Tutte le fabbriche Volkswagen sono tornate a produrre

Tutti i 16 stabilimenti della marca Volkswagen sono di nuovo operativi. L’ultima a riprendere è stata la fabbrica di Puebla, in Messico, il 16 giugno scorso. Il Membro del Consiglio di Amministrazione Responsabile per Produzione e Logistica Andreas Tostmann: “Siamo riusciti a ripredendere la produzione in tutto il mondo con la massima protezione della salute; è doveroso un grazie alla nostra squadra, ai fornitori e ai nostri partner logistici”

Verona – Con il riavvio delle attività alla fabbrica di Puebla, in Messico,
il 16 giugno scorso tutti i 16 stabilimenti della marca Volkswagen a livello mondiale hanno ripreso a produrre. Il Membro del Consiglio di Amministrazione Responsabile di Produzione e Logistica Andreas Tostmann ha dichiarato:
“Siamo riusciti a riprendere la produzione pur con la massima priorità per la protezione della salute. Sulle linee di assemblaggio non è mancato neppure un componente: è doveroso un grazie alla nostra squadra, ai fornitori e ai nostri partner logistici”. Per i soli stabilimenti europei della Marca, la Volkswagen acquista circa 100.000 componenti diversi dai propri fornitori.

In Germania e in Europa, a causa della pandemia da coronavirus la produzione è stata sospesa per circa sei settimane, mentre in America Latina l’interruzione è durata circa 10 settimane: l’ultima fabbrica a riprendere è stata quella di Puebla, in Messico, il 16 giugno scorso. Il primo sito a ripartire, invece, era stato quello tedesco di Zwickau, dove la produzione dell’elettrica ID.3 aveva ripreso il 23 aprile, mentre lo stabilimento principale di Wolfsburg aveva seguito pochi giorni dopo, il 28 aprile. Anche tutti gli stabilimenti cinesi della Volkswagen hanno ripreso a produrre.

 

Ora tutte le fabbriche sono attive, seppure a ritmi differenti: in media, la capacità produttiva effettivamente sfruttata è pari circa al 60-70% del livello precedente la pandemia.

La priorità fondamentale nel ritorno alla produzione è stata ed è ancora la salute dei lavoratori. Insieme ai sindacati, l’Azienda ha sviluppato un piano di 100 punti per la massima tutela della salute: disponibile online, il piano è stato scaricato più di
120.000 volte dai fornitori e da altre aziende in tutto il mondo. A Wolfsburg, per esempio, è già stato possibile passare dallo stadio di massima protezione (Fase 1) alla Fase 2, delle quattro previste.