La foto della settimana: la Lancia Stratos di Sipsz-Bregoli esalta il Vallate Tiberine  

AREZZO – Riportare la Stratos sulla terra. Come accadeva quasi mezzo secolo fa. Lo hanno fatto Mauro Sipsz e Monica Bregoli che hanno portato la loro Stratos al via della gara su Terra Toscana, conquistando pure la vittoria fra le storiche. Un fatto che vale la copertina.

Scacco Matto alla Renault Clio RSR Rally5

L’arma della casa francese nei trofei è arrivata nell’officina di Rivarolo lunedì della scorsa settimana. Dopo averla verniciata di blu con inserti verdi, la vettura ha messo le ruote a terra venerdì scorso sul classico tratto finale della Prascorsano. Iniziando così il suo percorso evolutivo. Prima di esordire con ogni probabilità al Ciocco. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti.

PRASCORSANO (TO), 7 agosto – “La prima cosa che ho fatto è stato verniciarla di blu, con inserti verdi. I colori della Scacco Matto. Lasciarla bianca come esce dalla fabbrica è troppo banale”. Antonio Rotella, il preparatore attivo sui campi di gara sotto le insegne di Scacco Matto, presenta così l’ultima arrivata nell’officina di Rivarolo Canavese: la Renault Clio RSR Rally5. Recuperata lunedì scorso, 3 agosto, a Dieppe, nel nord della Francia, presso la sede dell’Alpine, da sempre braccio armato della Renault, la nuova vettura della Casa francese si prepara a invadere i mercati corsaioli, dai rally, al rally cross alla pista. “La nuova Clio è stata concepita e realizzata per correre nei rally, nei rally su terra, nel Rally Cross e nella Renault Cup. La conversione è molto semplice perché questa Clio è modulare. Basta cambiare radiatori, freni, sostituire i fari con le plastiche per correre in pista e nel rally cross e il gioco è fatto”. Afferma Rotella.

La vettura è già un successo, visto che la vettura portata a Rivarolo da Rotella è l’esemplare numero 150, il terzo che arriva in Italia, dove ha già corso al Città di Lucca e Rally di Roma Capitale nel luglio scorso con Nicola Cazzaro e Nicolò Lazzarini (vincendo regolarmente la Classe R1 e a Roma anche la Rally5), dopo aver fatto la sua comparsa come apripista a Montecarlo con Florian Bernardi-Victor Bellotto e il numero zero sulle portiere.

Renault è stata molto corretta con noi preparatori che avevamo ordinato la vettura. Dopo che è esploso il Coronavirus ci ha chiamato per chiederci cosa volevamo fare: ritirare la vettura, posticipare l’acquisto al 2021 oppure rinunciare del tutto facendosi restituire i soldi versati. Ho avuto solo un attimo di esitazione, poi mi sono detto che bisognava andare avanti, mi sono messo al volante di furgone e carrello e sono partito per Dieppe. Credo che si debba lavorare per promuovere le corse, specie verso le generazioni dei giovani. Ho acquistato la Twingo dell’omonimo trofeo alla presentazione alla stampa in Francia e ho fatto la stessa cosa con la Peugeot 208 quando è stata presentata alla stampa italiana”.

E che Rotella abbia visto giusto lo dimostra che appena sono uscite le prime foto venerdì scorso (la vettura era sul carrello mentre la stavano portando a Prascorsano per la prima sgroppata) il telefono del preparatore ha iniziato a squillare. “Sulla carta avevo un accordo con un equipaggio per il Ciocco del prossimo 23 agosto che purtroppo è saltato; ma non sono minimamente preoccupato perché sono un ottimista di natura e il telefono sta squillando in continuazione e la Clio RSR Rally5 non è stata ancora messa in moto”.

In effetti, la suoneria del cellulare di Rotella ha fatto da colonna sonora insieme al rombo della vettura al test di venerdì pomeriggio. “Ho iniziato a correre nel 1996 al Rally del Ciocco (ma guarda un po’ che coincidenza) nel Trofeo 500, ma non ho mai guidato una turbo. All’inizio è un po’ disarmante perché l’erogazione della coppia è del tutto diversa da una Gruppo A, che spinge forte in alto. Con la Clio RSR Rally5, grazie al turbo, si ha potenza e coppia da 1500 giri in su fino a 5000. Il motore sale anche oltre, ma le prestazioni calano” descrive il pilota-preparatore che ha percorso una cinquantina di chilometri affiancato da Alessandro Rappoldi, suo storico navigatore, fermandosi a effettuare regolazioni dopo ogni passaggio in salita e discesa.

La Clio RSR Rally5 è equipaggiata sulla versione stradale TCE da 130 CV con un motore da 1336 cm3 che sviluppa in versione racing 180 CV e 300 Nm di coppia per un peso di 1080 Kg, al limite di fiche. Il motore è garantito per 4.000 km ed è piombato dalla Casa francese che ne effettuerà la revisione ed è dotata di un cambio a 5 marce più retromarcia SADEV, differenziale autobloccante SADEV, ammortizzatori non regolabili BOS, pneumatici Michelin Pilot Sport su cerchi Speedline da 16” ed è venduta (in questa versione) al prezzo di 42.000 € al netto di IVA. La vettura gareggerà nella nuova categoria FIA Rally5 che è ora la base delle classi FIA (Rally5 meno performante, Rally 1 la più performante, esattamente al rovescio di oggi) e a Lucca, gara solo Aci Sport ha gareggiato in Classe R1.

La vettura ha un gran potenziale che questo test ci ha permesso di cominciare a sviluppare. A ogni giro toglievamo qualche decimo sul nostro tempo, frutto della maggiore confidenza con l’assetto e soprattutto con il turbo che usavamo meglio. È una vettura che non avrà sviluppi tecnici, perché la FIA ha blindato la fiche e non ci ritroveremo ad avere la versione EVO con esborso di altro denaro da parte del preparatore e aumento di costo per chi la noleggia, come è successo ad esempio con la Twingo. Se Renault monterà freni più grossi passerà automaticamente nella categoria Rally 4 (e la casa francese sta preparando una versione con una potenza attorno ai 230 CV per sfidare la nuova Peugeot). È una vettura divertente, ideale per i giovani piloti che non hanno grandi budget e vogliono crescere aiutati dal montepremi di un trofeo monomarca, come da sempre fa Renault. Ho iniziato a correre nel 1996 nel Trofeo 500 andando a sfidare gente come Gigi Galli e Giandomenico Basso, tanto per citare due nomi che di strada nei rally ne hanno fatta parecchia. In Francia un pilota come Sébastien Loeb è nato nel monomarca Citroën e Sébastien Ogier ha iniziato vincendo il ‘Volant Peugeot-Rallye Jeunes’ e vediamo dove sono arrivati. Da noi manca una Casa costruttrice che spinga, e quindi ci dobbiamo accontentare” precisa Rotella, che ha aperto la sua struttura nel 2004 che però non disdegna di mettere il casco in testa, caricare Alessandro Rappoldi al suo fianco e sfidare gli altri piloti al cronometro.

