Il Rally Vallate accende il semaforo verde alla Michelin Historic Rally Cup 2022

Riparte con il Vallate Aretine la Coppa indetta dalla Casa di Clermont Ferrand e gestita sui campi di gara da Area Gomme.  Fra vecchi e nuovi iscritti sono 21 i concorrenti al via del rally toscano che iniziano la caccia al trofeo che si concluderà solo dopo dieci gare ad autunno inoltrato.

AREZZO, 10 marzo – Tocca, come di consuetudine, al Rally delle Vallate Aretine aprire la stagione della Michelin Historic Rally Cup; e anche quest’anno lo fa con un buon numero di concorrenti iscritti alla Coppa organizzata dalla Casa di Clermont Ferrando sotto l’egida di AciSport e gestita sui campi di gara da Area Gomme, guidata da Mario Cravero. Sono infatti 21 i concorrenti che prenderanno il via della Michelin Historic Rally Cup da Arezzo venerdì pomeriggio.

Doppio duello nel Primo Raggruppamento. Saranno quattro i concorrenti di questa categoria della Michelin Historic Rally Cup presenti alla gara aretina. E si inizierà subito con un confronto nella classe due litri fra la BMW 2002 Ti dei siciliani Giuseppe Marcello Pollara-Giuseppe Di Salvo, equipaggio all’esordio nella coppa del Bibendum e la Porsche 911S di Cesare Bianco-Stefano Casazza, da anni presenze abitali nella Michelin Historic Rally Cup. Altro confronto ad armi pari fra le Fulvia Coupé 1300 di Massimo Giuliani-Claudia Sora e la vettura di Fabrizio Pardi-Anna Canale, un duello diventato un classico nelle passate stagioni.

Secondo Raggruppamento tutti a sfidare Luca Prina Mello. Lo scorso anno, Luca Prina Mello abbandonò il parco partenze poche ore prima del semaforo verde, per correre a casa e festeggiare la nascita imminente della sua secondo genita. Quest’anno torna ad Arezzo concentrato e determinato a cogliere un prstigioso risultato con la sua muscolosa BMW 2002 Ti insieme a Simone Bottega. Non gli concederanno certo strada gli altri concorrenti di raggruppamento a cominciare da Ermanno Caporale, con il concittadino Diego Pontarollo al quaderno delle note, mattatore con la sua Fulvia Coupé lo scorso anno di Secondo Raggruppamento nella Michelin Historic Rally Cup. Identicavettura per Alessandro Ferrari e Piero Comellato, nomi nuovi per la Coppa, ma con una lunga esperienza in gara sulla berlinetta torinese. Chiude idealmente il poker di equipaggi di Secondo Raggruppamento Marco Vinicio Guerretti, con Igino Diamanti a fianco, ansioso di riscattare con la sua Fiat 128 Coupé una stagione 2021 poco fortunata.

La Michelin Historic Rally Cup cala il 13 nel Terzo Raggruppamento. Come sempre il terzo è il raggruppamento più popoloso e frequentato della Michelin Historic Rally Cup. E sarà un confronto al fulmicotone con Adriano Beschin, affiancato da Adriano Giannini su Porsche 911 SC, vincitore della scorsa edizione del challenge storico del Bibendum, che vorrà imporre nuovamente la sua legge fin dalle prime batture della stagione. Non avrà certo vita facile il portacolori del Team Bassano, dovendosi confrontare immediatamente con il compagno di scuderia Tiziano Nerobutto, qui con Giulia Zanchetta, capace di prestazioni siderali con la sua Opel Ascona 400. Porsche 911 SC anche per i cuneesi Pierangelo Pellegrino-Davide Peruzzi, che dopo un anno di esperienza con la berlinetta di Stoccarda puntano a un risultato di prestigio. Nella Classe Fino a Due Litri sarà protagonista con la sua Opel Ascona SR Giacomo Questi con Giovanni Morina a fianco, secondo assoluto nella Michelin Historic Cup dello scorso anno. Opel Ascona anche per Alessandro Mazzuccato e Michele Orietti, che fanno il loro ingresso nelle Michelin Historic Rally Cup quest’anno, e ancora l’Opel Kadett GT/E di Nicola Tricomi, con Emanuele Nicosia, che torna a sfidare gli altri protagonisti della Michelin Historic Rally Cup. Saranno cinque i concorrenti della Michelin Historic Rally Cup della Classe 1600 con in testa il mattatore della scorsa stagione Massimo Giudicelli fedelissimo alla sua Golf GTI e alla navigatrice Paola Ferrari. Il toscano dovrà però vedersela con il velocissimo Luca Delle Coste e la sua Ritmo 75 che condivide con Franca Regis Milano, lo scorso anno fermato qualche volta di troppo da problemi tecnici. Ritmo anche per Francesco Grassi e Marco Demontis, mentre sarà una Golf GTI il cavallo di battaglia di Alfredo Gipetto-Rosaria Terranova. Tutta da seguire la gara dell’interessante Fiat X1/9 di Romano e Francesca Pasquali ferma in garage dal San Martino di Castrozza storico di due anni fa. Solitario in Classe 1150 il toscano Giovanni Lorenzi su Fiat 127 Sport condivisa con Simone Canigiani, che approfitta dell’occasione per raccogliere punti in una categoria che si presume sarà molto combattuta nel corso della stagione

Il ritorno di Migliara sulla Peugeot 205 Rallye. Sul finire degli anni Ottanta il dottore di Ornavasso (VB) fece ammattire moltissimi avversari superandoli nelle classifica assolute con la sua Peugeot 205 Rallye. Adesso Bruno Migliara ha deciso di rispolverare il suo gioiellino e con la navigatrice Oriella Tobaldo ha ripreso a tuffarsi nel mondo delle storiche con la graffiante berlinetta del Leone. Le due precedenti uscite non sono state fortunate , ma sicuramente Migliara-Tobaldo saranno brutti clienti in Quarto Raggruppamento anche per equipaggi con a disposizione vetture più potenti.

Il 12° Historic Rally delle Vallate Aretine chiama i concorrenti a raccolta venerdì 11 marzo ad Arezzo alle ore 8.30 per le verifiche tecniche che proseguiranno sino alle ore 11.30. Alle 15 del pomeriggio le vetture prenderanno il via per affrontare il doppio passaggio sulla speciale Rosina (7,48 km) inframmezzato da un riordino a Bibbiena alle 16.24 per concludere la prima giornata alle 19.34 in località Le Caselle di Arezzo. Sabato la gara scatterà alle 8.30 portando i concorrenti ad affrontare il triplo passaggio sulle classiche Portole (16,55 km) e Rassinata (14,55 km) per concludere il rally in Piazza della Libertà ad Arezzo alle ore 19,29 di sabato 12 marzo. L’Historic Rally delle Vallate Aretine si sviluppa su 325,36 km di gara 108,26 dei quali di prova speciale

Monica Caramellino, brividi da Castiglione

Conclusione frizzante della stagione per la pilotessa canavesana che nella gara della collina torinese, affiancata da Chiara Lavagno, sulla Peugeot 208 R2B di Riccardo Miele, conquista la classifica femminile ma, soprattutto, è premiata dalla giuria come miglior interprete dell’inversione cult ‘Nonno Jerry’

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 5 dicembre – Si fa presto a dire brivido. Ma ci sono brividi e brividi. Che danno emozioni diverse. Ci sono brividi di tensione mentre un fatto ci corre veloce inesorabilmente incontro; ci sono brividi di freddo quando i ghiaccioli adornano le finestre; ci sono brividi di adrenalina, mentre siamo concentrati in un gesto impegnativo; e ancora ci sono brividi di soddisfazione quando tutto si conclude per il meglio e possiamo rilassarci sentendo scorrere il brividino di soddisfazione lungo la colonna vertebrale.

Ne sa qualcosa Monica Caramellino, la pilotessa canavesana protagonista del Rally di Castiglione Torinese di domenica scorsa 5 dicembre, affiancata per la terza volta da Chiara Lavagno, al volante della Peugeot 208 R2B di Riccardo Miele. “Effettivamente è stata una giornata da brividi a cominciare dalle temperature di quando siamo usciti dal parco partenza in mattinata con la colonnina del mercurio che, per pigrizia o per il freddo, non voleva salire sopra lo zero”. Le prime due prove speciali del Rally di Castiglione scattano quando il sole, luminoso ma poco riscaldante, fa fatica a inserirsi fra il fogliame degli alberi e sulle prove speciali di Rivalba e Cordova l’asfalto resta coperto da quella sottile patina di ghiaccio, particolarmente traditrice.

E così è venuto fuori il secondo brivido, quando nella prima prova in una curva particolarmente infida, la 208 non ha voluto saperne di ubbidire al mio comando di sterzare, andando dritta verso i terrapieno (baciato anche da numerosi altri equipaggi)”. Brivido sì, ma nessuna paura o esitazione per la pink lady di Nole Canavese, che non sta a pensarci su, scala una marcia e prosegue spedita la sua strada verso il fine prova, constatando che la berlinetta del Leone non sarà sempre ubbidiente, specie quando patina sul ghiaccio del fondo stradale, ma è solida e galoppa ancora nel migliore dei modi.

Dopo poche centinaia di metri ecco arrivare il terzo brivido, questa volta scatenato dall’adrenalina che pompa fortissimo nelle vene. “Come tutti i rallisti il nostro Graal è l’inversione con il freno a mano. Eseguire perfettamente l’inversione con il freno a mano vale quasi come una vittoria. Nel passato raramente mi sono venute bene ma, questa volta, preparata dalle note di Chiara, l’inversione di ‘Nonno Jerry’, uno dei punti cult del Rally di Castiglione volevo farla nel migliore dei modi possibile” afferma ancora la pilotessa della 208 R2Bche arriva alla staccata in sinistra decisa, concentrata e determinata, e la magica inversione riesce bene, anche se con una leggera scodata sul posteriore. Ma il pubblico applaude, perché il gesto è quello che scalda gli animi e cancella i brividi di freddo. Non solo, ci sono ancora altri due passaggi e quella secca piega in sinistra ormai diventa un tutt’uno per Monica Caramellino, Chiara Lavagno e la Peugeot 208 R2B. Alla fine la traiettoria è impeccabile, con le ruote anteriori che si inseriscono perfettamente quelle posteriori che sbandando come si deve, si rimettono in traiettoria appena l’avantreno riprende a mordere l’asfalto. La perfezione di una ballerina su ghiaccio.

