Finale Rally Cup Italia lampo per Rampazzo

Il pilota di Montegrotto Terme si vede costretto ad alzare bandiera bianca, già sulla prima prova speciale, a causa di un problema alla frizione che gli impediva di esprimersi al meglio. Foto Mario Leonelli

Montegrotto Terme (PD), 03 Novembre 2021 – Di tutto poteva aspettarsi ma non di certo il dover parcheggiare sogni ed ambizioni già durante il primo tratto cronometrato in programma.

La finale Rally Cup Italia, andata in scena lo scorso fine settimana in occasione del Rally Città di Modena, ha regalato un grosso ed amaro boccone da digerire a Renzo Rampazzo.

Il pilota di Montegrotto Terme, con il pass ottenuto grazie al successo nella Michelin Zone Rally Cup in quarta zona, arrivava fiducioso nell’entroterra emiliano, deciso ad alzare l’asticella.

Un problema alla frizione lo tradiva però già sulla prima “Barighelli”, costringendolo allo stop.

Per una serie di piccole e sfortunate coincidenze” – racconta Rampazzo – “la frizione non riusciva a fare il suo lavoro e ci impediva di poter avere una prestazione adeguata. Il problema si è presentato mentre scaldavamo le gomme, per entrare sulla prima speciale, ed abbiamo comunque provato a partire. L’assistenza era in grado di cambiare la frizione ma lo slittamento dipendeva anche da altri fattori quindi ogni loro sforzo sarebbe stato inutile. A quel punto abbiamo deciso di fermarci, poco dopo, e di cercare di convivere con questa delusione.”

Messa a bordo strada, al termine della prima giornata di gara, la Renault Clio R3, con lo staff di Baldon Rally che le aveva pensate tutte per tentare il rientro, il portacolori della scuderia La Superba ed il suo compagno di abitacolo, Michael Guglielmi, vestivano i panni del pubblico.

Un ruolo che ha permesso al patavino di analizzare un Città di Modena troppo spesso criticato.

Vedendola da fuori questa edizione del Modena è stata molto insidiosa e difficile” – aggiunge Rampazzo – “perchè la tensione era ad altissimi livelli, spesso per via dei ritardi accumulati. Piloti che si lamentavano di partire con gomme e freni freddi, la ricerca di un assetto adatto per strade così sconnesse, la nebbia, la notte e le tante critiche piovute addosso agli organizzatori. Una volta i rally erano caratterizzati da giorni duri e da notti insonni. Ora i particolari che fanno la differenza riguardano la capacità di adeguarsi, a situazioni difficili, quando i distacchi sono molto risicati. Visti da fuori, li ho visti davvero tutti, sono stati molto bravi. Voglio anche andare un po’ al contrario della corrente e faccio i miei complimenti all’organizzazione. Gestire oltre duecentoquaranta vetture, su strade così difficili ed in condizioni meteo avverse, non è stato un compito facile. L’annullamento di una prova soltanto ed un paio di trasferimenti, per chi partiva dietro, sono un male accettabile. Se ne vedono di peggio in giro per l’Italia. Qualcosina sui regolamenti si potrebbe rivedere ma questo è compito della federazione. Speriamo in bene.”

Una finale che, conti alla mano, conferma anche il terzo gradino del podio in R Italian Trophy, per quanto riguarda il secondo raggruppamento della zona quattro, e che si aggiunge al cospicuo bottino stagionale, raccolto da Rampazzo, tra CRZ e Michelin Zone Rally Cup.

Ma il 2021 non è ancora finito ed il calendario potrebbe arricchirsi di qualche altra trasferta.