Il settimo giorno Aston Martin creò un V6 mai visto prima

  • Debutterà sulla Valhalla il nuovo 3 litri V6 targato Aston Martin
  • Un ibrido/ibrido plug-in destinato a diventare il più potente della casa di Gaydon
  • La configurazione Hot V fa volare le prestazioni di questo elettrico e garantisce il rispetto delle prossime norme sulle emissioni
  • In corso lo sviluppo in-house del sistema ibrido/ibrido plug-in

Gaydon(Inghilterra) – martedì 24 marzo: Aston Martin rivela nuovi dettagli del V6 di progettazione interna, che approderà su strada inizialmente in una nuova gamma di sportive a motore centrale, apripista la Aston Martin Valhalla, a partire dal 2022.

 

Nome in codice: TM01, in onore di Tadek Marek, leggendario ingegnere della casa negli anni ‘50 e ‘60. Il nuovo nato di Gaydon ha già affrontato numerosi test al banco prova dinamometrico, e il team avanza verso il traguardo del primo motore di progettazione interna del marchio di lusso dal 1968.

 

La conferma arriva oggi: si tratta di un V6 turbo da 3 litri e il gruppo propulsore sarà interamente elettrificato, un aspetto imprescindibile fin dalle primissime fasi di sviluppo. Ma Aston Martin non è stata impegnata solo in questi test; attualmente sta sviluppando anche una nuova gamma di sistemi ibridi che renderanno questo motore il più potente dell’intera offerta del gruppo britannico. I valori finali di potenza e coppia per ogni applicazione del nuovo propulsore saranno dettati dalle caratteristiche desiderate per ciascuna vettura e confermati alla volta del lancio.

 

Il progetto beneficia direttamente di una lunga serie di importanti lezioni apprese nell’avventura Valkyrie, la prima hypercar a motore centrale della casa. Per esempio, è stato chiaro fin da subito che il nuovo motore compatto avrebbe assunto la configurazione Hot V, che gli consente di restare al di sotto dei 200 kg.

 

Il maggiore regime di rotazione, unito ai vantaggi dell’elettrico, permette a questa sportiva a motore centrale di declinare mirabilmente tutte le caratteristiche prestazionali della categoria. Il motore sarà ovviamente posizionato subito dietro la cabina e dotato di un sistema a carter secco che abbassa al massimo il centro di gravità. Il sistema garantirà poi un’ottima lubrificazione nelle curve veloci al limite. L’anima sfacciata di questo propulsore non ostacola però il rispetto di tutti i futuri requisiti antinquinamento Euro 7.

 

Ecco le parole di Joerg Ross, ingegnere capo Powertrain: “Questo progetto rappresenta fin dall’inizio una grande sfida ed è stato per noi un onore creare un team che ha forgiato l’arma vincente per il futuro di Aston Martin. Fin dalle primissime fasi, abbiamo goduto della libertà di esplorare e innovare, come non ci era possibile da molto tempo. E quel che conta di più, abbiamo voluto ottenere un risultato che potesse fregiarsi del nome TM01 e che avrebbe reso fiero di noi il nostro predecessore, il luminare dell’ingegneria Tadek Marek.”

 

Andy Palmer, Presidente Aston Martin e CEO del Gruppo, ha commentato così il nuovo motore: “Investire in un propulsore a progettazione interna è un compito arduo, ma il nostro team si è dimostrato all’altezza della sfida. A tendere, questo motore sarà integrato in gran parte della nostra offerta, e le anticipazioni di quanto questo prodotto sarà in grado di raggiungere sono estremamente promettenti.”