Rally del Tartufo 2013

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Rally del Tartufo: Luca Cantamessa non sbaglia la prova del nove

Foto Elio Magnano, Stefano Romeo ed Emanuele Grandi

Tartufo_2013_000ASTI – Luca Cantamessa e Lisa Bollito nuovamente sul grandino più alto del Rally del Tartufo. È la nona volta per il pilota di Maretto e la quinta per la navigatrice di Moncalvo che si dimostrano implacabili sulle strade di casa. Un successo che nei numeri sembrerebbe facile ed in assoluta tranquillità (sette delle otto prove disputate vinte, un vantaggio di 20”6 sul secondo classifica, che significa circa 3/10 al chilometro), ma è lo stesso pilota astigiano a sottolineare che gli avversari c’erano ed erano di alto livello e che le strade del Tartufo, per il secondo anno consecutivo in formato “Vesime” sono tutt’altro che semplici. Assecondato da una vettura, la Peugeot 207 S2000 di Balbosca che in questi ultimi anni ha dato loro solo soddisfazioni, Cantamessa-Bollito hanno compiuto una gara perfetta celebrando insieme agli altri due componenti del podio, al sindaco di Asti Fabrizio Brignolo ed all’assessore allo sport Marta Parodi (ed anche con Massimo Marasso, che pur in tuta ha svolto nel migliore dei modi il ruolo di vice presidente del Consorzio Asti D.O.C.G) una vittoria contro avversari agguerriti il primo dei quali è stato il caldo tropicale.

Tartufo_2013_008In seconda posizione Elwis Chentre-Fulvio Florean con la Grande Punto Abarth by D’Ambra che hanno spremuto fino all’osso lavorando sulle regolazioni per cogliere quel decimo in più che li avrebbe potuti portare più vicino a Cantamessa, pagando pesantemente il fatto che la Punto, è inutile negarlo, accusa qualche anno in più e minori evoluzioni della 207 S2000. Gara da incorniciare per Marco Strata, affiancato dalla affascinante Ylenia Garbero (19 anni secondo rally in carriera), che ha pagato la rottura di un semiasse nelle prove mattutine, ma ha saputo far volare la Mitsubishi Lancer EVO X in configurazione N4, curata dalla EVO Motor Sport, sicuramente in debito prestazionale rispetto alle S2000, ma che nelle mani del pilota genovese risulta una vettura da assoluto. Fuori dal podio, questa volta, Massimo Marasso e Marco Canuto che per una volta non hanno saputo inserirsi nella lotta per la vittoria assoluta a causa delle strade difficilissime e sopratutto per il gran caldo, che ha fatto balenare nella mente dell’enologo di Neive la prospettiva di ritiro a metà gara per ko fisico. Quinta piazza per Tiziano Borsa-Carla Berra al volante dell’astronave Ford Fiesta RRC che proprio come tutte le astronavi comporta procedure di partenza e gestione che se non utilizzate perfettamente (forse in futuro gli equipaggi si porteranno un ingegnere a bordo?) compromettono le buone prestazioni, come è accaduto all’equipaggio del Biella Motor Team nelle fasi di start della gara.

Tartufo_2013_046Sesta posizione per l’equipaggio emiliano formato da Ivan Ferrarotti e Gabriele Romei che ha lottato contro uno scatenato Alessandro Bosca con Roberto Aresca al suo fianco, fino a quando il pilota di Santo Stefano Belbo ha commesso un errore nel secondo passaggio della Vesime che lo ha costretto al ritiro. Ferrarotti-Romei sono anche i primi della Classe R3C ed i primi delle Due Ruote Motrici. A seguire Luca Arione-Elena Cestari, che hanno vinto la Classe S1600, dopo un bel duello durato tutta la gara con Patrik Gagliasso affiancato per la prima volta dal toscano Stefano Bacci, in gara test per comprendere a fondo la loro bianca Clio S1600. Completano la top ten gli spettacolari Giacomo Rossi-Matteo Barbero, assoluti dominatori della Classe FA7, che hanno fatto faville nei primi due passaggi sulle prove iniziali della gara, per poi alzare intelligentemente il piede nel finale quando il risultato era assolutamente acquisito, ed ancora Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero, Clio R3, che hanno saputo gestire una gara senza farsi prendere dalla smania di andare ad inseguire Bosca e Ferrarotti che viaggiavano con un passo incredibile.

Ottime le prestazioni di Marco Petracca-Fabrizio Soncin che mancano la top ten di una sola posizione con la loro Citroën Saxo VTS a causa dei tempi imposti (e sono privati del rinnovato duello con Gianmaria Melifiori dai problemi del giovane saluzzese), l’ottimo Gil Calleri, con Flavio Bevione, 14° assoluto che ha saputo mettere in riga i ragazzini terribili della Classe R2B, Paolo Iraldi-Marco Amerio, 20esimi, che hanno vinto l’ennesimo duello al fulmicotone con Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo, e Cristian Damiano-Simone Bottega, che hanno saputo resistere al ritorno di un marpione come Fabrizio Cillis, conquistando con la loro Seicento la Classe A0.

Fra le storiche successo di Edoardo Paganelli-Marco Maria Calegari, nonostante una toccata che ha aperto il parafango posteriore della loro Porsche 911, che hanno ereditato il primato da Sergio Mano-Marco Dalmasso, fermi a due prove dalla fine per la rottura di un semiasse della loro Fiat 131 Abarth.

Dei 119 equipaggi che hanno preso il via (111 moderne e 8 storiche) hanno tagliato il traguardo in 73 (69 moderne e quattro storiche). Oltre al ritiro di Bosca-Aresca sulla PS7 da segnalare il capottamento della Opel Astra di Timoneri-Lana che ha costretto il direttore di gara a sospendere il secondo passaggio su Madonna della Neve. Da segnalare anche la sospensione della prima prova, la Moasca di sabato sera, quando Castagna-Bossuto sono usciti di strada. Nell’incidente sono rimasti feriti due spettatori (padre e figlio) che erano ovviamente in posizione pericolosa.

Classifica finale ufficiale: 1. Cantamessa-Bollito, Peugeot 207 S2000, in 45’45”7; 2. Chentre-Florean, Abarth Grande Punto, a 20”6; 3. Strata-Garbero, Mitsubishi Lancer EVO IX, a 39”7; 4. Marasso-Canuto,  Peugeot 207 S2000, a 1’13”6; 5.Borsa-Berra, Ford Fiesta RRC, a 1’52”5; 6. Ferrarotti-Romei, Renault Clio R3C, a 2’05”0; 7. Arione-Cestari, Renault Clio S1600, a 2’49”3; 8. Gagliasso-Bacci, Renault Clio S1600, a 3’00”1; 9. Rossi-Barbero, Renault Clio Williams, a 3’00”4; 10. Tavelli-Cottellero, Renault Clio R3C, a 3’05”6.

Tartufo Storico Mano-Dalmasso, azzoppati dal giunto danno via libera a Paganelli-Calegari

L’equipaggio della 131 Abarth domina fino a due prove dal termine quando è costretto al ritiro per noie meccaniche. Successo della Porsche 911, nonostante una dura toccata nell’ultima speciale. Grande battaglia per la piazza d’onore fra Parodi-Giacomini e Cheney-Vittaz. Spettacolare uscita di strada di Icardi-Gallese

Tartufo_2013_050ASTI – Non sono bastate a Sergio Mano e Marco Dalmasso sei vittorie in otto prove speciali regolarmente disputate dalle storiche per iscrivere il loro nome nell’albo d’oro del Tartufo Storico. Proprio quando il successo sembra a portata di mano per l’equipaggio cuneese della 131 Abarth, sulla penultima speciale il giunto sinistro lato differenziale si è spezzato lasciando costernato il pilota albese: “Prima o poi riuscirò a vedere la pedana di arrivo” ha commentato nel post gara lo sconsolato Sergio Mano. “A questo punto vorrà dire che mi iscriverò al Valli Cuneesi e vedremo come andrà a finire”. Il successo è così andato a Edoardo Paganelli-Marco Maria Calegari, indiscutibile seconda forza in campo fino a quando Mano-Dalmasso sono rimasti in gara, rischiando però di compromettere tutto nell’ultima prova quando sono usciti di strada con la loro Porsche 911 toccando duramente al punto da strappare la ruota posteriore sinistra e aprire il parafango come una scatola di sardine. Il podio è stato completato dalle due A112 Abarth di Paolo Parodi-Gabriele Giacomini e Thierry Cheney-Alessio Vittaz, con il pilota di Palestrino che ha prevalso sul funambolico valdostano per soli 10”7 dopo un continuo scambio di posizioni.

Tartufo_2013_051Grazie alla scelta dell’organizzatore di far partire sulla speciale pomeridiana di Moasca in ordine numerico inverso gli storici sono i primi e gli unici a completare la corta speciale davanti ad una folla assiepata lungo i 3,960 chilometri cronometrati. A Gianpaolo Icardi, affiancato da Camilla Gallese, spetta l’onore di essere il primo ritirato della gara, finendo fuoristrada con la sua 124 Spider alla spettacolare compressione della prova. Il pilota astigiano potrebbe essere riammesso al via con il SuperRally, ma preferisci desistere. La speciale è vinta da Sergio Mano che infligge 9”7 a Paganelli e 29”1 a Parodi che fa meglio per 7”0 sull’altro equipaggio della A112 Abarth formato da Giovanni Venditti-Stefano Sacchetto. Con questi distacchi i giochi per il successo sembrano chiusi. In difficoltà Thierry Cheney che non avendo potuto provare la speciale si affida unicamente alla vista del suo navigatore ed alle sue intenzioni per completare la speciale. Segna il peggior tempo fra le storiche pagano 16”1 a Parodi che è il suo principale avversario in gara.

Il sole del mattino cambia di poco le carte in tavola. Sergio Mano detta legge vincendo tutte e tre le speciali mattutine, inseguito a giusta distanza da Edoardo Paganelli. La classifica si anima per il terzo posto assoluto, con Thierry Cheney che recupera in un sol botto 15”1 a Parodi, complice il malfunzionamento della pompa benzina dell’A112 di quest’ultimo, a Madonna della Neve, prova che costa il ritiro alla esteticamente perfetta Renault 12 Gordini di Cesare Bianco-Stefano Casazza per rottura del semiasse. Dopo la prima prova di domenica mattina Mano è in fuga con 26”7 su Paganelli che oltre 1’06” su Parodi, che deve difendersi dall’assalto di Cheney, ormai staccato di soli 6/10. Ed il valdostano passa al terzo posto n ella successiva speciale di Loazzolo, dove stacca il terzo tempo dietro a Mano e Paganelli, infliggendo altri 6”2 a Parodi. La situazione si fa molto tesa sulla difficile speciale di Vesime. Mano continua a guardare gli avversari dall’olimpo del primo posto, seguito dal “fedele scudieroPaganelli. Ma fra le A112 è guerra aperta con Parodi che fa meglio di Cheney per appena 2/10. Al riordino di mezzogiorno Sergio Mano si presenta neppure troppo accaldato. “La gara è molto divertente, anche se le prove sono decisamente scassa-macchine. Ma lo sapevamo già prima della partenza”. Soddisfatto anche Edoardo Paganelli, che un paga un ritardo di 1’00”5 da Mano, inseguito da Thierry Cheney esaltato dal duello con Parodi. “Ieri sera non avevamo le note ed abbiamo cercato di contenere i danni, oggi però siamo partiti all’attacco e siamo passati al comando fra le A112 Abarth”. Più rabbuiato Paolo Parodi, che insegue Cheney a 5”4. “Abbiamo cambiato la pompa benzina dopo la seconda prova di stamani e questo inconveniente ci ha fatto perdere parecchio tempo. Ma il ritardo è minimo e la gara ancora lunga” profetizza il pilota di Palestrino. Quinta posizione, terza fra le A112 per Giovanni Venditti, affiancato da Stefano Sacchetto, che sta soffrendo in modo particolare il caldo sahariano decidendo saggiamente di fermarsi in parco assistenza, che precede Piero Santero-Mirko Garbero che ritornano in gara con la loro Fulvia HF dopo oltre un anno e mezzo di assenza dalle prove speciali.

Il secondo passaggio sulle speciali comincia con il trasferimento su Madonna della Neve causa il capottamento di una vettura moderna. Le posizioni in classifica sono ben delineate. Mano continua la sua fuga vincendo entrambe le prove davanti a Paganelli. È lotta per la terza piazza. Cheney pare allungare a Loazzolo infliggendo a Parodi 5”7, che però risponde per le rime a Vesime risultando più veloce di 7”2, con Santero tranquillamente quinto con la sua Fulvia. A due prove dalla fine Mano è serenamente al comando. Si asciuga il sudore con un asciugamano da spiaggia e commenta ironicamente: “Nella tassa di iscrizione era compresa anche la sauna che facciamo ad ogni prova in macchina, ma nessuno ce lo aveva detto”. Paganelli insegue a 1’34”9. “Va tutto bene secondo le previsioni, anche se tocchiamo continuamente sotto per il fondo decisamente sporco”. Thierry Cheney e Paolo Parodi si preparano al duello sulle ultime due prove finali divisi da appena 3”9, con Piero Santero che si gode il passaggio sulle prove speciali che han no fatto la storia del rallismo piemontese.

Il finale è ricco di colpi di scena. Mano rompe un giunto della sua 131 Abarth a Madonna della Neve ed abbandona sconsolato. La prova la vince Paganelli, nonostante abbia alzato il piede peggiorando di 17”4 il suo passaggio mattutino. Parodi è scatenato ed incontenibile e stacca il secondo tempo a soli 10”5 dalla Porsche di Paganelli, migliorandosi di 20” netti (anche se il tempo del mattino era stato condizionato dai problemi di pompa benzina) e fa meglio di Cheney per 8”1, tempo che gli vale la leadership fra le A112 e la seconda piazza in classifica assoluta. L’ultima prova di Vesime fa sudare freddo Paganelli-Calegari che toccano ruota e parafango posteriore sinistro della loro Porsche concludendo la speciale con la ruota storta e la lamiera divelta. Nonostante la botta peggiorano il loro tempo di meno di 10” rispetto al passaggio mattutino e sono ancora i migliori sulla speciale che vede Parodi secondo miglior tempo infliggere altri 6”5 a Cheney chiudendo sul gradino del podio. Il trasferimento finale di oltre 40 chilometri è una sofferenza per Paganelli-Calegari che temono di perdere definitivamente la ruota sinistra storpiata dalla botta, ma riescono comunque a raggiungere con successo il palco finale festeggiando una vittoria decisamente sudata. La seconda piazza, con un distacco di 3’28”4 va a Parodi-Giacomini che sul traguardo fanno meglio per 10”7 di Cheney-Vittaz con Santero-Garbero che chiudono soddisfatti la loro fatica al 25° Rally del Tartufo Storico.

Classifica finale ufficiale Tartufo Storico: 1. Paganelli-Calegari, Porsche 911, in 48”38”0; 2. Parodi-Giacomini, A112 Abarth, a 3’28”4; 3. Cheney-Vittaz, A112 Abarth, a 3’39”1; 4. Santero-Garbero, Lancia Fulvia HF, a 9’36”9.

25° Rally del Tartufo Storico
Iscritti, 8; verificati, 8; classificati, 4; ritirati 4.

Vincitori Prove Speciali
6 Sergio Mano (PS 1, 2, 3, 4, 6, 7); 2 Edoardo Paganelli (PS 8, 9).

La PS5 è stata percorsa in trasferimento.

Leader di Gara
Sergio Mano (da PS 1 a PS 7): Edoardo Paganelli (da PS 8 a PS 9)

Schegge roventi di kaleidosweb al Rally del Tartufo

Tartufo_2013_049ASTI – Il prossimo Tartufo dovranno disputarlo sulle sabbia del Sahara. Solo così è possibile trovare situazioni più bollenti. Ma ciò non ha scoraggiato gli obiettivi di Elio Magnano e Stefano Romeo che si sono distesi sulle classiche prove attorno a Vesime e di Emanuele Grandi che ha colpito sul palco di partenza ed arrivi. In una simile situazione non poteva mancare anche il direttore di kaleidosweb Tommaso M. Valinotti (nella foto con il sindaco di Asti) che non solo ha martellato i concorrenti con le interviste nel parco assistenza di Bubbio e riordino di Vesime, ma è pure salito sul palco partenze ed arrivo (trattenendo il fiato per ridurre la pancetta) per salutare tutti gli equipaggi che hanno avuto l’onore di godersi la doppia passerella nella splendida Piazza San Secondo di Asti.

La Cronaca

Tartufo_2013_001PS1 Moasca (Km 3,96; ore 21,39) – La prova di apertura del 25° Rally del Tartufo è un gradevole antipasto serale della gara, con passaggio sulla prova in ordine inverso. Purtroppo solo 19 concorrenti possono effettuare la prova, prima che venga sospesa per l’uscita di strada di Andrea Castagna-Stefano Bossuto, che scompongono la loro Peugeot 106 Rallye su una compressione ed arrivano dritti in un tornante dove un gruppo di spettatori è appostato in posizione pericolosa. Risultato due feriti lievi (padre e figlio), un fotografo contuso nel saltare lontano dal pericolo e bandiera rossa per gli altri equipaggi della gara. Il miglior tempo lo staccano Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo, Peugeot 106 Rallye, che iniziano così la battaglia di classe con Iraldi-Amerio. Il pilota di La Loggia però scatta troppo presto ed incorre in una penalità di dieci secondi che porta al comando la Peugeot 106 Rallye Racing Start di Daniele Comini-Alessandra Avanzi, che fanno meglio per appena 6/10 di Giovanni Di Carlo-Daniela Marocco che diventano così i leader di FN2, con 1”4 sui compagni di classe Stefano Lavarini-Matteo Ceriami. Agli altri concorrenti viene assegnato il tempo di Domenico Fogliati-Marco Blua, che è di 19”1 più alto di quello di Boniscontro. Non prende il via dopo aver regolarmente verificato Antonio Avesani affiancato da Matteo Viviani su Peugeot 106 Rallye

PS 2 Madonna della Neve ( km 7,46; ore 9,59) – La seconda prova immette nel rally vero e proprio Ed è subito Cantamessa, affiancato da Lisa Bollito a far sentire le sue ragioni staccando il miglior tempo davanti ad Elwis Chentre-Fulvio Florean, che spremono tutto il possibile dalla loro Abarth Grande Punto by D’Ambra, ma pagano 3”6 a Cantamessa. Stupisce, ma solo chi non conosce le doti velocistiche del pilota genovese, il terzo posto di Marco Strata, affiancato dalla quasi esordiente Ylenia Garbero (alla sua seconda gara e già sulla Mitsubishi Lancer Evo IX della EVO Motorsport) che stacca il terzo tempo assoluto a soli 4”3 da Cantamessa, seguito Massimo Marasso-Marco Canuto, quindi l’enfant prodige di Santo Stefano Belbo, Alessandro Bosca, come sempre affiancato da Roberto Aresca, che piazza la Clio R3C di famiglia al quinto posto assoluto più veloce delle 2RM, quindi il più veloce degli Under 23, il piacentino Gioel Maria Bertuzzi, affiancato da Fabio Grimaldi che prosegue nel suo apprendistato con la 207 S2000 della Roger Tuning. A seguire Tiziano Borsa-Carla Berra, che pasticciano allo start con la procedura di partenza della Ford Fiesta RRC della A-Style e lasciano 13”5 a Cantamessa,, quindi il consistente reggiano Ivan Ferrarotti, con Gabriele Romei che torna al suo fianco dopo una lunga pausa, che porta la Clio R3C della Gima all’ottavo posto assoluto, davanti al non più sorprendente (visto quello che ha dimostrato al recente Moscato) Under 23 Gianmaria Melifiori, navigato da Enrico Ghietti, che porta al nono posto al sua Citroën Saxo VTS dando così l’avvio alle ormai tradizionali sfide con Marco Petracca-Fabrizio Soncin che lasciano al ragazzino di Lagnasco 7” netti. Chiude la top ten Patrik Gagliasso, che ha al suo fianco il “tecnico” della Ulivieri Stefano Bacci, con la Clio S1600.

