Roberto Gobbin, trasferta sofferta e sfortunata al Rally Hungary  

Un’uscita di strada per evitare un antitaglio, chiude anticipatamente un’esperienza affascinate su prove speciali dure, veloci e impegnative, proprio come piacciono al pilota pinerolese. Peccato, perché l’equipaggio portacolori di Winners Rally Team, con il navigatore genovese Alessandro Cervi al quaderno delle note, stava portando la sua 124 Abarth Rally, curata dalla EVO Motorsport, al secondo posto fra i concorrenti dell’Abarth Rally Cup. Nonostante il ritiro Gobbin è soddisfatto per aver corso su prove speciali bellissime e affascinanti. La presenza di Roberto Gobbin al Rally Hungary 2020 è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Foto DPPI/Grégory Lenormand e Bastien Roux

NYÍREGYHÁZA (Ungheria), 8 novembre – Che fosse una gara difficile e insidiosa lo sapevamo. Speravamo, però finisse meglio”. C’è dell’amarezza nelle parole di Roberto Gobbin, che nello scorso fine settimana, affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi, ha affrontato le splendide, ma decisamente ostiche, prove speciali del Rally Hungary 2020, valido per il Campionato Europeo Rally (ERC) e per l’Abarth Rally Cup.

Il nostro obiettivo era raccogliere punti per il Campionato Europeo e, soprattutto, per il trofeo dello Scorpione. Purtroppo torniamo a casa con uno zero in casella” afferma il pilota di San Secondo di Pinerolo, costretto al ritiro per uscita di strada nel corso della settima prova speciale. La gara ungherese, giunta alla seconda edizione, aveva come fulcro la città Nyíregyháza, città nella zona occidentale dell’Ungheria, e si sviluppava su 191 km di tratti cronometrati suddivisi in 16 prove speciali. “Mi ero preparato visionando filmati dell’edizione precedente ed ero ben consapevole che la gara sarebbe stata impegnativa, con prove speciali velocissime e soprattutto tormentate dal fango e dal fogliame del sottobosco. E così è stato”.

I giorni precedenti la gara, la pioggia ha bagnato Nyíregyháza e il circondario fino al venerdì, giorno in cui il rally è scattato con la prima prova speciale, che si è svolta alla luce dei fari all’interno del crossodromo Rabócsiring. Una prova corta, appena 2,4 km, ma insidiosa che ha fatto più di una vittima. “Siamo partiti male, disorientati, in ritardo allo start e senza accendere la luce dei fari di profondità” ricorda il portacolori di Winners Rally Team che alla fine della giornata si ritrova, nonostante tutto, al comando fra i trofeisti Abarth. Il vantaggio è esiguo, appena 5”2 sul più veloce inseguitore, ma fa capire a Gobbin di essere della partita. “Avevo bene in testa il fatto di dover raccogliere più punti possibile per il Trofeo Abarth” sottolinea Gobbin, che parte il sabato mattina con tutte le intenzioni di difendere la posizione e tenere il ritmo senza colpi di testa.

La seconda prova, prima di sabato, serve a capire come risponde la 124 Abarth Rally sulle strade del rally. “Nella presentazione della gara gli organizzatori hanno scritto che avremmo incontrato un 7% di fondo sterrato il resto sarebbe stato tutto su asfalto. In realtà, anche le prove su asfalto erano coperte dalla terra portata dalle piogge al punto che sembrava di affrontare una gara sterrata”. Ma ciò non spaventa Gobbin-Cervi che perdono la leadership nella prova, ma restano incollati al leader della classifica del Trofeo Abarth, con un ritardo di appena 3”2.

I guai sono iniziati nella prova successiva, la Füzér-Abaújvári, che con i suoi 23,9 km è la più lunga del rally. “Inspiegabilmente l’elettronica della 124 Abarth ha mandato in protezione la centralina con la vettura che non andava più avanti. Dopo un attimo di sbandamento ho fatto quello che si fa con i computer quando fanno le bizze: l’ho spenta e riaccesa. Fortunatamente è ripartita, ma nel frattempo avevo perso più di un minuto” e con esso anche la possibilità di lottare per il successo fra i trofeisti dello scorpione. Ma Gobbin era ancora davanti al primo nella classifica del Trofeo Abarth, afflitto anche lui da problemi tecnici, e ciò rendeva la classifica del pinerolese soddisfacente. “Non ero tranquillo ed ho disputato la prova successiva teso, attento a ogni minimo singhiozzo della vettura, che non c’è stato ma non ho corso serenamente”. Gobbin è comunque terzo e se il suo ritardo dai primi due gli impedisce di sperare un riaggancio, ha un vantaggio significativo su Mabellini che è l’avversario principale nel trofeo.

La successiva Mád-Disznókő, di 10,24 è distesa in un paesaggio da favola, fra i vigneti ungheresi che abbiamo molto ammirato durante le ricognizioni”. In gara Gobbin-Cervi mantengono la concentrazione staccano il secondo tempo fra i trofeisti, fatto che consolida la loro posizione sul podio. Che fa un passo avanti nella successiva Újhuta-Bózsva, di 14,45 km, quando il rumeno Muresan esce di strada e si ritira. “Anche noi abbiamo vissuto il nostro brivido, mettendo due ruote fuori dalla sede stradale e rischiando di finire fuori strada”. A quel punto Gobbin è secondo e deve continuare a correre con ben chiaro l’obiettivo di arrivare.

Il fattaccio arriva però nella prova seguente, la ripetizione della Füzér–Abaújvári. “L’avevamo già fatta al mattino e avevamo tutti i riferimenti con precisione. Purtroppo all’uscita di una curva ci siamo trovati un antitaglio in piena traiettoria che nel passaggio precedente era fuori dalla sede stradale. Vedendo quel jersey rosso fiammeggiante ho sterzato per non colpirlo finendo fuori strada. Purtroppo a fianco della strada c’era un salto di una decina di metri e sono rimasto lì impantanato nel fango. Siamo dovuti restare nel campo fino alla fine della prova, prima di essere recuperati. Nemmeno il carro attrezzi è riuscito a riportarci in strada e abbiamo dovuto richiedere l’intervento di un trattore che ci ha trainato in una stradina sottostante per essere recuperati e tornare in parco assistenza”.

Roberto Gobbin sceglie di non partire il giorno seguente con il Super Rally. “I ragazzi di Evo Motorsport avrebbero dovuto lavorare tutta la notte per rimettere la 124 Abarth Rally in condizioni di ripartire il giorno dopo” afferma il pilota pinerolese, deluso dal risultato ma non dalla trasferta.La gara è bellissima, con prove speciali lunghe e velocissime che noi in Italia ci scordiamo. È un rally vecchia maniera, che qualcuno ha paragonato al RAC dei tempi d’oro quando si correva nelle foreste del Galles in mezzo al fango. Questa è una gara dura, bellissima, affascinante, con i suoi tratti velocissimi dove si viaggia con l’acceleratore a fondo a limitatore. Sono contento di averla fatta. Peccato non averla finita”.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Hungary 2020 è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Roberto Gobbin parte alla conquista dell’Europa e dello Scorpione al Rally Hungary 2020

Terza trasferta in chiave Campionato Europeo e Abarth Rally Cup per il pilota pinerolese, portacolori di Winners Rally Team, che nel prossimo fine settimana (6-8 novembre) affronterà l’impegnativa gara magiara con la sua 124 Abarth Rally a caccia di punti per il trofeo dello Scorpione. Al suo fianco il navigatore genovese Alessandro Cervi, mentre a seguire la vettura in prova speciale ci saranno gli esperti Micky Pirina e Giuseppe Cordia di Evo Motorsport. La presenza di Roberto Gobbin al Rally Hungary 2020 sarà supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Foto Elio Magnano

SAN SECONDO DI PINEROLO (TO) 2 novembre – Se a Monforte d’Alba, nei giorni scorsi, i meccanici di Evo Motorsport hanno curato a puntino la 124 Abarth Rally di Roberto Gobbin, affinché la berlinetta dello Scorpione sia efficace e reattiva nelle prove speciali magiare, anche Roberto Gobbin ha dovuto puntigliosamente preparare la trasferta ungherese come non aveva mai fatto prima. “Prima di pensare alla gara, ho dovuto pensare alla trasferta. E non solo ad alberghi e documenti sportivi come si fa di solito. Ho dovuto fare il tampone e ottenere una traduzione certificata in inglese del documento da presentare alle autorità sanitarie ungheresi all’aeroporto” commenta il pilota di San Secondo di Pinerolo.

 

Tutto ciò prima di imbarcarsi sull’aereo che in giornata, oggi, lunedì 2 novembre, lo porterà a Nyíregyháza, settima città per popolazione dell’Ungheria, sede dal 6 all’8 novembre del Hungary Rally 2020, valido per il Campionato Europeo Rally (CER) e Abarth Rally Cup. Mentre la 124 Abarth Rally percorrerà i 1300 km che separano Monforte d’Alba dalla città ungherese al traino del furgone di Evo Motorsport condotto da Micky Pirina e Giuseppe Cordia, i meccanici che se ne prenderanno cura durante la gara.