Difficilmente userò questa Renault Clio RSR Rally5 in gara” dice Rotella “non per altro, ma credo che da qui a fine anno non sarà libera nemmeno una domenica”. E il freddo cervello del preparatore vince per una volta sul cuore appassionato del pilota.

La Clio RSR Rally5 di Scacco Matto sarà protagonista di un ampio test curato da Marco Cariati e illustrato dalle immagini di Elio Magnano nelle pagine di Rally&Slalom in edicola a settembre.

Una domenica al MAUTO di Torino fra top car sequestrate e lo splendore dell’Aurelia

Foto di Tommaso M. Valinotti

Torino, 26 luglio 2020. Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino espone da sabato 17 luglio una collezione di veicoli d’epoca e di lusso sequestrata a Genova dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di un’operazione internazionale denominata “Rien ne va plus”. I veicoli, destinati dall’organizzazione criminale ad essere commercializzati in diversi Paesi anche attraverso rinomate case d’asta, furono sequestrati esattamente 2 anni fa; la Procura della Repubblica di Genova li ha ora affidati in custodia al Mauto, dove potranno essere ammirati dagli appassionati e conservati in modo adeguato alle loro caratteristiche tecniche e storiche.

Le automobili dell’operazione “Rien ne va plus” esposte al MAUTO

  • Ferrari 430 Scuderia, immatricolata nel 2009
  • Ferrari 360 Challenge stradale, immatricolata nel 2003
  • Ferrari Testarossa Monodado, immatricolata nel 1987
  • Lamborghini Diablo 132 SE 30̊ Anniversary, immatricolata nel 1994
  • Lamborghini Murcielago LP 670-4 SV, immatricolata nel 2009
  • Chevrolet Corvette C1 Cabrio, immatricolata nel 1958
  • Porsche Boxter, immatricolata nel 2014
  • Autobianchi Bianchina, immatricolata nel 1960
  • Autobianchi Bianchina Cabriolet, immatricolata nel 1966
  • BMW Isetta 300, immatricolata nel 1959
  • Rover Mini Cooper, immatricolata nel 1992
  • Fiat 500 Jolly Ghia Capri, immatricolata nel 1959 (replica)
  • Fiat 600 Multipla, immatricolata nel 1964
  • Fiat 500 Gamine Vignale, immatricolata nel 1968

Oltre a tre motocicli:

  • Harley Davidson FL3 Road King, immatricolata nel 2016
  • Harley Davidson Custom, immatricolata nel 1999
  • Harley Davidson Heritage Softail, immatricolata nel 1999

Fino al 27 settembre: Lancia Aurelia – Mito senza tempo (prorogata).

Dal 3 dicembre, fino a maggio 2021, le automobili della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica saranno protagoniste di “The Golden Age of Rally – Le grandi sfide”, una grande mostra sulla storia dei campionati mondiali di rally.

Inoltre, fino al 29 settembre, presso lo Spazio Museale di San Francesco a Cuneo, è visitabile la grande mostra “Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo – Colle della Maddalena. Realizzata dal MAUTO insieme al Comune di Cuneo, affianca alle spettacolari immagini dell’archivio del fotografo Adriano Scoffone le auto che parteciparono alla leggendaria corsa tra il 1925 e il 1930, documenti, scenografie e musiche originali. La mostra arriverà a Torino nel 2021.

Eventi al MAUTO. Fino al 2 settembre: il quadriciclo elettrico Mole Urbana, progettato dal designer torinese Umberto Palermo per rispondere alle esigenze della mobilità urbana del futuro, sarà esposto nella Piazza del Mauto insieme alle interpretazioni artistiche di 16 artisti di fama mondiale.

Dal 10 al 13 settembre: ritorna al MAUTO TUC.Technology con la “versione 2.0” del TUC, ora pronto per entrare nella fase di industrializzazione. Il 10 settembre, in occasione dell’anteprima con il nuovo prototipo, si terrà anche la premiazione del “TUC Award”, il Concorso Internazionale di Design per progetti volti a reinventare e migliorare la vita a bordo dei veicoli grazie alla tecnologia modulare plug&play TUC. Il progetto vincitore sarà realizzato virtualmente insieme al team TUC.Technology, e sarà esposto al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

Dal 15 settembre: il MAUTO celebra il 50° anniversario di una delle vetture rivoluzionarie del ventesimo Secolo: la Range Rover, il primo SUV realizzato in Europa, icona del suo tempo e ispiratore di molti altri. La “Piazza” del Mauto ospiterà l’esposizione di una delle primissime vetture costruite, insieme a modelli speciali della “Range”, alcune rare Land Rover coeve e uno speciale modello celebrativo del 50°. Le automobili, raccolte con la collaborazione del Registro Storico del marchio e di Jaguar Land Rover, saranno presentate con una ricca selezione fotografica, testi narrativi e alcuni filmati facenti parte degli allestimenti preparati dalla Casa madre per l’anniversario.

Orari di apertura

venerdì – sabato – domenica: dalle 10 alle 19

lunedì: dalle 10 alle 14.

La biglietteria chiude un’ora prima del museo; consigliato l’acquisto on line dei biglietti.

Biglietteria online (senza sovrapprezzo)

Si raccomanda l’acquisto dei biglietti di ingresso online. Non saranno applicate commissioni per l’acquisto

(https://museoauto.vivaticket.it/ita/event/ingressi-museo/144127).

Al momento dell’acquisto è necessario programmare la data e la fascia oraria della visita. Presentandosi in orari differenti, l’ingresso sarà soggetto alle disponibilità in base al numero di persone presenti nel percorso.

Gruppi. Nel rispetto delle direttive, i gruppi non potranno essere composti da più di 5 persone (inclusi eventuali tour leader e accompagnatori turistici), fatta eccezione per i nuclei familiari, che possono essere anche più numerosi.

