Dalla Terra alla Luna e ritorno sulla Mercedes GD 300. Questo è il grande romanzo di Gunther e Christine Holtorf

A bordo della loro Mercedes fuoristrada percorrono quasi 900.000 chilometri in 26 anni toccando 251 Paesi, toccando i posti più impervi ed anche più affascinanti del mondo. Il globe trotter tedesco ha raccontato la sua avventura giovedì scorso in una serata al Museo dell’Auto di Torino. Ed il loro fuoristrada Otto resterà in mostra al M-Auto fino a domenica prossima, 7 giugno. Di Tommaso M. Valinotti

mauto_otto 009_-®andreaguermani.itTORINO – La distanza fra la Terra e la Luna è mediamente 384.403 chilometri. “Nei miei 26 anni di viaggi ho percorso la distanza fra la Terra e la Luna più IVA” e si informa immediatamente se la tassa, in Italia, sia del 22%. Si capisce subito che Gunther Holtorf ha uno spiccato senso dell’umorismo. Ospite giovedì scorso, 28 maggio, alla serata che inaugurava la serie di conferenze che fanno da corollario alla mostra “Modus Vivendi” attualmente in corso al Museo dell’Automobile di Torino (http://www.museoauto.it/website/it/news/522-calendario-degli-incontri-di-modus-vivendi) che presenterà questa sera, giovedì 4 giugno, il secondo incontro intitolato “L’Africa ed il mio camion” con l’intervento di Giuseppe Francesco Simonato che racconta il suo viaggio sul camion IVECO da Torino al Capo di Buona Speranza punta estrema del Sud Africa.

mauto_otto 073_-®andreaguermani.itRitornando alla serata di Gunther Holtorf, il globe trotter tedesco ha raccontato ad una sala gremita da quasi 400 persone, le sue avventure a bordo della Mercedes Classe G, con cui ha visitato 215 Paesi, percorrendo quasi 900.000 chilometri di cui oltre 250.000 in fuoristrada. Gunther e la moglie Christine, morta di cancro alcuni anni fa, hanno condiviso le loro avventure arrivando a toccare paesi che sembrava impossibile da visitare, come la Corea del Nord, la Cuba di Fidel Castro, passando dal Canale di Panama alla Cina delle falde dell’Everest con i suoi 5000 metri di altitudine. Un’avventura durata 26 anni terminata nel momento in cui “il mondo da visitare era finito; non sono mai entrato unicamente in Somalia, Ciad ed in Sud Sudan, paesi ad altissimo rischio per i viaggiatori” commenta ancora Gunther Holtorf, che sottolinea la sua fortuna di avere condiviso le sue avventure con Christine, una moglie che lo ha seguito ed accompagnato in tutte i suoi viaggi, vivendo fianco a fianco per 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno, senza il minimo screzio.

Mercedes_Class_G_2014_foto_003Manager e pilota della Lufthansa prima in Asia e poi in Sud America, Gunther Holtorf all’età di cinquant’anni va in pensione e decide di viaggiare. “Volevo vedere tutti quei posti, come la catena dell’Himalaya, o le savane africane, che avevo solo ammirato dall’alto, sorvolandoli in aereo durante i miei numerosi viaggi di lavoro”. La sua cultura di manager gli fa pianificare le spedizioni con estrema precisione e sopratutto mettere le basi per quello che sarà il concetto fondamentale del suo quarto di secolo di avventure: viaggiare a costi bassissimi, mai dormendo in albergo, mai mangiando al ristorante, comprando i cibi direttamente nei mercati delle città (o villaggi) che stava attraversando. “In questo modo abbiamo speso pochissimo, e sono bastati i soldi che io avevo accantonato nel corso della mia carriera lavorativa ed i soldi della mia pensione”. Il mezzo su cui viaggiare è stato inevitabilmente un fuoristrada Mercedes-Benz Classe G, diesel, tre litri di cilindrata, un consumo di 7/8 litri per 100 chilometri e 200 litri di serbatoio, con una potenza di appena 88 cavalli tanto per quel genere di fuoristrada la grande potenza non è necessaria.  Nel 1988, quando acquistai la vettura, avevo lanciato la mia sfida alla promessa fatta da Mercedes-Benz: “dove c’è una Classe G, c’è una strada”. La 300 GD di Gunther Holtorf, una vettura che non presenta elettronica e che permette di essere gestita e di fare manutenzione anche a chi non ha profonde nozioni di meccanica, ha dovuto essere rivista in pochissimi particolari, sopratutto perché una volta terminata la preparazione ha raggiunto le 3,3 tonnellate, ben più di quello ammesso dal Codice della Strada, dovendo sorreggere sul tetto oltre 400 chilogrammi. “Per questo ho montato molle ed ammortizzatori più robusti, ed un cofano anteriore che mi permettesse di salirci sopra, una modifica poi ripresa dalla stessa Mercedes.”

