Salone dell’auto di Torino Parco Valentino. Record di visitatori

650.000 le persone che hanno visitato la seconda edizione

salone-auto-torino-2016-1 (Custom)TORINO – È l’edizione dei record quella che si è conclusa ieri, domenica 12 giugno, a Torino: sono state 650.000 le persone che hanno visitato il Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino dall’8 al 12 giugno 2016, secondo i primi dati della prefettura. Visitatori da tutta Italia che hanno dimostrato di apprezzare il ritorno di un grande Salone dell’Auto nazionale con una nuova formula, all’aperto, un format che riporta l’auto in mezzo alla gente perché il Salone è a ingresso libero con orario prolungato, dalle 10 alle 24. Le pedane, elegantemente esposte en plein air sono state il podio perfetto per valorizzare le automobili esposte, contorniate dalla natura sempre diversa e comunque suggestiva del Parco Valentino. I numeri della seconda edizione del Salone dell’Auto di Torino continuano con le 43 Case automobilistiche e i 12 Centri Stile partecipanti, più di 100 auto esposte, le 8 anteprime mondiali e le 21 anteprime nazionali presentate, 4000 richieste di prenotazione test drive, circa 5000 download dell’App ufficiale Salone Auto Torino.

© Filippo Alfero Salone dell'Auto Torino, Parco Valentino Torino, 8-12/06/2015

© Filippo Alfero
Salone dell’Auto Torino, Parco Valentino
Torino, 8-12/06/2015

Enorme soddisfazione per gli organizzatori, come traspare dalle parole di Andrea Levy, presidente del Salone dell’Auto di Torino: “L’anno scorso è stata una sorpresa, quest’anno possiamo dire senza dubbio che si tratta di un’edizione da salone internazionale: sono più di 650.000 le persone che da tutta Italia hanno deciso di venire a Torino per visitare il Salone dell’auto di Torino. Chiudiamo un’edizione da record pronti a pensare alla prossima, al Salone dell’Auto di Torino 2017”.

Il Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino 2016: un successo di pubblico nei primi due giorni di manifestazione

001_Manifesto_Salone_Auto_2016 (Custom)TORINO – Grande soddisfazione da parte del presidente Andrea Levy dopo i primi due giorni di Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino: “In questi due primi giorni di Salone dell’Auto di Torino è stato fantastico vedere l’interazione tra il pubblico e le automobili in una modalità spontanea, rilassata e di grande interesse. Una partecipazione che cresce di giorno in giorno per un Salone dell’Auto che è capace di soddisfare tutti i gusti, grazie alla pluralità di Marchi presenti in questa seconda edizione: dalle utilitarie, alla city car e ai SUV per le famiglie fino a giungere alle sportive, alle supercar”. Notevole il successo di pubblico accorso al Parco Valentino per poter vedere da vicino e toccare le automobili esposte, nonostante si tratti di giorni feriali. Gli organizzatori e gli espositori si stanno preparando al fine settimana lungo che prevede l’inizio delle celebrazioni italiane del Centenario del gruppo BMW e il Gran Premio Parco Valentino di sabato 11 giugno 2016.

Pagani_Zonda_DSCN4688 (Custom)Il Salone dell’Auto di Torino ritorna, quindi, riproponendo il suo format all’aperto, con orario continuato fino alle 24, a ingresso gratuito e con un layout uguale per tutti i marchi partecipanti, riportando l’automobile al centro dell’esposizione. Grande successo hanno riscosso le presentazioni delle anteprime svelate alla stampa mercoledì 8 giugno. Nello specifico hanno attirato l’attenzione dei fotografi e dei giornalisti le 8 world premiere: la nuova Abarth 595, Mazzanti Evantra Millecavalli l’hypercar da 400 km/h, Mole Valentino, la one off su base Tesla Model S P90D, 3 coupé concept car avveniristiche come Frangivento Asfanè, Model 5 Genesi e Mole Luce, oltre alle due novità elettriche di Idea Institute, E Legante ed E Voluzione. Alle anteprime mondiali si sono affiancate quelle nazionali: Renault Scenic, Ford S-Max Vignale ed Edge Vignale, SEAT Ateca, le ibride Niro e Optima Hybrid di Kia, la nuova Fiat 500 S, SsangYong XLV, Infiniti QX30, le Suzuki Jimny Street e Vitara Exclusive,  Audi R8 Spyder, Pagani Huayra BC, Ferrari GTC4Lusso, Aston Martin DB11, McLaren 570GT, Jaguar F-Type SVR, la nuova Chevrolet Camaro e la Corvette Z06 C7.R Edition, la Shiwa di IED Designe e Quattroruote, la concept car Italdesign GTZero.

Il gotha del design ha celebrato i vincitori del Car Design Award, il prestigioso riconoscimento internazionale organizzato dalla rivista Auto&Design in collaborazione con Brembo, che vanta una giuria internazionale di primissimo livello. Hanno premiato i chief designer accorsi Silvia Baruffaldi, presidente di giuria, Roberto Vavassori, direttore generale di Brembo, e Lorenzo Ramaciotti, illustre designer e past winner di svariate edizione. Vincitore della sezione Concept Car è il team di design Mazda per il progetto della RX-Vision; secondo classificato Alpine Vision Concept, seguito da Porsche Mission E Concept.

Il titolo di miglior progetto per le Production Car è invece conferito al design Aston Martin per la DB11 (secondo posto Volvo Cars per S90/V90 e terzo posto a Bugatti per la Chiron). Si aggiudica il premio al Brand Design Language è stato il team di Volvo (seguito dai designer team Jaguar e Renault).

Migliaia gli appassionati che hanno scaricato l’App ufficiale Salone Auto Torino, una delle grandi novità di questa seconda edizione, uno strumento con il quale è possibile vedere tutti i modelli esposti, scaricarne le immagini, leggerne le caratteristiche tecniche, sentire i sound dei motori più rombanti. Come una pit lane l’area riservata ai test drive, dove le vetture saranno in esposizione e pronte per essere provate dai visitatori. Queste le auto presenti nei box: Abarth 595 e 124 Spider, Alfa Romeo Giulia e Giulietta, BMW Serie 2 Active Tourer e i3, Fiat 124 Spider e Tipo hatchback, Ford Edge Sport, Jaguar F-Pace, Jeep Renegade e Cherokee, Kia Sorento e Sportage Restyling, Lexus NX Hybrid, Mazda CX-3 e MX-5, Mercedes-Benz AMG GT S, Opel Astra e Astra Sports Tourer, Renault Megane e Zoe, Škoda Fabia e Octavia RS, SsangYong Tivoli, Suzuki Baleno S e Vitara S, Toyota Prius, Nuova Volkswagen Tiguan.

 

È finalmente Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino

Dalle 10 alle 24 fino a domenica 12 giugno; 8 anteprime mondiali e 20 anteprime nazionali in una seconda edizione da record

0608_taglio-del-nastro-salone-auto-torino-parco-valentino-2016 (Custom)TORINO – Con il taglio del nastro nel cortile del Castello del Valentino ha ufficialmente preso il via la seconda edizione del Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino, la rassegna automobilistica che con 43 Case automobilistiche e 12 Centri Stile si conferma punto di riferimento del panorama automobilistico in Italia. Alle 9.30 di ieri, mercoledì 8 giugno, l’ideatore del Salone dell’Auto di Torino, Andrea Levy,  insieme a Sergio Chiamparino, presidente della regione Piemonte, e Piero Fassino, sindaco di Torino ha dato il via alle conferenze stampa che hanno visto la presentazione al pubblico di 8 anteprime mondiali, tra Case automobilistiche e Centri Stile, e di 21 anteprime nazionali. Dichiara Levy: “Il Salone dell’Auto di Torino è il salone più suggestivo, perché studiato all’interno di una location splendida come quella del Parco Valentino. Le automobili sono valorizzate dalla bellezza sempre nuova, sempre diversa della natura stessa, creando suggestioni che sanno esaltare ciascuna vettura esposta in pedana”. Il Salone dell’Auto di Torino ripropone il suo format all’aperto, con orario continuato fino alle 24, a ingresso gratuito e con un layout uguale per tutti i marchi partecipanti, riportando l’automobile al centro dell’esposizione.

parco_valentino_salone_auto_2 (Custom)43 Case automobilistiche. Partendo dal portale dedicato ad Ascari, accanto al Castello, per un ideale tour tra le eleganti pedane disposte lungo i viali del Parco Valentino, si trova la vincitrice del riconoscimento Auto dell’Anno 2016, Opel Astra accanto alla quale si trovano l’Astra Tourer e l’Adam Rockstar S. Tocca poi a Volkswagen che schiera la Nuova Tiguan e la Golf GTE, dopo le quali si presenta SEAT con l’anteprima nazionale, la nuova ATECA, e con la Leon Cupra. Proseguendo la passeggiata s’incontrano Skoda, con Nuova Superb e Fabia RS, e il gruppo Renault che per il suo debutto al Salone dell’Auto di Torino presenta per la prima volta in Italia la Nuova Scenic insieme a Espace, Talisman Sporter e Nuova Megane GT, chiude Dacia con il Duster Urban Explorer. Continua la passeggiata, ci si avvicina all’ingresso Nuvolari, e si trova Ford, un altro Brand che al suo esordio propone due anteprime nazionali S-Max Vignale e Edge Vignale, e poi Focus RS e Mustang.

