Nicola Novaglio, salita o rally per me pari sono, purché sia Mini

Il pilota bresciano, protagonista della Michelin Rally Cup, si divide con successo fra il Campionato Italiano Velocità in Salita, dove è in testa alla categoria Racing Start ed il Campionato Italiano Rally WRC con la sua Mini. Grande capacità di concentrazione ed eclettismo per riuscire a correre, vincendo, in due specialità così diverse

Nicola Novaglio, Alberto Ferlinghetti (Mini Cooper S #73, Elite Motosport)

Nicola Novaglio, Alberto Ferlinghetti (Mini Cooper S #73, Elite Motosport)

NAVE (BS) – La domanda difficile? Chiedergli quale specialità di corse automobilistiche preferisca. “Quella in cui ho più possibilità di gareggiare. Se domani, ad esempio, Michelin mi fornisse le gomme mi impegnerei totalmente nel Campionato Italiano Velocità in Montagna, facendo tutte le gare, oppure totalmente nei rally aggiungendo il CIR al Campionato WRC”. Nell’attesa che arrivi la grande offerta Michele Novaglio, trentenne imprenditore di Nave (BS) si schiera la via di entrambe le specialità, lanciando magari un occhio alle corse in pista, specialità dove si è messo in gioco partecipando ad alcune gare del trofeo Lotus Elise e nel Challenge Mini.

Nicola Novaglio, Alberto Ferlinghetti (Mini Cooper S #73, Elite Motosport)

Nicola Novaglio, Alberto Ferlinghetti (Mini Cooper S #73, Elite Motosport)

Il pilota bresciano, però, sta facendo faville in entrambe le specialità, ed allora è comprensibile che non voglia scegliere. “Ho iniziato a correre appena ho preso la patente; Peugeot 106 prima, Clio RS di Classe N3, per poi approdare alla Mini” racconta in un rapido flash back. “Le corse le avevo nel sangue. La zona di Nave è terra di piloti e di rallisti in particolare. Quando ero piccolo mia madre mi portava a seguire le gesta di Nic Busseni, il grande rallista bresciano con cui era imparentata”. Dopo una lunga trafila, seguendo il suo istinto imprenditoriale, Nicola Novaglio decide di realizzare una vettura alternativa, che riuscisse ad attirare l’attenzione del pubblico ed anche delle Case automobilistiche: la Mini.

Nicola Novaglio (Mini Cooper S # 146)

Nicola Novaglio (Mini Cooper S # 146)

Nel corso degli ultimi anni ne ho preparate dieci e quattro le ho ancora in gestione nella mia scuderia. Tre sono allestite con le specifiche Racing Start da Rally ed una da salita e tutte sono curate dalla AC Racing di Brescia. La scelta delle Mini ha anche una valenza economica. Indubbiamente la categoria Racing Start ha dei costi più limitati e nelle gare in salita c’è una bella battaglia grazie ad un parco partenti che vede al via 24 vetture di marche e modelli diversi”. Nonostante la forte concorrenza, Nicola Novaglio è riuscito ad imporre la sua legge nel Campionato Italiano Velocità in Montagna vincendo la categoria Racing Start nel 2013 e prendendo la testa della classifica in anche questa stagione. Pure nella Michelin Rally Cup il bresciano della Élite Motorsport sta facendo faville, nonostante debba confrontarsi con vetture sulla carta più prestazionali della sua Mini, come ad esempio le Peugeot 208 R2B.

Novaglio_Lanterna_11108185_10205823921508779_2053644262148221320_n (Custom)Nelle gare non si può mai concedere nulla agli avversari. Bisogna sempre dare il 100% ad ogni metro del percorso. E così facendo che arrivano i risultati, come ad esempio il 14° tempo assoluto ottenuto nella prova Massimo Canevari al Rally della Lanterna. Ma si può anche essere vittime di piccole toccate che rischiano di compromettere la gara, proprio come è successo a me nel corso della gara ligure”. Con la vittoria di raggruppamento ottenuto al recente Lanterna Nicola Novaglio si inserisce fra i pretendenti al successo nella propria categoria, dando l’assalto alla leadership di Luca Fiorenti e Francesco Montagna fin dal Rally della Marca del prossimo fine settimana.