La tariffa scontata per i gruppi (€ 10 anziché 12) sarà tuttavia applicata solo in abbinamento alla visita guidata, che potrà essere prenotata alla speciale tariffa di € 100 per gruppo.

Per informazioni e prenotazioni, contattare prenotazioni@museoauto.it.

Misure antivirus. Il MAUTO, in conformità alle normative antivirus, ha separato i varchi di entrata e di uscita nell’edificio e nel percorso espositivo; prima dell’accesso ai locali viene effettuato il controllo della temperatura a tutti i visitatori, che avranno l’obbligo di indossare le mascherine; sarà consigliabile effettuare l’acquisto dei biglietti online, senza alcun sovrapprezzo, per accedere direttamente al percorso ed evitare il passaggio in biglietteria; le audioguide ADULTI e KIDS sono state trasformate in app scaricabili sui propri device e smartphone gratuitamente inquadrando un apposito QR code, sia in italiano che in inglese e in francese; il numero di visitatori all’interno delle sale sarà costantemente controllato per evitare assembramenti; lungo tutto il percorso sono presenti diffusori di gel igienizzante per le mani.

Per dare ai visitatori tutte queste indicazioni, sono state create delle illustrazioni ad hoc ispirate al mondo della Formula 1, che rendono il messaggio perfettamente coerente all’ambiente del MAUTO. Con le stesse grafiche sono state realizzate anche le mascherine personalizzate, che si potranno acquistare al museo.

 

La foto della settimana. Silvia Rocchi, c’è mascherina e mascherina

CARMAGNOLA (TO), 25 luglio – Nel gran proliferare delle mascherine che si sono viste in parco assistenza al Rally Lana di Biella, le donne si sono contraddistinte per quel tocco di eleganza in più che hanno trasformato le mascherine da oggetto di protezione contro il virus in un complemento di abbigliamento che aggiungeva fascino al loro essere.

È stato quindi facile, in questa settimana, lasciare i motori in disparte e scegliere come foto della settimana l’immagine pubblicata mercoledì 22 luglio di Silvia Rocchi, navigatrice di Davide Riccio, con indosso la coloratissima mascherina con i colori arcobaleno dello sponsor che davano un tocco di vivacità ad un oggetto che di per se è fastidioso avere addosso.

Tommaso M. Valinotti imita Elio Magnano e realizza una galleria fotografica di volti al Rally Lana

Una galleria fotografica di piloti e navigatori, a volte “mascherinati” e a volte no, per cercare di conoscerli meglio, al di là delle loro prestazioni in prova speciale. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

BIELLA, 12 luglio – Elio Magnano, il suo staff e il gruppo di fotografi professionisti, sono inavvicinabili per quanto riguarda le immagini in prova speciale. Capacità, attrezzatura ed esperienza li pongono al vertice fra chi va in prova speciale per realizzare le foto dei concorrenti.

Ma in parco assistenza, anche con una macchina fotografica di non ultima generazione, decisamente a buon mercato, e la mano un po’ tremante, ci si può difendere e magari realizzare qualcosa di simpatico. È quanto provo a fare ad ogni gara e i risultati sono spesso più che soddisfacenti, riuscendo a cogliere piloti e navigatori in un momento di relax e scarico della tensione, mentre entrano in  parco assistenza.

Per le foto spettacolari delle prove speciali, invece, rivolgetevi ai professionisti, a cominciare da Elio Magnano e i suoi colleghi.

La cronaca del 33° Rally Lana: Andrea Crugnola-Pietro Elia Ometto non concedono spazio agli avversari

L’equipaggio ufficiale di Citroën si impone in sei delle sette prove, ma soprattutto effettua un gran lavoro in vista di Roma Capitale del prossimo fine settimana. Sfortunati Ivan e Marina Caramellino, unici a riuscire a stare davanti a Crugnola in una prova, usciti di strada sulla Curino di domenica mattina. Una foratura e un assetto poco soddisfacente allontanano Pinzano da Crugnola, comunque buon secondo davanti a Elwis Chentre e Alessandro Gino che lottano per il terzo gradino del podio fino all’ultimo metro. Roberto Vescovi si impone con autorevolezza ed esperienza fra le Due Ruote Motrici, mentre è battaglia sul filo del decimo di secondo in R2B fra Davide Caffoni e Riccardo Tondina. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Vittoria senza se e senza ma dell’equipaggio ufficiale di Citroën Andrea Crugnola-Pietro Elia Ometto, che concede solo una prova speciale agli avversari e per appena tre decimi di ritardo. Un’inezia che la dice lunga sul passo tenuto dal pilota varesino, ma non per questo la gara è stata priva di interesse ed emozioni.

Dei 124 iscritti si presentano alle verifiche tecniche nel parco assistenza di Piazza Silvio Cerruti a Biella in 123, con la sola assenza di Ilario Bondioni-Sofia D’Ambrosio su Renault Clio S1600. La cerimonia di partenza si svolge nello stesso parco partenza alle 18,16 davanti a una piccola folla di meccanici e addetti ai lavori. Non riescono a prendere il via dalla pedana Paolo e Alina Sulmoni, Ford Fiesta WRC, fermati da una lieve indisposizione fisica del pilota dopo lo shake down, Massimiliano Gilardetti-Arrigo Pischedda che hanno toccato la loro Mini allo Shake Down, Davide Tosini e Mariangela Marzano, non soddisfatti della loro Peugeot 106. Si incolonna al via, ma non riesce a prendere la partenza Lorenzo Fabiani, affiancato da Monica Chiacchiera, cui si spegne la Subaru Impreza senza che la berlina giapponese ne voglia sapere di ripartire. Riprenderanno con il Super Rally.

I 7,20 chilometri della Rosazza cominciano a delineare quelli che saranno i motivi di interesse della gara. La Citroën C3 R5 di Andrea Crugnola-Pietro Elia Ometto impone la sua legge, inseguita dalla Polo R5 di Corrado Pinzano-Marco Zegna che paga 3”3 al fuoriclasse varesino; più indietro Ivan e Monica Caramellino, con la seconda Polo che debbono togliere la ruggine della lunga inattività nei rally che dura dal Rubinetto dell’ottobre scorso, e precedono di 9/10 la Škoda Fabia R5 di Elwis Chentre-Andrea Canepa. I valdostani fanno meglio di 5/10 della Focus WRC di Alessandro Gino che proprio all’ultimo momento è riuscito a trovare un navigatore in Daniele Michi; in sesta piazza Giacomo Scattolon-Matteo Nobili, anche loro su Fabia, staccati di 1”1 dal cuneese in gara test in vista della trasferta a Roma Capitale. Le prime dieci posizioni della classifica sono tutte appannaggio di R5 e WRC, con Roberto Vescovi-Giancarla Guzzi undicesimi assoluti e primi fra le Due Ruote Motrici con la loro Clio S1600.