E la giornata non si concluderebbe nel migliore dei modi senza quel brivido (caldo) di soddisfazione che ti coglie quando arriva una piacevole sorpresa inaspettata (e se non fosse inaspettata che sorpresa sarebbe?). Salita sul palco arrivi di Castiglione Torinese, alla luce dei fari che scacciano le tenebre, Monica Caramellino sa di essere 54esima assoluta, di aver vinto il femminile (ormai i siti Internet ci raccontano tutto, quasi prima che accada), ma non si aspetta di essere premiata dalla giuria per il miglior passaggio nell’inversione di ‘Nonno Jerry’. E dopo una giornata così brividosa, cosa si vuole di più dalla vita?

Monica Caramellino esordio in R5 all’Alba

Esordio sulla Škoda Fabia R5 per la rallista canavesana, nella gara che ha disputato il maggior numero di volte. Per l’occasione chiama al suo fianco l’esperta navigatrice ligure Lorena Boero, continuando la sua partnership tecnica con Riccardo Miele. Foto Massimo Bettiol

ALBA (CN), 15 giugno – Ci sono appuntamenti che non si possono mancare. Per Monica Caramellino uno di questi è il Rally di Alba che la rallista di Nole Canavese ha affrontato domenica scorsa per la settima volta in carriera.

Non c’è dubbio che il Rally di Alba mi piaccia moltissimo. E, nonostante i miei impegni di famiglia e di lavoro, faccio sempre l’impossibile per metterla nel mio programma stagionale e sono felice che dal 2015 (anno in cui il Rally di Alba è tornato in calendario dopo un’assenza di alcune stagioni) io sia sempre riuscita a schierarmi al via, vedendo sempre la pedana di arrivo” afferma con giusto orgoglio Monica Caramellino che nelle scorse stagioni ha sempre partecipato alla gara delle Langhe al volante di una Peugeot 208 VTI di Classe R2B; mentre quest’anno si è presentata per la prima volta al via di un rally con una Škoda Fabia di Classe R5.

Credo che il Rally di Alba sia la gara giusta per compiere dei grandi salti di qualità, per dare una svolta alla propria vita. E non perché le prove speciali della gara albese siano più facili delle altre. Proprio no, anzi il contrario. Sono prove velocissime, dove il cuore pulsa a mille, impegnative, con la strada sporca per la polvere che scivola dalla collina o il fango portato sull’asfalto dai ruscelletti in caso di pioggia (e ne abbiamo avuto una dimostrazione due anni fa). E poi c’è il dosso di Somano, che non importa in quale verso lo si faccia, si vola e basta. Ma tutto questo è lo stimolo per essere presente a una gara, che coinvolge 186 equipaggi, che evidentemente apprezzano come me queste prove speciali”.

Ovviamente una persona competitiva come Monica Caramellino non poteva certo facilitarsi le cose scegliendo una classe poco affollata. “Salvo nelle annate di inizio carriera, nelle quali ho corso con la Mini Cooper S, mi sono sempre confrontata in Classe R2B, una delle più affollate degli elenchi iscritti delle gare. Ora sono finita in una Classe R5 che ad Alba proponeva 37 iscritti. Mi risulta che ci siano rally che non raggiungono un simile numero fra tutti i partecipanti. E in questo sta il bello, perché la Classe R5 è, se possibile, ancora più accesa e incandescente della R2B” sottolinea Monica Caramellino che all’esordio con la berlinetta boema ha disputato una gara molto attenta e precisa; in costante crescita, migliorando continuamente i tempi a ogni passaggio sulle prove speciali, nonostante il fondo stradale fosse decisamente più sporco e la stanchezza che toglieva le energie, complice il gran caldo, con temperature sahariane mai mitigate dal venticello che dovrebbe soffiare sulle colline albesi.

Mi sono divertita moltissimo; sono felice come se avessi vinto il mondiale. Ho dovuto cambiare impostazione di guida rispetto alla Peugeot di Classe R2B. La Škoda Fabia frena più forte accelera più forte, le quattro ruote motrici percorrono le curve in modo diverso. Bisogna imparare a conoscerla e non lo si può fare in una sola gara. E soprattutto bisogna crederci, mai demoralizzarsi se qualcosa non riesce alla perfezione. Nella prima prova speciale ho compiuto un testacoda di 360° e mi sono fermata con il muso che puntava esattamente nella direzione giusta. In quei pochi istanti, che durano un’eternità, sentivo i paletti del bordo strada sbattere contro la carrozzeria e li vedevo negli specchietti volare via da tutte le parti. Appena mi sono fermata non sono stata a pensarci su e ho ripreso la gara. Non avevamo danni ed era urgente ripartire” dice Monica Caramellino che prosegue “Questa è la mia 46esima gara. Se mi volto indietro non mi sembra possibile aver percorso tanta strada in prova speciale, anche se rimango la Monica di sempre, soprattutto appassionata di corse. Vorrei ringraziare chi mi ha supportato in questi anni: innanzi tutto la mia famiglia. Gli sponsor, ma anche coloro che mi sono stati vicino con i loro consigli, aiutandomi nelle scelte, insegnandomi moltissimo di questo mondo. E anche gli organizzatori, che nessuno ricorda mai, che sono capaci di mettere in piedi manifestazioni meravigliose come questo Rally di Alba, che è bello non solo in prova speciale, ma per tutto il contorno e il folklore che esprime. In questa gara ho finalmente rivisto il pubblico, grazie al fatto che si è allentata, ma non finita l’emergenza Covid. Vedere la gente a bordo strada aiuta noi che siamo in macchina, quindi mi sembra giusto rivolgere un ringraziamento anche a loro” riflette la rallista canavesana.

Per la prima volta affiancata da Lorena Boero, Monica Caramellino ha subito instaurato un ottimo feeling con la navigatrice ligure. “Lorena è una grande professionista, che ha corso decine di gare sulle vetture di Classe R5, vincendo il suo ultimo rally meno di due mesi fa. Una sicurezza e proprio grazie al fatto che mi infondesse serenità in tutti i momenti della gara mi ha aiutato ad affrontare questa che per me è stata una meravigliosa avventura, che non volevo finisse mai”.

Ma si sa, anche i sogni più belli svaniscono all’alba, come il Rally di Alba che dopo nove prove speciali ha posto davanti ai concorrenti la pedana di arrivo che Monica Caramellino e Lorena Boero hanno scalato in 69esima posizione assoluta. Ma come torna la notte per permetterci di sognare, anche il Rally di Alba tornerà il prossimo anno. Nel frattempo Monica Caramellino sta già pensando a un’altra gara da affrontare con la Škoda Fabia R5 di cui, ormai, è pazzamente innamorata.

Monica Caramellino, riparte nella nebbia fra le Palme

Comincia nell’entroterra del Ponente Ligure la stagione della pilotessa di Nole Canavese che trova per la prima volta al suo fianco Chiara Lavagno. In una gara resa impegnativa, ma più divertente, da pioggia e nebbia, conclude senza il minimo errore o indecisione al 33° posto assoluto con la perfetta Peugeot 208 di Riccardo Miele. Foto Mario Antonelli/Actualfoto

BORDIGHERA (IM), 14 aprile – Avendo terminato la stagione 2020 sotto il sole autunnale delle Langhe, Monica Caramellino pensava di iniziare quella 2021 al sole della Riviera di Ponente. Il 22° Rally delle Palme, che si è svolto sabato 10 aprile, pur avendo come base Bordighera, cittadina statisticamente fra le più soleggiate d’Italia, si svolgeva sulle prove speciali delle vallate montagnose delle Alpi Marittime dove nebbia e pioggia sono di casa.

Tutto ciò non ha ovviamente spaventato la Pink Lady di Nole Canavese che ha affrontato la gara con decisione, salendo sul palco finale in 33esima posizione assoluta settima della popolosa Classe R2B. “Ciò che mi ha maggiormente preoccupato di questa gara è scoprire dall’elenco iscritti di essere seguita in prova dal francese Patrick Magnou, un pilota velocissimo che spesso lotta per la vittoria assoluta (qui, infatti ha concluso quinto con una prestazione stratosferica)”. Con il suo solito ottimismo Monica Caramellino ha virato a suo favore la situazione. “Magnou è una persona gentilissima, ed io ho potuto rispolverare il mio francese che non usavo da anni e chiacchierare con lui nelle pause della gara”.

Se in parco assistenza ci si può perdere in convenevoli e gentilezze altrettanto non si può fare in prova speciale, specie su queste strade che ospitavano il Campionato Italiano Rally e che ancora profumano di mondiale. “Finalmente sono riuscita a realizzare il desiderio di correre con Chiara Lavagno, una ragazza deliziosa oltre che una navigatrice molto esperta. In abitacolo ci siamo trovate benissimo in una sorprendente e immediata atmosfera di amicizia” sottolinea Monica Caramellino che si è anche scoperta Rain Woman sulle strade di Vignai, Ghimbegna e Perinaldo. “Come sempre la Peugeot 208 R2B di Riccardo Miele ha cantato alla perfezione. Le prove erano immerse in quella nebbia che rendeva la visibilità molto bassa. Se accendevi i fari di profondità peggioravi solo la situazione. Il muro di goccioline davanti al muso si faceva compatto e lattiginoso e si vedeva ancora meno. Inoltre si sono appannati i vetri, specie quelli laterali, fatto che mi impediva di buttare uno sguardo oltre la curva prima di affrontarla come faccio di solito”.

Una tragedia?

Ma niente affatto. Rally is rally. E se non fosse impegnativo e non presentasse difficoltà ad ogni metro che divertimento ci sarebbe?” E con questo spirito Monica Caramellino e Chiara Lavagno hanno felicemente terminato la loro gara sui monti del Ponente Ligure, godendosi il sole di Bordighera, che è spuntato solo il giorno dopo.

Monica Caramellino, riparte nella nebbia fra le Palme

Comincia nell’entroterra del Ponente Ligure la stagione della pilotessa di Nole Canavese che trova per la prima volta al suo fianco Chiara Lavagno. In una gara resa impegnativa, ma più divertente, da pioggia e nebbia, conclude senza il minimo errore o indecisione al 33° posto assoluto con la perfetta Peugeot 208 di Riccardo Miele. Foto Mario Leonelli/Actualfoto

BORDIGHERA (IM), 14 aprile – Avendo terminato la stagione 2020 sotto il sole autunnale delle Langhe, Monica Caramellino pensava di iniziare quella 2021 al sole della Riviera di Ponente. Il 22° Rally delle Palme, che si è svolto sabato 10 aprile, pur avendo come base Bordighera, cittadina statisticamente fra le più soleggiate d’Italia, si svolgeva sulle prove speciali delle vallate montagnose delle Alpi Marittime dove nebbia e pioggia sono di casa.

