Debutto da dimenticare, al Laghi, per Bonfadini

Il primo atto della Coppa Rally ACI Sport, in zona due, vede il pilota di Monselice costretto al ritiro, sulla penultima speciale, per problemi di natura tecnica. Bonfadini, in azione (immagine a cura di Mario Leonelli).
Monselice (PD), 01 Marzo 2022
– Per il suo ritorno in attività in pianta stabile, dopo tanto tempo al via di un programma completo nella Coppa Rally ACI Sport in zona due, Manuel Bonfadini si aspettava di certo un altro tipo di esordio, a differenza del boccone amaro ingoiato.

Con lo scherzo della dea bendata che vedeva al via del Rally dei Laghi, in classe A6, il campione italiano 2020 Andrea Crugnola, in procinto di iniziare la serie tricolore su una Citroen C3 Rally 2, era da subito chiaro che la lotta per la vittoria si era già conclusa in anticipo.

Gli oltre quarantacinque secondi rifilati sulla prima “Sette Termini”, in notturna, avevano creato un solco tra l’idolo di casa ed il resto degli avversari, racchiusi tra di loro in soli sei secondi.

Uscito con il quarto tempo il pilota di Monselice, affiancato da Valentina Gentilini sulla Peugeot 106 Rallye Kit Car curata da Assoclub Motorsport, lamentava però già le prime noie tecniche.

È stata molto dura, sin dal via” – racconta Bonfadini – “perchè, già nello shakedown, sentivamo che mancava qualcosa. Faticavamo, soprattutto nelle salite. Abbiamo verificato l’impianto benzina ed abbiamo trovato molto sporco, probabilmente dal serbatoio di sicurezza viste le esperienze passate con altri clienti. Nella prova di notte siamo andati cauti ma, Crugnola a parte, eravamo vicini. Eravamo consapevoli che il nostro Laghi sarebbe stato duro.”

Alla Domenica mattina la prima “Cuvignone” confermava le sensazioni di Bonfadini, quarto al controllo stop con un pesante distacco parziale non solo da Crugnola ma anche dagli altri in A6.

La situazione non migliorava sulla terza speciale e, con una classifica che iniziava già a delinearsi, il patavino non poteva far altro che cercare di tirare a campare, fino al traguardo.

Valganna era l’unica prova dove potevamo limitare i danni” – aggiunge Bonfadini – “perchè era particolarmente veloce e senza sostanziali ripartenze. Infatti, in questo tratto cronometrato, abbiamo ottenuto il secondo tempo dei comuni mortali, a soli sette decimi dal secondo, ma ormai i giochi erano fatti. Visti i tanti ritiri in classe volevamo arrivare alla fine perchè potevamo ottenere punti importanti per il nostro campionato. Non potevamo puntare ad altro risultato.”

Con la lista delle defezioni che si allungava Bonfadini, dopo la seconda “Cuvignone”, si ritrovava con un insperato terzo posto di A6 tra le mani, la carota prima di ricevere il bastone.

Volevamo arrivare alla fine” – conclude Bonfadini – “ma, sulla ripetizione della Sette Termini, abbiamo sentito peggiorare la situazione. La posta in palio si alzava ed il rischio di avere dei danni ben più seri alla nostra vettura aumentava. A quel punto, nonostante mancasse una sola speciale al termine, abbiamo preferito ritirarci. Non ci diamo per vinti e siamo certi che, la prossima volta, andrà sicuramente meglio. Grazie a tutti quelli che sono stati al nostro fianco e, in particolare, ai miei ragazzi che si sono fatti letteralmente in quattro per aiutarci a proseguire.”