Pininfarina al Concorso di Torino: una storia di successi

La prima partecipazione della Pininfarina al Concorso d’Eleganza di Torino risale al 1933, ottenendo subito il successo nella categoria “fuoriserie” con una particolare interpretazione della Lancia Dilambda.
Nel 1934, “Pinin Farina” (la denominazione Pininfarina viene introdotta nel 1961) si presenta al Concorso di Torino con una Lancia Astura aerodinamica che stupisce tutti e si aggiudica nuovamente la sua categoria. Si tratta di un design che rompe con gli schemi tradizionali, esaltando l’aerodinamica con linee morbide. I parafanghi posteriori nascondono le ruote, abbinandosi perfettamente con quelli anteriori, anch’essi molto avvolgenti. La calandra inclinata e i fari integrati nei parafanghi rendono la vettura particolarmente moderna e sportiva. Il successo di Pinin Farina al concorso di Torino arriva anche nel 1935 con una imponente Rolls-Royce Phantom II.
Negli anni successivi, sono molte le realizzazioni di Pinin Farina su base Lancia Astura e Aprilia, Alfa Romeo 6C, Fiat 6C 1500: tutte riflettono uno stile mai banale, ma sempre proteso al futuro. In alcuni casi si privilegia l’eleganza, in altri l’aerodinamica e la sportività, accontentando una fascia di clienti ampia ed eterogenea. Non a caso, nei concorsi di eleganza odierni organizzati in tutto il mondo, le realizzazioni Pininfarina sono ancora numerose e molto spesso vincenti. I collezionisti le esibiscono con orgoglio e tutto ciò contribuisce ad alimentare la passione e l’interesse per questo marchio italiano.

Automotoretrò-Automotoracing 2020. Spalancate i portoni

Torino, 30 gennaio. Aprono oggi i battenti della 38esima edizione di Automotoretrò-11esima di Automotoracing. L’ingresso del pubblico nei padiglioni di Lingotto Fiere inizierà oggi, 30 gennaio, alle ore 15.00 con il salone che resterà aperto sino alle ore 19.00. Nei prossimi giorni, venerdì 31 gennaio, sabato 1 febbraio, domenica 2 febbraio, gli orari di apertura al pubblico saranno dalle ore 9.00 alle 19.00, senza soluzione di continuità.

Automotoretrò e Automotoracing tornano dal 30 gennaio al 2 febbraio a Torino

Fervono i preparativi per il doppio appuntamento che unisce la passione per il motorismo storico e per il mondo delle corse e delle alte prestazioni. Giovedì, dalle ore 15 alle 20, la prima giornata dedicata alla stampa e ai collezionisti

Dopo il grande successo dell’edizione 2019 che ha coinvolto più di 72.000 visitatori, oltre mille espositori, decine di piloti coinvolti e 3 mila vetture, il Lingotto Fiere e all’Oval di Torino si preparano ad accogliere Automotoretrò e Automotoracing 2020, le due rassegne dedicate al motorismo storico, al mondo delle corse e delle alte prestazioni organizzate da Bea srl, che tornano dal 30 gennaio al 2 febbraio con un ricco programma e un nuovo allestimento.

Sarà ancora più ampia, infatti, l’area riservata alle auto messe in vendita da privati e commercianti, che porteranno in fiera i loro gioielli più pregiati: la vasta scelta di occasioni uniche si trasferirà nel Padiglione 3, solitamente riservato ai ricambi, di cui si potrà invece andare a caccia nel Padiglione 1. I veicoli in esposizione, che sapranno entusiasmare sia i veterani, sia chi si avvicina alle vetture classiche per la prima volta, vanno dai primi decenni dello scorso secolo a fine Novecento, con una forte presenza di modelli degli Anni ’60-‘70 e di Youngtimer, che saranno anche protagoniste di una retrospettiva sulle icone degli Anni ’80 e ’90 realizzata in collaborazione con lo sponsor Catawiki. La giornata di giovedì, dalle 15 alle 20, sarà dedicata proprio alla stampa e ai collezionisti che vorranno approfittare delle prime ore d’apertura per un tour in anteprima tra gli stand con la possibilità di effettuare le prime trattative riservate.

Il lungo weekend, all’insegna del motorismo storico e delle vetture da corsa, è tra i più attesi dai tantissimi appassionati e addetti ai lavori che provengono da tutta Italia ed Europa per ammirare non solo i migliori affari a quattro ruote, ma anche le consuete esposizioni dei più prestigiosi modelli negli stand delle case costruttrici e dei numerosi club, le mostre tematiche, ricambi introvabili e modellini.

Dalle fuoriserie costruite appositamente per affrontare le gare in pista o nei rally alle vetture modificate per incrementarne le prestazioni o per migliorarne estetica e funzionalità, Automotoracing all’Oval sarà invece il punto di riferimento per tutti gli appassionati di customizzazione, tuning e racing in tutte le sue forme, che coinvolgerà ancora una volta i marchi più importanti del settore e decine di piloti. Nell’area esterna, la passione per la velocità incendierà ancora una volta la grande pista, con un tracciato tutto nuovo – oltre 1.000 metri di chicane, curve a gomito e rettilinei -, per una sfida all’ultimo secondo tra i piloti del Trofeo “La Grande Sfida” e del “Trofeo Lady” e dimostrazioni di drifting e di rally, evoluzioni e derapate controllate.

Ad Automotoracing va in scena “La Grande Sfida” tra i campioni di rally

All’Oval di Torino, sabato 1 e domenica 2 febbraio, la pista esterna sarà terreno di battaglia tra otto piloti e otto campionesse impegnate nel “Trofeo Lady”

Il brivido della competizione riaccende Automotoracing, che per il secondo anno porta otto blasonati piloti di rally e otto campionesse a sfidarsi rispettivamente ne “La Grande Sfida” e nel “Trofeo Lady”. La manifestazione, dedicata al mondo delle corse e delle alte prestazioni, accoglierà i tanti appassionati da giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio all’Oval, nel complesso fieristico del Lingotto di Torino (via Matté Trucco 70).

Nel weekend la pista nell’Area OMP, sponsor ufficiale dello spazio esterno, sarà il terreno di battaglia tra Paolo Andreucci, Andrea Nucita, Alessandro Perico, Damiano De Tommaso, Luca Cantamessa, Davide Riccio, Stefano Peletto e Mathieu Franceschi a bordo delle performanti vetture della classe R5 di ultima generazione e tra Sara Micheletti, Silvia Rocchi, Patrizia Perosino, Silvia Franchini, Martina Iacampo, Aurora Coria, Monica Caramellino e Camilla Gallese su Peugeot 208 R2B.

Quest’anno la pista – 1.000 metri di chicane, curve a gomito e rettilinei – è stata studiata per essere ancora più emozionante e garantire massima visibilità al folto pubblico che ogni anno accorre per vedere i fuoriclasse impegnati nelle prove a tempo ad inseguimento.