Tutto ciò non ha ovviamente spaventato la Pink Lady di Nole Canavese che ha affrontato la gara con decisione, salendo sul palco finale in 33esima posizione assoluta settima della popolosa Classe R2B. “Ciò che mi ha maggiormente preoccupato di questa gara è scoprire dall’elenco iscritti di essere seguita in prova dal francese Patrick Magnou, un pilota velocissimo che spesso lotta per la vittoria assoluta (qui, infatti ha concluso quinto con una prestazione stratosferica)”. Con il suo solito ottimismo Monica Caramellino ha virato a suo favore la situazione. “Magnou è una persona gentilissima, ed io ho potuto rispolverare il mio francese che non usavo da anni e chiacchierare con lui nelle pause della gara”.

Se in parco assistenza ci si può perdere in convenevoli e gentilezze altrettanto non si può fare in prova speciale, specie su queste strade che ospitavano il Campionato Italiano Rally e che ancora profumano di mondiale. “Finalmente sono riuscita a realizzare il desiderio di correre con Chiara Lavagno, una ragazza deliziosa oltre che una navigatrice molto esperta. In abitacolo ci siamo trovate benissimo in una sorprendente e immediata atmosfera di amicizia” sottolinea Monica Caramellino che si è anche scoperta Rain Woman sulle strade di Vignai, Ghimbegna e Perinaldo. “Come sempre la Peugeot 208 R2B di Riccardo Miele ha cantato alla perfezione. Le prove erano immerse in quella nebbia che rendeva la visibilità molto bassa. Se accendevi i fari di profondità peggioravi solo la situazione. Il muro di goccioline davanti al muso si faceva compatto e lattiginoso e si vedeva ancora meno. Inoltre si sono appannati i vetri, specie quelli laterali, fatto che mi impediva di buttare uno sguardo oltre la curva prima di affrontarla come faccio di solito”.

Una tragedia?

Ma niente affatto. Rally is rally. E se non fosse impegnativo e non presentasse difficoltà ad ogni metro che divertimento ci sarebbe?” E con questo spirito Monica Caramellino e Chiara Lavagno hanno felicemente terminato la loro gara sui monti del Ponente Ligure, godendosi il sole di Bordighera, che è spuntato solo il giorno dopo.

Monica Caramellino, sorride alla grande festa del “Merende”

Nelle prove speciali che si snodano sulle colline descritte da Cesare Pavese, la Pink Lady di Nole Canavese effettua una gara incisiva e grintosa, iniziando nel migliore dei modi la sua partnership con l’esperta navigatrice novarese Monica Rubinelli. Portando al traguardo in 68esima posizione assoluta la Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele in una gara che ha visto 133 partenti, una trentina dei quali su potenti top car. Foto di Luca Riva

SANTO STEFANO BELBO (CN), 18 ottobre – Ha di che sorridere Monica Caramellino sul palco arrivi del 2° Rally Trofeo delle Merende, andato in scena sabato 17 e domenica 18 ottobre. “Ho preso parte più volte al Trofeo delle Merende, una manifestazione benefica e goliardica, quando era un evento itinerante inserito all’interno di un rally con altra denominazione. Figurarsi se potevo mancare quest’anno, quando è diventato rally a sé stante, per di più organizzato dalla squadra del Cinzano Rally Team che, oltre a fare le cose a puntino durante lo svolgimento della gara, sanno anche creare un contorno attraente e coccolare gli equipaggi che partecipano al loro evento. Con questo voglio ringraziare tutti loro per la cortesia e la professionalità dimostrata nei confronti di noi concorrenti”.

Se è stata bella la fase di avvicinamento al rally, con tanto di cena benefica dei concorrenti il venerdì sera, anche in prova speciale Monica Caramellino, affiancata per la prima volta dalla navigatrice novarese Monica Rubinelli, si è tolta le sue soddisfazioni chiudendo 68esima assoluta e ottava di Classe R2B, in una gara che vedeva al via 133 equipaggi, una trentina dei quali a bordo di top car. “Con Monica mi sono trovato immediatamente bene, fin dal momento in cui abbiamo iniziato le ricognizioni del Rallye Sanremo, che non è stato fatto. È una navigatrice di esperienza, che in carriera ha corso anche sulle R5 conquistando un podio assoluto lo scorso anno. Insomma, una garanzia che ha avuto la capacità di spingermi quando era necessario e tenermi lontano dagli errori gravi quando c’era la possibilità”.

In una giornata in cui si è corso su strade collinari fra le vigne, con l’umidita del mattino che rendeva viscida la fanghiglia, mentre nelle ore centrali il fondo si è sporcato sempre più, Monica Caramellino è stata capace di non cadere nelle trappole che hanno messo fuori gioco più di un equipaggio, anche di grande esperienza. “Qualche errorino l’ho fatto anch’io, senza i quali sarei più in alto sia nella classifica assoluta, sia in classe” commenta la pilotessa di Nole Canavese. “Abbiamo cominciato subito con un brivido girandomi alla terza curva della prima speciale, quando le gomme non erano ancora entrate in temperatura e non mordevano l’asfalto, mentre la seconda è andata meglio. Nella ripetizione della prova denominata Consorzio Asti DOCG sono arrivata lunga in staccata, allargando la curva su un mucchio di ghiaia, mentre il colpo di freno a mano nel tornante della prova successiva ci ha costretto a una piccola manovra per ritrovare la giusta via. Nel terzo passaggio sulle prove tutto è filato liscio e non ci sono stati errori. Questa era una gara difficile e impegnativa, proprio per questo molto bella che ci ha permesso di divertirci e soprattutto consolidare, prova dopo prova, il nostro affiatamento che ci tornerà molto utile nella prossima gara” conclude la pilotessa della Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele.

Monica Caramellino “Contessa di Alba”

La pilota di Nole Canavese conquista per la sesta volta consecutiva la vittoria nella classifica femminile nella gara delle Langhe, che quest’anno ha mostrato una levatura da mondiale rally; divenendo il personaggio femminile più importante della storia della gara, paragonabile alla Contessa di Santa Rosalia, regina della rievocazione storica del Palio degli Asini di ottobre. Combattiva e determinata, per la prima volta con Carola De Santis a fianco, ha portato al traguardo l’85esima posizione, su 155 partenti la Peugeot 208 R2B di Riccardo Miele, nonostante il caldo. (Foto di Luca Riva)

ALBA, 3 agosto – Da Quando il Rally di Alba è rinato (dopo otto anni di assenza), nessuno ha fatto più strada di lei sulle prove speciali. Da quel 17 maggio del 2015, Monica Caramellino ha sempre risposto sì alla chiamata degli organizzatori del Cinzano Rally Team, e in tutte le sei occasioni ha visto il traguardo finale. Sessanta prove speciali effettuate, 572,25 chilometri cronometrati percorsi, sei vittorie femminili, rappresentano il palmares della pilota di Nole Canavese nella gara delle Langhe.

Ho cominciato correre nei rally nel 2014, e nel 2015 avevo un programma molto più ampio di oggi, avendo meno impegni di lavoro che oggi mi costringono a limitare, purtroppo, le mie uscite. Nel 2015, quando il Rally di Alba tornò in calendario, mi iscrissi subito perché c’era qualcosa che mi ispirava. E ho visto giusto vista la crescita della gara” racconta Monica Caramellino che ha partecipato a tutte e sei le edizioni dell’evento langarolo, sempre con la Peugeot 208 R2B, affiancata due volte da Camilla Gallese (2015 e 2017), nelle due edizioni successive da Giulia Patrone, nel 2016 con Carola Fornero e quest’anno insieme a Carola De Santis, con la quale condivideva per la prima volta l’avventura rallistica.

Alba non è una gara, ma un evento spettacolare, organizzato alla perfezione nei minimi particolari, grazie alla passione dei ‘ragazzi’ del Cinzano Rally Team, che mettono l’anima per fare le cose nel migliore dei modi, dando ai noi piloti l’opportunità di divertirci in un’atmosfera gioiosa e speciale dentro una grande festa. L’atmosfera è ormai quella del mondiale rally, non solo per la presenza di gente come Ott Tänak e Thierry Neuville, che sono i dominatori della serie iridata 2020, o Sébastien Loeb, nove volte campione del mondo rally, presente lo scorso anno. Ma è il contorno che differenzia il Rally di Alba dalla maggioranza delle altre gare italiane. Quest’anno era molto difficile creare un evento importante, viste le limitazioni dovute alle restrizioni sanitarie per Coronavirus, ma la partenza dal centro storico di Cherasco è stata affascinante. Anche la cornice del palco arrivi è stata bella, con gli sbandieratori e il pubblico oltre le recinzioni è stata di ottimo livello; pur se gli organizzatori hanno dovuto giocoforza optare per Piazza Cagnasso e rinunciando a Piazza Michele Ferrero, il salotto buono della città, con la pedana immersa fra i tavolini dei bar con la folla che applaudiva” afferma Monica Caramellino che aggiunge: “Alba è una gara in cui mi sono sempre sentita coccolata dagli organizzatori, pronti a gentilezze che da nessun’altra parte ho ricevuto”.

I rally, però, non sono solo contorno folkloristico, ma anche prove speciali e sfida ai cronometri. “Le prove speciali del Rally di Alba mi hanno fatto innamorare fin dalla prima edizione. Le strade delle Langhe sono toste, impegnative, con tratti veloci e dossi sui quali il cuore smette di battere. E poi il meteo ci mette sempre del suo per rendere più impegnativa una gara che già lo è di suo. Il nubifragio dello scorso anno aveva messo a dura prova tutti noi piloti, impegnati a tenere le ruote delle vetture sulle strade trasformatesi in un lago di fango. Quest’anno è tornata la calura continentale classica dell’agosto albese, che ha richiesto di dosare le forze fisiche, alimentarsi e idratarsi con cura” sottolinea Monica Caramellino.

