Citroën C3 WRC competitive in Corsica, ma con poca fortuna

Nonostante le prestazioni all’altezza degli obiettivi ambiziosi previsti, su queste strade tra le più selettive del Mondiale, gli equipaggi di Citroën Total Abu Dhabi WRT non sono riusciti a concretizzare in risultati utili il loro alto livello di competitività.

BASTIA (Corsica, Francia)Sébastien Loeb, grande specialista dell’asfalto, era già riuscito a realizzare prestazioni notevoli in Corsica, come nel 2005 quando aveva fatto incetta degli scratch del week-end. A dieci anni dalla sua ultima partecipazione ha mantenuto la sua fama concludendo a soli 9”7 dal leader nella prima, temibile PS La Porta – Valle di Rostino (49,03 km). Una PS gestita interamente sulla base delle note, mentre i suoi concorrenti hanno potuto contare sulla diretta conoscenza dal 2016 di questi chilometri di curve infinite. La nona posizione in partenza non si può certo considerare un vantaggio, con l’asfalto che si sporca a ogni passaggio. Ma il grande entusiasmo del nove volte campione del mondo si è “raffreddato” all’avvio della crono successiva, ed è stato Kris Meeke a far brillare i colori di Citroën Total Abu Dhabi WRT con un’ottima terza piazza, a soli 5”1 dal secondo, e dopo aver fatto registrare un secondo e un terzo tempo. Grande show di Sébastien Loeb il mattino successivo al rientro con le regole del Rally 2, con tre migliori tempi, che evidenziano la performance della C3 WRC su questo fondo, mentre Kris Meeke ha confermato la sua buona forma salendo in seconda posizione, ex aequo. Purtroppo un errore nelle note gli è costato un’uscita di strada nell’ultima speciale di sabato. Con un secondo tempo assegnato domenica per il rientro secondo il Rally 2, prima di siglare il terzo nella Power Stage, Kris Meeke ha messo in mostra le qualità della sua auto. Lo stesso ha fatto Sébastien Loeb, secondo a soli 2”2 di scratch in quest’ultimo crono bonus, sempre molto conteso.

 

Intervista a Pierre Budar, direttore di Citroën Racing

Qual è il bilancio di questo primo rally su asfalto della stagione? “Naturalmente il risultato finale è deludente. Avevamo decisamente altre ambizioni per la nostra prova nazionale, che non riflette il nostro livello di performance del week-end. Anche con scarti sempre più ridotti su questa superficie, siamo riusciti a siglare tre migliori tempi al culmine della bagarre grazie a Sébastien e Daniel, mentre Kris e Paul, al momento della loro disavventura, avevano conquistato il secondo posto, a pari merito con Neuville. La C3 WRC è più che mai competitiva anche su asfalto. Il potenziale per fare bene c’è, per questo ci rammarichiamo ancora di più per le uscite di strada dei nostri equipaggi. Siamo già concentrati sull’Argentina, con il preciso obiettivo di conquistare punti”.

Vi aspettavate Sébastien e Daniel ancora così in forma? “Dopo quello che avevano già dimostrato in Messico ci si poteva effettivamente aspettare un successo sulla loro superficie preferita, ma hanno tuttavia dovuto scontare un grande handicap rispetto alla concorrenza, cioè dover scoprire per la prima volta diverse speciali, alcune delle quali molto lunghe, che gli altri conoscevano già. Inutile dire che sono stati bravi, nonostante la mancanza di allenamento nella disciplina. Ma quello che mi ha veramente colpito è stata la partenza di sabato nel quadro del Rally 2: anche quando non c’è una grande posta sportiva in gioco, ci vuole una mentalità da campioni per arrivare a queste prestazioni!

Il team ha dato prova di grande dedizione sabato sera, per permettere a Kris e Paul di ripartire la domenica… “In effetti voglio complimentarmi per il lavoro di tutto il team, che ha lavorato fino a notte fonda tra sabato e domenica per andare a recuperare la nostra C3 WRC e rimetterla a nuovo in tempo record. È lo sport, ma questo resterà un bellissimo esempio di coesione! E poi era molto importante per Kris e Paul tornare rapidamente al volante e lasciarsi la sfortuna alle spalle. I buoni tempi della domenica dimostrano che hanno voltato pagina e stanno già lavorando ai prossimi impegni, determinati a fare bene”.

I momenti salienti. Con un secondo miglior tempo siglato subito, a soli 9”7 dallo scratch sul tratto di cinquanta chilometri de La Porta – Valle di Rostino che, contrariamenti agli avversari, scopriva per la prima volta, Sébastien Loeb è riuscito a stupire “Patou” Magaud, il suo vecchio apripista... “I risultati di questa crono sono in linea con quanto realizzato con Danos in Messico: non finiscono mai di stupirci! Comunque è una speciale in cui la conoscenza del terreno è importante, per i continui cambi di ritmo, di aderenza, tipo di asfalto. E con tutta l’acqua presente dal quindicesimo chilometro, la nona posizione di partenza non è stata proprio un vantaggio. Questo riflette la sua professionalità e la sua voglia di fare bene. Ha infatti lavorato sulle telecamere imbarcate delle ricognizioni. In queste condizioni anche le sue note super precise, di una regolarità esemplare, contribuiscono a fare la differenza. Non c’è curva che si possa interpretare come un’altra; questo rende molto complicato essere precisi su una PS così lunga. Comunque quando tutto si complica la sua capacità di adattamento fa meraviglie e lo rende il migliore!