ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Annovi-Lamura
  • Leader di classifica: 1-4 Annovi-Lamura

15° Ronde del Canavese. Gianfranco Vedelago torna in prova speciale

Vincitore della gara canavesana nel 2015, il carmagnolese torna in gara dopo tre anni, dimostrando di non aver perso smalto e aggressività Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Lontano da tre anni dalle prove speciali (da quel Rally Team 971 in cui aveva terminato una sola prova speciale) Gianfranco Vedelago si è presentato al via della Ronde del Canavese, affiancato come da tradizione da Corrado Courthod, per la prima volta al volante di una Škoda Fabia R5. Subito a suo agio con la vettura “anche se è tutta un’altra cosa dalla Mitsubishi Lancer EVO che ho guidato negli ultimi anni” chiude la prima prova con un onorevole dodicesimo tempo assoluto, migliorandosi di 9” già nel passaggio successivo.

Ho avuto occasione di provare la vettura solo allo Shake Down, e man mano che passano i chilometri trovo maggiore coraggio nell’affrontare la speciale”. Il terzo passaggio volano via altri 4” anche se il pilota della Fabia corre un rischio nel tratto finale della gara.

Gara che termina prima del tempo nella quarta speciale, per una toccatina che costringe Gianfranco Vedelago ad alzare bandiera bianca prima del limite. Per il pilota carmagnolese in futuro dovrebbero esserci ancora altre gare con la Škoda Fabia di Riccardo Miele e non si esclude qualche partecipazione a gare storiche con la Porsche 924 Carrera GTS da anni in preparazione nella sua officina.

15° Ronde del Canavese. Enrico Tortone cerca il riscatto sulla Prascorsano

Al via con la nuovissima Škoda Fabia EVO Rally 2, il portacolori di Winners Rally Team deve abbandonare per un’uscita di strada nell’ultima prova speciale. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Doveva cancellare la delusione di due anni fa, quando un’uscita di strada nella seconda prova gli aveva impedito di lottare per la vittoria, Enrico Tortone è tornato alla Ronde del Canavese ben determinato a fare bene con la sua Škoda Fabia EVO Rally 2, la prima giunta in Italia. Affiancato da Erica Zoanni il pilota chierese sapeva di dover lavorare molto per prendere confidenza con la vettura assolutamente nuova e trovare una quadra con gli assetti. E già nella seconda prova entra nel gruppo dei magnifici dieci, migliorando di quasi dieci secondi il tempo precedente, nonostante la percorrenza dei tornanti non sia venuta nel migliore dei modi. Un nuovo cambio di assetto prima della terza prova non dà i risultati sperati ed Enrico Tortone. Perde terreno, ma si prepara a dare l’assalto nella quarta prova alla classifica dei migliori dieci. Una toccatina nello sporco impedisce al portacolori di Winners Rally Team di realizzare il suo sogno.

15° Ronde del Canavese. Pressione troppo alta per Olivier Burri

Il pilota svizzero è vittima di una foratura e non riesce a trovare il giusto livello di pressione dei pneumatici. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Trasferta difficile nel Canavese per l’elvetico Olivier Burri, affiancato da Christophe Cler che dopo la bella prova al Montecarlo iridato sperava di competere per la vittoria nella gara piemontese. Invece le cose non si sono messe bene per il pilota della Volkswagen Polo R5 che nel primo giro ha portato la pressione delle gomme alle stelle e nel secondo ha forato dopo 5 km di prova speciale perdendo 5 minuti per cambiare la gomma segnando il 92° e ultimo tempo. Nelle prove successive il portacolori della Turismotor’s attacca e riesce a recuperare fino alla 38esima posizione finale, ma senza mai inserirsi fra i migliori tempi di speciale.

15° Ronde del Canavese. Niente Memorial Bausano per Christian Milano

Il canavesano è il migliore dei piloti locali, ma avendo una navigatrice di fuori zona deve rinunciare al prestigioso premio. Si consola comunque con una gran gara, senza sbavature che lo porta a concludere fra i migliori dieci dell’assoluta. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Ritorno sulle strade piemontesi dopo l’incidente al Torino del 2017 per Christian Milano, che si è presentato la via della Ronde del Canavese affiancato per la prima volta da Gloria Andreis al volante della Škoda Fabia R5 curata dalla Special Car.

