Meteco Corse sul podio del 69° Rallye Sanremo

Come sempre nella vita sono gioie e dolori. La scuderia torinese è seconda fra i team nella gara tricolore e sale sul podio della classifica assoluta con Damiano De Tommaso. Ritiri per toccate per Antonio Annovi e Samuele Della Torre, mentre una foratura ferma la cavalcata vincente di Giorgio Fichera. Foto Magnano

SANREMO (IM), 9 aprile – Terzo assoluto, secondo di Promotion al 69° Rallye Sanremo. Sulla carta un gran bel risultato, eppure Damiano De Tommaso mastica amaro al termine della gara tricolore ligure. “Alla fine va bene così; siamo stati anche fortunati quando abbiamo commesso un errore sul primo passaggio di sabato sulla Semoigo che poteva costarci caro”. Diplomatico il pilota di Meteco Corse, perfettamente affiancato in gara dalla navigatrice salentina Giorgia Ansalone, è stato protagonista di una gara con i fiocchi. Secondo assoluto nella Power Stage di Vigne di Bajardo (2,27 km) che apre la gara (e vale due punti in classifica di campionato) il pilota della Škoda Fabia evo di CR Motorsport, rimane costantemente sul podio della classifica assoluta per le successive quattro prove speciali le ultime due alla luce dei fari, chiudendo la giornata in piena bagarre per la seconda piazza con il campione italiano in carica, Giandomenico Basso, attardato di appena un decimo.

La seconda giornata non inizia nel migliore dei modi per De Tommaso-Ansalone che scattano sulla prima prova del Passo Teglia con un penumatico quasi a terra, ma non demordono e chiudono la speciale in sesta piazza (superando fra l’altro in prova Giandomenico Basso che ha forato). Con l’adrenalina a mille i due ragazzi grigio-rossi, cambiano la ruota nel trasferimento verso il Langan e partono all’attacco nella prova più lunga del rally e arrivano a fine speciale con il miglior tempo fra tutti i concorrenti. Ora sono secondi assoluti a 12” dalla vetta della classifica non è lontano. Nuovamente all’assalto della classifica nella successiva Semoigo fino a quasi fine prova, quando la Fabia si avvita su se stessa in un largo tornante in salita, resta in strada appoggiandosi a un muretto in pietra rimanendo ferma in senso contrario alla speciale. Damiano De Tommaso percorre quella decina di metri necessari a far prendere velocità alla vettura di Mladà Boleslav, colpo di freno a mano e riparte nella direzione giusta chiudendo la prova con il nono tempo assoluto, perdendo appena 22” dal vincitore della speciale, nonostante la ruota posteriore destra non più in assetto e il tempo perso nella manovra

Stava venendo fuori un tempo da urlo” afferma il pilota varesino al successivo parco assistenza, dove i meccanici di CR Motorsport rimettono in quadro il posteriore della vettura. Mentre i meccanici lavorano, piloti e direttori sportivi di tutte le squadre alzano gli occhi al cielo (limpidissimo sopra Sanremo), cercando di capire come saranno le condizioni su quei monti che non si vedono dietro le colline che stanno alle spalle della città, che raggiungono quote anche di mille metri. De Tommaso e la sua squadra decidono di rischiare montando penumatici per la situazione da bagnato. La scelta è giustissima, peccato che il primo tratto del successivo Passo Teglia sia coperto di grandine e la direzione di gara scelga di farla percorrere in trasferimento ai concorrenti, annullando l’azzardo di Damiano e Giorgia, che avrebbero potuto puntare la situazione a loro favore. “Questi non sono rally, sono gare in pista” mormora contrariato il giovane varesino, che non vede premiata la sua coraggiosa scelta strategica. Il successivo Langan è metà asciutto e metà bagnato, una situazione che non premia Damiano De Tommaso, e la finale Semoigo vede De Tommaso-Ansalone staccare il terzo tempo in souplesse, toppo lontani per pensare di poter recuperare il ritardo e con un vantaggio rassicurante sugli inseguitori.

Alla fine il 69° Rallye Sanremo fa salire Damiano De Tommaso in seconda posizione della classifica assoluta del Campionato Italiano Assoluto Rally-Sparco, a 12 punti dal leader Crugnola, e mantenere la leadership della classifica Promotion.

Gran bella lotta in famiglia in Classe Rally4 fra le Peugeot 208 di Mattia Lapertosa, con Fabrizio De Marchi al quaderno delle note e Vasco Lanfranchi, affiancato da Stefano Sappracone che salgono sulla pedana di arrivo davanti al Casinò di Sanremo divisi da appena 1”6 di differenza dopo 122,81 chilometri di prove speciali in gara. La prima tappa vede Lapertosa fare meglio del compagno di squadra nelle prime tre prove diurne, con l’avversario che recupera nel passaggio notturno al punto che i due chiudono uno dietro l’alto staccati di appena 8”8 a favore di Lapertosa.