Tartufo_2013_006La prova costa 5’50” di ritardo a Marco Di Tria-Andrea Pollini, Peugeot 106 Rallye che escono di strada, imitati da Andrea Pollarolo-Silvia Pellissier, Peugeot 106 Rallye, che ne perdono addirittura 11’33”. Non entrano in prova Livio Omodè-Giuseppina Monticone per rottura meccanica della loro Uno Turbo, imitati da Stefano-Pennazio-Elena Camusso, Fiat Panda, e Marco Soliani-Clio Pittino. Madonna della Neve costa il ritiro a Massimo Brega-Claudio Biglieri, Mitsubishi Lancer EVO IX,  che arrivano lunghi in un’inversione e non riescono a tornare in strada, all’Under della Lanterna Corse Mattia Casazza-Marco Gallizia, vittime di un fuori giri con la loro Clio RS, ed al siciliano di Messina Sergio Denaro, affiancato dal cuneese di Bagnolo Franco Stefano Bruno, che appoggiano su un fianco la loro Swift Racing Start.

PS 3 Loazzolo (km 7,48; ore 10,25) – La terza porova della gara proprone ancora Cantamessa al vertice, con Strata secondo a 2”9 e Chentre a 3”7 che sente la Punto troppo scivolosa. Borsa scatta correttamente ed è quarto a 4”9, quindi Marasso quinto, poi Bosca, sesto, che ha ragione di Ferrarotti per 3”7, il solito Murialdi, quindi Giacomo Rossi-Matteo Barbero che mette per la prima volta nella top ten la sua Renault Clio Williams della MG Sport, ed il neo papà-bis, Luca Arione, affiancato da Elena Cestari, che vince il duello di S1600 per 7/10 su Patrik Gagliasso. .

Si conmclude la sfida Petracca-Melifiori con quest’ultimo che tocca un gradino con l’anteriore sinistra e stallona e perde 13’27” da Petracca (13° tempo assoluto) dovendosi da quel momento accontentare di una paltonica sfida su chi è più veloce in prova speciale. Non entrano in speciale Massimiliano Di Martino-Diego Carena, Renault Clio Williams, Giorgio Carosso-Gianluca Laiolo e Daniele Comini-Alessandra Avanzi entrambi su Peugeot 106 Rallye, mentre la speciale costa il ritiro a Gioel Mattia Bertuzzi che esce di strada sul fine prova, Marco Scaglione-Daniela Demaria, che toccano il rail dopo il paese di Loazzolo, Massimo Crestani-Francesca Canovas che fermasno la loro corsa in testa-coda contro un albero.

Tartufo_2013_011PS 4 Vesime (km 7,50; ore 10,57) – La prova di Vesime conferma Cantamessa sopra tutti con 2”6 su Chentre, 6”9 sull’accoppiata Borsa-Marasso che siglano lo stesso tempo, quindi Strata a 13” netti che soffre per un problema al semiasse posteriore sinistro, quindi Bosca e Ferrarotti, in piena lotta divisi da appena 3” netti, Arione che acquista sempre più confidenza con la Clio S1600, Rossi e Melifiori che sfoga la sua rabbia siglando il miglior tempo di classe cercando di lasciare l’ultimo posto nella classifica assoluta, mentre Petracca perde lo smalto del duello elettrizzante con il giovane cuneese e sigla un pur sempre ragguardevole 16° assluto. Non prende il via sulla prova di casa Massimo Murialdi, vittima di una toccata a fine prova precedente c he non ha compromesso il tempo in speciale, ma ha danneggiato l’assetto della sua Peugeot 207 S2000. Non entrasno in speciale nemmeno Moreno Voltan-Gabriele Celesia, che romòpono la frizione della loro Citroen C2, Igor Mora-Gloria Andreis, fermi per la rottura della pinmza dei freni della loro Clio Williams, Andrea Lo Monaco-Roberto Maggiore, Citroen Saxo VTS, che hanno colpito un ceppo nella prova precedente. Si ritirano in prova Gianluca Tanzi-Fabio Servi per rottura del pedale dell’acceleratore della loro Renault Clio Williams. Il veterano Ermanno Savoiardo, affiancato da Marco Curcio usciva di strada con la sua Peugeot 205 Gti, il funambolico Gianluca Perosino, affiancato da Ilaria Camoirano si metteva la sua BMW 318 Is per cappello. Usciata di strada anche per Andrea Vineis-Flavio Garella, impegnati nella b attaglia del Trofeo Suzuki Swift, ritiro anche per Domenico Fogliati-Marco Blua con la loro Peugeot 106 Rallye.

Tartufo_2013_005Dopo quattro prove, tre regolarmente disputate, Luca Cantamessa-Lisa Bollito conducono agevolmente la gara con 9”9 di vantaggio su Elwis Chentre-Fulvio Florean. Cantamessa è tranquillo grazie al triplice successo ottenuto nelle tre prove del mattino, anche se il vantaggio su Chentre è tale da non garantirgli sonni sereni. Chentre nel frattempo si è trovato a guidare una Punto più instabile di quanto avesse immaginato: “Le prove sono più scivolose ed impegnative di quanto io avessi previsto. Ora in assistenza dovremo lavorare sul set-up per ottenere una maggior trazione”. Massimo Marasso-Marco Canuto sono terzi a 17”7 da Cantamessa, ma a differenza di quanto era successo al Moscato di fine giugno non si fanno fantasie di assalto al primato di Cantamessa. “Oggi va bene così, i primi due sono velocissimi ed io guardo a Borsa. Il terzo posto va benissimo”. La quarta piazza è del funambolico Marco Strata, affiancato da Yelenia Garbero, che non fa alcuna pretattica dicendo chiaramente di puntare al podio: “abbiamo avuto un problema al semiasse sulla Vesime, ma adesso i meccanici della EVO Motorsport lo risolveranno tranquillamente. Ho fatto un bel tempo a Loazzolo ed ora ripartirò all’attacco” commenta il genovese che ha solo 2”5 di ritardo da Marasso. Tiziano Borsa-Carla Berra sono quinti assoluti, con un ritardo di 25”3 da Cantamessa e recriminano il problema patito allo start della Madonna della Neve del Mattino. Sesta piazza per Alessandro Bosca-Roberto Aresca, Renault Clio R3C che è ovviamente soddisfatto del suo sesto posto assluto. “Non posso lottare con le vetture quattro ruote motrici che mi precedono. Ci sono troppe ripartenze per poter puntare ad un risultato migliore; comunque è già divertente lottare con Ivan Ferrarotti per il predominio fra le Due Ruote Motrici”. Il pilota emiliano insegue Bosca a 13”3: “Ho fasticato parecchio a Loazzolo, per il resto sta andando alla meraviglia. Ho già disputato il Tartufo una decina di anni, fa ma non ricordo assolutamente nulla delle prove di allora. È bello lottare con Bosca, ma io non voglio esagerare prendendo rischi, su queste strade strette e veloci. Dopo un anno mi sono ritrovato con Gabriele Romei, trovando subito il feeling”. Dopo un avvio attento è salito in ottava posizione assoluta Giacomo Rossi con Matteo Barbero al quaderno delle note, primo anche di Classe FA7 con la Clio Williams. “la macchina è assettata come voglio e dopo la vittoria del Moscato del mese scorso posso spingere a fondo senza problemi”. Luca Arione-Elena Cestari han no preso confidenza con la Clio S1600, scavalcando Gafgliasso ed avvicinandosi ad un solo secondo a Rossi-Barbero. Decima piazza per Patrik Gagliasso che ha voltuo al suo fianco Stefano Bacci, che insegue Arione a 4”3. “Non ho ancora trovato il giusto ritmo in prova. Sopratutto ho difficoltà di inserimento della Clio e non sono fluido come vorrrei”. Marco Petracca-Fabrizio Soncin sono 13esimi assoluti, e  leader della Classe A6 con buon margine, dopo aver perduto il loro principale antagonista, Gianmaria Melifiori, con Enrico Ghietti, che viaggia in ultima posizione in classifica, ma ha quasi agganmciato il concorrente che lo precede (gli mancano solo più 13”3); Nella top venti ci sono anche Simone Rebella-Chiara Lavagno, 15 esimi assoluti) che stanno viaggiano fortissimo nonostante raggiungano in speciale il concorrente che gli parte daqvanti. Bene anche Gil Calleri-Flavio Bevione, leader della Classe R2B composta in gran parte dai ragazzin i scatenati del Trofeo Twiingo, e Carlo Fontanone-Chiara Bruno che sono i più veloci di R3T, mentre Claudio Nebiolo-Katia Cavallotto guidano la truppa della Classe N3. Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo, 25esimi assoluti, continuano a guidare la Classe FN2, ma debbono guardarsi dall’assalto di Paolo Iraldi-Marco Amerio, che dopo essere stati penalizzati di 9”2 dal tempo imposto del sabato sera, stanno rimontando furiosamente avendo ridotto il loro ritardo a soli 3”9. Dopo le prime tre prove della domenica mattina sono ancora in gara 88 dei 111 equipaggi regolarmente verificati.

Tartufo_2013_009PS 5 Madonna della Neve ( km 7,46; ore 13,08) – Si prende sotto un sole tropicale che arrostisce i cervelli e fa sciogliere l’asfalto delle prove speciali.La situazione non cambia al vertice della classifica assoluta con Cantamessa che continua a siglare il miglior tempo assoluto, anche se peggiora di 1”7 causa il fondo stradale più sporco. Grande attacco di Marco Strata, che nonostante il fondo in condizioni peggiori si migliora di 1”1 e sigla il secondo tempo a 1”5 da Cantamessa e precede Chentre di 6/10, più soddisfatto del suo assetto. Il fondo sporco eslta Alessandro Bosca che sigla il quarto tempo davanti a Tiziano Borsa, Massimo Marasso, Ivan Ferrarotti e Gianmaria Melifiori, ottavo grazie al tempo imposto, davanti a Luca Arione e Giacomo Rossi che chiudono la top ten.

Dal parco assistenza non escono Marco Orlando e Arianna Ravano che non hanno risolto il problema al cambio ed all’alternatore4 della loro Clio Williams, Emanuele-Andrea Rosso, che perdono acqua dal motore della loro Saxo VTS, Marco Di Tria-Andrea Pollini che non riescono a rimettere in sesto la loro Peugeot 106 Rallye dopo l’uscita di strada nel precedente passaggio a Madonna della Neve. Capottano Fabrizio Timoneri-Andrea Lana. La la loro Opel Astra GSI resta ferma in mezzo alla strada e costringe il direttore di gara a sospendere le partnze e fare effettuare in trasferimento la speciale ai concorrenti a partire dal numero 48 Manuel Lugano.

Tartufo_2013_010PS 6 Loazzolo (km 7,48; ore 13,34) – Cantamessa, Strata e Chentre mantengono la leadership della prova, davanti a Tiziano Borsa, che fa meglio di Massimo Marasso per 1”4. Ivan Ferrarotti trova il ritmo giusto ed è per la prima volta più veloce di Alessandro Bosca, recuperando al pilota di Santo Stefano Belbo 3”7. A seguire GiacomoRossi di 3/10 più veloci di Patrik Gagliasso e Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero, che enttano per la prima volta nell’olimpo della top ten con la loro Clio R3C. Il duello sullo sprint in Classe A6 è vinto per 8/10 da Melifiori su Petracca, mentre non partono per la prova Loris Combe-Pamela Albera, Renault Clio Williams, Roberto Crovella-Gian Piero Gamba, Puegeot 205 Rallye. In prova si fermano Andrea Pollarolo-Silvia Pellissier, Peugeot 306 Rallye.

Tartufo_2013_020PS 7 Vesime (km 7,50; ore 14,06) –  Il secondo passaggio sulla Vesime conclude la fase calda della gara con Cantamessa che chiude davanti a Chentre e Strata che ribadiscono di essere i più veloci della gara monopolizzando l’intero podio. La top ten non presenta grandi sconvolgimenti con Borsa davanti a Marasso, quindi Tavelli più veloce di R3C, Arione, Bosca, Rossi e Ferrarotti. Anche se sembra andare tutto secondo il prestabilito è Alessandro Bosca.a smuovere la situazione. Il portacolori della Meteco Corse, infatti, proprio sul finire della speciale, tocca aprendo una ruota posteriore, riuscendo comunque a passare davanti alla fotocellula, seppur con 1”9 di ritardo da Tavelli, ma pur sempre davanti a Ferrarotti di 1”4. Bosca-Aresca non riescono però a raggiungere il successivo parco assistenza e debbono ritirarsi. Anche questa prova fa il suo bravo numero di vittime. Non entrano in speciale Pierino Lavino Zona-Alessandro Forto, per problemi all’alternatore della loro Clio Williams, e Stefano Blessent-Andrea Bossuto, che fermano la loro Citroen Saxo VTS, proprio in vista del semaforo verde. Elio Seghesio-Luca santi compiono un dritto uscendo di strada sul finire prova con la loro Clio RS, Gianmaria Melifiori termina la sua gara rompendo il motore allo start della PS, come deve fermarsi Marco Pozzi, affiancato dalla figlia Giuliana, che continua la sua serie negativa con la sua Peugeot 106 Rallye.

Tartufo_2013_007Quando mancano due prove alla fine i sopravvissuti arrivano in parco assistenza a Bubbio stravolti dal caldo. Cantamessa-Bollito continuano a guidare la classifica viaggiando all’incirca sulk passo del passaggio precedente nonostante il fondo stradale si sia notevolmente sporcato. Il ritardo di Elwis Chentre è salito a 18”2 e la soddisfazione di aver trovato la quadra al suo assetto: “Manteniamo il passo del giro precedente, mentre gli altri hanno quasi tutto peggiorato. Va bene così”. Marco Strata non ha faticato a recuperare la terza posizione ed è ora a 8”6 da Chentre e guida con autorevolezza la Classe N4 in cui non ha praticamente avversari. Massimo Marasso è quarto, a 25”2, ma medita il ritiro a causa del gran caldo che lo ha praticamente disidratato ede è stato decisamente avvic inato da Tiziano Borsa che ha portato il suo ritardo dell’enologo di Neive a soli 4/10. Bosca è teoricamente in sesta posizione, ma ha ormai alzato bandiera bianca lasciando la posizione a Ivan Ferrarotti, che precede Giacomo Rossi, Luca Arione seguito da Patrik Gagliasso a 9”8 e Gianluca Tavelli, che approfitta del ritoro di Bosca per entrare fra i primi dieci assoluti. Marco Petracca, Gil Calleri, Simone Rebella e Carlo Fontanone tengono il comando delle rispettive categorie, mentre paolo Iraldi ha scavalcato un distrutto Cristian Boniscontro al vertice della Classe FN2 fin dalla precedente prova di Madonna della Neve, approdando al 23° posto assoluto.. Sono 76 i concorrenti che hanno concluso le prime sette prove.

Tartufo_2013_033PS 8 Madonna della Neve ( km 7,46; ore 16,17) – Luca Cantamessa inizia a gestire la situazione, mentre Elwis Chentre è scatenato e sigla il suo miglior tempo sulla Madonna della Neve, precedendo di 2”5 Marco Strata e 3”0 Cantamessa. Massimo Martasso riprende fiato staccasndo il quarto tempo a 13”1 davanti a Ivan Ferrarotti che prende decisamente il timone di Classe R3C, poi Gagliasso, Tavelli, Arione, Rossi e Gil Calleri-Flavio Bevione che si prendono la soddisfazione di entrare fra i primi dieci della classifica assoluta con la piccola Twingo. Brivido per Tiziano Borsa che esce di strada in un prato, colpisce un palo con la sua Fiesta RRC, riusc endo poi a tornare in strada perdendo 47”1 da Chentre e dan do così addio alla possibilità di lottare per la quarta piazza.

Nonostante si sia quasi al termine della gara i ritiri sono parecchi. Carlo Fontanone-Chiara Bruno, Peugeot 207 R3T si fermano in assistenza, come Silvio Poratto-Stefano Bosco, Clio RS, e Renzo Bertola-Maurizio Grimaldi. La prova è fatale a Carlo Camere-Stefano Demartini, Clio RS ed Alessandro Ferro-Mauro Carlevero, Peugeot 106 XSI. Ad una prova dal termine la classifica è stabilizzata, con distacchi importanti fra i sette classificati. C’è lotta ancora per settima piazza, con Luca Arione, primo di S1600, che ha scavalcato per 8/10 Giacomo Rossi, che è primo di FA7, e vanta 5” netti su Patrik Gagliasso.

PS 9 Vesime (km 7,50; ore 16,53) – Cantamessa fa sua senza sforzo anche l’ultima prova speciale, nella quale Elwis Chentre fa passare un  attimo di brivido al suo navigatore Fulvio Florean. Affrontando un insidioso destra non riesc e a ten ere la corda con la Grande Punto Abarth e scivola nel digradante pendio coperto dalla vigna, riuscendo però a ritorvare la strada e proseguire senza perdere troppo tempo. “C’era una scommessa in atto e miom si sono giocato il tutto per tutto per staccare il miglior tempo”. Nonostante la divagazione il valdostano stacca il seconmdo tempo a 5”4 da Cantamessa, davanti all’attento Marasso che fa meglio del soddisfatto Strata, quindi Ferrarotti, Borsa, che non ha più nulla da rischiare, Arione, Gagliasso, Rossi che non vuole sciupare proprio nel finale la sua bella prestazione e Tav elli che chiude la top ten. La classificfa della top ten ricopia praticamente la situazione alla prova precedente. Solo Gagliasso riesce a scavalcare Rossi, ma il pilota della Clio Williams è soddisfatto così. In questa prova si registra unj solo rtitiro: quello di Matteo Cerutti-Luca Bassignana, in gara con la Rover MG 105 ZR. Sul palco cdi arrivo di piazza San Secondo di Asti passano 69 dei 111 equipaggi che hanno preso il via il pomeriggio precedente.

DIAMO I NUMERI

25° Rally del Tartufo
Iscritti, 115; verificati, 111; classificati, 69; ritirati 42, .

Vincitori Prove Speciali
7 Luca Cantamessa (PS 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9); 1 Elwis Chentre (PS 8) e Daniele Comini (PS 1)

La PS1 è stata fermata dopo il passaggio, in ordine di numero inverso, di 19 concorrenti.

