Le grandi sfide di The Ice Challenge premiano Andrea Chiavenuto

Tre manche ricche di colpi di scena portano al successo del pilota preparatore biellese. Grande brivido per lui che rischia di non disputare l’ultima manche per un incidente di Aldo Pistono che condivideva con lui la Opel Astra Prototipo. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano e Fabio/Marco Ferrero.

PRAGELATO (TO), 14 gennaio – È iniziata domenica scorsa a Pragelato la stagione 2018 di The Ice Challenge-Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio con ben 31 concorrenti al via. La gara dopo le tradizionali tre manche estremamente combattute e spettacolari ha visto il successo del pilota preparatore biellese Andrea Chiavenuto, Opel Astra Proto, che ha avuto ragione sul filo di lana degli altri trenta piloti al via a cominciare dal trentino Luciano Cobbe (Ford Focus WRC) e Sergio Durante (Citroën DS3 Proto), mentre nel Master King-Memorial Rosy del Buono si è imposto Aldo Pistono, Opel Astra, che ha così riscattato la delusione della gara. Nella categoria kart-cross successo indiscusso di Armando Bracco con l’agilissimo Speedcar Extreme.

Qualificazioni: quattro giri del tracciato e conta il giro migliore. Come da pronostico a segnare il miglior tempo è Armando Bracco, che con il suo kart cross è l’unico a scendere sotto il muro dei 4”” registrando il tempo di 38”941, lasciandosi nettamente alle spalle la Delta dello specialista Rudy Bicciato (40”843) che mette in riga Aldo Pistono (41”217, Opel Astra Proto), Sergio Durante (41”230, Citroën DS3), Andrea Chiavenuto (41”473, Opel Astra Proto), che fa meglio per un solo millesimo su Luciano Cobbe (Ford Focus WRC), che effettua un solo giro del percorso prima di uscire per sistemare la vettura che non rende al massimo. L’ottavo tempo garantisce ad Alex Pregnolato la leadership nella Classe 3, mentre Massimo Snichelotto con la Peugeot 206 è il più veloce di Classe 4. Fra le Due Ruote Motrici è Manuel Villa (Maggiolino Fun Cup) e prevalere sulla Golf di Mattia Cola. Da segnalare il 24° tempo di Sergio Durante che porta all’esordio nelle gare su ghiaccio una vettura ibrida: la Renault Clio Prototipo.

Non compiono tutti e quattro i giri anche Mirko Pettenuzzo, che ha ereditato la Mitsubishi Lancer dal fratello Alessandro, Matteo Antonazzo, Ford Fiesta R5, l’esordiente Massimiliano Zanatta (Mitsubishi Lancer), Massimo Snichelotto (Peugeot 206), Massimo Giovannini (Lancia Delta), Luigi Cortellazzi (Mitsubishi Lancer), Michele Chiavuzzo (Toyota Yaris) e lo stesso Armando Bracco. Subito fermo Franco Mollo (Ford Fiesta), mentre non scende neppure in pista Cristiano Rubba.

Manche 1. Si comincia a correre per i punti gara.  Il miglior tempo lo sigla Andrea Chiavenuto che fa volare la sua Opel Astra Proto in una batteria in cui tutti i concorrenti spingono forte. Con il tempo 4’02”547 (e il tempo sul giro di 39”878) il biellese fa meglio per 624 millesimi di Luciano Cobbe, autore di una manche perfetta, seguito dall’aggressivo Sergio Durante a 1”936, mentre Aldo Pistono conquista il quarto tempo a 2”343, vittima di un difficile doppiaggio ad un concorrente, avendo comunque la soddisfazione di siglare il secondo giro più veloce di batteria con 39”973. Rudy Bicciato non ripete le performance delle qualifiche e chiude quinto davanti a Mirko Pettenuzzo, in decisa crescita, e Luca Betti, velocissimo fino a quando non chiude troppo al tornante Fenestrelle lasciando sul percorso il paraurti della sua Mitsubishi Lancer. Il bolzanino Werner Gurschler, ottavo, è il più veloce di Classe 2 con la Mitsubishi Mirage, mentre Adriano Zanatta, Mitsubishi Lancer, si impone nella Classe 3, con Manuel Villa nuovamente più veloce delle Due Ruote Motrici. Ritiro per Franco Mollo, la cui Fiesta R5 prende fuoco per una perdita di benzina che si incendia. Grandi fiamme, ma nessun danno alle persone. qualcuno di più alla vettura.