Nelle fasi centrali della giornata la temperatura esterna ha raggiunto punte sopra i trenta gradi e nell’abitacolo era decisamente più alta. Ma io e Carola non ci siamo arrese, non abbiamo mai pensato di gettare la spugna, perché una simile scelta non rientra nel nostro carattere. Mi piacciono i rally perché sono una sfida con se stessi e con gli elementi, prima che con gli avversari. Quindi abbiamo combattuto dalla partenza del mattino sino alla pedana della sera.   Riccardo Miele ci ha fornito una Peugeot 208 perfetta come sempre che ha fatto il suo dovere dall’inizio alla fine. Noi abbiamo effettuato un primo giro sulle prove di Igliano, Lovera e Bossolasco con un buon ritmo. Nel ripassaggio di mezzogiorno abbiamo peggiorato leggermente i rilievi cronometrici, a causa del caldo e soprattutto per il fatto che sulla strada i concorrenti con le quattro ruote motrici, che mettono le ruote interne ben oltre il ciglio della strada, avevano portato sull’asfalto ogni sorta di porcheria, comprese pietre piuttosto grosse. Il terzo passaggio, quello pomeridiano, ci ha viste rimanere sui tempi precedenti, ma migliorare decisamente la nostra posizione in classifica e arrivare alla fine con il sorriso sulle labbra” afferma la pilota canavesana

Come sempre dopo la gara analizzo la mia prestazione, proprio per capire dove si sarebbe potuto fare meglio. Sono arrivata più volte al limite nelle staccate in curva risultando poco fluida nella percorrenza, perdendo decimi preziosi. Avremmo dovuto lavorare meglio sulla stesura delle note in ricognizione, perché delle note che ci sembravano perfette durante le ricognizioni non lo erano più affrontate in gara”. Conclude però soddisfatta Monica Caramellino che ha finito la gara in 85esima posizione assoluta, su 155 partenti, conquistando per la sesta volta consecutiva la corona della Contessa di Santa Rosalia, la regina del Palio degli Asini, che assieme al rally è la manifestazione di maggior spicco di Alba. Sfileranno insieme il prossimo ottobre, la Contessa in panni storici e Monica Caramellino in tuta racing?

Monica Caramellino: guerriera nel toboga di Automotoracing  

La pilota di Nole Canavese è della partita nella kermesse tutta al femminile che si è svolta lo scorso fine settimana a Lingotto Fiere, in occasione della rassegna fieristica dedicata alle corse. Con la Peugeot 208 R2B, curata da Riccardo Miele, è stata protagonista di ottime performance nelle prime fasi, prima di perdere uno scontro diretto. Si è però divertita, riuscendo a ottenere buoni riscontri cronometrici

TORINO, 1 febbraio – Mi sono sentita una vera guerriera. Ho combattuto con le unghie e con i denti. Mi sono divertita e sono soddisfatta di me stessa”. Monica Caramellino analizza così la sua seconda apparizione sul tracciato del Lingotto per l’appuntamento de “La Grande Sfida – Trofeo R2 Lady” andato in scena sabato 1 domenica 2 febbraio in occasione di Automotoracing.

Nelle qualifiche sono andata piuttosto bene. In quella fase era importante riprendere confidenza con il tracciato, e con l’uso del freno a mano. Ho impiegato un attimo a riprendere confidenza con i meccanismi di guida; dopo alcuni giri di adattamento però, tutto mi è riuscito alla perfezione: dai freni a mano alle traiettorie giuste senza commettere errori significativi, in un tracciato molto tecnico e spettacolare, che mi ha visto toccare qualche jersey, per fortuna senza recare danni alla vettura”.

Al volante della Peugeot 208 R2B curata da Riccardo Miele, la pilotessa di Nole Canavese si piazza fra le migliori tre “pink ladies” nelle prove di qualificazione a un battito di ciglia dalla vetta della classifica, essendo così ottimista per le sfide della domenica che si sarebbero svolte con la tradizionale formula del testa a testa; spettacolari per chi assiste dalle tribune che ha immediatamente il polso della situazione in pista, spietate per chi si confronta in gara.

Nei quarti di finale mi sono ritrovata contro Silvia Franchini, una rallista di grande talento, e ho commesso l’unico errore della gara non riuscendo a girare in un tornante stretto in cui non mi è riuscito l’aggancio con il freno a mano. Ho perso quell’attimo fatale. Il riscontro cronometrico è stato ancora buono, ma la mia avversaria ha tagliato il traguardo prima di me, passando alla fase successiva”.

Monica Caramellino non ne fa però una tragedia. “Ovviamente quando sei in macchina non vorresti mai scendere e questa formula di gare ti dà una scarica di adrenalina fortissima. A conti fatti sono soddisfatta perché mi sono divertita e ho interpretato bene il tracciato. Essere invitata a una simile manifestazione, con un contorno di pubblico simile sugli spalti e scelta a far parte del ristretto numero di pilotesse accettate al via è stata una grande soddisfazione. Soprattutto se consideriamo che ci alternavamo sul tracciato con piloti del calibro di Paolo Andreucci, Damiano De Tomaso e il francese Franceschi. Ringrazio gli organizzatori e tutto lo staff per avermi coccolato per tutto il fine settimana di puro divertimento. Quando mi è arrivata la chiamata degli organizzatori mi è bastato solo un attimo per accettare. A oltre due mesi dall’ultima volta che ho messo il casco in testa, come si fa a resistere all’invito?

Assolutamente impossibile attendere oltre.

Monica Caramellino affronta il “Castiglione” sulle note di Francesco Baccini e Lorenzo Jovanotti

La Pink Lady di Nole Canavese si presenta per la terza volta alla gara della collina torinese (ha partecipato a tutte le edizioni organizzate finora) affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, con la Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele per i colori di Turismotor’s. Per esorcizzare il diluvio prima si affida alla canzone di Francesco Baccini che parla di sole, poi passa a Jovanotti che racconta quanto piove. Nel frattempo chiede cinquantesima assoluta su 105 concorrenti, conquistando la classifica femminile. Foto Elio Magnano

 CASTIGLIONE TORINESE (TO), 24 novembre – Sta diventando una pessima tradizione. Sul finire del mese di novembre le terre attorno alle rive del Po (e non solo loro) si ritrovano invase dalle acque tracimate dai letti dei fiumi. Non è sfuggita a questa ricorrenza l’annata 2019 e a farne le spese, oltre a decine di borgate, è stata anche la terza edizione del Rally di Castiglione Torinese, amputata dei due passaggi sulla speciale di Cordova a causa di una frana.

Purtroppo la stagione è questa” commenta all’arrivo della gara della collina torinese Monica Caramellino che ha affrontato il rally affiancata come di consueto dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, con la Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele, per i colori della scuderia astigiana Turismotor’s. “Se non ci fossero ingenti danni in giro, rallisticamente parlando non sarebbe nemmeno una brutta cosa. Il termine rally, per me, significa sbrogliarsela in situazioni difficili, affrontando fango e pioggia, che rendono il percorso meno scontato. Un po’ come i rally inglesi di una volta che ci si cacciava nelle foreste fra fango e foglie. Mi spiace che Mario Trolese, l’organizzatore, abbia dovuto cancellare la prova di Cordova, ma con la strada franata non aveva alternative” afferma la Pink Lady di Nole Canavese, che passa poi ad analizzare la sua gara.

Non è stato nemmeno il rally più bagnato che ho disputato. Il Borgosesia-Varallo di cinque anni fa era stato peggio e al Piancavallo dell’anno successivo, mia gara d’esordio sulla Peugeot 208, dovemmo pure cambiare una ruota mentre pioveva. Quindi oggi è stata una bella gara; io e Giulia ci siamo divertite sulle prove speciali che abbiamo affrontato con la nostra consueta determinazione” racconta Monica Caramellino, che ha concluso 50esima assoluta su 105 partenti e decima nella combattutissima Classe R2B con quattordici equipaggi in pedana di partenza, risultando inoltre la più veloce dei quattro equipaggi femminili al via.

Come mio solito, il secondo passaggio sulle prove è stato migliore, avendo tolto 7” sulla prova di Sciolze e quasi 5” sulla successiva Lauriano. La gara è stata lineare, la Peugeot 208 VTI si è comportata benissimo e noi non abbiamo commesso errori. A inizio gara ho cercato di esorcizzare il diluvio cantando nei trasferimenti ‘Sotto questo sole, bello pedalare sì (ma c’è da sudare)’ di Francesco Baccini. Poi, quando ho visto che non serviva a niente mi sono orientata su ‘Piove, senti come piove / Madonna come piove, senti come viene giù’ di Lorenzo Jovanotti. Mi sembrava più in tema con la giornata. In cui io e Giulia, ci siamo comunque divertite. Parecchio”.

 

 

 

Monica Caramellino scopre il mondo fantastico del “Rubinetto”

Prima volta per la Pink Lady di Nole Canavese sulle strade ossolane, per una gara definita il “Mundialito del Nord Ovest”, da affrontare su prove speciali entrate nell’immaginario collettivo degli appassionati di rally. Affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, le portacolori della scuderia Turismotors, sulla Peugeot 208 R2B curata da Riccardo Miele, non è scivolato nella minima sbavatura, concludendo decimo della popolosa Classe R2B, conquistando il successo nella classifica femminile.

 

BORGOSESIA (VC), 29 settembre – Non avevo mai disputato il Rally del Rubinetto, ma tutti me ne avevano parlato come una gara particolare, assolutamente diversa da tutte le altre. Per le prove speciali impegnative e divertenti, ma soprattutto per la passione della gente dei paesi attraversati” commenta Monica Caramellino, immediatamente dopo la pedana di arrivo del 26° Rally del Rubinetto di domenica sera a Borgosesia. “E il tifo di chi seguiva la gara è ciò che mi ha impressionato maggiormente. Le prove speciali si sono svolte fra due ali di folla, ma anche lungo i trasferimenti, nei parchi assistenza e nei riordini sentivi il tifo della gente, a prescindere che l’equipaggio fosse locale, oppure arrivasse da un altro pianeta. Che si fosse al volante di una top car o si partisse fra gli ultimi” rimarca ancora la Pink Lady di Nole Canavese, che prosegue: “In parco assistenza si è avvicinata una signora accompagnata da due ragazzine che mi ha chiesto cosa avrebbe dovuto fare per far correre nei rally le sue figlie ancora piccole. Io e Giulia (la navigatrice) ci siamo guardate in faccia. Chi siamo noi Schumacher?  per dare consigli”.

