Il mirino di Paola Biolé e Tommaso M. Valinotti alla “Cesana-Sestriere” per le Schegge di Kaleidosweb

DSCN5312 (Custom)SESTRIERE (TO) – Era il 1961 quando per festeggiare degnamente il centenario dell’Unità d’Italia all’ACI Torino si penso di inventarsi una cronoscalata che avesse il sapore della grande sfida e che portasse i motori più in alto possibile. E nella provincia c’era quella località, Sestriere, che diventava ogni giorno più di moda, che era un po’ sopra quota 2000 metri ed una strada perfetta, la Strada Statale 23 del Colle del Sestriere che in poco più di dieci chilometri porta dai 1354 metri di altitudine di Cesana fino ai 2035 del Sestriere. L’impegno degli uomini ACI Torino e l’importanza della ricorrenza (e la passione che allora contagiava tutto il mondo delle automobili) ha fatto sì che la gara divenisse subito teatro delle sfide del Campionato Europeo della Montagna che allora valeva poco meno dei Gran Premi di Formula 1. E così ecco che a seguire i due primi successi delle Maserati 2000 di Mennato Boffa (1961) ed Odoardo Govoni (1962) arrivano i successi di Edgar Barth, pilota ufficiale Porsche (1963 e 1964) seguiti dalla doppietta di Ludovico Scarfiotti con la Dino Ferrari (1965 e 1966) due piloti che la Formula 1 l’avevano cavalcata (Barth) o ci stavano correndo come Scarfiotti che proprio l’anno dopo avrebbe vinto a Monza.

DSCN2907 (Copia) (Custom)E poi ancora Rolf Stommelen (Porsche 908 – 1967) che precede la stagione dei grandi specialisti della salita quali Gerhard Mitter (Porsche – 1968) e lo svizzero Peter Schetty comandato da Enzo Ferrari a vincere il Campionato Europeo della Montagna (e quindi anche la Cesana-Sestriere) nel 1970 con la poderosa Ferrarti 212 E creata apposta per gareggiare sui tornanti montani. Negli anni seguenti Ferrari si allontana dalla specialità, ma ci pensa Carlo Abarth ed il suo luogotenente Enzo Osella che mettono in campo piloti del calibro di Arturo Merzario (Abarth 3000 – 1970) e Johannes Ortner prima che si apra l’eterna stagione di Mauro Mesti che conquista ben nove successi alla Cesana-Sestriere in un era che va dal 1972 al 1989, anche se alla cronoscalata della Via Lattea è legato l’incidente più grave del toscano, che nel 1985 su queste strade si ruppe tibia e perone.

DSCN2870 (Copia) (Custom)La Cesana-Sestriere ha vissuto la sua storia in tre grandi tronconi. L’epoca aurea che va dal 1961 al 1973; l’epoca dei muscoli, dal 1981 al 1992 con le inavvicinabili biposto corsa portate sul tetto delle montagne da personaggi come Mauro Nesti, appunto, Ezio Baribbi (1987) e gli specialisti spagnoli Francisco Egozque (1991) e Andres Vilarino (1990 e 1992) che ancora detiene quel record di 4’32”68 che da alcuni vacilla ma non cade. La terza parte della storia della Cesana-Sestriere è quella che parte nel 2007 e vede il ritorno della gara in forma di cronoscalata storica, valida anche per il campionato Europeo della specialità che mescola le belle vetture di un tempo con le possenti biposto corsa che nulla hanno da invidiare a quelle di Nesti e Vilarino. I nomi gloriosi sono quelli di Uberto Bonucci (2007, 2011 e 2012), Stefano di Fulvio (2009, 2013,2014 e quest’anno), il primo pilota della nuova era a scendere sotto il muro dei cinque minuti, nonostante le tre chicane a Champlas du Col, e sempre più vicino al record di Vilarino, ma anche “Totò” Riolo primo nella bagnata edizione del 2008, ed il folletto Denny Zardo nel 2010.

DSCN5166 (Custom)E così anche quest’anno qualche migliaio di persone si sono dispiegate nei prati lungo i 10,400 metri del percorso, godendo di una splendida giornata di sole ed anche di un po’ di frescura in alta quota, per ammirare auto da sogno e bolidi che hanno arrampicato in un battito di ciglia il colle. E a bordo strada ed al parco arrivi c’era anche Kaleidosweb con le macchine fotografiche di Paola Biolé e Tommaso M. Valinotti che vi offrono un amplissima panoramica delle vetture presenti e delle curiosità di questa 34esima edizione della Cesana Sestriere. La vettura più bella? Scopritela voi stessi sfogliando le centinaia di immagini che Kaleidosweb vi offre in questa massiccia selezione delle schegge. Buona visione.

La fotogallery di Paola Biolé

La fotogallery di Tommaso M. Valinotti