001_Manifesto_Salone_Auto_2016 (Custom)Si oltrepassa l’arco romano ed è il turno del gruppo FCA che quest’anno espone anche il Brand Fiat Professional con Fullback, seguono Lancia con Ypsilon Miya, Abarth con 124 Spider e 595, world premiere assoluta, Fiat con 500 S, 124 Spider e Tipo HB, Alfa Romeo con Giulia Quadrifoglio e 4C Spider, Jeep con Wrangler e Grand Cherokee e Maserati che in pedana espone Levante e Ghibli. Sulla destra la scalinata del Castello, sulla sinistra il fiume Po, sulle pedane Ferrari, che ha scelto il Salone dell’Auto di Torino per presentare l’anteprima nazionale GTC4Lusso in pedana accanto alla 488 Spider. Si va avanti con BMW 3.0 CSL Hommage-R, M6 Competition Edition, M4 GTS e M2, MINI Clubman Scrambler, Suzuki Vitara Exclusive e Jimny Street, entrambe anteprime nazionali. Ma le primizie per il pubblico italiano continuano con Pagani Huayra BC, che precede Aston Martin DB 11, Mercedes Benz AMG C63S Coupé, Smart Fortwo Cabrio, le Lamborghini Huracan Spyder e Huracan 2WD.

0608_conferenza-salone-auto-torino-parco-valentino-2016 (Custom)Torna Audi al Salone dell’Auto e torna in grande stile con l’anteprima nazionale R8 Spyder insieme a RS6, R18 e RS7, Porsche 718 Boxster e 911 Turbo S, Jaguar F-Type SVR (anteprima nazionale), XF AWD e FPace, Land Rover Range Rover Evoque Convertibile, Lexus propone RX Hybrid e Toyota RAV4 Hybrid. Due pedane per due anteprime italiane per Kia con Niro e Optima Ecohybrid, mentre Mazda sceglie il trittico Mazda3, 787B e MX-5. Si prosegue verso l’ingresso Farina incontrando Lotus Evora 400, Noble M600 e l’anteprima mondiale di Mazzanti Evantra Millecavalli. Poi tocca a McLaren con l’anteprima nazionale 570 GT, Bentley Bentayga e un filotto di premiere per l’Italia: QX 30 di Infiniti, SsangYong XLV, Corvette Z06 C7.R edition, la nuova Chevrolet Camaro. L’ultima pedana prima del fiume Po è occupata dalla Cadillac ATS- coupé.

12 Carrozzieri e Centri Stile Scendendo dal Castello e scegliendo di andare a sinistra s’incontra l’area dedicata ai prototipi, alle auto da sogno proposte dai designer. Come Pininfarina H2Speed e Gran Lusso Coupé, l’anteprima italiana di Italdesign GTZero, I.De.A Institute e le due sue elettriche E Legante ed E Voluzione in anteprima mondiale, Cecomp Vulcano Titanium, Mole Automobiles con le anteprime mondiali Valentino (one off su base Tesla Model S P90D) e Luce, Skorpion Engineering, Studiotorino con Porsche Moncenisio, la Lykan di Fast and Furious 7 di W Motors, e poi le due anteprime mondiali Asfanè di Frangivento e Genesi di Model5. Si prosegue con la primizia di IED Torino che insieme a Quattroruote presenta l’anteprima nazionale Shiwa affianco a Syrma, il Centro Stile Ferrari espone F12tdf, mentre affascina la pedana di ACI Torino che mette in mostra la leggendaria Lancia D50 che vinse nel 1952 con Villoresi e poi nel 1955 con Ascari il Gran Premio del Valentino, che si è corso su questi viali dal 1935 al 1955. Scendendo verso lo splendido giardino roccioso s’incontrano Politecnico Torino con i prototipi di Squadra Corse Diana e Team H20Polito, Face2Face, le prime due vetture elettriche prodotte, agli inizi del secolo scorso, ed esposte dal Museo dell’Auto di Torino e la pedana di Pirelli con la sua showcar di Formula 1.

Cominciano al Salone dell’Auto di Torino le celebrazioni italiane del Centenario di BMW e dei cinquant’anni di BMW in Italia: il gruppo festeggia i 100 anni di storia BMW, Rolls Royce e MINI raccontandoli nel cortile del Castello del Valentino sabato 11 e domenica 12 giugno. Riflettori accesi anche sul ritorno del Car Design Award, storico e prestigioso premio riservato a centri stile e carrozzieri, ideato da Auto&Design in collaborazione con Brembo e che si avvale di una giuria internazionale di giornalisti di grandi testate quali Autobild, Automobile Magazine, Automobiles Classiques, Automotive News Europe, Autopista, AutoX, Car Graphic, Top Gear, Motor Trend, Quatro Rodas.

Dopo quasi 20 anni si torneranno a premiare i car designer nelle categorie: Production cars, Concept cars e Brand Design language.

Le auto da sogno daranno vita a due momenti unici per gli appassionati: il meeting Cars and Coffee e il Gran Premio Parco Valentino. Modelli unici, edizioni limitate, hypercar e supercar di collezionisti provenienti da tutto il mondo s’incontreranno giovedì 9 giugno per il meeting Cars and Coffee nel cortile del Castello. L‘appuntamento sarà aperto al pubblico che potrà passeggiare tra le vetture più rare della produzione automobilistica. Sabato 11 giugno tornerà il Gran Premio Parco Valentino, la sfilata di 45 chilometri di concept, edizioni limitate e supercar che partirà da piazza Vittorio Veneto per giungere alla Reggia di Venaria, passando per la rigogliosa collina di Torino e per la splendida via Mensa nel comune di Venaria, appositamente aperta per questa passerella di collezionisti. Fondamentale l’apporto dell’Automobile Club Torino nell’organizzazione del Gran Premio, come conferma il suo presidente Piergiorgio Re: “Abbiamo visto nascere questo progetto e lo abbiamo sposato in pieno perché riteniamo sia importante promuovere e sostenere gli eventi che riportino slancio al mondo automotive italiano come il Salone di Torino. Dopo il successo dello scorso anno crediamo ancora di più in questa formula per attirare un numero sempre più ampio di appassionati”.

Migliaia gli appassionati che hanno scaricato l’App ufficiale Salone Auto Torino, una delle grandi novità di questa seconda edizione, uno strumento con il quale è possibile vedere tutti i modelli esposti, scaricarne le immagini, leggerne le caratteristiche tecniche, sentire i sound dei motori più rombanti. Come una pit lane l’area riservata ai test drive, dove le vetture saranno in esposizione e pronte per essere provate dai visitatori. Queste le auto presenti nei box: Abarth 595 e 124 Spider, Alfa Romeo Giulia e Giulietta, BMW Serie 2 Active Tourer e i3, Fiat 124 Spider e Tipo hatchback, Ford Edge Sport, Jaguar F-Pace, Jeep Renegade e Cherokee, Kia Sorento e Sportage Restyling, Lexus NX Hybrid, Mazda CX-3 e MX-5, Mercedes-Benz AMG GT S, Opel Astra e Astra Sports Tourer, Renault Megane e Zoe, Škoda Fabia e Octavia RS, SsangYong Tivoli, Suzuki Baleno S e Vitara S, Toyota Prius, Nuova Volkswagen Tiguan.

Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino: s’illumina di otto anteprime mondiali

 Inoltre 20 anteprime nazionali per la seconda edizione

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parco_valentino_salone_auto_1 (Custom)TORINO – Il Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino svela le novità esposte durante la seconda edizione a pochi giorni dal taglio ufficiale del nastro, mercoledì 8 giugno 2016.

Si comincia con le 8 anteprime mondiali tra Case automobilistiche e Centri Stile: la nuova Abarth 595, Mazzanti Evantra Millecavalli l’hypercar da 400 km/h, Mole Valentino, la one off su base Tesla Model S P90D, 3 coupé concept car avveniristiche come Frangivento Asfanè, Model 5 Genesi e Mole Luce, oltre alle due novità elettriche di Idea Institute. Alle world premiere si affiancano 20 importanti anteprime nazionali. Le attesissime Renault Scenic, Ford S-Max Vignale ed Edge Vignale, SEAT Ateca, le ibride Niro e Optima Hybrid di Kia, la nuova Fiat 500 S, SsangYong XLV, Infiniti QX30, le Suzuki Jimny Street e Vitara Exclusive. Mozzafiato le sportive che si presenteranno per la prima volta al pubblico italiano: Audi R8 Spyder, Pagani Huayra BC, Ferrari GTC4Lusso, Aston Martin DB11, McLaren 570GT, Jaguar F-Type SVR, la nuova Chevrolet Camaro e la Corvette Z06 C7.R Edition, per terminare con la concept car Italdesign GTZero.


SALONE_AUTO_TORINO_PORTA_SUSA_02 (Custom)I 500.000 visitatori
, attesi dall’8 al 12 giugno al Parco Valentino, potranno ammirare anche le recentissime novità di mercato: Alfa Romeo Giulia, Fiat Tipo e 124 Spider, Maserati Levante e la nuova Volkswagen Tiguan. Numerosi i modelli premium e sportivi presenti come le serie M di BMW, Bentley Bentayga, la Vulcano Titanium di Cecomp, le Ferrari 488 Spider e F12tdf, Ford Mustang, Lamborghini Huràcan Spyder, Lotus Evora 400, Mercedes-Benz C63 AMG, Noble M600, e per finire, la Lykan protagonista del film campione d’incassi Fast and Furious 7. Ci sarà spazio anche per l’anima racing del Salone dell’Auto di Torino, rappresentata dall’Audi R18 Le Mans, da BMW 3.0 CSL Hommage-R, dalla Mazda 787B Le Mans, dalla Škoda Fabia R5 e dalla show car Formula 1 di Pirelli.

parco_valentino_salone_auto_2 (Custom)È stata progettata come una pit lane l’area riservata ai test drive, dove le vetture saranno in esposizione e pronte per essere provate dai visitatori. Queste le auto presenti nei box test drive: Abarth 595 e 124 Spider, Alfa Romeo Giulia e Giulietta, BMW Serie 2 Active Tourer e i3, Fiat Tipo hatchback, Ford Edge Sport, Jaguar F-Pace, Jeep Renegade e Cherokee, Kia Sorento e Sportage Restyling, Lexus NX Hybrid, Mazda CX-3 e MX-5, Opel Astra e Astra Sports Tourer, Renault Megane e Zoe, Škoda Fabia e Octavia RS, SsangYong Tivoli, Suzuki Baleno S e Vitara S, Toyota Prius, Nuova Volkswagen Tiguan.