La Rosazza si conferma una prova estremamente selettiva, con Andrea Gonella e Denise Manassero che forano un penumatico della loro Citroën Saxo Kit e pagano ben 58 minuti per uscire dalla speciale. Pierluigi Maurino-Andrea Bruno sbattono piuttosto duramente con la loro Peugeot 208 R2B, rimanendo incastrati in un tornante, riuscendo a terminare la prova con 15’33” di ritardo, mentre problemi meccanici costringono la Clio Williams di Michele e Lorenzo Griffa a procedere lentamente fino ad accumulare 51 minuti di ritardo. Peggio va alla Renault Clio S1600 di Davide De Andreis-Enrico Gatto che non entra nemmeno in speciale, mentre si ferma nel tratto cronometrato la Peugeot 208 R2B di Giuseppe Frongia-Stefano Sandri che sbatte nell’insidioso primo tornante costringendo l’equipaggio a ritirarsi. Si fermano per strada altri quattro equipaggi (Caporale-Pontarollo, Ford Escort Cosworth; Bertoli-Bertella, Clio RS; Negri-Galli e Zanussi-Scussat, entrambi su BMW 318 iS), che vengono recuperati notte tempo, riuscendo a rientrare con il Super Rally domenica mattina.

Altrettanto impegnativa la successiva Tracciolino, che presenta un fondo umido nel sottobosco, che prende in contropiede numerosi concorrenti. Sui 6,8 km di questa prova Ivan e Marina Carmellino si prendono la soddisfazione di segnare il miglior tempo, una gioia che resterà per sempre nei loro annali, davanti a Crugnola-Ometto per 6/10, che controllano la situazione evitando rischi inutili. Alessandro Gino sfrutta convenientemente la sua Fiesta e si piazza al terzo posto a 9”3 da Carmellino, quindi Chentre a 11”9 con pneumatici troppo duri per l’umido, Scattolon a 15”3 e Marco Gianesini-Matteo Bergonzi che piazzano la loro Škoda Fabia in sesta posizione sfruttando anche la foratura di Corrado Pinzano che concede 21”7 a Carmellino e chiude in ottava posizione, preceduto anche dall’incredibile Davide Caffoni, affiancato da Massimo Minazzi che piazza la sua Peugeot 208 R2B in settima posizione, primo fra le tutto avanti, iniziando una battaglia sul filo del secondo con la vettura gemella di Riccardo Tondina-Davide Cecchetto.

La classifica al rientro a Biella vede Crugnola già saldamente al comando con 6”5 su Carmellino, quindi Gino, già in ritardo di 17”2, inseguito da Chentre a 2”1, Scattolon che paga 4”8 al valdostano, che precede Pinzano di 3/10. Le prime dieci posizioni sono occupate dalle vetture top, con il costante e veloce Simone Peruccio, con Federico Capilli sul sedile di destra della sua Clio S1600, undicesimo assoluto e primo fra le Due Ruote Motrici con 1”1 su Vescovi.

La speciale costa lo stop definitivo alla Peugeot 208 R2B di Marco Casaloni-Massimiliano Frau che si fermano dopo appena 500 metri di prova, mentre escono con molto ritardo Jason e Stefano Bosotti che pagano quasi 19 minuti per problemi di carburazione alla loro Citroën C2. Si fermano in speciale, ma ripartiranno il giorno successivo Igor Mora-Gloria Andreis, Peugeot 208 R2B e Fabio Vitali-Harshana Ratnayhake, Peugeot 208 R2B.

Si ritorna sulla Rosazza, per tutti i concorrenti da percorrere tutti dei fari ed è Crugnola a tornare a imporre la sua legge, con 6”8 sullo scatenato Pinzano, ansioso di recuperare almeno la posizione di principale inseguitore del pilota ufficiale Citroën. Quindi Scattolon a 10” netti, Carmellino che viaggia tranquillo, avendo poca esperienza nella notte, e paga 12”9 a Crugnola, poi Chentre a 14”4 e il solito Gianesini, sesto a 18”2, mentre Gino è in ritardo di 21”1, ottavo assoluto, per lo spegnimento della Focus in un tornante. Vescovi, dodicesimo assoluto, è il migliore fra le Due Ruote Motrici e riconquista il primato fra le tutto avanti. Escono lentamente dalla prova Gianfranco Fallabrino-Matteo Padovani, che pagano 7’21 di ritardo con la loro Škoda Fabia, mentre sbattono piuttosto duramente Fabio Becuti e Luca Verzino che danneggiano la loro Peugeot 106 A6 in modo che non può ripartire il giorno dopo e Claudio Leanardi-Aniello Dura, Peugeot 205 Rallye, che salutano definitivamente la compagnia.

Ultima speciale della giornata, anche se per la maggioranza si corre che è già domenica, con la ripetizione della Tracciolino e ancora una volta Crugnola impone la sua legge, anche se i distacchi sono inferiori a quelli che ha imposto in precedenza a Rosazza. Pinzano è a 1”9, Carmellino, con maggior fiducia, paga 5”9, quindi Scattolon a 10”4, Gino a 14”2, Chentre a 16” che incorre ancora in un errore di scelta gomme, pensando che la prova fosse umida. Peruccio dimostra di gradire la prova e la luce dei fari ed è ottavo assoluto precedendo di 4/10 Tondina. Botta in prova dei fratelli Claudio e Gabriele Dossi, che danneggiano il posteriore della loro Citroën Saxo N2 e perdono 4 minuti; il testacoda di Mirko Pelgantini-Luca Metaldi fa perdere 6 minuti all’equipaggio della 208 R2B di Pool Racing, mentre si blocca l’alternatore della Peugeot S2000 di Fulvio Calvetti-Giulia Conti costringendoli a fermarsi e ripartire il giorno dopo con il Super Rally. Stop definitivo invece per Lorenzo Castelli Villa-Ismaele Barra, protagonisti di una dura uscita di strada con la loro Peugeot 208 R2B; sbattono anche Daniele Bissacca-Thomas Tamburrano con la Peugeot 106 e si fermano Francesco Menaldo-Simone Boscolo con la Clio Williams N3.