Leader del Rally
Daniele Comini (PS 1); Luca Cantamessa (da PS 2 a PS 9)

S2000 Nessuno contrasta Luca Cantamessa

Tartufo_2013_002Vittoria assoluta e di Classe per Luca Cantamessa e Lisa Bollito che si impongono in stette delle otto prove speciali regolarmente disputate lasciando la prova della bandiera, Madonna della Neve-3, ad Elwis Chentre-Fulvio Florean, che hanno messo cuore ed anima per contrastare la leadership del pilota di Maretto, cercando di compensare così l’inferiorità della loro Grande Punto Abarth nei confronti della Peugeot 207 S2000 dei vincitori. Terza piazza per Massimo Marasso-Marco Canuto che, a differenza del Moscato di fine giugno, complice il gran caldo, non sono riusciti ad essere vicini a Chentre-Florean.

Il rally parte con la prova di Moasca in trasferimento per l’uscita di strada di un concorrente delle categorie inferiori con il conseguente ferimento di due persone del pubblico ed un fotografo assiepato in posizione pericolosa. Cantamessa sale sulla pedana del sabato sera piuttosto rabbuiato e stigmatizza, giustamente al microfono, quella parte di pubblico poco collaborativa nei confronti di piloti ed organizzatori adndando a piazzarsi in posizione pericolosa.

Tartufo_2013_006Domenica mattina splende il sole delle vacanze ed Cantamessa è subito in grado di staccare una tripletta sul trittico Madonna della Neve-Loazzolo-Vesime siglando il miglior tempo in tutte e tre le prove chiudendo così la mattinata al comando assoluto e di classe con 9”9 su Elwis Chentre che lamenta qualche problema di assetto per un set-up non adatto alle prove così sporche. “Sapevano che le speciali erano difficili” commenta il furetto di Roisan, “ma non pensavamo fossero così sporche. Abbiamo un set-up poco adatto che adesso camb ieremo cercando di avvicinarci a Cantamessa”. Teraza piazza assoluta e di Classe S2000 per Massimo Marasso soddisfatto di essere terzo assoluto e sopratutto di riuscire a contenre Tiziano Borsa, che ha staccato decisamente su Madonna della Neve, che ha contenuto a Loazzolo lasciandogli appena 4/10 staccando lo stesso tempo a Vesime. Meno contento Tiaziano Borsa, affiancato come sempre da Carla Berra, che ha pasticciato con la non facile procedura di partenza nella prima prova del mattino a Madonna della Neve, lascinado 13”5 a Cantamessa e, soprattutto, 8” netti a Marasso che si presenta come suo più pericoloso avversario. Nel frattempo sono già due i concorrenti che hanno alzato bandiera bianca. L’Under 23 piacentino Gioel Maria Bertuzzi, affiancato dallaltrettanto fgiovane Fabio Grimaldi esce di strada nel tratto finale della discesa di Loazzolo finendo fuoristrada e staccando una ruota anteriore della sua Peugeot 207 S2000. Un peccato perché nella prova precedente Beruzzi era statao 2/10 più ve4loce di Borsa. Resa anche per Miki Murialdi-Ro0berto Valpreda che sul finire della stessa prova si trovano una gomma bucata e perdono il controllo della loro Peugeot 207 S2000 finendo controllo il rail subito dopo il fine PS. Riescono ad uscire dalla speciale, ma non sono più in grado di rientrare nella speciale successiva.

Cantamessa si impone nel successivo passaggio sulle prove con un tempo complessivo sovrapponibile al passaggio mattutino (peggiora leggermente a Madonna della Neve e Vesime, migliora a Loazzolo) nonostante il fondo stradale sia desiamente peggiorato. Chentre ricalca i tempi de4l mayttino quasi al decimo di secondo ed è soddisfatto delle regolazioni effettuate, anche se ciò non gli permette di avvicinare Cantamessa, che ha ormai acquisito un vantaggio di 18”2. Massimo Marasso ha lasciato poco spazio a Borsa nelle speciali di Madonna della Neve (+1”9) e Loazzolo (+1”4) mentre paga pesantemente la stanchezza nella Vesime in cui concede al portacolori del Biella Motor Team ben 4”9. “ono distrutto dal caldo e dalla stanchezza” commenta al riortdino di Vesime l’enolgo di Neive cercando una bava di brezza per rinfrescarsi. “Lotto con gente molto più esperta di me e fatico moltissimo. In certi momenti penso addirittutras di ritirarmi tanto sono disidratato”. Tiziano Borsa ha ormai completato la sua rimonta nei confronti di Massimo Marasso essendosi portato a soli 4/10 dal langarolo e lo rendono ottimista su un prossimo soprpasso. “bbiamo finalmente trovato l’assetto adatto a queste prove speciali, ed anche allo start della prova riusciamo ad interpretare correttamente le complesse procedute che la Fiesta RRC richiede òper scattare al meglio”.

Tartufo_2013_004Le ultime due prove vedono Cantamessa gestire al meglio la situazione alzando di un filo il piede dall’acceleratore senza correre il rischio di farsi raggiungere dagli avversari. Così è secondo dietro a Chentre per 3” netti sull’ultimo passaggio a Madonna della Neve-3, ma è ancora il migliore nella Vesime finale, complice un “drive through” in una di vigna di Chentre che tenta il tutto per tutto per vincere la speciale (complice anche la scommessa di una cena in ballo). Nonsotante la divzagazione Chentre è secondo in prova davanti a Marasso, cui la sosta a Vesime per il riordino e Bubbio per l’assistenza ha ridato energia segnando il terzxo tempo nellle due prove davanti a Tiziano Boorsa che si gioca il tutto per tutto in un deciso attacco a Madonna della Neve, uscendo però di strada, colnpendo un palo e riuscendo miracolosamente a tornare sulla retta del tracciato, evitando però poi di attaccare nella Vesime finale.

La gara si conclude con il vincitore Luca Cantamessa che feswteggia per la nona volta il successo a Tartufo, quinta per la sua navigatrice Lisa Bollito, salutato dal neo sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo e dall’assessore allo sport Marta Parodi, un successo che condivide con Elwis Chentre e Fulvio Florean, staccati alla fine di 20”6. Massimo Marasso-Marco Canuto rinunciano al terzo posto assoluto, mas lo sono di S2000 ed il risultagto è pien amente soddisfacente per l’equipaggio della Peugeot S2000 che chiude con un vantaggio di 38”9 su Tiziano Borsa-Carla Berra, che hanno dovuto rinunciare ad un podio di Classe S2000 con la loro Ford Fiesta RRC con lo avevano quasi raggiunto.

Iscritti, 6; verificati, 6; classificati, 4; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
7 Luca Cantamessa (PS 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9); 1 Elwis Chentre (PS 8)

La PS1 è stata fermata dopo il passaggio, in ordine di numero inverso, di 19 concorrenti.

Leader di Classe
Luca Cantamessa (da PS 2 a PS 9)

S1600 Luca Arione prende confidenza e va a vincere

Tartufo_2013_009Successo di categoria per il neo papà bis Luca Arione, affiancato da Elena Cestari, che dopo aver preso le misure alla Clio S1600 che guida per la prima volta en tra nella top e chiude al comando la Classe superando Patrik Gagliasso, affiancato dal versiliese Stefano Bacci, in gara test con la sua Clio S1600 di cui vuole riprendere le misure.

Gagliasso parte bene domenica mattina e stacca il decimo tempo assoluto, nonostante fartichi a prendere confidenza con la vettura di Ulivieri, mentre Arione è tre posizioni più indietro anche se diviso dal pilota della New Driver’s team di soli 1”7. Il pilota di santo Stefano Belbo risponde a Loazzolo per 7/10 e fa sua la Vesime per 5”3 entrando nella top ten e prendendo il comando della Classe S1600. “Nelle prime due ho faticato a prendere in mano la Clio S1600 che guido per la prima volta. Inoltre sono fermo da Canelli di inizio anno, perché in questo periodo mi è nato il secondo genito e volevo fare il papà” commenta Arione che è nono assoluto. Gagliasso insegue a 4”3 ed è poco soddisfatto. “Praticamente è una gara test per prendere confidenza con la Clio di Ulivieri che conosco poco. Per questo motivo ho al mio fianco Stefano Bacci, che segue molto da vicino lo sviluppo delle vetture di Ulivieri. Purtroppo non mi trovo e non riesco ad inserire correttamente la Clio nelle curve”.

Tartufo_2013_010La ripartenza del primo pomeriggio vede ancora Arione siglare il miglior tempo a Madonna della Neve per 1”6 con Gagliiasso che replica a Loazzolo per 1”2, quindi Arione allungare a Vesime, prova che decisamente gli piace visto che stacca la settima prestazione assoluta, con 5”1 di vantaggio su Gagliasso. Arione è nono assoluto ed oltre che per la Classe S1600 è anche in duello con la Clio Wiilliams di Giacomo Rossi per l’ottava piazza assoluta. “Ho più confuidenzaq con la Clio, però le prove si sono decisamente sporcate, per questyo motivo ho alzato i tempi”. Dopo sette prove il portacolori del Provincia Granda ha portato a 9”8 il suo vantaggio su Patrik Gagliasso. “Le modifiche che abbiamo effettuato sembrano0 funzionare. Solo che le prove si sono decisamente sporcate ed io ho alzato il ritmo per non prendere troppi rischi”. Le ultime due prove vengono equamente suddivise fra Gagliasso, che vince l’ultimo passaggio su Mado0nna della Neve con 4” netti e Arione che chiude in gloria a Vesime con 5” netti sul Gagliasso e va a terminare la sua gara come primo di Classe S1600 e settimo assoluto dopo aver scavalcaato Rossi e grazie al ritiro di Bosca, chiudendo con 10”8 di margine su Gagliasso.

Iscritti, 4; verificati, 2; classificati, 2; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
5 Luca Arione (PS 3, 4, 5, 7, 9); 3 Patrik Gagliasso (2, 6, 8)

Leader di Classe
Gagliasso (da PS 2 a PS 3); Arione (da PS 4 a PS 9)

N4 Marco Strata in fuga per la vittoria

Tartufo_2013_012Successo senza con dizioni di Marco Strata, affiancato dalla giovanissima Ylenia Garbero, alla sua seconda gara in assoluto, con la Mitsubishi Lancer EVO IX della Evo Motorsport, che supera indenne anche un problema ad un semiasse che lo condiziona su una delle prove mattutine. Più interessato all’attacco a Luca Cantamessa ed Elwis Chentre, il pilota genovese si trova il successo di categoria quasi senza colpo ferire.

Effettuata la passerella di Moasca del sabato sera Marco Strata comincia a macinare prestazioni di grande effetto nelle trde prove della domenica mattina, in cui sigla il terzo tempo assoluto a Madonna della Neve, secondo a Loazzolo e solo quinto a Vesime, in cui rompe il semiasse posteriorwe sinistro ad inizio tratto cronometrato, risultando comunque il migliore della Classe N4. L’avversario più insicdioso sulla carta, il pavese Massimo Brega con Claudio Biglieri, conclude la sua avventura già nella spc iale di madonna della Neve dopo un lungo che lo porta fuoristrada dovendosi ritirare. La lotta per il secondo posto si scatena fra Fabrizio Tardito-Enzo Colombaro, con la Mitsubishi EVO VI e il rientrante dopo sei anni di assenza Fabrizio Bonifacino, affiaqncato da Umberto Tesi, con la Mitsubishi EVO IX. A Madonna della Neve è Bon ifacino ad avere ragione di Tardito, per 1”9, ma il driver di Portacomaro (AT), replica immediatamente a Loazzoloin un colpo solo ben 14”2 mettendo così una seria ipoteca sulla seconda piazza di N4, ribadita a Vesime risultando 2”9 più veloce. Dopo le tre prove del mattino Marco Strata è quarto assoluto e primo di Classe N4, ed è assolutamente ed esclusivamente concentrato sulla classifica assoluta, essendo quarto assoluto a soli 2”5 da Massimo Marasso, terzo. “Siamo andati bene a Madonna della Neve, un’ottima prestazione a Loazzolo. Purtroppo a Vesime si è rotto un semiasse ed abbiamo pagato a Cantamessa 13”. Ora l’assistenza della Evo Motorsport metterà a posto tutto e potremo puntare decisamente al podio” commenta ottimisticamente, ma anche profeticamente, il pilota della VM Motor Team. Dopo appena 22,44 chilometri cronometrati Starta-Garbero hanno già un vantaggio di 1’44”3 su Tardito-Colombaro, 26esimi assoluti, colpiti dalla sfortuna con una foratura all’anteriorre sinistra che li ha leggermente rallentati a Madonna della Neve. La malasorte è in agguato anche all’uscita del parco assistenza di Bubbio, dove l’equipaggio dell’RB Motorsport fora una seconda volta, questa volta l’anteriore destra, riuscendo a c ambiarla e ad arrivare in tempo allo start del secondo passaggio di Madonna della Neve. Terza piazza, con un ritardo di 15”2 per Bonifacino-Tesi, attardarti di 15”2 da Tardito, che ritornano insieme dopo 11 anni, riprendendo un discorso interrotto al Valli del Bormida del 2002 affrontato con una Paugeot 106. “Devo riprendere tutti i meccnismi e la confidenza con la macchina. Perciò affronto le prove speciali con il mio passo senza prendere alcun rischio”.

Tartufo_2013_013La ripetizione delle prove del primo pomeriggio ribadisce uno Strata in forma smagliante secondo assoluto a Madonna della Neve e Loazzolo, terzo a Vesime, risultato che gli consente di superare Marasso fin da Madonna della Neve-2 e di avvicinarsi a Chentre a 8”6. Tardito-Colombarto cedono il secondo tempo di Classe N4 a Bonifacino a Madonna delle Neve, quando giuhngono ad inizio prova un po’ decon centrati per aver sostituito un pneumatico, lasciando 1” di vantaggio all’equipaggio di Millesimo, recuperando prontamente a Loazzolo e Vesime. A due prove dalla fine Strata è terzo assoluto e molto concentrato nella sua cac cia al podio. “Ho recuperato un po’ di terreno su Chentre ed allungato decisamente su Marasso (che a quel punto insegue a 25”2). I distacchi sono contenuti e tutti giochi sono ancora apaerti”. Soddisfatti per lo spettacolo messo in scena nelle prove, Tardito-Colombaro inseguono a 3’40″0 e precedonop Bonifacino-Tesi di 23”7. Le ultime due prove vedono l’attenzione di tutti concentrata sul duello per la seconda piazza assoluta fra Strata e Chentre, ma il valdostano è scatentato, ed il genovese intelligentemente non rischia di compromettere un podio che vale tanto oro quanto pesa. Alla fine chiude terzo assoltuo e primo di classe davanti a Tardito-Colombaro, 24esimi assoluti, in ritardo di 4’56”8, che lasciano spazio nelle ultime due prove a Bonifacino-Tesi, sempre più arrembanti con la loro Mitsubishi che chiudono con appena 16”3 di ritardo dall’equipaggio astigiano

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 4; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
8 Marco Strata ( 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Marco Strata (Da PS 2 a PS 9)

R3C Il duello Bosca-Ferrarotti premia l’emiliano

Tartufo_2013_014Scatenati in un duello dalle prestazioni esaltanti, Alessandro Bosca-Roberto Aresca e Ivan Ferrarotti Gabriele Romei scalano le posizioni nobili della classifica portando alle stelle anche un duello fra preparatori, visto il confro0nto fra Balbosca (Bosca) e Gima. (Ferrarotti) lasciando agli altri due equipaggi, Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero e Pierluigi Maurino-Samuele perino solo le posizioni di rincalzo.

Tartufo_2013_015Alessandro Boscva parte subito con tutte le intenzioni di stare ai vertici della classifica, siglando il quinto tempo assoluto a madonna della Neve, infilandosi in  mezzo al pokerissimo dei velocissimi delle 4×4 (precedendo addirittura Borsa), precedendo di 6”6 Ferrarotti, con Tavelli terza forza davanti a Maurino. Borsa rientra fra i primi cinque della classifica assoluta nelle seguenti Loazzolo e Vesime, con Alessandro Bosca costantemente sesto, precedendo Ferrarotti di 3”7 a Loazzolo e 3”netti a Vesime. Dopo le tre prove del mattino Alessandro Bosca-Roberto Aresca sono sesti assoluti, abbastanza soddisfatti. “Tutto a posto, siamo i prikmi di classe e primi di Due Ruote Motrici. Roispetto alle vetture 4×4 patisco molto le ripartenze e lo sporco. Se le prove fossero più veloci si potrebbe anche pensare a qualcosina in più. Comunque mi godo lo splendido duello  con Ivan Ferrarotti”. Il pilota di Carpineti (Reggio Emilia) insegue Bosca a 13”3. “Ho faticvato parecchio sui Madonna della Neve questa mattina, le altre due sono andate molto meglio. È una bella battaglia con Alessandro Bosca, anche se non voglio correre rischi e vedere assolutamente il traqguardo. Per me queste prove sono assolutamente nuove, le ho fatte una decina di anni fa ed ovviamente non me le ricordo. Torno dopo un anno con Gabriele Romei, ma con lui non ci sono problemi di feeling”. Terza piazza per Gianluca Tavelli che insegue Ferrarotti a 22”8. “Non vado d’accordo con i bivi ed ho fatto due lunghi. La prova dove sono andato meglio è Loazzolo”. Chiude a 12”6 da Tavelli Pierluigi Maurino soddisfatto delle sue performance. Il secondo passaggio a Madonna della Neve vede nuovamente Bosca scatenato, al punto che stacca il quarto tempo assoluto, lasciandosi dietro anche Borsa e Marasso, migliorando il passaggtio prec edente, quando il fondo era più pulito, di 5/10. Seconda posizione a 7”2 per Ferrarotti che peggiora di appena 1/10 il suo passaggio precedente. Maurino è terzo, approfittando della difficile interpretazione della prova da parte di Tavelli che non trova il ritmo e lascia 2”4 al pilota pinerolese. Loazzolo vede Ferrarotti ancdare all’attacco e siglare ilsesto tempo assoluto precedendo Bosca di 3”7, seguiti da Tavelli che riprende la sua posizione dasvanti a Maurino. Il secondo passaggio a Vesime è decisivbo per le sorti della gara e rischia di estromettere i due principali contendenti per l’assoluta. Alessandro Bosca tocca nelle ultime curve della speciale staccando una ruota. Riesce ancora a chiudere la speciale in ottava posizione assoluta con 1”9 di ritardo da Gianluca Tavelli che cambia marcia ed entro di prepotenza nella top ten segnando il sesto tempo. Brivido anche per Ivan Ferrarotti che si gira in prova speciale e sigla il terzo tempo con un ritardo di 3”3 da tavelli riuscendo comunque a concludere; quarta piazza per Maurino che chiude la sfilata delle Clio R3C. Dopo la prova di Vesime Bosca-Aresca fermano la loro vettura a bordo strada non riuscendo a raggiungere il successivo riordino. Prencde il coman do a questo punto Ivan ferrarotti che sale in sesta posizione assoluta e gode di 46”1 di vantaggio su Tavelli, che a sua volta precede Maurino di 21”5. Nonostante le posizioni siano concolidate, sia nell’assoluta, sia in Classe R3C, Ferrarotti si scatena nelle ultime due prove segnando il quinto tempo assoluto in entrambi i tratti cronometrati. Alla fine  Ivan Ferrarotti-Gabriele Romei chiudono in sesdta èpposizione assoluta, risultando i migliori delle Due Ruote Motrici e chiudendo nel migliore dei modi la loro trtasferta astigiahna. Tavelli-Cottellero, chiudono secondi di Classe R3C e decimi assluti con un ritardo di 1’00”6 da Ferrarotti e con un margine di 49”0 netti su Pierluigi Maurino-Samuele Perino, che vivono il brivido del lungo proprio nell’ultima speciale.

