Roberto Gobbin, sale sul podio Abarth al Rally Barum

Gara difficile, ma soddisfacente, per il pilota pinerolese che in Repubblica Ceca conquista la 61esima piazza assoluta, terza nell’Abarth Rally Cup, suo obiettivo stagionale. Con una prova attenta su strade insidiose e scivolosissime, percorse ad altissima velocità, il portacolori di Meteco Corse lotta per tutta la durata del rally con il locale Rada e solo due escursioni fuoristrada e un albero caduto davanti a lui in prova speciale gli impediscono di conquistare la seconda piazza, fra i piloti dello “Scorpione

ZLÌN (Repubblica Ceca), 29 settembre – “Una gara d’altri. Forse è per questo che mi sono divertito tanto”. Ha ragione Roberto Gobbin a definire il Barum Czech Rally Zlìn, una gara di altri tempi, perché il rally della Repubblica Ceca, valido per il Campionato Europeo di specialità e per l’Abarth Rally Cup, ha tutte le caratteristiche dei rally dell’epoca d’oro, quando la gente festante si affollava a fianco delle strade per godersi lo spettacolo. E anche il risultato non è male per il pilota pinerolese, affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi che a bordo dell’Abarth 124 Rally, curata da Evo Motorsport ha conquistato la 61esima piazza assoluta finale, terzo di categoria RGT e terzo di Abarth Rally Cup.

Il Barum Rally è una gara caratterizzata da prove speciali velocissime (il vincitore Jan Kopecky, al decimo successo in questa gara, ha vinto alla ragguardevole media finale di 105 km/h) Si gareggia su strade strettissime, che hanno la caratteristica di svilupparsi con ai lati fossetti profondi una cinquantina di centimetri da cui è difficile uscire se si mettono le ruote dentro, e dall’altro lato gli alberi della foresta. Naturalmente gareggiando nei boschi l’asfalto è perennemente umido e scivoloso. In quelle condizioni la 124 Abarth, a trazione posteriore, scappa da tutte le parti, e si ha un bel giocare con le regolazioni di trazione, non si è mai nella configurazione ottimale. Quindi massima concentrazione per non commettere errori che potevano costare il ritiro” dipinge la situazione Gobbin.

Con queste premesse il portacolori di Meteco Corse ha impostato la gara sul ritmo, prestando la massima attenzione a tutti le insidie che il percorso presentava. “Il rally è iniziato venerdì sera con una corta (per i loro standard) prova speciale di 9,18 km, alla luce dei fari. Memore dell’errore compiuto a Roma nella prova spettacolo, ho badato a concludere senza perdere troppo tempo, ben sapendo che la gara si sarebbe giocata nelle speciali di sabato e domenica” afferma il pilota pinerolese. E infatti il sabato parte la rincorsa alle altre Abarth in gara, in speciale modo quella del locale Martin Rada che Gobbin-Cervi raggiungono e superano in classifica verso il finale della tappa del sabato (PS 8 Komarov) per poi cedere la nuovamente posizione nella speciale successiva, chiudendo la giornata a soli 11” dall’avversario.

Purtroppo nella giornata finale sono incappato in due dritti nella prova speciale più lunga che mi sono costati circa 1’30” anche se fortunatamente non ho riportato danni alla vettura, facendo un’escursione in un prato la prima volta, e salendo su un terrapieno la seconda volta”. Che la sorte non fosse propizia nella seconda tappa Gobbin lo ha capito fin dal mattino: “Sulla prima prova speciale della domenica, dopo appena una decina di curve, ci siamo trovati la strada sbarrata da un albero caduto. Ci siamo dovuti fermare e Alessandro è sceso ad aiutare il commissario a liberare la strada, per poi risalire in vettura e riprendere la gara. La Direzione gara ha riconosciuto la nostra buona volontà e ha cancellato parte del tempo perso, ma comunque abbiamo perso terreno rispetto a Rada, e non ci è stato più possibile raggiungerlo”.

Nonostante questi inconvenienti Roberto Gobbin è soddisfatto della trasferta. “Una gara così lunga (210,92 km di speciali) noi ce la sogniamo. Sapevamo fin dall’inizio di non poter competere con i locali, perché questo è un rally che si assimila anno dopo anno. Davanti a noi partiva un navigatore che era alla 17esima presenza al Barum. E per noi era la prima volta, e con solo due passaggi di ricognizione non potevamo certo competere alla pari con i locali. Ma tutto ciò ha un aspetto positivo. Si fa l’abitudine a correre sentendo le note del navigatore e fidandosi delle sue indicazioni, che è quello che dovrebbero essere i rally. L’altra cosa che mi ha impressionato è la passione che qui ha la gente per i rally. Pubblico foltissimo sulle prove speciali e al passaggio nei trasferimenti gente lungo la strada che applaudiva e bambini che chiedevano l’autografo. Cosa che ci ha lasciati veramente di stucco”.

Al termine della gara in Repubblica Ceca Roberto Gobbin è terzo di Abarth Rally Cup, a soli tre punti da Martin Rada. E si prepara a colmare il divario nella prossima gara.

Nella stagione 2021, Roberto Gobbin è supportato dalla concessionaria Targa Auto di Pinerolo