Si va al riposo notturno, breve, con Crugnola che vanta già 25”3 su Carmellino, mentre Pinzano è già risalito in terza posizione ed è staccato di 33”1, quindi Scattolon a 44”5, Chentre a 50”3 e Gino a 52”5. Vescovi è nono e conduce la danza fra le Due Ruote Motrici con 4”7 su Peruccio, inseguito da Tondina che guida la R2B con 1”9 su Caffoni.

Sono 101 gli equipaggi che si ripresentano alla partenza alle 8.01 di domenica mattina, per affrontare il triplice passaggio sulla Curino che completano la gara.

Ancora una volta è Andrea Crugnola a siglare il miglior tempo, ma la grande novità sta nella rovinosa uscita di strada di Ivan e Marina Carmellino che sono costretti ad abbandonare la compagnia. Decisamente in palla Alessandro Gino che segna il secondo tempo ad appena 3”8 da Crugnola, e precede di 7/10 Elwis Chentre e di 5”9 Corrado Pinzano, con Giacomo Scattolon che paga 14” netti a Crugnola, seguito da Gianesini a 3”3. Roberto Vescovi è il migliore delle Due Ruote Motrici con il nono tempo. Oltre ai Caramellino picchiano anche Andrea Gonella-Denise Manassero con la Saxo Kit; si ferma nuovamente, come era accaduto nella prima prova del sabato la Clio Williams di Michele e Lorenzo Griffa, come si blocca la Seicento di Cristian Cavalli-Sara Poletti, fino a quel momento primatisti in A0.

La classifica si consolida per le prime due posizioni con Crugnola sempre più solitario al comando, Pinzano che insegue a 39” mentre si accende la lotta per il terzo gradino del podio con Chentre e Gino, che hanno superato Scattolon, divisi da 5/10. Fra le Due Ruote Motrici Vescovi, nono assoluto è al comando con 7”3 su Simone Peruccio, mentre alle loro spalle è infuocata la sfida in R2B fra Davide Caffoni e Riccardo Tondina, divisi da 7/10.

La gara prosegue per l’ultimo giro su Curino con Crugnola che segna il miglior tempo sul secondo passaggio a Curino, ma soprattutto lavora sodo in parco assistenza per trovare le giuste soluzioni in vista del Rally Roma Capitale. In questo giro Crugnola non si migliora, ma vince comunque la speciale con 3/10 su Elwis Chentre, in piena bagarre con Alessandro Gino che lo insegue a 1/10. Quarta piazza a 2”4 da Crugnola per Scattolon, che precede un poco soddisfatto dell’assetto della sua Polo Corrado Pinzano, in ritardo di 2”4. Sesta piazza per il serafico Gianesini a 14”5, con Vescovi ormai consolidato nono assoluto e primatista fra le Due Ruote Motrici.

Si fermano in prova speciale Fabio Azzaretti-Claudia Spagnolo con la Mini Cooper e Stefano Bossuto-Nancy Bondì, unici presenti in Classe N1 con la loro Peugeot 106.

L’ultima prova vede ancora Crugnola chiudere in bellezza e siglare il miglior tempo con 1”6 su Alessandro Gino alla disperata ricerca del terzo gradino del podio. Il cuneese fa meglio di Elwis Chentre, per quattro decimi, non sufficienti comunque a dargli la gioia delle premiazioni finali. Seguono Scattolon a 2”4, Pinzano a 6”4 e Gianesini a chiudere la magnifica sestina. Vescovi, 11° è il migliore delle Due Ruote Motrici, mentre l’ultima prova costa il ritiro a Ermanno Caporale-Diego Pontarollo con la loro Ford Escort Cosworth, al giovanissimo Gabriel Di Pietro-Diego Esposito che picchia con la sua Peugeot 208 R2B e ai veterani Ugo Fabrizio-Paolo Piccardo con la loro Opel Corsa.

Sono 89 gli equipaggi che concludono la gara con Andrea Crugnola-Pietro Elia Ometto che conquistano la loro seconda vittoria nello spazio di sette giorni, precedendo di 48”2 Corrado Pinzano-Marco Zegna, quindi Elwis Chentre-Andrea Canepa a 57”1, che hanno ragione per appena 1”2 di Alessandro Gino-Daniele Michi. Quinta posizione per Giacomo Scattolon-Matteo Nobili a 5” netti da Gino e sesto un soddisfattissimo Marco Gianesini, affiancato da Marco Bergonzi, che dimostra di essere il migliore degli “umani”. Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi, noni assoluti, si impongono fra le Due Ruote Motrici, mentre la battaglia nella classe R2B si conclude con gli esperti Davide Caffoni-Massimo Minazzi, dodicesimi assoluti, che bruciano per soli 7/10 Riccardo Tondina-Davide Cecchetto. Un battito di ciglia che rende tutti felici.

 

  • Iscritti 124, verificati 123, classificati 89, ritirati 34.
  • Vincitori Prove speciali: 6 Crugnola-Ometto (1, 3, 4, 5, 6, 7); 1 Carmellino-Carmellino (2)
  • Leader di classifica: 1-7 Crugnola-Ometto

La galleria fotografica di Elio Magnano mette in vetrina i protagonisti del Rally Lana

BIELLA, 20 luglio – Una gara che ha riacceso i motori nel Nord-Italia e dato speranze di ripresa al settore. Con 124 equipaggi iscritti il Rally Lana ha dimostrato che la voglia di correre c’è e che se le risorse economiche reggeranno questa annata, pur ridotta a un terzo (si son persi quattro mesi in totale, ma è come se fosse stata cancellata metà stagione, essendosi persi quattro mesi importanti), può ancora dare soddisfazioni ed emozioni.

E soddisfazioni ed emozioni le ha date la gara di Biella, minuziosamente fotografata da Elio Magnano che ha iniziato a riprendere i concorrenti da quando hanno acceso i motori allo Shake Down fino al momento dell’arrivo, cogliendo i momenti più spettacolari, dal numero 1, Alessandro Gino-Daniele Michi, fino alla Peugeot N2 di Stefano Bossuto-Nancy Bondì, ultima a transitare sulle speciali con il numero 146.

In queste pagine noi vi offriamo un’ampia selezione di quanto si è visto, attraverso gli scatti realizzati da Elio Magnano.

