Stefano Bruzzese, suona la “Saxo” alla luce della “Lanterna”

 

Bruzzese_Lanterna_2017_004 (Custom)Vittoria di Classe A6 e 20° posto assoluto nella gara ligure valida per la Coppa Italia del navigatore astigiano che tornava a fianco di Vincenzo Torchio dopo un’assenza che durava dal Grignolino del 2014. E ora sguardi puntati sul Rally delle Valli Cuneesi, Foto in gara di ActionRace

 

Bruzzese_Lanterna_2017_003 (Custom)SANTO STEFANO D’AVETO (GE) – Stefano Bruzzese ritrova Vincenzo Torchio dopo quattro anni, ma il risultato non cambia. Il navigatore astigiano è tornato a sedersi a fianco del velocissimo concittadino al Rally della Lanterna, valido come secondo appuntamento della Coppa Italia Prima Zona, di sabato scorso e ancora una volta hanno vinto la classe, ottenendo un prestigioso risultato nella classifica assoluta. Nel 2014, al Bruzzese_Lanterna_2017_002 (Custom)Rally del Grignolino, il successo arrivò in Classe A5 con una Peugeot 106 Rallye, lo scorso fine settimana ancora vittoria di Classe, ma in A6, con una Citroën Saxo VTS, e un 20° posto nella classifica assoluta su 100 partenti che la dice lunga su quanto i due concittadini di Vittorio Alfieri abbiano spinto sull’acceleratore.

Bruzzese_Lanterna_2017_001 (Custom)È stata una gara molto bella e molto impegnativa, che abbiamo affrontato su una tipologia di strade molto diversa da quelle che solitamente usiamo nelle gare delle nostre zone. Ci siamo ritrovati a lottare in una Classe A6 con altri tre equipaggi locali molto veloci e agguerriti ed è apparso subito chiaro che per vincere avremmo dovuto essere molto veloci, ma allo stesso tempo non commettere errori, su strade che non perdonano e nello stesso tempo non spremere oltre il limite la nostra Saxo. È stata una vittoria molto sudata, ma proprio per questo motivo molto bella. Una vittoria senza lotta con gli avversari è come un piatto senza sale”. Parlando di sensazione Stefano Bruzzese commenta. “Vincere è sempre molto bello, ma la prima sensazione positiva è venuto dalla ripartenza di domenica mattina, quando la gara ha ripreso vita in ordine di classifica. Avevamo il numero 71 sulle portiere e siamo ripartiti venticinquesimi, fra una Fiesta R5 e una 124 Abarth, due vetture con una cavalleria decisamente superiore alla nostra piccola Saxo”.

Il positivo ritorno sul sedile di destra di Vincenzo Torchio fa sì che Bruzzese sia già prenotato dal pilota astigiano per il prossimo Rally delle Valli Cuneesi, in programma nelle Valli Occitane attorno a Dronero il 16 e 17 prossimi: “Anche in quel caso dovremo lottare dal primo all’ultimo metro di gara. Ci sono in palio i punti della Coppa Italia e della classifica del ‘Montepremi Organizzatori’ nella quale, grazie al risultato della Liguria, siamo saliti al secondo posto di Raggruppamento. A Dronero faremo del nostro meglio per salire in entrambe le classifiche. Adesso conosco meglio la Saxo e il feeling con Vincenzo è pienamente ritrovato. Siamo pronti per una gara tirata e in piena lotta con i nostri diretti avversari”.

Parlando in generale il navigatore astigiano si sofferma su alcune riflessioni: “Il feeling con il pilota deve essere ottimo e non lo crei a tavolino, ci vuole del tempo; la tensione che si accumula nel corso delle prove speciali è altissima: è importante capire certi atteggiamenti; per discutere di eventuali errori c’è sempre tempo dopo la gara, a mente fredda, con Alberto Mussa e Giancarlo Morra siamo migliorati di gara in gara ma al tempo stesso ci aspetta ancora tanta strada da fare e abbiamo ancora margine per migliorare”.

Dopo tante gare da navigatore è lecito chiedere a Stefano Bruzzese per quale motivo non hai mai provato a fare il pilota: “Preferisco avere il ruolo di chi pianifica e gestisce tutte le fasi del pre e durante la gara e detta i tempi, attività che per quanto delicata e complessa, è per me molto gratificante. “Il navigatore è la parte pensante dell’equipaggio”, dichiarò diversi anni fa Daniele Audetto. Era il tempo in cui quelli sui sedili di destra cominciavano ad agitarsi per crearsi una propria immagine e la definizione dell’allora braccio destro di Cesare Fiorio divenne il grido di guerra di tutta una categoria. Anche se le fette più grosse – di gloria e di ingaggi – continuano a essere per quello che sa scatenare la fantasia degli appassionati con il volante fra le mani, tutti sono finalmente d’accordo nel riconoscere che il ruolo del co-driver è fondamentale: un buon navigatore non farà diventare campione un pilota mediocre, ma uno scadente non permetterà a un buon pilota di emergere. Stare accanto significa dover fare un sacco di cose”

Sono infatti note, riconosciute e apprezzate la professionalità, l’impegno, la serietà e la cura nella preparazione e gestione di tutte le fasi delle gare da parte di Bruzzese come pure la fiducia che viene espressa nei suoi confronti. Fondamentale è la pianificazione strategica dei diversi momenti della competizione come rifornimenti, le manutenzioni, il rispetto dei tempi imposti, le ricognizioni in modo tale da limitare il più possibile gli imprevisti a situazioni imponderabili: guasti meccanici, forature, uscite di strada, condizioni meteo avverse.