Colli Trevigiani, una passione al Max

Gasparotto tre volte vincitore e per sempre innamorato della corsa

15 febbraio 2022_ Era ieri San Valentino e “abbiamo bucato” la data per una passione al Max, come una derapata incontrollata che mette le ruote fuori traiettoria e finisci per pizzicare una pietra, un cordolo, e ti si affloscia il pneumatico. Ci perdoni Massimo Gasparotto, tre volte vincitore del Rally Montebelluna alias Colli Trevigiani e per sempre innamorato della corsa. Tre sigilli assieme al fido Renato Bizzotto: 2001 con una Subaru Impreza targata Run Away Motorsport, 2002 ancora con Impreza e 2005 su Mitsubishi Lancer EvoVII per i colori DB Motorsport. Niente di meglio del mobiliere di Rosà per esprimere pensieri levigati sulla sfida restaurata dal rinnovato MotorGroup.

Allora Max dai sfogo ai tuoi sentimenti!
“Ci sono pochi posti belli per guidare come i Colli Trevigiani, prove speciali stupende, autentico spettacolo correre in mezzo ai vigneti, su strade pulite, con un contorno di pubblico straordinario. Quando si partiva in piazza a Montebelluna, c’era una marea di appassionati, un calore di pubblico che ti faceva sentire protagonista di qualcosa di veramente importante”.

Dopo 13 anni viene riproposta la sfida. Giusto così?
“Hanno fatto benissimo a riorganizzare il Colli Trevigiani. Intanto è all’inizio di stagione, uno scalda i motori, fa delle prove, dei test, ritrova le sensazioni al volante, verifica il potenziale della vettura, l’affiatamento con il navigatore, il team, i meccanici. Poi, ripeto, sono prove bellissime e impegnative, è come andare a scuola di rally”.

Ca’ Mostaccin, Montello, Monte Tomba: cosa le accomuna? 

“Sono tutte prove tecniche, selettive. Qui non vince mica un disperato, uno qualsiasi, qui vince solo uno che sa girare il volante. Non basta cavalleria, ci vuole traiettoria, fiuto, ci vuole un furbastro di esperienza. E’ una gara di traiettoria, ci sono le trappole, quando sbagli di mezzo metro a mettere la ruota finisci per bucare”.

Ce ne sono di piloti “vintage” ancora attivi. Tu hai appeso il casco al chiodo definitivamente?

“Non corro più, sono vecchio, ma dentro mi sento ancora giovanissimo, vado a vedere quante più gare posso qua vicino perché mi piace l’ambiente, l’odore dei rally, conosco tutto di questo sport bellissimo e ne sono ancora innamorato. Sarò sicuramente spettatore domenica, per forza, un imperativo categorico”.

Non corri, ma il “brand Gasparotto” è sempre presente.
 “Per me è un onore mettere a disposizione la vettura “zero” con il mio marchio. Non è questione di pubblicità, ma solo una passione sconfinata. Stavolta sarà Giancomenico Basso a guidare la Toyota Yaris da 280 cv, come ultimo apripista. Il campione italiano in carica che celebra così la gara della sua terra, della sua gente, dei suoi tifosi”.

PROGRAMMA. Venerdì 18 febbraio: ricognizioni autorizzate sul percorso (dalle 9:30 alle 12 e dalle 13 alle 17). Sabato 19 febbraio: verifiche tecniche al parco assistenza di Pederobba (dalle 8:30 alle 13); shakedown a Pederobba, via Monfenera (2,04 km, 5 passaggi, dalle 9:30 alle 12 e dalle 13:30 alle 16). Domenica 20 febbraio: ps 1/4 “Ca’ Mostaccin” (8,53 km, start 10:25 e 15:04); ps 2/5 “Montello” (7,34 km, start 11:10 e 15:49); ps 3/6 “Monte Tomba” (11,47 km, start 12:10 e 16:49). Quartiere generale della corsa: Asolo Golf Club, Cavaso del Tomba.