La foto della settimana. Elio Magnano consacra la riapertura dei rally in Piemonte con il Rally Lana

La gara biellese riapre la stagione, pur con molte difficoltà, non solo economiche, ma anche burocratiche. Che è necessario far sparire. Subito. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

BIELLA, 18 luglio – Non c’è dubbio. La foto della settimana è l’immagine realizzata da Elio Magnano domenica scorsa del podio al Rally Lana di Biella e pubblicata da www.kaleidosweb.com martedì 14 luglio. La foto che significa la riapertura dei rally in Piemonte, dopo la prima uscita al Casentino. Una foto che significa tornare a rivivere l’atmosfera delle prove speciali pur con i sé e i ma che occorrono. La limitazione dell’assenza di pubblico sulle prove speciali è una follia, specie dopo che sino riaperte spiagge e discoteche. La norma degli occhialini (ma qualcuno del Palazzo del potere fabbrica occhialini?) in auto e mascherina per gli equipaggi ha del ridicolo. Non possiamo sperare siano i pusillanimi politici a toglierci queste zavorre, ma deve essere la federazione, l’ACI brava a organizzare tramite le sue sezioni provinciali tante cose inutili, a far valere i nostri diritti. Che sono prima di tutto di cittadini, poi di automobilisti e infine di rallisti. Ma ci credo poco.

Liatti-Cassina, ospiti d’onore in Costa Brava

Passerella per l’equipaggio italiano alla gara spagnola nella splendida cornice di Salou, famosa località balneare spagnola, sede della prova ispanica del mondiale rally. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SALOU (Spagna), 17 luglio – Piero Liatti è stato l’ultimo pilota italiano a vincere una gara del mondiale rally, quel memorabile Rallye Monte-Carlo del 1997 che apriva la serie delle WRC. Nonostante la grande annata, con una vittoria scippata a Sanremo all’ultimo Controllo Orario, la stagione successiva non fu così fortunata in Subaru e nel 1999 si accasò alla corte della SEAT, per disputare il mondiale con l’acerba Cordoba affiancato da Carlo Cassina.

In memoria di quell’esperienza, gli organizzatori spagnoli hanno invitato il pilota biellese e il suo navigatore allo show che precedeva la partenza del Rally Catalunya-Costa Brava del 2018 affidandogli la Cordoba che fu sua un ventennio prima. Puntualmente fotografata da Elio Magnano in ricordo di quella stagione iridata.

La galleria fotografica: Elio Magnano, immortala i big del Rally Lana

BIELLA, 12 luglio – Prima gara in Piemonte dopo il blocco di tutte le attività e grande curiosità per capire che cosa sarebbe accaduto. La gara è stata un successo, non quanto avrebbe potuto essere se le libertà concesse ad altri settori fossero state estese anche ai rally.

Ma ce ne facciamo una ragione.

Elio Magnano è arrivato alla gara biellese preparato dall’esperienza della settimana precedente (e anche di quarant’anni di attività) al Casentino e ha potuto muoversi con tranquillità e preparazione. E così ha lavorato con il suo staff dietro le macchine fotografiche dallo shake down del sabato mattina, sino alle premiazioni di domenica pomeriggio. E in queste pagine vi proponiamo una selezione delle sue foto degli equipaggi che hanno fatto grande la gara.

Chiara Lavagno ed Erika Pont i volti settimanali di Kaleidosweb  

DRONERO (CN), 11 luglio – In attesa che siano le vetture a dare spettacolo sulle pagine di Kaleidosweb, approfittiamo dei volti presenti a Dronero per il test e la scelta cade, con un’ovvietà che non sorprendente sui sorrisi femminili di Chiara Lavagno ed Erika Pont per augurarci buon fine settimana.

Che non potrebbe essere migliore.

La galleria fotografica del Test Day Dronero-Montemale. Finalmente torna il divertimento. Per tutti

Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

 DRONERO (CN), 10 luglio – In attesa che le vetture facciano la loro comparsa sulle prove speciali cronometrate, in Piemonte abbiamo assaggiato un aperitivo di ciò che sarà domani e domenica a Biella (ed è stato al Casentino nello scorso fine settimana.)

Innanzi tutto la passione che covava sotto la cenere è emersa in modo prepotente con ben oltre una trentina di vetture in maggioranza top car, pronte a scattare fin dal primo momento in cui è stata data via libera sul tratto di strada chiusa al traffico dal Santuario di Ripoli, la sgroppata in salita, il dosso di Montemale che tuffava gli equipaggi in discesa verso la zona industriale di Ricogno dove c’era la fine del tratto chiuso al traffico e il parco assistenza nella zona industriale.

Soprattutto è stato interessante capire come si sarebbe potuto svolgere il test, non tanto sull’asfalto della prova, quanto in ingresso assistenza. Nei giorni precedenti l’evento lo Sport Rally Team di Piero Capello ha lavorato alacremente alla burocrazia del test, chiedendo di tutti coloro che avevano diritto a entrare nell’area sigillata un’autocertificazione sullo stato di salute e l’elenco di ogni meccanico, macchina per macchina.

Ovviamente all’ingresso si è formata una lunga coda, come alle verifiche sportive del tempo andato. Tutti fermi dentro i loro furgoni mentre un mezzo per volta il personale di servizio faceva entrare i componenti di ogni veicolo dopo aver loro misurato la febbre, apposto un braccialetto non cedibile al polso e spuntato dalla lista degli aventi diritto.

Coda lunga e noiosa, ma da marzo in avanti ci siamo abituati a fare la coda anche per prendere il pane, quindi nessun mugugno, ma solo chiacchiere e musica della radio a manetta per passare il tempo.

E finalmente si è iniziato.

L’incolonnamento che si è verificato in parco assistenza con l’ingresso furgoni e carrelli di prima mattina non si è ripetuto allo start della prova, grazie alla formula della speciale e trasferimento ad anello sicché le vetture non si sono mai incrociate per tutta la giornata.

Che poi il meteo si sia divertito a dare piena soddisfazione a piloti e preparatori è una chicca in più con il mattino sotto un sole africano e la pioggia del pomeriggio che ha permesso di testare le gomme da bagnato. La presenza dello staff tecnico di Michelin, con due specialisti di Clermont Ferrand che di solo calcano le prove del mondiale, ha permesso a molti di sciogliere i dubbi sulla componente pneumatico.