001_Manifesto_Salone_Auto_2016 (Custom)Sabato 11 e domenica 12 giugno il cortile del Castello del Valentino si vestirà a festa per le celebrazioni del Centenario di BMW e dei cinquant’anni di BMW in Italia: il gruppo ha scelto il Salone dell’Auto di Torino per dare il via ai festeggiamenti italiani dei 100 anni di storia BMW, Rolls Royce e MINI che saranno raccontati in uno spettacolo aperto al pubblico. Il Salone dell’Auto di Torino si prepara a vivere una seconda edizione ricca di novità, di anteprime, un’edizione moderna e interattiva, come dimostra l’App ufficiale sviluppata da Motorsquare, disponibile da oggi su App Store e Google Play. Un’App con la quale è possibile vedere tutti i modelli esposti, scaricarne le immagini, leggerne le caratteristiche tecniche, sentire i sound dei motori più rombanti. Il programma completo della seconda edizione del Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino è disponibile su www.parcovalentino.com insieme al calendario conferenze stampa della giornata inaugurale, mercoledì 8 giugno 2016.

Alfa Romeo Spider “Duetto”, in Abruzzo la festa ufficiale per i 50 anni

 

Duetto_alfa_romeo_duetto_spider_1750_2 (Custom)GIULIANOVA (TE) – La mitica spider Duetto, cara a chi ha un cuore sportivo e adora il vento nei capelli compie 50 anni e il Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR) la festeggia nel migliore dei modi con un suggestivo raduno. Battezzato “Mari e Monti d’Abruzzo“, il raduno si svolgerà dal 10 al 12 giugno ed è organizzato in collaborazione con l’ Alfa Club Abruzzo Val Vibrata.

Duetto_1966_Alfa_Romeo_Spider_Duetto_006_3292 (Custom)In piena natura il percorso da Giulianova (TE) verso il Gran Sasso e i Prati di Tivo per tornare poi sul mare dopo una sosta alla Fortezza di Civitella del Tronto, ultimo valoroso ed imbattuto baluardo dei Borbone. Un percorso ideale per scoprire non solo le cinquanta selezionatissime vetture ammesse ma anche natura e folklore del nostro Paese. Come sempre parteciperanno all’evento solo auto in perfette condizioni di originalità e restauro dagli anni ’60 ai ’90, simbolo dello stile e dell’eccellenza italiani, con alcuni pezzi interessanti tra cui la rarissima “Beauté”, prodotta solo per il mercato francese in 120 pezzi secondo l’elaborazione dello stilista francese Jean-Louis Scherrer che la disegno bianca con interni in pelle di bufalo bianca, capote e finiture blu vera e altre finezze tipiche di uno Yacht.

Rallylegend 2016: va in cantiere l’evento-rally unico al mondo. In scena dal 6 al 9 ottobre nella Repubblica di San Marino

‘‘VW Golf GTI 40 anni di spettacolo“, ‘‘Quando Alitalia“, e il ‘‘40° della Fiat 131 Abarth“: tre grandi celebrazioni di Rallylegend 2016. Pirelli si aggiunge a Volkswagen, Eberhard&Co e Asset Banca tra i main partner

loca bozza 2 bisREPUBBLICA DI SAN MARINO – Si apre il cantiere di Rallylegend 2016. Un infaticabile “work in progress” che, da qui a meno di cinque mesi, fino alla fatidica data dei quattro giorni compresi tra il 6 e il 9 ottobre, porterà in scena uno degli eventi internazionali più attesi dagli appassionati. Lo staff di Rallylegend concretizzerà, dunque, nelle prossime settimane idee, spunti, iniziative a raffica, ma soprattutto il rally, fulcro dell’evento, con le sue impareggiabili macchine d’epoca da rally e i campioni più amati della storia al volante. Mescolati insieme ad alcuni fuoriclasse di oggi, con la massima espressione “su ruote” dei rally attuali.  Un grande spettacolo che, per quattro giorni, animerà Rallylegend Village, la grande struttura che sarà il cuore pulsante della “full immersion da rally” sammarinese. Una accoglienza calorosa ed impeccabile alle migliaia di fans in arrivo, resa possibile anche grazie alla consolidata collaborazione con la Segreteria di Stato per il Turismo e lo Sport della Repubblica di San Marino e con la FAMS, la Federazione Automotoristica Sammarinese.

vw polo r wrc (Custom)Tre grandi celebrazioni: 40 Anni di VW Golf Gti, Fiat 131 Abarth e Alitalia nei rally. Sono già tre le grandi celebrazioni a palinsesto a Rallylegend 2016, cui si aggiungeranno presto altri eventi di grande attrattiva, in fase di studio. “GTI 40 years of fun” recita il lancio della celebrazione della mitica Vw Golf da rally, nel quarantesimo anniversario della sua “nascita”. Spazi e omaggi saranno dedicati a questa icona del motorsport. I piloti iscritti a Rallylegend ma anche i possessori di versioni stradali potranno essere protagonisti di una esperienza indimenticabile. “Quando Alitalia volava nei rally” e “40° Fiat 131 Abarth” saranno due celebrazioni complementari e ricche di fascino sportivo. La livrea, la grande storia di Alitalia che griffava le vetture Fiat e Lancia negli anni ‘70 e ’80 rivivrà la sua epopea a Rallylegend. Un grande contenitore con incontri con i piloti di allora, con filmati d’epoca e una esposizione di vetture che hanno fatto la storia del marchio: Lancia Stratos, Beta Coupè, Fiat Ritmo e Fiat 131 Abarth. Quest’ultima sarà protagonista assoluta su tutte, nella stagione dei suoi primi quaranta anni, all’interno di 40° Fiat 131 Abarth, con una esposizione di un bel gruppo di “centotrentuno” in varie livree ufficiali.

Sul ponte di comando di Rallylegend ci sono Paolo Valli e Vito Piarulli. Dalla nascita dell’idea, quattordici anni fa, fino al travolgente successo internazionale. Vito Piarulli, alla vigilia del rush che porterà alla data del 6 ottobre, sintetizza. “Il richiamo e l’appeal di Rallylegend sono ormai forti, consolidati e anzi, ogni stagione, riescono a sorprenderci per la loro energia e la loro crescita. Il nostro evento è ormai un marchio, direi quasi una griffe inconfondibile. Sono tante le manifestazioni, spuntate successivamente un po’ in tutta Europa, che si rifanno, nel nome e nel logo, a Legend, Leggende o Legenden. Questo è il segno che la nostra idea funziona e richiama, anche se Rallylegend, nella opinione generale, credo rimanga unico, originale e soprattutto difficilmente imitabile”.

Di grande spessore alcuni dei main-sponsors che hanno “sposato” da tempo l’evento Rallylegend. E’ il caso di Volkswagen, Eberhard&Co e Asset Banca. “Sentire l’appoggio appassionato, direi quasi l’affetto sportivo, di importanti partner è per noi fonte di orgoglio. – conferma Paolo Valli – Volkswagen sarà, ancora una volta, presenza importante a Rallylegend, e porterà una delle più recenti Polo R WRC, dominatrici del Mondiale Rally delle ultime stagioni, e un suo pilota ufficiale in veste di apripista, insieme a preziose vetture del Museo VW. Presente di nuovo anche Eberhard&Co, che ha inserito Rallylegend in un trittico di eventi 2016 di altissimo livello, insieme al 100° anniversario della Targa Florio e al GP Nuvolari. C’è infine Asset Banca, importante Istituto di Credito sammarinese, che anima tante iniziative nel Rallylegend Village. Da quest’anno torna Pirelli a Rallylegend e vorrei cogliere l’occasione per ringraziare Hankook per l’importante contributo apportato nei due anni scorsi di collaborazione”. È un gradito ritorno quello di Pirelli, già sostenitore delle prime edizioni di Rallylegend e che conferisce ulteriore prestigio all’evento sammarinese. Pirelli sarà fornitore esclusivo di Rallylegend, equipaggiando tre categorie in gara – Historic, Myth e World Rally Car – con i suoi famosi pneumatici da rally P Zero e Corsa Classic. Il marchio italiano inaugurerà anche un premio per il miglior “rookie” tra le categorie WRC e Myth, in linea con la filosofia Pirelli di mettere in luce talenti emergenti. Con la piena visibilità e il marchio sulle vetture, il patrimonio di Pirelli nei rally – che comprende la partecipazione al Campionato Mondiale Rally fin quando è stato istituito nel 1973 – sarà in prima linea, ad un evento di fama mondiale sul territorio della Repubblica di San Marino. Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery: “Siamo molto soddisfatti del nostro accordo di fornitura di pneumatici a Rallylegend, che ha dimostrato di essere un evento sorprendente, in grado di attirare top-star di questo sport. Personalmente parlando, il rally è stata la prima specialità che mi ha attirato nel motorsport, quindi sono felice che abbiamo aggiunto questo evento emozionante al nostro portfolio internazionale rally e inaugurato un premio di primo piano per i “rookies”.

C’è un “fil rouge” che avvicina due eventi di forte impatto mediatico come il Monza Rally Show e Rallylegend. La grande risonanza e popolarità internazionale, i campioni più amati al via, le vetture che fanno sognare gli appassionati, il contatto ravvicinato con il pubblico. È nata così una sorta di “joint-venture” tra l’evento sull’autodromo brianzolo e Rallylegend (presente al Monza Rally Show 2015 con un information-point) con iniziative allo studio per avvicinare le due grandi manifestazioni.