Automotoretrò 2019, aspettando l’apertura della prossima edizione

Mancano ormai solo più cinque giorni alla prossima edizione di Automotoretrò-Automotoracing in programma a Lingotto Fiere di Torino da giovedì 30 gennaio (aperura al pubblico dalle ore 15.00 alle 19.00) a domenica 2 febbraio (orario continuato dalle 9.00 alle 19).

La kermesse torinese si preannuncia come un grande spettacolo e Kaleidosweb offrirà grandi spazi alla manifestazione nelle giornate successive all’evento con immagini e resoconti dettagliati. Al momento, però, vuole fare un salto alla scorsa edizione, presentandovi ogni giorno un’immagine affasciante di ciò che è stato.

FCA Heritage partecipa alla 38esima edizione di Automotoretrò

  • Al Lingotto Fiere a Torino, dal 30 gennaio al 2 febbraio, si svolge il salone internazionale dell’auto d’epoca che vede protagonista FCA Heritage con un’area espositiva suggestiva e rinnovata nel design.
  • Per celebrare i primi 110 anni di Alfa Romeo, il pubblico può ammirare la rarissima ALFA 24 HP del 1910 – la prima vettura prodotta dalla Casa milanese – e l’affascinante Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928, vincitrice dell’edizione 2019 della 1000 Miglia.
  • Sotto i riflettori anche la Fiat Panda 30 del 1980, uno dei primi esemplari dell’icona Fiat che quest’anno festeggia 40 anni di primati tecnologici e successi commerciali.
  • Sullo stand anche una Lancia Delta HF Integrale, attualmente in restauro presso le Officine Classiche di FCA Heritage, affiancata dai nuovi paraurti del leggendario modello, i primi ricambi per vetture classiche appartenenti alla linea Heritage Parts prodotta da FCA Heritage e Mopar.
  • Completano l’esposizione due modelli attuali: l’Alfa Romeo Giulia MY20 e la Fiat Panda Trussardi.
  • Il 30 gennaio inaugura la mostra fotografica sulle attività di FCA Heritage presso il Mirafiori Motor Village di Torino.

Dal 30 gennaio al 2 febbraio, al Lingotto Fiere di Torino, vanno in scena la 38esima edizione di Automotoretrò e l’undicesima edizione di Automotoracing, che aprono ufficialmente il calendario di eventi dedicati agli appassionati del motorismo d’epoca. Confermata la formula vincente delle scorse edizioni: i visitatori possono infatti toccare con mano le più belle vetture del passato, sportive e di serie, provenienti da ogni parte d’Europa e da diverse epoche. Tra più di 1.200 espositori, trovano posto anche stand dedicati ai modellini, ai ricambi originali, alla compravendita di vetture e all’editoria specializzata, oltre a un ricco programma di convegni, presentazioni di libri e incontri con famosi personaggi del settore. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del salone.

Un appuntamento importante, dunque, che vede in prima fila FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.  Alla kermesse torinese FCA Heritage si presenta con nuovi materiali di comunicazione e con uno stand suggestivo e rinnovato nel design, che ospita alcuni esemplari straordinari, come la rarissima Alfa 24 HP del 1910 e l’affascinante Alfa Romeo 6C 1500 SS. Sono due capolavori della azienda milanese fondata il 24 giugno 1910 con la denominazione A.L.F.A. (Società Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) e in particolare la 24 HP, insieme alla 12 HP, è il primo modello del marchio scaturito dall’accordo tra il cavaliere Ugo Stella e il progettista piacentino Giuseppe Merosi. Entrambe le vetture sono normalmente esposte presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese La macchina del tempo.

Nel 2020 si celebrano anche i primi 40 anni della Fiat Panda, l’intramontabile icona Fiat che ha conquistato diverse generazioni di automobilisti grazie alle sue dimensioni esterne compatte, al grande spazio interno configurabile per ogni esigenza di trasporto, all’ampia scelta di motori e alle numerose combinazioni cromatiche. Sullo stand è in mostra una Panda 30 (1980), uno dei primi esemplari del modello presentato al Salone dell’automobile di Ginevra del 1980 che riscosse un immediato successo, soprattutto tra i più giovani che per la sua innata semplicità e simpatia.

Inoltre, ad Automotoretrò si possono vedere da vicino i paraurti della leggendaria Lancia Delta HF Integrale, i primi ricambi della linea “Heritage Parts” dedicata alle vetture classiche e prodotta da FCA Heritage insieme a Mopar. In particolare, per l’occasione i ricercatissimi pezzi sono visibili su una vettura sperimentale degli anni Novanta appartenente alla collezione storica di FCA Heritage ed attualmente in restauro presso le Officine Classiche.

Infine, completano l’esposizione Torino due vetture moderne – la sportiva Alfa Romeo Giulia MY20 e l’esclusiva Fiat Panda Trussardi – all’insegna di quel fil rouge che lega da oltre un secolo le automobili del passato con quelle attuali. In questo contesto rientra anche la suggestiva galleria fotografica allestita presso il Mirafiori Motor Village – la famosa dealership di Torino ubicata nello storico stabilimento Fiat nato nel 1939 – che racconta il mondo di FCA Heritage e l’ampia gamma di attività e servizi offerti dal Dipartimento.

A.L.F.A. 24 HP (1910. L’esemplare di ALFA 24 HP esposto ad Automotoretrò 2020 presenta una carrozzeria torpedo realizzata da Ercole Castagna, che inaugura una proficua e duratura collaborazione fra il suo celebre atelier e la Casa del Biscione. L’Alfa Romeo, nel 1953, acquista la vettura da un proprio concessionario in Svizzera.
La 24 HP si posiziona a un livello medio-alto del mercato automobilistico dell’epoca, con un’impostazione tradizionale ma non priva di innovazioni: il telaio è a longheroni e traverse in lamiera stampata a C, l’assale anteriore stampato ad H e le sospensioni a balestre semiellittiche.
I freni, sulle ruote posteriori, sono a tamburo con comando a mano e a pedale. Il propulsore è un quattro cilindri in linea con monoblocco in ghisa e testa fissa. Le valvole laterali sono comandate, tramite punterie, da un albero a camme posto nel basamento. La cilindrata è di 4084 cc per una potenza di 42 CV 2200 giri/min (in seguito cresciuti a 45 CV a 2400 giri/min).
Particolarmente raffinata è la trasmissione: il cambio a quattro marce più retromarcia è collegato alle ruote tramite un albero di trasmissione in un solo troncone inserito in un gambo di forza. Le ruote sono a razze di tipo Sankey. Il peso in ordine di marcia di 1000 kg.
Le prestazioni di assoluto rilievo – con una velocità massima di 100 km/h – e una particolare cura costruttiva ne decretano l’immediato successo: fino al 1913 saranno prodotti circa 200 chassis, suddivisi in quattro serie. La maggior parte dei telai verrà allestita con carrozzeria torpedo. Tra l’altro, la versione “Corsa”, con carrozzeria aperta a due posti e peso ridotto a 870 kg, prenderà parte con buoni risultati a diverse competizioni, tra cui si segnala la brillante prestazione di Nino Franchini alla Targa Florio 1911: dopo aver a lungo condotto la gara – caratterizzata dalle avverse condizioni meteo – con un margine di oltre 6 minuti di vantaggio sulla Scat di Ceirano, si dovrà ritirare dopo esser stato accecato da uno schizzo di fango che gli farà perdere il controllo e danneggiare una ruota. Inoltre, allo scoppio della Prima Guerra mondiale, inizia la produzione di autotelai 24 HP per l’Esercito Italiano; successivamente, con l’intervento di Nicola Romeo, la produzione verrà sospesa e gli impianti destinati ad altri prodotti. I telai saranno migliorati e completati nel dopoguerra, dando origine alla 20-30 ES.

Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport (1928). L’Alfa Romeo 6C 1500 Sport nasce nel 1928 proprio all’insegna delle competizioni: il compatto sei cilindri in linea di soli 1467 cm3, in virtù del doppio asse a camme in testa, del rapporto di compressione maggiorato e del carburatore doppio corpo passa da 44 a 54 cavalli.
Sono le versioni Spider, perlopiù carrozzate a Zagato, Castagna e Touring, a catturare l’interesse dei gentlemen driver per essere impiegate nelle corse: vetture leggere, agili e scattanti con il lungo cofano che nasconde l’eccellenza meccanica del plurifrazionato gioiello di ingegneria meccanica.
Per aumentare ulteriormente le prestazioni, alla versione con carburatore doppio corpo viene affiancata una con compressore e carburatore singolo, denominata Super Sport: la potenza sale a 76 cavalli a 4800 giri/minuto e la velocità massima passa da 130 a 140 km/h.
Solo 31 esemplari di Alfa Romeo 6C 1500 nelle versioni Super Sport e Mille Miglia Speciale vengono prodotti dal 1928 al 1929: sei esemplari nella versione “testa fissa” da 84 Cv, 10 con compressore e 15 senza.
Il 1 aprile 1928 un’Alfa Romeo 6C 1500 SS della squadra corse ufficiale – condotta dall’equipaggio Campari/Ramponi – si aggiudica la seconda edizione della Mille Miglia: è l’inizio della leggenda Alfa Romeo nella celeberrima corsa, che vedrà la Casa milanese sul gradino più alto del podio di Brescia per altre 10 volte: un record storico che non potrà mai essere battuto. Negli stessi anni l’ex ufficiale della Guardia Russa Boris Ivanowski, trasferitosi a Parigi al termine della grande guerra, si distingue per le sue vittorie fuori dall’Italia: in coppia con Marinoni conquista la 24 ore di Spa del 1928, da solo vince la Coupe Georges Boillot; mentre l’anno successivo vince ancora, in Irlanda, la Irish GP Saorstat Cup.
Prima di diventare uno dei più grandi costruttori di auto sportive, un giovane Enzo Ferrari, a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 SS, nel 1927 vince in coppia con Giulio Ramponi sul circuito di Modena, bissando la vittoria in coppia con Eugenio Siena l’anno successivo. Sempre nel ’28 vince sul circuito di Alessandria, gare che lui stesso definisce locali, ma che saranno le fondamenta della radiosa carriera legata alle corse del Drake.
L’esemplare esposto ad Automotoretrò 2020 proviene dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese e – preparato dagli esperti tecnici di FCA Heritage – ha trionfato nell’edizione 2019 della 1000 Miglia. Non si è trattato della prima vittoria nella “classica” bresciana per questa vettura, che era già salita sul gradino più alto del podio nelle edizioni rievocative del 2005 e del 2007, conquistando anche oltre oceano la Mille Millas Sport in Argentina nel 2007 e 2008. Questa arzilla Alfa Romeo non ha ancora smesso di correre e di vincere sulle strade di tutto il mondo.

Fiat Panda 30 (1980). Ad Automotoretrò il pubblico può ammirare uno dei primi esemplari prodotti di Fiat Panda 30, di colore rosso. Evoluzione e sintesi delle gloriose Fiat 126 e 127, la Fiat Panda esordisce nel 1980 e continua instancabile ad evolversi, rappresentando un vero e proprio benchmark nella categoria con oltre 7,5 milioni di esemplari prodotti sino a oggi.
Disegnata da Giorgietto Giugiaro, la Panda è una compatta berlina due volumi, due porte e portellone con motore e trazione anteriore. Semplice nello schema tecnico, ma votata alla funzionalità e alla grande abitabilità, sfruttando al massimo lo spazio: compatta fuori ma grande dentro.
La Fiat Panda è caratterizzata dall’essenzialità del disegno, con grandi paraurti avvolgenti, un’alta fascia laterale protettiva e ampia superficie vetrata. I cristalli piani – anche il parabrezza – garantiscono grande luminosità all’abitacolo, essenziale ma estremamente funzionale, costruito con materiali semplici ma robusti, tutti completamente lavabili. Il bicilindrico di 652 cm3 raffreddato ad aria, evoluzione dello storico motore della 500 del 1957 poi utilizzato sulla 126, sviluppa 30 cavalli ed equipaggia la Panda 30 dedicata al mercato italiano. La si distingue dalla Panda 45, che invece monta il 4 cilindri 903 della 127, per la differente posizione asimmetrica della griglia metallica sulla calandra: sulla 30 le feritoie sono sul lato destro per fornire aria alla ventola del bicilindrico, mentre sulla 45 feritoie e radiatore dell’acqua sono sul lato sinistro.
In soli 3,38 metri la Panda offre spazio per cinque persone e grande versatilità nell’impiego degli spazi interni, come il divano posteriore che con sette posizioni differenti può persino diventare una piacevole amaca, una culla o un letto spazioso. Sia il due sia il quattro cilindri sono accoppiati a un cambio manuale a quattro marce, le sospensioni anteriori sono indipendenti, con schema Mc Pherson e freni a disco. Il ponte posteriore è ad assale rigido, sospeso da balestre a doppia foglia con ammortizzatori idraulici e freni a tamburo. Particolarmente interessanti i consumi: a 90 km/ora la Panda 30 percorre 19 km con 1 litro e la Panda 45 oltre 17. La velocità massima è rispettivamente di oltre 115 km/ora e di circa 140 km/ora.
Nel giro di tre anni le Panda si arricchiscono negli allestimenti, con le versione “Super”, per la 45 arriva la 5° marcia, ma l’ulteriore enorme successo si deve all’avvento della versione 4×4, costruita in collaborazione con l’austriaca Steyr-Puch, che trasforma la versatile utilitaria torinese in una inarrestabile piccola e leggera fuoristrada, che diventa presto beniamina degli amanti della vita all’aperto e degli sport. Una inseparabile compagna non solo per chi vive in montagna. Il crescente successo della longeva prima serie dura oltre vent’anni. Nel 2003 viene varata la seconda, cui farà seguito l’attuale terza serie che nasce nel 2012.
Quest’anno la Fiat Panda festeggia il 40° anniversario, e FCA Heritage ha scelto di iniziare le celebrazioni per il compleanno di uno dei modelli più longevi della storia Fiat proprio a Torino, affiancando uno dei primi esemplari prodotti alla nuova ed esclusiva Panda Trussardi, presentata nello scorso mese di settembre.

