Flavio Aivano: ritorno bello e sfortunato al Carmagnola Storico
Poca fortuna per il rientro del pilota astigiano di San Martino Alfieri, affiancato dal navigatore di San Damiano d’Asti Mauro Carlevero, che lottano contro i problemi tecnici della loro Opel Kadett prima di
arrendersi dopo la sesta delle otto prove speciali. Nonostante ciò il pilota portacolori del Team Bassano è soddisfatto per essere tornato a respirare atmosfera di prove speciali dopo quindici mesi di assenza
CARMAGNOLA (TO), 1 settembre – “Dopo quindici mesi di lontananza dai rally speravo in qualcosa di più. Ma comunque è stato bello tornare ad assaporare l’emozione delle prove speciali”. Assente dal mondo dei rally storici dal Memorial Conrero dal maggio 2017 Flavio Aivano si è presentato al via del rinato rally Carmagnola Storico di sabato 1 settembre con grandi speranze di ben figurare, affiancato per la prima volta dall’altro astigiano Mauro Carlevero con la sua Opel Kadett GT/E rifatta a nuovo in una scintillante colorazione nero oro che ricordava le Lotus di Colin Chapman.
“Tornare in gara dopo un’assenza così lunga è fantastico. Il rinato Carmagnola è bellissimo, inoltre eravamo ben otto equipaggi in Classe e quindi sarebbe stata battaglia dal primo all’ultimo metro” commenta il pilota di San Martino Alfieri, che non vedeva l’ora di attaccare le otto prove speciali della gara.
Purtroppo, però, i problemi tecnici si sono presentati sin dal primo metro, con la temperatura dell’acqua della Kadett alle stelle fatto che non ha permesso ai portacolori del Team Bassano di spingere al massimo, risultando comunque terzi di classe nella prima prova di Ceresole, dovendo alzare decisamente il piede in quella successiva, quando il problema si è aggravato. Nonostante l’intervento dell’assistenza la soluzione non veniva trovata e anche nelle due prove successive con l’acqua alle stelle Aivano e Carlevero non potevano spingere al massimo, dovendosi accontentare di essere classificati appena fuori al podio di Classe 2000 del Gruppo 2 di Terzo Raggruppamento. A tutto ciò si è aggiunto il fatto che anche il motorino di avviamento ha cessato di funzionare costringendo i due astigiani a ripartire a spinta ogni volta che spegnevano il motore.
Nella seconda parte della gara i concorrenti si sono spostati sulle altre due classiche speciali di Montà e Poirino ed ancora una volta l’equipaggio astigiano ha stretto i denti cercando di difendere la posizione, ma i problemi di temperatura impedivano al motore di salire oltre i 4000 giri consigliando Flavio Aivano e Mauro Carlevero a fermarsi dopo sei delle otto prove della gara, mentre occupavano la quindicesima posizione assoluta, quinta di classe.
“È già stato bello rientrare nel giro delle prove speciali e sentire l’adrenalina scorrere” afferma il pilota di San Martino Alfieri. “Peccato non aver potuto lottare alla pari con gli altri concorrenti della nostra classe. Sarebbe stato interessantissimo vedere dove ci saremmo collocati a fine gara senza problemi. Ma ora siamo tornati e siamo pronti per il prossimo appuntamento”.

Vittoria di Classe N2 al rally canavesano per il pilota di Angrogna, che con questo successo coglie il centesimo centro di categoria in 37 anni di carriera (prima vittoria al Rally Golfo dei Poeti del 1980). Un successo sudato e non solo per le condizioni climatiche sahariane, ma per il confronto serrato con un avversario tenace che ha spinto Vallino-Vitali anche fra i dieci più veloci della classifica assoluta. Foto Elio Magnano e Tommaso M. Valinotti
CUORGNÈ (TO), 6 agosto – C’è chi perde il pelo ma non il vizio, e chi non perde la sua infinita propensione alla vittoria. Claudio Vallino la sua propensione alla vittoria l’ha mantenuta intatta come il giorno in cui ha iniziato a correre. Come ha dimostrato chiaramente nella prima edizione del Rally d’Estate, che si è corsa sabato 5 e domenica 6 agosto con partenza e arrivo a Cuorgné, nel Canavese.




Un’uscita di strada nella prima prova speciale del rally storico canavesano priva il pilota astigiano affiancato dalla navigatrice saluzzese Vilma Grosso della possibilità del confronto con gli altri piloti in gara. “Peccato perché in quel paio di chilometri mi sentivo in perfetta sintonia con la Opel Kadett GT/E e con la mia navigatrice”
IVREA (TO) – È durato lo spazio di un paio di chilometri il Memorial Conrero di Flavio Aivano, affiancato dalla navigatrice saluzzese Vilma Grosso. L’equipaggio portacolori del Team Bassano è uscito di strada in un tornante della prima prova speciale, la Bienca, danneggiando la Opel Kadett GT/E in modo tale da non poter proseguire. “Un vero peccato” racconta il pilota di San Martino Alfieri “perché nei pochi chilometri
percorsi avevamo preso un bel ritmo e mi sentivo un tutt’uno con la macchina e con la mia navigatrice. Ho esagerato e sono arrivato troppo forte in un tornante; ho tentato di ‘buttare’ la macchina in controsterzo, ma non ci sono riuscito, uscendo di strada, colpendo un guard-rail di legno con danni alla carrozzeria e forse anche alla meccanica” aggiunge ancora il pilota astigiano, che era alla sua nona partecipazione al Conrero.



