San Martino e il rallye, passione e desiderio

Si pregusta un altro capitolo della storia di emozioni al cospetto delle Pale dolomitiche. Foto Bettiol

San Martino di Castrozza, 17 agosto 2020_ L’estate, dopo ferragosto, declina verso la parabola struggente delle giornate che si accorciano. Ma il Rallye (4/5 settembre) è una risorsa di entusiasmo sempre pronta a riaccendere i cuori in primo luogo dei Primierotti. Passione e desiderio di derapata e controsterzo, uno scherzo alla vita, l’audacia di un colpo di mano sui tornanti con l’eco dei motori a rimbalzare tra le valli attigue. E al cospetto delle Pale dolomitiche, una storia di emozioni che si rinnova. San Martino di Castrozza come superbo palcoscenico dove tutti possono sentirsi protagonisti, dal primo all’ultimo equipaggio in gara, sulle orme dei pionieri Cavallari-Munari, cercando ognuno il proprio spazio di gloria tra Campionato Italiano Wrc, Coppa Italia, Historique. Poco importa che quest’anno sarà tutto diverso, con l’agenda di precauzioni dettata da mister Covid-19 e un format Acisport volto a ridimensionare i percorsi e azzerare le prove spettacolo, agevolando gli sforzi degli organizzatori per contenere i costi dell’impresa. L’importante sarà esserci comunque e sfidare doppiamente il cronometro su Manghen, Val Malene e Gobbera. La riscossa generale passa anche attraverso l’impegno dei rallisti per andare oltre gli ostacoli del momento. Un rombo di ottimismo in onore del 40° Rallye.