Zannier salva il bilancio friulano di Rally Team

Il pilota di casa, alla seconda uscita in R5, è sesto assoluto mentre poca fortuna per gli altri alfieri della scuderia di Rosà nel terzultimo atto del Campionato Italiano WRC. Foto Mario Leonelli/Actualfoto

Rosà (VI), 24 Agosto 2021 – Era soltanto alla seconda apparizione nella classe regina, esordio risalente al Piancavallo del 2019, ma il talento di Marco Zannier rimane cristallino.

Risalito sulla Skoda Fabia R5, nell’occasione messa a disposizione da Gima Autosport e condivisa con Enrico Bracchi, il portacolori di Rally Team ha brillato al recente Rally del Friuli Venezia Giulia e Alpi Orientali, chiudendo con un buon sesto assoluto, di gruppo R e classe R5.

Siamo partiti a testa bassa” – racconta Zannier – “perchè, a causa della mia inesperienza, non volevamo perdere contatto con i primi. Era la prima volta che usavo la Skoda Fabia R5 sull’asciutto. Che emozioni sul famoso bivio della Trivio, con i miei fans a fare il tifo. Non riesco a descriverlo a parole. Siamo stati sempre nei migliori dieci assoluti, spesso nella metà alta della classifica e ne siamo felici. L’auto è splendida, semplice da prendere in mano ed il team è fantastico, capace di metterti a proprio agio. Una giornata splendida. Siamo molto soddisfatti perchè sapevamo di non avere pretese di stare con i primi, molto più esperti di noi. Grazie a tutti i nostri partners ed anche a Rally Team, per averci permesso di esserci con una R5.”

Dalla soddisfazione di Zannier alla delusione di un Enrico Zille che, a causa di una toccata sulla seconda speciale, si è visto obbligato a parcheggiare in anticipo ogni velleità di successo.

Il pilota della Peugeot 208 Rally 4 di Galiazzo, affiancato da Franco Durat, prendeva le misure alla nuova compagna di avventura sul primo impegno di giornata, chiudendo con il terzo tempo in classe R2C, per affrontare poi una destra con troppa velocità, uscire di strada ed andare ad impattare contro un albero che danneggiava irreparabilmente il radiatore dell’acqua.

Uno zero pesante invece quello di Giovanni De Menego, in coppia con Christian Camazzola sulla Peugeot 208 R2 curata da La Marca Racing, ritirato dopo il secondo giro a “Mersino”.

A segnare il colpo basso, ai danni del portacolori di Rally Team, ci pensava l’idroguida che lo abbandonava appena varcato il giro di boa, costringendolo ad abbandonare la compagnia.

Uno stop che non compromette del tutto la situazione nel Campionato Italiano WRC, ora quarto, in virtù del ritiro di Peloso, dell’assenza di Massa e dei soli due punti presi da Ancillotti.

Passando alla Logistica Uno Rally Cup by Michelin De Menego argina il danno, raccogliendo tre punti nella power stage e si mantiene al comando del raggruppamento riservato alle R2B.

Eravamo partiti abbastanza bene” – racconta De Menego – “ma poi ci siamo difesi fino a quando l’idroguida ci ha abbandonato. Cercheremo di rifarci al San Martino di Castrozza.”

Dodicesimo in N2 un Gianluca Cella, con Arianna Michelutti alle note, penalizzato da problemi di riscaldamento e da noie alla trasmissione, per tutta la giornata, alla sua Peugeot 106 Rallye.

Il gioco dei tempi imposti, soltanto tre i tratti cronometrati effettivamente disputati sui sei in programma, hanno giocato un ruolo determinante nel delineare una classifica anomala.