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 3; ritirati, 1.

Vincitori Prove Speciali
4 Alessandro Bosca (2, 3, 4, 5); 3 Ivan Ferrarotti (6, 8, 9) 1 Gianluca Tavelli

Leader di Classe
Alessandro Bosca (Da PS 2 a PS 7); Ivan Ferrarotti (Da PS 8 a PS 9)

R3T Il tester Vallino, fa sua la categoria

Tartufo_2013_016Vittoria di Classe R3T per Claudio Vallino-Tiziana Desole in gara test per sistemare gli assetti della loro 500 Abarth della Effemme, in una categoria che presentava al via tre concorrenti a bordo di tre vetture dai marchi differenti.Vallino sfrutta il ritiro di Carlo Fontanone-Chiara Bruno che per gran parte della gara avevano dominato la situazione prima di fermarsi

Partenza a razzo di Carlo Fontanone che a Madonna della Neve che segna il 21esimo tempo assoluto con la Peugeot 207 R3T che lascia a 14”3 la Citroen DS3 di Carlo Berchio, affiancagto da Mirko Perrone, che lui stesso prepara. In difficoltà  Claudio Vallino, che lascia 16”1 causa un braccetto della ruota c he si fila e rischia di lasciare il pinerolese di Altare a piedi. Fotn anone è ancora il migliore nella successiva Loazzolo, ma Vallino si avvicina e paga appena 8/10 e recupera la seconda posizione di classe superando Berchio. La terza prova vede ancora una volta Fontanone allungare staccando Vallino di 7”7. Dopo le prime tre prove Fotnanone-Bruno sono 17esimi assoluti soddisfatti delle loro prestazioni al rientro in gara c on la 207 R3T dopo la rottura del motore al Valli del Bormida. Vallino insegue a 24”6 ma più del risultato è attento all’evoluzione delle perormance della vettura. “Essendosi sfilato il braccetto della ruota siamo fuori conv ergenza. Ora cerchiamo di metterlo a posto e poi di migliorare i nostri tempi”. Carlo Berc hio si diverte con la Citroen che lui stesso ha preparato inseguendo Vallino a 56”1. La ripetizione delle speciali vede nuovamente Fontanone al comando con un ottimo 17° assoluto nella speciale prova di Vesime-2 dove ripete al decimo di secondo il tempo fatto registrare nel passaggio precedente. Claudio vallino è sempre secondo di Classe R3T, e concretizza le sue previsioni abbassando di una manciata di secondi il tempo del passaggio precedente, entrando due volte fra i migliori venti dell’assoluta, ri8scendo anche siglarre il miglior tempo di Classe R3T a Loazzolo, dove recupera in un sol colpo 4”8 a Fontanone, quindi Berchio che prosegue tran quillo con il suo passo. A due prove dal termine Fontanone-Bruno sono 18esimi assoluti e continuano con il loro passo. “Abbiamo fatto un bel teswstacoda su vesime, che pure abbiamo vinto. Per il resto tutto sta andando alla perfezione”. Vallino insegue a 27” netti e morde il freno. “Abbiamo sistemato la 500 e a desso i tempi sono soddisfacenti. Abbiamo migliorato in tutte le prove nonostante si siano sporcate moltissimo ed abbiamo vinto anche vingto la classe nella speciale di Loazzolo dove abbiamo siglato il 19° tempo assoluto. Se fossimo partiti con il piede giusto fin dall’inizio avremmo potuto lottare con Fontanone per la vittoria di Classe R3T, anc he se manc hiamo di 30-40 cavalli rispetto alla Peugeot” commenta il pilota della Meteco Corse, mentre Berchio si gode la sua gara,a nche se ha già accumulato un ritardo di 2’15”4 da Fontanone.

Tartufo_2013_017Il colpo di scena si verifica nel trasferimento verso lo start di Madonna della Neve quando Fontanone-Bruno sono costretti ad abbanonare per rottura del motore. Vallino è pronto A prendere il comando delle operazionmi e onora la prima posizione staccando il 18° tempo assoluto a Madonna della Neve, vincendo anche l’ultima prova speciale per concludere in crescita al 23° posto assoluto, lasciando alle sue spalle Carlo Berchio-Mirko Perrone che pagano al pilota di Angrogna (TO) 2’25”1.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 2; ritirati, 1.

Vincitori Prove Speciali
5 Carlo Fontanone (2, 3, 4, 5, 7); 3 Claudio Vallino (6, 8, 9)

Leader di Classe
Carlo Fontanone (Da PS2 a PS 7); Claudio Vallino (da PS 8 a PS 9)

A7 La grande rimonta di Andrea Motton-Erika Tappa

Tartufo_2013_018Gara dal doppio volto per Andrea Motton ed Erika Tappa che iniziano le prove del mattino con una “svogliatezza” da parte del pilota che li porta a centro classifica della Classe A7. Alla terza prova di domenica suonano la cartica e da quel momento prendono il comando senza più lasciarlo fino alla fine. Peccato man chi il confronto con Martco Scaglione-Daniela Demaria che sono i dominatori della prima prova, ma escono troppo presto di strada.

Partenza al fulmicotone per la Peugeot 206 RC di Marco Scaglione-Daniela Demaria che si impongono a Madonna della Nev e con un ottimo 33° tempo assoluto, lasciandosi dietro la vettira gemella di Domenico Curatolo-Davide Gatti che pagano 6” netti seguiti ad altri 2” netti da Alessandro Tasso-Alberto Veronese, con la Clio RS. Andrea Motton-Erika Tappa sono a 9”2 e sembrano n on poter rimanere nella scia delle due Peugeot. Il primo colpo di scena avviene nella successiva Loazzolo, con Scaglion e-Demaria che sdi girnao nell’inversione dopo il paese e colpiscono il rail rimanendo fermi in prova. Sale perciò alla ribalta Domenico Curatolo, miglior tempo della Classe N3, che precede Andrea Motton di 2”6 e Luca Cirio-Gianluca Saglietti, anche loro su Clio RS di 5”5. La terza prova vede finalmente svettare Motton-Tappa, che cambiano passo e siglano il 26° assoluto precedendo di 6”2 Alessandro Tasso e di 6”4 Luca Cirio che si esalta nella prova di casa e di 19”1 il leader della Classe A7 Domenico Curatolo. Al primo intervallo della giornata Motton-Tappa si sono portati al comando, recuperando in una sola prova dalla 46esima alla 33esima posizione assoluta. “Sta andando tutto per il meglio” commenta il portacolori del VM Motorsport “semplicemente a Madonna delle Grazie ed a Loazzolo ho guidato malissimo io”. Il figlio del vice sindaco di Vesime, Luca Cirio è il più insidioso inseguitore di Motton, staccato di 9”9. “Una grande prestazione la sua” commenta l’esperto navigatore di Canelli “Pupo” Saglietti. “È solo alla sua seconda gara, e la prima è stata il Tartufo dell’anno scorso con una 106 FN2. Un gran bel salto di qualità”. Terza piazza per Domenico Curatolo, staccato da Motton di 13”3 che ha perso tre posizioni in classe nella prova di Vesime sbagliando un b ivio e girando dalla parte sbagliata: “Il bivio non era fettucciayto ed ho preso la direzione sbagliata. Però ho sbagliato io” commenta con la solità onesta mentale il carrozziere di Santhia (VC). “Un v ero peccato perché ero primo con 5”8 di vantaggio”. Ad appena 6/10 da Curatolo insegue Alessandro Tasso che deve riprendere confidenza con la Clio RS. “Faccio una gara l’anno. La macchina è mia e marcisce in garage visto che la uso così poco”. Segue a 39”9 da Tasso Carlo Camere, affinacato da Stefano Demartini che ha dovuto rallentare a Loazzolo dopo l’uscita di Scaglione “ma ho perso poco tempo in quel frangente, mentre ho lasciato secondi preziosi per alcuni errori miei”, che ha appena scavalcato per 1”9 Luca Canna-Marco Vanelli che stanno imparando ad usare i cerchi da 16” sulla Clio RS, quindi Silvio Poratto-Stefano Bosco che affrontano la loro gara con il passo tranquillo che li contraddistingue.

Tartufo_2013_019La fase centrale della gara vede Motton-Tappa consolidare il loro vantaggio sugli inseguitori. Vincono il ripassaggio su Madonna della Neve, abbassando la loro precedente prestazione di 3”1, con Tasso che va all’attacco del podio e paga 1”2 a Motton, ma infligge 7” netti a Curatolo e 7”6 a Luca Cirio, rovesciando la classifica che vede Andrea Motton sempre più al comando delle operazioni, ma Tasso passare dal quarto al secondo posto di Classe A7 coon un ritardo di 15”1, poi Curatolo con 3”6 di ritardo e Luca Cirio che esce momentaneamente dal podio che insegue Curatolo a 2”8. A Loazzolo nonostante Motton-Tappa abbassino il loro tempo precedente di 3/10 (non è un gran che, ma la prova si è decisamente sporcata) siglano solo il terzo tempo preceduti di 2”4 da Tasso-Veronese, che insistono nel loro attacco e di 1” netto da Curatyolo, con Cirio quarta forza in campo. A Vesime i due fidanzati di Moncalvo (e Grazzano Badoglio) non migliorano il loro tempo, ma tornano ad essere i più veloci con 4”2 su Tasso, che oprmai è la seconda forza in campo, quindi Cirio a 8”7 e Cufratolo a 13”1 che dimostra quanto poco gradisca la speciale di Vesime. Al riordino di vesime del pomeriggio inoltrato Andrea Motton-Erika Tappa si presentano in 31 esima posizione assoluta, dimostrando una serenità di gestione della gara invidiabile. Alessandro Tasso-Alberto Veronese inseguono a 16”9 e sono contenti dell’impulso che hanno dato al loro ritmo di gara che ha permesso loro di recuperare due posizioni in classifica di Classe. Nell’ultima prova Luca Cirio-Gianluca Saglietti, che pagano un ritardo di 15”4 da Tasso, hanno scavalcato per 1”3 Domenico Curatolo-Davide Gatti, che dopo uno spavento sulla seconda madonna delle Grazie, procedono con maggior cautela dovendo aqnche salvaguardare una frizione che fa le bizze. A seguire Canna-Vanelli che nel corso della seconda tornata hanno alzato il ritmo, pur risucendo a superare Camere-Demartini c he hanno pagato 30” al Controllo Orario di uscita assistenza dovendo cedere una posizione ed il soddisfatto Silvio Poratto, affiancato da Stefano Bosco che sembra preoccuparsi poco della gara altrui, divertendosi con la propria. Le ultime due prove speciali vedono mantenrersi la rigida classifica, con Motton-Tappa per due volte più veloci di Tasso-Veronesi a loro volta inseguiti da Cirio-Saglietti e da Curatolo-Gatti. Non sono così fortunati Silvio Poratto-Stefano Bosco che non riescono nemmeno ad entrare nell’ultima speciale di Vesime a causa di un ammortizzatore che si sfila, mentre Carlo Camere-Stefano Demartini, toccano violentemente sotto la scocca, piegano la scatola del cambio e rimangono senza marce. Sul trasguardo Andrea Motton-Erika Tappa concludono 27esimi assoluti, con un vantaggio di 22”1 su Alessandro Tasso, affiancato da Alberto Veronese, che, dopo aver scrostato la ruggine, ha dimostrato di avere un ottimo passo da gara, quindi il quasi debuttante Luca Cirio con Gianluca Saglietti a 57”5 da Motton, autore di una seconda parte di gara piuttosto attenta, seguito a 5”6 da Domenico Curatolo-Davide Gatti, che dopo gli ottimi exlpoit iniziali, tengono una condotta di gara molto più prudente. Chiusono la fila della Classe A7 Luca Canna-Marco Vanelli, protagonisti di una gara senza rischi.

Iscritti, 9; verificati, 8; classificati, 5; ritirati, 3.

Vincitori Prove Speciali
5 Andrea Motton (4, 5, 7, 8, 9); 21 Marco Scaglione (2), Domenico Curatolo (3) e Alessandro Tasso (6)

Leader di Classe
Marco Scaglione (PS 2); Domenico Curatolo (PS 3); Andrea Motton (da PS 4 a PS 9)

FA7 Nessuno insidia Giacomo Rossi-Matteo Barbero

Tartufo_2013_020Inavvicinabili. Semplicemente inavvicinabili. Giacomo Rossi e Matteo Barbero sono i dominatori incontrastati della Classe FA7 vincendo tutte le prove speciali con la loro Clio Williams curata dalla MG Sport lasciando il compito Valerio Giribaldi-Alberto Bo di fedeli scudieri. La Classe più numerosa del rally, con ben 14 iscritti e verificati è an che una delle più fallose, visto che solo sei dei suoi protagonisti vede il palco finale.

Il rally comincia domenica mattina con Rossi-Barbero subito protagonisti. Autori del 13° tempo assoluto, tanto per prendere le misure alla vettura, lascdiano a 8”5 il detertminato Renzo Bertola, affiancato da Maurizio Grimaldi, quindi a 12”8 Gianluca Tanzi affiancato dal “tutor” Fabio Servi. L’esperto Mario Viotti, con Elio Tirone è quarto a 14”4 e precede di 4/10 Valerio Giribaldi-Alberto Bo, sesto Falvio Tarantino che ha al suo fianco il giovanissimo navigatore del figlio Simone Grande. Una roottura impedisce alla Uno Turbo di Livio Omodé-Giuseppina Monticone di entrare nella prima prova speciale registrando il primo ritiro di categoria. Da Loazzolo si instaura il regime che durerà per tutta la gara. Giacomo Rossi primo e nella top ten dei più veloci in prova, Valerio Giribaldi secondo, in questo caso a 10”7. A seguire Viotti, a 14” netti che fa meglio di un solo decimo di Gianluca Tanzi. Quinto Tarantino, poi Gianni Soave con Riccardo Imerito, alla sua prima esperienza con la Clio Williams, seguiti ad 1” netto da renzo Bertola che comincia a vivere la sua crisi di freni. Con questo risultato Rossi entrato nella top ten della classifica assoluta, passando dal 12° all’8° posto, per non uscirne più. A Vesime Rossi è nono assoluto, Giribaldi insegue a 8”2, poi a 12”1  Tarantino che prende sempre più confidenza, seguito da Viotti, Bertola, e Pierino Lavino Zona-Alessandro Forto, che però incappano in una partenza anticipata che costa loro 10” di penalità. La prova registra la prima consistente ondata di ritiri. Gianluca Tanzi rompe il pedale dell’acceleratore della sua Renault Clio Williams e si ritira perdendo la terza posizione di classe.

Tartufo_2013_022Toccata dopo un paio di chilometri di prova per la Peugeot 205 GTI di Ermanno Savoiardo-Marco Curcio, mentre Gianluca Perosino-Ilaria Camoirano fermano la loro BMW 318 Is sul tetto. Dopo le prime tre prove Rossi-Barbero sono solidamente ottavi assoluti. “Dopo il Moscato la MG Sport ha trovato l’assetto giusto per la mia Clio Williams che ora sento particolarmente in mano ed ii tempi escono” commenta il pilota della Due GI Sport. Segue Valerio Giribaldi, attardato di 33”9 che dopo l’incertezza iniziale a Madonna della Neve ha trovato il suo passo, che è inseguito a 10”6 da Mario Viotti, che pur nella giornata soleggiatas vede tutte le stelle del firmamento a c ausa di una costola rotta che si fa pparticolarmente sentire nelle curve a sinistra. Alle spalle dell’esperto astigiano, a soli 2”3 c’è Flavio Tarantino, che in questa prova ha scavalcato Renzo Bertola. “Devo assolutamente arrivare alla fine. Per la prima volta ho al mio fianco Simone Grande, che ha disputato due gare con mio figlio e non ha mai visto il palco arrivo” commenta il pilota-preparatore di Roletto. Renzo Bertola paga 56”3a Giacomo Rossi ed è piuttosto deluso. Dopo l’ottimo inizio a Madonna della Neve, secondo tempo di Classe FA7, sta pagando un problema ai freni che rallenta la sua corsa. Sesta piazza per Giuseppe Garziano, affiancato da Marco Rosso, distrutto dal caldo.

Tartufo_2013_021Gaicomo Rossi guarda la classifica assoluta per la conquista dell’ottava piazza, misurandosi con la Clio S1600 di Luca Arione e dopo il secdondo passaggio su Madonna della Neve sono appaiati con lo stesso tempo al decimo di secondo. Rossi fa sua anche Madonna della Neve davanti al solito Giribaldi, poi Bertola che ha i freni a posto e riprende il suo ritmo di gara, inseuguito da vicino da Flavio Tarantino (appena 5/10) che a sua volta vede l’ombra di Mario Viotti a 8/10. Gianni Soave ha maggior confidenza con la Clio Williams e segna il sesto tempo, scavalcando in classifica generale Giuseppe Garziano, anc he se per soli 2/10. Non arriva in prova Marco Orlando, navigato da Arianna Ravano, che ha problemi di alternatore fin dalla passarella del sabato sera (è ripartito con il Super Rally) cui si sono aggiunti anche problemi di cambio. Fabrizio Timoneri-Andrea Lana capottano con la loro Opel stra costringendo il dirtettore di gara a sospendere le partenze. Rossi è ottavo assoluto a Loazzolo e semb ra poter alungare su Arione (1,5”) quindi Giribaldi, Viotti che respinge l’assalto di Tarantino rifilandogli 9/10, poi Bertola, cui sono tornati i rpoblemi ai freni e Soave. Vesime vede Arione attaccare Rossi, che è costantemente più veloce di FA7, con Giribaldi che accelera di 2”2 rispetto al passaggio precedente, si avvicina a Rossi e paga solo 3”2 , poi Viotti saldamente terzo a 13”9, Tarantino a 15”7, e Bertola che perde terreno per problemi ai freni ed è staccato di 28”5, seguito da Giuseppe Garziano che torna fra i primi sei. Si ferma prima della prova Pierino lavino Zona per problemi di alternatore. A due prove dalla fine Rossi è sempre ottavo assoluto, anche se Arione si è avvicinato a 5/10. “Sto guardando la classifica assoluta, ma non voglio rischiare di compromettere tutto dopo la botta data al Valli del Bormida”. Giribaldi  insegue a 53”1 soddisfatto dell’andamento delle sue prestazioni, con Mario Viotti che mantiene il suo terzo posto con appena 4”2 su Tarantino che sembra non voler attaccare per poter raggiungere il traguardo tranquillamente. Seguono Berttola, sempre tormentato da problemi ai freni, che però ha un netto margine su Soave che ha un ritardo di 1’21”4 dal pilota di Cossano Belbo, con Giuseppe Garziano, distrutto dal caldo, a chiudere la fila. Le ultime due prove cambiano poco la situazione di classifica. Renzo Bertola si convince che non può risolvere il problema ai freni e non esce dal parco assistenza. Rossi alza prudentemente il peide, segnando il decimo tempo assoluyto a Madonna della Neve ed il nono a Vesime, non difendendo l’ottava piazza dall’attacco di Arione. Alle sue spalle Giribaldi mantiene un buon ritmo, con Flav io Tarantino che accelera il passo per superare Mario Viotti, quindi Soave a Garziano che si scambiano la quinta posizione.