“Heritage Parts”, la nuova linea di ricambi per vetture classiche. “Heritage Parts” è la nuova linea di ricambi per vetture classiche fedelmente riprodotti, che nasce dalla collaborazione tra il dipartimento FCA Heritage e il marchio Mopar. Il progetto parte con uno dei modelli più iconici della storia di FCA: sono disponibili, infatti, i paraurti anteriore e posteriore della Lancia Delta HF Integrale e della Lancia Delta HF Integrale Evoluzione.
I ricambi vengono prodotti dagli stampi originali, custoditi da FCA Manufacturing e ora tornano a nuova vita, dopo le necessarie operazioni di ripristino, nello stabilimento FCA di Grugliasco. In particolare, i paraurti sono forniti non primerizzati in quanto i materiali non richiedono l’operazione di flammatura. La sabbiatura, prima della verniciatura, è a cura del cliente.
Avvalendosi di stampi e materiali originali, quindi, l’offerta di Mopar e FCA Heritage garantisce il perfetto montaggio dei ricambi e consente alle vetture di poter circolare su strada nel pieno rispetto delle regole omologative. Si tratta di una novità importante per i proprietari di queste vetture Lancia, intramontabili simboli delle più prestigiose vittorie nelle gare di rally.
La linea “Heritage Parts” unisce dunque l’inestimabile patrimonio documentale di FCA Heritage e l’elevata qualità, sicurezza e affidabilità dei ricambi originali prodotti da Mopar, il brand dedicato ad assistenza, ricambi e supporto al cliente per i veicoli FCA. 
I paraurti della Lancia Delta HF Integrale sono ordinabili presso la Rete Autorizzata FCA oppure direttamente sul Mopar Store al seguente link. Si tratta dello store ufficiale Mopar dedicato ai clienti privati dove acquistare accessori e ricambi, ma anche una lunga serie di servizi personalizzati per la propria vettura FCA, quali estensioni di garanzia, tagliandi di manutenzione, pacchetti di installazione all-in-one e molto altro ancora.

 

ASI celebra il design italiano all’Automotoretrò di Torino e a Retromobile Paris

La stagione 2020 dei grandi appuntamenti dedicati al motorismo storico si aprirà con il salone internazionale Automotoretrò, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 30 gennaio al 2 febbraio. Un evento imperdibile per gli appassionati, impreziosito dalla presenza dell’Automotoclub Storico Italiano e della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens) che hanno la propria sede istituzionale proprio a Torino, capitale mondiale del motorismo storico.
ASI festeggerà i 90 anni di Pininfarina, marchio che da sempre è portabandiera del design italiano nel mondo. Regina dell’esposizione ASI sarà la Cisitalia 202 Coupé del 1947: prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d’arte moderna – il MoMA di New York – e definita “scultura in movimento” da Arthur Drexler.
Ad Automotoretrò si parlerà anche della lunga tradizione Yamaha nelle competizioni motociclistiche. Nello stand ASI saranno esposte una Yamaha-Bimota 350 GP usata da Giuseppe Consalvi nel mondiale 1978 e la Yamaha XTZ 750 Super Ténére che partecipò al Rally Dakar 1992. ASI e il marchio giapponese hanno confermato la partnership per la 19^ edizione di ASI MotoShow, tradizionale rassegna dedicata alla storia della moto in programma dall’8 al 10 maggio all’Autodromo di Varano de’ Melegari (Parma).

Nel corso del lungo weekend di Automotoretrò, lo stand ASI sarà un susseguirsi di incontri e conferenze. Ecco le principali: “Torino Automotive Heritage: il manifesto di una nuova iniziativa” (venerdì 31 gennaio alle ore 15.00); “I motori tra passato e futuro: passione e mobilità possono convivere grazie all’uso corretto e consapevole dei veicoli storici certificati” (sabato 1° febbraio, ore 10.00); “I veicoli storici come beni culturali” (sabato 1° febbraio, ore 11.00); “Motorismo storico: tutele, non privilegi; libertà di circolazione e sgravi fiscali servono a salvaguardare un patrimonio che appartiene a tutta la comunità” (sabato 1° febbraio, ore 14.30); “Torino città dei carrozzieri e dello stile” (domenica 2 febbraio, ore 11.00).
Inoltre, sabato 1° febbraio, alle 12.30, verrà presentato in anteprima il nuovo libro “Alfa Romeo GTA” con gli autori Vladimir Pajevic e Gian Luigi Picchi, ex pilota ufficiale Alfa, e alle 15.30 si parlerà di Lancia Rally 037 con Cesare Fiorio e Sergio Limone di fronte ad un nuovo quadro realizzato dall’artista Massimo Beretta.
LA COLLEZIONE ASI BERTONE OSPITE DI RETROMOBILE PARIS. Subito dopo Automotoretrò, aprirà i battenti il salone internazionale Retromobile di Parigi (dal 5 al 9 febbraio nel polo espositivo di Porte de Versailles), che dedicherà una speciale mostra tematica al marchio Bertone: per questo l’organizzazione parigina ha invitato l’Automotoclub Storico Italiano, che nel 2015 ha acquisito l’intera collezione del celebre carrozziere torinese.
A Retromobile, sul principale palcoscenico mondiale del motorismo storico, saranno esposti 10 straordinari prototipi Bertone realizzati tra il 1969 e il 2001: l’Autobianchi Runabout (1969), la Suzuki Go (1972), la Citroën Camargue (1972), la Ferrari Rainbow (1976), la Volvo Tundra (1979), la Chevrolet Ramarro (1984), la Citroën Zabrus (1986), la Lamborghini Genesis (1988), la BMW Pickster (1998) e la Opel Filo (2001).
Queste vetture – il cui valore complessivo sfiora i 2 milioni di euro – hanno ottenuto uno speciale nulla osta da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ne ha consentito l’uscita temporanea dai confini italiani vista l’importanza dell’evento e la sua rilevanza a livello mondiale.