Tutti divertiti. Evidentemente sì, visto che le vetture entravano e uscivano dal parco assistenza con la rapidità di una giostra di altri tempi.

Vista la brevità imposta ai rally di oggi, mi sono divertito di più oggi a Dronero e ho fatto più strada che nelle prossime gare” commentava a fine giornata un pilota sorridente.

E il pubblico? C’è stato eccome se c’è stato, ma molto disciplinato e distanziato in modo da non creare problemi all’organizzatore, spargendosi fra le piante dei boschi che affiancano la strada. Divertendosi come ci si aspettava da troppo tempo. Personalmente mi sono divertito un mondo anch’io, tornando dopo quasi cinque mesi in un parco assistenza, potendo tornare a parlare con piloti, navigatori e meccanici, riprendendo a fare foto (nessuna concorrenza a Elio Magnano, per carità), privilegiando, ovviamente, belle macchine e… belle ragazze.

La galleria fotografica di Elio Magnano. Fra sole e pioggia si riaccendono con successo i motori da rally nella giornata di allenamento a squadre organizzata da Sport Rally Team

Successo pieno del test organizzato dalla scuderia carmagnolese che sull’anello Dronero, Santuario di Ripoli, Montemale, Ricogno ha visto le vetture da rally ripartire verso la prossima stagione. Preziosa la presenza di Michelin Motorsport, che oltre al responsabile competizioni per l’Italia Fabrizio Cravero, ha portato due tecnici frequentatori del mondiale. Ottima collocazione e di grande respiro il parco assistenza ospitato all’interno della struttura AFP – Azienda di Formazione Professionale. Presenti vetture di tutte le categorie dall’ammiratissima Fiesta WRC Plus alle Peugeot 208 R2B alle storiche. L’alternarsi di sole e pioggia ha permesso di valutare le vetture in condizioni estremamente diverse. Foto di Elio Magnano

DRONERO (CN), 28 giugno – Guarda il cielo con preoccupazione Pier Luigi Capello, guida e anima dello Sport Rally Team che ha organizzato il primo test collettivo per auto da rally su un percorso ad anello fra Dronero e Montemale. Il patron della scuderia carmagnolese è preoccupato dalla minaccia di pioggia, con tuoni che scuotono il cielo e nuvole gonfie di pioggia come le mammelle di una mucca prima di essere munta, temendo che gli sforzi fatti per organizzare questo evento possano essere vanificati dalle condizioni meteorologiche.

Di tutt’altro avviso sono i partecipanti al test, che alla ripartenza delle operazioni dopo la pausa pranzo portano le vetture in parco assistenza, allestito all’interno dell’AFP – Azienda di Formazione Professionale che da quattro anni collabora con lo Sport Rally Team, sollevano le macchine sui cavalletti, sostituiscono le gomme da asciutto con quelle da pioggia e si rituffano sui dieci chilometri di percorso (fra trasferimento e tratto chiuso al traffico) per testare anche i pneumatici da bagnato.

Mentre il nuvolone che, dopo essersi parzialmente scaricato su Dronero, si abbatte anche sul parco assistenza e sul percorso, un bagnatissimo Capello filosoficamente commenta:

Con questa pioggia abbiamo dato a concorrenti e preparatori l’opportunità di testare più cose di quelle che avevano previsto” .

E così è stato. In mattinata, con la temperatura dell’asfalto che sfiorava quella della sabbia del deserto di Toseur, piloti e preparatori hanno potuto lavorare sugli assetti e sulla pressione dei pneumatici in condizione di gran caldo, potendo contare su un tratto chiuso al traffico particolarmente veloce sulla strada larga in salita che dal santuario Madonna di Ripoli porta verso Montemale prima di tuffarsi, con uno spettacolare dosso, verso l’area industriale di Ricogno di Dronero attraverso una stradina stretta e tortuosa, tutta nel sottobosco, che ha messo a dura prova freni e meccanica.

Il test ha anche dato l’opportunità a piloti e preparatori di dialogare con due tecnici di Michelin Motorsport, Julien Vial e Didier Martin, provenienti dalla Casa madre di Clermont Ferrand e normalmente impegnati nel mondiale rally che insieme a Fabrizio Cravero di Michelin Motorsport Italia, hanno dato consigli sul come gestire gli pneumatici effettuando inoltre la misurazione della pressione delle gomme al termine del tratto chiuso al traffico, parametro molto interessante per capire il comportamento della vettura nel tratto in cui la si era sfruttata a fondo.

Al test erano presenti vetture top come la Ford Fiesta WRC Plus, lo stato dell’arte del rallismo attuale, di Fabrizio Fontana e Simona Savastano, l’interessante Volkswagen Polo R5, numerose Fiesta e Škoda di classe R5, Peugeot R2, storiche come la BMW M3 di Pellegrino-Peruzzi, Sierra Cosworth di Astesana-Rapetti; piloti di grande esperienza, come l’elvetico Olivier Burri, anche quest’anno al via del Monte-Carlo, e giovanissimi come Matteo Ceriali-Vanessa Lai che in due faticano ad arrivare ai quarant’anni di età.

Ormai asciutto dopo l’acquazzone e il ritorno del sole, Pier Luigi Capello ha concluso:

Credo sia stata una giornata molto utile per tutti i partecipanti, e non mi riferisco solo sotto il profilo tecnico. Ma soprattutto al fatto di esserci tolti, anche noi organizzatori, quella muffa mentale di cui ci siamo ricoperti a causa dei lunghi periodi di inattività”.

In effetti la giornata è iniziata molto presto con le operazioni di controllo sanitario secondo le direttive della federazione prima dell’ingresso nell’area service. Alle nove in punto Luca Arione e Luca Culasso, con la Fiesta R5 di Balbosca erano i primi a scattare sul percorso, che ha visto i partecipanti inanellare giri su giri per tutta la giornata (salvo l’ora di interruzione per la pausa pranzo) con Guido Tosini-Corrado Scalfi (Peugeot 208 R2 della Vieffe) e Patrik Gagliasso con Enrico Ghietti sul sedile di destra della Volkswagen Polo R5 di Roger Tuning recordmen di tornate. L’ultimo a lasciare la prova quando erano quasi le sei di sera, momento in cui il test si è ufficialmente concluso, è stato il modenese Lorenzo Grani, affiancato da Samanta Grosso, Škoda R5 di Riccardo Miele; quindi via tutti verso casa, con molte indicazioni in più su come affrontare la prossima gara, ma soprattutto con voglia e ottimismo necessari per ricominciare.