Sul palco finale Giacomo Rossi-Matteo Barbero chiudono noni assoluti scavalc ati nell’ultima speciale anche da Patrik Gagliasso (Clio S1600)  annche se solo per 3/10, ma sono nettamente primi di Classe FA7 e solidamente frza i migliori dicie della cvlassifica assoluta, raggiungendo così la posizione che il pilota di Mango (CN) si era prefisso. Valerio Giribaldi-Alberto Bo chiudono con un ritardo di 1’03”1 confermandosi la seconda foza in classe (hanno segnato il secondo miglior tempo in sette delle otto prove regolarmente disputate) e precedono Flavio Tarantino-Simone Grande che proprio nell’ultima speciale scavalcano, anche se solo per 2”3, Mario Viotti-Elio Tirone. Decisamente più staqccati Giuseppe Garziano-Marco Rosso, che proprio nell’ultima prova scavalcano di 2”1 Gianni Soave, affiancato da Riccardo Imerito, che comunque riesce a portare a termine il tormentato esordio con la Clio Williams.

Iscritti, 14; verificati, 14; classificati, 6; ritirati, 8.

Vincitori Prove Speciali
Gaicomo Rossi ( 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Giacomo Rossi (da PS 2 a PS 9)

R2B Gil Calleri il più veloce nella classe che vede tutti al traguardo

Tartufo_2013_023Dominio pressoché assoluto di Gil Calleri-Flavio Bevione con la Twingo R2 B della Gima che si impongono in sette delle otto prove fregolarmente regolano la lasse R2B delle piccole del futuro, che si dimostrano particolarmente affidabili arrivando tutte al traguardo.

Calleri impone subito la sua legge a madonna della Neve dove stacca il 14° tempo assoluto e prende 8”9 di vantaggio0 su Ivo Cocino-Fabrizio Piccinini che portano all’esordio italiano della Peugeot 208 R2B della Scacco matto di Antonio Rotella, poi Manuel Lugano-Alessandro Pozzi sulla seconda Twingo a 15”6 che mettono subito un congruo vantaggio sui lokmbardi Davide Campochiaro-Gianluica Pirotta, attardati di 25”5 da Calleri. Il brivido più grosso la Classe R2B lo corre nella successiva Loazzolo, quando Calleri-Bevione si girano in una desstra veloce, ma molto sòporca e debgbono manovrare, lasciando, secondo il loro camera-car 12”3. La prova la vincono Cocino-Piiccini che precedono di 5”7 Lugano-Pozzi e di 5”9 Calleri-Bevione che vedono ridurre il loro margine di vantaggio a sooli 3” netti in classe, ma mantengono la leadership di R2B. Vesime riporta Calleri prepotentemente al comando davanti a Cocino, Lugano e Campochiaro, sicché si arriva al primo riposo di Vesime con Calleri 16° assoluto. “Sono sempre stato a comando, ma che jolly ho giocato a Loazzolo. Fortunatamente la Twingo è rimasta in strada ed abbiamo potuto proseguire senza danni e perdendo pochissimo tempo”. Ivo Cocino insegue a 7”5. “La Peugeot 208 è assolutamente nuova e tutta da capire. Ad un certo punto si è accesa una spia rossa, ma non avevo la più pallida idea di cosa fosse. Allora ho alzato il piede”.

Tartufo_2013_024Terza piazza in classe  e seconda di Trofeo Twingo per Manuel Lugano in ritardo di 28” da Calleri e guarda con attenzione alla classificda del Trofeo Twingo, ed ha un vantaggio di 25”4 su Campochiaro che guida una T&wingo fuori assetto e preferisce non rischiare. La strada si sporca, e la piccola Twingo patisce la situazione, ma Calleri rimane comunque il più veloce in classe nel secondo passaggio sulle speciali, riuscendo comunque a migliorarsi sia a Loazzolo (in cui si era girato nel precedeente passaggio) ed anchye a Vesime dove segna il 14° tempo assoluto. Ivo Cocino prende più confidenza con la 208, ma non monta gomme nuove, come sarebbe necessario per abbassare i tempi sulla speciale, rimanendo comunque sempre secondo di Classe R2B, davanti a Manuel Lugasno e Davide Campochiaro. A deu prove dalla fine Calleri-Bevione sono risaliti fino alla 15esima popsizione assoluta, seguiti a 31”5 da Cocino-Piccinini, quindi a 1’06”4 Lugano-Pozzi e Camppochiaro-Pirotta a 2’01”9. Le ultime due prove speciali non offrono eccessive emozioni. Calleri è velocissimo a Madonna della Neve, dove stacca il decimo tempo assoluto e più conservativo sulla vesime finale, dove è 16° chiudendo la gara in 14esima piazza assoluta. Cocino-Piccinini restano secondi con un ritardo di 1’04”9, quindi Lugano-Pozzi a 2’37”1 seguiti da Campochiaro-Pirotta, che grazie ad un colpo di reni finale segnano il terzxo tempo di classe e riportano il ritardo da Lugano sotto il miinuto (53”1 per la precisione).

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 4; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
7 Gil Calleri (2, 4, 5, 6, 7, 8, 9); 1 Ivo Cocino (3)

Leader di Classe
Gil Calleri (da PS 2 a PS 9)

N3 Claudio Nebiolo Vince sul campo la sfida con Elio Seghesio

Tartufo_2013_025Successo senza possibilità di dubbio per il pilota di Portacomaro (AT) Claudio Nebiolo, affiancato come sempre dalla moglie Katia Cavallotto che duella per più di metà gara con l’albese Elio Seghesio, affiancato da Luca Santi, riuscendo ad essere costantemente più veloce in tutte le speciali.

Nebiolo comincia nel migliore dei modi con un ottimo 19° assoluto a Madonna della Neve, che gli fa subito guadagnare 15”9 su Seghesio, che inteerpreta male la prova. Terzo tempo per il primo dei due equipaggi del “Progeytto Giovani” della Lanterna Corse, Fabio Fwerrando, affiancato dall’esperto Paolo Rocca, che paga 28”3, mentre finisce subito ko per una cambiata sbagliiata che  manda il motore in fuori giri l’altro pilota del “Progetto Giovani” Mattia Casazza, che aveva al suo fainco Marco Gallizia. Nebiolo contina a segnare il miglior tempo anche a LoaZZOLO E Vesime, seguito in fila indiana da Seghesio e Ferrando. Così al primo riordino l’equipaggio del Provincia Granda si presenta in 19esima posizione assoluta, ed ha accumulato un vantaggio di 24”2 su Seghesio, e di 1’16”7 su Ferrando proteso più ad apprendere i segreti dei rally che a tentare di conquistare tempi di prestigio.

Tartufo_2013_026La seconda tornata sulle prove conferma quanto fatto vedere nella prima. Nebiolo continua a segnare tempi di valore soprattutto a Madonna della Neve dove è 16° assoluto, prova che invece si conferma ostica per Seghesio che paga ben 16” al pilota astigiano. Non solo, il pilota albese è protagonista di un dritto sugli ultimi tornanti della prova speciale di Vesime che fa finire il pilota della Sportt Management in un fosso da cui non riesce a cavarsi d’impiccio dovendosi ritirare. Nebiolo, che transita sulla speciale due minuti dopo, alza il piede in modo deciso e sigla il 37° tempo assoluto, prestazionme che lo fa precipitare dal 17° al 22° posto nella classifica assoluta, ma a due prove dal termine gli dà un van taggio particvolarmente cosnistente di 2’35” su Fabio Ferrando che prosegue il suo apprendistato. Le ultime due prove non dicono nulla di nuovo. Nebiolo si conferma velocissimo, pur gestendo la situazione che senza Seghesio non offre stimoli agonisti, a Madonna della Neve dove segna il 19° tempo assoluto e chiude 19° in classifica generale con il vantaggio di 3’43”8 su Fabio Ferrando, ben contento di aver portato a termine un difficile apprendistato come il 25° Rally del Tartufo.

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 2; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 8 Claudio Nebiolo (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Claudio Nebiolo (da PS 2 a PS 9)

A6 Marco Petracca sfiora la top ten anche senza la spinta Melifiori

Tartufo_2013_027Successo netto di Marco Petracca-Fzabrizio Soncin che si trovano la strada spianata dai guai prima e dalla rottura poi della Saxo di Gianmaria Melifiori-Enrico Ghietti che si conferma velocissimo in prova e che avrebbe potuto dare vita alla ripetizionee del duello stellare messo in scena da Petracca e Melifiori al Moscato di fine giugno. Senza l’ombra incombente di Melifiori il pilota di Torfarello è rimasto prudentemente nei suoi limiti, sena mai entrare nella top ten assoluta delle prove speciali, chiudendo comunque con oltre due minuti di vantaggio sul secondo classificato, Frank Mastrazzo con al suo fianco Jody Capitanio.

Tartufo_2013_028La gara si apre con l’atteso confronto fra Melifiori e Petracca con il pilota di Lagnasco che ottiene il nono tempo assoluto sulla Madonna della Neve e rifila 7” netti a Petracca che monta delle Pirelli con le quali non ha confidenza. Che la lotta sia ristretta questi due equipaggi lo si capisce dal fatto chye il terzo classificato, Frank Mastrazzo, paga ben 24” precedendo di 12”1 il rientrante Moreno Voltan, con Gabriele Celesia al quaderno delle note, quindi  Stefano Blessent-Andrea Bossuto e Claudio Amerio-Claudio Pistone. La svolta della gara si verifica già nella seconda prova speciale, la Loazzolo quando Melifiori-Ghietti toccano uno scalino e stallonano una gomma perdendo 13’27”8 da Petracca, che a sua volta colpisce le balle di paglia nella chicane, danneggiando ula porta lato guidatore. Mastrazzo si avvicina a Petracca e lascia al portacolori del Road Runner Team appena 3”8, ed è seguito da Moreno Voltan in ritardo di 18”. A seguire Blessent, Amerio, Giulio Sandrone-Ivo Isaia. Con un ritardo incolmabile Melifiori-Ghietti capiscono che la loro unica possibilità è tirare al massimo in pprova, cercando di concludere o0gni spec iale più in alto possibile in classifica assoluta. Ed è quello che fanno a Vesime, dove sono decimi assoluti con 10”3 su Pwetracca, che ha appena 1”7 su Mastrazzo. Più indietro tutti gli altri a cominciare da Blessent, quindi Sandrone che fa meglio di Amerio per 2”1. La rottura della frizione alla sua Citroen C2 costringe al ritiro l’orgasnizzatore del prossimo Rally d’Inverno, Moreno Voltan, che era rimasto lontano dalle prove speciali (come pilota) per un anno esatto. Dopo le prove del mattino Petracca è 13° assoluto, ma non è soddisfatto non essendo riuscito ad esprimersi al meglio con le gomme. Il suo vantaggio su Mastrazzo è di 22”5 con il panettiere di Nizza Monferrato che accusa una certa instabilita della sua Saxo VTS nelle prime due prove speciali. Dopo Mastrazzo il divario si fa pesante. Blessent terzo è a 1’18”9 e dimostra di non gradire il fondo sporco che ha carettarizzato già questo primo passaggio sulle prove. Amerio insegue Blessent a 12”1 ed è soddisfatto della sua Saxo Maxi made in OVS anche se distrutto dal caldo; A soli 4”6 da Amerio c ‘è Sandrone che ha rotto la leva del c ambio a fine Vesime, ed è strato costretto a percorrere gli ultimi due chilometri in seconda, quindi Gabriele Balzola-Barbara Valenzano, che proprio nell’ultima prova hanno scavalcato la Citroen C2 di Alessandro Mussa-Roberto Cesarotto, seguiti ad oltre 11 minuti da Melifiori-Ghietti che vogliono continuare e non solo per onor di firma.

Il secondo passaggio sulle prove speciali non provoca eccessivi scombullosamenti. Melifiori è il più veloce a Loazzolo, poi il suo motore cede del tutto chiudebndo così una gara che era inziata sotto il segno delle difficoltà. Petracca non ha problemi a dimostrarsi il più veloce a vesime seguito sempre Mastrazzo, nettamente il più veloce degli inseguitori. Dopo aver percorso in trasferimento Madonna della Neve, con relativo assegnamento del tempo imposto, a Loazzolo dopo Melifiori, Petracca e Mastrazzo, si mette in evidenza Claudio Amerio, che risulta più veloce di 5”1 di Gabriele Balzola e di 6”7 Sandrone con Bllessent già afflitto dalle noie meccaniche che lo porteranno al ritiro prima dell’ingresso nella successiva Vesime. Il secondo passaggio a Vesime, dopo Petracca e Mastrazzo mette in luce Balzola, che fa meglio di Sandrone per 2”6, quindi più staccati Amerio a 13”1 da Balzola a causa di un dritto, poi Mussa che paga 38”2 a Balzola. A due prove dalla fine Petracca mantiene la 13esima posizione “Con lo sporco che c’è in queste prove si corrono dei rischi enormi a causa delle ruote piccole che assorbono poco le asperità e ospitano freni più piccoli di quelli delle vetture top. È difficile dare l’assalto alle categorie superiori”. Mastrazzo insegue a 52”3 ed  è uno dei pochi che sembra non sentire il caldo. “Tutti si lamentano del gran caldo ma non cappisco perché. Forse sono avvantaggiato perché facendo il panettiere sono attaccato al forno rovente tutto il giorno” commenta il portacolori della Jovisport, che temeva di aver forato sull’ultima prova, prima di scoprire che era solo una sensazione che derivava dal fondo stradale distrutto. Con il ritiro di Blessent Amerio è entrato sul podio di Classe A6 con un ritardo di 3’19”3 da Petracca. “Stavo consolidando la posizione, quando ho compiuto un dritto nell’ultima Vesime perdendo almeno dieci secondi. Ora gli avversari soono molto vicini”. In effetti Giulio Sandrone è a soli 3”4 e lotta per la terza piazza, mentre Gabriele balzola ha affrontato l’ultima prova senza note per rottura dell’interfono, con Alessandro Mussa che mantiene il suo passo e pensa solo a godersi le prove specviali.

Le ultime due prove sanc iscono il primato di Petracca-Soncin, ccon Mastrazzo che stacca solo il quinto tempo a Madonna della Neve, perdendo quasi un minuto da Petracca, lasciandosei posizxioni nella classifica aqssoluta, ma non la seconda di classe. Nella speciale è preceduto da Amerio che stavbilisce le distanze su Sandrone essendone più veloce di 9”1, e da Balzola, quarto tempo. Nessuno scossone nella Vesime finale con Petracca che precede nuovamente Mastrazzo, Balzola che stacca il terzo tempo con una bella prova d’orgoglio, quindi Sandrone solo di 1”8 più veloce di Amerio. Sul traguardo finale Marco Petracca supera la Clio R3C di Pierluigi Maurino e conquista l’11° posto assoluto, ma la top ten è lontana 46”3. Alle sue spalle con uh ritardo di 2’09”4 concludono Mastrazzo-Capitanio, quindi a 4”22”4 Amerio-Pistone, seguiti a 10”7 da Sandrone-Isaia. Dopo altri 54”4 concludono Balzola-Valenzano, mentre decisamente più staccati sono Mussa-Cesarotto unico equipaggio in Classe A6 al traguardo al volante della Citroen C2 in una categoria monopolizzata dalle Saxo Kit.

Iscritti, 9; verificati, 9; classificati, 6; ritirati, 3.

Vincitori Prove Speciali
* 4 Marco Petracca (3, 7, 8, 9) e Gianmaria Melifiori (2, 4, 5, 6)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Gianmaria Melifiori (PS 2); Marco Petracca (da PS 3 a PS 9)

FN3 Ferrando-Malzani prendono il ritmo e salutano la compagnia

Tartufo_2013_029Successo pieno per l’equipaggio ligure-bergamasco composto dal genovese Giovanni Ferrando e dal suo navigatore Fabio Malzani che lasciaqno sfogare nella prima prova i pinerolesi Loris Combe-Pamela Albera per poi prendere il comando delle operazioni e tenerlo sino al termine badando a controllare le prestazioni dei valdostani Yves Chapellu-Marika Navillod.

Nell’assolato primo passaggio su Madonna della Neve Combe-Albera dimostrano di saper andare forte non solo nelle prove sotto il diluvio, ma anc he quando la strada è asciutta e tormentata dal fondo sporco, segnando il 30° tempo assoluto, il migliore di Classe FN3. Un problema alla pompa benzina rallen ta in speciale Ferrando-Malzani che pagano 5”5, ma non si preoccuppano perché sono in grado di riparare il danno nel successivo trasferimento verso Loazzolo. Chapellu, con la più veloce delle due Peugeot 306 Rallye è a soli 7”8 e precede Igor Mora-Gloria Andreis, Michele Careglio-Remi Rudino, Massimiliano Di Martino-Diego Carena già in crisi con la pompa benzina, problema che consiglia loro di tornare in assistenza appena terminata la prova speciale e Andrea Pollarolo-Silvia Pellissier che escono di strada per un problema ai freni della loro Peugeot 306 Rallye nella prima curva della prova e chiudono con il peggior tempo in assoluto, staccati di 10’50”5 da Combe. A Loazzolo Ferrando-malzani siglano il miglior tempo di Classe FN3 con 11”7 su Chappellu e 11”8 su Combe anche loro in crisi con po0kmpa della benzina. Seguono decisamente più staccati Michele Careglio, Andreqa Pollarolo che tenta di risalire la c lassifica assoluta, e Igor Mora, anche lui in crisi con la pompa della benzina cui si aggiunge la rottura della pinmza dei freni posteriore destra, fatto che consiglia all’equipaggio della New Crazy Driver’s di prendere la via dell’assistenza prima di entrare nella speciale di Vesime. Il risultato di Loazzolo porta Ferrando-Malzani al comando con 6”3 su Combe-Albera, con Chapellu-Navillod terzi e più staqccati. La situazione viene ribadita anche a Vesime, prova che chiude la prima tornata con Ferrando-Malzani nuovamente più veloci in classe, inseguiti a 4”5 da Capellu-Navillod ed a 4”6 da Combe-Albera (per la seconda volta consecutiva più lenti di un solo decimo di Chapellu), quindi il slito Careglio, seguito da Pollarolo. Dopo le prime tre prove Ferrando-Malzani sono 35esimi assoluti e guardano con relativo ottimismo la loro posizione in classifica al vertice della Classe FN3, avendo un vantaggio di 10”9 su Combe-Albera, delusi dal fatto di aver rotto la pompa benzina. Dietro alle due Clio Williams, a 7”6 da Combe troviamo i soddisfatti Chapellu-Navillod, su Peugeot 306 Rallye che hanno ridotto drasticamente il ritardo che avevano pagato nei confronti di Giovanni Ferrando al Moscato. Decisamente più staccati Careglio-Rudino che prosegue con il suo passo dopo aver rotto subito sulla seconda prova speciale del Bormida. In fondo alla classifica Pollarolo-Pellissier hanno messo un equipaggio dietro (gli sfortunati Melifiori-Ghietti) e inseguono a 4’15” l’equipaggio che li precede in classifica assoluta. La percorrenza della prova di Madonna della Neve in trasferimento premia Combe-Albera, i più veloci nel passaggio precedente, ma per l’equipaggio della Bagnolo Corse è il canto del cigno in quanto i problemi alla pompa benzina li costringono allo stop prima dell’ingresso nella successiva Loazzolo. Da quel momento la classifica non presenta più alcun cambiamento con Ferrando-Malzani i più veloci di Classe FN3 nelle successive quattro prove speciali, sempre seguiti da Chapellu-Navillod e da Careglio-Rudino, mentre Pollarolo-Pellissier concludono la loro giornata poco fortunata ritirandosi sul secondo passaggio di Loazzolo.