Questa mattina all’inizio ero un po’ agitato perché tornare sulle strade di casa dopo quell’esperienza non era facile. Alla fine però tutto è andato bene e sono riuscito a terminare fra i migliori dieci della classifica assoluta”.

Partito subito con il piede giusto Christian Milano ha siglato l’ottavo tempo nella prima prova, limando la sua prestazione di 3” nella successiva, per poi staccare il 12° tempo nel terzo passaggio.

In un tornante non mi è entrata la marcia e mi sono girato perdendo quella manciata di secondi”. Nella quarta prova l’equipaggio della Due Gi sigla la sua miglior prestazione di giornata consolidando la nona piazza assoluta. Al termine della gara Christian Milano è anche il miglior pilota canavesano al traguardo, ma non viene premiato con il Memorial Livio Bausano, in quanto la sua navigatrice non è della zona.

A fine giornata sono molto contento delle mie prestazioni e di essere tornato su queste strade” ha commentato alla fine alla sua nona partecipazione della gara di casa.

15° Ronde del Canavese. Fabio Gaudina, 40 di questi rally

Il canavesano lo scorso anno ha spento quaranta candeline senza poter festeggiare nelle gara di casa. Quest’anno c’è riuscito. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – In realtà di rally ne ha disputati solo 22. Nonostante ciò Fabio Gaudina ha messo in bella mostra sulla sua Škoda Fabia un grande bollone con il numero 40 in evidenza.

Non è nemmeno vero che compio quarant’anni perché quelli li ho compiuti l’anno scorso. Questa festa era in programma alla Ronde del 2020 (il canavesano è nato il 2 maggio del 1980), ma è stata annullata, perciò ho dovuto rimandare di un anno, perché volevo assolutamente festeggiare qui”.

Il portacolori di Meteco Corse di è presentato al via per la prima volta con una Škoda Fabia, in luogo della tradizionale Subaru Impreza, con due amici a rafforzare lo staff dei meccanici di Fabrizio Bianchi e Oscar come capo meccanico.

Sono di Fiorano Canavese, una cittadina che dista appena due chilometri dalla prova speciale. Questa è una gara che sono sempre andato a vedere fin da ragazzino con il motorino assieme agli amici, e che ho già disputato altre cinque volte con la mia Subaru Impreza. È la prima volta che uso la Škoda Fabia, un bell’attrezzo, ma molto impegnativo che ho assaggiato per la prima volta nello Shake Down”.

In gara Fabio Gaudina, affiancato da Maurizio Rotundo, ha dato spettacolo come suo solito. Girandosi due volte ai tornanti nella prima speciale, togliendo 20” dal tempo precedente nel secondo passaggio e migliorandosi ulteriormente di 7” nel terzo, per concludere con prudenza nel quarto, perché la gara dei 40 anni va festeggiata sul podio di arrivo.

15° Ronde del Canavese. Angelo Morino prende confidenza chilometro dopo chilometro

Con una gara in progressione il portacolori di New Driver’s Team entra fra i migliori dieci della classifica assoluta. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Prima gara stagionale per Angelo Morino, affiancato come allo scorso Trofeo delle Merende da Elena Giovenale sulla Škoda Fabia per i colori del New Driver’ Team.

Ho alle spalle solo i sei chilometri di test dello Shake Down” commentava a inizio rally Angelo Morino, che in pratica manca dal mondo delle corse dal 2017, ma comincia subito con il passo giusto (13° assoluto); va peggio nella tornata successiva, quando Morino-Giovenale si girano al tornante e peggiorano il loro tempo di 3”. Nel terzo passaggio, però, si riscattano togliendo quella dozzina di secondi (1”/km) che comincia dare loro soddisfazione. Nel finale aumentano ancora il ritmo ed entrano fra i migliori dieci della classifica assoluta.