È la seconda volta che si disputa la gara ungherese, per questo motivo si hanno pochi riferimenti. “Dalle informazioni che ho raccolto pare sia una gara particolarmente impegnativa, con prove che tendono a sporcarsi perché si svolgono in gran parte nel sottobosco e piuttosto veloci (lo scorso anno il vincitore chiuse la gara a una media di 92 km/h). Inoltre il percorso ha una parte, seppur minima (circa il 7%) su terra. Ma bisognerà prestare la massima attenzione su tutte le prove, perché umidità e fango nasconderanno insidie a ogni metro di speciale” afferma il portacolori di Winners Rally Team che in Ungheria sarà affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi, che già gli ha dato il ritmo nelle due precedenti gare europee di questa stagione (Roma Capitale e Fafe Montelongo).

La prima prova speciale, quella del venerdì sera subito dopo la partenza, si svolgerà all’interno di una pista di RallyCross, specialità particolarmente apprezzata in Ungheria. Vedrà i concorrenti sfidarsi side by side, ovvero uno contro l’altro, come accadeva al Memorial Bettega del passato. Questa prova inizierà alle 19.00 quindi tutti i concorrenti saranno chiamati a confrontarsi alla luce dei fari, mentre ai navigatori sarà richiesto un impegno supplementare per non sbagliare il conteggio dei giri del percorso (cosa successa spesso in passato anche a navigatori illustri) durante la tensione della sfida. Insomma, anche se misura solo 2,4 km la speciale del Rabócsiring potrebbe rivelarsi determinante” sottolinea il pilota della Val Chisone.

L’Hungary Rally si sviluppa su una lunghezza di 956 km di cui 191 di prove speciali, la più lunga della quali è il doppio passaggio di sabato sulla speciale di Füzérkomlós, che misura 23,90 km. “Il Rally di Ungheria ha appena dieci chilometri di prove speciali in più della gara portoghese, ed è più corto di sei chilometri di Roma Capitale. Una prova di quasi 24 chilometri è elettrizzante, la più lunga delle gare dell’Europeo che ho disputato quest’anno, superiore alla Santo Padre di Roma Capitale che era 21,17 km. Il mio obiettivo è raccogliere il maggior numero di punti possibile sia nella classifica dell’Abarth Rally Cup, che è il mio principale obiettivo stagionale, dove occupo il secondo posto, sia nella classifica ERC2 del Campionato Europeo, nella quale sono quinto. A Nyíregyháza la sfida sarà interessante, perché saremo in quattro a disputarci il Trofeo dello Scorpione. Oltre a due dei miei soliti avversari per la prima volta sarà al via il rumeno Mihnea Muresan, mentre in ERC2 saremo in sette, fra i quali migliori della categoria” analizza Roberto Gobbin che avrà il numero 32 sulle fiancate della sua 124 Abarth Rally.

In questo momento sono elettrizzato ed emozionato dall’idea di partecipare a un rally che presenta tantissime incognite sul percorso e altrettante sfide nel corso della gara. Sul sito del rally c’è un orologio che fa il conto alla rovescia verso il momento in cui accenderemo i motori. Lo stesso conto alla rovescia lo sto facendo anch’io” conclude Gobbin guardando le lancette del suo orologio scorrere verso la partenza del Rally di Ungheria.

La seconda edizione del Rally di Ungheria, valido come quarta prova del Campionato Europeo Rally (ERC) e Abarth Rally Cup, entrerà nel vivo mercoledì 4 novembre, con le verifiche amministrative e la distribuzione del road-book (ore 18.00-22.00) a Miskolc, la quarta città ungherese per popolazione. Il giorno successivo, giovedì 5 novembre, tutto lo staff del rally si trasferirà a Nyíregyháza per le verifiche tecniche (ore 13.00-22.00) e completare quelle amministrative (ore 18.00-22) e la ricognizione delle speciali della prima tappa (8.00-22.00). Venerdì 6 novembre proseguono le ricognizioni sulle prove della seconda tappa (8.00-16.00). Alle 17.55 il rally entra ufficialmente nel vivo con la partenza dal Nyíregyháza Center e il trasferimento al Rabócsiring, una pista permanentante di RallyCross. Qui, alla luce dei fari, si svolgerà la prima ed emozionante prova speciale di 2,4 km, con gli equipaggi che si affronteranno fianco a fianco, uno contro l’altro. La giornata termina con il parco chiuso di Nyíregyháza. Per ripartire il mattino successivo, sabato 7 novembre, alle 8,15 per completare la prima e più lunga tappa del rally che comprende in totale nove prove speciali, per 118,78 km cronometrati e chiudere le fatiche alle ore 19.14. Domenica 8 novembre tappa finale a partire dalle 7.35, su sette prove speciali (69,88 km cronometrati) e conclusione a Nyíregyháza alle 16.30, dopo aver percorso, in totale 956,01 km suddivisi in 16 prove speciali per 191,06 km complessivi a fare classifica.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Hungary 2020 sarà supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Roberto Gobbin danza il fado sul podio del Rally Fafe Montelongo

Positiva trasferta del pilota pinerolese, affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi, che chiudono secondi di classe R-GT e di Trofeo Abarth, rafforzando la loro posizione in classifica nel Challenge dello Scorpione. La gara, su prove speciali bellissime e velocissime, si è svolta sotto una pioggia battente a intermittenza, con l’asfalto coperto di fango che ha portato all’errore anche alcuni blasonati piloti del Campionato Europeo. Ma non Gobbin. La presenza di Roberto Gobbin al Rally Fafe Montelongo in Portogallo, è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Photo Jorge Cunha/DPPI

FAFE (Portogallo), 4 ottobre – Positiva trasferta per Roberto Gobbin, affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi, che ha concluso 29° assoluto, ma soprattutto secondo di Abarth Rally Cup e secondo di classe RGT, il Rally Fafe Montelongo dello scorso fine settimana, conquistando punti preziosi che lo proiettano al secondo posto della Serie che vede protagoniste le spider dello Scorpione.

Dopo il ritiro del Città di Torino sono partito per la trasferta portoghese con qualche apprensione, anche se avevo piena fiducia nel lavoro di Dario e Miky di Evo Motorsport per ripristinare ai massimi livelli la mia 124 Abarth rally. È un po’ come dopo una scottatura. Sai che il forno è spento, ma non osi toccarlo” commenta al ritorno dalla trasferta portoghese il pilota di San Secondo di Pinerolo.

In gara tutto ha funzionato alla perfezione, senza il minimo problema per tutta la gara, anche se abbiamo corso su strade coperte di fango per l’abbondante pioggia che cadeva a intermittenza durante le prove speciali. Questa situazione ha provocato un pizzico di inquietudine nelle prime tre prove speciali. Essendo il fondo estremamente fangoso, partendo con il numero 26 sulle portiere ho trovato sulla strada tutto lo sporco tirato dentro dalle vetture quattro ruote motrici che mi precedevano in speciale. Abbiamo scelto perciò di settare l’elettronica in modalità ‘neve-fango’ che non avevo mai usato; questo ha fatto sì che il differenziale strappasse ed emettesse suoni apparentemente inquietanti. In parco assistenza abbiamo cambiato i semiassi, ma abbiamo costatato che non c’erano problemi, né segni di usura particolare e abbiamo proseguito serenamente per le altre quindici prove speciali” sottolinea Gobbin.

Il Rally Fafe Montelongo, valido anche per il Campionato Europeo Rally, si è svolto su una lunghezza di 181,44 km di prove speciali, decisamente superiore a quella che siamo abituati a vedere nei rally italiani. “La lunghezza della gara non mi ha spaventato, anzi c’erano più chilometri per stare al volante e divertirsi. Inoltre ho fatto il callo alle gare lunghe al Rally Roma Capitale che aveva ben 192 chilometri cronometrati. E mi sono veramente divertito perché abbiamo gareggiato su strade larghe e veloci; peccato che fossero bagnate e sporche, fatto che ha ridotto la velocità di punta. Però si è camminato forte, in tutte le prove, specialmente sulla prima, la corta Montim, caratterizzata da un dosso da prendere a piena velocità” racconta ancora il portacolori di Winners Rally Team.

Il Rally Fafe Montelongo si è concluso per Gobbin-Cervi con il sorriso sulle labbra. “Effettivamente abbiamo spinto al massimo confrontandoci con i migliori specialisti europei, addirittura con alcuni piloti che arrivano dal mondiale come Craig Breen. Come ho detto sono partito con qualche timore di rompere la vettura, ma con il passare dei chilometri mi sono sciolto e mi sono goduto la gara, senza esagerare, come è accaduto a qualche top driver che ha preteso troppo da se stesso. Nel punto in cui è uscito di strada Oliver Solberg, pilota protagonista della serie continentale, avevo scritto sul quaderno delle note ‘Sinistra 2, sporca, attenzione, esci’ e in effetti il pilota svedese è finito fuori perdendo molto tempo”.