La galleria fotografica di “The Jaguar Heritage Project”. Quando un cofano diventa un’opera d’arte

 

Inaugurata giovedì 24 marzo, al Museo dell’Automobile di Torino la mostra del designer Jaguar Cesar Pieri che utilizza i cofani delle Jaguar moderne e storiche per le sue espressioni artistiche. La mostra, realizzata in collaborazione con Jaguar Italia, rimarrà parte sino al 17 maggio.

mauto_jaguar 132 (Custom)TORINO – “The Jaguar Heritage Project” è la nuova mostra organizzata dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino in collaborazione con Jaguar Italia. La mostra è aperta al pubblico da venerdì 25 marzo a martedì 17 maggio 2016. Un progetto attraverso il quale il MAUTO torna a raccontare un tema centrale del suo percorso espositivo ovvero la creatività, le diverse declinazioni dell’ispirazione artistica dei designers e le tante influenze e contaminazioni dalle quali traggono ispirazione. In esposizione una collezione di cofani d’artista realizzati da Cesar Pieri, Creative Design Manager di Jaguar, che ha trasformato in tele inusuali alcuni splendidi cofani, decorati con un personalissimo stile pittorico .

La galleria fotografica di “The Jaguar Heritage Project”. Quando un cofano diventa un’opera d’arte

 

“The Jaguar Heritage Project”. Quando un cofano diventa un’opera d’arte

 

Inaugurata ieri sera, giovedì 24 marzo, al Museo dell’Automobile di Torino la mostra del designer Jaguar Cesar Pieri che utilizza i cofani delle Jaguar moderne es toriche per le sue espressioni artistiche. La mostra, realizzata in collaborazione con Jaguar Italia, rimarrà parte sino al 17 maggio

Jaguar Project_cesar-pieri_bonnet-artwork_04 (Custom)TORINO – “The Jaguar Heritage Project” è la nuova mostra organizzata dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino in collaborazione con Jaguar Italia. La mostra è aperta al pubblico da venerdì 25 marzo a martedì 17 maggio 2016. Un progetto attraverso il quale il MAUTO torna a raccontare un tema centrale del suo percorso espositivo ovvero la creatività, le diverse declinazioni dell’ispirazione artistica dei designers e le tante influenze e contaminazioni dalle quali traggono ispirazione. In esposizione una collezione di cofani d’artista realizzati da Cesar Pieri, Creative Design Manager di Jaguar, che ha trasformato in tele inusuali alcuni splendidi cofani, decorati con un personalissimo stile pittorico attraverso il quale il designer italo-brasiliano esprime la sua grande passione per il mondo dell’automobile e delle sue intramontabili icone. Sulle pedane, nove modelli di Jaguar d’epoca – gentilmente prestate per l’esposizione dalla Scuderia Jaguar Storiche – e tre vetture contemporanee raccontano la storia del design della casa automobilistica britannica, il Giaguaro simbolo di potenza, lusso ed eleganza.

Jaguar Project_Jaguar E Type 3,8 FHC del 1961_diabolik_2 (Custom)The Bonnet Artwork Collection – “Come car-designers cerchiamo non solo di creare veloci e accattivanti macchine sportive ma anche di realizzare – all’origine del processo creativo – sketches, che talvolta diventano vere e proprie opere d’arte. Di solito passiamo il tempo a realizzare disegni precisi per soddisfare le richieste di progettazione ma l’esigenza è quella di andare oltre, esplorare nuovi limiti. Per questo motivo, ho creato una mia personale forma di espressione realizzando una collezione di artworks che coniugano il mio grande amore per le Jaguar – che, come designer, progetto quotidianamente – con un linguaggio più astratto possibile: per questo ho deciso di usare i cofani di Jaguar per creare le mie opere! The Jaguar Bonnet Artwork Collection è una collezione composta da cofani originali Jaguar completamente dipinti a mano: è una passione divenuta sempre più reale quando ho iniziato a creare artworks ufficiali per i lanci internazionali di vetture Jaguar come la F-Type, la Project7, la XE, la XF e recentemente la nuova Jaguar F-Pace. Quello che doveva essere un semplice hobby, una collezione di opere fatte per essere appese nel mio soggiorno è divenuto un progetto espositivo che ha viaggiato un po’ ovunque nel mondo. Dopo aver esposto al British Motor Museum di Gaydon in Inghilterra, sono arrivato al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, il più importante museo italiano dedicato alla storia dell’automobile e del design. Spero che questa mostra vi piaccia e che il vostro sia un bellissimo viaggio!” (Cesar Pieri, Design Creative Manager di Jaguar)

Jaguar Project_Jaguar SS 2,5 DHC 1937_2 (Custom)Le vetture Jaguar in mostra. Nove modelli di Jaguar d’epoca contornati da alcune splendide vetture contemporanee (la F-Type Project 7, la nuova Jaguar XF e la F-Type AWD) per raccontare la storia del design della casa automobilistica britannica: una storia fatta di vetture iconiche e affascinanti, a partire dalla SS Jaguar 2,5 DHC del 1937 – primo dei quattro prototipi sui quali ha lavorato personalmente William Lyons, proprietario della SS Jaguar Ltd – fino alla Jaguar E Type OTS 3,8 presentata al Salone di Ginevra nel 1961 e definita da Enzo Ferrari “l’auto più bella mai costruita”. Dalle vetture divenute protagoniste di indimenticabili fumetti – la Jaguar E Type 3,8 FHC del 1961 è la vettura personale di Diabolik ed Eva Kant (nel film ispirato al fumetto Diabolik guida la sua Jaguar E-Type nera, mentre Eva usa una sua personale bianca) – a quelle che si sono trasformate in star del cinema – la Jaguar MK VII 3,4 del 1952 qui esposta ha partecipato, nel 2008, al film Milk di Gus Van Sant con Sean Penn e nel 2010 al cortometraggio Ultimo beso en Roma con Giorgio Locuratolo. Dalle vetture da competizione, sportive e agili – come le Jaguar XK 140 OTS SE 3,4 del 1954 e la D Type Replica del 1960 – a quelle di imponenti dimensioni come la Jaguar MK X del 1963 provvista di smisurate poltrone anteriori munite di tavolini ribaltabili in radica incorporati negli schienali. Per finire con la Jaguar MK II 3,8 del 1966 che ha rappresentato, in una felice sintesi, lo sport e il turismo familiare e con la Jaguar XK 120 OTS Aluminium del 1948, ribattezzata l’auto delle stelle perché personaggi del calibro di Clark Gable, Liz Taylor, Humprey Bogart e Roger Moore fecero carte false per possederla nel più breve tempo possibile, ammaliati dal suo fascino e rapiti dall’armonia e dall’eleganza di questo capolavoro di semplicità e pulizia delle linee, così classicamente British.

Jaguar Project_brochure d'epoca (Custom)Storia del marchio Jaguar – Nel 1921 William Lyons, un giovane ingegnere di Blackpool, laureatosi a Manchester e con un’esperienza presso la Crossley Motors e la Sunbeam, conobbe un giovane pilota motociclistico di nome William Walmsley, con alle spalle una significativa esperienza nel settore della costruzione artigianale di sidecar. Il 4 settembre 1922 i due fondarono la Swallow Sidecar Company che inizialmente diede lavoro otto operai. In seguito, al gruppo si aggiunse anche Arthur Whittaker, che offrì la sua collaborazione nel settore commerciale e che rimase al fianco di William Lyons per circa cinquant’anni. Intorno al 1930 avvenne il definitivo passaggio dalla produzione motociclistica a quella automobilistica e nel 1934 William Lyons rimase solo al comando dell’azienda, poiché William Walmsley diede le dimissioni. Da quel momento la ragione sociale mutò in SS Cars Ltd. e iniziò la propria produzione di vetture di lusso. Nel 1931 venne presentata la SS1 Jaguar, una delle prime vetture della casa inglese. Nel 1945, dopo il periodo bellico e gli ingenti danni dovuti ai bombardamenti che colpirono duramente Londra ma anche poli industriali come Coventry, la produzione riprese utilizzando il solo marchio Jaguar, già comparso sui precedenti modelli d’anteguerra. Il relativo cambio della ragione sociale si rese doveroso poiché, al termine della Seconda guerra mondiale, la sigla “SS” era associata alle Schutzstaffeln naziste.

Il primo modello a marchio Jaguar ad esordire nel 1945 fu la celebre Mark IV con motori a 4 o 6 cilindri da 1,5, 2,5 e 3,5 litri. Mentre proseguiva la successione delle grandi berline (dalla Mark VII del 1950 alla Mark X del 1961), la Jaguar profuse grande impegno nell’attività sportiva, partecipando soprattutto alla 24 Ore di Le Mans. Furono ben cinque le vittorie della Jaguar alle edizioni degli anni Cinquanta della celebre gara di durata francese: nel 1951 con la XK 120 C, nel 1953 con la C-Type, nel 1955, 1956 e 1957 con la D-Type. Il frutto di queste vittorie, oltre ai benefici d’immagine al marchio, fu il lancio della XKSS, una fortunata versione stradale della D-Type, dalla quale derivò poi la futura E-Type.

Arrivano gli anni della Ford e l’opportunità di sfruttare il prestigio della casa del giaguaro per far concorrenza diretta a BMW e Audi, indusse i vertici Ford ad ampliare la gamma. Nel 1999 venne affiancata alla storica ammiraglia XJ la nuova S-Type, un’elegante berlina prodotta sul pianale della Lincoln LS che, con il suo design dichiaratamente ispirato all’omonimo modello del 1963, ebbe il merito di risollevare le sorti del marchio. Nel 2008 venne svelata al pubblico il primo modello della nuova gamma: la XF, una berlina prodotta negli storici stabilimenti di Coventry e progettata da un team coordinato da Ian Callum, autore del design inconsueto per i classici canoni della casa britannica. Nel 2008 l’ipotesi di una nuova acquisizione della storica casa di Coventry si concretizzò il 26 marzo, nella cessione della Jaguar e dell’annesso marchio Daimler al gruppo indiano Tata Motors, che ha dimostrato di proseguire il rinnovamento della gamma seguendo un design più moderno e di rottura con il passato. Ne sono un chiaro esempio l’attuale sportiva F-Type, con carrozzeria in alluminio e motori sovralimentati che rappresenta l’erede diretta della storica E-Type, così come la berlina media XE, anch’essa interamente in alluminio dalle prestazioni brillanti ma con emissioni e consumi assolutamente ridotti. Altro modello di rottura può essere considerata l’ultima arriva, la F-PACE, il primo Crossover di Jaguar che non tradisce le aspettative degli amanti del giaguaro in fatto di stile, lusso e prestazioni.

