Winners Rally Team scala le montagne del CIVM sulla Mini di Giuseppe Aragona

Non solo prove speciali per la scuderia torinese, che fra i suoi portacolori annovera anche lo scalatore calabrese, protagonista con ottimi risultati al Campionato Italiano Velocità in Montagna

TREBISACCE (CS), 26 luglio – Probabilmente il nome Trebisacce fa riferimento a un antico insediamento greco di 2500 anni fa e significa “tavola” a indicare la pianura racchiusa fra il Mar Ionio e i monti del Pollino. Ma la passione dei suoi abitanti, nonostante la vicinanza del mare, almeno per quelli che corrono in macchina, sono le corse in salita.

Ho iniziato facendo il navigatore nei rally” afferma quasi dispiaciuto Giuseppe Aragona, quarantuno anni, ingegnere meccanico che da quindici dedica il suo tempo per le corse alle cronoscalate. “Mio padre Franco aveva un’officina (che ora gestisce lui) e preparava anche auto da corsa; così un giorno mi sono ritrovato sul sedile di destra in gara con un cliente di mio padre. Ma non era la mia aspirazione”.

Ed è così che il passo successivo per Giuseppe Aragona è stato mettersi al volante per quelle gare in salita che sono la passione di famiglia, visto che oltre al padre preparatore, c’è pure uno zio (Rocco) pilota nelle cronoscalate, tanto quanto il cugino Francesco.

Nelle nostre zone la passione per le corse in salita è storica, forse perché le nostre montagne si prestano in modo particolare a sfidarsi con il cronometro” rimarca Giuseppe Aragona quasi a raccontare una regione che di gare in salita ne ha avute e ne ha parecchie, come la Morano-Campotenese in provincia di Cosenza o la Coppa Sila (sempre in provincia di Cosenza) che affonda le sue radici addirittura al 1924. “Le gare in salita sono meno impegnative da gestire e costano pure meno dei rally, quindi permettono di impegnarsi con più facilità in una stagione completa”.

Abbandonati i rally, Giuseppe Aragona una quindicina di anni fa riesce finalmente a sedersi al volante di una Peugeot 106 1600 di Gruppo N. “In quel momento la Peugeot 106 di Classe N/1600 era la madre di tutti i piloti e ci si ritrova ad avere al via anche trenta piloti nella stessa categoria a ogni gara. Tutti molto forti e competitivi, con esperienza sia dei percorsi sia della vettura; perciò entrare nei primi sette otto della classifica di classe era un successo” dice Aragona e ricorda pure il suo esordio alla Coppa Selva di Fasano in provincia di Brindisi.

La prima gara non si scorda mai, qualsiasi sia stato il risultato” afferma il pilota cosentino che in quell’occasione non fu fortunato, o forse parecchio emozionato, al punto di rimediare una sfollata e compromettere il motore della vettura del Leone. Ma il dado era tratto e Giuseppe Aragona le sue soddisfazioni in seguito se le è prese con il successo in sette campionati italiani di Classe e uno di Gruppo. 

Due anni dopo alla Pedavena-Croce d’Aune arriva la prima delle tante gioie con un successo, contro ogni pronostico che lo proietta al vertice del campionato, dove rimarrà fino alla fine della stagione indossando la sua prima corona tricolore. Altra gara rimasta nel cuore del portacolori di Winners Rally Team è la salita del Monte Erice, in provincia di Trapani, affascinante non solo per la magnifica visione del mare di Sicilia che si ha dai suoi tornanti, ma anche per l’impegno del tracciato. “Nel 2015 decidemmo di trasformare la Peugeot da N/1600 e passarla in Classe E1. Venivo da un anno sabbatico in cui non avevo corso e non cero certo dato fra i favoriti; comunque mi presentai al via, riuscendo a vincere”.

Dopo anni di onorato servizio anche la Peugeot ha diritto al suo meritato riposo e così Giuseppe Aragona passa alla Mini Cooper S di categoria E1 Italia 1600 della factory di Castelfiorentino LM Tech guidata da Maurizio Lombardo e con una vettura totalmente nuova all’Alpe del Nevegal (BL) riesce nuovamente a imporsi.

Ma non ci sono solo gare il cui ricordo va al momento della vittoria, ma anche altre che hanno lasciato traccia nella memoria agonistica del pilota cosentino. “Sicuramente la Coppa Selva di Fasano, in quanto la considero la gara di casa visto che per quindici anni ho abitato nelle vicinanze” racconta Aragona, da un paio di anni tornato a Trebisacce per rilevare l’officina del padre e, insieme al cugino Francesco, continuare la tradizione motoristica di famiglia. “Altra gara che tutti gli scalatori hanno nel cuore è sicuramente la Trento-Bondone con i suoi 18 chilometri da percorrere tutti d’un fiato senza un attimo di respiro. Una gara che incute soggezione per la sua storia e le sue caratteristiche. Ricordo ancora l’emozione e la tensione del 2006 quando mi sono schierato alla partenza per la prima volta e mi preparavo a sfidare il mostro”. Una gara sicuramente impegnativa e difficilissima che ha regalato ad Aragona due vittorie nel 2011 e 2015.

Correre in salita significa preparare la gara minuziosamente e non lasciare nulla al caso. Percorrendo e ripercorrendo il tratto cronometrato con la vettura stradale e rispettando rigidamente il codice della strada. Se al termine delle ricognizioni non hai memorizzato ogni metro del percorso, ogni minimo avvallamento, cambio di asfalto, ogni buca, oltre a curve e cambi di pendenza è preferibile stare a casa. La prima volta che ho partecipato alla Trento-Bondone ho percorso 1200 chilometri di strada nei giorni dedicati alle ricognizioni” il tutto per avere perfettamente in memoria ogni dettaglio della cronoscalata cult degli arrampicatori non solo italiani.

Memoria di acciaio e senso della velocità sono le caratteristiche che accompagnano un pilota da salita. “Personalmente non scrivo nulla e non prendo appunti. Quando sei in gara non puoi rivedere sul taccuino cosa hai scritto nei giorni precedenti” afferma con convinzione, concedendosi nei giorni precedenti la gara qualche passaggio al computer del proprio camera-car.

Impegnato con la Mini Cooper 1600 di LM Tech nel Campionato Italiano Velocità in Montagna, occupando attualmente la seconda posizione della categoria E1 Italia, Aragona si appresta ad affrontare il prossimo appuntamento previsto del “Trofeo Luigi Fagioli” in programma a Gubbio (PG) da venerdì 30 luglio a domenica 1 agosto. “In questi quindici anni di gare mi sono tolto molte soddisfazioni” afferma Aragona, concreto come può esserlo solo un ingegnere meccanico “ e non mi abbandono a voli pindarici. Il mio obiettivo è di riuscire a qualificarmi per la ‘Rampa da Falperra’, che si svolgerà il 10 ottobre a Braga in Portogallo e che riunirà tutti i migliori piloti europei delle corse in salita. Sarebbe bello qualificarsi e per ora sono fra i candidati. Ripeterei così l’esperienza del 2016 quando corsi a Sternberk in Repubblica Ceca. Ma il pensiero, in questo momento è concentrato sulla cronoscalata eugubina del prossimo fine settimana. Poi si vedrà”. E se non è concretezza questa…

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