Conclusa l’esperienza portoghese Roberto Gobbin si prepara al prossimo appuntamento dell’Abarth Rally Cup, in programma a novembre in Ungheria, per difendere la sua seconda piazza in campionato. “Sempre che ci permettano di andare; con questa emergenza Coronavirus ogni giornata è un’incognita” conclude il pilota pinerolese, mentre la 124 Abarth rally è tornata a Monforte, nell’officina di Evo Motorsport, per una revisione generale per essere al massimo della forma prima della prossima gara.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Fafe Montelongo è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

 

Trasferta portoghese per Roberto Gobbin nel segno dello scorpione

Terza gara stagionale sempre con i colori della scuderia torinese Winners Rally Team, per il pilota pinerolese che per la prima volta nella sua carriera varca i confini nazionali per disputare un rally. Dopo l’ottima prova di luglio al Rally Roma Capitale, torna al suo fianco il navigatore genovese Alessandro Cervi, per dare la caccia a punti pesanti nell’Abarth Rally Cup. Cavallo di battaglia sarà ancora la 124 Abarth rally, rivista dopo il ritiro del Città di Torino nell’officina Evo Motorsport a Monforte d’Alba.  La presenza di Roberto Gobbin al Rally Fafe Montelongo in Portogallo, sarà supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Foto archivio Elio Magnano

SAN SECONDO DI PINEROLO (TO), 29 settembre – “Prima o poi bisogna uscire dai confini nazionali. E questa mi sembra la volta buona”. Roberto Gobbin è in partenza per il Rally Fafe Montelongo, gara portoghese valida per il campionato europeo e l’Abarth Rally Cup, che si svolgerà da venerdì 2 a domenica 4 ottobre a Fafe, cittadina nel nord del Portogallo.

Dopo il positivo risultato di Roma Capitale mi interessa proseguire nel trofeo riservato alle 124 Abarth, anche perché attualmente occupo la seconda posizione a sei punti dalla vetta occupata a pari merito dal giovane italiano Andrea Mabellini e da Martin Rada, pilota della Repubblica ceca” continua il pilota pinerolese, titolare della concessionaria Targa Auto di San Secondo di Pinerolo. “Nei giorni scorsi mi sono informato sulle prove speciali portoghesi che conoscerò con le ricognizioni di giovedì prossimo. Ho scoperto che sono prove speciali molto belle, molto veloci nelle quali la nostra 124 Abarth Rally può esprimersi al meglio. Al mio fianco torna il navigatore genovese Alessandro Cervi, con il quale ho disputato con soddisfazione il Rally Roma Capitale, anche lui alla sua prima esperienza all’estero”.

Cavallo di battaglia dell’equipaggio portacolori della scuderia torinese Winners Rally Team sarà come ormai consuetudine la 124 Abarth rally curata da Dario e Miky di Evo Motorsport di Monforte. “Dopo sei gare senza significativi problemi, sono stato costretto al ritiro al Rally Città di Torino di inizio settembre per problemi alla turbina. Dopo la gara abbiamo riportato la 124 Abarth rally in officina per le riparazioni del caso e abbiano effettuato un test per controllare che tutto fosse a posto e tutto ha funzionato alla perfezione” afferma Gobbin, che in Portogallo scatterà con il numero 26 sulle portiere.

Per me è importante fare chilometri, fare esperienza in gare che non ho mai visto e raccogliere più punti possibili per l’Abarth Rally Cup. esattamente ciò che mi affascina di questa annata 2020, partita molto in ritardo per l’emergenza Covid. Ma che mi ha già permesso di partecipare a una gara di grande spessore e chilometraggio come il Rally Roma Capitale

Il Rally Fafe Montelongo 2020 entra nel vivo giovedì 1 ottobre con le ricognizioni del percorso, per proseguire venerdì con lo shake down. Sabato alle 8.30 partono i cronometri che si fermeranno domenica con la conclusione della gara alle ore 18.30. Il Rally Fafe Montelongo si sviluppa su un percorso di 535,06 km di cui 182,94 suddivisi in 18 prove speciali, tutte su asfalto. La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Città di Torino sarà supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Monastero “turba” Roberto Gobbin al Rally Città di Torino

Gara finita alla prima speciale del rally, la Monastero, per il pilota pinerolese, portacolori di Winners Rally per una probabile rottura del turbo della 124 Abarth rally. La presenza di Roberto Gobbin al Rally Città di Torino era supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Foto Elio Magnano

PIANEZZA (TO) – Dura appena quattro chilometri il 35° Rally Città di Torino di Roberto Gobbin, affiancato nell’occasione da Stefano Bruno Franco. Il pilota pinerolese, infatti, si ferma al termine della prima prova speciale della gara, la Monastero di 7”5 km, per problemi alla turbina della sua Abarth 124 rally, ma già a metà prova aveva dovuto alzare il piede dall’acceleratore. “Un vero peccato. Dopo cinque gare, sei se contiamo anche la cronoscalata Cesana-Sestriere, la vettura dello Scorpione si è fermata anzitempo. Nello Shake Down del Rally Città di Torino, tutto aveva funzionato alla perfezione e l’allenamento fatto sulle lunghe prove speciali del Rally di Roma Capitale mi rendevano particolarmente fiducioso sul proseguimento della gara. Purtroppo a metà della Monastero il motore della 124 Abarth rally ha cominciato a perdere potenza, abbiamo rallentato, chiudendo la speciale a 1’28” dal miglior tempo assoluto, fermandoci appena dopo il fine prova” racconta il pilota pinerolese.

Ora porteremo la vettura nell’officina di Evo Motorsport a Monforte d’Alba, per valutare i danni e in quanto tempo si potranno riparare. Personalmenter sospetto sia il turbo, ma è una diagnosi fatta senza aprire il cofano. Appena sarà possibile torneremo in prova speciale. Spero già nel primo fine settimana di ottobre” afferma il portacolori di Winners Rally Team.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Città di Torino era supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Roberto Gobbin: al Rally Città di Torino non si rinuncia  

Seconda gara della stagione per il pilota pinerolese che sarà presente sabato prossimo al 35° Rally Città di Torino al volante della sua 124 Abarth rally, curata da Evo Motorsport per i colori di Winners Rally Team. Per la prima volta sarà affiancato da Stefano Bruno Franco, esperto navigatore con oltre cento gare in carriera. La presenza di Roberto Gobbin al Rally Città di Torino sarà supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Foto archivio Elio Magnano (Rally Città di Torino 2019)

SAN SECONDO DI PINEROLO (TO) – “Possiamo tranquillamente definire il Città di Torino la mia gara di casa”. Roberto Gobbin si appresta ad affrontare la 35esima edizione del Rally Città di Torino, in programma sabato prossimo 12 settembre con partenza e arrivo a Pianezza, cittadina che dista una cinquantina di chilometri da San Secondo di Pinerolo, sede di Targa Auto, la concessionaria di Roberto Gobbin.

Questa è una stagione strana, che presenta molte difficoltà a fare un programma. Ho inserito il Città di Torino, per amicizia con Mario Ghiotti, l’organizzatore, per mantenermi in forma in vista dei prossimi impegni dell’Abarth Rally Cup e perché le prove sono molto belle. Il chilometraggio del Città di Torino è decisamente minore del Roma Capitale che ho affrontato a fine luglio, ma non bisogna certo sottovalutarle”. La gara torinese, inoltre, presenta quest’anno la grande novità della speciale del Col del Lys, da molti definita l’università dei rally, al contrario, con partenza a Mollar, in Valle di Lanzo e conclusione subito dopo lo scollino con un breve tratto in discesa verso Rubiana, in Valle di Susa.

È la mia quarta partecipazione al Rally Città di Torino, due volte con la Panda (nel 2015 con Davide Gulfi e 2016 con Renzo Fraschia) senza mai salire sul podio e lo scorso anno con la 124 Abarth rally. Era la seconda gara che disputavo con la vettura dello Scorpione dopo il Rally di Alba corso nel diluvio totale. Il Torino iniziò con lo Skake Down sotto la pioggia, poi, via via, le condizioni migliorarono e ottenni il mio miglior risultato con la 124 Abarth rally, vincendo la classe RGT e conquistando il 14° posto assoluto”. Anche per questa edizione l’obiettivo del pilota pinerolese è ambizioso. “Mi piacerebbe entrare fra i primi venti della classifica assoluta, cosa non facile vista la presenza di quindici vetture di Classe R5 e numerose altre top car. Inoltre avrò un avversario in classe, una Porsche contro cui sarà bello battagliare in prova speciale. Affronteremo la gara nel migliore dei modi. Dario e Michi di Evo Motorsport hanno rivisto la vettura e noi scalderemo i muscoli effettuando lo Shake Down per essere pronti alla gara di sabato, quando scatteranno i cronometri” afferma il pilota pinerolese portacolori di Winners Rally Team, che avrà per la prima volta al suo fianco Stefano Bruno Franco, esperto navigatore che vanta un curriculum di oltre cento gare in vent’anni di attività.

Il 35° Rally Città di Torino si svolge interamente nella giornata di sabato 12 settembre, con partenza alle ore 8.31 da Pianezza, tre prove speciali da percorrere due volte: Monastero (km 7,50), Mezzenile (km 7,50) e Col del Lys (Km 14.40) per un totale di 58,80 km cronometrati su un percorso totale di 229,78 km. La gara si concluderà a Pianezza nel parco di Villa Leumann alle ore 17.12. Sempre Pianezza ospiterà il riordino e parco assistenza dalle 11.59 alle 14.05 e le verifiche sportive di venerdì (dalle 11.00 alle 19.30 nel parco assistenza) e lo Shake Down a Rubiana (dalle 14.30 alle 19.00). Il 35° Rally Città di Torino è valido per la Coppa Rally di Zona e per la Michelin Rally Zone Cup.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Città di Torino sarà supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

 

Roberto Gobbin conquista il podio dell’Abarth Rally Cup al rally Roma Capitale

Inizia con il sorriso la stagione del pilota pinerolese, che chiude secondo nell’Abarth Rally Cup in un rally caratterizzato da un’atmosfera particolare e dal gran caldo. Affiancato dal navigatore Alessandro Cervi, con il supporto tecnico di Evo Motorsport che ha curato la 124 Abarth rally e dalla scuderia Winners Rally Team è secondo nel challenge dello “Scorpione”. Gobbin è giunto felicemente al traguardo nonostante un paio di piccoli inconvenienti che ne hanno rallentato la galoppata. La trasferta di Roberto Gobbin a Roma è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo

FIUGGI (FR), 27 luglio – “Non le definirei vacanze romane, ma è stata una splendida esperienza”. Roberto Gobbin commenta così soddisfatto la sua partecipazione al Rally Roma Capitale di sabato 25 e domenica 26 luglio, gara valida per il Campionato Europeo FIA ERC 2020, per il Campionato Italiano Rally e, soprattutto, per l’Abarth Rally Cup, serie cui il pilota di Pinerolo è iscritto.