Alla fine Giovanni Ferrando-Fabio Malzani concludono 30esimi assoluti, con 52”5 su Chapellu-Navillod e 3’35”4 su Careglio-Rudino.

Iscritti, 7; verificati, 7; classificati, 3; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Giovanni Ferrando ( 3, 4, 6, 7, 8, 9); 2 Loris Combe (2, 5)

* Su PS 5 tempo imposto calcolato in rapporto alla posizione in classifica prima della prova  tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Loris Combe (PS 2); Giovanni Ferrando (da PS 3 a PS 9)

A5 Marco Di Corso il sopravvissuto

Tartufo_2013_030Gara ad eliminazione in Classe A5 con successom finale di Marco Di Corso-Massimo Filippo Iguera, Fiat Panda, che hanno inseguito a devbita distanza fino alla penultima prova speciale la Rover MG 105 ZR degli astigiani Matteo Cerruti-Luca Bassigna (che già avevano corso un rischio girandosi su una curvas molto più sporca di quanto pensassassero nel primo passaggio a Loazzolo) costretti al ritiro proprio sull’ultima speciale quando erano 45esimi assoluti e vantavano un vantaggio di 6’19”4 sull’accoppiata Di Corso-Iguera, che si è trovata così il successo in mano senza colpo ferire. Ritiro già nelle prime fasi della gara per Stefano Pennazio-Elena Camusso, che hanno percorso con la loro Panda solo ed al rallentatore la prima prova di Madonna della Neve siglando un tempo altissimo.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 1; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 7 Matteo Cerruti (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8); 1 Marco Di Corso (9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Matteo Cerruti (da PS 2 a PS 8); Matteo Di Corso (PS9)

FA6 Simone Rebella vince il duello all’ultimo secondo con Stefano Dogliotti

Tartufo_2013_031Ottima gara di Simone Rebella-Chiara Lavagno, protyagonisti di un deullo ravvicinato con Stefano Dogliotti-Luca Vignmolo, che si è concluso con solo 8”9 di differenza fra i due equippaggi. Terza piazza, ma lontano dai due leader per Andrea Boschi-Michael Onnis. La sfida si apre con Dogliotti 28° assoluto a Madonna delle Grazie e primo di classe ma solo per 8/10 su Rebella che chiarisce subito qwuanto la giornata sarà calda, soprattutto in Classe. Rebella, 15° assoluto,  replica immediatamente, nonostangte raggiunga il concorrente che lo precede e debba faticare per supararlo vicendo Loazzolo con 5”1 portandosi al comando della categoria, anche se con un margine di di soli 4”3 sull’insidioso av versario savonese. Ancoa Rebella che attacca sul chiodo e vicne la prova segnando il 14° tempo assoluto con 7”2 su Dogliotti a Vesime. Al primo riordino Rebella è 15° assolurto (ha recuperato ben 8 posizioni in una sola prova speciale) ed ha acquisito un margine di 11”5 sull’abbastabnza soddisfatto Stefano Dogliotti che però commenta “si poteva fare meglio”. Boschi-Onnis inseguono a 58”3 e sono un po’ preoccupati per le prestazioni di una vettura velocissima che usano per la prima volta e sopratutto per il rischio corso a Loazzolo di mette5sale per cappello.

Tartufo_2013_032La Madonna della Neve effettuatab in trasferimento regala un bonus di 8/10 a Dogliotti, che non caqmbia la situazione in classifica, sopratutto perché Rebella continua ad attaccare decisamente e sembra poter staccare l’avversafrio vincendo i passaggi a Loazzolo e Vesime e presentandosi al riordino che prepara alla deu prove finali in 16esima posizione assoluta a con un vantaggio di 19”6 su Dogliotti e 1’49”| netto su Boschi. “In questo giro sulle prove tutto è andaqto perfettamente. Il direttorer di gara ci ha concesso due minuti dalla panda che ci precede allo start e non l’abbiamo più raggiunta, potendo fare la nostrta gara serenamente” commenta il portacolori del Provincia Granda, mentre Dogliotti, che pure ha limato un dec imo sulla Loazzolo ed è stato molto vicino al suo tempo precedente a Vesime, con il fondo decisamente peggiore, mentre Boschi-Onnis sono stati decisamente più performanti del passaggio precedente. Le ultime due speciali vedono Rebella molto più guardingo. A Madonna della Neve concede 5/10 a Dogliotti (20°) assoluto, mentre sulla vesime finale segna il 25° tempo assoluto lascia all’avversario addirittura 10”2 che non sono però sufficienti a Dogliotti a rivoluzionare la posizione in classifica di Classe FA6, Alla fine Simone Rwebella-Clara Lavagno chiudono 17 esimi assoluti (hannno perso due posizioni nell’ultima Vesime a favore degli scatenati Flavio Tarantino e Mario Viotti) con un vantaggio di 8”9 su Stefano Dogliotti- Luca Vignolo che invece hanno recuperato una posizione nell’assoluta superando Claudio Nebiolo. Hiudono la Classe FA6 staccati di 2’06”4 da Rebella Andrea Booschi-Michale Onnis che chiudono in 33esima pposizione assoluta, decisamente molto più av anti di quel 68° posto con cui avevano aperto la giornata.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 3; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
* 4 Simone Rebella (3, 4, 6, 7) e Stefano Dogliotti (2, 5, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Stefano Dogliotti (PS 2); Simone Rebella (da PS 3 a PS 9)

N2 Paolo Amorisco-Alessandro Cavallotto battono il caldo e i trofeisti Suzuki

Tartufo_2013_033Vittoria di Classe N2 e di trofeo Suzuki per Paolo Amorisco ed Alessandra Cavallotto che dominano  le altre quattreo Suzuki Swift dei concorrenti del trofeo della casa fiapponese, oltre a quella dell’insidioso Under 23 Simone Vacchetto, affiancato da Daniele Corbani, autore di una prova a carattere cubitali, anche se le maggiori insidie per il pilota della Valle Varaita sarebbero potute arrivare dall’avversario in Trofeo Alessandro Uliana, con Masina Palitta, sul sedile di destra e da Andrea Lomonaco-Roberto Maggiore, velocissimi sull’unica prova che hanno potuto disputare senza problemi con la loro Citroen Saxo VTS.

Tartufo_2013_034La gara si apre con Lomonaco-Maggiore subito al comando della prova speciale di Madonna della Neve che staccano il 31° tempo assoluto e lasciano a 5” netti Paolo Amorisco ed il sorprendente Simone Vacchetto, entraqmbi con la Suzuki Swift. Appenja 1”3 più tardi c’è il veneto Alessandro Uliana in lotta con Amorisco per il Trofeo Suzuki, seguito a sua volta dall’altro trofeista Andrea inesi, con Flavio Garella al quaderno delle note, che paga 4”1 ad Amorisco con in sesta posizione a 19”1 Giorgio Bernardi e Patrick Albera, per una cvolta sulla Citroen Saxo VTS, già però pesantemente attardati in classifica assoluta essendo ripartiti domenica mattina con il SuperRally. La Classe N2 ha le sue prime vittime nel parmense Marco Soliani affiancato dalla friulana Clio Cittino che volano fuori strada con la loro Suzuki Swift. Il primo verdetto per il dominio delle classifiche lo emette Loazzolo. Il vincitore della prova precedente, Andrea Lomonaco dopo pochi metri da inizio prova, commette l’errore che pregiudica la gara: arriva lungo alla prima staccata della prova allarga la curva fino ad uscire dalla sede stradale, andando a colpire un ceppo che gli danneggia la gomma anteriore destra che, poco dopo, si è sgonfiata, costringendoli a finire la prova sul cerchio procedendo lentamente, segnansdo l’11° tempo di Classe a 1’32”2 da Amorsico che è il più veloce di N2 sulla speciale, per poi fermarsi nel successivo trasferimento. Raggiunto il fine prova, Lomonaco-Maggiore, sostituiscono il pneumatico danneggiato ma si rendono conto che l’urto ha anche compromesso il braccetto in modo tale da non poter consentire loro di andare ad affrontare la prova successiva, costringendoli ad abbandonare con grande rammarico la gara. Amorisco riesce a staccare di altri 3”8 Andrea Vineis e 3”9 Alessandro Uliana, prendendo così un piccolo margine di sicurezza nella classifica del Trofeo Suzuki, e a scrollarsi di dosso la presenza di Simone Vacchetto, che paga 5”9 ad Amorisco ma resta sempre secondo di Classe N2. Quinto tempo per il prudentissimo Giorgio Bernardi, mentre fra i migliori sei di prova la Citroen Saxo di Massimiliano Balzaretti affiancato da Simone Martina con un ritardo di 22”1 da Amorisco. La speciale di Vesime ribadisce le intenzioni di fuga di Amorsico che segna il miglior tempo di Classe N2, con però incollato alla ruota Simone Vacchetto che gli concede appena 3”9. Giorgio Bermardi, approffitando delle difficoltà altrui stacca la terza prestazione a 7”3 da Amorsico e precede Uliana sempre più in difficoltà con l’ammortizzatore anteriore destro e lascia ad Amorisco 7”8, quindi la Citroen Saxo di Paolo Cervetto-Paolo Maggi, seguita da Balzaretti-Martina. La prova costa il ritiro a Vineis-Garella che picchiano all’interno di un tornantino rendendo difficile il passaggio ad Uliana che li segue in speciale. Dopo le tre prove mattutine la classifica si delinea in modo piuttosto netto con Amorisco-Cavallotto 36esimi assoluti. “Devo assolutamente attaccare per vincere la classifica di Torfeo. Le prove sono più corte di quelle affrontiamo normalmente nel Trofeo Suzuki, ma sono molto impegnative. Finora non ho av uto problemi di sorta e sono molto soddisfatto” sostiene il pilota della Meteco Corse. Alle sue spalle sta effettuando un’ottima gara Simone Vacchetto, che paga appena 9”8 dopo tre speciali. “Per me è molto importante confrontarmi con i protagonisti del Trofeo Suzuki, una pietra di paragone importante per capire le mie reali capacità” dice l’Under 23 della Sport Management che molto modestamente aggiunge: “Devo ancora miilgiorare parecchio in certe situazioni”. Alessandro Uliana è stato scavalcato proprio a Vesime da Vacchetto per 3”2 ed è piuttosto abbattuto. “Ho un problema all’ammoritzzatore destro e purtroppo non ce l’ho di ricambio, né ho trovato qualcuno che me lo possa dare. Devo comunque arrivare in fondo per i punti del Trofeo, avendo già effettuato lo scarto permesso dal regolamento”. In quarta posizione sono saliti Cervetto-Maggi, che accusano 1’05”4 di ritardo da Amorisco ed hanno rotto il leveraggio del cambio nell’ultima prova rimanendo solo più con la seconda e quarta marcia e precedono di 19”5 Balzaretti-Martinas che hanno problemi di freni, mentre in sesta posizione, con un ritardo di 2’27”8 c’è Michelangelo Leggiardi, affiancato da Davide Aime, che torna dopo due anni esatta in gara, avendo disputato come ultimo il rally il Tartufo 2011 non avendolo terminato per essersi capottato. Si ferma in parco assistenza l’Under 23 Emanuele Rosso, con al suo fianco Andrea Rossello a causa di un’insanabile perdita di acqua dasl blocco motore della sua Citroen Saxo VTS.

Tartufo_2013_035Si riparte con la Madonna della Neve in trasferimento e viene assegnato lo stesso tempo sia a Paolo Amorisco sia Simone Vacchetto, mentre Ulina aumenta il suo ritardo di 1”3. Amorisco spinge forte su Loazzolo, ma Ulliana gli è in scia, con solo 7/10 di ritardo, e Bernardi, nonostante l’atteggiamento estremamente prudente è terzo, seguito a 3/10 da Vacchetto, che raggiunge in prova il concorrente che gli parte davanti, quindi Cervetto e Balzaretti a completare la classifica dei primi sei. Il risultato della prova, e dieci secondi di penalità per ritardo al C.O. da parte di Simone Vacchetto, portano Uliana in seconda posizione, ma i 15” di ritardo da Amorisco rendono quasi impossibile la rimonta, mentre alle sue spalle Vacchetto, staccato di 8”7 fara di tutto per riprendersi la seconda posizione. Ed in effetti già a Vesime, nella prova vinta ancora da Amorisco, Vacchetto spinge a fondo l’acceleratore, e recupera 5”8 a Uliana, preceduto in prova anche dal costante Bernardi. Quando mancano due prove alla fine Amorisco-Cavallotto mantengono la 36esima posizione assoluta, ma hanno aumentato il vantaggio sui loro inseguitori, a cominciare da Uliana-Palitta, che pur non avendo c ambiato ammortizzatore continuano stoicamente puntando al secondo posto nella clasdsifica del Trofeo Suzuki, miglior risultato alla loro portata. Proprio per questo non curano del ritorno di vacchetto-Corbani, che dopo la penalizzazione hanno recuperato e sono solo più a 2”9 e si preparano all’imminente sorpasso. Cervetto-Maggi sono a 1’40” netti da Vacchetto, ma sono soddisfatti per aver risolto le problematiche del cambio della loro Saxo VTS, seguiti da Balzaretti-Martina, sempre più in crisi di freni e da Bernardi-Albera, che nonostante una tattica e4stremamente prudente, ottengono ottimi tempi di speciale e stanno cancellando la penalità pagata per il SuperRally, rimontando dall’ulti9ma posizione di classe dalla qualle e4rano partiti dome4nica mattina alla sesdta. Che Madonna della Neve sia la prova di Simone Vacchetto lo dimostra il fatto che il pilota di castino stacca il miglior tempo di Classe N2, buon 32° assoluto lasciando a 2”6 Amorisco e superando in classificfa Uliana che paga 4”4. Dietro insegue Bernardi, che continua a fare meglio di Cervetto e Balzaretti che lo precedono, e sono praticamente irraggiungibili, nella classifica. L’ultima prova vede ancora Amorisco sugli scudi inseguito a 2”1 da Simone Vacchetto, poi il solito Bernardi, quindi Uliana, Cervetto e Balzaretti.

Sul palco di Piazza San Secondo un soddisfatto Paolo Amorisco festeggia con la navigatrice Alessandra Cavallotto (distrutta dal caldo) il successo in Classe N2 e sopratutto nel Trofeo Suzuki che significa un passo in avanti decisivo verso l’accesso alle finali.. Seconda piazza per Simone Vacchetto-Daniele Corbani che pagano ad Amorisco 27”2 (di cui 10” di penalità), ma hanno dimostrato qualità velocistiche non indifferenti e sopratutto capacità di gestione notevoli per un equipaggio di giovanissimi. Alla fine Alessandro Uliana-Masina Palitta faqnno buon viso a cattivo gioco per un risultato che signidficfa la terza piazza di Classe N2, ma sopratutto la seconda di Trofeo Swuzuki dopo una lunghissima gara effettuata con un ammortizzaote rotto. Quarta piazza, ma decisamente staccati dal podio (2’07”3 è il ritardo da Uliana) per Paolo Cervetto-Paolo Maggi che una volta risolti i problemi al cambio hanno effettuato una buona prova con la loro Saxo VTS precedenmdo di 1’05”1 Massimiliano Balzaretti-Simone Martina afflitti per buona parte della giornata da problemi ai freni. Fetseggiano l’arrivo come se fossero i vincitori Giorgio Bernardi e Patrick Albera, sesti di classe. In realtà hanno centrato in pieno l’obiettivo prefisso, ovvero vedere il traguaqrdo finale per ottenere la Licenza Internazionale per il navigatore, affinchè possa schierarsi al via del Valli Cuneesi. Nonostante la condotta estremmamente prudente senza l’inghippo del sabagto sera e la relativa pen alizzazione di 3 minuti, Bernardi-Albera avrebbero conquist6ato senza problemi la quarta piazza di Classe N2. Seguono più staccati Michellangelo Leggiardi-Davide Aime che coronano con l’arrivo il lro ritorno nel mondo dei rally, il venetenne di Caselle Torinese Loris lanfranco, nav igato dal concittadino Fabrizio De Marchi, che prepara personalmente la sua Opel Corsa, portandola per la seconda volta al traguardo. Chiude la graduatoria l’eqipaggio parmense “Cerutti Gino”-Giancarla Guzzi che non riescono atrovare il bandolo della matassa su prove rotte e disastrate che compromettono le loro capacità cokmpetive.

Iscritti, 13; verificati, 13; classificati, 9; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Paolo Amorisco (3, 4, 5, 6, 7, 9); 2 Siimone Vacchetto (5, 8); 1 Andrea Lomonaco (2)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve – Su PS 5 ad Amorisco e  Vacchetto è stato assegnato lo stesso tempo di prova av endo ottenuto la stessa prestazione nel passaggio precedente

Leader di Classe
Andrea Lomonaco (PS 2); Paolo Amorisco (da PS 3 a PS 9).

FA5 E alla fine la spuntano Torchio-Piteo

Tartufo_2013_047Tutto faceva supporre che Alessandro Ferro-Mauro Carlevero riuscissero a ac ancellare la jella che li aveva rallentati nella loro splendida cavalcata al Rally del Moscato di fine agosto, Al tartufo si sono presentati nel migliore dei modi, staccando il miglior tempo nelle prove speciali del primo e secondo giro, prendendo il largo nella non faacile Classe A5 prima di uscire di strada nell’ultima ripetizione di Madonna della Neve lasciando via libera agli astigiani Vincenzo Torchio-Marco Piteo, costantemen te seconda forza in classe e meritevoli di essere gli eredi di Ferro Carlevero.

