Patrick Gagliasso cerca il poker al 46° Rally Team ‘971

Il pilota di Poirino, affiancato dal navigatore di Carmagnola Dario Beltramo punta al successo nella gara per lui di casa che ha già vinto lo scorso. Una gara che al portacolori di Turismotor’s piace molto, specie la speciale di Moransengo nella quel lo scorso anno impose la sua legge siglando in tutte e tre le volto il miglior tempo assoluto con la Škoda Fabia R5 di Roger Tuning che sarà il suo cavallo di battaglia anche quest’anno. Di Tommaso M. Valinotti

 SETTIMO TORINESE(TO), 19 maggio – Il numero 1 sulle portiere gli sta di diritto. Vincitore dell’edizione 2018 Patrick Gagliasso, affiancato da Dario Beltramo, parte con il numero 1 sulle portiere della sua Škoda Fabia R5 e con i galloni di favorito per il Rally Team 971 numero 46 in programma a Settimo Torinese nel fine settimana dell’11 e 12 maggio prossimi.

Prossimo alle cento gare, il pilota di Poirino, è scattato altre tre volte per primo nelle prove speciali (Tartufo, 2018 e 2019, oltre a Grappolo 2017 quando avevano il numero 2, ma Olivier Burri non si presentò al via), ha conquistato tre vittorie in carriera, due volte al Rally Tartufo (2017 quando vinse la gara all’esordio con la Škoda Fabia R5), la gara astigiana di quest’anno e il Team 971 della scorsa stagione quando conquistò la vittoria in modo chiaro e convincente, facendo segnare il miglior tempo in cinque delle otto prove speciali chiudendo con un vantaggio di 36”7 sulla Fabia gemella di Jacopo Araldo e Lorena Boero. Una gara in cui segno il secondo miglior tempo staccato per soli 5/10 nella prova di apertura per vincere la successiva prova di Moransengo e mantenere quindi il comando sino alla fine.

“La prova di Moransengo è quella che mi piace di più di questa gara, perché è la più difficile, impegnativa, con il suo fondo sporco, avvallamenti e dossi, caratteristici delle strade in collina. Non per nulla lo scorso anno segnai il miglior tempo assoluto in tutti e tre i passaggi della gara”.

Condizionato da pressanti impegni di lavoro, Patrick Gagliasso considera il Team 971 la gara di casa: “Per lo meno da quando non c’è più il Carmagnola e da quando il Team è tornato a svolgersi in zona. Ho pochissimo tempo per provare e nelle prime due edizioni della gara, quando si correva attorno ad Acqui Terme, dovevamo fare 110 km per portarsi sulle prove speciali. Quando stavamo per cominciare le ricognizioni avevo già voglia di tornare a casa, anche perché andavamo a provare di notte, dopo che io e Dario avevamo, ed abbiamo ancora oggi, finito di lavorare”.

Il Rally Team 971 2019 ricalca a grandi linee l’edizione 2018: “L’unica variazione riguarda la prova di Marentino che è stata girata al contrario. Ma è la prova più facile per noi da provare in quanto dista appena venti chilometri da casa mia” commenta Gagliasso che si appresta a prendere la decima partenza al Team ‘971. Una gara che gli ha dato belle soddisfazioni. “Non le prime due volte che l’ho disputata. Ad Acqui, infatti, mi sono ritirato due volte, la prima con la Clio RS, la seconda con la Clio Williams nel 2006 e 2007

Dopo alcuni anni di assenza, nel 2012 sempre ad Acqui Terme, Gagliasso ottiene la vittoria di Classe con la Clio S1600, l’anno seguente a Chieri disputa la prima gara con la Peugeot 207 S2000, con la quale nel 2014 conquista il primo dei quattro podi ottenuti al Team 971 dietro a sua maestà Luca Cantamessa (altre due volte secondo nel 2016 dietro a Jacopo Araldo e 2017 dietro Olivier Burri con la Fiesta R5, prima della vittoria dello scorso anno davanti ad Araldo).

Il Team 971 è una delle gare che ho disputato più volte. I problemi di lavoro mi impediscono di disputare gare al di fuori di quelle molto vicine a casa mia a Poirino. Mi piacerebbe fare la Coppa di Zona, ma già il Rubinetto diventa una trasferta impegnativa per i miei tempi. Lo scorso anno con Dario Beltramo, abbiamo effettuato la trasferta al Prealpi Orobiche, una trasferta nata casualmente con la complicità di Roger Tuning che era presente alla gara bergamasca con un paio di vetture e ci ha fatto recuperare l’annullamento della Ronde del Canavese; ma è stata un’avventura per provare. Siamo partiti sabato sera per arrivare tardi a Selvino nella notte; ci siamo alzati prestissimo al mattino per fare le note sulla prova di Selvino, che nei giorni di festa è invasa da gitanti e ciclisti. Insomma, una faticaccia”.

Certo nei sogni di Patrick Gagliasso ci sarebbe una bella trasferta, di quelle che lasciano il segno. “Il sogno di quelli che mettono il casco in testa, e non solo di loro, è disputare il Montecarlo, non importa se innevato, ghiacciato o asciutto, ma di poterlo fare. Praticamente impossibile, visti i tempi di preparazione che richiede”.

Nonostante ciò Patrick Gagliasso le sue belle soddisfazioni se le è tolte. “Ho iniziato a correre tardi a trent’anni. Prima dovevo lavorare e non avevo le possibilità economiche. In quel periodo seguivo le gare e mi sentivo un grande pilota, come tutti quelli che non si sono mai misurati in prova speciale e non conoscono il loro valore. In quegli anni seguivo le gare insieme a Diego Favaro e suo fratello che ha una birreria vicino a casa mia  e che nel 2003 disputò il Carmagnola con Dario Beltramo. Mi disse: ‘Perché non provi anche tu, tentare non costa niente’. ovviamente non si riferiva alla questione economica e da lì non ho più smesso”.

Pilota tranquillo e portato a ragionare, è cresciuto parecchio negli ultimi tempi nelle quali ha trovato maggior determinazione costanza riuscendo a cogliere quei risultati che sono alla sua portata. “Ho seguito i consigli die piloti top con cui ho avuto occasione di confrontarmi. Ultimamente devo ringraziare Olivier Burri, che corre come me con le vetture di Roger. Lo svizzero, che vanta 19 gare nel mondiale rally, mi ha dedicato una giornata di test al mio fianco che mi è servita moltissimo”.

Il pilota portacolori di Turismotor’s vanta un lungo sodalizio con Dario Beltramo. “Il prossimo Team dovrebbe essere la gara numero 58 insieme. Frequentavamo la stessa compagnia rallistica da tempo, ma io ho iniziato con Mario Ressia. La prima gara con Dario è stata nel 2006, il mio primo Team concluso con un ritiro. Dopo ho gareggiato con Valter Corte, Eraldo Tortone, il toscano Stefano Bacci, e più di recente con Elio Tirone ed Enrico Ghietti, pronti a sostituire Dario Beltramo quando i suoi impegni di lavoro gli impediscono di essere al via della gara. Non ho mai corso con una navigatriceGagliasso apre le braccia “non ne ho mai avuto l’occasione”.