Roberto Gobbin, affiancato da Alessandro Cervi, ha terminato il rally 46° assoluto, terzo di categoria R-GT e secondo di Abarth Rally Cup con la sua 124 Abarth rally curata dalla EVO Motorsport di Monforte per i colori di Winners Rally Team. “L’atmosfera di una gara di questo livello è assolutamente diversa da quella che si respira nelle gare di zona. Una sensazione fantastica”. La gara di Roberto Gobbin è stata improntata alla prudenza, avendo come primario obiettivo vedere il traguardo, facendo affidamento sul ritmo, senza prendere eccessivi rischi. “Abbiamo iniziato con la qualifyng stage che definisce la posizione di partenza senza fare classifica. Davanti a me partiva Enrico Brazzoli, che ha avuto un brutto incidente e sono rimasto fermo parecchio tempo prima di muovermi. In quel momento ho capito che sarebbe stata una gara molto selettiva, che andava affrontata con la testa”. Quando scattano i cronometri Gobbin si trova subito a confronto con un giovanissimo come Andrea Mabellini, che compirà ventun’anni il prossimo mese, ma vanta una notevole esperienza in pista e con le vetture top del panorama rallistico.

Pur non prendendo rischi, badando bene a mettere sempre le ruote in strada, il ritardo da Mabellini è sempre rimasto contenuto in pochi secondi ogni prova speciale, assolutamente accettabile” sottolinea Gobbin. Tutto bene fino al termine della prima tappa, quando la 124 Abarth rally ammutolisce. “Nel corso della giornata aveva già dato qualche ‘colpo di tosse’ di natura elettrica minacciando di spegnersi. Al termine della prima tappa siamo andati in parco assistenza e ci siamo preparati per la giornata di domenica. Usciti dal parco assistenza la 124 Abarth rally si è spenta e siamo entrati nel riordino notturno con 15 muniti di ritardo che equivalgono a 2’30” di penalità”.

La sanzione fa perdere a Gobbin-Cervi nove posizioni nella classifica assoluta e il contatto con Mabellini, ma non la grinta e la determinazione di affrontare nel migliore dei modi la seconda tappa. “Abbiamo continuato con il nostro passo, anche perché la classifica era abbastanza definita. Purtroppo nel corso dell’undicesima prova speciale, il secondo passaggio di giornata sulla Rocca Santo Stefano, ci siamo girati e la 124 Abarth rally si è spenta. E non voleva più saperne di ripartire nonostante avessimo sostituito l’alternatore nel parco assistenza precedente (si scoprirà poi che era un problema di massa). Fortunatamente alcuni spettatori ci hanno dato una spinta e siamo riusciti ad avviarci, anche se in quell’occasione abbiamo perso ulteriori 1’14” dal nostro avversario diretto” racconta ancora Gobbin, che comunque riesce a vedere il traguardo e concludere con soddisfazione sul podio dell’Abarth Rally Cup questa trasferta romana.

Come dicevo l’esperienza è stata decisamente positiva e appagante. Il Rally Roma Capitale è stato molto affaticante soprattutto per il caldo intenso che abbiamo patito. Ogni volta che entravamo o uscivamo dal parco assistenza ci veniva misurata la temperatura come precauzione anti Covid. In una di quelle occasioni hanno anche misurato la temperatura dell’abitacolo che ha raggiunto i 49°. Debilitante. La 124 Abarth rally ha un abitacolo molto piccolo, decisamente più angusto delle altre vetture. E ciò si è fatto sentire, specialmente dopo le prove del sabato, come la Santopadre di 21,17 km, affrontata a metà giornata. In passato avevo già affrontato prove più lunghe, come la Mini Ronde del Sanremo di 33 km, ma in quell’occasione correvamo di notte con temperature decisamente inferiori. Inoltre non avevo mai disputato un rally così lungo con oltre 800 km di percorso e quasi 200 di prove speciali. Un rally di altri tempi come piacciono a me”.

Gobbin torna dal Rally Roma Capitale con il sorriso sulle labbra: “Mi è piaciuta moltissimo la speciale di Pico, sporca e insidiosa, che ha fatto molte vittime (fra le quali anche uno dei favoriti per la vittoria assoluta come Andrea Crugnola) e il gran discesone finale della Santopadre. Belle, veramente belle. Ora non vedo l’ora di tornare in gara, anche se non so quale sarà il prossimo impegno. Sicuramente seguirò l’Abarth Rally Cup, ma i calendari sono ancora in evoluzione. Io, però, sono pronto a risalire in macchina con tanta esperienza in più”.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Roma Capitale è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Roberto Gobbin parte per Roma Capitale con la benedizione di Luciano Trombotto  

Inizia con l’appuntamento laziale, valido per il Campionato Italiano ed Europeo Rally, la stagione del pilota pinerolese portacolori di Winners Rally Team. Confermata la 124 Abarth rally, autografata nei giorni scorsi dall’ex pilota pinerolese Luciano Trombotto, e curata da Evo Motorsport. A fianco di Gobbin torna Alessandro Cervi, vincitore di Rally Italia Talent nel 2017, che già aveva corso con lui lo scorso anno. A sostenere Gobbin-Cervi nella trasferta romana ci saranno le concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo

SAN SECONDO DI PINEROLO (TO), 20 luglio – “Non sarà quello che avrebbe potuto essere, ma almeno si ricomincia”.

 

La prende con filosofia Roberto Gobbin, che dopo aver preso dimestichezza nello scorso anno con la 124 Abarth rally, nell’inverno scorso aveva lavorato per concedersi una stagione ai massimi livelli con la berlinetta torinese, disputando le gare su asfalto dell’Abarth Rally Cup, challenge che si svolge all’interno del prestigioso Campionato Europeo Rally. “L’idea era di confrontarci in Europa, con gli altri trofeisti provenienti da tutto il continente in una sfida molto stimolante” afferma il pilota pinerolese, titolare della Concessionaria Targa Auto di San Secondo di Pinerolo. Purtroppo l’emergenza Coronavirus ha drasticamente tagliato il calendario gare, riducendo gli appuntamenti. “Partiremo con il Rally Roma Capitale del prossimo fine settimana, quindi affronteremo a fine agosto il Barum Rally a Zlin, in Repubblica Ceca e concluderemo la stagione con il Rally Hungary di novembre a Nyíregyháza, in Ungheria. Se ci sarà l’opportunità faremo anche un’apparizione sulle strade italiane, anche se per ora questa gara non è pianificata”.

In questo periodo, però, Roberto Gobbin non è rimasto con le mani in mano. La 124 Abarth rally è stata amorevolmente curata da Dario e Michi di Evo Motorsport nella loro officina di Monforte d’Alba, per essere pronta per la gara italiana. “Nei giorni scorsi la vettura è tornata nelle vetrine della mia concessionaria a San Secondo di Pinerolo ed è passato a trovarmi Luciano Trombotto, pilota pinerolese che con la 124 Abarth corse e vinse sul finire degli anni Sessanta e nella prima metà degli anni Settanta (vinse per due anni consecutivi il Rally dell’Isola d’Elba, nel 1971 e 1972, “rischiando” di conquistare il titolo tricolore). Luciano ha autografato il parafango della mia 124 Abarth rally, e per me è un onore e anche un’emozione”.

Il Rally Roma Capitale, quinta gara in carriera di Roberto Gobbin con la 124 Abarth rally, è una novità assoluta per il pilota portacolori di Winners Rally Team, che ritrova al suo fianco il genovese Alessandro Cervi, con il quale ha già disputato il Valli Cuneesi dello scorso anno. Cervi ha già affrontato il Rally Roma Capitale nel 2017 come premio di vincitore di Rally Italia Talent di quell’anno. A seguire la vettura ci saranno, come per tutta la scorsa stagione, Dario Araldo e Micky Pirina di Evo Motosport. Gobbin-Cervi partiranno con il numero 35 sulle fiancate della loro 124 Abarth rally iscritta nella categoria R-GT e dovranno confrontarsi con altri due equipaggi iscritti nell’Abarth Rally Cup. La stagione di Roberto Gobbin è sostenuta dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Il Rally di Roma Capitale aprirà i battenti martedì 21 luglio con le operazioni di verifica presso il quartier generale di Fiuggi (FR), operazioni che proseguiranno anche nella giornata di mercoledì 22 luglio. Venerdì 24 luglio a Fumone si svolgerà lo Shake Down, mentre in serata, a partire dalle ore 17.15 inizierà la cerimonia di partenza dal suggestivo spazio antistante Castel Sant’Angelo a Roma. La gara inizierà sabato mattina 25 luglio alle ore 7.40 per concludere la prima tappa alle ore 19.00, mentre la seconda e conclusiva tappa si svolgerà domenica 26 luglio dalle ore 7.20 alle 18.30 con il podio di Fiuggi. Il Rally Roma Capitale 2020 si sviluppa su un percorso di 813.57 km suddiviso in due tappe e 15 prove speciali per un totale di 197,80 km cronometrati.