Museo dell’Automobile. “Ma quanto è lunga questa Jaguar!”

 

Le delusioni di un appassionato travestito da fotografo. Testo e immagini di Tommaso M. Valinotti

DSCN7417 (Custom)TORINO – “Ma quanto è lunga questa Jaguar!” non è certo una domanda questa ma una terribile esclamazione guardando nel piccolo schermo della mia gialla Nikon Coolpix S32, per accorgermi che la sinuosa linea della berlina del giaguaro non ci sta assolutamente dentro. Una grande delusione per me, che ogni tanto mi camuffo da fotografo, specie quando i reporter di Kaleidosweb non riescono ad intervenire.

DSCN7398 (Custom)E così è stato ieri sera, giovedì 24 marzo, all’inaugurazione di The Jaguar Heritage Project avvenuta al Museo dell’Automobile di Torino, che espone una selezionata rappresentanza di nove vetture Jaguar storiche, una più bella dell’altra e le opere pittoriche del designer, Jaguar, Cesar Pieri, che ha usato i cofani delle auto del giaguaro di tutte le epoche come “tele” per le sue creazioni artistiche. Un vero peccato, perché la cornice in cui si è svolta la serata è stata di quelle veramente eccellenti, le ragazze che contornavano le Jaguar molto belle, con tanto di Eva Kant in aggressiva posa davanti alla “suaJaguar. Torneremo a visitare The Jaguar Heritage Project, facendomi accompagnare da uno dei nostri obiettivi che immortaleranno le opere e le sculture mobili del Giaguaro. Eva Kant sarà fuggita con Diabolik. Le ragazze saranno fuggite con un calciatore o un divo della televisione. Ma le Jaguar e i cofani di Cesar Pieri saranno lì a farsi ammirare. Immobili fino al 17 maggio.

La galleria fotografica di: “Ma quanto è lunga questa Jaguar!”

“The Jaguar Heritage Project”. Quando un cofano diventa un’opera d’arte

 

Inaugurata ieri sera, giovedì 24 marzo, al Museo dell’Automobile di Torino la mostra del designer Jaguar Cesar Pieri che utilizza i cofani delle Jaguar moderne es toriche per le sue espressioni artistiche. La mostra, realizzata in collaborazione con Jaguar Italia, rimarrà parte sino al 17 maggio

Jaguar Project_cesar-pieri_bonnet-artwork_04 (Custom)TORINO – “The Jaguar Heritage Project” è la nuova mostra organizzata dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino in collaborazione con Jaguar Italia. La mostra è aperta al pubblico da venerdì 25 marzo a martedì 17 maggio 2016. Un progetto attraverso il quale il MAUTO torna a raccontare un tema centrale del suo percorso espositivo ovvero la creatività, le diverse declinazioni dell’ispirazione artistica dei designers e le tante influenze e contaminazioni dalle quali traggono ispirazione. In esposizione una collezione di cofani d’artista realizzati da Cesar Pieri, Creative Design Manager di Jaguar, che ha trasformato in tele inusuali alcuni splendidi cofani, decorati con un personalissimo stile pittorico attraverso il quale il designer italo-brasiliano esprime la sua grande passione per il mondo dell’automobile e delle sue intramontabili icone. Sulle pedane, nove modelli di Jaguar d’epoca – gentilmente prestate per l’esposizione dalla Scuderia Jaguar Storiche – e tre vetture contemporanee raccontano la storia del design della casa automobilistica britannica, il Giaguaro simbolo di potenza, lusso ed eleganza.

Jaguar Project_Jaguar E Type 3,8 FHC del 1961_diabolik_2 (Custom)The Bonnet Artwork Collection – “Come car-designers cerchiamo non solo di creare veloci e accattivanti macchine sportive ma anche di realizzare – all’origine del processo creativo – sketches, che talvolta diventano vere e proprie opere d’arte. Di solito passiamo il tempo a realizzare disegni precisi per soddisfare le richieste di progettazione ma l’esigenza è quella di andare oltre, esplorare nuovi limiti. Per questo motivo, ho creato una mia personale forma di espressione realizzando una collezione di artworks che coniugano il mio grande amore per le Jaguar – che, come designer, progetto quotidianamente – con un linguaggio più astratto possibile: per questo ho deciso di usare i cofani di Jaguar per creare le mie opere! The Jaguar Bonnet Artwork Collection è una collezione composta da cofani originali Jaguar completamente dipinti a mano: è una passione divenuta sempre più reale quando ho iniziato a creare artworks ufficiali per i lanci internazionali di vetture Jaguar come la F-Type, la Project7, la XE, la XF e recentemente la nuova Jaguar F-Pace. Quello che doveva essere un semplice hobby, una collezione di opere fatte per essere appese nel mio soggiorno è divenuto un progetto espositivo che ha viaggiato un po’ ovunque nel mondo. Dopo aver esposto al British Motor Museum di Gaydon in Inghilterra, sono arrivato al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, il più importante museo italiano dedicato alla storia dell’automobile e del design. Spero che questa mostra vi piaccia e che il vostro sia un bellissimo viaggio!” (Cesar Pieri, Design Creative Manager di Jaguar)

Jaguar Project_Jaguar SS 2,5 DHC 1937_2 (Custom)Le vetture Jaguar in mostra. Nove modelli di Jaguar d’epoca contornati da alcune splendide vetture contemporanee (la F-Type Project 7, la nuova Jaguar XF e la F-Type AWD) per raccontare la storia del design della casa automobilistica britannica: una storia fatta di vetture iconiche e affascinanti, a partire dalla SS Jaguar 2,5 DHC del 1937 – primo dei quattro prototipi sui quali ha lavorato personalmente William Lyons, proprietario della SS Jaguar Ltd – fino alla Jaguar E Type OTS 3,8 presentata al Salone di Ginevra nel 1961 e definita da Enzo Ferrari “l’auto più bella mai costruita”. Dalle vetture divenute protagoniste di indimenticabili fumetti – la Jaguar E Type 3,8 FHC del 1961 è la vettura personale di Diabolik ed Eva Kant (nel film ispirato al fumetto Diabolik guida la sua Jaguar E-Type nera, mentre Eva usa una sua personale bianca) – a quelle che si sono trasformate in star del cinema – la Jaguar MK VII 3,4 del 1952 qui esposta ha partecipato, nel 2008, al film Milk di Gus Van Sant con Sean Penn e nel 2010 al cortometraggio Ultimo beso en Roma con Giorgio Locuratolo. Dalle vetture da competizione, sportive e agili – come le Jaguar XK 140 OTS SE 3,4 del 1954 e la D Type Replica del 1960 – a quelle di imponenti dimensioni come la Jaguar MK X del 1963 provvista di smisurate poltrone anteriori munite di tavolini ribaltabili in radica incorporati negli schienali. Per finire con la Jaguar MK II 3,8 del 1966 che ha rappresentato, in una felice sintesi, lo sport e il turismo familiare e con la Jaguar XK 120 OTS Aluminium del 1948, ribattezzata l’auto delle stelle perché personaggi del calibro di Clark Gable, Liz Taylor, Humprey Bogart e Roger Moore fecero carte false per possederla nel più breve tempo possibile, ammaliati dal suo fascino e rapiti dall’armonia e dall’eleganza di questo capolavoro di semplicità e pulizia delle linee, così classicamente British.

Jaguar Project_brochure d'epoca (Custom)Storia del marchio Jaguar – Nel 1921 William Lyons, un giovane ingegnere di Blackpool, laureatosi a Manchester e con un’esperienza presso la Crossley Motors e la Sunbeam, conobbe un giovane pilota motociclistico di nome William Walmsley, con alle spalle una significativa esperienza nel settore della costruzione artigianale di sidecar. Il 4 settembre 1922 i due fondarono la Swallow Sidecar Company che inizialmente diede lavoro otto operai. In seguito, al gruppo si aggiunse anche Arthur Whittaker, che offrì la sua collaborazione nel settore commerciale e che rimase al fianco di William Lyons per circa cinquant’anni. Intorno al 1930 avvenne il definitivo passaggio dalla produzione motociclistica a quella automobilistica e nel 1934 William Lyons rimase solo al comando dell’azienda, poiché William Walmsley diede le dimissioni. Da quel momento la ragione sociale mutò in SS Cars Ltd. e iniziò la propria produzione di vetture di lusso. Nel 1931 venne presentata la SS1 Jaguar, una delle prime vetture della casa inglese. Nel 1945, dopo il periodo bellico e gli ingenti danni dovuti ai bombardamenti che colpirono duramente Londra ma anche poli industriali come Coventry, la produzione riprese utilizzando il solo marchio Jaguar, già comparso sui precedenti modelli d’anteguerra. Il relativo cambio della ragione sociale si rese doveroso poiché, al termine della Seconda guerra mondiale, la sigla “SS” era associata alle Schutzstaffeln naziste.

Il primo modello a marchio Jaguar ad esordire nel 1945 fu la celebre Mark IV con motori a 4 o 6 cilindri da 1,5, 2,5 e 3,5 litri. Mentre proseguiva la successione delle grandi berline (dalla Mark VII del 1950 alla Mark X del 1961), la Jaguar profuse grande impegno nell’attività sportiva, partecipando soprattutto alla 24 Ore di Le Mans. Furono ben cinque le vittorie della Jaguar alle edizioni degli anni Cinquanta della celebre gara di durata francese: nel 1951 con la XK 120 C, nel 1953 con la C-Type, nel 1955, 1956 e 1957 con la D-Type. Il frutto di queste vittorie, oltre ai benefici d’immagine al marchio, fu il lancio della XKSS, una fortunata versione stradale della D-Type, dalla quale derivò poi la futura E-Type.