Se il pubblico del 26° Rally del Rubinetto è stato sorprendente, la gara è stata altrettanto soddisfacente per l’equipaggio portacolori di Turismotors. “L’elenco iscritti non finiva più e alla partenza si sono presentati 152 equipaggi, una trentina dei quali al volante di performanti vetture 4×4 con 300 cavalli nel motore. Tredici dei quali in Classe R2B nella quale ci siano confrontate io e Giulia. Le prove speciali mi sono piaciute moltissimo a cominciare dalla Mottarone, anche se non è andata nel migliore dei modi, mentre abbiamo faticato maggiormente nella Borgosesia, una speciale tormentata e tormentosa che non lasciava un attimo di respiro agli equipaggi. Ma questo è il bello dei rally. Sulla Mottarone mi aspettavo un risultato migliore, per il resto sono andata in progressione, migliorando i miei tempi prova dopo prova, soprattutto riducendo il divario dai migliori della nostra classe. Questo è il paramento di crescita più significativo”.

Gareggiando in una classe con parecchi piloti che lottavano per i vari trofei e per la Coppa di Zona, Monica Caramellino e Giulia Patrone hanno subito trovato la loro dimensione in categoria, lottando dal primo all’ultimo metro con uno degli equipaggi di Classe R2B, che sono riuscite a superare con uno scatto proprio nell’ultima prova, il terzo e ultimo passaggio sulla difficile Borgosesia, ottenendo la miglior prestazione di giornata, performance che ha regalato a Monica Caramellino e Giulia Patrone il 72° posto nella classifica assoluta, decimo di categoria, oltre al successo nella classifica femminile, categoria che hanno dominato dall’inizio alla fine, segnando il miglior temporosa” in tutte le prove speciali.

L’unico rammarico è che in pedana non hanno premiato la classifica femminile, ma ci hanno omaggiate solo della targa del rally. Peccato, ciò spiace soprattutto a mio padre che è il conservatore delle mie coppe, che ordina e lucida periodicamente. Ma è stata solo una piccola pecca in una gara per il resto entusiasmante in cui tutto ha funzionato alla perfezione. Dal rapporto con la mia navigatrice Giulia Patrone, alla nostra dodicesima gara insieme, alla scelta delle gomme Michelin che non abbiamo mai sbagliato per concludere con Riccardo Miele e la sua squadra che in parco assistenza hanno curato la mia Peugeot 208 VTI con passione e competenza, al punto che la berlinetta francese non ha dato il minimo colpo di tosse. E questo è stato importante”.

Monica Caramellino regina all’Alba

Successo netto nella classifica femminile della pilotessa di Nole Canavese, affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, che dà la zampata vincente nelle fangosissime prove di domenica mattina, acquisendo un vantaggio difficilmente colmabile per le avversarie, abituali frequentatrici del CIR. Una gara di grandi soddisfazioni e anche qualche grande spavento, che ha divertito moltissimo l’equipaggio portacolori della scuderia astigiana Turismotors al volante della Peugeot 208 R2B curata da Riccardo Miele. Foto ActionRace

ALBA (CN), 30 luglio – Sono state le due prove del mattino, le prime di domenica 28 luglio, a consegnare a Monica Caramellino e Giulia Patrone il successo nella classifica femminile nel difficilissimo Rally Alba 2019, che si è svolto sabato 27 e domenica 28 luglio nella città della Nutella (e dei tartufi) e sulle colline della Langa, Patrimonio dell’Unesco.

Un successo importante, quello ottenuto dall’equipaggio portacolori della scuderia astigiana Turismotors, ottenuto nei confronti di tre avversarie agguerrite, due delle quali abituali frequentatrici del Campionato Italiano Rally. Una gara estremamente lineare quella disputata dalla pink lady di Nole Canavese, partita con molta prudenza e concentrazione nella prova spettacolo di sabato sera, disputata sotto il diluvio, nella quale ha segnato il secondo tempo della classifica rosa. Ma era chiaro a tutti che il risultato si sarebbe definito sulle speciali della domenica, lunghe, impegnative e infide. E Monica Caramellino ha compiuto il suo capolavoro nel primo passaggio, quello di prima mattina, sulle speciali di Roddino e Igliano, coperte dal fango portato sulla strada dalla pioggia torrenziale caduta nella notte sino a pochi minuti prima del transito della Peugeot 208 VTI di Classe R2B curata da Riccardo Miele.

E in quelle due speciali mi sono proprio divertita, perché erano le condizioni delle prove che sognano i rallisti di altri tempi, con due dita di fango che nascondevano l’asfalto e mettevano addirittura in difficoltà a stare in piedi gli spettatori a bordo strada. Mi sono presa anche un rischio incredibile nella speciale di Igliano, quando la 208 mi è improvvisamente partita di coltello in un tratto rettilineo. Sono riuscita a non mollare l’acceleratore, l’ho controllata e dopo essersi girata dall’altra parte la 208 ha ripreso il verso giusto e siamo arrivate sane e salve a fine prova”. Soprattutto Monica Caramellino e Giulia Patrone sono arrivate con un vantaggio sulle avversarie di quasi due minuti e mezzo che mettevano le portacolori di Turismotors al sicuro nella classifica rosa dalla rimonta delle concorrenti; siglando tempi di grande rilievo anche nell’assoluta visto che Monica Caramellino e Giulia Patrone hanno ottenuto l’83° tempo assoluto a Roddino e addirittura il 74° a Igliano, in una gara che vedeva 179 partenti, volumi di altri tempi, a cominciare dal nove volte campione del mondo Sébastien Loeb con la Hyundai i20 con la quale disputa il Campionato Mondiale Rally, e alcuni altri piloti della serie iridata come Stephane Sarrazin e Jean Baptiste Franceschi, oltre a tutti i protagonisti del Campionato Italiano Rally-WRC.

Come spesso accade in questa stagione, si è passati dalle strade allagate di fango di prima mattina, all’arsura sahariana del mezzogiorno.  “In un attimo la strada si è asciugata, mantenendo sopra l’asfalto il terriccio diventato secco per il sole. Ma soprattutto le difficoltà sono arrivate dal gran caldo sia fuori sia dentro l’abitacolo che prosciugava forze ed energie” commenta ancora Monica Caramellino. “In quel momento era importante guidare bene, mantenere ritmo e concentrazione non commettere errori di sorta per arrivare al traguardo” afferma ancora la pilotessa di Nole Canavese, che marca stretto l’avversaria più vicina in classifica, andando a chiudere il rally al comando della classifica femminile con 1’48”7 di vantaggio, oltre che 77esima assoluta e 15esima di Classe R2B.

“Come sempre la nostra Classe era un concentrato di equipaggi assatanati. Oltre ai funamboli della Zona si sono aggiunti anche i numerosi equipaggi del CIR-WRC, venuti ad Alba per raccogliere un bottino importante per i loro campionati. Al via in Classe R2B eravamo 26 equipaggi e per noi era importante non farci invischiare nelle lotte che si sono immediatamente accese con il risultato che molti equipaggi sono finiti fuori strada. Alla fine della gara, sia pure stravolte dalla fatica e dal caldo, io e Giulia siamo soddisfattissime perché abbiamo portato a termine un rally che già normalmente ci piace parecchio, reso ancora più esaltante e impegnativo da queste condizioni difficilissime. È stato bello imperare a fare drifting nelle due prove del mattino, perché la macchina partiva in continuazione ad ogni metro di strada. Poi spingere forte nelle prove di metà mattinata e del pomeriggio, quando le strade si sono asciugate, senza pulirsi. Un rally in condizioni d’altri tempi che ha sicuramente fatto divertire chi era alla guida e probabilmente anche il numeroso pubblico, che ha assistito ad uno spettacolo che non sempre si vede. E non solo per Loeb

Infine Monica Caramellino dedica alcune parole agli organizzatori. “Si sapeva che erano bravi ad allestire una gara appassionante ed impegnativa sulle prove speciali; uno spettacolo di contorno con l’arrivo in Piazza Michele Ferrero sbandieratori e quant’altro fa attrazione anche per chi non è appassionato di rally. Quest’anno sono stati bravi tre volte di più perché hanno portato al via della gara alcuni protagonisti del mondiale rally a cominciare da Sébastien Loeb, il pilota più titolato della specialità. Ma anche per aver saputo gestire la situazione quando il meteo è impazzito. Sabato sera, quando è venuto giù il nubifragio, temevo proprio non riuscissero a effettuare la prova spettacolo con il suo coreografico allestimento. Invece sono riusciti a portare a termine tutto senza scivolate. Bravi. Mi prenoto già per essere al via il prossimo anno”.

Monica Caramellino supera indenne il Team ‘971

Ritorno sulle viscide e insidiose strade piemontesi per la pilotessa di Nole Canavese, affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, che festeggiano nella gara della collina torinese due anni di sodalizio insieme. Con la Peugeot 208 curata da Riccardo Miele, per i colori della Turismotor’s effettuano una gara in netta progressione, migliorando i tempi in modo significativo ad ogni passaggio sulle prove speciali. Chiudendo alla fine 26esime assolute e seconde di Classe R2B una gara che ha visto un quarto dei concorrenti fermarsi prima del tempo. Quasi tutti per uscita di strada

 SETTIMO TORINESE (TO), 15 maggio – “Mi sono proprio divertita e sono riuscita a portare a termine una gara che è stata fatale per molti concorrenti”. Ha ragione Monica Caramellino ad essere soddisfatta sulla pedana di arrivo di Settimo Torinese, festeggiando la sua ventiseiesima posizione assoluta, seconda di Classe R2B, alla 46esima edizione del Rally Team ‘971. Che diventa il miglior risultato della pilotessa canavesana nella gara della collina torinese; dopo il 44° posto del 2014 con la Mini ed il 31° di due anni fa con la Peugeot 208 R2B, rally che rappresentò la sua gara di esordio con la navigatrice genovese Giulia Patrone. Una gara che ha mostrato tutte le sue difficoltà con quasi un concorrente su quattro ritirato anzitempo, in maggioranza per uscite di strada, alcune delle quali molto spettacolari.

Dopo la trasferta a Sanremo, una gara che si è svolta su strade larghe, veloci e pulite, siamo tornate nelle classiche situazioni dei rally piemontesi, con strade tortuose, con il fondo rotto; che si sono sporcate immediatamente dopo il via per i numerosi ‘tagli’ compiuti dai concorrenti che partono per primi a bordo di vetture quattro ruote motrici” sottolinea la pilotessa di Nole Canavese che ha affrontato il rally della collina torinese affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, sulla Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele. “E sono contenta perché sono riuscita ad interpretare la gara con quel giusto mix di aggressività e prudenza che consentono di ottenere un buon risultato finale”. In effetti la gara dell’equipaggio portacolori della scuderia astigiana Turismotor’s è stato un crescendo prova dopo prova chilometro dopo chilometro. “Ho migliorato i miei tempi su tutte le prove ed in tutti i passaggi, risultando più veloce proprio nel finale, al contrario di quanto accade solitamente. Addirittura fra il primo e secondo passaggio sulla Moransengo siamo riuscite a migliorarci di ben 23”, un risultato notevole”.