Mercedes_Class_G_2014_foto_005 La 300 GD è attrezzata con una cucina da campo e nel posteriore viene allestita una camera da letto a due posti “comodissima. Il letto è più largo e più lungo di quelli che si ritrovano negli alberghi di lusso” sottolinea Gunther Holtorf, centimetro alla mano. “e poi andare in un albergo o al ristorante sarebbe stata una grande offesa per Otto” come Gunther Holtorf chiama affettuosamente il suo fuoristrada, non dimenticando che farsi rubare un veicolo così attrezzato, in paesi con mezzi di trasporto pressoché sconosciuti, sarebbe una disavventura quasi tragica. Gunther Holtorf e la moglie Christine, appena lui va in pensione, comprano la 300 GD e decidono di dedicarsi un anno e mezzo di vita al contatto con le popolazioni africane “perché l’unico modo per conoscere veramente la gente è stare in mezzo a loro e non soggiornare in alberghi di lusso dove si mangia all’europea, si parla all’europea, insomma si vive all’europea”. Il mal d’Africa è veramente infettivo e Gunther e la moglie ne sono profondamente colpiti: “Il mio luogo preferito è il deserto, non la città con i grattacieli che toccano il sole” dice con un pizzico di commozione il tedesco mostrando una diapositiva che ritrae lui, Christine ed “Otto” su una duna in mezzo ad un oceano di sabbia. E così i 18 mesi in Africa diventano cinque anni e danno l’inizio ad un avventura che tocca tutti continenti. Mangiando nella loro cucina da campo e dormendo nella camera matrimoniale di “Otto”, qualche volta su un’amaca distesa fra due alberi “ma bisogna fare attenzione alle noci di cocco. Se ti prende una noce di cocco in testa fa veramente male” il viaggio di quello che la BBC ha definito “il più grande viaggiatore del  nostro tempo” si allunga in itinerari di tutto il mondo, arrivando alla frontiera fra India e Pakistan, stati perennemente in guerra che hanno un unico punto di contatto lungo tuta la loro linea di confine, superabile solo a piedi. Gunther Holtorf passa per l’Afghanistan e l’Iraq mentre infuria la guerra e non ha mai un incidente “Ho capottato una sola volta. In Madagascar, l’ultimo giorno dell’ultimo viaggio, forse un segno del destino. Quando si viaggia bisogna mantenere un basso profilo. Gli adesivi che vedete sulla macchina sono stati applicati ora che Otto fa mostra di sé al museo Mercedes di Stoccarda, ma quando si viaggi si deve cercare di essere praticamente invisibili” conclude Gunther Holtorf che chiosa nel finale: “Il turismo cambia la gente. Ma si deve vivere a contatto con le popolazioni. A Mumbai, città che noi chiamavamo Bombay,  sui 13 milioni di abitanti otto milioni non ha accesso all’acqua potabile. Questo è il grande problema del nostro pianeta. La crescita sconsiderata della popolazione e con sempre meno gente che abbia la possibilità di avere acqua potabile. Ma un viaggiatore è sempre e comunque ottimista

Un leggendario viaggio intorno al mondo

Dal 28 maggio al 7 giugno, il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino ospita la leggendaria Classe G dei coniugi Holtorf, protagonista di un’avventura lunga ventisei anni e 900.000 chilometri. ‘Otto’, come i suoi proprietari hanno affettuosamente battezzato l’inarrestabile compagna di viaggio, ha fatto il giro del mondo, raggiungendo 215 Paesi in condizioni climatiche impervie e viaggiando su qualsiasi tipo di terreno e pendenza. Un record straordinario che viene celebrato con lungo tour che farà tappa nei principali paesi europei. L’occasione per festeggiare i 35 anni di Classe G, vera icona offroad che quest’anno si rinnova all’insegna di efficienza e alte prestazioni. A cura dell’ufficio stampa Mercedes Benz Italia

Mercedes_Class_G_2014_foto_004TORINO – Passa per il Museo Nazionale dell’Automobile il lungo tour di ‘Otto’, la leggendaria 300 GD dei coniugi Holtorf, protagonista di un’avventura senza precedenti, entrata a far parte del Guinness dei primati. Un lungo viaggio durato ventisei anni che ha lasciato le tracce dell’inarrestabile Classe G, in ben 215 paesi, percorrendo quasi 900.000 chilometri, di cui oltre 250.000 in fuoristrada.