Arrivano gli anni della Ford e l’opportunità di sfruttare il prestigio della casa del giaguaro per far concorrenza diretta a BMW e Audi, indusse i vertici Ford ad ampliare la gamma. Nel 1999 venne affiancata alla storica ammiraglia XJ la nuova S-Type, un’elegante berlina prodotta sul pianale della Lincoln LS che, con il suo design dichiaratamente ispirato all’omonimo modello del 1963, ebbe il merito di risollevare le sorti del marchio. Nel 2008 venne svelata al pubblico il primo modello della nuova gamma: la XF, una berlina prodotta negli storici stabilimenti di Coventry e progettata da un team coordinato da Ian Callum, autore del design inconsueto per i classici canoni della casa britannica. Nel 2008 l’ipotesi di una nuova acquisizione della storica casa di Coventry si concretizzò il 26 marzo, nella cessione della Jaguar e dell’annesso marchio Daimler al gruppo indiano Tata Motors, che ha dimostrato di proseguire il rinnovamento della gamma seguendo un design più moderno e di rottura con il passato. Ne sono un chiaro esempio l’attuale sportiva F-Type, con carrozzeria in alluminio e motori sovralimentati che rappresenta l’erede diretta della storica E-Type, così come la berlina media XE, anch’essa interamente in alluminio dalle prestazioni brillanti ma con emissioni e consumi assolutamente ridotti. Altro modello di rottura può essere considerata l’ultima arriva, la F-PACE, il primo Crossover di Jaguar che non tradisce le aspettative degli amanti del giaguaro in fatto di stile, lusso e prestazioni.

Museo dell’Automobile. “Ma quanto è lunga questa Jaguar!”

 

Le delusioni di un appassionato travestito da fotografo. Testo e immagini di Tommaso M. Valinotti

DSCN7417 (Custom)TORINO – “Ma quanto è lunga questa Jaguar!” non è certo una domanda questa ma una terribile esclamazione guardando nel piccolo schermo della mia gialla Nikon Coolpix S32, per accorgermi che la sinuosa linea della berlina del giaguaro non ci sta assolutamente dentro. Una grande delusione per me, che ogni tanto mi camuffo da fotografo, specie quando i reporter di Kaleidosweb non riescono ad intervenire.

DSCN7398 (Custom)E così è stato ieri sera, giovedì 24 marzo, all’inaugurazione di The Jaguar Heritage Project avvenuta al Museo dell’Automobile di Torino, che espone una selezionata rappresentanza di nove vetture Jaguar storiche, una più bella dell’altra e le opere pittoriche del designer, Jaguar, Cesar Pieri, che ha usato i cofani delle auto del giaguaro di tutte le epoche come “tele” per le sue creazioni artistiche. Un vero peccato, perché la cornice in cui si è svolta la serata è stata di quelle veramente eccellenti, le ragazze che contornavano le Jaguar molto belle, con tanto di Eva Kant in aggressiva posa davanti alla “suaJaguar. Torneremo a visitare The Jaguar Heritage Project, facendomi accompagnare da uno dei nostri obiettivi che immortaleranno le opere e le sculture mobili del Giaguaro. Eva Kant sarà fuggita con Diabolik. Le ragazze saranno fuggite con un calciatore o un divo della televisione. Ma le Jaguar e i cofani di Cesar Pieri saranno lì a farsi ammirare. Immobili fino al 17 maggio.

La galleria fotografica di: “Ma quanto è lunga questa Jaguar!”

Automotoracing 2016 non sente la crisi del settimo anno

 

La manifestazione che nel 2010 si è aggiunta ai successi di Automotoretrò viaggia a gonfie vele, con grande successo di pubblico ed espositori. Dopo l’edizione 2016 un unico dubbio: dove trovare gli spazi fisici di crescita per la prossima edizione, visto che gli organizzatori hanno occupato ogni metro disponibile di Lingotto Fiere? Testo di Tommaso M. Valinotti

_MG_6129 (Custom)TORINO – Crisi del settimo anno? Nemmeno per idea. Lo spettro di non riempire tutti i 20.000 metri del Padiglione Oval di Lingotto Fiere, la parte nuova della struttura espositiva alle spalle dello storico Stabilimento FIAT, gli organizzatori di Automotoracing 2016, che si è svolto in contemporanea ad Automotoretrò dal 12 al 14 febbraio scorso, l’hanno scacciata fin dall’autunno scorso, quando le prenotazioni degli espositori hanno iniziato ad arrivare alla segreteria della B&A, la società organizzatrice. Fino a far diventare sempre più incandescente il telefono di Alberto Gianoglio, responsabile di questa sezione della kermesse torinese, che ha dovuto compiere veri giochi di prestigio per soddisfare le richieste che si susseguivano con l’avvicinarsi della manifestazione, fino a riempire ogni più piccolo angolo non solo dello spazio interno, ma anche i piazzali antistanti l’Oval e quelli che collegavano la nuova struttura con il Lingotto vero e proprio.

IMG_8183 (Custom)“Non abbiamo lasciato libero neppure un metro. Abbiamo scrupolosamente rispettato le direttive di sicurezza, ma per il resto abbiamo sfruttato tutto” commenta soddisfatto Gianoglio Junior al termine della manifestazione. E il successo non è stato solo espositivo, ma anche di spettatori, visto che l’accoppiata Automotoracing-Automotoretrò ha registrato ben 65.000 visitatori, ben sei mila in più della precedente edizione, che hanno affollato i cinque padiglioni e i piazzali fin dalla mattinata di venerdì 12 febbraio.

_MG_6478 (Custom)La crescita di Automotoracing è però molto significativa, in quanto ha visto per la prima volta affacciarsi nel suo padiglione alcune Case ufficiali (Lotus e Suzuki) e marchi storici dell’accessoristica da competizione, come OZ Racing, Sparco, P1, HRX Freem, Andreani Group, che rappresentano i leader nel settore dell’abbigliamento e della componentistica del mondo della competizione ed una azienda leader nel mondo dei cerchi come la MAK, ed ancora Mosso Camper, che in un ampio stand ha esposto la gamma carrelli della britannica Brian James che offre la possibilità di trasferire sui campi di gara le vetture da competizione in modo assolutamente sicuro e protetto. Non solo, aziende come Suzuki e Michelin (per il settore competizioni storiche) hanno scelto Automotoracing per le premiazioni dei loro campionati che sono andati ad arricchire la giornata della “Festa della Velocità” che ha visto le premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2015 che ha raccolto oltre 300 iscritti ed ha visto sfilare domenica 14 febbraio sul palco della Sala Gialla di Automotoracing quasi duecento premiati. Un altro punto di forza di Automotoracing si è dimostrato il Master Città di Torino, che ha visto sfidarsi sul terreno asfaltato di gara una ventina di vetture, con il gran finale fra la Fiesta R5 di Alessandro Bosca e la Punto S2000 di Elwis Chentre, vetture e piloti ai vertici del Campionato Italiano Rally WRC.

IMG_7093 (Custom)A dare spettacolo negli spazi esterni ci ha pensato anche Graziano Rossi, ormai da tutti etichettato come il papà di Valentino, ma drifter dalla tecnica sopraffina, mentre all’interno dell’Oval si è visto, fra gli altri, Giandomenico Basso, ex campione italiano ed europeo rally che darà la caccia al titolo tricolore assoluto rally 2016 con la Fiesta R5 alimentata a GPL della BRC Gas Equipment. E proprio l’azienda di Cherasco ha ribadito la sua fedeltà ad Automotoracing essendo presente con uno stand di ampio respiro, con tanto di Motorhome per l’hospitality, oltre a presentare la sua attività agonistica 2016 e premiare i protagonisti della Green Hybrid Cup, il Trofeo indetto dalla BRC sotto l’egida di ACI Sport. Fra i personaggi che hanno visitato Automotoracing 2016 anche Michele Cinotto, premiato con il Caskao di cioccolato che va ai piloti che si sono distinti nel corso della stagione o della carriera, reduce da una spettacolare gara nella Dakar Andina di gennaio. Il canavesano, protagonista di una sfolgorante stagione ad inizio anni Ottanta con l’Audi Quattro ufficiale, ha ritrovato alle premiazioni il suo primo navigatore, Massimo Minazzi (vincitore fra i navigatori storici del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies 2015), con cui aveva vinto la sua prima gara nel Trofeo A112 Abarth.

IMG_8073 (Custom)Ovviamente a farla da protagonista sono state le vetture. A cominciare dalla spettacolare Subaru Impreza 555 che disputò alcune gare del campionato mondiale rally del 1997 nelle mani del funambolico Colin McRae, che in quella stagione chiuse secondo assoluto ad un solo punto dal vincitore. Sempre molto ammirate le Lancia Delta HF Integrali, esposte in blocco dal club DeltaOne che ha monopolizzato l’attenzione di tutti gli appassionati della berlinetta da rally torinese, come è stata ammiratissima la replica della Porsche 911 RSR 2.8 che nei colori Martini Racing nel 1973 si aggiudicò la Targa Florio con Herbert Müller e Gijs Van Lennep, mentre nello stand di Mario D’Ambra era esposta la Grande Punto Abarth S2000 del 2006 che consentì a Giandomenico Basso di conquistare il titolo italiano ed europeo rally, senza dimenticare le piccole da rally, come le Seicento Sporting Kit che hanno consentito a Paolo Terrando e Lele Corollo di conquistare il titolo della loro categoria nel Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies 2015. Ed ancora Stratos, Peugeot 405 Mi16, Renault Clio in tutte le declinazioni, Mitsubishi Lancer e le nuovissime Fiesta R5, vero stato dell’arte del rallismo ai giorni nostri. Ed infine c’era la nuova Osella PA21JrB, che avrà il compito di avvicinare i giovani al mondo delle salite e della pista, mentre il Viola Racing presentava le sue monoposto di Formula Renault, vere fucine di campioni.

