Il “Nido dell’Aquila” 2015 a Cobbe-Turco (Ford Focus WRC)

Grande spettacolo e notevoli argomenti tecnici in terra umbra, per il primo via del Campionato Raceday 2015-2016, l’equipaggio trentino ha comandato la classifica già dalle prime battute. Il resto del podio a Romagna-Lamonato (Ford Fiesta WRC) e Andolfi/Savoia (Ford Fiesta R5). Ampi consensi da parte dei piloti per il format raddoppiato, che alla salita del Monte Pennino ha aggiunto la tecnica discesa della prova di Lanciano. Foto Davide Monai

nido_2015 (Custom)NOCERA UMBRA (PG) – Una vittoria mai messa in discussione, quella del trentino Luciano Cobbe, in coppia con Fabio Turco, a bordo di una Ford Focus WRC, al Nido dell’Aquila 2015, corso oggi nel territorio di Nocera Umbra (Perugia) da l’organizzazione di PRS Group, Comune di Nocera Umbra e Radio Subasio. L’equipaggio della Meteco Corse ha preso il comando con un attacco deciso sulla prima prova speciale, la prima salita del Monte Pennino, per poi proseguire a tenere la leadership con autorità nonostante da dietro, la concorrenza, si fosse fatta pericolosa con il passare della gara. Una gara che ha registrato il pieno successo Ford con il podio assoluto salito da ben tre modelli diversi del costruttore americano, assemblate in Gran Bretagna.

Cobbe e Turco hanno primeggiato in quattro delle sei prove in programma e sotto la bandiera a scacchi la seconda posizione è andata ai trevigiani Simone Romagna-Dino Lamonato, su una Ford Fiesta WRC, vincitori invece delle ultime due. Fermo dallo scorso dicembre, Romagna ha sofferto sul primo giro di prove il non avere feeling con la per lui nuova vettura, compiendo poi una notevole progressione di sensazioni positive ed ovviamente anche di riscontri cronometrici importanti. Il terzo gradino del podio è andato al giovane savonese figlio e fratello d’arte Fabrizio Andolfi Junior, in coppia con Stefano Savoia, su una Ford Fiesta R5. Una gara in crescendo, quella del driver ligure, alla sua prima gara su terra con una trazione integrale, il quale da metà gara è entrato in perfetta sintonia con il percorso e soprattutto con la vettura che qui ha guidato per la terza volta. Andolfi ha rilevato sul gradino più basso dell’attico di classifica l’attesissimo locale Francesco Fanari dalla quinta prova. Con Silvio Stefanelli alle note, su una Mitsubishi Lancer Evo IX Gruppo R, il pilota di Spello era partito con grande ritmo per poi arretrare in classifica da metà gara per problemi al cambio, cosa che comunque non gli ha impedito di chiudere l’impegno pur in retrovia. Quarta posizione assoluta, eclatante per l’età della vettura che guida, per il sempreverde romagnolo Bruno Bentivogli, su una Subaru Impreza, come detto, piuttosto datata, ma evidentemente efficace. Affiancato dal pratese Andrea Cecchi, Bentivogli ha costruito un altro piccolo grande capolavoro lottando ad armi pari con colleghi dotati di vetture più fresche della sua, arrivando a primeggiare anche nel gruppo N, le vetture derivate dalla serie.

La top five l’ha completata il sempre convincente forlivese Andrea Succi, su una Mitsubishi Lancer Evo IX, con al fianco l’esperta Giancarla Guzzi. Pur fermo dallo scorso maggio, il forlivese ha saputo tenere bene il ritmo alto della gara per tutta la giornata, giungendo poi sotto la bandiera a scacchi davanti a Fanari, sesto. Settima posizione finale per il modenese Andrea Dalmazzini, ex Campione Italiano di Tout Terrain, con poca esperienza quindi di rallies. Con una Mitsubishi Lancer Evolution di Gruppo N, assecondato dal toscano Ciucci, anche lui ha saputo gestire bene una gara molto difficile da interpretare. La top ten assoluta è completata dal veneto Tullio Versace, ottavo al debutto con una Ford Fiesta R5, quindi in cerca costante del miglior dialogo con la vettura “dell’ovale blu”, dallo sloveno Darko Peljhan (nono su una Mitsubishi Lancer Evo IX) e dal rientrante dopo anni di esperienze in circuito e salita, Piergiorgio Bedini (decimo con una Lancer Evolution).

Tra le vetture a due ruote motrici, prestazione di spessore da parte dei toscani Pellegrineschi-Martinelli, su una competitiva Citroën DS3 R3, primi di categoria con ampio merito dopo una gara sempre al comando con autorità. Il Trofeo Peugeot Competition è stato terra di conquista per Campostrini-Refondini (Peugeot 106) su Micheli-Cavasin (Peugeot 208) e terzi Pezzarini/Groppo (Peugeot 106). Il Nido dell’Aquila 2015 è andato in archivio con una bella performance organizzativa, suggellata dai positivi commenti avuti dai piloti sul nuovo format di due diverse prove da correre tre volte, oltre che dal grande entusiasmo della popolazione locale. Soddisfazione pure da parte del Sindaco di Nocera Umbra, il dottor Giovanni Bontempi, che già dallo scorso anno, quello del ritorno del “Nido”, ha appoggiato fortemente l’evento, definendolo un utile veicolo di immagine per il territorio ed importante anche come ricaduta economica della zona. Diciotto anni fa, come adesso – ha affermato il primo cittadino durante il briefing della Direzione Gara di ieri pomeriggio – Nocera Umbra avvertì il rombo del terremoto e conobbe momenti tragici, quest’anno siamo qui a sentire un altro rombo, quello delle macchine da corsa ed è motivo di gioia. Un grazie a tutti i partecipanti che sicuramente sono stati accolti al meglio da tutti noi!”.

Classifica Assoluta (top ten): 1. Cobbe-Turco (Ford Focus WRC) in 35’16.6; 2. Romagna-Lamonato (Ford Fiesta WRC) a 20.7; 3. Andolfi-Savoia (Ford Fiesta R5) a 46.6; 4. Bentivogli-Cecchi (Subaru Impreza) a 1’25.8; 5. Succi-Guzzi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 1’45.8; 6. Fanari-Stefanelli (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 1’58.2; 7. Dalmazzini-Ciucci (Mitsubishi Lancer Evo X) a 1’59.0; 8. Versace-Caldart (Ford Fiesta R5) a 2’15.6; 9. Peljhan-Lazar (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 2’16.9; 10. Bedini-Cangini (Mitsubishi Lancer Evo X) a 2’20.9.