Rallisti ai tempi del Coronavirus. Roberto Gobbin: “Dall’A112 alla 124 Rally l’importante è che siano Abarth”

Il pilota della Valle Chisone ha sentito nascere da bambino la passione sulle strade che portano al Sestriere, vedendo transitare per il suo paese le vetture in trasferimento del Rallye Monte-Carlo degli anni Sessanta. Raggiunta l’età della patente compra un’A112 Abarth con la quale corre per alcuni anni prima di appendere il casco al chiodo per motivi economici. Raggiunta la solidità lavorativa con la sua concessionaria TargaAuto nel 2015 acquista di getto una Panda Kit con la quale corre fino a inizio 2019, quando compra una 124 Abarth Rally R-GT con la quale conquista il titolo di categoria nella finale CIR-WRC di Como. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com). Foto di apertura: Gobbin-Fraschia sul podio del Trofeo ACI Como

SAN SECONDO DI PINEROLO (TO) – Ci sono strade che portano lontano. Soprattutto con la fantasia. Quando negli anni Sessanta i genitori del piccolo Roberto Gobbin portavano il loro bambino a vedere passare le vetture del Rallye Monte-Carlo che salivano al Sestriere durante i trasferimenti che dalle città di mezza Europa percorrevano la tappa di avvicinamento verso il Principato di Monaco, non immaginavano che così facendo instillavano nel loro erede la passione per le auto da corsa.

Che nessuno in famiglia aveva.

Da bambino abitavo a Villar Perosa e la strada che saliva al Colle era percorsa dalle vetture del Rallye di Monte-Carlo che da Roma, o Atene, andavano al Controllo Timbro del Sestriere. Alle 4 del mattino, al buio e nel freddo glaciale di fine gennaio come era negli anni Sessanta, guardavo quelle macchine da sogno salire e immaginavo di poter essere un giorno al volante di una di esse”.

Una fantasia innocente per un bambino in un paese che aveva pochi altri svaghi.

Uno dei miei preferiti era andare a vedere le vetture della famiglia Agnelli che veniva a Villar Perosa con macchine che difficilmente si vedevano nelle mani di altre persone”, perché Gianni Agnelli era un passionato di auto sportive e ha posseduto alcune fuoriserie da sogno, specie Ferrari, firmate dai più illustri carrozzieri dell’epoca.

A buttare benzina sul fuoco della passione del giovane Roberto Gobbin nel 1973 passa sulle stesse strade anche il Giro Automobilistico d’Italia, e il dodicenne ragazzino della Val Chisone impazzisce nel guardare auto come le Lancia Stratos, le Ligier JS2, i prototipi Abarth 030 e 031, De Tomaso Pantera, mostri come le Porsche 935 Turbo, Lancia Beta Montecarlo Turbo, solo per citare le più eccitanti che negli anni Settanta presero parte alla gara.

Un anno dopo, è il 1974, nasce il Giro delle Valli Pinerolesi, che si svolge in zona e che sarà un’altra fonte di spettacolo per il giovane Gobbin, una gara che dura fino al 1981, anno della svolta anche per l’appassionato ragazzino pinerolese, che ormai ragazzino non è più.

La cosa strana è che ero veramente attratto dalle auto da rally, anche se in famiglia nessuno aveva la mia stessa passione. Mio padre non aveva neppure la macchina. Io invece facevo la posta al giornalaio tutte le settimane per comprare appena arrivavano Autosprint e Rombo, allora unici strumenti di informazione per noi appassionati, che a quel tempo dedicavano ampie pagine al mondo dei rally, dal mondiale ai rally di zona, con articoli, fotografie e classifiche complete”.

E si arriva finalmente al 1981 quando Roberto Gobbin torna dal servizio militare e può finalmente soddisfare la sua voglia di rally acquistando una A112 Abarth dipinta con i colori Alitalia, come le 131 Abarth ufficiali che gareggiano nel mondiale rally.

Le macchine, oltre che la mia passione erano diventate il mio lavoro. Avevo una Golf GTI e la diedi in permuta in cambio dell’A112 Abarth che nei rally andava per la maggiore: e assieme a Paolo Falco, un amico che condivideva con me la passione per le gare ci schierammo al via del Rally Team 971”. Il tempo ha cancellato la memoria dei risultati, comunque i due amici riuscirono a vedere al traguardo, anche se la loro vettura non era certo al top della preparazione e nelle gare piemontesi erano presenti le velocissime Fiat 127 curate da Piero Lavazza, allora imbattibili.

La prima A112 venne sostituita da una seconda A112 Abarth Gruppo N e per alcuni anni Roberto Gobbin partecipa alle gare di zona prima di decidersi ad appendere il casco al chiodo.

La passione c’era ed era tanta, ma i costi erano per me insostenibili. Perciò decisi coscientemente di smettere e non pensarci più. Ho derogato solo una volta facendo da navigatore sulla Renault 11 Turbo di Roberto Rabino”.

Se Roberto Gobbin non può più soddisfare concretamente la sua passione per i rally, le auto continuano a essere la sua fonte di vita, lavorandoci quotidianamente nella concessionaria Fiat-Lancia e poi, a inizio terzo millennio, fondando la concessionaria TargaAuto di San Secondo di Pinerolo, avventura iniziata e proseguita tuttora insieme a Enzo Saluzzo, con il quale lavora da un quarto di secolo, ancora prima di mettersi in società.

Oltre la mia passione per le auto da rally, ho la passione per la caccia, la mountain-bike e lo snowboard alpino che pratico a buon livello. Per trent’anni mi sembrava che quelle passioni mi bastassero”.

Ma si sa, le concessionarie auto sono un porto di mare, con gente che va e viene, racconta storie e porta notizie.

Un giorno un amico mi disse che a Cuneo stavano vendendo una Panda Trofeo. Fu un raptus. Andai a Cuneo e in meno di dieci minuti ho concluso l’acquisto”.

Ancora una volta è il Rally Team ‘971 a essere il palcoscenico del ritorno in gara di Roberto Gobbin.

Nel tempo si parlava di rally con molte persone; la passione c’era e in una concessionaria si parla di poche altre cose oltre alle auto, specie di quelle da corsa. Una delle persone con la quale chiacchieravo spesso di rally era Davide Gulfi, con cui avevo anche rapporti di lavoro oltre che di amicizia. Avevamo sempre detto che se fossi tornato a correre lo avrei fatto con lui e così fu”.

La gara chierese di fine maggio 2015 non fu fortunata e i due pinerolesi si ritirarono già nelle prime battute, per l’immediata rottura di un manicotto dell’olio. Ma ormai il germe era inoculato nelle vene di Gobbin e Gulfi che due mesi dopo si presentano al via del Rally del Tartufo senza ottenere miglior fortuna. La sorte cambia al Pietra di Bagnolo di inizio settembre quando i due portacolori di Winners Rally Team, la scuderia che seguirà Gobbin in tutte le gare della sua Fase-2 rallistica, salgono sul podio di Classe A5, prima di fare centro pieno vincendo la Classe A5 al Rally del Grignolino di fine novembre dello stesso anno, loro quinta gara insieme.

Inizialmente mi curavano la Panda Orazio Ribet e suo figlio Flavio, anche loro nel giro dei rally, che però non potevano seguirla per i loro impegni. Fu Flavio Tarantino a presentarmi Dario e Michi di EVO Motorsport che mi seguono tuttora, che misero le mani sulla Panda, avvalendosi anche la consulenza di Rino Edmondo di RoRally, uno dei maggiori specialisti delle piccole Fiat”.

A fine anno per la prima volta sale a destra di Roberto Gobbin Renzo Fraschia, navigatore della Val Chisone che vanta un’esperienza di oltre 200 gare e sarà al fianco del pilota pinerolese per 18 delle sue trenta gare disputate.

Renzo è stato fondamentale nel mio percorso di crescita. Guidare una vettura stradale, anche se potente, è assolutamente differente dal gareggiare in prova speciale in un rally. Nonostante la mia lunga militanza nel mondo delle automobili, i consigli di Renzo Fraschia sono stati preziosi per affinare il mio stile di guida, per lavorare sugli assetti e su tutti quei particolari che trasformano una gara di metà classifica in una vincente”.

Con Fraschia a fianco si prende delle belle soddisfazioni, conquistando per otto volte la vittoria di Classe (le altre due arrivano con Davide Gulfi, al Grignolino 2015 e Flavio Tarantino al Rally di Alba 2016).

La Classe A5 è sempre stata una categoria battagliatissima dove la differenza fra il vincere e il perdere si misura in una manciata di secondi. E ciò è bellissimo. Con la Panda mi sono preso delle belle soddisfazioni. Ricordo ancora il dosso del Team quando la Panda sembrava non voler più scendere a terra, o la grande battaglia al Rally della Lanterna del 2018 quando io e Renzo abbiamo vinto la classe su strade bellissime, in una gara organizzata alla perfezione, dopo una battaglia durata dall’inizio alla fine della gara, anche se abbiamo vinto tutte le prove speciali”.

Anche i grandi amori a volte finiscono.

E nella primavera scorsa è finita la liaison fra Roberto Gobbin e la Panda Kit.