Il pilota astigiano, dopo sette partecipazioni da navigatori, affronta per la seconda volta la gara storica eporediese da pilota, affiancato dalla saluzzese Vilma Grosso, al volante della Opel Kadett GT/E con la quale ha ottenuto un buon risultato al recente Vallate Aretine.
“Credo di essere il concorrente che ha disputato il maggior numero di edizioni del Memorial Conrero avendo corso in otto delle nove edizioni fin qui disputate. Sette come navigatore e una, lo scorso anno, come pilota. E fu una gara ricca di soddisfazioni, in quanto chiusi sedicesimo assoluto e terzo di Classe e vinsi la Coppa Opel, un premio particolarmente importante, visto che Virgilio Conrero, cui è dedicata la gara, era il ‘mago’ delle Opel” commenta il pilota astigiano in un flash back sulla sua precedente prestazione. Per la prossima gara Flavio Aivano avrà nuovamente a disposizione la sua Opel Kadett GT/E Gruppo 2 curata dalla Evo Motorsport di Monforte d’Alba e avrà al suo fianco la navigatrice saluzzese Vilma Grosso con cui ha preso parte al Rally Campagnolo dello scorso anno. “Corso è una parola grossa, visto che abbiamo rotto la frizione pochi metri dopo la partenza e non siamo arrivati nemmeno alla prima curva. Quindi il Conrero sarà il nostro esordio insieme” commenta Aivano, che però è estremamente tranquillo sull’affiatamento dell’equipaggio. “Vilma è una navigatrice molto brava con esperienze anche al volante. Sono sicuro che faremo un’ottima gara”.
Traguardo raggiunto dal pilota astigiano e il suo navigatore Matteo Quaglia che conquistano punti preziosi nel CIRAS e nella Michelin Historic Rally Cup, nonostante affrontassero per la prima volta la difficile e impegnativa gara toscana. E ora lo sguardo è alla prossima avventura: il Memorial Conrero di inizio maggio
AREZZO – Esordio positivo nel Campionato Italiano Rally Autostoriche per Flavio Aivano al 7° Rally Historic Vallate Aretine che si è corso sabato 11 marzo con partenza e arrivo ad Arezzo. Il pilota astigiano di San Martino Alfieri ha concluso 32° assoluto, decimo di Gruppo 2 e quarto di Classe 2000, affiancato dal quasi concittadino Matteo Quaglia al volante della Opel Kadett GT/E curata da Evo Motorsport per i colori
del Team Bassano. “Come prima esperienza nel CIRAS, il Campionato Italiano Autostoriche, sono più che soddisfatto. Innanzi tutto ho concluso la gara, ed è già un risultato, visto che in precedenza mi ero fermato per ben due volte senza nemmeno riuscire a compiere un metro di speciale. Inoltre ho fatto esperienza in un rally di campionato italiano, che sono assolutamente diversi da quelli di zona che ho affrontato finora, con prove più lunghe e impegnative, oltre a confrontarmi con avversari che vanno forte, ma veramente forte. Mi sono presentato al via con solo quattro passaggi di ricognizione sulle prove speciali, mentre quasi tutti i miei avversari avevano già disputato il Vallate Aretine più volte in passato”. Flavio Aivano e Matteo Quaglia, infatti, hanno preso parte a una gara che ha visto scattare dalla pedana di Piazza Grande ad Arezzo, 65 equipaggi, ben dodici dei quali avversari in classe.
… senza però lasciare il quaderno delle note. Il rallista di San Martino Alfieri pronto all’assalto della classifica Under 30 nel Campionato Italiano Rally Autostoriche e alla Michelin Historic Rally Cup che inizieranno nel prossimo fine settimana ad Arezzo. Al suo fianco un altro astigiano: Matteo Quaglia.
SAN MARTINO ALFIERI (AT) – Cento rally o quasi disputati come navigatore non hanno saziato la voglia di prove speciali di Flavio Aivano che ha deciso di passare al volante, cimentarsi nel Campionato Italino Rally Autostoriche e nella concomitante Michelin Historic Rally Cup. Dopo un timido tentativo lo scorso anno con la Opel Kadett GT/E Gruppo 2 del 1976 (quindi di undici anni più datata del suo pilota) curata dalla
“Ho iniziato nel 2007 dettando le note sulla Citroën C2 di Alessandro Rissone alla Ronde di Santo Stefano Belbo. Mi sono divertito parecchio e siamo andati forte al punto di chiudere fra i primi quindici della classifica assoluta. Dopo quattro o cinque gare, l’anno successivo, mi ha chiamato Roberto Giovannelli per correre il Rally Tartufo ad Asti con la sua Porsche 911. Ho scoperto il fascino delle storiche in quella gara e non ho
più smesso di gareggiare con le vetture d’antan” commenta Aivano che prosegue. “Con le storiche mi sono tolto delle belle soddisfazioni. Nel 2009 ho disputato il Campionato Europeo sempre a fianco di Giovannelli, correndo il Rally di Costa Brava, in Spagna, il Sanremo Storico, l’Elba Storico e l’Historic Vltava Rallye in Repubblica Ceca. Una gran bella esperienza. Inoltre ho conquistato il successo assoluto in alcuni rally a fianco di Antonio Gregorio su Ford Escort RS. Abbiamo vinto un Valli Imperiesi sotto il diluvio universale, bissando il successo all’Aosta l’ultimo anno che la gara era valida per il TRA, facendo die ‘traversi’ incredibili a ogni tornante. Il periodo a fianco di Antonio Gregorio è stato particolarmente intenso. Una domenica si correva, quella dopo si provava il rally successivo. Un sogno; mi sembrava di essere un professionista”.
Il programma 2017 di Flavio Aivano