ASI Motoshow 2020 tutti in sella a Varano per la 19^ edizione

La stagione 2020 dei grandi appuntamenti dedicati al motorismo storico si apre con il salone internazionale Automotoretrò, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 30 gennaio al 2 febbraio. Un evento che vedrà la presenza dell’Automotoclub Storico Italiano e della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens), che hanno la propria sede istituzionale proprio a Torino, capitale mondiale del motorismo storico.
ASI festeggerà i 90 anni di Pininfarina, ma si parlerà anche della lunga tradizione Yamaha nelle competizioni motociclistiche. Ad Automotoretrò, nello stand ASI, saranno esposte una Yamaha-Bimota 350 GP del 1978 e una Yamaha XTZ 750 Super Ténére Dakar del 1989. ASI e il marchio giapponese hanno confermato la partnership per la 19^ edizione di ASI MotoShow, tradizionale rassegna per le due ruote in programma dall’8 al 10 maggio all’Autodromo di Varano de’ Melegari (Parma). Un evento dedicato alla storia della moto che ha raggiunto ormai grande notorietà anche all’estero. Migliaia di motociclette d’epoca invaderanno la pista di Varano e Yamaha sarà presente con le moto storiche ufficiali e con i grandi campioni che hanno firmato i loro successi sportivi.
Uno su tutti è Giacomo Agostini, che in sella alla Yamaha YZR 500 conquistò nel 1975 il suo 15° e ultimo titolo mondiale. La consueta “Parata dei Campioni” andrà dalla A di Agostini alla Z di Zito, passando per i vari Manuel Poggiali, Pierfrancesco Chili, Roberto Gallina; tanti altri nomi sono in attesa di conferma, a partire da Max Biaggi e Loris Capirossi.
Tra le iniziative speciali già previste, si può citare il Villaggio Yamaha, la rassegna tematica sulle Moto Guzzi da competizione, la “Nuvola Arancione” del Team Laverda con la parata delle “750”, le moto dei pionieri ante 1918, la “Sfida dei cinquantini”, la presenza del World Classic Racing Team e dell’associazione Spirit of Speed con una selezione delle più famose moto da GP dagli ’50 agli anni ’80.

Automotoretrò-Automotoracing 2020. Il salone delle meraviglie si avvicina (30 gennaio-2 febbraio)

Piccole Turbo, supercar o spider: Automotoretrò racconta la passione per le Youngtimer

Al Lingotto Fiere di Torino, dal 30 gennaio al 2 febbraio, si potrà ammirare una retrospettiva sulle icone degli Anni ’80 e ’90 realizzata in collaborazione con lo sponsor Catawiki, che organizzerà un’asta speciale di vetture d’epoca

Torino, 4 dicembre 2019 – La youngtimer-mania conquista Automotoretrò, che dal 30 gennaio al 2 febbraio 2020 al Lingotto Fiere di Torino celebrerà l’universo delle “giovani” auto d’epoca – le quattro ruote con almeno vent’anni d’età che si apprestano a diventare a tutti gli effetti le storiche di domani – con una retrospettiva sulle icone che esaltano le più originali tendenze stilistiche ’80 e ’90 e rievocano le imprese sportive più eclatanti di quegli anni.

Nell’ambito del motorismo storico più attuale, infatti, le youngtimer rappresentano il trend più forte del momento, al centro dell’attenzione dei collezionisti, soprattutto quelli più giovani che si stanno affacciando a questo mondo desiderosi di guidare l’auto che sognavano da bambini. Un fenomeno che trova espressione anche nel web e nei social network, divenuti i principali strumenti di condivisione della passione per i veicoli storici. Non si tratta però soltanto di rivivere un ricordo: le youngtimer raccontano un passato fortunato, ma – con un investimento che si rivaluta nel tempo e a portata di tutte le tasche – sono ancora in grado di fornire un servizio eccellente e prestazioni elevate a chi desidera continuare ad utilizzarle.

Tra le “Piccole di razza” troveremo le mitiche “Turbo” con una gran voglia di correre, bombette pepate super essenziali nella carrozzeria e nell’elettronica, protagoniste di rally e cronoscalate, come Fiat Uno Turbo, Peugeot 205 GTI, Renault 5 GT Turbo, Opel Corsa GSI e Autobianchi Y10 Turbo. Con le linee più cattive e la meccanica derivata dall’esperienza nelle competizioni di Ferrari F40, Bugatti EB110, Lamborghini Diablo e Dodge Viper salirà invece la “Febbre da supercar”. Infine, nella sezione “Il ritorno delle Spider” non mancheranno esemplari grintosi come la BMW Z3, la Mercedes SLK, la Honda S2000 e l’Audi TT Roadster.

La retrospettiva sarà realizzata in collaborazione con il sito per oggetti unici e speciali Catawiki, che per il terzo anno consecutivo sarà sponsor di Automotoretrò e organizzerà nei giorni di fiera speciali aste di vetture d’epoca e automobilia con lotti selezionati dagli esperti Catawiki e provenienti da tutta Europa. Il pubblico in salone potrà, quindi, partecipare o seguire in diretta l’andamento delle offerte e vivere le emozionanti fasi finali delle aggiudicazioni.

«Con il desiderio di rispolverare i gioielli progettati negli Anni ’80 e ’90, i millennials stanno diventando protagonisti assoluti nelle ultime aste di auto storiche, in particolare di youngtimer – spiegano Luca Gazzaretti e Franco Vigorito, esperti di auto d’epoca di Catawiki -. Mercedes, Fiat, Jaguar, MG e Alfa Romeo sono i marchi più venduti, ma notiamo che anche i “barn find”, quelle vetture che dopo anni di abbandono richiedono interventi di restauro, sono sempre più popolari».

Come sempre Automotoretrò si svolgerà in contemporanea con Automotoracing, la rassegna dedicata al mondo delle corse e delle alte prestazioni, arrivata alla sua 11a edizione, in programma all’Oval e nella vicina pista esterna, teatro delle più spettacolari evoluzioni al volante e del Trofeo “La Grande Sfida 2020”.

ASI ad Automotoretrò 2020 per celebrare i 90 anni della Pininfarina

La stagione 2020 dei grandi appuntamenti dedicati al motorismo storico si apre con il tradizionale salone internazionale Automotoretrò, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 30 gennaio al 2 febbraio. Un evento immancabile per gli appassionati, impreziosito dalla presenza dell’Automotoclub Storico Italiano e della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens) che hanno la propria sede istituzionale proprio a Torino, capitale mondiale del motorismo storico.
Per ASI, in particolare, sarà l’occasione di celebrare uno dei più importanti marchi torinesi dell’automobilismo: quello di Pininfarina, che nel 2020 compirà 90 anni. L’azienda, fondata il 22 maggio 1930 da Battista Farina detto “Pinin”, conferma ancora oggi il proprio ruolo di portabandiera dei valori estetici del design italiano nel mondo.
Battista “Pinin” Farina, nato il 2 novembre 1893, a soli undici anni inizia il suo apprendistato nella carrozzeria Stabilimenti Farina del fratello Giovanni, a sua volta padre del Nino Farina primo campione del mondo di Formula 1 nel 1950. Durante la prima guerra Mondiale, “Pinin” dirige personalmente la costruzione di aeroplani Aviatic da scuola, ricevendo un encomio solenne dalla Direzione Tecnica dell’Aviazione Militare per la perfetta esecuzione. Nel 1920 si reca negli Stati Uniti: a Detroit è ricevuto da Henry Ford, che gli propone di rimanere in America e di lavorare per la sua industria, ma il giovane “Pinin” preferisce tornare in Italia per creare la sua azienda.
Il DNA dell’odierna Pininfarina è ancora quello tramandato da “Pinin”, i cui valori sono la centralità del design, il senso estetico in grado di creare bellezze senza tempo, la costante tensione all’innovazione, la forza di una tradizione che sposa industria, tecnologia e ricerca stilistica, la capacità di interpretare le esigenze del cliente senza snaturarne l’identità di marca.
Tutto questo verrà approfondito in una serie di incontri e conferenze programmate nello stand ASI durante Automotoretrò, nelle quali sarà lo stesso Paolo Pininfarina (nipote del fondatore e attuale presidente dell’azienda) a fare da “cicerone” insieme a molti altri protagonisti di questa fantastica storia italiana. Regina dell’esposizione sarà l’immortale Cisitalia 202 Coupé del 1947: prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d’arte moderna – il MoMA di New York – come “una delle otto meraviglie dei nostri tempi” e definita da Arthur Drexler una “scultura in movimento”..