L’assalto alla prima posizione da parte di Ferro-Carlevero comincia già dal primo passaggio a Madonna della Neve, quando i due astigiani portano la loro piccola Peugeot 106 Rallye in 35esima posizione rifilando ai due concittadini Torchio-Piteo un distacco di 8”3 , seguiti dalla 205 Rallye di Massimo Crestani-Francesca Canova che concedono a Ferro-Carlevero 15”1. I “dottori” Marco Giordanino-Renato Meroni sono quarti ed hanno già un ritardo di 30”8 seguiti a Roberto Crovella-Gianpiero Gamba, quindi Andrea Da Lozzo-Mauro Coppa che chiudono la sestina dei più veloci in classe. Pesante bilancio in prova per Marco Di Tria-Andrea Pollini che dopo tre curve escono di strada ed impegano oltre 5 minuti a rientrare in strada registrando l’ultimo tempo di classe ed il penulktimo nella classificfa assoluta. Non rieswc ono neppure a lasciare il parco partenza del sabato pomeriggio i veronesi Antonio Avesani-Matteo Viviani. La gara prosegue sui binari tracciati anche a Loazzolo con Ferro-Carlevero ancora primi, seguiti nuovamente da Torchio-Piteo e Giordanino-Meroni che salgono al terzo posto sfruttando il ritiro di Crestani-Canova che nella discdesa di Loazzolo si girano, escono di strada colpendoo un albero. Completano la sestina Crovella-Gamba, Da Lozzo-Coppa e Di Tria-Pollini che non trovano il ritmo dopo l’uscita nella prova precedente. Anche Vesime propone lo stesso ordine di arrivo per i primi tre classificati, con Corvella che segna l’ultimo tempo di classe a causa del motore della sua Peugeot 205 Rallye che gira a soli due cilindri costringendo il pilota di san Sebastiano Po ad una prova al rallentatore che gli fa segnare un tempo di 1’48”8 più alto di Ferro. Al riordino di mezzogiorno Ferro-Carlevero sono 34esimi assoluti e sprizzano gioia da tutti i pori.”Tutto sta andaqno alla perfezione. È una situazione molto rallistica con prove molto difficile e sporche. Bello, anzi bellissimo”. L’equipaggio della Sport Management pprec ede i comppagni di squadra Torchio-Piteo di 19”9, anche loro soddisfatti della loro gara. Dopo i primi due la classifica scava un abisso e trova Giordanino-Meroni, staccati di 1’04”8 da Torchio-Piteo, anche loro protagonisti di uuna gara che per ora non ha segnato grandi difficoltà se non il gran caldo. Segue a 45”1 l’Under 23 Andrea da Lozzo, affiancato da Mauro Coppa, con la Suzuki Swift vecchio modello. “La macchina è quella ex Bernardo Morgani e dobbiamo farci onore. Ma dobbiamo fare anche molta attenzione perché nelle ultime tre gare cdi siamo ritirati tre volte e vorremmo proprio vedere il traguardo”. Quinta piazza per Crovella-Gamba scavalcati da Da Lozzo-Coppa per 48”2, che oltre ad aver percorso l’ultima speciale con solo metà dei cilindri pagano anche il ritardo all’in gresso del C.O. di riordino. Chiudono, staccati di 7’08”3 Di Tria-Pollini, che decidono di fermarsi al parco assistenza.

Tartufo_2013_037La ripresa della gara  regala a Ferro-Carlevero altri 8”3 su Torchio-Piteo per il tempo imposto sulla seconda Madonna della Neve, ma gli astigiani dimostrano di meritare il bonus siglando il miglir tempo a Loazzolo con 5”8 su Torchio-Piteo, seguiti da Da Lozzo-Coppa, terzi a 42”3 che precedono   di 7”8 Giordanino-Meroni, autori di un testacoda. Crovella-Gamba, dopo la prova in trasferimento non riescono a raggiungere lo start di Loazzolo arrendendosi prima del via. Alessandro Ferro prosegue la sua galoppata e vince anche Vesime-2 sempre con scarto minimo (5”1) su Vincenzo Torchio. Si infiamma la lotta per la terza piazza con Andrea Da Lozzo, terzo che fa meglio di Marco Giordanino e gli rosicchia altri 3”3. All’ultimo riordino Ferro-Carlevero sono saliti in 33esima posizione e si godono la loro leadership. “Stiamo tenendo un buon passo, e ci divertiamo, anche se abbiamo giocato un jolly nello stretto di Vesime rischiando di finire fuori”. Alle loro spalle Torchio-Piteo, in ritardo di 39”1 sono soddisfatti del loro secondo posto di Classe FA5, terza piazza di Giordanino-Meroni, che hanno allungato sugli inseguitori Da Lozzo-Coppa (più 54”3) grazie al tempo impotso di Madonna della Neve che ha regalato loro un vantaggio di altri 20”3. Chiudono i ragazzi della Collina Torinese che sono molto soddisfatti per le loro performance, avendo addirittura abbassato il precedente tempo sull’insidiosa Vesime.

Quando tutto sembra far presumere una tranquilla conclusione della gara, sull’ultima Madonna della Neve Alessandro Ferro-Mauro Carlevero escono rovinosamente di strada e debbono ritirafrsi consegnando il primato a Torchio-Piteo, che sulla penuiltima speciale fanno meglio di Da Lozzo-Coppa, per 22”5, che a loro volta rosicchiano a Giordanino-Meroni 24”5, avendo finalmente trovato il ritmo giusto con al Swift migliorandosi rispetto al passaggio precedente. Ell’ultima prova Torchio-Piteo rimangonmo concentrati e segnano il 36° tempo assoluto, staccando ancora una volta i sempre più determinati Da Lozzo-Coppa di 22”7, capaci di migliorarsi nuovamente su questa prova, con Giordanino-Meroni terzi a 14”1 dalla Swift risultato che vale loro la seconda piazza. Gli astigiani Vincenzo Torchio-Marco Piteo festeggiano sulla pedana di Piazza San Secondo ad Asti con i loro figli un successo meritato che vale anche la 390esima piazza assoluta, staccando di 4’10”1 Marco Giordanino-Renato Meroni che hanno effettuato una gara senza problemi di vettura e precedono di 15”7 la Swift di Andrea Da Lozzo-Mauro Coppa autori di una seconda parte di gara davvero maiuscola.

Iscritti, 8; verificati, 8; classificati, 3; ritirati, 5.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Alessandro Ferro (2, 3, 4, 5, 6, 7); 2 Vincenzo Torchio (8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Alessandro Ferro (da PS 2 a PS 7); Vincenzo Torchio (da PS8 a PS 9)

FN2 Iraldi-Amerio rincorsa verso la vittoria

Tartufo_2013_038Una gara, quella in FA5 che si può presentare a mille in terpretazioni e dati di foatto. Al termine di nove tiratissime prove sppeciali Paolo Iraldi-Marco Amerio vincono la classe con un vantaggio di appena 1” netto su Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo. E questa è la classifica ufficiale. Ma il pilota di Mombercelli non avrebbe dovuto tirare alla morte se non avesse subito un tempo imposto nella prima prova speciale di 18”8 più alto di Boniscontro, ultimo e più veloce a percorrere la prova speciale di Moasca del sabato sera. D’altro canto Iraldi ha dalla sua il bonus di 6”6 ottenuto senza colpo ferire grazie al tempo imposto su Madonna della Neve-2 ed infine, c’è da segnallare la penalità di 10” patita da Cristian  Boniscontro per partenza anticipata nella speciale di Moasca, che friequilibra la situazione. Tanti se e tanti ma, che alla fine, però, esaltano solamente una gara che ha visto Paolo Iraldi-Marco Amerio ventesimi assoluti, e Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo ventunesimi. Il tutto al volante di piccole, poco potenti e tutt’altro che giovanissime Peugeot 106 Rallye.

Tartufo_2013_039Il rally ad ordine inverso sulla prova di Moasca. Dopo gli otto storici prendono il via le moderne ed il quinto a partire è Andrea Castagna affiancato da Stefano Bossuto che in una staccata perde il controllo del posteriore ed arriva lungo nella curva successiva investendo due persone, padre e figlio, oltre ad un fotografo. In  prova c’è già Cristian Boniscontro, ma Paolo Iraldi, pron to a scattare dietro a lui vine fermato e dovrà affrontare la speciale in trasferimento. Boniscontro, con il tempo di 2’56”7, è il più veloce in assoluto fra tutti quelli che hanno terminato la prova, ma viene colto in fallo di 3/10 per partenza anticipata ed il suo tempo viene corretto in 2’57” netti, cui vengono aggiunti i 10” di penalità. La classifica vede perciò al comando, dopo la prima prova, Giovanni Di Carlo e Daniela Marocco, che fanno meglio per 1”4 su Stefano Lavarini-Matteo Ceriami, quindi Cristian Boniscontro a 3”5 e poi Iraldi-Amerio a 12”9 da Di Carlo, che non hanno disputato la prova, cui viene assegnato il tempo di Domenico Fogliati-Marco Blua, seguono Giorgio Carosso-Gianluca Laiolo, attardati di 1”2 da Fogliati e, a chiudere Catsagna-Bossuto, che pagano a Di Carlo 5’08” netti, in quanto sono rimasti sul luogo dell’incidente fino a quando arriva l’ambulanza di soccorso ed un commissario li invita a prendere la strada verso il fine prova per tornare poi ad Asti.

La gara si accende domenica mattina e Paolo Iraldi si mette di buona lena per recuperare il terreno perduto con il tempo imposto (non sapendo ancora della partenza anticipata di Boniscontro) e segna il 25° tempo assoluto a Madonna della Neve staccando Boniscontro di 6”5, poi Lavarini di 11”1 e Castagna, di 18”5, che fa meglio di Di Carlo e Fogliati. La classifica viene così rivoluzionata e, contando tempi imposti e penalità, vede al comando Boniscontro, inseguito a 2”3 da Iraldi, che precede di appena 2/10 il verbano Stefano Lavarini.Di Carlo perde la leadership e scende al quarto posto, staccato di 20”9, davanti a Fogliati-Blua e Carosso-Laiolo, con Castagna-Bossuto che non sono più ultimi assoluti. Iraldi passa inconsapevolmente al comando della classifica assoluta a Loazzolo, siglando il 28° tempo assoluto, recuperando 2”5 a Boniscontro, salendo così al vertice della Classe FN2 per soli 2/10. Terzo tempo in prova per Lavarini, quindi Castagna, Di Carlo e Fogliati, con Carosso che non entra nemmeno in prova per guai alla Peugeot 106 Rallye. La gara si fa incandescente a Vesime con Boniscontro che riesce ad avere la meglio su Iraldi per 4”1 seguiito dalla solita strisca formata da Lavarini, Castagna e Di Carlo, mentre Domenico Fogliati è costretto allo stop per la rottura di un semiasse. Boniscontro-Giovo si presentano alla prima asssitenza in 25esima posizione e sanno di dover dare il tutto per tutto per rimanere al comando. Iraldi in segue a 3”9, ma crede che il suo ritardo sia molto più pesante e si lamenta per il tempo imposto nonn congruo del sabato sera. “Ma poi cosa importa, anche così sarà una bella battaglia ed ho già recuperato qualcosa”. Ottima gara di Lavarini-Ceriami che inseguono a 20”6, anche per una penalità di 10” pagati ad un controllo orario. Mentre già fuori dei giochi Di Carlo-Marocco, che pagano 1’15”8 a Boniscontro. “Non è certo il risultato l’obiettivo della mia gara” commenta il pilota di Gassino “sono 12 anni che non corro, dal Tartufo del 2001. Anche allora ero su una Peugeot 106 ed ero arrivato al fondo. Spero sia di buon auspicio. Inoltre debbo assolutamente vedere il traguardo per la mia navigatrice, Daniela Marocco, che nelle gare non è mai riuscita a vedere il traguardo. Quinta piazza per Castagna-Bossuto, presenmti in gara per togliersi la paura del sabato sera. Un po’ come si fa quando si cade dalla bicicletta, quando è importante risalire subito in sella. Il loro passo non è male, pur esssendo molto conservativo e sono già cinque gli equipaggi alle loro spalle nella classifica assoluta.

Madonna della Neve-2, percorsa in trasferimento dà un deciso cambiamento al volto della classifica. Grazie al tempo imposto, stilato sui tempi del primo passaggio, Paolo Iraldi guadagna 6”6  su Boniscontro che lo riportano al comando della gradiatoria di Classe FN 2 senza colpo ferire con 2”7 sul pilota di Trofarello. Il caldo si fa sentire e Cristian Boniscontro giunge al riordino di Vesime, dopo la settima prova speciale, ditrutto ed affaticato. Nonostante ciò si gioca il tutto per tutto ed ingaggia un duello sul filo dei decimi con Paolo Iraldi, che è il più veloce per 4/10 a Loazzolo, mentre chiude secondo a Vesime sempre con lo stesso divario. Quando mancano due prove alla fine Iraldi-Amerio sono 24esimi assoluti con 2”7 su Boniscontro-Giovo e i due si preprarnao, mentre cala la temperatura al gran finale. Lavarini-Ceriami sono sempre terzi anche se hanno perduto un po’ di terreno ed il loro ritardo è salito a 43”9 da Iraldi. Quarta piazza per Di Carlo-Marocco, in ritardo di 3’18”3, con qualche problema ai freni, mentre Castagna-Bossuto, costantemente quarti in prova speciale pagano 4 minuti di ritardo al C.O. per sistemare il motorino di avviamento.

La ultime due prove focalizzano l’attenzione sul duello Iraldi-Boniscontro. L’inseguitore atytacca a fondo a Madonna della Neve e stacca il 15° tempo assoluto, recuperando ad Iraldi ben 2”0 che lo portano a soli 7/10 dal primato in classifica generale. Iraldi replica a Vesime, prova sempre vinta sino a quel momento da Boniscontro, ed è più veloce, anche se solo per 3/10 sull’avversario chiudendo una partita rimasta tesa dal primo all’ultimo metro di prova speciale.Sul palco arrivo Iraldi-Amerio festeggiano una ventesima piazza assoluta che ha dell’incredibile, mentre Boniscontro-Giovo non perdono il sorriso dopo una gara che li ha visti secondo per un solo secondo. Lavarini-Ceriani sono terzi (e 28esimi assoluti) con un ritardo che supera di poco il minuto, mentre molto più indietro chiudono Giovanni Di Carlo e Daniela Marocco, ma per il pilota di Gassino c’è la soddisfazione di essere rientrato nel mondo dei rally dopo 12 anni, mentre la navigatrice di Poirino si gode il palco arrivi dopo una lunga assenza. Chiudono la striscia della classifica di FN2 Andrea Castagna-Stefano Bossuto, dopo una gara partita malissimo e abbastanza sofferta. L’unica soddisfazione per l’equipaggio delle Valli di Lanzo sta nel fatto che hanno visto il traguardo (e per come si erano messe le cose non è male) e nove equipaggi hanno fatto peggio di loro in classifica generale).

Iscritti, 8; verificati, 7; classificati, 5; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 5 Paolo Iraldi (2, 3, 4, 5, 6, 9); 4 Cristian Boniscontro (1, 4, 7, 8)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Giovanni Di Carlo (PS 1); Cristian Boniscontro (PS 2); Paolo Iraldi (PS 3); Cristian Boniscontro (PS 4); Paolo Iraldi (da PS 5 a PS 9).

RS4 Il solitario Schenardi arriva in porto

Tartufo_2013_040Gara solitaria per l’equipaggio formato da Fabrizio Schenardi-Walter Bisco che per una volta lasciano la loro Golf Racing Start per la Seat Cordova della CD Racing che non vanta un passato agonistico nei rally, ma lunghe ore di lezione nelle mani degli istruttori di Vittorio Caneva.Dopo una prova attenta sabato sera, Schenardi-Bisco si scatenano sulla prima Madonna della Neve, girandosi ben tre volte. Da quel momento affrontano la gara con più calma ed attenzione, cercando di capire le reazioni della berlina arancione sino a giungere al traguardo.

Iscritti, 1; verificati, 1; classificati, 1; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
* 9 Fabrizio Schenardi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Fabrizio Schenardi (da PS 1 a PS9 9)

RS3 Nel duello Suzuki visconti batte Cappello

Tartufo_2013_041Nella seconda categoria che ha per protagoniste le Suzuki Swift, vittoria in rimonta e sul filo di lana per i piacentini Filippo Visconti-Filippo Gravaghi che superani per appena 8” netti il trentino Marco Cappello affiancato dal vicentino Simone Fabbian, anche se all’inizio al comando si era insediato il parmense di Salsomaggiore Daniele Comini, affiancato dalla concittadina Alessandras Avanzi, che era anche stato al comando della classifica assoluta.

Quattro Swift contro una 106 Rallye. Questa è la formazione della Classe RS3 riservata alle Racing Start a benzina fino a 1600. ed è proprio la Peugeto di Avanzi-Comini a segnare il miglior tempo in classe nella prova serale di Moasca, chiudendo la tappa del sabato al comando della classifica generale a causa della penalizzazione di Boniscontro, più veloce in prova, ma falloso in partenza. Alle spalle dell’equipaggio emiliano con 4”8 di ritardo approda Filippo Visconti, che fa meglio di 1”2 sull’avversario di Trofeo Suzuki, il messinese Sergio Denaro, che ha trovato il navigatore a Bricherasio in Stefano Bruno Franco, ma sopratutto lascia a 3”7 Marco Cappello che per il resto della gara gli contenderà il primagto. Partenza prudente per Robertto Mollo-Franco Piovano che chiudono la fila delle Suzuki. Domenica mattina le ostilità si approno con Cappello subito all’attacco che fa segnare il miglior tempo a madonna della Neve, ribaltando il risultato del sabato grazie agli 11”3 che rifila a Comini e ai 12”9 con cui stacca Visconti, con Mollo attento quarto in prov a. Vola in un fosso il siciliano Denaro, lasciando così strada libera agli avversari del Trofeo Suzuki. La classifica è rivoluzioneata. Cappeloo sale in cattedra con 3” di vantaggio su Comini e ben 9”2 su Visconti, che però attacca già nella successiva Loazzolo, siglando il miglior tempo di categoria con ben 12”2 su Cappello, mentre la bella gara di Comini si ferma qui. Nuovo ribaltone in classifica, con Visconti che prende il coman do delle operazioni, anche se per soli 3” su Cappello. Visconti insiste ed è ancora il più veloce a Vesime, con 1”5 su Cappello, con Mollo che insegue, così da chiudere la prima toprnata sulle prove in 64esima posizione con 4”5 di vantaggio su Cappello, mentre Mollo bada unicamente ai punti del rofeo senza correre rischi ed è tertzo.

Tartufo_2013_042La ripetizione di Madonna della Neve, pur percotrsa in trasferimento, rivoluziona nuovamente la classifica. In base ai tempi siglati al mattino, Cappello si vede assegnare un tempo di ben 13” netti migliore dell’avversario Viscvonti, ritornando così, senza colpo ferire, in testa aslla classifica di Calsse RS3 con ben 8”5 di vantaggio. Visconti però non si scoraggia e fa sua Loazzolo, anche se per un solo decimo sul trentino, mentre allunga maggiormente sulla vesime che conclude con 1”1 di vantaggio. A due prove dalla fine Cappello-Fabbian sono ancora al comando con un margine di 7”3 su Visconti-Gravaghi, con Mollo-Piovano che continuano ad inseguire in terza piazza.