Lo scorso anno ho iniziato al Valli Cuneesi con Alessandro Cervi. Abbiamo vinto la prima prova, poi siamo finiti indietro e ci siamo ritirati. Sono partito al successivo Grappolo affiancato da Renzo Fraschia. Dopo sette prove eravamo al comando della Classe A5 ma nell’ultima speciale ci siamo fermati. Era ora di dire basta. Facevamo fatica a trovare i ricambi della Panda e la vettura non era più affidabile”.

A quel punto Gobbin decide di voltare pagina.

La sua TargaAuto è concessionaria Abarth e lui è da sempre appassionato di auto dello Scorpione.

Volevo cambiare vettura, ma volevo continuare a correre con una vettura italiana come ho sempre fatto. Era d’obbligo rivolgerci all’Abarth e abbiamo contattato Giovanni Bernacchini che seguiva i clienti Abarth e abbiamo acquistato una 124 Abarth Rally nuova che non aveva mai corso”.

Nonostante la vettura abbia già tutti gli sviluppi necessari è necessario affinarla e lavorarci su per renderla competitiva nei rally.

La 124 Abarth Rally è una piccola WRC con 310 cavalli di potenza trazione posteriore e moltissima elettronica cui bisogna assuefarsi. È divertentissima da guidare e ammiratissima nei parchi assistenza, al punto che regolarmente arrivano persone, sia giovani sia quelli che si ricordano la spider degli anni Settanta per farsi fotografare a fianco”.

La seconda parte della stagione, dopo i due ritiri con la Panda, è favorevole a Gobbin-Fraschia che conquistano quattro vittorie di classe nelle quattro gare di Coppa Italia che disputano (oltre la cronoscalata della Cesana-Sestriere), nonostante siano state disputate tutte in condizioni meteorologiche a dir poco proibitive. Con la ciliegina sulla torta del 15esimo assoluto al Rally Città di Torino.

A fine anno sono stato ammesso alla finale del CIR-WRC di Como, una gara su prove difficilissime con tutti migliori specialisti italiani che si giocavano il titolo nelle varie categorie. Purtroppo abbiamo avuto problemi di elettronica che ci hanno fatto precipitare nella classifica assoluta in una posizione che non era quella che ci aspettavamo. Abbiamo comunque vinto la Categoria R-GT, una vittoria che mi da il titolo tricolore di Coppa Italia di categoria. E nuovi stimoli per la stagione 2020”.

Che non è mai partita.

Volevo togliermi la soddisfazione di fare qualche gara all’estero seguendo il Trofeo 124 Abarth che prevede gare in giro per l’Europa. Abbiamo lavorato tutto l’inverno per avere la 124 Abarth Rally nelle migliori condizioni possibili, preso contatti con sponsor che erano interessati al mio programma. Il Coronavirus ha fermato tutto, ma appena riaccenderanno il semaforo verde in prova speciale io sarò nuovamente al via”.

Roberto Gobbin incoronato re in Coppa Italia delle R-GT con la 124 Abarth rally al Trofeo ACI Como

Il pilota di Miradolo di Pinerolo, affiancato dal navigatore della Val Chisone, Renzo Fraschia, conquista nella finalissima la vittoria della categoria dedicata alle Gran Turismo; conclude terzo fra gli Over 55 e manca il centro fra i migliori venti dell’assoluta solo per una doppia divagazione e un problema al cambio. Ma è soddisfattissimo della crescita avvenuta in soli tre mesi con la berlinetta dello scorpione, arricchendo ulteriormente la mensola delle coppe nella concessionaria Targa Auto a Miradolo di Pinerolo. Foto Elio Magnano

COMO (VC), 26 Ottobre – Soddisfatto, soddisfattissimo, ma un pizzico di disappunto c’è. Roberto Gobbin termina il suo 38° Trofeo ACI Como di venerdì 25 e sabato 26 ottobre scorsi in 25esima posizione assoluta fra i finalisti dell’ACI Sport Rally Cup Italia, una sorta di finalissima fra i migliori piloti che hanno disputato la coppa nelle nove zone della penisola. Il pilota pinerolese conquista anche il successo fra le R-GT con la sua 124 Abarth rally ed è terzo fra gli Over 55. Un ottimo risultato.

Che però poteva essere migliore senza le disavventure capitatemi nei due passaggi sulla prova speciale Alpe Grande, quando sono stato protagonista di un testacoda sia nel primo sia nel secondo giro, e mi si è bloccato il cambio nella prova finale” commenta Gobbin, dopo aver festeggiato sabato sera il risultato sul palco arrivi di Piazza Cavour a Como, insieme al suo navigatore Renzo Fraschia.

La gara per l’equipaggio portacolori della scuderia Winners Rally Team era cominciato nel migliore dei modi con un buon 22° tempo nella prova pomeridiana di venerdì, la Pian del Tivano, immediatamente bissata dal 23° assoluto sulla speciale di Bellagio che chiudeva la giornata, facendo risultare l’equipaggio pinerolese 22° assoluto fra gli iscritti alla Coppa (oltre una settantina, la maggior parte dei quali al volante di muscolose R5 dotate di quattro ruote motrici, particolarmente a loro agio sul viscido del rally lariano) e secondo fra gli Over 55, preceduto unicamente da Claudio De Cecco, su una Hyundai i20 R5, un pilota di trentennale esperienza sulle prove speciali; avendo quasi dieci secondi di vantaggio sul terzo classificato fra i veterani.

Il sabato sembra partire per il verso giusto e il 28° tempo dell’assoluta fra i finalisti della Coppa ACI Sport permette a Gobbin e Fraschia di mantenere la posizione in classifica allungando fra gli Over 55, ma la successiva Alpe Grande riserva un testacoda su una lunga curva in appoggio da affrontare in piena velocità. Gobbin perde almeno una trentina di secondi che lo fanno precipitare in 29esima posizione della classifica generale e perdere la seconda posizione fra gli Over 55. Ma c’è ancora tutto il ripassaggio sulle prove e i due pinerolesi sono ottimisti. A conferma che la loro posizione in classifica è bugiarda staccano il 19° tempo nella prova successiva, e sono nuovamente secondi in prova speciale fra gli Over 55 recuperando 8” in classifica. L’ottimismo cresce; anche l’insidiosa Corrido, con l’asfalto della sua discesa trasformato in una saponetta, va nel migliore dei modi e, nonostante un atteggiamento prudente, recuperano altre due posizioni nella classifica assoluta, e altri 1”5 fra i veterani. Tutto si gioca sulla prova finale, la ripetizione dell’Alpe Grande, che alla fine risulta la vera bestia nera per Roberto Gobbin-Renzo Fraschia. Un nuovo testacoda, questa volta in un tornante, e soprattutto il cambio bloccato in sesta marcia nella salita fanno perdere ben 1’10” ai portacolori di Winners Rally Team e la speranza di entrare fra i migliori venti dell’assoluta e riprendere quel secondo posto fra gli Over 55, posizione che hanno ampiamente dimostrato di meritare avendo segnato la seconda miglior prestazione in prova in cinque delle sette speciali, ovvero tutte le volte che non hanno avuto problemi.

Il Rally Trofeo ACI Como mi è piaciuto parecchio. Le prove speciali sono tutte belle. La mia preferita è sicuramente la Bellagio del venerdì sera. L’Alpe Grande è stata la nostra bestia nera, ma non per questo è una brutta prova. Abbiamo solo avuto sfortuna. Il Rally Trofeo ACI Como è stata una gara che ha confermato il grande percorso di crescita compiuto con la 124 Abarth rally in soli tre mesi di gare, dal momento in cui abbiamo iniziato questa avventura al Rally Alba del luglio scorso. Questo grazie all’apporto delle nuove gomme Pirelli che hanno funzionato nel migliore dei modi, nonostante ci trovassimo a disputare una gara su delle prove speciali del tutto sconosciute, che abbiamo visionato sotto l’acqua del giovedì, per poi gareggiare in condizioni di prevalentemente asciutto. Quindi con riferimenti non perfettamente adeguati. Una crescita confermata anche dai rilevamenti cronometrici, che ci hanno visto lottare in mezzo alle R5, le vetture top di questi rally. Certo il problema finale al cambio, due forature e due testacoda ci hanno precluso la possibilità di entrare fra i primi venti della classifica assoluta, e di occupare il secondo posto fra gli Over 55, posizione che, tempi alla mano, era ottimale per il nostro passo. Ma non importa, abbiamo fatto una bella gara, ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto prove speciali mai viste e portiamo in Targa Auto a Miradolo di Pinerolo il successo in R-GT dell’ACI Sport Rally Cup Italia. Una gara che ha fatto bene al morale sia a Renzo Fraschia sia a me; a Dario e Micky di Evo Motorsport che hanno seguito la macchina in modo impeccabile e agli amici che mi sostengono come la concessionaria Ellero di Mondovì”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Flash back Roberto Gobbin: anche al Città di Torino prosegue sotto la pioggia l’apprendistato con la 124 Abarth rally

Secondo rally dopo l’Alba per il pilota pinerolese, nuovamente affiancato dal navigatore della Val Chisone Renzo Fraschia, e grandi passi di crescita nella guida della berlinetta dello scorpione, e approfondimento della conoscenza dei suoi 310 cavalli che spingono alle stelle i mille chili della vettura. Nonostante le condizioni difficili, con pioggia torrenziale allo shake down del venerdì e asfalto viscido, insidioso e scivoloso sulle prove speciali del sabato, con la classica del Lys, Gobbin-Fraschia chiudono quindicesimi assoluti, primi fra gli Over 55, preparandosi ad affrontare la trasferta del Rubinetto di fine mese

PIANEZZA (TO), 7 settembre – I temporali estivi sembrano accompagnare la stagione rallistica di Roberto Gobbin al volante della sua 124 Abarth rally. Dopo l’impegnativo esordio rallistico al Rally Alba del luglio scorso, anche il secondo rally affrontato dal pilota pinerolese con la berlinetta dello scorpione (terza gara se consideriamo anche la cronoscalata Cesana-Sestriere) si è svolta in difficili condizioni meteorologiche che hanno impegnato Roberto Gobbin e il suo navigatore Renzo Fraschia, a domare i 310 cavalli distribuiti su appena 1000 chilogrammi della 124 Abarth rally.