È stata una gara che abbiamo fatto in progressione, riuscendo a ottenere un risultato significativo” è il commento finale di Angelo Morino.

15° Ronde del Canavese. Gagliasso-Ravera si incontrano sulla Prascorsano

Per la prima volta insieme, i due rallisti piemontesi di lungo corso disputano una buona gara senza sbavature che li porta a concludere sesti assoluti. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Se l’erano promesso da una decina di anni, ma non erano mai riusciti a concretizzare una gara insieme. Alla Ronde del Canavese 2021 Patrik Gagliasso e Marco Ravera ci sono riusciti, alla loro prima uscita stagionale.

Per me è un ritorno alle gare dopo quasi due anni di assenza dalla Ronde del Gomitolo di Lana del 2019. Purtroppo in questo periodo ho avuto un paio di incidenti anche al di fuori dei rally. È stato bello tornare in speciale, al via della prima ero molto emozionato. Ora il ghiaccio è rotto, anche se fisicamente non sono ancora al 100/100%” commenta il navigatore cuneese, assente dalle gara dalla ronde biellese.

L’equipaggio della Škoda Fabia curata da Roger Tuning ha iniziato con il nono tempo assoluto nella prima prova speciale, non riuscendo a spingere per aver montato la gomma troppo morbida. Riscattandosi nella successiva, quando segna il sesto tempo assoluto, sua miglior prestazione di giornata, risalendo in classifica sino alla sesta posizione che manterrà sino al podio di arrivo.

15° Ronde del Canavese. Corrado Pinzano fa le prove per il CIR-WRC

Il pilota biellese si prepara a una stagione nel campionato nazionale calcando per la prima volta la speciale di Prascorsano. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Reduce dalla soddisfacente stagione del ghiaccio, Corrado Pinzano si è presentato per la prima volta sulla prova di Prascorsano, affiancato come sempre da Marco Zegna per saggiare la Škoda Fabia R5 in vista del prossimo impegno nel CIR-WRC.

Stranamente non ero mai venuto a correre qui, anche se la prova è ad appena sessanta chilometri da Biella, dove abito. Ed essendo una ronde è relativamente facile da preparare” commenta il portacolori di New Driver’s Team.

“La mia stagione sarà incentrata principalmente nel CIR-WRC, anche se sta per arrivare la seconda bimba che dovrebbe nascere a fine maggio, quindi dopo la gara dell’Elba. Mi sono divertito molto sul ghiaccio e sicuramente mi è servito per migliorare il controllo della vettura sui fondi molto scivolosi”.

In gara Pinzano-Zegna hanno cominciato con il passo giusto siglando il quarto tempo nella prima prova speciale, mentre nella seconda il biellese è solo settimo. “Spingo troppo, sono troppo aggressivo e i tempi non vengono”. Un lieve miglioramento nella terza, recuperando una posizione in speciale mantenendo la quinta piazza assoluta ad appena 4” dal podio, concludendo quarti assoluti e di Classe R5 alla fine.

La gara è stata positiva, impostata sulla filosofia nessun rischio per vedere assolutamente il traguardo. Sono soddisfatto, in fondo sono il primo classifica con una vettura non Evo”.

15° Ronde del Canavese. Michel Giraldo a caccia del podio con la figlia Meryl

Il velocissimo pilota di Annecy, affiancato dalla figlia Meryl, sfiora il podio alla sua prima esperienza italiana e per la prima volta alla guida della Volkswagen Polo R5. Peccato per l’uscita di strada a due chilometri dal termine della gara. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – In Francia non si riesce a correre. E allora andiamo in Italia. È quanto ha pensato il 59 francese di Annecy (punto di contatto francese con il Lago di Ginevra) Michel Giraldo che si è presentato alla Ronde del Canavese per affrontare la prova di Prascorsano con la figlia Meryl.

È la prima volta che vengo a correre in Italia, e poiché da noi non sarà possibile gareggiare per molto tempo sono molto contento di essere qui” ha raccontato il pilota della Volkswagen Polo curata da Roger Tuning.

