Rachele Somaschini in Ungheria costretta al ritiro per infortunio alla spalla

La pilota lombarda, vittima di un trauma alla spalla nel corso della prova speciale inaugurale, è stata costretta all’abbandono della gara. 

Cusano Milanino (MI), 09/11/2020. Un Rally di Ungheria breve quello di Rachele Somaschini. Al debutto nell’evento magiaro sulla nuova Renault Clio RSR Rally5, gestita dalla struttura tedesca Toksport WRT, la giovane lombarda si era presentata ai nastri di partenza del quarto round del FIA European Rally Championship (ERC) 2020, con gli obiettivi di sperimentare la vettura francese e di continuare il suo percorso di crescita in ambito internazionale nell’ERC3 Junior.

Purtroppo però la sua corsa è finita poco dopo l’inizio. Durante i 2,40 chilometri della super speciale d’apertura infatti, Rachele ha dovuto fare i conti con le conseguenze di qualche movimento brusco che le ha provocato un trauma alla spalla sinistra.
“Un dolore immane – aveva dichiarato subito dopo la prova –. Avevo avuto la lussazione della spalla  circa un paio di anni fa durante una gara, ma è un problema che non si era mai più ripresentato dopo tanti esercizi mirati al rafforzamento muscolare. In questo caso potrei aver fatto qualche manovra anomala, probabilmente perché mi trovavo a guidare una vettura completamente nuova, con cui non avevo ancora confidenza né automatismi. Con grandissima fatica sono riuscita a terminare la prova e a riportare la macchina in assistenza”.
Dopo una nottata non facile, con il dolore duro ad affievolirsi, la definitiva decisione di alzare bandiera bianca.

“Purtroppo nella notte il dolore è peggiorato e siamo state costrette al ritiro – ha spiegato Rachele –. Sapete che non sono una persona che si arrende facilmente ma, in questo caso, con 15 prove speciali da affrontare in una gara così impegnativa, c’era il rischio di compromettere ulteriormente la situazione. L’umore non è certamente dei migliori; non prendere parte ad una gara di questa portata – dopo aver deciso a fatica di partecipare nonostante i rischi che la situazione COVID comporta, e quindi averla preparata nei minimi dettagli – è stato frustrante. Al rientro in Italia mi ha vista subito il mio fisioterapista, che ha riscontrato un trauma diffuso alla schiena e mi ha suggerito almeno qualche giorno di riposo per poi rivalutare la situazione.
Adesso bisogna stringere i denti e farsi trovare di nuovo al massimo al prossimo appuntamento, anche perché, al di là dell’impegno prettamente sportivo, il mio progetto #CorrerePerUnRespiro non si deve fermare. Non finirò mai di ringraziare tutti i miei sponsor che me lo permettono”.

Qualche giorno di riposo e poi si comincia a pensare ai prossimi impegni, che andranno valutati anche in base all’evolversi dell’emergenza COVID, che purtroppo per ora rende difficile una reale programmazione. Rachele sta lavorando per essere presente all’ACI Rally Monza, finale del Campionato del Mondo (WRC) 2020, in programma dal 3 al 6 Dicembre prossimi, con una vettura di categoria superiore sia per esigenze di regolamento della gara sia per provare ad alzare ancora una volta l’asticella. Una decisione definitiva al riguardo verrà presa nelle prossime settimane, in base al supporto degli sponsor.