Novaglio_lanterna_11401003_10205823920348750_7382460815176021933_n (Custom)Una delle principali differenze fra le corse in salita ed i rally sta nella presenza di pubblico. In salita ogni tornante è affollato da persone che campeggiano con tende e roulotte per tutto il fine settimana lungo la strada della gara. Nei rally questo capita meno, anche se vi sono punti in cui il pubblico è numeroso, come in alcuni tratti del Rally Lanterna particolarmente spettacolari. Ma sinceramente mi aspettavo una folla ben più numerosa a Genova nella centrale e bellissima Piazza Caricamento all’arrivo, dopo una gara dura ed impegnativa e molto ben organizzata”. Il pilota della Mini si impegna in due specialità che richiedono caratteristiche di approccio alla gara decisamente diverse. “Nelle corse in salita la gara si svolge su un percorso di 7/8 chilometri. Solo la Trento Bondone arriva a 17 chilometri, mentre la Rieti-Terminillo è lunga 15. In salita occorre ricordare perfettamente il percorso, cogliere ogni difficoltà della strada e memorizzarla perfettamente. Quando ho iniziato a correre in salita credevo che tutto ciò non fosse possibile, specie in gare dal chilometraggio importante. Invece, dopo alcune cronoscalate viene naturale memorizzare tutte le caratteristiche del percorso con le sue difficoltà. Nei rally, invece ci si deve fidare completamente del navigatore. Ed io ho imparato a cambiare radicalmente mentalità e sentire ciò che il mio co- équipier mi comunica nell’interfono. Certo, bisognerebbe fare qualche passaggio in più sulle prove speciali. Con due passaggi, come abbiamo fatto al Lanterna, non si colgono tutti i trabocchetti che la prova speciale presenta. Così non ci siamo accorti di un paio di compressioni che ci in gara ci hanno sparato fuori traiettoria, rimediando una toccata che poteva essere fatale per la nostra gara”.

Novaglio_lanterna_11536983_10205823920428752_5572602056339391301_n (Custom)Fedele alla sua filosofia, Nicola Novaglio non sogna un impegno particolare nelle corse, ma solo di potersi schierare a più gare possibile. “Grazie ad un attenta gestione dei costi, che con la Mini non sono esorbitanti, e alla presenza di alcuni piccoli sponsor che mi aiutano, posso correre sia in salita sia in pista, continuando a tenere d’occhio il mondo della pista. Come non ho una specialità preferita, non ho un idolo nel mondo delle corse. Il pilota che mi è piaciuto maggiormente è sicuramente Ayrton Senna e non solo per il modo di correre e di vincere, ma per il suo modo di essere. Sempre riservato e mai sopra le righe, dimostrando in pista quali erano le sue qualità. Dopo di lui sono nati alcuni grandi campioni, ma non mi piace il fatto che a volte si lascino coinvolgere in polemiche e critiche contro gli avversari. Ogni medaglia ha il suo rovescio e se cominci a criticare un avversario quello sicuramente criticherà te”. Una filosofia che Nicola Novaglio applica scrupolosamente, pensando solo alla sua Mini e, naturalmente, a prendere il via a più gare possibile.

La Michelin Rally Cup 2015 si svolgerà sulla distanza di sei gare divise in due gironi. Per rendere avvincente il challenge fino all’ultima gara saranno presi in considerazione i due migliori risultati per ogni “tour”. La Michelin Rally Cup è stata lanciata; ora la parola passa al ruggito dei motori.

Raggruppamento R2B, R2C, R3T, RS4, RST, A5, RC1Naz, R1T: 1. Luca Fiorenti, punti 53; 2. Francesco Montagna, 45; 3. Nicola Novaglio, 39; 4. Marco Oldani, 29; 5. Graziano Nember, 28; 6. Michele Griso ed Alex Pagnan, 25; 8. Lorenzo Grani, 22; 9. Roberto Rissone, 13; 10. “Chicco”, 12; 11. Cesare Rainer, 11; 12. Nicola Bennati, 10; 13. Arno Pellizzer, Alex Pagnan, Mirko Farea, Lino Lena, Rizziero Zigliani, Flavio Pozzi ed Ermanno Dionisio, 5.

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