I primi passi del giovane Frare nel CIRT

Il diciannovenne figlio d’arte debutta nel Campionato Italiano Rally Terra, per i colori di Rally Team, mentre in Carnia, tappa CRZ di zona quattro, Cella è secondo di N2. Foto Mario Leonelli/Actualfoto

Rosà (VI), 01 Luglio 2021 – L’epilogo non è stato certamente dei migliori ma la gioia provata, al via del recente San Marino Rally valevole per il Campionato Italiano Rally Terra, era ben visibile sul volto del giovane Pierluigi Frare, al debutto alla tenera età di diciannove anni.

Il classe 1990, figlio d’arte, veniva messo a dura prova dall’Acropoli biancoazzurra sin dallo shakedown, a causa del tranciamento di un supporto motore, riparato con mezzi di fortuna.

Alla guida di una Mitsubishi Colt CZ3 gruppo N, vettura ex trofeo condivisa con Miriana Gelasi, il portacolori di Rally Team riusciva ad affrontare la power stage di Venerdì pomeriggio.

Due prove per prendere la confidenza, per l’unico partente in classe N2, prima di ritrovarsi con il cambio bloccato in terza marcia e, causa inesperienza, parcheggiare la vettura della casa nipponica in un fosso, sul quarto impegno in programma, rimandando la sfida al Città di Arezzo.

Se lo zero, segnato in chiave CIRT, non fa poi così tanto male, rispetto alla soddisfazione per aver mosso i primi passi tra i grandi, spostandosi più a nord, in Friuli, soltanto un podio di classe è stato raccolto dalla compagine di Rosà al Rally Valli della Carnia, lo scorso weekend.

Sette erano gli alfieri di Rally Team alla seconda tappa di Coppa Rally ACI Sport, zona quattro.

Tanto attesa quanto sfortunata la partecipazione di Enrico Zille, in coppia con Franco Durat su una Renault Clio Super 1600 messa a disposizione da MotulTech Racing.

In cronica difficoltà di assetto, uscendo dalle prove con pressioni altissime, e con un motore che non spingeva ai bassi regimi il locale preferiva optare per il ritiro sulla quinta speciale.

Alla guida di una intramontabile Renault Clio Williams gruppo A, targata SA CAR e condivisa con Clio Pittino, Michele Maieron ha incassato un buon quinto di classe A7.

La famiglia da corsa rientrava in gara dopo una pausa lunga ben cinque anni, puntando a togliersi la ruggine e godendosi il ritorno del “Passo Duron” dopo una ventina d’anni di assenza.

Mastica amaro Marco Fanton, in coppia con Ileana Contado su una Peugeot 106 Rallye gruppo A curata da Galiazzo, costretto al ritiro con il cambio bloccato sulla quarta prova speciale.

Per il pilota di Vò Euganeo uno zero pesante che, aggiunto a quello del Bellunese, spegne ogni ambizione di staccare il pass per la finale, dando l’addio definitivo alla quarta zona di CRZ.

A fare da contraltare alla delusione del compagno di colori, in seno al team patavino, ci ha pensato Riccardo Zavagno, in coppia con Manuel Lazzer su una vettura analoga.

Il pilota di Rally Team, al debutto assoluto nel mondo delle corse su strada dopo ventitre anni di motocross a livello semiprofessionistico, trovava subito il giusto feeling con la trazione anteriore del leone transalpino, andando a cogliere una più che positiva quarta piazza in classe A6.

Unico podio di giornata quello arrivato grazie a Gianluca Cella, in coppia con Arianna Michelutti su una Peugeot 106 Rallye di gruppo N curata da Team Autocar, autore di una seconda piazza tra le N2 che gli è valsa la scalata sino al gradino più basso del podio nella coppa di zona.

Carnia travagliato per gli altri due protagonisti tra le millesei del produzione con Luca Fedrigo, in coppia con Luciano Sapienza, e Roberto Carlo Sbalchiero, assieme a Mirco Santacaterina: il primo, rallentato da problemi di interfono e da qualche fuori programma ha chiuso undicesimo di classe mentre il secondo ha alzato bandiera bianca, dopo la terza, con il cambio andato.