Un’accelerazione che ha permesso a Monica Caramellino e Giulia Patrone di risalire la classifica dalla 38esima posizione assoluta della prima speciale, fino al ventiseiesimo posto finale, con ciliegina sulla torta un ottimo ventiduesimo tempo assoluto nell’ultimo passaggio nell’impegnativa Moransengo. “Su queste strade così disastrate è facilissimo perdere il controllo, rischio che aumenta ancora di più se si considera fango e fogliame avevano trasformato  l’asfalto in viscido ‘pavé fiammingo’ su cui era facile scivolare e finire fuoristrada. In simili situazioni è facile farsi vincere dalla paura di sbagliare e diventare sempre più conservativi e finire per fare una gara incolore. Invece in questa occasione siamo andate bene, sui dossi abbiamo staccato conveniente le ruote da terra, prendendoci quei rischi adrenalinici che rendono frizzante la giornata di corsa. Finalmente sono riuscita a ritrovare il mio ritmo ed i mei tempi sulle speciali. Alla fine in pedana sia io sia Giulia eravamo particolarmente soddisfatte. Una gara che siamo riuscite a far nascere nel migliore dei modi e concludere perfettamente”.

Monica Caramellino entra nel “Leggenda”

Esordio sulle strade del Sanremo per la pilotessa di Nole Canavese, affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, con la Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele, “gommata” Michelin. Una gara difficile per le condizioni meteorologiche instabili che rendono difficili le scelte tecniche in parco assistenza. L’equipaggio della Turismotor’s, però, non commette errori e conclude il rally in 35esima posizione assoluta e terzo di Classe R2B, festeggiando il risultato sul palco arrivi proprio sotto la facciata del Casinò di Sanremo. foto Elio Magnano

SANREMO (IM), 15 aprile – “Mi sembrava di essere tornata al Piancavallo di quattro anni fa. Pioggia a catinelle e anche nebbia. Almeno questa volta non abbiamo forato”. Monica Caramellino sorride soddisfatta sulla pedana di Corso Imperatrice a Sanremo all’arrivo dell’11° Sanremo Leggenda con la Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele con pneumatici Michelin Pilot, per i colori di Turismotor’s.

Affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone (con il logo di “Genova nel Cuore” sul lunotto della vettura per sottolineare lo sforzo che la capitale ligure sta compiendo per riallacciare le due sponde della città) la pilotessa di Nole Canavese ha concluso la sua avventura in terra ligure in 35esima posizione assoluta, a podio di Classe R2B, conquistando punti preziosi per la Michelin Zone Cup.

Il Sanremo si svolge su prove che sono l’università della guida, per cui è doveroso dare tutto il possibile ad ogni metro di prova speciale. E così abbiamo fatto. Anche nelle condizioni atmosferiche più difficili, come nella nebbia, ce la siamo cavata nel migliore dei modi senza mai commettere errori. È una gara che presenta tutte le tipologia di percorso, dove bisogna guidare con la massima concentrazione su strade che non concedono spazio al minimo errore. Ma è molto bella, con dossi mozzafiato, come il salto di Testico, sul quale bisogna evitare di farsi prendere troppo dall’entusiasmo, perché appena si atterra c’è una esse destra/sinistra che se non la infili più che giusta ti ritrovi fuori strada. Un rally difficile anche per le scelte tecniche di pneumatici. Il parco assistenza è lontano dalle prove speciali, oltre un’ora di trasferimento e si passa da una vallata all’altra, con condizioni meteorologiche mutevoli nel volgere della stessa prova speciale. Più che un terno al lotto bisogna giocare il numero secco sulla ruota della roulette. Ovvio. Siamo nella città del Casinò. Una gara stupenda che non vorresti finire mai. Quando passi il palco arrivi, con i fiori di Sanremo che vengono offerti a tutte le concorrenti donne, vorresti portare l’orologio indietro alle sette del mattino per ripartire immediatamente” analizza la pilotessa canavesana.

La gara di Monica Caramellino è filata liscia e senza errori. Sveglia presto all’alba per lasciare il parco partenza alle sette del mattino sotto il sole di Sanremo, e percorrere il trasferimento di oltre un’ora e portarsi nell’entroterra di Andora ed affrontare le prove speciali di Testico, Colle D’Oggia e Colle San Bartolomeo al ritmo dei tamburi essendo i tratti cronometrati vicinissimi, senza la minima possibilità di prendere fiato. Le prove del mattino vedono Monica Caramellino e Giulia Patrone chiudere in 40esima posizione assoluta su 73 equipaggi iscritti e terze di Classe R2B. Tornate in parco assistenza a Sanremo l’attenzione è tutta verso il cielo a levante dove si distendono le prove. Il cielo è scurissimo e la decisione su quali pneumatici montare difficile. Al ritorno sulle prove cronometrate la situazione meteorologica è variabile e il fondo stradale peggiorato, stressato dai numerosi passaggi delle auto da rally del Campionato italiano e delle storiche. I tempi di percorrenza delle prove si allungano, specialmente nella prova centrale di Colle d’Oggia, nella quale Monica Caramellino e Giulia Patrone peggiorano il loro tempo di quasi un minuto, ma sono assolutamente il linea con tutti gli altri concorrenti; prima di dare la zampata finale sul San Bartolomeo, dove segnano il 33° tempo assoluto, loro miglior prestazione di giornata, che permette all’equipaggio di Turismotor’s di risalire fino alla 35esima posizione nella classifica assoluta.

E prepararsi a festeggiare la loro gara proprio sotto le torri del Casinò.

Il toboga del Lingotto non sorride a Monica Caramellino

Inizio di stagione sotto la neve per la pilotessa di Nole Canavese protagonista della ‘Grande Sfida’ tutta rosa di Automotoracing in programma nello scorso fine settimana sui piazzali dell’antico stabilimento torinese. Dopo un buon avvio nelle prove quando ottiene il miglior tempo, una lieve toccata compromette sue le prestazioni

TORINO, 3 febbraio – E dire che era iniziata nel migliore dei modi. Monica Caramellino si è infatti presentata alla “Grande Sfida” di Automotoracing 2019 siglando il miglior tempo fra le otto concorrenti donne che disputavano il Trofeo Femminile. Una sfida che ha portato nuovamente le vetture da competizione in gara contro avversarie e cronometro sui piazzali di Lingotto Fiere.

Era la prima volta che usavo la Peugeot 208 VTI di Classe R2B di Riccardo Miele, ma non è stato un problema. Infatti mi sono trovata subito benissimo e con il team c’è stato subito feeling tanto da risultare la più veloce nelle prove cronometrate” commenta la pilotessa di Nole Canavese, all’esordio stagionale. “Le cose si sono complicate con la neve nelle qualificazioni, complice il fatto che avessi dato una lieve toccata nella precedente manche. Mi sembrava particolarmente brutto iniziare un rapporto con il team Miele stropicciando la ‘leoncina’ e così sono sta piuttosto contratta nella tornata sotto la neve, e nella manche successiva non sono riuscita a superare il turno per pochissimo tempo” racconta Monica Caramellino analizzando la sua gara.

Nonostante tutto sono contenta, perché dopo tre mesi di lontananza dalle gare era importante rimettersi al volante e sentire il sapore della sfida. Non avevo mai disputato un Formula Challenge, che ha meccanismi diversi dai rally ed avevo gareggiato qui al Lingotto parecchi anni fa, quando questi piazzali erano la prova speciale di apertura del Rally Città di Torino. Ma era tutta un’altra cosa. Il percorso era completamente diverso, più largo e con un disegno diverso”.

Rotto letteralmente il ghiaccio per la stagione 2019, Monica Caramellino pensa agli impegni futuri. “Anche quest’anno per correre dovrò ritagliarmi tempi e spazi fra gli impegni di lavoro, senza togliere nulla alla mia famiglia. Sicuramente sarò al via del Rally di Alba, più alcuni altri appuntamenti in zona che sto pianificando” conclude Monica Caramellino.

L’ influenza non ferma Monica Caramellino e Giulia Patrone al Rally Day di Castiglione

Influenza, male di stagione. Che può rovinare la giornata e la prestazione in un rally. Ma non ferma Monica Caramellino e Giulia Patrone le quali, nonostante lo stato febbricitante della navigatrice, concludono la gara della collina torinese bissando il successo nella classifica rosa, chiudendo e ottave in una competitiva Classe R2B che vedeva ben tredici equipaggi al via, di cui dodici al traguardo. E oltre a gareggiare, Monica e Giulia sono state anche protagoniste di un servizio per RAI 3 sugli equipaggi femminili nei rally. Foto ActionRace

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – “Debbo veramente ringraziare Giulia Patrone, che oggi ha fatto l’impossibile per farci arrivare al traguardo nel migliore dei modi”. Mai i complimenti sul podio d’arrivo sono stati tanto aderenti alla realtà, visto che la giovane navigatrice genovese ha iniziato il rally della collina torinese fortemente influenzata con la febbre addosso. Arrivando alla fine pure senza voce, ma senza perdere una battuta del suo lavoro, fino al palco finale quando è stata inesorabilmente muta, festeggiando e spiegandosi ormai a gesti.

È questa in sintesi la storia vissuta da Monica Caramellino e Giulia Patrone al secondo Rally Day di Castiglione, andato in scana sabato 24 e domenica 25 novembre sulle tre prove speciali (ripetute due volte) che si adagiano sulle colline sul fianco destro del Po. Una gara sulla carta decisamente insidiosa, con il sole invernale che non è riuscito a pulire l’asfalto da fango e fogliame depositatisi sulle strade con le piogge dei giorni precedenti. E poi una corsa difficile da arrampicare nella classifica assoluta, visti i 120 iscritti, di cui ben tredici (ferocemente agguerriti) della Classe R2B, nella quale competevano Monica e Giulia con la consueta Peugeot 208 VTI curata da Friul Motor.

Ciò non ha ovviamente spaventato la pilotessa canavesana e la navigatrice genovese, che si sono tuffate sulle prove speciali con la solita grinta e determinazione, chiudendo alla fine 57esime assolute, ottave di classe, con quattro equipaggi maschili alle spalle e prime del femminile. “Come era logico presumere questo rally si è disputato in condizioni di fondo difficili. Ma è quello che ci si aspetta da una gara sulla collina piemontese a fine novembre. Inoltre questo sapore da rally britannico, con fango e insidie che si presentano ad ogni curva, è il fascino di questa gara in particolare e dei rally in generale. Un fascino che ha colpito non solo me, ma anche gli altri 119 equipaggi iscritti, viso il pienone al via”, ha commentato al traguardo la pink lady canavesana.