“Il successo di Automotoracing è stato certificato anche dalla presenza e soddisfazione di numerosi operatori del settore, che presentavano i loro prodotti per la componentistica e non solo da team e preparatori” asserisce Alberto Gianoglio. “Alla fine della tre giorni ripartiamo per la prossima edizione con un dubbio pesante come un macigno: sdoppiare Automotoretrò da Automotoracing? Ormai Lingotto Fiere non ha ulteriori spazi da offrirci, ma due manifestazioni separate riuscirebbero ancora a registrare presenze record di espositori e pubblico come avvenuto quest’anno?” Amletico dubbio.

La galleria fotografica di Automotoracing 2016, la manifestazione non sente la crisi del settimo anno

 

La manifestazione che nel 2010 si è aggiunta ai successi di Automotoretrò viaggia a gonfie vele, con grande successo di pubblico ed espositori. Dopo l’edizione 2016 un unico dubbio: dove trovare gli spazi fisici di crescita per la prossima edizione, visto che gli organizzatori hanno occupato ogni metro disponibile di Lingotto Fiere? Testo di Tommaso M. Valinotti

IMG_9582 (Custom)TORINO – Crisi del settimo anno? Nemmeno per idea. Lo spettro di non riempire tutti i 20.000 metri del Padiglione Oval di Lingotto Fiere, la parte nuova della struttura espositiva alle spalle dello storico Stabilimento FIAT, gli organizzatori di Automotoracing 2016, che si è svolto in contemporanea ad Automotoretrò dal 12 al 14 febbraio scorso, l’hanno scacciata fin dall’autunno scorso, quando le prenotazioni degli espositori hanno iniziato ad arrivare alla segreteria della B&A, la società organizzatrice. Fino a far diventare sempre più incandescente il telefono di Alberto Gianoglio, responsabile di questa sezione della kermesse torinese, che ha dovuto compiere veri giochi di prestigio per soddisfare le richieste che si susseguivano con l’avvicinarsi della manifestazione, fino a riempire ogni più piccolo angolo non solo dello spazio interno, ma anche i piazzali antistanti l’Oval e quelli che collegavano la nuova struttura con il Lingotto vero e proprio.

La galleria fotografica di Automotoracing 2016, la manifestazione non sente la crisi del settimo anno

 

 

 

Abarth protagonista di “Automotoretrò 2016”

Dal 12 al 14 febbraio presso il Lingotto Fiere di Torino è andata in scena la 34esima edizione del salone internazionale dell’auto d’epoca. Sullo stand al padiglione 2 un’Abarth 595 Esseesse del 1970 e la serie speciale 595 Yamaha Factory Racing. Il pubblico ha potuto ammirare anche una Fiat 124 Abarth Rally Gruppo 4 del 1975. Venerdì e sabato Anneliese Abarth, ambasciatrice del marchio, è stata ospite d’onore.

TORINO – Dal 12 al 14 febbraio, Abarth ha partecipato alla 34esima edizione di “Automotoretrò” e “Automotoracing” con tre vetture che certamente hanno saputo attirare l’attenzione di un pubblico esperto e appassionato proveniente da tutta Europa. La presenza a questa prestigiosa rassegna celebra la storia di prestazioni, sportività e primati dello Scorpione. L’heritage è un elemento di grande importanza per il marchio come dimostra l’ambiziosa iniziativa “Abarth Classiche” che tutela l’autenticità dei modelli di ieri e la coerenza di quelli attuali, in un filo conduttore tra passato e futuro ben rappresentato anche dalle vetture esposte.

Sullo stand i visitatori hanno potuto ammirare un’Abarth 595 Esseesse del 1970. Progenitrice di una serie di modelli fortunati dal punto di vista commerciale e agonistico, la vettura ha fatto il suo esordio nel 1963, ed è stata successivamente aggiornata insieme alla Fiat 500, adottando ad esempio nel 1966 le porte antivento. Il modello esposto monta il kit Esseesse, che attraverso l’incremento della potenza del motore e altre modifiche tecniche l’ha resa imbattibile nella propria categoria. Ogni elaborazione del propulsore, del telaio e delle sospensioni era accuratamente studiata sulle esperienze nei record e nei campi di gara, così da rendere le auto non solo performanti, ma anche affidabili. Mentre la Fiat 500 raggiungeva allora una velocità massima di 95 km/h con 17,5 CV a 4.400 giri/minuto, l’Abarth 595 con il kit “Esseesse” sfiorava i 130 km/h.

Accanto alla sua progenitrice, della quale riprende la livrea bianca con bande rosse sulle portiere, riflettori puntati sulla Abarth 595 Yamaha Factory Racing. Si tratta di una serie speciale che nasce dalla prestigiosa partnership tra il marchio dello Scorpione e il Team Movistar Yamaha: per il secondo anno consecutivo, infatti, Abarth sarà Official Sponsor e Official Car Supplier della squadra Yamaha Factory Racing, impegnata nel Campionato mondiale FIM MotoGP 2016. Per realizzare la vettura, Abarth e Yamaha hanno collaborato elaborandola come solitamente si elabora una moto da corsa. Gli interventi hanno riguardato potenza del motore (da 140cv a 160cv), filtro BMC, sospensioni e ammortizzatori (ammortizzatori anteriori e posteriori Koni con valvola FSD e molle Eibach), cerchi in lega da 17″ in nero opaco, scarico Record Monza.
Un’altra vettura storica era visibile sullo stand dell’ACI Torino, a simboleggiare la rinnovata sponsorizzazione da parte del Gruppo FCA della Cesana-Sestriere. Si tratta della Fiat 124 Abarth Rally Gruppo 4 del 1975 con livrea gialla e rossa. Equipaggiata con un motore da 1756 cc da 200 CV di potenza, la vettura raggiunge una velocità massima di 170 km/h, a seconda dei rapporti al cambio, e si aggiudicò due vittorie del Campionato europeo Rally (1972 e 1975) e il piazzamento al secondo posto della classifica costruttori per quattro stagioni consecutive, dal 1972 al 1975. Nelle giornate di venerdì 12 e sabato 13 lo stand ha ospitato Anneliese Abarth, presidentessa della Carlo Abarth Foundation e brand ambassador. Accanto per lunghi anni al geniale costruttore d’auto e fondatore del marchio, la signora Anneliese continua oggi, nel segno di un profondissimo rapporto personale e professionale, a rappresentare lo Scorpione ai numerosi eventi per auto d’epoca e ai meeting internazionali dei diversi club. Nessuno meglio di lei, che ha vissuto in prima persona la storia di Abarth, può esprimere ciò che il fondatore concretizzava attraverso le performance delle sue vetture.

Le Grandi Schegge di Kaleidosweb visitano Automotoretrò dall’obiettivo di Paolo Lanza

IMG_0122 (Custom)TORINO – “Ma quanto è grande ‘sta manifestazione?” domanda legittima per chi si è trovato catapultato all’interno dei padiglioni di Lingotto Fiere, senza mai aver visto le edizioni precedenti, arrivando magari da lontano per ritirare una coppa nelle numerose premiazioni che si sono succedute nella sala gialla del terzo padiglione.

 

IMG_0114 (Custom)E con il fiato corto sono finiti anche i reporter e giornalisti, che hanno deposto le velleità di essere presenti ed assistere a tutti gli eventi che la tre giorni della kermesse torinese proponeva fra presentazione di libri, incontri, presentazioni di iniziative e idee nuove. Così il nostro Paolo Lanza ha dedicato una giornata alle premiazioni del Campionato Piemonte e Valle d’Aosta Rallies ed un’altra a visitare, a passo garibaldino i cinque padiglioni di Lingotto Fiere, che hanno ospitato tutto quanto fa motorismo, dalle regine delle collezioni storiche, da mozzare il fiato le Lamborghini Miura e la selezione portata dall’Automotoclub Storico Italiano della Collezione Bertone recentemente acquisita, alle auto da competizione, dal tuning al ricco mercato, sino alle spettacolari esibizioni nei piazzali esterni, cui Paolo Lanza ha dato un’occhiata veloce, cogliendo un paio di momenti mozzafiato.

IMG_0119 (Custom)Ed a proposito di esibizioni, decisamente in crescita le belle ragazze che girovagavano fra gli stand, in modo particolare nell’Oval che ospitava il tuning e le vetture da competizione. Tutto ciò non guasta, anche quella parte dell’occhio vuole la sua parte, e Paolo Lanza lo ha saputo cogliere al volo. Da vero professionista dell’obiettivo.

 

 

 

 

La galleria fotografica di Automotoretrò vista da Paolo Lanza

 

Schegge di Kaleidosweb ad Automotoracing. Paolo Lanza immortala tutti i premiati del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies

 

Premiazione_IMG_0059 (Custom)TORINO – È stato praticamente impossibile sfuggirgli. Il reporter biellese Paolo Lanza si è appostato in Sala Gialla del terzo padiglione di Lingotto Fiere ed ha vissuto l’intensa giornata delle premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies, immortalando i momenti di felicità dei vari concorrenti sfilati sul palco per ricevere il premio alle loro fatiche rallistiche della passata stagione.

Premiazione_IMG_0028 (Custom)In un momento di grande serenità e sorrisi, Paolo Lanza ha saputo cogliere anche tutta una serie di espressioni curiose e buffe che hanno arricchito una galleria fotografica di grande impatto scenico e da godere dalla prima all’ultima immagine. E da scoprire che faccia avevamo. A cominciare da me stesso. Buona visione. Tommaso M. Valinotti.