Ho cominciato a correre nel 1988 affiancato da mia moglie Marielle (anche lei presente a Cuorgné) e da alcuni anni corro con mia figlia Meryl con la quale ho disputato una trentina di rally, che si alterna al mio fianco con sua madre. Correre con la propria figlia è un’esperienza meravigliosa. Fra noi c’è una confidenza assoluta, come ci può essere solo fra padre e figlia”.

Alla loro prima esperienza con la Volkswagen Polo GTI R5 Michel e Meryl Giraldo hanno dimostrato di saperci fare su una prova che hanno scoperto solo nelle ricognizioni.

Sesto tempo nella prima prova speciale a solo 1”3 da Chentre, nella seconda hanno staccato il quinto tempo, per dare la zampata nella terza, quando sono stati preceduti solo da Pizio, Gino e Signor, recuperando a Chentre 1”7 e staccando Pinzano. Con solo 2/10 di ritardo dal podio, i due francesi sono partiti all’attacco nella prova finale, perdendo il controllo della loro Volkswagen Polo a due chilometri dal fine prova, in un sinistra per destra veloce nello stretto, finendo contro il muretto e danneggiando seriamente la loro vettura. Fortunatamente senza danni alle persone, hanno dovuto spegnere i sogni di un podio italiano alla loro prima presenza al di qua delle Alpi.

Cento candeline per Moto Guzzi

MANDELLO DEL LARIO (LC), 15 marzo – La Moto Guzzi è stata fondata a Genova il 15 aprile 1921 da Carlo Guzzi e Giorgio Parodi. Nel corso della sua secolare storia ha prodotto oltre cinquanta modelli e attualmente fa parte del Gruppo Piaggio. Il suo marchio di fabbrica sono i modelli bicilindrici a V di 90°.

Il cavalier Emanuele Vittorio Parodi, suo figlio Giorgio e Carlo Guzzi fondarono a Genova “La Società Anonima Moto Guzzi” con sede legale nel capoluogo ligure, ma stabilimento produttivo a Mandello Tonzanico, divenuto in seguito Mandello del Lario. Il simbolo dell’azienda fu fin dall’inizio l’aquila ad ali spiegate mutuata dall’aviazione del Corpo della Regia Marina, in onore di Giovanni Ravelli, che avrebbe dovuto essere il quarto socio, morto ai comandi del suo aereo nel 1919.

Antesignana delle Moto Guzzi fu la GP 500 (da Guzzi-Parodi) costruita a Mandello del Lario nell’officina di Carlo Ripamonti nel 1919, maestro di Carlo Guzzi. La sigla GP venne presto abbandonata (per evitare che si pensasse si intendesse solo Giorgio Parodi) e l’azienda venne denominata Moto Guzzi. Derivata dalla GP 500 fu messa in produzione la “Normale” con testa a sole due valvole per contenere i costi, e già al primo anno vennero prodotti 17 esemplari, tutte con l’aquila ad ali spiegate sul serbatoio. La “Normale” disponeva di una potenza di 8CV e raggiungeva la notevole velocità di 80 Km/h. l’innovazione, che sempre caratterizzerà le Moto Guzzi, consiste nell’essere la prima moto a cavalletto centrale.

15° Ronde del Canavese, WRC: Aline Sulmoni ritorna sul luogo dell’esordio

La navigatrice ticinese ha esordito qui sette anni fa. Allora come oggi a fianco di papà. Di Tommaso M. Valinotti.

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Era il 30 marzo di sette anni fa quando Aline Sulmoni prendeva il via in una prova speciale. La vettura era una Subaru Impreza WRC, al volante c’era papà Paolo e la gara era la Ronde del Canavese.

Ritorno sempre volentieri nel Canavese perché la prima gara non si scorda mai” afferma la ventisettenne navigatrice di Lugano. “Correre con papà è bellissimo, essere in famiglia dà un’emozione diversa, anche se all’inizio debbo spingerlo” sottolinea Aline, che ha corso 16 delle sue 23 gare a fianco del padre.