“Nel 1988, quando acquistai la vettura, avevo lanciato la mia sfida alla promessa fatta da Mercedes-Benz –  dove c’è una Classe G, c’è una strada. Studiando il percorso sapevo, infatti, più o meno cosa avrebbe dovuto affrontare la vettura durante il viaggio”, ha dichiarato il settantasettenne Gunther Holtorf, protagonista del leggendario viaggio. Mentre i chilometri aumentavano cresceva la fiducia incondizionata nelle capacità della Classe G. Nel corso degli anni, la simbiosi tra gli Holtorf e la vettura della Stella divenne sempre più forte, soprattutto nelle situazioni più pericolose.

Mercedes_Class_G_2014_foto_007Dalla Terra alla Luna e ritorno più 800.000 km in condizioni proibitive. La 300 GD dei coniugi Holtorf ha percorso oltre 250.000 chilometri, su un totale di quasi 900.000, lontano dalle strade asfaltate, senza mai tradire la sua naturale vocazione. Strade coperte da ghiaia, fango, tratti disseminati di buche o percorsi di montagna in forte pendenza. Per sospensioni e telaio, questo impegnativo viaggio equivale a circa 2,5 milioni di chilometri sulle normali strade dell’Europa centrale. Senza contare che ‘Otto’, così come è stata battezzata dai suoi proprietari, ha dovuto affrontare le condizioni meteorologiche più disparate attraversando tutte le zone climatiche della terra: dal caldo implacabile del deserto al gelo della zona artica, passando per le piogge delle foreste pluviali. Come se non bastasse, la 300 GD ha dovuto fare i conti con il carico: tra equipaggiamento e generi alimentari, taniche, utensili, verricello, ricambi e ruote di scorta, la vettura raggiungeva ben 3,3 tonnellate, ovvero circa 500 chilogrammi in più rispetto al peso complessivo ammesso. Solamente il tetto di questo modello adatto all’offroad doveva sostenere 400 chilogrammi. “Di fatto la nostra Classe G era sempre carica più del dovuto”, ha dichiarato Gunther Holtorf. “Ecco perché ho montato molle rinforzate ed ammortizzatori adatti alle strade in cattive condizioni. Se non lo avessi fatto, Otto non sarebbe stata diversa dalle altre vetture prodotte in serie. L’intera catena cinematica con motore, cambio ed assi è ancora quella originale. Né il telaio, né la carrozzeria hanno mai mostrato segni di fatica.”

Mercedes_Class_G_2014_foto_012Quando la meta è il viaggio stesso. Quando Gunther Holtorf e la moglie Christine si misero in viaggio a bordo della loro Mercedes-Benz 300 GD, Classe G era presente sul mercato da soli dieci anni. “Ho viaggiato davvero in tutto il mondo!”, ha dichiarato l’ex pilota e manager presso una nota compagnia aerea. “Ho viaggiato davvero in tutto il mondo. Piantare una bandierina sul mappamondo, un timbro sul passaporto, una foto ricordo con l’auto al confine? No, a noi non bastava! Perché l’unico modo di viaggiare è vivere i paesi che attraversi, entrare in contatto con le persone del luogo e conoscere tutte le loro sfaccettature.” Dopo aver conosciuto un Paese sulla base di questi criteri, un’altra linea rossa veniva tracciata sulla mappa personale del “Tour dei record intorno al mondo 1990 – 2014”. Questa cartina, ormai definitiva, è attraversata da una serie di linee rosse e, nel corso della pianificazione del viaggio, ha aperto diverse porte a Gunther Holtorf, consentendogli di vivere avventure finora considerate impossibili. Basti pensare all’attraversamento di Paesi completamente inaccessibili come la Corea del Nord ed il Myanmar o l’incredibile tour della Cina, durante il quale ha guidato per 25.000 chilometri senza che nessuno lo sostituisse al volante. Gunther Holtorf definisce questi viaggi ‘tour da pionieri’. Era, infatti, la prima volta che una vettura straniera guidata da uno straniero poteva attraversare questi Paesi così particolari.

