Rallisti in prova speciale. Sergio Maiga: “Il coronavirus ha scombinato i nostri piani di separare il rally storico dal moderno, ma non rinuncio all’obiettivo di vedere tornare il Rallye Sanremo nell’Europeo”

Deciso e determinato, l’organizzatore del rally ligure non ha mai smesso di affinare l’edizione 2020 delle sue gare che avrebbero dovuto svolgersi separatamente in primavera e in autunno. Ciò non sarà possibile; quest’anno storiche e moderne correranno insieme a ottobre. Ma già pensa al 2021. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SANREMO (IM), 25 giugno – Mancava appena un mese alla gara, quando un comunicato stampa informava che il 35° Sanremo Rally Storico, che avrebbe dovuto svolgersi a inizio aprile, era rimandato a data da destinarsi. E con esso il rinato Rally delle Palme.

Un gran peccato, perché la gara storica ligure aveva riconquistato un posto nel calendario del Campionato Europeo da cui era assente dal 2016. Tutto ciò non ha scoraggiato Sergio Maiga che guida lo staff che organizza le due gare principali e i due rally di contorno, che si è preparato per offrire a inizio ottobre un evento di maggior spessore possibile. Senza chiudere nel cassetto l’aspirazione di rivedere il Rallye Sanremo nel calendario europeo. Per fare pendant con lo storico.

  1. Qual è stata l’ultima manifestazione che hai organizzato? – “Il 66° Rallye Sanremo che si è svolto l’11-13 aprile 2019, gara che si è disputata in parallelo al 34° Sanremo Rally Storico, all’11° Sanremo Leggenda e alla Coppa dei Fiori di Regolarità. È stata un’edizione di grande impegno e quindi di grande soddisfazione quando l’evento si è concluso nel migliore dei modi. Anche perché nei mesi precedenti la gara si erano verificate delle frizioni all’interno del gruppo organizzativo; ma tutto è finito nel migliore dei modi, grazie alla mia famiglia, a cominciare da mia moglie Chiara, ai miei figli Micol e Mattia che occupano ruoli strategici nell’organizzazione, al direttore di gara Simone Bettati e a tutto il gruppo di collaboratori che hanno lavorato senza risparmiarsi per tutto l’evento. È stata un’edizione molto spettacolare e incerta sino alla fine, risolta con un gran colpo di coda nell’ultima speciale dall’irlandese Craig Breen, che ha rovesciato a suo favore la classifica con una prestazione da grande campione sulla Testico finale”.
  2. Quali erano i tuoi programmi per il 2020? – “I mei programmi per l’annata 2020 erano di tornare a separare il rally moderno, valido per il campionato italiano, e lo storico, che tornava ad avere validità europea, fatto che non accadeva dal 2016. Avevo pianificato di riesumare il Rally delle Palme, che non si disputa più dal 1998 e che sarebbe scattato appena terminato lo storico di inizio aprile. Negli anni si sono perse molte gare nel Ponente Ligure e come presidente dell’ACI locale e fiduciario ACI Sport è mio impegno farle rinascere e vivere nel migliore dei modi. In collaborazione con PrimoCanale Motori abbiamo fatto nascere anche il Campionato Rally Ligure di cui abbiamo disputato solo la prima gara, la Ronde della Val Merula”.

  3. Q

    uale sarà il tuo prossimo impegno rallistico? – “Siamo costretti a concentrare in un solo fine settimana il 67° Rallye Sanremo, valido per il Campionato Italiano Rally, il 35° Sanremo Rally Storico, che ha perso la validità europea essendo concomitante con il rally moderno, e sarà valido per il Trofeo Rally di Zona, e la 12esima edizione del Sanremo Leggenda, oltre alla Coppa dei Fiori di Regolarità. Purtroppo aver riunito le due gare principali in un solo fine settimana ci costringe a rimandare al prossimo anno la rinascita del Rally Palme. A novembre a Imperia ci sarà la Ronde delle Valli Imperiesi, gara che torna in calendario dopo nove anni ”.

  4. Cosa hai fatto nel periodo di reclusione – “Mi sono dedicato alla mia professione di architetto, andando a lavorare in ufficio e continuando a tenermi informato sulla situazione gare per essere pronto a ripartire appena ce ne fosse stata l’opportunità. Abbiamo dovuto ricostruire tutta la gara in funzione dell’accorpamento di storico e moderno; per l’edizione 2020 del Rallye Sanremo sfrutteremo tutto il lavoro fatto per lo storico che era praticamente pronto, visto che lo abbiamo rimandato ad appena un mese dalla gara. La gara sarà in una tappa sola, come ci richiede la federazione. Per l’organizzazione dello storico posso sempre contare sul contributo di mio fratello Silvio, che ha continuato a organizzare la gara con la Sanremo Rally dopo la morte di Adolfo Rava, prima di farlo confluire in un’organizzazione unica sei o sette anni fa”.

  5. Cosa ti è mancato di più nel periodo di confinamento in casa? – “Sicuramente non poter vedere la mia nipotina che abita a una decina di chilometri di distanza, ma era come fosse stata su un altro pianeta. Appena è stato possibile siamo venuti a trovarla e quello è stato il modo migliore per festeggiare il ritorno alla normalità ”.
  6. Qual è il sogno nel cassetto? – “Il sogno nel cassetto di ogni organizzatore è vedere crescere la propria gara. Siamo ben consci di non poter ambire a un ritorno nel mondiale, Sanremo non ha più le risorse economiche per sostenerlo e non abbiamo il territorio per ospitare tutti i tifosi. Ma sicuramente la giusta collocazione del Rallye Sanremo è nel campionato europeo, sia per quanto la gara storica, sia per quella moderna che manca dal panorama continentale dal 2011. Abbiamo lo staff all’altezza per affrontare la prova europea”.

Sito internet: www.rallyesanremo.com