Gli scambi culturali tra Italia e Cina viaggiano in auto d’epoca con il “Marco Polo Silk Road – Classic Raid 2020”

In occasione del recente salone Milano AutoClassica, l’Automotoclub Storico Italiano e la Federation of Classic Car China hanno siglato ufficialmente l’accordo di collaborazione per l’organizzazione dell’evento “Marco Polo Silk Road”, che si svolgerà dal 18 settembre al 30 ottobre 2020 per celebrare i 50 anni dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina. Sarà un viaggio all’insegna della cultura e della scoperta, che porterà i partecipanti e le loro auto storiche da Venezia a Xi’an, grande città capoluogo della provincia di Shaanxi, nella Cina centrale. Verranno percorsi quasi 13.000 chilometri, attraversando 11 Paesi, tra i quali Turchia, Russia, Kazakhstan e Uzbekistan.
Alla presentazione dell’evento hanno partecipato Wu Zheng, Tan Bo e Juan Simoni, rispettivamente presidente, vice presidente e referente italiano della FCC China. Insieme ad Alberto Scuro e a Marco Rodda, presidente e responsabile rapporti esteri di ASI, hanno illustrato l’anteprima del programma evidenziando gli obiettivi dell’iniziativa: usando come strumento un “museo viaggiante” composto da 20 selezionate auto storiche costruite fino al 1990, si vuole sostenere lo scambio culturale tra Italia e Cina e promuovere le grandi opportunità di sviluppo economico che entrambi i Paesi possono offrire l’uno all’altro, anche nel settore del motorismo storico.
Partendo da Venezia, città natale di Marco Polo, i partecipanti vivranno esperienze uniche in ogni Paese attraversato, scoprendo le eccellenze culturali, artistiche e architettoniche locali, apprezzando le tradizioni gastronomiche e lasciandosi coinvolgere da spettacoli folcloristici. La città di Xi’an è stata scelta come meta finale perché l’antica Via della seta partiva proprio da qui e da qui ebbero inizio, duemila anni fa, i primi rapporti tra Occidente ed Estremo oriente.
“Siamo molto contenti che la Federazione cinese abbia visto in ASI il partner ideale per concretizzare questa iniziativa – ha sottolineato Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – e da parte nostra abbiamo riunito le figure più esperte e preparate per sfruttare al meglio questa importante apertura verso l’Oriente. All’ombra della Grande Muraglia, infatti, sta crescendo sempre di più la passione per i veicoli storici, ma mancano quasi del tutto le competenze culturali e tecniche per impostare le fondamenta di un settore del tutto nuovo in quel Paese. Siamo sicuri che questo viaggio sulla Via della seta sarà solo il primo passo di una nuova, grande avventura di ASI in campo culturale e nei rapporti internazionali per esportare il made in Italy motoristico”.

Marcello Gandini, il MAUTO e Torino sulla CNN

La CNN “the most trusted name in news”, la prima televisione a diventare network mondiale e primo canale all news della storia fondato nel 1980 ad Atlanta negli USA, torna a parlare di Torino e del suo MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile. La CNN celebra il talento di Marcello Gandini, uno dei più geniali car-designer e progettisti del XX secolo per le sue creazioni inedite, progetti innovativi sia dal punto di vista dell’estetica che dell’ingegneria, icone di stile ambite dal jet set di tutto il mondo. Lo storico giornalista di automotive Peter Valdes-Dapena ha firmato un servizio dedicato alla Lamborghini Countach, andato in onda lo scorso weekend, e un articolo online, uscito ad aprile, con un’intervista al grande designer. Marcello Gandini, lo scorso 15 ottobre, ha ricevuto il premio Matita d’Oro del MAUTO; lo stesso museo gli ha dedicato “Marcello Gandini. Genio nascosto”, una grande mostra personale, visitata da 83.000 visitatori tra gennaio e maggio. Con i due servizi dedicati a Gandini, la CNN conferma la grande attenzione verso Torino, dopo averla consigliata come meta “insolita” di un viaggio in Italia nell’estate 2019.

 

ASI a Milano Autoclassica 2019: 100 anni Zagato, premiazioni e spazio ai giovani

Dal 22 al 24 novembre si svolgerà la nona edizione di Milano AutoClassica, salone di fine stagione ospitato nei padiglioni di Fiera Milano Rho. Vi parteciperà anche l’Automotoclub Storico Italiano con un programma ricco di appuntamenti e iniziative. Lo stand dell’ASI sarà all’interno del padiglione 18 e l’esposizione sarà dedicata principalmente ai 100 anni della Zagato, azienda milanese celebre in tutto il mondo per il suo design funzionale, ricercato e innovativo. Tra le vetture esposte ci sarà l’emblematica Alfa Romeo 6C 1500 GS “Testafissa” del 1933, che con i colori della Scuderia Ferrari si aggiudicò la vittoria di classe alla Mille Miglia del 1934 con al volante la “Marocchina”, al secolo Anna Maria Peduzzi, appassionata e temeraria pilotessa dell’epoca. In un perfetto parallelo tra passato e presente dello straordinario connubio Zagato-Alfa Romeo, sarà esposta anche la TZ3 Stradale, una delle nove costruite dall’atelier milanese nel 2011 come evoluzione delle storiche TZ1 e TZ2 degli anni ’60. Inoltre, il marchio Zagato sarà celebrato in una serie di conferenze a tema, che si terranno domenica mattina 24 novembre con gli interventi di Andrea Zagato e Paolo Di Taranto (“Zagato, un secolo di design e innovazione”), con Giovanni Groppi e Massimo Grandi della Commissione Cultura ASI (“I tratti distintivi di Zagato”) e con Guido Portinari, presidente dello Zagato Car Club (“Una passione che unisce”).
Sabato 23 novembre, dalle 9.30, si svolgeranno le finali dei Trofei ASI con le prove di precisione cronometrica allestite nell’area esterna; contemporaneamente, presso lo stand ASI, si terranno le premiazioni dei riconoscimenti “Manovella d’Oro”, “Pedivella d’Oro”, “Manovella ad Honorem” ed encomi per le manifestazioni dei Club particolarmente significative.
Il programma del pomeriggio proseguirà con la presentazione del “Marco Polo Silk Road Classic Raid 2020”, evento organizzato da ASI e FCCC (Federation of Classic Car China) per celebrare i 50 anni dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina con un viaggio culturale da Venezia a Xi’an.
Successivamente, il presidente dell’ASI Alberto Scuro incontrerà gli appassionati nel dibattito pubblico “Motorismo storico: insieme per tutelarlo”: un confronto diretto e trasparente sulle tematiche più attuali: certificazioni, circolazione, tutela fiscale. Infine, chiuderà la giornata la presentazione della Squadra Corse ASI-Laverda, dell’ASI MotoShow e di altri eventi ASI previsti per il 2020.
Un altro importante tema che ASI porterà a Milano AutoClassica sarà quello dei giovani e della loro istruzione per cogliere le tante opportunità professionali nel settore del motorismo storico. Verrà presentato il corso per “Tecnico riparatore di veicoli a motore: auto e moto d’epoca”, istituito dal CAPAC Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano con il supporto di ASI e Registro Italiano Porsche 356: durante l’intero weekend del salone, i giovani allievi saranno alle prese con lo smontaggio “live” di un motore, mentre domenica 24 novembre interverranno i rappresentanti di CAPAC, Regione Lombardia, Comune di Milano, Confcommercio Milano-Lodi-Monza Brianza e Registro Italiano Porsche 356.

