Rallisti ai tempi del Coronavirus. Pierluigi Capello: “Avevo in programma cinque manifestazioni. Per ora pulisco i balconi di casa”
L’organizzatore carmagnolese aveva messo a calendario il Valli Cuneesi, tre raduni e una nuova cronoscalata. Ora è relegato in casa, aspettando come tutti che finisca l’emergenza. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano
CARMAGNOLA (TO) – Per ora il Valli Cuneesi è rimandato a data da destinarsi, la Cronoscalata del Montoso rimane a calendario a settembre, mentre due dei tre raduni previsti sono annullati. Pierluigi Capello ci racconta le sue aspettative future e come vive i giorni dell’emergenza Coronavirus.
Qual è stata l’ultima manifestazione cui hai partecipato? – “L’ultimo rally che ho organizzato è stato il 25° Valli Cuneesi andato in scena a Dronero e nelle Valli Occitane il 27 e 28 aprile scorsi. Anche quella dell’anno passato è stata una gran bella edizione che mi ha dato delle belle soddisfazioni. L’organizzatore tira un gran sospiro di sollievo quando il direttore di gara gli telefona dicendogli che anche l’ultimo concorrente è uscito senza problemi dall’ultima prova speciale. Certo che i 38 anni passati a organizzare e i 71 anni di età pesano e fanno sentire maggiormente la stanchezza. Ma ero soddisfatto e motivato a proseguire.
L’ultima manifestazione, in ordine temporale, che ho organizzato è stato il raduno per top car che si è svolto fra Pietra Ligure e Loano, in Liguria, il 18 e 19 maggio dello scorso anno. Nonostante la pioggia poco primaverile, è stato un successo con 50 vetture presenti fra Ferrari, Lamborghini, Porsche e Maserati che sono sfilate per le vie delle due cittadine liguri suscitando l’interesse e l’ammirazione dei turisti quando erano parcheggiate nelle piazze. Inoltre è stata una splendida festa, con oltre cento persone che si sono ritrovate a pranzo e cena condividendo la stessa passione. È stata per me un’esperienza nuova, ma molto soddisfacente”.
Quali sono state le manifestazioni che hai annullato? – “La settimana scorsa, invece di comunicare che si erano aperte le iscrizioni, abbiamo diffuso il comunicato che il 26° Rally Valli Cuneesi, in programma dall’1 al 3 maggio, è stato rimandato in data da destinarsi. È stato un atto dovuto perché, oltre ai dettami della Federazione che in questo momento pone dei severi limiti, sarebbe stato impossibile ottenere per inizio maggio le autorizzazioni necessarie dalle autorità competenti. Abbiamo anche rimandato a data da destinarsi il raduno “Alle Sorgenti del Po” del 21 giugno, mentre abbiamo annullato gli altri due raduni in programma “Raduno delle Supercar Pietra Ligure-Borgio Verezzi” del 6-7 giugno e “Raduno delle Supercar Isole Borromee” del 18-19 luglio”.
Quali erano i tuoi programmi per il 2020? – “Sarebbe stata un’annata particolarmente intensa con un rally, tre raduni e una cronoscalata in programma. Il Rally Valli Cuneesi è rimandato a data da destinarsi e cercheremo di capire cosa si riuscirà a fare quando sarà terminata l’emergenza. Da un lato sarebbe bene che la Federazione spostasse tutto al prossimo anno, questo per non penalizzare quegli organizzatori che non riusciranno a mettere in piedi la loro gara. Ma bisogna anche considerare che i rally non sono solo un gioco, ma anche una fonte di lavoro e sostentamento per moltissime persone, come i preparatori e gli addetti ai lavori professionali. E questi hanno dipendenti e famiglie da mantenere. Dei tre raduni resta al momento in piedi il solo raduno che parte da Carmagnola per arrivare alle sorgenti del Po. È un evento previsto su una sola data e non implica prenotazioni alberghiere, perciò lo si può rimettere in piedi senza troppi problemi. Diversa la situazione degli altri due raduni, previsti su due giorni, impegnando alberghi, ristoranti e battelli (per quanto riguarda il raduno del Lago Maggiore) che difficilmente saranno disponibili in altre date. È stato più onesto annullarli. Rimane a calendario la Cronoscalata del Montoso del 19-20 settembre. Staremo a vedere cosa accadrà in autunno”.
Se si ripartisse il primo giugno, cosa faresti? – “Riprenderei a lavorare a tutto vapore per mettere in piedi gli eventi che organizzo, anche se sono poco ottimista che si possa ripartire per inizio giugno. Ci sono da risolvere troppi problemi a cominciare dal controllo sanitario degli equipaggi e di chi lavora all’organizzazione; bisognerà poi attuare il controllo che tutto il pubblico indossi le mascherine nei parchi assistenza e riordino, in partenza e arrivo, rimanendo a distanza di sicurezza. Gli stessi componenti dell’equipaggio sono troppo vicini pe rispettare le distanze minime fra le persone. Oltre a essere poco ottimista sulla possibilità di reperire le risorse finanziarie per organizzare un evento qualitativamente dignitoso. Come vedo difficile per gli equipaggi e le scuderie di trovare appoggi dagli sponsor. Comunque, il giorno in cui si riprenderà, ricomincerò a lavorare a pieno regime”.
Cosa hai dovuto rinunciare per l’emergenza Coronavirus? – “Benché non abbia mai corso in un rally, amo troppo girare in macchina. Questa mancanza di libertà che mi regala il poter andare a destra e manca, per organizzare le gare, in contrare le persone, ma anche semplicemente fare una gita, mi sta mancando moltissimo. Amo sedermi al volante e viaggiare. Essere recluso in casa mi rende particolarmente nervoso”.
Cosa fai in questo periodo? – “Continuo a svolgere la burocrazia necessaria all’organizzazione delle gare. Pur non avendo aperto le iscrizioni al Rally Valli Cuneesi e non dovendo quindi restituire quote di iscrizione della gara, il rimandarlo a data da destinarsi comporta una serie di atti burocratici che devo svolgere. Rispondo agli appassionati che si stavano preparando a partecipare ai raduni, colloquio con albergatori, ristoratori e amministratori locali per capire se possiamo rimettere a calendario il prossimo anno questi eventi. Pulisco i balconi e le tapparelle che non sono mai state così brillanti in vita loro; guardo la televisione vedendo e rivedendo telefilm che ho visto mille volte, e ne discuto con gli amici per telefono”.
Come festeggeresti il ritorno alla normalità? – “Ovviamente riunirei i miei collaboratori e i miei amici in un pranzo o cena memorabili come abbiamo fatto nel passato, anche recente. Ricompattare il gruppo, parlare del futuro e fantasticare cosa sarà domani, ricordando in allegria il passato. Quell’incontro sarebbe il confine fra l’emergenza Coronavirus e la nuova realtà”.
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