Rally del Grappolo: la zampata vincente è di Elwis Chentre
Bastano le due prove centrali all’esperto pilota valdostano per far sua la gara, dopo aver preso le misure nelle prime due speciali e controllato gli avversari nel passaggio finale. Una terza speciale poco produttiva lascia l’autorevole Patrick Gagliasso in seconda posizione, davanti a Ivan Ferrarotti in gara test. Due uscite di strada compromettono le prestazioni degli elvetici Olivier Burri che si ferma anzi tempo e Jonathan Michellod, che dopo la divagazione prosegue per prendere confidenza con la sua Škoda Fabia. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Magnano
SAN DAMIANO D’ASTI (AT), 15 maggio – Un rally dalla grande velocità e dossi mozzafiato, premia la classe e la tattica di Elwis Chentre, alla sua trentesima vittoria assoluta, alla prima partecipazione alla gara astigiana, affiancato per la quarantesima volta da Fulvio Florean, che in carriera di successi ne ha collezionati 46, anche lui alla sua prima partecipazione al rally di San Damiano.
Il rally inizia con la classica Ronchesio di 9,96 km ed è uno scatenarsi degli equipaggi elvetici con Olivier Burri, affiancato da Christophe Cler, che piazza la sua Volkswagen Polo davanti a tutti, ma ad appena 5/10 conclude il connazionale Jonathan Michellod, con Stéphane Fellaye sulla Škoda Fabia Evo. Patrick Gagliasso, per la prima volta con Michela Picchetti capisce subito che non bisogna lasciare spazio ai transalpini e spinge a fondo riuscendo a contenere il ritardo in appena 7/10 per una tripletta Roger Tuning. Prudente l’avvio di Elwis Chentre, con Fulvio Florean alle note, che piazza la sua Škoda Fabia Evo a 2”7 dall’elvetico, quindi Ivan Ferrarotti-Fabio Grimaldi, Škoda Fabia R5 a 3”6 e Simone Peruccio-Federico Capilli a 7”8. Il primo classificato al di fuori delle R5 è Emanuele Franco con Flavio Aivano su Mitsubishi Lancer N4 a 16”3 e sarà praticamente così per tutta la gara, o quasi. Il primo Due Ruote Motrici è Matteo Giordano con Manuela Siragusa a dettare le note su Renault Clio R3C, 19° a 19” netti. L’ultima piazza è occupata da Gino Laiolo-Loretta Tedesco, Peugeot 106 Rallye N2, che sradicano un palo di una vigna e pagano 9’26” a Burri. Sono già nove i concorrenti ritirati.
La seguente velocissima Revigliasco (12,94 km) viene vinta da Gagliasso-Picchetti a 103,1 km/h di media e Chentre comincia ad accelerare staccando il secondo tempo assoluto a 6/10 da Gagliasso, con Burri terzo a 2”3, quindi Corrado Pinzano-Daniele Michi, Škoda Fabia Evo, a 4”0 che riprendono coraggio dopo il jolly giocato sul dosso della prova precedente. A seguire Massimo Marasso-Luca Pieri, Škoda Fabia Evo, a 7”9, quindi Jacopo Araldo-Lorena Boero, Škoda Fabia a 9”4. Si verifica, in questa prova, il primo colpo di scena della gara con Michellod che entra in un fosso e ne esce dopo oltre 7 minuti, segnando il 150° tempo assoluto, seguito solo da due altri concorrenti, fra i quali Orlando Cembalo-Simone Secco, Honda Civic RS 1.6 Plus che pagano a Gagliasso 24’50”. Giordano attacca secco e stacca il 16° tempo assoluto, il più veloce dopo 15 R5, e migliore delle Due Ruote Motrici, a 26”8 da Gagliasso facendo addirittura meglio per 2/10 di Emanuele Franco. Sono dodici i concorrenti che non terminano la prova, lasciando in gara solo più 152 vetture.
Si va al primo riposo con Gagliasso-Picchetti che conducono la classifica per 1”6 su Burri-Cler e 2”6 su Chentre-Florean. Che la lotta sia ristretta a questi tre equipaggi lo si capisce guardando il distacco del quarto equipaggio classificato, Ferrarotti-Grimaldi, che hanno 1” netto su Marasso-Pieri, inseguiti a 3”5 da Araldo-Boero. Le R5 occupano i primi 14 posti in classifica, seguite da Franco-Aivano, 15esimi a 42”6, mentre Giordano-Siragusa sono primi di Due Ruote Motrici e 18esimi a 45”1. In fondo alla classifica sono precipitati Cembalo-Secco, 152esimi assoluti, che in un colpo solo hanno perso 68 posizioni e sono a 26”02 da Gagliasso, e a 13”48 da Laiolo che li precede, il quale si è fortemente avvicinato alla Peugeot 205 GTI di Alessandro Benotto-Davide Penna, da cui è diviso ormai da soli 47”.
