La notte di Schio ruba il successo a Renzo Rampazzo

Il pilota di Montegrotto Terme è protagonista tra le vetture di classe R3C ma viene beffato, ad una prova speciale dal termine, dallo spegnimento della fanaleria quando era al comando. Foto Leonelli/Actualfoto

Montegrotto Terme (PD), 16 Novembre 2020 – La stagione agonistica 2020 di Renzo Rampazzo racconta di un bilancio paritario dopo il recente Rally Città di Schio, confermando che se la dea bendata non ci mette il suo zampino il pilota di Montegrotto Terme risulta essere sempre competitivo, confermato dai due secondi posti ottenuti al Città di Scorzè ed al Dolomiti.

Quanto accaduto nell’edizione della rinascita della classica vicentina è a dir poco rocambolesco, con una certa vittoria di classe R3C sfumata nella notte dell’ultima speciale.

Alla guida della consueta Renault Clio R3, iscritta per i colori della scuderia La Superba e seguita sul campo da Baldon Rally, il patavino apriva il proprio score siglando due secondi tempi di classe che lo proiettavano all’inseguimento di Cugini, lontano tredici secondi.

Dietro dei due il solo Ghirri che accusava già un passivo di poco inferiore al minuto netto.

Con il feeling in abitacolo che aumentava, chilometro dopo chilometro, in virtù dell’arrivo, sul sedile di destra, di Michael Guglielmi, Rampazzo si dedicava quindi alla sperimentazione.

Abbiamo deciso di costruire questa gara lentamente” – racconta Rampazzo – “ed abbiamo cercato di stare in guardia sulle prime due prove speciali dove mettere in temperatura le gomme era una sfida difficile da vincere. Il fondo era parecchio scivoloso ed era facile commettere errori. Assieme ai ragazzi di Baldon Rally abbiamo deciso di lavorare su diverse soluzioni di setup mentre, in abitacolo, l’affiatamento con Guglielmi migliorava sempre di più.”

Un primo, sulla carta quasi decisivo, colpo di scena si verificava sulla ripetizione di “Santa Caterina”, prova numero quattro in programma, con il leader Cugini che lasciava la compagnia.

Rampazzo, a quel punto, passava al comando con quasi un minuto e mezzo di vantaggio su Ghirri e soltanto due prove speciali a separarlo dalla prima vittoria di questa stagione 2020.

Affrontata una “Monte di Malo” a rilento per il presentarsi di un problema alla fanaleria, miglior tempo con 9”2 sull’unico rivale rimasto in gara tra le R3C, erano poco meno di dodici i chilometri, quelli della “Santa Caterina”, che separavano Rampazzo dal successo finale.

L’assenza di visibilità ed una prova speciale da affrontare letteralmente al buio spingevano lo sfortunato pilota della trazione anteriore transalpina a dire addio ad un primato già in cassa.

 

Difficile raccontare quanto ci è accaduto sull’ultima prova speciale” – aggiunge Rampazzo – “perchè ritrovarsi senza fanaliera funzionante quando devi correre con il buio ha dell’inverosimile. Quello che ci ha regalato la sorte, con il ritiro di Cugini, è poi stato ampiamente pareggiato da questa sfortuna. Avendo zero visibilità abbiamo deciso di non rischiare e, per la nostra sicurezza, è stata la scelta migliore. Guardando al bicchiere mezzo pieno siamo soddisfatti per aver espresso le nostre potenzialità. Abbiamo lavorato bene sulla vettura, sistemando l’assetto come piace a me. Michael si è rivelato un ottimo compagno di abitacolo ed il feeling è partito già da un buon livello, qui a Schio. Abbiamo messo a posto due importanti pedine e possiamo guardare alla prossima stagione 2021 con del sano ottimismo.”