La giornata di sabato vede Lanfranchi iniziare all’attacco e fa suo il Teglia, il Langan (superando Lapertosa in classifica) e Semoigo, chiudendo il primo giro di prove in 14esima posizione assoluta, con un vantaggio di 7”4 su Lapertosa. Sui 19 km del Langan, però, Lapertosa compie un piccolo capolavoro, lasciando a 10”7 l’avversario diretto riprendendo il comando della classifica Meteco Corse in Classe Rally4 con 3”3 su Lanfranchi che fa meglio dell’avversario sulla corta Semoigo, senza però riuscire a scavalcarlo in classifica. Lapertosa-De Marchi chiudono 15esimi assoluti e quinti di categoria, appena una posizione davanti a Lanfranchi-Sappracone.

Ottima gara di Danilo Costantino-Alessandro Parodi che portano la loro Suzuki Swift 1000 Turbo in 33esima posizione assoluta, terzi di Classe RSTB 1.0 e sesti di Suzuki Cup, ripetendo pressappoco il risultato del precedente Ciocco salendo al quarto posto della classifica del challenge della Casa giapponese. Un buon risultato anche se il pilota ligure ambiva a qualcosa di meglio: “Mi aspettavo qualcosa di più; purtroppo hanno annullato due prove a noi particolarmente congeniali e sul Langan non sono riuscito a trovare il ritmo giusto”. Gara molto regolare per Paolo Garbero-Luca Scavino che con la loro Clio salgono sulla pedana d’arrivo in 36esima posizione assoluta e primi di classe RS 2.0, mentre i locali Roberto Annovi-Giampaolo Rolandi sono 46esimi assoluti e secondi di Classe N3 con la loro Clio nonostante una penalità di 10” pagati alla partenza della prima prova di venerdì per un ritardo al Controllo Orario dopo un trasferimento da Sanremo a Bajardo reso difficile dal traffico intenso. Una bella soddisfazione per il pilota sanremese che va nuovamente a podio dopo il successo del Ciocco. Gara difficile per Fabrizio Paris-Lorenzo Micheletto che dopo un terzo tempo di categoria nella prova di apertura rompono l’idroguida della loro Ford Fiesta N5 nelle successive due prove, per poi picchiare sulla Bignone in notturna, fermandosi a cambiare la ruota, concludendo comunque la prima giornata in 66esima posizione assoluta e secondi di categoria. Va molto meglio la seconda tappa, impreziosita dal miglior tempo di Classe N5 su Semoigo-1 e Langan-2 che porta l’equipaggio grigio-rosso a chiudere 51esimo assoluto. Giusto una posizione dietro concludono Giuseppe Marengo e Marco Bolla solitari protagonisti con la loro Rover MG ZR105 della Classe N1.

Gara nuovamente sfortunata per Antonio Annovi e Ciro Lamura che incappano nel secondo ritiro consecutivo dopo il Ciocco. “Dopo una prima giornata di gara di cui ero particolarmente soddisfatto” racconta il pilota sanremese che aveva chiuso la prima tappa fra i migliori venti dell’assoluta con la sua Clio R3, “nella prova del Teglia in un taglio ho toccato sotto compromettendo la sospensione. Nonostante sentissi rumori preoccupanti, siamo riusciti a terminare la prova con un tempo buono, ma appena fuori la speciale ci siamo fermati nel piazzale per cambiare la ruota danneggiata”, manovra non facile, nonostante Giandomenico Basso, anche lui fermo a fine prova, offra gli strumenti necessari per l’operazione. “Purtroppo abbiamo accumulato un grosso ritardo e quando siamo arrivati alla partenza del Langan eravamo fuori tempo massimo. Peccato. Per lo meno sono soddisfatto della mia prima giornata di gara e questa volta mi sono fermato per un errore mio e non per un guasto meccanico, fatto che mi innervosisce parecchio”.

Dura solo tre prove la gara di Samuele Della Torre-Alessio Perilli che escono di strada con la loro Peugeot 208 R2B il venerdì sulla Bignone pomeridiana dovendo fermarsi. Termina invece sul secondo Langan la bella gara di Luigino Colla, affiancato dalla figlia Giorgia, dominatore fino a quel punto della Classe N2 con la sua Suzuki Swift. Giorgio Fichera e Ronny Celli battagliano con successo per la supremazia della Suzuki Rally Cup fino al Langan mattutino di sabato dove forano una ruota e perdono quasi sei minuti nella sostituzione in prova (i brandelli di pneumatico hanno completamente demolito il parafango anteriore sinistro). Terminano la speciale, lasciando la leadership della Coppa Suzuki del Gruppo R1 Italia e della Classe Ra5H, di cui avevano appena preso il comando. Percorrono ancora a passo tranquilla la successiva Semoigo per tornare in parco assistenza e ritirarsi definitivamente. Peccato per il pilota siciliano, ancora meno fortunato del Ciocco, che con questo ritiro scende al quinto posto del challenge della Casa giapponese e perde contatto con la vetta del Campionato Italiano R1 (ora è nono). Ritirati anche Alessandro Forneris e Luigi Cavagnetto con la loro Suzuki Swift Hybrid che avevano terminato la prima tappa in 57esima posizione assoluta.

Non è stato fortunato l’esordio sulla Hyundai i20 R5 per Carlo Fontanone e la moglie Chiara Bruno, tornati alle vetture moderne dopo quattro anni. Impegnati nel Sanremo Leggenda che affiancava il rally tricolore, i coniugi albesi si sono fermati a metà gara mentre stavano prendendo confidenza con la vettura coreana.