Si riparte con la Ferrere di 8”6 ed è Chentre a segnare il miglior tempo con 6”5 di vantaggio su Pinzano, quindi Ferrarotti a 7”4, Michellod a 8”7 che prosegue per fare test in vista dei prossimi impegni di campionato elvetico. Quindi a 9”2 Gagliasso che interpreta male la speciale, seguito da Araldo a 11”4. Olivier Burri esce di strada e anche se paga al valdostano solo 1’40 (116° tempo assoluto) è ormai fuori dai giochi, così come lo è Matteo Giordano che per un problema elettrico perde oltre 5’ da Chentre segnando il 144° tempo assoluto, ultimo di tutti i classificati in prova. Emanuele Franco 14° assoluto dopo 13 vetture di Classe R5, mentre primi di Due Ruote Motrici sono Michaël Burri-Laura D’Ulivo, 17esimi assoluti con la Clio S1600. La classifica assume un nuovo volto con Chentre che comanda le operazioni con 6”6 di vantaggio su Gagliasso, più distanziato Ferrarotti a 20”2, Marasso a 26”, Araldo a 28”7 e Pinzano a 31”9. Emanuele Franco è 13° assoluto; Loris Ronzano-Gloria Andreis, 15esimi assoluti su Clio S1600, sono i primi di Due Ruote Motrici. Olivier Burri è precipitato in ventesima posizione a 1’39”8 da Chentre; Matteo Giordano ha perso 98 posizioni ed è 116° assoluto a 5’45” da Chentre. Michellod ha recuperato 16 posizioni ed è 131° assoluto. Il ritiro di Cembalo ricaccia in ultima posizione Laiolo che ha preso terreno dal suo immediato avversario, Alessandro Benotto che ora lo precede di 1’34”. Con gli otto ritiri di questa prova scendono a 144 gli equipaggi ancora in gara.
Elwis Chentre ha deciso che le due prove centrali della gara sono decisive per la classifica finale. Perciò stacca nuovamente il miglior tempo sulla ripetizione della Ronchesio (a 100,9 km/h di media!) e allunga ulteriormente sugli avversari il più veloce dei quali è Ivan Ferrarotti a 4”1, quindi Michellod che continua la sua velocissima gara test a 4”9, seguiti da Gagliasso a 7”2 che con questo nuovo ritardo può dire addio ai sogni di vittoria, Pinzano a 9”4 e Marasso a 10”5. Emanuele Franco, 12° a 17”6 è il più veloce dei diversamente R5, mentre Matteo Giordano, 17° a 26”1, ribadisce di essere il più veloce fra i piloti delle Due Ruote Motrici. Ultimo tempo in prova di Fabio Racca e Marco Romeo. La prova è caratterizzata da alcune uscite di strada, la più impattante delle quali è quella che vede coinvolti Andrea Da Lozzo-Diego Sasso che richiede l’intervento dell’ambulanza per i controlli di routine del navigatore. Una sospensione di qualche decina di minuti poi si riprende senza che nessun concorrente sia toccato da tempi imposti.
A due prove dal termine Chentre ha portato il suo vantaggio su Gagliasso a 13”8, mentre Ferrarotti paga 24”3. Il podio sembra delineato perché il quarto è Marasso a 36”5, Pinzano è a 41”3 e medita l’attacco all’enologo di Neive. Quindi il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso con Gil Calleri al suo fianco, che pur correndo poco dimostra di non aver scordato l’arte del rallista, e occupa la sesta piazza a 56” e se la sta giocando con il toscano Federico Santini, con Gabriele Romei sul sedile di destra che insegue il politico piemontese a 2/10, seguiti da Stefano Giorgioni e Roberta Passone a 4/10. Emanuele Franco è 12° assoluto, Loris Ronzano e Gloria Andreis, primi di S1600, conducono la graduatoria del due Ruote Motrici con 5”6 sulla Peugeot 208 Rally 4 di Stefano Santero-Mirko Pelgantini. Matteo Giordano ha recuperato 38 posizioni in una sola prova e ora è 78° assoluto; Michellod ne ha recuperate 27 ed è 104° assoluto. In coda Gino Laiolo (137° assoluto) ha recuperato in questa speciale 1’12” a Fabio Racca, ma è ancora a 2’13”. Con i sette ritiri di questa speciale scendono a 137 i concorrenti ancora in gara.