Ogni chilometro di gara percorso ci insegna qualcosa” commenta il portacolori di Winners Rally Teame il Città di Torino ha rappresentato una grandissima lezione di scuola guida rallistica sui fondi difficili” commenta il pilota pinerolese che si è classificato 15° assoluto dopo le sette prove speciali di gara, su 111 equipaggi regolarmente scattati al via sabato mattina; oltre concludere primi di categoria R-GT, ottenendo anche il successo fra i piloti Over 55, vittoria che potrebbe rappresentare il passaporto per il titolare di Targa Auto di Miradolo di Pinerolo verso la finale di Coppa di Zona che si svolgerà a Como a fine ottobre.

La dimostrazione della nostra crescita in gara è evidenziata dai risultati” analizza Gobbin. “Dopo uno shake down del venerdì, iniziato sotto la pioggia torrenziale, che è andata via via rallentando, senza però permettere di fare un buon lavoro in vista della gara che si presentava in condizioni di tempo variabile”. Sabato si parte con la classica speciale del Lys, l’università dei rally, con asfalto scivoloso “e una discesa che fa innamorare della guida”. Gobbin-Fraschia chiudono prudentemente 31esimi assoluti, ma prendono sempre più convinzione nelle loro possibilità e sulla successiva Mezzenile iniziano la rimonta in classifica grazie al 23° tempo assoluto che diventa 19° a Monastero. “La prova di Mezzenile mi ha fatto rimpiangere la Panda. Stretta, nervosa, guidata, sembrava fatta apposta per la macchinetta che ho guidato fin a qualche mese fa”.

La progressione prosegue decisa, anche se le condizioni dell’asfalto al ripassaggio sulle prove si fanno sempre più difficili. Ventiquattresimi sul ripassaggio sul Lys, accelerando in 18esima posizione a Monastero con la sedicesima piazza nella finale di Mezzenile.

Il Rally Città di Torino ci ha confermato che la scelta di gareggiare con la 124 Abarth rally è stata felice. La vettura è molto divertente e sicuramente performante, con tanti cavalli e un peso estremamente contenuto. Certo non è una vettura facile e occorre acquisire molta esperienza per ottenere quelle soddisfazioni che le sue potenzialità prospettano. Ma è solo questione di tempo e cresceremo, riuscendo a raccogliere quei risultati che ci permetteranno di arricchire la bacheca delle coppe in Targa Auto e soddisfare chi collabora con noi, da Dario e Micky di Evo Motorsport i nostri riferimenti tecnici alla scuderia Winners Rally Team alla Concessionaria Ellero di Mondovì che ci supporta” conclude fiducioso Roberto Gobbin.

 

 

 

Flash back: Roberto Gobbin e 124 Abarth rally: matrimonio all’“Alba”  

Prima esperienza in un rally per il pilota pinerolese, affiancato da Renzo Fraschia, con il pungente spider dello scorpione, che affronta la difficilissima gara piemontese del CIR-WRC in condizioni climatiche proibitive, con strade ricoperte di fango e foglie, specie nei passaggi mattutini. Alla fine i portacolori di Winners Rally Team salgono felicemente sulla pedana di arrivo, conquistando il 56° posto assoluto, conquistano il podio fra gli Over 55 e sono primi di Classe R-GT, portando un altro trofeo in Targa Auto a Miradolo di Pinerolo. Foto Elio Magnano

 

ALBA (CN), 28 luglio – Un esordio più impegnativo non ci poteva essere. Roberto Gobbin affronta per la prima volta le prove speciali di un rally al volante della nuova 124 Abarth rally schierandosi al via del 13° Rally Alba, gara valevole per il Campionato Italiano WRC, che segna il record stagionale di iscritti in Italia assegnando il numero 1 nientemeno che al nove volte campione del mondo Sébastien Loeb affiancato da Daniel Elena.

 

Dopo 26 gare disputate con la Panda Kit, in primavera ho deciso di fare il salto a questo mostro che la Fiat 124 Abarth. Una vettura che pesa quasi esattamente come la Panda, attorno ai 1100 chilogrammi, ma ha all’incirca il doppio dei cavalli, toccando quota 310 CV. Poi la distribuzione dei pesi assolutamente diversa, anche se è perfettamente bilanciata, ma ha la trazione posteriore, invece di essere tutto avanti come la Panda” afferma a fine gara il pilota pinerolese, che ha condiviso l’avventura sulle prove speciali delle Langhe assieme a Renzo Fraschia, con il quale aveva già corso altre 14 volte con la Panda, l’ultima delle quali al Grappolo concluso con un ritiro.

 

Il Rally Alba 2019 è stato una gara infernale, caratterizzata da quei temporaloni estivi che nelle Langhe trascinano fango e fogliame sulla strada, trasformando l’asfalto delle prove speciali in una scivolosa pista di pattinaggio. La gara di Gobbin-Fraschia è stata caratterizzata da un approccio molto prudente. “Per noi non era importante il risultato, quanto cominciare ad apprendere i meccanismi di questa vettura che non perdona nella sua complessità. Innanzi tutto bisogna imperare a gestire la notevole componente elettronica, che caratterizza la 124 Abarth rally che invece è assolutamente assente sulla Panda” afferma il portacolori di Winners Rally Team.

 

La gara inizia sabato sera, 27 luglio, con la prova spettacolo nello stretto toboga della zona industriale di Alba, un tratto cronometrato molto stretto e insidioso non certo adatto a esprimere tutto il potenziale della 124 Abarth rally, ma Roberto Gobbin riesce a chiudere la prima giornata senza problemi ripromettendosi di scalare la classifica nelle prove “su strada” del giorno dopo. E così è anche se al via di domenica mattina i concorrenti debbono affrontare la gara con l’incognita gomme imperante. E soprattutto partire dalla prova di Roddino che è quella che Gobbin gradisce meno. Ma sono subito una quindicina di posizioni guadagnate e diventa chiaro che per l’equipaggio di Winners Rally Team ci sono obiettivi importanti da raggiungere. “Eravamo l’unico equipaggio iscritto in R-GT, quindi quella classifica non conta, ma avevamo nel mirino di fare bene nella classifica Over 55 con ben 19 concorrenti al via, alcuni dei quali su vetture estremamente performanti, come il blasonato svizzero Olivier Burri, che disponeva di una Volkswagen Polo R5, lo stato dell’arte nel mondo dei rally, alcune vetture S2000 e quattro ruote motrici che nel fango delle prime prove sguazzavano che era una meravigliasottolinea Gobbin.

 

La successiva prova di Igliano, la più lunga di giornata, vede l’equipaggio pinerolese rimontare altre dieci posizioni in classifica e soprattutto lottare per il podio fra gli Over 55. Annullato il secondo passaggio sulla Roddino, Gobbin si difende ottimamente sulla ripetizione della speciale di Igliano, prima di tornare nel toboga della prova spettacolo di Alba, che risulta la prova più ostica di tutta la gara. Il rally si conclude con il doppio passaggio sulla Santo Stefano Belbo-Cossano Belbo e ancora una volta Gobbin-Fraschia siglano un buon tempo ribadito nell’ultima speciale di giornata, percorsa quando le ombre si stanno allungando fatto che consente ai portacolori di Winners Rally Team di chiudere 56esimi della classifica assoluta, ma soprattutto salire sul podio fra gli Over 55 preceduti unicamente da due vetture 4×4.

 

Alla fine di questa gara lunghissima, sia per le distanze sia per il tempo in cui siamo rimasti in vettura non posso dirmi di essere più che soddisfatto. Dopo il primo approccio di due settimane fa alla Cesana-Sestriere sotto il sole era necessario affrontare un rally vero e il battesimo del fuoco, anzi dell’acqua, è stato più che positivo. Non abbiamo fatto un graffio alla carrozzeria, abbiamo lavorato costantemente con Dario e Micky di Evo Motorsport alle regolazioni, così da continuare il percorso di crescita nelle prossime due gare di Coppa Italia di Zona, il Città di Torino e il Rubinetto, cercando di conquistare la finale nazionale di fine ottobre a Como. Sono soddisfatto perché porto in ufficio in Targa Auto di Miradolo alle porte di Pinerolo un altro trofeo e posso dire di aver ottenuto il miglior risultato possibile anche agli amici di Fiat Ellero di Mondovì che mi supportano” afferma Roberto Gobbin, già pronto a risalire sulla 124 Abarth rally per una nuova avventura al Città di Torino.