Nell’ultimo passaggio a Madonna della Neve, nonostante il fondo sia ormai un acciotolato di sassi, Visconti si scatena e sigla il 40° tempo assoluto, togliendo ben 23” dal passaggio mattutino. Anche Cappello ac celera, ed è migliore di sé stesso di 4”7, ma lascia all’avversafrio 5”4, che assottigliano il suo primato a soli 1”9, con Vesime tutta da giocare. E isconti è ormai lanciato: ancora una volta migliora i passaggi precedenti, che ppure aveva vinto, e stacca il 38° tempo assoluto, staccando di 9”9 Cappello che consegna così la leadership al piacentino.

Sul palco finale Filippo Visconti e Filippo Gravaghi chiudono in 48esima posizione assoluta e ringraziano gli avversari gli avversari Marco Cappello-Simone Fabbian, staccati di 8” per la bella gara disputata, mentre Roberto Mollo-Franco Piovano, con la terza piazza, fanno tesoro dei punti accumulati nel Trofeo Suzuki Swift Racing Start.

Iscritti, 5; verificati, 5; classificati, 3; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Filippo Visconti (3, 4, 6, 7, 8, 9);  2 Marco Cappello (2, 5); 1 Daniele Comini (1);

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Daniele Comini (PS1); Marco Cappello (PS 2); Filippo Visconti (da PS 3 a PS 4); Marco Cappello (da PS 5 a PS 8); Filippo Visconti (PS 9)

A0 La costanza di Damiano-Bottega contiene la rimonta di Cillis-Penna

Tartufo_2013_043Non è bastata una domenica tutta in rimonta, costellata da una serie di sfighe, a consentire a Fabrizio Cillis e Davide Nicola Penna di recuperare il divario accumulato con lo stop patito sabato nei confronti di Christian Damiano-Simone Bottega, tenacemente aggrappati alla loro leadership di classe che hanno saputo mantenere sin sul palco di Piazza San econdo ad Asti, che ha visto all’arrivo anche l’unico equipaggo femminile, quello composto da Gabriella Montrucchio e Claudia Dondarini, autrici di una gara costante e priva di errori.

La prova di Moasca di sabato sera è decisiva per la gara. Dopo appena due chilometri di prova il motore della Seicento di Cillis-Penna rompe una traversa di appoggio del motore e perde tutta l’acqua di raffreddamento costringendo l’equipaggio della Sport Management a fermarsi prima del fine prova. Tempo imposto assegnato di 5”1 più alto di Damiano-Bottega che hanno compluso regolarmente la prova, ma anche 3 minuti di penalità per poter ripartire con il SuperRally la mattina seguente. Montrucchio-Dondarini che lasciano a Damiano 28”2 riprendendo confidenza con la Seicento. Domenica mattina si riparte con Cillis-Pen na subito all’attacco  anche se dopo un paio di curve si accorgono che il freno a mano non funziona a dovere ed hanno qualche difficoltà nei tornanti. Ma non importa. Staccano il miglior tempo di Classe A0 e recuperano 4”8 a Damiano-Bottega che dimostrano subito di non aver alcuna intenzione di cedere il passo. A Loazzolo nonostante la Seicento in difficoltà di frenata Cillis accelera, stacca il 74esimo tempo a recupera ben 34”4 a Damiano, mentre a Vesime è ancora più veloce nell’assoluta (63°) e rosicchia altri 39”7 a Damiano. Dopo le prime tre prove del mattino Damiano-Bottega continuano a guidare la classe in 74esima posizione, seguiti a 1’46”2 da Cillis-Penna, che sono risaliti in 82esima posizione superando nell’ultima Montrucchio-Dondarini. “Va tutto bene, la macchina è perfetta e noi siamo mlto attenti a non commettere errori per difender5ci dal ritorno di Cillis” commenta alla pausa di Bubbio il pilota di Caselle Torinese. “Una vera e proprio compilation di sfighe” ribatte Cillis. Sono sennza freni da inzio Madonna della Neve; inoltre sono stato morso da un calabrone. Ma è morto lui” precisa il pilota di Cassinasco (AT). Gabriella Montrucchio è distrutta dal caldo, rischiando di sfenire per la disidratazione, ma prosegue tenacemente per portare un equipaggio rosa all’arrivo.

Tartufo_2013_044Madonna delle Grazie concede a Cillis altri 4”8 di recupero su Damiano; a Loazzolo Cillis attacca ancora, migliora il suo tempo precedente di 13”7 e rosicchia ben 43”8 a Damiano portando così il suo ritardo da Damiano sotto il minuto. Ancora grande attacco a Vesime con altri 31”4 di ritardo recuperati da Cillis, che si presenta all’ultima assistneza con un ritardo di appena 26”2 da Damiano. “Sto facedno il massimo sforzo per restere all’attacco di Cillis, ma lui si avvicina sempre più” commenta Damiano quando mancano due prove dal termine. Visto il distacco Cillis è moderatamen te ottimista “A due chilometri da fine vesime ho rischiato grosso, ma sono riuscito a tenere la Seicento in strada. Ora ci prepariamo per l’assalto finale”. Si è ripresa dall’attacco di calore Gabriella Montrucchio che ha migliorato i tempi del passaggio mattutino ed è più rilassata.

Le ultime due prove dimostran o quanto sia Cillis sia Damiano spremano la loro vettura. A Madonna della Neve Cillis accelera di ben 18”2 rispetto al mattino, ma quasi altrettanto fa Damiano, più veloce di sé stesso di 9”8, pagasndo a Cillis 13”2. Quando manca una sola speciale all’arrivo sono appena 13”0 i secondi che dividono Damiano da Cillis, ma il portac olori della New Crazy Driver non ha nessuna intenzione di cedere il primato. Cillis non riesce a ritoccare il suo miglior tempo sulla Vesime, anche a causa della rottura dell’idroguida, Damiano invece sì. Il risultato è che l’astigiano della Sport Management vince la prova, ma con soli 10”3 di vantaggio su Damiano, non sufficienti ad issarlo al primo posto in classifica di Classe A0.

Sul palco finale Christian Damiano-Simone Bottega festeggiano il 61° posto finale, ed il primato di Classe A0 conquistato con i denti con appena 2”7 su Fabrizio Cillis-Davide Nicola Penna, ma più che sufficienti a far festeggiare l’equipaggio torinese con lo spumante. Soddisfatta anche Gabnriella Montrucchio e Claudia Dondarini che salendo sul palco di Piazza San Secondo danno un tocco rosa al 25° Rally del Tartufo.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 3; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
* 8 Fabrizio Cillis ( 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9); 1 Cristian Damiano (1)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di Madonna della Neve

Leader di Classe
Cristian Damiano (da PS 1 a PS 9)

FN1  Non bastano i guai a fermare la corsa di Costa-Rigotti

Tartufo_2013_045Gara ad eliminazione per la classe delle piccole Peugeot 106 Rallye che ad uno ad uno ha elimnato tutti i suoi protagonisti, rischiando, nel finale, di canc ellare anche la gara di Simone Costa-Clara Rigotti al comando fin dalla prima prova speciale.

Il primo colpo alla definizione della classifica lo dà la speciale del sabato sera a Moasca. I fratelli Alessio e Giuseppe Sucato rompono la pompa dell’olio e si ritirano non riuscendo a ripartire con il SuperRally il giorno dopo.Costa-Rigotti sono immediatamente più veloci di 17”5 di Marco e Giuliana Pozzi che sono reduci a d quattro ritiri di fila e non vedono la pedana di arrivo dal Giarolo 2012. Le prove del mattino vedono Costa-Rigotti imporsi con relativa tranquillità sulla famiglia Pozzi al punto di arrivare alla prima assistenza con quasi due minuti di vantaggio sugli avversari. An che la seconda parte è favorevole all’equipaggio del Provincia Granda che ottiene il bonus del tempo imposto a Madonna della Neve, vince Loazzolo, e viene lasciato solo dal ritiro dei savonesi a Vesime, dopo aver toccato le balle di paglia della chicane nella precedente Loazzolo. Tutto sembrerebbe chiudersi per il meglio per il pilota di Scurzolengo (AT) che dopo 8 prove è 56° assoluto; tutto sembrerebbe andare per il verso giusto anche nella Vesime finale, quando però si rompe un manicaottom dell’acqua costringencdo l’equipaggio del Provincia Granda a percorrere al rallentatore i 48,51 chilometri del trasferimento finale arrivando in ritasrdo di 6 minuti all’ultimo Controllo Orario prima delo palco finale che penalizzano Costa-Rigotti di un minuto, passando così dalla 58esima alla 59esima posizione assoluta, risultato che non cambia assolutamente la loro situazione di gara.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 1; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 9 Simone Costa (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Simone Costa (da PS 1 a PS 9)

Under 23 Simone Vacchetto porta la Suzuki Swift al vertice dei giovanissimi

Tartufo_2013_035Vittoria nella classifica Under 23 del pilota cuneese Simone Vacchetto, che porta la Suzuki Swift ai vertici della classifica dei giovanissimi dopo una gara attenta e veloce coronata da una splken dida 32esima piazza assoluta, seconda della difficile e competitiva Classe N2. Alle sue sp’alle il genovese Fabio Ferrando, staccato di 1’55”9 con la Renault Clio RS della Lanterna Corse con la quale ha fatto un veloce e proficuo apprendistato. Terza piazza per Giorgio Bernardi, che dopo un sabato sera difficile è ripartito grazie al SupperRally per una gara che aveva come unico scopo di arrivsre al traguardo per consentitre al suo navigatore di ottenere la Licenza Internazionale per disputare il rpossimo Valli Cuneesi. Segue Andrea Da Lozzo, con la Suzuki Swift ex Morgani che ha impeigato il primo passaggio sulle prove speciali per prendere confidenza con la sua vettura, ottenendo poi tempi di sicuro interesse ed il pilota-preparatore Loris Lanfranco, che ha vuto cura di portare al traguardo la sua Opel Coprsa che prepara amorevolemnte nella sua officina di Caselle Torinese.Ritirati Gioel mattia Bertuzzi, Mattia Casazza, Gianmaria Melifiori ed Emanuele Rosso.

Nessuno degli Under 23 riesce ad effettuare la prova di M oasca il sabato sera, ma Giorgio Bernardi  non riesce ad effettuarla nemmeno in tasferimento, dovendo ricorrere al SuperRally, fatto che gli costa 20” di penalità di tempo imposto e 3 minuti di penalità per la ripartenza. Madonna della Neve vede subito in grande spolvero Giel Mattia Bertuzzi che stacca il sesto tempo assoluto con la Peugeot 207 S2000 davanti allo scatenato Gianamaria Melifiori in ritardo di appena di appena 6”2 con la Citroen Saxo VTS. Vacchetto ottiene il terzo tempo a 34”4, una prestazione soddisfacente visto che la sua Suzuki Swift N2 è decisamente meno performante delle vetture dei piloti che lo precedono. Gia fuori, in questa prova, Mattia Casazza che rompe il motore della sua Clio RS. Vacchetto si impone a Loazzolo con 2” netti sull’attento Bernardi e 6”4 su Ferrando. La prova proprone i suoi decisi c olpi di scena. Melifiori stallona e paga 12”44”7 a Vacchetto precipitnado in fondo alla classifica, mentre Bertuzzi esce di strada dovendosi ritirare. Vacchetto prende così il comando della situazione con 16”5 su Fabio Ferrando e Da Lozzo terzo a 1’25”2. Melifiori si scatena a Vesime ed è decimo assoluto e stacca Simone Vacchetto di 39”4 a Vesime, con il solito Bermardi terzo davanti a Ferrando, ma è troppo distante per indidiare la posizione di Vacchetto che si presenta al primo riordino in 43esima posizione assoluta con 20”4 su Fabio Ferrando e 1’52”4 su Da Lozzo, quindi Lanfranco e Bernardi risalito in quinta posizione. Non esce dal parco assistenza Emanuele Rosso per problemi meccanici alla sua Saxo VTS. Tempo imposto per tutti a madonna della Neve-2 che premia ancora Melifiopri davanti a Vacchetto, Ferrando e Bernardi, che grazie a questo bonus scavalca Lanfranco e si mette a caccia di Da Lozzo. Canto del cigno per Gianmaria Melifiori sulla seconda Loazzolo dove segna il 12° tempo assoluto con 25”3 su bernardi che fa meglio per 3/10 su Vacchetto avvicinando così decisamente Da Lozzo. Il motore della Saxo di Melifiori cede a Vesime-2 e Vacchetto conquista la prestazione più veloce fra gli Under 23 con Bwernardi sempre più determinato a 2”1 e l’attento Ferrando a 11”7. Quando mancano due prove alla fine Vacchetto è sempre più saldamente al comando ed ha allungato a 47”3 su Fabio Ferrando, mentre Da Lozzo, che ha decisamente velocizzato il suo ritmo, è terzo a 3’38”3, isnidiato a soli 7”1 da Giorgio Bernardi con Loris Lanfranco a chiudere la fila. Vacchetto, coinvolto nella battaglai delle Swift, deve spingere a fondo anche nel finale e sulla terza Madonna della Neve ottiene il 32° tempo assoluto con 12”5 su Bernardi 29”7 su Ferrando e che stacca lo stesso tempo di Da Lozzo, il quale deve cedere la terza piazza di Under 23 al velocissimo rimontante Bernardi. L’ultima prova mette ancora ai vertici Vacchetto su Bernardi, Ferrando, Da Lozzo e Lanfranc o che salgono con quest’oridine di classifica anche sul palco arrivi di Piazza San Secondo.

Iscritti, 9; verificati, 9; classificati, 5; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
Simone Vacchetto (3, 7); Gianmaria Melifiori (4, 5, 6); Gioel Mattia Bertuzzi (2)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Gioel Mattia Bertuzzi (PS2); Simone Vacchetto (da PS3 a PS9)

Dieci uomini spettacolo al rally del Tartufo protagonisti del sondaggio Kaleidosweb

Foto Elio Magnano, Emanuele Grandi e Stefano Romeo

Tartufo_2013_036ASTI – Numero 1 Luca Cantamessa: qualificato; numero 2 Tiziano Borsa: qualificato; numero 3 Massimo Marasso: qualificato; numero quattro: Elwis Chentre: qualificato. I quattro moschettieri, primi a partire del Rally del Tartufo hanno già conquistato un posto al sole nelle semifinali del sondaggio piloti kaleidosweb, grazie ai successi assoluti nelle gare precedentemente disputate. Ma sono tanti i piloti in gara che meritano una citazione ed ancora una volta la giuria ha dovuto faticare per trovare i dieci meritevoli a sfidarsi per accedere alle semifinali del sondaggio kaleidosweb di fine anno.

E così sono saltati fuori dei magnifici dieci, a partire da Cristian Boniscontro, che è stato protagonista di una gara al fulmicotone per la conquista di una Classe FN2 che presenta una cronaca intensa tanto quanto l’assoluta. Per proseguire con Cristian Damiano, un ragazzino terribile che appena un mese fa a messo su un fianco la sua Seicento, ma non si è perso d’anino si è ripresentato al via del Tartufo con grinta indomita, riuscendo a contenere l’assalto di un avversario formidabile come Fabrizio Cillis per andare a vincere la Classe A0. Proseguendo con Alessandro Ferro, veloce, velocissimo in questa estate 2013, ma decisamente sfortunato al punto di vederlo vincere le prove speciali, ma mai la classe come meriterebbe. Paolo Iraldi, è un nome ed una garanzia. Tranquillo e pacioso fuori dalla prova speciale, un vero pirata quando è al volante. E che importa se parte con l’handicap di un tempo imposto. Anzi c’è più gusto a dare l’assalto alla leadership di Classe FN2. Loris Lanfranco ha la faccia del ragazzino timido di 19 anni quale in realtà è. Ma come molti ragazzini della sua generazione ha le idee chiare e voglia di lavorare. Non cerca una macchina top per andare a fare una brutta figura in classifica, ma trova una Opel Corsa e la prepara personalmente. Non sogna di essere un pilota da mondiale, ma è certo di essere un ottimo meccanico. Un esempio della grande concretezza della generazione dei ventenni. Marco Petracca, privato della sua ombra in gara non riesce per un soffio ad entrare nella top ten, ma fa comunche volare la Saxo VTS dalle piccole ruote sui sassi e le buche delle prove speciali viaggiando, per l’ennesima volta, ad un ritmo che pare impossibile per una vettura così piccola. Ci vuole il coraggio e la follia di Gianluca Perosino per presentarsi in una gara dura e sconnessa come il Tartufo con una vettura a trazione posteriore. E pur sapendo che la classifica non sarà dalla sua parte spinge la sua BMW al limite dell’incredibile, e pazienza se questa volta finisce per mettersela per cappello. Zitto, zitto, tranquillo, tranquillo Simone Rebella conquista il successo in Classe FA6 con un’autorevolezza ed un ritmo da top car, con un passo che lo porta ad essere subito a ridosso dei primi dieci della classifica assoluta, con una vettura che, almeno sulla carta, da assoluto non è. Qualcuno aveva pronosticato che sarebbe finito fra il quinto ed il decimo posto e Giacomo Rossi ha confermato le previsioni concludendo nono. Con una vettura finalmente senza problemi ha dominato la Classe FA7 con autorevolezza, risultando anche settimo assoluto, prima di alzare il piede di piombo e chiudere con intelligenza una gara che lo ha sicuramente segnalato fra i migliori. È incredibile come Marco Strata riesca a far viaggiare una vettura massiccia ed ingombrante come la Mitsubishi EVO X nelle strette stradine attorno a Vesime, quando la berlinona giapponese gradirebbe strade larghe e veloci. Il pilota genovese non se ne dà ad intendere e scatena la cavalleria della Mitsu andando a conquistare un podio che ha dell’incredibile, vista la classe ed il palmares degli avversari.

Loris Lanfranco Spalanca Le porte del paradiso del sondaggio pilota Kaleidosweb

Foto Elio Magnano

ASTI – È Loris Lanfranco, insieme a Stefano Monchietto, Simone Deregibus ed Alessandro Gino, il quarto ammesso alle semifinali del sondaggio pilota kaleidosweb. Un risultato che il giovanissimo pilota di Caselle ha conseguito prendendo in pungo la situazione verso la metà della selezione mantenendola sino al termine con autorevolezza e determinazione, tenendo a notevole distanza gli avversari ed ottenendo un risultato che rappresenta il record stagionale di voti ottenuti. Per Lanfranco un lungo periodo di riposo prima di affrontare le semifinali in cui dovrà confrontarsi con il vincitori delle altre selezioni e con i vincitori delle gare che sono qualificati di diritto al turno successivo. Per tutti gli altri l’impegno a disputare delle gare spettacolari fin dalla prossima volta che partiranno in prova speciale, per così essere ammessi alla selezione confidare nel fans club per ottenre più voti possibile.

La classifica finale della quarta prova del sondaggio 2013 (mercoledì 28 agosto, ore 17,30): 1. Loris Lanfranco, 202 (43%); 2. Marco Strata, 118 (25%); 3. Christian Damiano, 108 (23%); 4. Alessandro Ferro, 21 (4%); 5.  Cristian Boniscontro, Giacomo Rossi, 7 (1%); 7. Paolo Iraldi, 5 (1%); 8. Gianluca Perosino, Marco Petracca, e Simone Rebella, 1. (476).