Ancora una volta, però a siglare il miglior tempo sul giro e di manche è il kart cross di Armando Bracco, che corre con classifica separata, che sigla il tempo di 3’52”846 e addirittura 38”460 sul giro.

Manche 2. Aldo Pistono si prende la rivincita nella seconda manche, con una batteria perfetta riesce a siglare il miglior tempo di manche con 3’58”894, abbattendo il muro dei quattro muniti di manche e siglando 39”953 sul giro che conferma il suo passo in pista. Questa volta Andrea Chiavenuto cede il passo al compagno di vettura per 951 millesimi, ma si conferma ancora una volta il più veloce sul giro, con il tempo di 39”375.  Dietro si classificano Luciano Cobbe a 2”533, Sergio Durante a 2”946, quindi Luca Betti a 5”912 e Mirko Pettenuzzo. Matteo Antonazzo, settimo, è il migliore di Classe 2, mentre il solito Adriano Zanatta si impone in Classe 3. Manuel Villa ha nuovamente ragione di Mattia Cola fra le Due Rote Motrici. Un testacoda con conseguente innevamento al tornante Sestriere costa la gara a Rudy Bicciato che stava lottando spalla a spalla nella sua manche con Luciano Cobbe, mentre problemi meccanici rallentano Fabrizio Ceriali (Lancia Delta) e Massimo Snichelotto che non riesce a concludere nemmeno un giro. Desta qualche perplessità il tempo sul giro di Werner Gurschler, che stacca il tempo di 38”135 sul giro, che resterà il miglior della giornata, non riuscendo più a ripetersi nelle tornate successive.

Ancora una volta il più veloce dei kart cross è Armando Bracco, che però tocca due volte la neve al tornante Fenestrelle e non riesce ad essere più veloce di Pistono nella manche, anche se sul giro sigla il tempo di 37”885, inavvicinabile per tutti.

 

Manche 3. La terza manche vede il successo di Rudy Bicciato con la Delta, ma a dare il brivido è Aldo Pistono che vola velocissimo nella prima batteria e proprio all’ultimo tornante dell’ultimo giro, quando mancano meno di cento metri alla bandiera a scacchi, si scontra con la Clio di Sergio Durante finito in testacoda. Per il bolzanino è l’addio ai sogni di vittoria (fino a quel momento aveva girato meglio della manche precedente siglando, fra l’altro il suo miglior tempo sul giro con 39”710), ma rischia anche di compromettere anche le prestazioni di Andrea Chiavenuto che divide l’Opel Astra con lui. I meccanici del preparatore biellese riescono a compiere il miracolo e Chiavenuto si schiera al via con l’Astra profondamente modificata nel frontale, ma in grado di viaggiare al meglio, permettendogli di segnare 39”206 sul giro, ottimo tempo, anche se non riesce a scendere sotto i 4’ di manche lasciando la vittoria di tornata a Bicciato, che sigla 4’00”144, a dimostrazione che i tempi si sono alzati, un po’ per la maggiore stanchezza dei piloti un po’ per il calo prestazionale dei mezzi. Chiavenuto è secondo a 1’049, seguito da Sergio Durante a 1’617 che fa meglio per soli 20 millesimi di Luciano Cobbe. Quindi Mirko Pettenuzzo e Werner Gurschler che ha ragione in Classe 2 di Alex Pregnolato. Zanatta Sr. continua ad essere il migliore di Classe 3, mentre Mattia Cola fa sua la categoria delle Due Ruote Motrici, complice lo stop di Manuel Villa per un problema meccanico al suo Maggiolino Fun Cup.

Armando Bracco è scatenato e con sei giri perfetti sigla 3’53”586, precedendo ancora una volta l’esordiente su ghiaccio Luca Maspoli.

Con questi risultati Andrea Chiavenuto ottiene il successo assoluto che supera Luciano Cobbe e Sergio Durante, con Aldo Pistono quarto. Werner Gurschler si impone nella Classe2 davanti a Matteo Antonazzo e Alex Pregnolato che si classificano con gli stessi punti, mentre Adriano Zanatta ha ragione in Classe 3 di Massimo Snichelotto e del figlio Massimiliano, mentre Michele Chiavuzzo è il solitario protagonista della Classe 4. Fra le Due Ruote Motrici il ritiro nella terza manche costa caro a Manuel Villa che deve cedere il successo a Mattia Cola. Nel Master King Aldo Pistono riscatta le delusioni precedenti e si impone davanti a Sergio Durante e Luigi Cortellazzi.