Partite di buon passo, senza però eccedere “visto che auto da gara di altri equipaggi parcheggiate a bordo strada ne abbiamo viste parecchieMonica Caramellino e Giulia Patrone hanno aumentato progressivamente il loro ritmo nel corso della giornata, migliorandosi in modo significativo sul ripassaggio delle prove di Lauriano e Casalborgone, assumendo un atteggiamento saggiamente prudente sulla ripetizione di Cordova, la prova finale, quando mancavano ormai pochi chilometri al traguardo.

Era inutile prendere rischi e non portare a termine per la 32esima volta una gara. Nelle prove precedenti abbiamo dato battaglia ed anche sull’ultima non siamo certo andare a fare shopping” sottolinea scherzosamente Monica Caramellino, che nel corso della giornata è stata anche la portavoce del mondo femminile nei rally insieme alla sua navigatrice Giulia Patrone, per la trasmissione che la rete regionale RAI ha registrato nel corso del riordino di Settimo Torinese.

Con il secondo Rally Day di Castiglione si conclude la stagione di Monica Caramellino, che l’ha vista al via in cinque rally, tutti con Giulia Patrone a fianco, concludendone quattro (un solo ritiro e per motivi tecnici al Moscato) conquistando sempre l’alloro nella classifica femminile.

 

Monica Caramellino coglie il Tartufo, fra piroette e specchi magici

Ancora una volta al traguardo e ancora una volta prima nella classifica femminile, la pilotessa di Nole Canavese si diverte e spinge forte nelle prove speciali della Langa Astigiana; con qualche brivido per un testacoda nel test del sabato e uno specchietto volato via nelle speciali di domenica. Alla fine le coppe sollevate al cielo in Piazza San Secondo, cuore di Asti, cancellano la fatica e la tensione delle due giornate di gara e ripagano di tutti gli sforzi compiuti

 ASTI – 15 ottobre – Quattro mesi senza gare non tolgono smalto e determinazione a Monica Caramellino, che si è presentata al via con tanta voglia di tornare sulle prove speciali della trentesima edizione del Rally del Tartufo, andato in scena sabato 13 e domenica 14 ottobre. Per la settima volta affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, la pilotessa canavesana ha conquistato la 33esima posizione assoluta e settima di Classe R2B con la Peugeot 308 VTI curata dalla Friul Motor che usava per la ventunesima volta.

Il Tartufo è una gara che mi piace moltissimo, infatti per quattro volte sono salita sulla pedana di partenza nelle cinque stagioni che ho disputato finora. Mi piacciono molto le speciali, immerse nella Langa Astigiana che sono molto guidate e divertenti per chi sta in macchina. Abbiamo iniziato subito con il brivido nello Shake Down di sabato mattina, girandoci in un tornante in cui abbiamo esagerato con il freno a mano. Durante la gara siamo riuscite ad esprimerci senza problemi, e l’unico piccolo inconveniente è stato lasciare lo specchietto retrovisore esterno, ovviamente dalla parte di Giulia, nel passaggio fra due rotoballe. Ma le donne sanno perfettamente quando il loro trucco è perfetto, anche senza guardarsi nello specchio” scherza la Pink Lady di Nole Canavese

La gara di Monica Caramellino e Giulia Patrone è stata piuttosto lineare nel suo sviluppo. Fin dal doppio passaggio sulla prova di Castelnuovo Belbo del sabato hanno trovato il giusto ritmo, veloce e senza commettere errori, lottando nella Classe R2B che si presentava fin dalla partenza come una delle più numerose e combattute del rally, badando nel frattempo alla classifica femminile, che ha visto l’equipaggio rosa al comando dall’inizio alla fine della gara.

All’arrivo ad Asti ero un po’ stanca dopo un rally che richiede veramente tanto impegno e concentrazione (non dimentichiamoci che proprio al Tartufo del 2016 Monica Caramellino collezionò il suo primo ritiro per uscita di strada, una delle rare volte che non ha visto il traguardo). Poi la grande festa sulla pedana di Piazza San Secondo ad Asti, cuore storico della città, accolti dagli sbandieratori del Palio, ripaga delle fatiche e della tensione vissuta per tutta la giornata. Alzare le coppe al cielo è sempre una grande soddisfazione”.

Rally di Alba: Monica Caramellino si diverte fra le colline dell’Unesco

Seconda gara della stagione per la pilotessa di Nole Canavese, impegnata per la quarta volta nel rally che si snoda sulle colline delle Langhe. Al volante della Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motor e affiancata per la quinta volta da Giulia Patrone, Monica Caramellino si trova a combattere nella classe più numerosa e competitiva dell’intera gara, riuscendo a vedere il traguardo finale in 61esima posizione assoluta, dodicesima di Classe R2B, categoria che contava ben venti equipaggi al via. Foto ActionRace

 ALBA (CN), 17 giugno – Siamo la classe più numerosa. Evidentemente la Classe R2B è anche quella più prestazionale e divertente”. Non ha dubbi Monica Caramellino a definire così la categoria in cui ha gareggiato alla dodicesima edizione del Rally di Alba, secondo appuntamento della Coppa Italia di Zona, andata in scena fra sabato 16 e domenica 17 giugno. Un rally che si è svolto sotto il sole cocente che picchia duro sulle colline delle Langhe, come forse sa fare solo in queste zone, che ha costretto i concorrenti ad affrontare le dieci prove speciali immersi nella temperatura che superava i trenta gradi nell’ora di mezzogiorno che sono diventati molti di più all’interno dell’abitacolo, gravati da casco e tuta indosso.

Sono molto soddisfatta di essere qui all’arrivo di Piazza Michele Ferrero, il salotto più vissuto di Alba con i suoi locali e i suoi dehor; perché questa è una gara che mi piace moltissimo, sia per quanto riguarda il rally vero e proprio, sia per tutto quanto sta attorno all’evento. Dalla prova spettacolo realmente pirotecnica con tanto di fuochi di artificio al passaggio delle vetture, all’arrivo accolti dagli sbandieratori. Insomma un grande spettacolo che fa bene alla specialità” sostiene la pilotessa di Nole Canavese. Il Rally di Alba rappresentava per Monica Caramellino la trentatreesima gara in carriera e la quinta condividendo l’abitacolo della Peugeot 208 R2B con la navigatrice genovese Giulia Patrone. “Un altro motivo di affezione a questa gara sta nel fatto che proprio qui ad Alba ho esordito al volante della Peugeot 208 R2 nel 2015, dopo aver disputato una decina di gare con la Mini. Dopo quell’edizione, che fu la prima del nuovo corso organizzativo, ho partecipato a tutte le edizioni, arrivando sempre al traguardo e vedendo anno dopo anno la crescita dell’evento” rimarca ancora Monica Caramellino. “La crescita della gara ha significato anche una crescita esponenziale delle presenze e della qualità delle vetture. Essere arrivata dodicesima di Classe R2B come lo scorso anno e 61esima assoluta è un gran traguardo. Non capita tutti i giorni di partire ad una gara con altri venti concorrenti in Classe, tutti particolarmente agguerriti, ed avere nell’elenco iscritti 26 top car a quattro ruote motrici”.

La gara di Monica Caramellino e Giulia Patrone è stata piuttosto lineare nel suo sviluppo. Attente nella Prova Spettacolo di sabato sera, dove sbagliare e compromettere il risultato è questione di millimetri, le due ragazze della Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motor hanno impostato la loro prova sulla costanza di prestazioni. “Mi sono divertita moltissimo nella speciale di Bossolasco, ed anche la prova di Albareto l’ho trovata molto divertente essendo velocissima. La speciale più difficile è stata quella di Bonvicino, una prova in cui si viaggia stretti stretti fra i muri che danno quasi un senso di claustrofobia, mentre invece la Igliano è una bella prova, ma fra un passaggio e l’altro si è sporcata moltissimo facendo peggiorare le prestazioni di tutti i concorrenti. Ma questa è la bellezza di questa gara, che offre una varietà tale di situazioni da mettere in difficoltà anche i concorrenti più esperti e smaliziati. Ma alla fine io e Giulia abbiamo festeggiato il nostro risultato sulla pedana di arrivo. Lottando con il coltello fra i denti con gli altri concorrenti ad ogni metro di gara. Ed in ogni metro di percorso abbiamo trovato qualcosa di piacevole e divertente”.

Grintoso esordio stagionale per Monica Caramellino fra le Valli Cuneesi

Esordio stagionale decisamente impegnativo per la pilotessa di Nole Canavese, affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone al Rally Valli Cuneesi, gara di apertura della Coppa Italia Prima Zona. Il tempo incerto, con repentini cambi si situazione meteorologica, rende difficili le scelte delle gomme e trasforma le strade in insidiosi percorsi da affrontare con la massima circospezione. Al volante della Peugeot 208 R2B della Friuli Motor, la Pink lady canavesana non si perde d’animo, disputa una gara accorta e veloce che alla fine la premia con il successo nel femminile. Foto ActionRace

DRONERO (CN), 28 aprile – La gara rallistica numero 32 della carriera di Monica Caramellino, il 24° Valli Cuneesi che si è disputato lo scorso fine settimana nelle Valli Occitane attorno a Dronero, potrebbe aspirare alla palma di gara più difficile ed impegnativa della pilotessa canavesana. “La più difficile ed impegnativa forse no, ma un posto fra le prime tre lo occupa senz’altro” esordisce Monica Caramellino nella luce artificiale del palco arrivi di Dronero, appena terminata la gara. “Le condizioni erano difficili perché, come spesso capita in montagna le condizioni meteorologiche cambiano repentinamente nel giro di pochi minuti. Oltretutto le prove speciali del Valli Cuneesi si snodano scavalcando le montagne con il passaggio da una vallata all’altra. Le situazioni classiche per trovarsi in difficoltà e per non sapere quali pneumatici scegliere all’uscita del parco assistenza, arrischiando sempre e sperando nella buona sorte” descrive la pink lady di Nole Canavese.