La galleria fotografica delle premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies 2015 a cura di Paolo Lanza

Valter Toso inaugura le schegge dedicate ad Automotoracing 2016

 

Con una doppia galleria fotografica curata dal fotografo astigiano, www.kaleidosweb.com inizia i suoi servizi sulla kermesse torinese. Per ora si parla delle premiazioni del Campionato Piemonte e Valle d’Aosta Rallies ed al Master Città di Torino. Foto di Valter Toso

Master_Febb_2016_Toso_DSC_0210 (Custom)TORINO – Domenica 14 febbraio, San Valentino per chi se lo fosse scordato, le saracinesche dei portoni di Lingotto Fiere si sono spalancate per lasciare uscire gli espositori che hanno riempito quattro padiglioni dell’antico stabilimento del Lingotto e l’Oval realizzato dieci anni fa per le Olimpiadi Torino 2006. La 34esima edizione di Automotoretrò e la settima di Automotoracing sono andati così in archivio ed ora si attendono i risultati ufficiali di visitatori, anche se la certezza che è stata un’edizione record è già acquisita agli atti.

Premiazioni_2016_Toso_DSC_0116 (Custom)Inizia oggi, invece, una lunghissima serie di speciali per raccontare quello che è accaduto nell’area di Lingotto e www.kaleidosweb.com inizia il suo lavoro con una selezione di immagini pubblicate nella rubrica schegge realizzata da Valter Toso che ha concentrato il focus della sua macchina fotografica sulle premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies, che si sono svolte nella Sala Gialla di Lingotto Fiere e sul Master Città di Torino, che ha elettrizzato gli animi degli spettatori nei piazzali all’ombra dell’antica fabbrica.

Un ricchissimo antipasto di immagini da godere. Ma attenzione, non è che un antipasto, perché di Automotoretrò e Automotoracing parleremo ancora a lungo.

La galleria fotografica di Automotoretrò ed Automotoracing 2016 curata da Valter Toso

 

Kaleidosweb, tre giorni di fuoco nei padiglioni di Automotoretrò e Automotoracing

 

Foto di Alessio Bert

Automotoretro_bert__DSC5099 (Custom)TORINO – Sono stati tre giorni di fuoco per lo staff di Kaleidosweb, impegnato dal 12 al 14 febbraio a Lingotto Fiere di Torino per la 38esima edizione di Automotoretrò, settima di Automotoracing. Kaleidosweb era presente con uno stand all’Oval, gestito in collaborazione con Officine Frankie Dog, l’azienda chi si occupa della commercializzazione di prodotti per le competizioni e la produzione di particolari tecnici in kevlar e fibra di carbonio.

Automotoretro_bert_DSC_9281 (Custom)Ma soprattutto è stata impegnata, con il suo direttore Tommaso M. Valinotti, nella lunga giornata delle premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing, che ha visto sfilare sul palco della Sala Gialla di Lingotto Fiere, oltre 250 premiati fra Campionato, Michelin Historic Rally Cup, Trofei Suzuki, e premio Caskao che hanno ospitato, fra gli altri, Michele Cinotto, protagonista di una folgorante stagione con l’Audi Quattro ufficiale ad inizio anni Ottanta e reduce dalla recente Dakar sudamericana e Damiano Detommaso, il giovane enfant prodige del rallismo italiano impegnato nel Campionato Mondiale Rally sotto l’egida di Aci Sport Italia.

Automotoretro_bert_DSC5185 (Custom)Ma lo staff di Kaleidosweb, con Tommaso M. Valinotti per i testi, Alessio Bert e Raffaella Sabbatini per le immagini ha lavorato alacremente in tutti i cinque padiglioni del salone per presentarvi nei prossimi giorni una rassegna dedicata ad Automotoretrò e Automotoracing altamente spettacolare. Nel frattempo, da domani, martedì 16 febbraio, riprenderà la normale programmazione di www.kaleidosweb.com con le notizie e curiosità dal mondo dei motori.

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Automotoretrò e Automotoracing 2016: un’edizione da record

Sono circa 63.000 i visitatori che hanno affollato gli spazi del Lingotto Fiere e dell’Oval per le manifestazioni dedicate al motorismo storico e alle auto da corsa, iniziate venerdì 12 e che termineranno oggi.

 

0214_Automotoretrò 2016 (Custom)TORINO – Alle undici di domenica mattina, 14 febbraio, si registra un aumento del 5% nell’affluenza del pubblico: questo il traguardo raggiunto dalla 34esima edizione della fiera dedicata al motorismo storico, organizzata da Bea srl in collaborazione con GL events Italia – Lingotto Fiere. Dopo il record di 60.000 ingressi toccato l’anno scorso, quest’anno Automotoretrò migliora se stessa, toccando i 63.000 visitatori. Distribuita su una superficie di oltre 100.000 metri quadri, che accoglie 1200 espositori, la manifestazione abbinata ad Automotoracing, rappresenta oggi un indiscusso polo di attrazione per un pubblico sempre più variegato: collezionisti, appassionati di auto d’epoca e da corsa, addetti ai lavori e semplici curiosi.

Siamo soddisfatti” afferma Beppe Gianoglio organizzatore di Automotoretrò “anche quest’anno abbiamo avuto un incremento di pubblico e di espositori. Un dato in controtendenza, se si pensa alla crisi economica che sta attraversando il mondo del collezionismo. Siamo felici che l’iniziativa continui a crescere, attraendo ogni anno addetti ai lavori, così come appassionati e gente comune. Ancora una volta la Città di Torino si conferma capitale del motorismo storico, ma non solo.”

I numerosi eventi che si sono susseguiti in questa tre giorni hanno coperto un largo ventaglio di offerte: dalla gara ad eliminazione Master città di Torino, passando ai libri presentati nello stand della Casa editrice Ephedis, ai contest, alle celebrazioni di importanti traguardi – tra cui la  50° anniversario del modello Alfa Romeo Spider e Lamborghini Miura – agli immancabili giri di drifting che hanno animato il piazzale antistante l’Oval del Lingotto.

Non sono mancate le celebrazioni sportive, diverse, infatti, le premiazioni che si sono susseguite durante la fiera tra cui quella dell’ultima edizione di Green Hybrid Cup, serie valida come campionato italiano energie alternative, organizzata da BRC. Non solo auto e veicoli, la fiera dedicata al motorismo storico e alle alte prestazioni chiude le porte con un’iniziativa a grande valore sociale che vedrà protagonisti i bambini in degenza presso la struttura CASA U.G.I.

 

Automotoracing ospita le premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta

 

Nell’occasione saranno anche premiati i migliori della Michelin Historic Rally Cup, del Campionato Italiano Cross Country, dei trofei Suzuki. E gran finale con i Caskao di cioccolato

_DSC0218 (Medium)TORINO – Sarà la Sala Gialla di Lingotto Fiere ad ospitare le premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta-Trofeo Automotoracing 2015. La grande kermesse si svolgerà domenica 14 febbraio a partire dalle ore 10,30 quando saranno effettuate le premiazioni della Michelin Historic Rally Cup, cui seguiranno le classi delle classi del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies, poi le premiazioni del Campionato Italiano Cross Country, e dei Trofei Suzuki.

AMR_2015_DSC0239 (Medium) (Custom)Sarà poi la volta delle premiazioni dei gruppi del Campionato Piemonte Valle d’Aosta, quindi i protagonisti delle storiche nel campionato regionale che faranno da trampolino per il gran finale, con le premiazioni delle classifiche assolute, femminili e Under 23, del sondaggio piloti Kaleidosweb ed in fine i premiati con il Caskao, il delizioso casco di cioccolato, che porterà i circa 250 invitati al buffet finale. Tutti i premiati del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies avranno la possibilità di visitare gratuitamente nei padiglioni Automotoracing/Automotoretrò 2016.

detommaso83_portrait_RMtr413054_H (Custom)A sfilare sul palco della Sala Gialla saranno circa 250 premiati a cominciare da Michele Cinotto ed Emilio Radaelli, protagonisti di due grandi stagioni nei rally ad inizio anni Ottanta con l’Audi Quattro ufficiale. Sempre con il gustoso casco di cioccolato del Caskao sarà premiato Damiano De Tommaso, ventenne talento che fa parte della nidiata di giovani piloti che corrono nel mondiale rally sotto l’egida di ACI Sport Italia. Il casco di cioccolato sarà assegnato anche ai toscani Federico Gasperetti-Federico Ferrari, protagonisti di una grandissima prestazione sulla speciale del Montoso al Rally Valli Cuneesi ed i canavesani Andrea Castagna-Stefano Bossuto, velocissimi sul Colle San Carlo al Jolly Rally.

Andrea Castagna (Custom)Saranno premiati con il Caskao anche tutti i vincitori assoluti di un rally piemontese iscritti al Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2015, serie vinta Andrea Castagna e Stefano Bossuto fra le moderne e il biellese Silvio Ubertino fra i piloti storici e Ilario Pellegrino fra i navigatori delle storiche. Nel femminile successi Monica Caramellino e Sara Farinella, mentre i migliori Under 23 sono Mirko Pelgantini e ancora Sara FarinellaLa sala gialla ospiterà anche le premiazioni della Michelin Historic Rally Cup che ha avuto come grande protagonista il giovane bresciano Nicholas Montini, il Campionato Italiano Cross Country festeggerà i suoi campioni Lorenzo Codecà e Bruno Fedullo, la Suzuki dominatrice fra le marche e tutti gli altri protagonisti della stagione 2015, mentre la Suzuki presenterà i suoi programmi rally e cross country 2016

  • Programma delle premiazioni di domenica 14 febbraio presso la Sala Gialla di Lingotto Fiere
  • Ore 10,30 Michelin Historic Rally Cup
  • Ore 10,45 Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2015 (Classi)
  • Ore 12,15 Campionato Italiano Cross Country
  • Ore 12.30 Trofei Suzuki Italia
  • Ore 12.45 Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2015 (Gruppi)
  • Ore 13.15 Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2015 (Storiche)
  • Ore 13.45 Premiazioni sondaggio piloti Kaleidosweb
  • Ore 13.55 Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2015 (Assolute)
  • Ore 14.15 Premiazioni Caskao
  • Ore 14.30 Buffet