Marca, un sasso rovina la festa a Strabello

Il pilota di Legnago mette in riga tutti nel due ruote motrici, sulle prime battute di gara, prima di incappare in uno sgambetto della sorte che lo esclude dalla lotta al vertice. Mario Leonelli/Actualfoto

Legnago (VR), 13 Luglio 2021 – Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare e ad un banco di prova importante, come quello del recente Rally della Marca, Stefano Strabello ha risposto nel modo migliore possibile, capace di giocarsi i quartieri alti del due ruote motrici.

L’appuntamento di Conegliano, andato in scena lo scorso fine settimana, vedeva il pilota di Legnago impegnato ad affrontare non solo i diretti rivali nella rincorsa alla Coppa Rally ACI Sport, di zona tre, ma anche i protagonisti del Campionato Italiano WRC ed altri outsider.

Nonostante il livello della sfida fosse decisamente alto, presente in classe R2C anche il vincitore assoluto del Piancavallo ovvero lo sloveno Avbelj, il portacolori di Destra 4 Squadra Corse partiva a testa bassa e, sul primo giro della “Monte Cesen”, metteva le ruote della sua Peugeot 208 Rally 4, targata Baldon Rally e condivisa con Ivan Gasparotto, davanti a tutti.

Abbiamo svolto un ottimo lavoro nelle ricognizioni” – racconta Strabello – “ed infatti siamo partiti molto bene sulla prima prova, quella del Cesen, andando ad ottenere il miglior tempo di classe ed anche quello tra tutte le due ruote motrici. Era il nostro obiettivo, quello di partire forte, e ci eravamo riusciti. Eravamo consapevoli di avere il passo per lottare con i migliori.”

Sabato mattina ci si dava appuntamento sulla speciale del “Monte Tomba”, prova simbolo del Marca, e Strabello confermava il proprio stato di forma, autore nuovamente del miglior tempo di classe nonché secondo assoluto tra le vetture a trazione anteriore.

Un avvio promettente che iniziava già a creare profondi solchi con la concorrenza ed il solo Avbelj si dimostrava in grado di mantenere il passo, lontano 5”8, mentre dietro i distacchi si facevano già importanti con il figlio d’arte Lovisetto a 19”, Cazzaro a 40”3 e Carrara a 47”6.

La ripetizione della “Monte Cesen” si rivelava purtroppo fatale ed uno sgambetto della dea bendata, un sasso in piena traiettoria, mandava in fumo i sogni di gloria di Strabello.

Iniziavamo a crederci davvero” – sottolinea Strabello – “anche se sapevamo che la gara era molto lunga. Tutto il pacchetto tecnico funzionava a meraviglia ed avevamo il passo per fare una gara perfetta. Abbiamo centrato un sasso sulla terza speciale ed abbiamo rotto cerchio e gomma, piegando anche un braccetto. Abbiamo preso quattro minuti dal primo, gara finita. Mi dispiace per i nostri partners, per la scuderia e per Baldon Rally. I ragazzi del team hanno svolto un lavoro notevole per permetterci di arrivare lo stesso alla fine. Grazie, di cuore, a tutti.”

Uscito dalla service area, al giro di boa di giornata, Strabello tornava ad esprimersi su buoni livelli, senza osare più del dovuto, firmando il secondo tempo sulla ripetizione della “Monte Tomba” e della conclusiva “Arfanta”, masticando un boccone amaro che sarà duro da digerire.

Un passo falso pesante non solo in ottica di CRZ ma anche in chiave di Michelin Zone Rally Cup e di R Italian Trophy, rimandando al Rally San Martino di Castrozza un pronto riscatto.