Dal parco assistenza non escono Stefano Peletto-Carola Guido, che avevano pagato otto minuti di ritardo al precedente Controllo Orario e Loris Ronzano-Gloria Andreis che erano ai vertici del Due Ruote Motrici. La prova di Ronchesio si conferma la più veloce della gara con Pinzano-Michi che volano a 103,6 km/h di media, confermando che senza lo spavento della prima prova speciale sarebbero stati della partita per la vittoria. Gagliasso e a soli 8/10, con Chentre che ha rinfoderato gli artigli, a 2”6 e controlla la situazione. A seguire Ferrarotti (+3”4), Michellod a 3”8 e Marasso a 10”4, con Emanuele Franco 11° e Matteo Giordano 14°. Il più lento in coda è nuovamente Fabio Racca. La classifica vede Chentre condurre con 12” netti su Gagliasso, quindi Ferrarotti a 25”1. Il successo in speciale porta Pinzano a recuperare due posizioni salendo in quarta piazza a 13”6 dal podio di Ferrarotti, quindi Marasso che sembra tenere saldamente la quinta piazza con un vantaggio di 23”2 su Stefano Giorgioni, che ha compiuto un doppio sorpasso superando sia Carosso, che ora lo insegue a 6/10, mentre Santini si è allontanato ed è a 6”7. Emanuele Franco è 11° a 1”7 dalla top ten, mentre Santero, 13° assoluto, conduce la classifica Due Ruote Motrici con 19”1 su Michaël Burri. Matteo Giordano risale la classifica di 17 posizioni e si piazza al 61° posto; Michellod ha recuperato 34 posizioni ed è ora 70° assoluto. In coda Laiolo recupera 1’13” a Fabio Racca, e si porta a un minuto esatto di ritardo. Otto i ritirati in questa prova che riducono a 129 gli equipaggi ancora in gara.
A Ferrere, prova finale del rally, Ferrarotti teme l’avvicinarsi di Pinzano e sigla il miglior tempo. Chentre fa una guardia veloce e segna il secondo tempo a 8/10. Ma gli animi si sono ormai calmati e Pinzano pensa a portare a casa la Škoda Fabia Evo ed è terzo a 3”4, Michellod prosegue con il suo passo veloce e segna il quarto tempo a 5” netti, 2/10 davanti a Gagliasso, quindi Marasso a 6”9. Giordano si toglie la soddisfazione di essere per la quinta volta il più veloce delle Due Ruote Motrici ed è 13° preceduto unicamente da una dozzina di R5, con Santero 14° ed Emanuele Franco, che attacca per la decima piazza, ma si gira e perde secondi preziosi che gli fanno siglare solo il 24° tempo assoluto. In coda la più lenta è la Punto Abarth Racing Start di Alessandro Paiola-Andrea Viola che si ritirano nell’ultimo trasferimento, preceduti solo dal solito Marco Racca. Usciti dalla prova di Ferrere ci sono ancora 20,45 km di trasferimento verso il podio di San Damiano dove Elwis Chentre festeggia al sua trentesima vittoria assoluta, con 16”4 su un soddisfatto Patrick Gagliasso, quindi a 24”3 Ivan Ferrarotti, poi Corrado Pinzano (+41”3), Massimo Marasso a 50”4 e Stefano Giorgioni a 1’17. Una classifica che vede 10 R5 occupare le prime dieci posizioni assolute davanti a Emanuele Franco 11° assoluto che manca la top ten per 4” e precede di una posizione Stefano Santero, primo delle Due Ruote Motrici. Matteo Giordano recupera altre 8 posizioni ed è 51°, Michellod ne recupera 11 e chiude 59°. In coda il colpo di reni di Gino Laiolo non è sufficiente a fargli lasciare l’ultima posizione e chiude 124° ad appena 2” da Fabio Racca. Ma almeno ci ha provato.
- Iscritti 178, verificati 173, classificati 124, ritirati 49.
- Vincitori Prove speciali: Olivier Burri-Christophe Cler (1); Patrick Gagliasso-Michela Picchetti (2); Elwis Chentre-Fulvio Florean (3, 4); Corrado Pinzano-Daniele Michi (5); Ivan Ferrarotti-Fabio Grimaldi (6)
- Leader di classifica: 1) Olivier Burri-Christophe Cler; 2) Patrick Gagliasso-Michela Picchetti; 3-6) Elwis Chentre-Fulvio Florean