Iniziare la stagione con una gara così difficile ed impegnativa, con un chilometraggio importante e prove lunghe che sfioravano i venti chilometri come la Valmala è doppiamente impegnativo. Occorre trovare immediatamente il ritmo giusto con la macchina e con la navigatrice senza avere la possibilità di rodare i meccanismi se non con pochi chilometri di Shake Down nella mattinata di venerdì. Fortunatamente con la 208 R2B della Friul Motors funziona tutto ad occhi chiusi e con Giulia, nonostante siamo solo alla quarta gara insieme, ci intendiamo alla perfezione”.

Effettuato lo Shake Down di venerdì 27 aprile, Monica Caramellino e Giulia Patrone hanno affrontato le sette prove speciali di sabato concludendo 52esime assolute, 21 esime di Gruppo R e ottave di Classe, oltre ad imporsi nel femminile in una gara che ha visto 101 equipaggi al via. “Nel corso della giornata le prove si sono sporcate, per la terra portata in strada dagli equipaggi delle quattro ruote motrici e con la pioggia si è creata una poltiglia insidiosa che ha tradito più di un equipaggio, anche fra i piloti delle vetture di punta. Che fosse più difficile ad ogni passaggio lo dimostra il fatto che gran parte degli equipaggi, noi comprese, hanno peggiorato i loro riscontri cronometrici prova dopo prova, esattamente al contrario di quanto accade normalmente” sottolinea Monica Caramellino, che prosegue: “Era importante quindi mantenere la concentrazione e non commettere errori, specie su una prova come la Valmala con i suoi 19,57 km di percorso, caratterizzati da una discesa velocissima nel sottobosco con il fogliame per terra. Rimanere concentrati e non farsi vincere dalla stanchezza per quei 15-16 minuti che durava la prova è stato difficilissimo”.

Monica Caramellino riflette un attimo. “Tutto quanto ho raccontato sembra una tortura faticosissima ed in realtà lo è sia a livello fisico sia a livello mentale. Ma è proprio questa la bellezza dei rally. Dover affrontare sfide impegnative prima di tutto con se stessi e poi nei confronti degli avversari e del cronometro. È proprio per questo motivo che ho scelto per l’esordio stagionale un rally tosto come il Valli Cuneesi, di cui si sapevano a priori le difficoltà ed una Classe R2B dove convergono alcuni dei piloti più veloci delle nostre regioni. Ed è per questo che io e Giulia ci siamo divertite un mondo festeggiando il nostro arrivo sul palco di Dronero assieme a mio figlio Vittorio”.

Monica Caramellino ingrana la quinta al Valli Cuneesi

Con il Rally delle Valli Cuneesi del prossimo fine settimana prende il via la quinta stagione per la pilotessa canavesana. Squadra che vince non si cambia e anche per il 2018 il suo cavallo di battaglia sarà la Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motor, mentre a dettare le note ci sarà ancora la giovane navigatrice genovese Giulia Patrone, ormai punto fermo della formazione che ruota attorno alla pink lady di Nole Canavese. Sei le gare previste nel corso dell’anno con gran finale al Rally di Castiglione Torinese. foto archivio ActionRace

NOLE CANAVESE (TO), 24 aprile – Sembra ieri eppure sono passati quattro anni da quel fine settimana alla chiusura del mese di marzo del 2014 quando Monica Caramellino si schierava per la prima volta in un rally prendendo il via al Rally Ronde del Canavese affiancata da Carola Fornero. Quattro anni e trentuno rally disputati (con 28 arrivi) fanno della pilotessa di Nole Canavese uno dei punti fermi dei rally di zona. Rispetto ad allora qualche cambio di navigatrice (ed anche un paio di gare con Roberto “baffo” Barbero, Samuele Perino e Mattia Camerlo), ma soprattutto il passaggio alla Peugeot 208 R2B avvenuto al Rally di Alba di metà maggio 2015, gara che fece sbocciare un amore a prima vista. Anzi a prima staccata.

La mia macchina del cuore è sempre stata la Mini. Piccola, agile, scattante, furba. Una vettura giovane di cui ci si innamora ancora prima di salirci sopra. Ma è bastato mettersi al volante della Peugeot 208 R2B per capire che quella era la vettura creata apposta per me” racconta Monica Caramellino, mentre si prepara ad affrontare la prossima stagione, la quinta della sua carriera, che scatterà il prossimo fine settimana da Dronero. “Con la 208 R2B ho vissuto dei momenti esaltanti, qualche disavventura e moltissime emozioni. Che sono poi il sale ed il motivo per cui uno corre. Dall’uscita di strada al Tartufo del 2016, ad un cambio gomme sotto il diluvio del Piancavallo 2015 alle mille battaglie con i compagni di classe, che appena spento il motore sono tutti amici, ma in prova speciale nessuno ti regala nulla. Ed è giusto che sia così. Ai mille dossi affrontati in velocità, quando cuore e ruote non sembrano voler tornare a toccare il suolo. Ecco cosa sono stati questi quattro anni di gare, il tutto condito dall’incontro con molte persone piacevoli”.

Lasciata da parte la filosofia corsaiola Monica Caramellino presenta la sua squadra per il 2018. “Innanzi tutto confermatissima la Peugeot 208 R2B con la quale hop raggiunto un feeling e una padronanza del mezzo ottimo. A curare la leoncina saranno ancora i ragazzi di Friul Motor che mi seguono da tre anni e che mi trattano come una di famiglia. E quando si arriva in assistenza è bello trovare persone che si occupano della tua macchina con passione e voglia di fare, di mettermi nelle migliori condizioni per dare il massimo. Sul sedile di destra ci sarà ancora Giulia Patrone con la quale ho disputato le ultime tre gare della scorsa stagione che non solo è un’abile navigatrice, ma è anche il mio tutor mentale durante le gare”.

Monica Caramellino passa poi a fornire alcuni spunti sul suo calendario di gare: “Diciamo che sono un pizzico scaramantica e quindi mi piace poco svelare i programmi con anticipo. Si inizia con il Valli Cuneesi e questo non è un mistero per nessuno visto che è in pubblicazione l’elenco iscritti. Nel corso dell’anno disputerò altre cinque gare chiudendo a novembre con la seconda edizione del Rally di Castiglione, che è organizzato dal ‘maestro’ Mario Trolese, il mio tutor rallistico. Una gara cui non posso mancare. In mezzo tante altre prove speciali, scelte fra le più affascinanti ed impegnative della zona per battagliare con i nostri avversari, che saranno sicuramente numerosi. Si comincia dal Valli Cuneesi, una gara che mi piace moltissimo che ho disputato due volte. La prima nel 2015 e fu la mia ultima gara con la Mini e lo scorso anno con la Peugeot 208 R2B. Le prove sono bellissime, ma perché hanno tolto la Madonna del Colletto? Al salto di Festiona si volava così in alto…..

 

Monica Caramellino si scalda sulle speciali del Rally Day del Grappolo

Ultima positiva gara della stagione per la pilotessa di Nole Canavese, affiancata per la terza volta dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, che vince il femminile e chiude quinta di classe nella difficile gara astigiana con la Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motors. Ora l’aspetta un periodo di riposo agonistico, ma non lontana dalla guida. Il ghiaccio l’attende

SAN DAMIANO D’ASTI (AT) – Sta quasi diventando una tradizione. Chiudere la stagione rallistica sulle strade astigiane gelate del Rally Day del Grappolo, andato in scena domenica 10 dicembre. Per Monica Caramellino la bandiera a scacchi dell’intensa annata agonistica 2017 è sventolata sulla piazza principale della cittadina collinare dopo una gara combattuta, divertente, conclusa in buona posizione, senza errori.

Affiancata per la terza volta dalla giovane navigatrice genovese Giulia Patrone, la pilotessa di Nole Canavese ha portato la sua Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motors al quindicesimo posto assoluto, settimo di Gruppo R e quinto di Classe R2B conquistando il successo nella classifica femminile. “Mi spiace che questo rally di fine stagione raccolga meno iscritti di quanto meriterebbe il percorso e l’organizzazione dell’evento. Bisogna però subito precisare che chi si iscrive ad una gara invernale come questa ha il senso dell’avventura ed è un pilota vero. Per questo motivo l’elenco iscritti vede al via gente come Matteo Giordano, Sandro Sottile, Luca Cantamessa, o il re del villaggio Emanuele Franco, imbattibile sulle strade di casa sua. Ed anche nelle classi minori si sono iscritti dei veri missili velocissimi. Uno stimolo per chi come me ama la competizione, la sfida e vuole costantemente migliorarsi” commenta a fine gara Monica Caramellino.

La gara dell’equipaggio portacolori dell’Eurospeed è stata di costante crescita, prova dopo prova.  “Si è corso in una bella giornata di sole, ma la temperatura era decisamente fredda e non è mai salita molto sopra lo zero termico. Nel primo passaggio sulle prove del mattino bisognava fare attenzione alle placche di ghiaccio, che potevano nascondersi nelle zone in ombra. Specialmente la seconda prova, la Ronchesio, presentava dei tratti in sottobosco particolarmente insidiosi. Ma nella stessa prova gli organizzatori hanno scovato un dosso in cui si staccano le ruote da terra e si volava in alto per un tempo che sembra infinito. Mentre planavamo ho pregato di mettere le ruote al posto giusto per non schizzare fuori strada e finire lì la nostra gara. Il manuale del perfetto rallista dice che bisogna evitare i salti troppo lunghi, perché in volo si perde tempo, ma tale è l’adrenalina che i dossi mettono in circolo che nessuno rinuncia. E nemmeno noi lo abbiamo fatto” sottolinea soddisfatta la pink lady canavesana.

Con Giulia funziona tutto benissimo” prosegue a raccontare Monica Caramellino; “siamo un equipaggio consolidato e il feeling è stato perfetto fin dalle prime battute della nostra prima gara insieme. Nonostante l’apparenza di una ragazzina dolce e tranquilla Giulia è una navigatrice tosta, che sa quello che vuole e sa stimolare e dare il ritmo a chi guida. Non mi ha permesso di avere quel calo che di solito manifesto nella parte centrale della gara. Infatti abbiamo migliorato in entrambe le prove in tutti i passaggi, e questo è enormemente significativo”. Chiusa con soddisfazione la stagione 2017 Monica Caramellino nei prossimi mesi non abbandona certo il volante. “Queste nevicate sono una benedizione. Nel periodo invernale mi alleno nella guida su ghiaccio per migliorare il controllo della vettura nelle situazioni difficili. In realtà questa è una scusa bella e buona. Guidare su ghiaccio mi diverte un mondo e non scenderei più dalla vettura. Questa è la verità” conclude Monica Caramellino, dando appuntamento a tutti alle prove speciali dei rally della stagione 2018.