Roberto Gobbin (flash back). Arriva la 124 Abarth rally e al “Sestriere” capovolge il suo stile di guida

Radicale cambio di vettura per il pilota pinerolese che lascia la Panda Kit, sua fedele compagna negli ultimi quattro anni, per approdare alla 124 Abarth che vanta 310 Cavalli (il doppio della sua precedente arma) con lo stesso peso, la trazione posteriore e soprattutto un cuore zeppo di elettronica. Un piccolo intoppo in partenza non consente al portacolori di Winners Rally Team di entrare fra i migliori dieci della classifica assoluta della Cronoscalata Cesana-Sestriere, conquistando comunque la coppa fra le GT da disporre sulla mensola della concessionaria pinerolese Targa Auto. Foto Elio Magnano

SESTRIERE (TO), 14 luglio – “Ho dovuto ribaltare completamente il mio modo di correre”. Dopo ventisei rally disputati al volante della Panda Kit Car, a cominciare dal Rally Team ‘971 del 2015, Roberto Gobbin ha deciso di cambiare completamente il suo modo di presentarsi al via delle gare. “Nel passato la Panda mi ha dato parecchie soddisfazioni. Con lei ho vinto la Classe A5 sei volte e mi sono divertito moltissimo battagliando con avversari particolarmente agguerriti, come spesso accade nelle categorie inferiori. Ma volevo qualcosa di più”.

Da sempre appassionato di corse, ma tenuto lontano dalle competizioni per motivi di lavoro, Roberto Gobbin ha nella sua mente le corse dell’epoca d’oro dei rally, quelli che vedevano sfidarsi sulle strade italiane e di tutto il mondo le 124 Abarth degli anni Settanta, le A112 Abarth che sfornò campioni a non finire fra il 1977 e il 1984, per finire con le Delta mattatrici in tutto il mondo dalla metà degli anni Ottanta in poi. “Insomma le vetture con il marchio Abarth” precisa subito l’imprenditore pinerolese, titolare della concessionaria Targa Auto di Miradolo alla periferia di Pinerolo, che si occupa soprattutto delle vendite di auto della galassia FCA, Abarth comprese.

A questo punto la vettura su cui puntare gli interessi poteva solo essere la 124 Abarth, che si sta facendo onore fra le R-GT”. Detto fatto, messa in pensione la Panda, ecco arrivare nei capannoni della factory EvoMotorsport di Monforte (CN) la nuova arma dello Scorpione, appena pochi giorni prima della gara in salita Cesana-Sestriere.

Mi sono subito reso conto nel paio di giri che ho fatto sulla Pista del Milles di Moncalieri che era completamente diversa dalla Panda che avevo usato fino ad allora. Innanzi tutto è una trazione posteriore al contrario della Panda, è zeppa di elettronica, assolutamente assente sulla Panda, ha circa 310 CV sotto il cofano, il doppio della mia precedente vettura. Unica cosa uguale è il peso di 1000 kg circa, così da dare un rapporto peso potenza doppio della Panda. Un vero cavallo pazzo”.

Tutti paramenti che non hanno spaventato Roberto Gobbin, che pochi giorni dopo l’arrivo della 124 Abarth si è presentato al via della 38° Cesana-Sestriere, cronoscalata valido per il Campionato Italiano di Specialità.

La macchina era nuova e da adattare alle mie caratteristiche di guida. L’Abarth ci ha fornito un’auto perfetta per le gare in salita e in pista, dura, piatta nell’assetto, caratteristiche che funzionano nel miglior modo in queste specialità, ma non nei rally dove spesso è il fondo sconnesso e sporco a farla da padrone” racconta ancora il pilota pinerolese, portacolori di Winners Rally Team.

Il primo confronto cronometrico sulle strade delle Montagne Olimpiche è più che soddisfacente per Roberto Gobbin: settimo assoluto su 34 concorrenti al via, preceduto unicamente dagli specialisti delle cronoscalate, in maggioranza al volante di prototipi costruiti proprio per le salite. La seconda manche va altrettanto bene, con Gobbin che ritocca il suo tempo di 1”5, confermandosi fra i migliori dieci della classifica assoluta.

“Ero molto fiducioso per la gara, perché tutto era filato liscio nelle prove e la macchina si era dimostrata particolarmente competitiva. Invece in partenza non ho inserito il bang, il sistema elettronico che regola elettronicamente la potenza del motore, facendo anche spegnere la 124 Abarth. sicché non sono riuscito a migliorare il mio tempo delle prove e a mantenere la posizione fra i migliori dieci della classifica assoluta. Ma non sono deluso, perché la macchina mi piace e lavorandoci sento di poter ottenere risultati interessanti nei rally che disputerò prossimamente dando belle soddisfazioni a me, alla Scuderia Winners Rally Team a Dario e Micky di Evo Motorsport che curano la vettura, a Targa Auto di Pinerolo e alla concessionaria Fiat Ellero di Mondovì che mi supportano”.

 

Roberto Gobbin apre il “Rubinetto” con la 124 Abarth rally

Ancora una volta all’arrivo, il pilota pinerolese si diverte e soffre nella gara novarese assieme al navigatore Renzo Fraschia. Un testacoda e lo spegnimento in prova della 124 Abarth rally curata da Evo Motorsport, non fermano i portacolori di Winners Rally Team che chiudono 38esimi assoluti e vincono la categoria R-GT, portando un’altra coppa da mettere sulla mensola di Targa Auto a Miradolo

BORGOSESIA (VC), 28 settembre – Quarta gara con la 124 Abarth rally e quarto arrivo per Roberto Gobbin, che conclude positivamente il 26° Rally del Rubinetto, che si è sviluppato fra San Maurizio d’Opaglio e Borgosesia nel fine settimana appena trascorso di sabato 28 e domenica 29 settembre.

Affiancato da Renzo Fraschia, il pilota pinerolese, titolare della concessionaria Targa Auto alla periferia di Pinerolo, ha concluso 38° assoluto, quarto fra gli Over 55, primo della categoria R-GT la gara ossolana, che rappresenta un piccolo Mundialito per i piloti locali. “Il Rally del Rubinetto è una gara d’altri tempi per la passione che risveglia nella gente delle zone attraversate dal rally. Si viaggia costantemente fra due ali di folli e non solo in speciale. Chi non è riuscito ad andare sulle prove si piazza a bordo strada per veder passare le macchine da rally. Intere famiglie sono ferme ai semafori, agli incroci, per salutare i rallisti. Una cosa che si vede in pochissimi altri posti e che emoziona chi sta nell’abitacolo” sottolinea il pilota portacolori di Winners Rally Team, affiancato come nel resto della stagione dal navigatore della Val Chisone Renzo Fraschia.

Ma ad appassionarsi non sono solo gli spettatori, ma anche i piloti locali che fanno di tutto per trovare una vettura per partecipare a una gara che per loro vale la stagione. E diventano imbattibili sulle prove di casa che conoscono a memoria e possono affrontare bendati. Una sfida impari per chi come noi non aveva mai corso qui, ed è riuscito a completare frettolosamente i tre passaggi regolamentari sulle prove speciali; e su quelli si deve basare. Se poi consideriamo che fra i 152 equipaggi regolarmente al via vi erano tre possenti WRC, una delle quali portata in gara dal due volte campione italiano Piero Longhi, venti prestazionali R5 e tre S2000, oltre a tre Mitsubishi R/N4, tutte vetture con cavalleria esuberante e quattro ruote motrici, si capisce come sia difficile fare risultato al Rubinetto” racconta ancora Gobbin.

La gara, comunque, parte subito bene con il doppio passaggio sul Mottarone (prova universalmente definita l’Università dei Rally) il sabato sera, il primo ancora con il sole e il secondo alla luce dei fari che vede Gobbin-Fraschia, particolarmente in palla, chiudere la prima giornata in 31esima posizione assoluta, risultato soddisfacente considerando il parterre dei concorrenti.

I problemi sono arrivati il giorno dopo, quando non sono riuscito a trovare il giusto feeling con i pneumatici che usavo per la prima volta e sono andato in affanno un paio di volte, non riuscendo a mantenere il passo del primo giorno. Nel secondo passaggio sulla Borgosesia mi sono intraversato con le gomme non ancora in temperatura nel tratto in salita poche centinaia di metri dopo la partenza. Ho perso almeno 30” oltre ad aver rimediato un grande spavento, perdendo una decina di posizioni nella classifica assoluta. Nella successiva San Fermo ho realizzato il 29° tempo assoluto, prestazione assolutamente in linea con le nostre possibilità, vanificato immediatamente dopo dallo spegnimento della vettura in partenza sulla successiva Piola. Insomma una gara dal doppio volto, nella quale mi sono divertito moltissimo nei due passaggi sulla Mottarone ed ho faticato sulla Borgosesia, la prova dove mi sono espresso meno bene” afferma ancora Gobbin.

Però la gara ha avuto i suoi lati positivi, soprattutto perché con i ragazzi di Evo Motorsport di Monforte, che seguono la parte tecnica, approfondiamo chilometro dopo chilometro la conoscenza con una vettura dal grande fascino, come la 124 Abarth rally, ma anche decisamente complessa e diversa da tutte le altre. Siamo solo alla quarta gara, terzo rally e sono ottimista che le soddisfazioni arriveranno, anche per ripagare gli sforzi che sto facendo insieme a Renzo Fraschia che mi accompagna in vettura, a Dario e Micky di Evo Motorsport che curano la vettura, a Targa Auto di Pinerolo e alla concessionaria Fiat Ellero di Mondovì che mi supportano”.