Automotoretrò e Automotoracing tornano con un nuovo allestimento

Dal 30 gennaio al 2 febbraio 2020 al Lingotto Fiere e all’Oval di Torino si prepara il doppio appuntamento all’insegna del motorismo storico e delle vetture da corsa. Più spazio ai commercianti d’auto e agli affari a due e quattro ruote

Torino, 5 novembre 2019 – Dopo il grande successo dell’edizione 2019 che ha coinvolto più di 72.000 visitatori, oltre mille espositori, decine di piloti coinvolti e 3mila vetture, il Lingotto Fiere e all’Oval di Torino si preparano ad accogliere Automotoretrò e Automotoracing 2020, le due rassegne dedicate al motorismo storico, al mondo delle corse e delle alte prestazioni organizzate da Bea srl, che tornano dal 30 gennaio al 2 febbraio con un nuovo allestimento.

Sarà ancora più ampia, infatti, l’area riservata ad auto e moto messe in vendita da privati e commercianti, che porteranno in fiera i loro gioielli più pregiati: la vasta scelta di occasioni uniche si trasferirà nel Padiglione 3, solitamente riservato ai ricambi, di cui si potrà invece andare a caccia nel Padiglione 1. I veicoli in esposizione, che sapranno entusiasmare sia i veterani, sia chi si avvicina alle vetture classiche per la prima volta, vanno dai primi decenni dello scorso secolo a fine Novecento, con una forte presenza di modelli degli Anni ’60-‘70 e di Youngtimer, che si stanno ritagliando un grande spazio anche tra i più giovani. La giornata di giovedì, dalle 15 alle 20, sarà dedicata proprio alla stampa e ai collezionisti che vorranno approfittare delle prime ore d’apertura per un tour in anteprima tra gli stand con la possibilità di effettuare le prime trattative riservate.

Il lungo weekend, all’insegna del motorismo storico e delle vetture da corsa, è tra i più attesi dai tantissimi appassionati e addetti ai lavori che provengono da tutta Italia ed Europa per ammirare non solo i migliori affari a due e quattro ruote, ma anche le consuete esposizioni dei più prestigiosi “pezzi” negli stand delle case costruttrici e dei numerosi club, le mostre tematiche, ricambi introvabili e modellini. Nell’area esterna, la passione per la velocità incendierà ancora una volta la grande pista, con un tracciato tutto nuovo – oltre 1.000 metri di chicane, curve a gomito e rettilinei -, per una sfida all’ultimo secondo tra i piloti del Trofeo La Grande Sfida 2020 e dimostrazioni di drifting e di rally, derapate controllate ed evoluzioni motociclistiche.

«La passata edizione ha fatto segnare un’affluenza record, quest’anno vogliamo fare ancora meglio – raccontano gli organizzatori Beppe e Alberto Gianoglio -. Automotoretrò e Automotoracing, giunte rispettivamente alla 38a e alla 11a edizione, si sono sempre distinte per la capacità di intercettare le nuove tendenze del mercato e più in generale del settore Automotive. Per questo abbiamo intensificato il dialogo con l’amministrazione pubblica e con i partner per portare in fiera anche il tema della mobilità elettrica, trend in crescita e di grande attualità in questa epoca storica».

Originalità, passione e futuro il motorismo storico secondo ASI ad “Auto e Moto d’Epoca”

Dopo quattro intense giornate va a concludersi, a Padova, la 36^ edizione del salone internazionale “Auto e Moto d’Epoca” (24-27 ottobre). Lo stand dell’Automotoclub Storico Italiano è stato il centro nevralgico della passione, dimostrata dalle decine di migliaia di visitatori italiani e stranieri che hanno invaso i padiglioni di Padova Fiere.
“Siamo orgogliosi di rappresentare il riferimento di questo mondo di passione – ha sottolineato il presidente dell’ASI, Alberto Scuro – e siamo orgogliosi di continuare ad essere fedeli alla nostra filosofia legata ai principi dell’originalità, della cultura e delle emozioni. Sono questi i valori più importanti che animano il motorismo storico. La passione non ha prezzo, non si misura con il valore economico del veicolo d’epoca desiderato o conservato, magari appartenuto alla stessa famiglia da più generazioni. Allo stesso modo, il valore dell’originalità, che abbiamo voluto evidenziare al salone di Padova, va inteso come patrimonio storico, culturale, sociale e industriale che ogni veicolo storico deve preservare, affinché rimanga fedele testimone per il futuro della nostra storia. Per questo ASI ha intrapreso un percorso evolutivo e virtuoso anche in tema di certificazioni, con il solo obiettivo di tutelare sempre di più e sempre meglio questo settore.”
Nello stand dell’ASI si sono susseguiti numerosi incontri e dibattiti. Tra i più importanti, “Il futuro della storia: originalità, qualità, uso corretto dei veicoli d’epoca” e “Motorismo storico sullo scenario internazionale”. Quest’ultimo, in particolare, ha visto la partecipazione della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens) con il presidente Patrick Rollet e il presidente della Commissione Legislativa Tiddo Bresters; ma soprattutto l’intervento dell’Onorevole Anna Cinzia Bonfrisco, deputato del Parlamento Europeo e membro dell’European Parliament Historic Vehicle Group. L’Onorevole Bonfrisco ha ricordato la costituzione dell’intergruppo nell’ambito di questa legislatura europea ed ha evidenziato che “Occorre rappresentare, insieme alle organizzazioni internazionali del settore, l’ineguagliabile patrimonio italiano di veicoli storici che celebrano il genio italiano e costituiscono ancora uno straordinario motore di sviluppo economico, culturale e sociale. Se davvero la futura Commissione Europea vedrà un Commissario promuovere lo stile di vita europeo, quale modo migliore per farlo cominciando proprio dalla valorizzazione di oltre un secolo di storia del motorismo? Il settore andrà sempre più regolato a livello europeo: in questo senso è fondamentale la collaborazione con FIVA e con le associazioni nazionali di riferimento come l’ASI”.
I veicoli esposti nello stand ASI hanno espresso anche il tema del futuro prossimo del collezionismo: di costruzione relativamente recente, tra di loro agli antipodi come tipologia, prestazioni e valore economico, ma sempre uniti dalla loro originalità. Per le auto, sono state scelte una Autobianchi Y10 del 1987 ed una Ferrari F40 del 1990; per le moto, uno scooter Gilera Easy Moving del 1997 ed una Ducati 916 SPS del 1998. Visto il carattere internazionale del salone, non è un caso che siano stati tutti di produzione italiana.