Il tour dei record di 300 GD in breve

  • Durata: 26 anni
  • Chilometri totali percorsi: 897.000, equivalenti a circa 22 volte il giro del mondo o al percorso dalla Terra alla Luna e ritorno più due volte il giro del mondo
  • Chilometri percorsi in offroad: 250.000
  • Paesi visitati: 215
  • Confini attraversati: 410 (fuori dall’Europa)
  • Trasporti marittimi/spedizioni in container: 41
  • Viaggi su imbarcazioni d’alto mare: 113
  • Punto più alto raggiunto: Campo base del monte Everest, 5.200 metri sul livello del mare
  • Punti più bassi raggiunti: Mar Morto/Death Valley, entrambi circa 150 metri al di sotto del livello del mare
  • Luogo più freddo raggiunto: Nei pressi di Irkutsk, Siberia, -27 °C
  • Luogo più caldo raggiunto: Outback australiano nei pressi di Alice Springs, +50 °C
  • Altri dati statistici
  • Tempo totale passato alla guida equivalente a 3,5 anni
  • Soste alle frontiere equivalenti a circa sei mesi
  • Dati tecnici Mercedes-Benz 300 GD
  • Struttura/carrozzeria: Telaio a longheroni e traverse con carrozzeria imbullonata, station-wagon a passo lungo
  • Motore diesel a 5 cilindri in linea
  • Formazione della miscela: Iniezione indiretta con precamera, pompa d’iniezione a pistone Bosch
  • Cilindrata, cm3: 3.005
  • Potenza, kW/CV: 65/88 a 4.000 giri/min
  • Coppia, Nm: 170 a 2.400 giri/min
  • Cambio/trazione: Cambio manuale a 4 marce, trazione integrale inseribile, marce ridotte, bloccaggi del differenziale inseribili su asse anteriore/posteriore
  • Lunghezza/larghezza/altezza, mm:  4.395/1.700/1.950
  • Passo, mm:  2.850
  • Peso a vuoto/carico utile, kg: 2.105/695
  • Peso di “Otto” per la spedizione, kg: 3.300
  • Velocità massima, km/h: 130

SUV Attack: offensiva Mercedes-Benz senza precedenti. Già oggi possiamo contare sull’offerta SUV più ampia del segmento premium, in grado di accontentare le diverse esigenze dei nostri clienti”, ha dichiarato Roland Schell, Presidente di Mercedes-Benz Italia. “Tutto nasce da vere e proprie icone come la Classe G e la Classe M, che hanno contribuito al successo di una gamma che ha venduto in Italia oltre 100.000 unità.”

Quest’anno Classe G festeggia 35 anni e continua a tracciare la sua lunga storia di successi con una nuova generazione di Stelle, ambasciatrici di efficienza ed alte prestazioni. Tecnologie costantemente ottimizzate ed allestimenti di pregio permettono al fuoristrada per antonomasia di soddisfare al meglio le crescenti esigenze degli appassionati dell’offroad. Una tradizione che prosegue oggi con il debutto del nuovo V8, 4 litri di cilindrata, iniezione diretta e sovralimentazione biturbo, già presentato sulla show car G 500 4×4. Il nuovo otto cilindri di G 500 vanta un DNA esclusivo. Si basa sulla nuova generazione di motori V8 sviluppata da Mercedes-AMG che già mette le ali a Mercedes-AMG GT ed a Mercedes-AMG C 63 regalando loro prestazioni di marcia semplicemente straordinarie. Per essere montato sulla Classe G, il V8 è stato modificato, per erogare, in questa versione, 310 kW (422 CV) di potenza a fronte di 610 Nm di coppia. La Stella brilla inoltre per spontaneità di risposta ed elevata capacità di trazione.

In futuro, tutti i modelli Classe G potranno contare su una maggiore efficienza ed il 16% di potenza in più. Prima ambasciatrice dei nuovi valori, la G 500 con l’inedito V8 biturbo da 4 litri, in grado di erogare ben 422 CV. Tra le novità della nuova generazione, una taratura dell’assetto ed una regolazione dell’ESP® più sensibile, a vantaggio di stabilità di marcia, sicurezza e comfort su strada. Anche esterni ed interni sono stati rinnovati e sarà, inoltre, disponibile un’esclusiva edizione speciale firmata AMG.

Andrea Guermani

“Otto” nel mondo