Nel primo passaggio l’equipaggio rosso-crociato della Fiesta WRC segna il 26° tempo, dopo essersi girato. Va meglio nella prova successiva, quando i portacolori della D-Max Swiss occupano la 21esima piazza recuperando cinque posizioni in classifica assoluta. Nel terzo passaggio abbattono il muro dei nove minuti, nonostante qualche piccolo errore, ribandendo lo stesso tempo nella prova finale, chiudendo la gara in 17esima posizione assoluta.

Correre con la figlia non è la stessa cosa che correre con un qualsiasi navigatore. Non è che con un altro navigatore lo butti contro un muro senza pensarci, ma si accende una spia in più che ti fa prestare maggiore attenzione. Siamo fermi dal Rally del Rubinetto, e ho faticato un pochino a riprendere in mano la vettura, ma ci siamo divertiti e questo è l’importante. Aline è una bravissima navigatrice e non mi sgrida quando commetto qualche errore

  • Iscritti 1, verificati 1, classificati 1, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Sulmoni-Sulmoni
  • Leader di classifica: 1-4 Sulmoni-Sulmoni

15° Ronde del Canavese, Gruppo R: dominatrici dell’elenco iscritti e della classifica

La categoria principe della gara con quasi la metà degli iscritti e monopolizzatrice della top ten. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Il Gruppo R ha monopolizzato la classifica assoluta e numericamente l’elenco iscritti. Con 47 iscritti, tutti verificati, su 102 partenti le vetture Gruppo R, quelle di ultima generazione siano le R5 top car, che le più “modeste” R1 rappresentano il presente e anche il futuro del rallismo. L’essere poi le vetture più performanti le colloca ai vertici delle classifiche con 13 R5 nei primi 13 posti e sedici Gruppo R fra i primi venti dell’assoluta.

  • Iscritti 47, verificati 47, classificati 37, ritirati 10.
  • Vincitori Prove speciali: 2 Pizio-Cecchetto; 2 Signor-Pezzoli (2-4)
  • Leader di classifica: 1-3 Pizio-Cecchetto; 4 Signor-Pezzoli

15° Ronde del Canavese, Classe R5: i vertici della classifica sono loro

La classe regina si dimostra inavvicinabile per le vetture di tutte le altre categoria, monopolizzando i primi tredici gradini della classifica assoluta. Dietro al grande duello Signor-Pizio tante sfide che hanno acceso la giornata. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – La Classe R5 è la più popolosa di tutto l’elenco degli iscritti e monopolizza la classifica assoluta nelle prime 13 posizioni non lasciando spazio a nessun concorrente di altra categoria. Ai vertici si verifica un gran duello fra Marco Signor-Francesco Pezzoli (Volkswagen Polo) e Mattia Pizio-Davide Cecchetto (Škoda Fabia EVO) che si dividono il successo nelle quattro tornate cronometrate e occupano i primi due gradini della classifica assoluta e di classe. In terza posizione si classifica Elwis Chentre con a fianco Fulvio Florean, che deve lottare con le unghie e con i denti per salire sul podio, avendo ragione solo nell’ultima prova speciale e per una loro uscita di strada dei coriacei francesi Michel e Meryl Giraldo.

A 5”9 dal valdostano si classificano Corrado Pinzano-Marco Zegna (Škoda Fabia) che dopo una buona partenza faticano a trovare la quadra e non riescono mai a inserirsi in modo incisivo nella lotta per il podio, rimanendo costantemente alle spalle di Chentre e Giraldo. La quinta piazza assoluta e di Classe R5 di Alessandro Gino e Daniele Michi è il frutto di una determinazione invidiabile dell’equipaggio della Škoda Fabia Evo che, dopo aver perso 40” nella prima prova speciale, e aver spento le ambizioni di successo si è impegnato a fondo per migliorare la conoscenza della vettura e soprattutto per dimostrare che senza quell’errore iniziale sarebbero stati fra i candidati al successo, avendo segnato per tre volte consecutive il secondo miglior tempo assoluto.

