Vecchie signore, fascino vestiti e gioielli, sfilano a Mondovì
Anche quest’anno le vecchie signore a quattro ruote invadono per un fine settimana il monregalese. Con il loro fascino inalterato. Kaleidosweb invia a seguire la manifestazione Paola Biolè, la principessa del charmant
È sempre uno spettacolo. Veder sfilare la quarantina di Vecchie Signore per le vie di Mondovì è qualcosa che emoziona. Da venerdì 30 luglio a domenica 1 agosto, una quarantina di vetture, alcune ultra centenarie, ma sicuramente ultra ottantenni, hanno fatto bella mostra di sé nel capoluogo monregalese. Sono auto d’epoca che solo pensare alla loro storia, alle avventure vissute, passando tra guerre e disaffezione di proprietari; poi recuperate, rimesse in forma da amorosi proprietari che hanno quasi sempre limitato al minimo i loro interventi (si chiamano restauri conservativi, si sostituisce solo ciò che è assolutamente necessario). E tutto ciò non attira l’attenzione solo chi ha i capelli bianchi, ammesso che li abbia ancora, ma anche i giovanissimi, i millenials e quelli della generazione sucvcessiva, che credevamo dediti solo alla cuffiette e all’iphone, interessati magari all’Itala “Pechino Parigi” portata a Mondovì dal Museo dell’Automobile di Torino, che 114 fa percorse a ritmo bersagliere il lungo tragitto dalla capitale cinese alla Ville Lumière. E per confermare il genere dell’automobile a bordo delle vecchie signore c’erano anche numerose signore, che sfoggiavano vestiti e gioielli d’epoca, prendendo il volante della vettura. Perché, come sentenziò Gabriele D’Annunzio: “L’automobile è femmina”.