 

La foto della settimana: Elio Magnano celebra Giordano-Siragusa, la famiglia vincente

Foto ricordo da poster per i coniugi cuneesi che posano davanti alla loro vettura con i figli. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

MONDOVÌ (CN), 4 luglio – Per una volta non ci sono dubbi. In redazione nessuno ha avuto dubbi su quella che è la foto più significativa della settimana. Quella di apertura di ieri, venerdì 3 luglio, che vede Matteo Giordano, la moglie e navigatrice Manuela Siragusa, insieme ai loro figli Elodie e Alex celebrare il successo al Rally del Piemonte 2018, posando felici e sorridenti con la loro Clio S1600 carica di coppe per un successo che riunisce tutta la famiglia cuneese in una stretta molto solida.

(www.fotomagnano.com)

La foto di Elio Magnano: celebra Michele Rayneri campione tricolore

Grazie alla gara valdostana che chiudeva la stagione il pilota torinese batteva in volata Piero Liatti e indossava la corona tricolore con Carlo Cassina e la Lancia 037 del Jolly Club. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SAN MARINO (RSM), 1 luglio – A volte è come andare a scavare la sabbia attorno alle piramidi. Si scoprono delle meraviglie cui è difficile dare un significato. Anche se non parliamo di tre millenni fa, a volte trovare dati su una gara di tre decenni fa mette in difficoltà. La raccolta di Autosprint e TuttoRally che collezionavamo con amore da scapoli è andata dispersa in tutta la serie di traslochi che hanno accompagnato le nostre vicende personali. Così la comparsa della foto di Michele Rayneri e Carlo Cassina al Valle d’Aosta 1987, emersa dall’enciclopedico archivio di Elio Magnano, mette in difficoltà i ricercatori che debbono accontentarsi di sapere che in quella gara, svoltasi a novembre con una spruzzata di neve sull’asfalto, l’equipaggio del Jolly Club chiuse primo fra le Gruppo B e che quel successo fu determinante per conquista del titolo tricolore. Adesso non resta altro che tornare in cantina e scartabellare fra le risme di giornali conservate sugli scaffali.

La foto di Elio Magnano: la Delta S4 torna a dare spettacolo a Rallylegend con Canavese-Miotto

La manifestazione della Repubblica del Titano è il palcoscenico per i grandi miti. E sono poche le auto da rally che possono vantare un’aura mitologica quanto la Delta S4. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SAN MARINO (RSM), 1 luglio – Corse nel mondiale per soli 13 mesi. Ma bastarono per farne un mito. Il palmares della Lancia Delta S4 è uno dei più stringati fra le vetture da rally, con appena cinque vittorie nel mondiale, un titolo iridato sfuggito per cavilli regolamentari e un titolo europeo conquistato da Fabrizio Tabaton nel 1986. E proprio in quell’anno il pilota genovese si impose anche nel Rally di San Marino, sulla stessa terra dove si disputa RallyLegend a partire dal 2003 (che la Delta S4 ha vinto nel 2004). E a dare spettacolo sulla prova di Valle di Teva ci hanno pensato Patrick Canavese e Marcello Miotto, due fedelissimi dell’evento romagnolo, che hanno fatto rivivere l’emozione del passaggio della potentissima berlinetta torinese, nei suoi fantastici colori Martini. Che Elio Magnano ha puntualmente fotografato.

La foto di Elio Magnano: Marco De Marco porta i colori nero-oro sulle strade della Leggenda

Ancora 037 per questa immagine quotidiana realizzata da reporter saluzzese sulle speciali della Romagna. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SAN MARINO (RSM), 1 luglio Marco De Marco è un gentleman driver che sceglie bene le gare da affrontare. Dove divertimento e spettacolo siano coniugati al massimo livello. E Rallylegend, che De Marco ha disputato tredici volte, è la perfetta sintesi di tutto questo. Se poi si partecipa al volante di una Lancia 037, negli scintillanti colori nero-oro della scuderia Grifone, affiancato dal giornalista Andrea Nicoli, lo spettacolo è garantito. Mettendo in risalto questa splendida miscela cromatica Elio Magnano fissa il passaggio della berlinetta torinese sulla prova speciale di Valle di Telva del 2008, con il pubblico assiepato e assembrato, come speriamo di poter rivedere presto sulle nostre prove speciali.

La galleria fotografica Stella Alpina

La foto di Elio Magnano: anche il mito di Beppe Volta non sfugge al fascino di Rallylegend

Il preparatore torinese, che dalla 037 ha ricavato le sue maggiori soddisfazioni, non disdegnava di mettersi al volante, dimostrando di saperci fare. Come documenta questa foto realizzata da Elio Magnano a Rallylegend. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SAN MARINO (RSM), 30 giugno – La Lancia 037 sugli sterrati del San Marino ha conquistato grosse fette di gloria. Quando già le quattro ruote motrici dettavano legge, l’agilità e la leggerezza della 037 riuscivano a imporsi sulle potenze monstre delle vetture gruppo B, che nella polvere di San Marino pagavano dazio. Dal 1982 al 1985 la splendida berlinetta torinese conquistò un poker di vittorie consecutive con Tonino Tognana, Miki Biasion, Adartico Vudafieri e il sammarinese Massimo Ercolani. Non poteva mancare dalla terra di San Marino Beppe Volta, grande profeta della 037 che nel 2008 si presentò a Rallylegend in qualità di apripista, facendo comunque innamorare quegli appassionati con qualche capello grigio in più che ricordavano perfettamente le sue 037 vincenti sulle strade di tutta Italia. E non solo.

Un giorno di test fa rinascere i rally

Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

DRONERO (CN), 27 giugno – Ci voleva, ci voleva proprio. Ci voleva quel sapore di motori che rombano in prova speciale, l’adrenalina che scorre nelle vene al passaggio della vettura, l’emozione del sentire le ruote che si staccano da terra per dare un tuffo al cuore.

Sensazioni dimenticate da mesi.

Rivissute sabato scorso a Dronero nel test organizzato dallo Sport Rally Team di Pierluigi Capello che ha portato numerosi equipaggi su quel tratto di prova speciale già ampiamente sperimentato nello Shake Down del Valli Cuneesi di alcuni or sono.

Una giornata magnifica per tutti quelli che l’hanno vissuta, senza creare problemi, senza essere invadenti e caciarosi come ormai siamo abituati a vedere quotidianamente sui vari social-media.