Si chiude purtroppo in anticipo l’avventura alla Dakar per il Team Gealife Motorsport
Un problema fisico costringe il meccanico di bordo Alessio Bentivoglio al ricorvero in ospedale
Che la Dakar sia storicamente una fra le competizioni più impegnative e selettive al mondo è caratteristica ampiamente conosciuta. E l’edizione 2025 non sfugge a questa prerogativa. A confermarla sono i molti ritiri eccellenti che già dalle prime battute hanno caratterizzato la competizione araba. Anche il Team Gealife Motorsport ha dovuto abbandonare in anticipo il confronto con il meccanico di bordo Alessio Bentivoglio costretto ad essere trasportato presso l’ospedale di Gedda per il sospetto schiacciamento di una vertebra. E’ Claudio Picchio, Team Manager del team a tracciare un bilancio di questa esperienza. “Quest’anno è davvero tutto difficile. L’organizzazione ha voluto alzare ulteriormente l’asticella delle difficoltà rispetto le edizioni precedenti ed i continui ritiri di equipaggi illustri dopo solo quattro giorni di gara sono a testimoniarlo. Tradizionalmente i primi stage di gara sono più “amichevoli” rispetto le difficoltà di percorso. Tant’è che nelle prime fasi della gara si sono sempre registrati ritiri dovuti a guai meccanici. Quest’anno, al contrario, si sono verificati una serie di incidenti, fortunatamente sempre senza conseguenze pericolose per i piloti e gli equipaggi, dovuti ad uno start violento in termini di difficoltà di percorso e durata delle tappe. Già al secondo giorno è partita la tappa “48 ore”, poi, una tappa lunghissima e la famigerata “Marathon” che determinerà una selezione ulteriore dei partecipanti. Infine l’ultima parte della gara che si svolgerà integralmente nell’Empty Quarter. La zona più desertica e desolata dell’Arabia Saudita. Fra temperature altissime di giorno ed intorno agli zero gradi di notte. Con gli equipaggi ed i veicoli ormai allo stremo delle forze.” Per il team Gealife Motorsport questo è l’inizio di un progetto a più ampio respiro. “ Quest’anno per noi è un’edizione di transizione. Partiti da zero con il nuovo Team a Febbraio, siamo riusciti ad arrivare sin qui in meno di dieci mesi. Sono orgoglioso di questo. Sacrifici e sforzi disumani. Soddisfazioni ma anche errori. Ingenui errori di valutazione a cui l’inarrestabile Alessio ed il caparbio Beppe hanno cercato di sopperire a bordo del camion. E sarebbe imperdonabile non riconoscere che questo obiettivo è diventato raggiungibile solo grazie ai nostri partner, che hanno creduto in noi. Non potrei non pensare al grande contributo tecnico nella rivoluzionaria nuova configurazione meccanica prestata da Iveco Orecchia che ha dato l’opportunità di impiegare in gara il Biodiesel prodotto dalla SABIO s.r.l. Azienda che ha scelto il nostro Team per effettuare test pre-gara e per utilizzare, per la prima volta, il loro prodotto al 100% in una competizione mondiale; Ringrazio la BSA per le nuove configurazioni ciclistiche ideate e realizzate espressamente per assecondare le mutate prestazioni del camion; le notti rubate al sonno della Nuova Autofer s.n.c. che ha chiamato all’appello tutte le risorse per poter realizzare in tempo utile le strutture portanti rinnovate, alleggerite e maggiormente dinamiche; la pazienza, la professionalità e la perizia di chi come Maurizio di DG2KWRAP ha creato e prodotto le livree grafiche dando risalto a tutte le aziende che hanno avuto il coraggio di collaborare con noi; Venturello Teloni a cui abbiamo chiesto il miracolo di progettare, costruire ed installare in due giorni il telone di copertura del camion. Non potrei dimenticare una grande azienda di respiro mondiale quale la HRX s.r.l. che ha mostrato il piacere di voler essere alla Dakar 2025 con noi mettendoci a disposizione materiale di allestimento e abbigliamento di avanguardia assoluta. Infine la Regione Piemonte ed il Comune di Durazzo, Albania hanno offerto il loro appoggio immateriale al nostro progetto, dimostrando che anche le istituzioni credono nei piccoli progetti che sognano di diventare grandi. Grazie a tutti i collaboratori del Team che stanno lavorando da casa ma con il cuore a migliaia di km. Grazie anche alle persone che orbitano attorno al nostro Team definendoci degli “scappati di casa”, inaffidabili, derisibili, disorganizzati e senza organizzazione (badate bene sono due cose diverse). Purtroppo non è andata come volevamo. L’importante che adesso Alessio si riprenda velocemente. La nostra Avventura continuerà ancora. I due nuovi camion in fase di completamento e pronti per la Dakar 2026 che le Officine Poggino di Viterbo e la Nuova Autofer di Solero stanno mettendo a punto saranno il nostro vero primo punto di arrivo.”