“L’originalità è il nostro valore” ASI al salone di Padova “Auto e Moto d’Epoca 2019”

L’Automotoclub Storico Italiano è presente al salone internazionale “Auto e Moto d’Epoca”, inaugurato oggi (giovedì 24 ottobre) a Padova Fiere e aperto al pubblico fino a domenica 27 ottobre. L’ampio stand ASI è allestito nel padiglione 4 ed il tema principale ha come titolo “L’originalità è il nostro valore”. La Federazione, infatti, punta i riflettori sull’importanza dell’originalità, il cui valore va inteso come patrimonio storico, culturale ed emozionale: la passione per il motorismo storico è trasversale, è legata alle emozioni che i veicoli sono in grado di trasmettere. Ed è una passione che non ha prezzo.
Il valore di un veicolo storico è legato essenzialmente alla sua originalità, affinché rimanga fedele testimone per il futuro della nostra storia. Per questo ASI – riferimento del motorismo storico italiano dal 1966, anno della sua fondazione – ha intrapreso un percorso evolutivo e virtuoso anche in tema di certificazioni, con il solo obiettivo di tutelare sempre di più e sempre meglio questo settore, incoraggiando anche la conoscenza e la conservazione di quei veicoli che, pur non avendo oggi l’anzianità prevista, diventeranno storici negli anni a venire, con il riconoscimento dello Stato se in possesso di un Certificato di Rilevanza Storica (CRS) emesso dagli enti preposti per legge (art. 60 Codice della Strada: ASI, FMI, Registri Storici Alfa Romeo, Fiat e Lancia).
Anche i veicoli esposti nello stand ASI vogliono mettere in evidenza questi messaggi: si tratta di due auto e due moto che rappresentano il futuro prossimo del collezionismo – quindi di costruzione relativamente recente – tra di loro agli antipodi come tipologia, prestazioni e valore economico, ma allo stesso tempo uniti dalla loro originalità. Per le auto, sono state scelte una Autobianchi Y10 del 1987 ed una Ferrari F40 del 1990; per le moto, uno scooter Gilera Easy Moving del 1997 ed una Ducati 916 SPS del 1998. Visto il carattere internazionale del salone, non è un caso che siano tutti di produzione italiana.
“Il denominatore comune che hanno le auto e le moto che abbiamo esposto nello stand dell’ASI – sottolinea Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – è il valore. L’Autobianchi Y10 e la Ferrari F40, lo scooter Gilera e la Ducati 916, tra loro agli antipodi, sono unite dal valore delle emozioni che trasmettono: le emozioni soggettive di chi, grazie a questi modelli, può rivivere le esperienze della sua vita. Eccoci quindi al vero valore della passione, che è sempre legata alle emozioni. Ed è una passione che non ha prezzo, perché non si misura con il valore economico di un veicolo. C’è poi il valore dell’originalità. E qui ci colleghiamo al tema che ASI ha voluto svolgere ad Auto e Moto d’Epoca 2019. Puntiamo i riflettori sul concetto di originalità e sul valore che questa rappresenta: valore da intendersi come patrimonio storico e culturale che ogni veicolo storico deve preservare, affinché rimanga fedele testimone per il futuro della nostra storia”.
Lo stand ASI al salone di Padova è come sempre occasione di incontri e palcoscenico per interessanti dibattiti. Giovedì 24 ottobre alle 15.30, i responsabili delle Commissioni Tecniche ASI espongono un vademecum sul Certificato di Rilevanza Storica e sul Certificato di Identità, illustrando le modalità per ottenerli e spiegando ad appassionati ed addetti ai lavori il loro valore e la loro utilità.
Venerdì 25, alle 11.00, viene poi affrontato il tema “Il futuro della storia: originalità, qualità, uso corretto dei veicoli d’epoca”: un’occasione per guardare alle nuove generazioni, sia di appassionati, sia di veicoli che saranno storici… domani. A questo proposito, si collega il successivo intervento del designer Enrico Fumia, intitolato “Questione di stile: evoluzioni e rivoluzioni di fine Novecento” (ore 15.00). Alle ore 12.00 è previsto il momento per “Spazio Club”, dedicato alla presentazione degli eventi e delle iniziative dei sodalizi federati ASI; qui sono inserite anche le anticipazioni delle più importanti iniziative ASI, come l’ASI MotoShow in programma dal 24 al 26 aprile 2020 presso l’Autodromo “Riccardo Paletti” a Varano de’ Melegari.

Sabato 26, alle 11.00, si parla di “Motorismo storico sullo scenario internazionale”: per la FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens) intervengono il presidente Patrick Rollet e il presidente della Commissione Legislativa Tiddo Bresters; sono inoltre presenti l’Onorevole Anna Cinzia Bonfrisco (deputato del Parlamento Europeo e membro dell’European Parliament Historic Vehicle Group) e Antonio Ghini (magazine internazionale The Key).
In questo contesto, ASI presenta le prestigiose partnership internazionali con la Federation of Classic Car China per l’organizzazione del “Marco Polo Silk Road Classic Raid 2020”, con il salone Retromobile di Parigi (5-9 febbraio 2020) per la speciale esposizione della Collezione ASI Bertone, e con il Concorso d’Eleganza di Kyoto, in Giappone, in programma il 28 e 29 marzo 2020. Collaborazioni che testimoniano l’apertura di ASI agli appassionati di tutto il mondo e l’attività della Federazione come ambasciatrice del motorismo storico italiano a livello globale.
Nella stessa giornata di sabato 26 ottobre sono previste le presentazioni di due nuove pubblicazioni: alle 10.30, “500 Giardiniera, l’utilitaria per il lavoro” (edizioni ASI Service) con gli autori Matteo Comoglio ed Enrico Bo; alle 12.00, “Historic Tour”, una guida dedicata agli itinerari sulle strade del Veneto, grazie alla quale si mette in evidenza l’importanza del motorismo storico nel settore turistico: un rapporto che in Italia vale oltre 500 milioni di euro all’anno. Alle 14.30 ancora un talk di Enrico Fumia, con “Stili e stilemi degli anni ’90: quali saranno le icone di domani?”; alle 15.30 un nuovo momento per “Spazio Club”.
Domenica 27 alle 11.00 è possibile assistere al talk “Forghieri racconta…”: Danilo Castellarin (presidente della Commissione Storia e Musei ASI) e Federica Ameglio intervistano il celebre ingegnere che ha contribuito a tanti successi firmati Ferrari; alle 11.30, infine, l’incontro con la Commissione Cultura ASI, per la quale Giuseppe Genchi illustra le tante iniziative organizzate nel 2019 e quelle già in programma per il 2020.