Sesta piazza per Patrik Gagliasso, affiancato per la prima volta da Marco Ravera sulla Škoda Fabia, partito con gomme troppo morbide nel freddo del mattino, per poi recuperare quelle tre posizioni che lo fanno entrare nella magnifica sestina della gara. Seguono Loris Ghelfi-Gianluca Marchionni (Škoda Fabia) che occupano fin dalla prima prova la settima piazza assoluta e la mantengono fino al termine, precedendo Marcello Razzini-Rudy Pollet, in gara test in vista dell’imminente Ciocco. I due portacolori della Collecchio Corse sono velocissimi nel primo passaggio sulla Prascorsano, quando segnano addirittura il secondo tempo assoluto. Nel secondo passaggio vanno in testacoda in un tornante nell’abitato di Pratiglione, perdendo 26” e scivolando in nona posizione, replicando con un dritto nella terza speciale che regala l’11° tempo di classifica assoluta. Per riprendersi poi nell’ultima, recuperando due posizioni nella graduatoria, lasciando comunque il Canavese con la soddisfazione di aver fatto un buon lavoro in vista dei futuri impegni toscani. Completano la top ten assoluta Christian Milano, affiancato da Gloria Andreis e Angelo Morino con a fianco Elena Giovenale.

  • Iscritti 21, verificati 21, classificati 17, ritirati 4.
  • Vincitori Prove speciali: 2 Pizio-Cecchetto; 2 Signor-Pezzoli (2-4)
  • Leader di classifica: 1-3 Pizio-Cecchetto; 4 Signor-Pezzoli

15° Ronde del Canavese. Marco Signor: “una gara test, ma se arriva anche la vittoria è ancor più bella”

Il trentatreenne di Caerano San Marco scalda i muscoli in vista del Ciocco. Ma, visto che si presenta l’occasione, dà la zampata finale e conquista il suo 23esimo successo. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano e Tommaso M. Valinotti

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Doveva essere un test, ma alla fine è emerso lo spirito del combattente che punta sempre al miglior risultato possibile. Marco Signor, pilota di Caerano San Marco (TV) ottiene cosi la sua 23esima vittoria assoluta e si prepara ad affrontare la stagione nel migliore dei modi. “Dopo nove stagioni, lo scorso anno ho deciso di tornare nel CIR, per riprendere confidenza nelle prove speciali e quest’anno fare bene” commenta il 33enne veneto, festeggiato all’arrivo dal padre Dario. “Era fondamentalmente una gara test per approfondire la conoscenza della vettura e con le Michelin. Nell’ultima prova ho usato le Michelin 20 e ho attaccato a fondo, ormai il lavoro di studio era stato fatto e potevo puntare a un gran bel tempo”. E così è stato.

15° Ronde del Canavese. Mattia Pizio, la delusione delle bandiere gialle

Rallentato sulla fine dell’ultima prova speciale dallo sventolare delle bandiere gialle, il novarese vede sfuggirgli di mano la prima vittoria in carriera. Di Tommaso M. Valinotti. Immagine di apertura Foto Magnano

RIVAROLO (TO), 28 febbraio – Molto deluso, ovviamente, Mattia Pizio, che si è visto sfuggire la vittoria proprio all’ultima speciale.

La gara era andata molto bene. Molti si sono stupiti del mio tempo sulla prima speciale e del distacco inflitto agli avversari. In realtà io ho solo guidato, perché la macchina è un missile” afferma con modestia il pilota novarese. “Nella seconda prova abbiamo cambiato le regolazioni e non siamo migliorati, perciò nella terza siamo tornati alla conformazione precedente e abbiamo vinto nuovamente la prova speciale. Sull’ultimo passaggio sulla prova di Pratiglione abbiamo trovato uno sventolio di bandiere gialle e abbiamo rallentato. Purtroppo le abbiamo prese solo noi che partivamo con il numero dieci e non i nostri principali avversari che sono transitati in prova prima che accadesse l’incidente. Peccato” conclude Mattia Pizio che al momento attuale non ancora definito compiutamente i suoi impegni per il 2021.