Lamborghini Huracán Sterrato Concept: nata ribelle

A pochi giorni dal debutto della prima supersportiva all-terrain, Lamborghini racconta la genesi del progetto

Sant’Agata Bolognese, 22 novembre 2022 – A pochi giorni dalla première all’Art Basel di Miami Beach della prima supersportiva all-terrain, Automobili Lamborghini celebra la concept car Huracán Sterrato, presentata nel 2019 e utilizzata come base stilistica e tecnica per la vettura che debutterà sul mercato nel 2023. Pensata, disegnata e progettata per esplorare ogni tipo di terreno, la Sterrato è antesignana del concetto “Driving Humans Beyond”, la visione del marchio di Sant’Agata Bolognese, che si pone l’obiettivo di guidare i propri clienti verso sempre nuovi orizzonti e di ispirare nuove generazioni di entusiasti di supersportive.

“Tutto è partito da uno dei primi prototipi Huracán – commenta Maurizio Reggiani, Lamborghini Motorsport Vice President e CTO all’epoca dello sviluppo della concept Sterrato –. Il mio team aveva lavorato su quella vettura, telaio numero 53, ricondizionandola per creare un laboratorio su ruote grazie all’installazione di soluzioni off-road e a una maggiore altezza da terra. La prima volta che l’ho guidata ho subito realizzato le potenzialità di questo atipico concept di supersportiva. Successivamente costruimmo e sviluppammo il primo prototipo: venne fatto provare a tutti i membri del board dell’azienda, apprezzando l’emozionalità di una vettura unica, nata sulla Strada Bianca di Nardò, che nel mondo Lamborghini rappresenta per il fuoristrada ciò che il Nürburgring Nordschleife rappresenta per la velocità”.

“Sterrato è uno dei miei progetti più amati – commenta Rouven Mohr, Automobili Lamborghini Chief Technical Officer -. Tutto iniziò durante la mia prima esperienza professionale in Lamborghini, in qualità di capo dello sviluppo veicolo. Stavamo svolgendo un test sulla Strada Bianca di Nardò e alcuni di noi ebbero l’idea di provare anche una vecchia Huracàn modificata appositamente per lo sterrato. La sera, dopo aver testato la vettura laboratorio, stavo cenando con Maurizio Reggiani e Mitja Borkert ed elaborammo l’idea di realizzare un prototipo a metà tra la Huracàn e la Urus. L’obiettivo non era tanto quello di creare un fuoristrada quanto una supersportiva inedita, dedicata a tutte le condizioni di aderenza. Poi costruimmo il prototipo, un’auto veramente incredibile, molto divertente da guidare sullo sterrato e con un vero assetto da rally. Ora sono orgoglioso di vedere nascere la versione definitiva della vettura, che di certo farà felici tutti i clienti”.

La concept car del 2019 coniuga la potenza del motore V10 5,2 litri con la versatilità di una vettura pensata per garantire il massimo piacere di guida oltre l’asfalto. Gli esterni richiamano in maniera evidente le sue caratteristiche avventurose, combinate con la tipica indole da supersportiva. L’altezza da terra è stata incrementata, e gli angoli di attacco incrementati, così come le carreggiate per entrambi gli assi, che montano ruote con pneumatici con spalla maggiorata all’interno di ampi passaruota con prese d’aria integrate.

“Disegnare la Huracán Sterrato concept è stato divertente fin dal primo momento: ci ha dato la possibilità di spingerci oltre e di tradurre il nostro DNA in un nuovo linguaggio stilistico – commenta Mitja Borkert, Lamborghini Head of Design -. Abbiamo realizzato il concept dimostrando non solo quanto questa idea fosse coraggiosa e ‘cool’ ma anche il suo potenziale per un successivo modello di serie. Il nostro obiettivo dichiarato era di creare qualcosa distintamente diverso, dedicato a persone amanti della vita attiva e dello sport che cercano il divertimento al di fuori della guida su strada o in pista. E la versione finale della Sterrato è decisamente una Lamborghini fin dalla prima occhiata, così come lo è stata la concept, ma che allo stesso tempo porta il brand verso nuovi territori.  

Gli pneumatici più larghi con fianchi maggiorati sono stati sviluppati appositamente per migliorare l’aderenza e l’assorbimento delle asperità: i blocchi spalla aperti, ampi e irregolari, favoriscono l’autopulizia delle ruote, garantendo allo stesso tempo un’aderenza eccellente fuori strada, corredata da trazione e abilità di frenata migliorate e un’incredibile resistenza. Il sottoscocca è rinforzato, così come il telaio anteriore, che integra elementi in alluminio protetti da una paratia anch’essa in alluminio, stesso materiale utilizzato per i rinforzi delle minigonne

La galleria fotografica ritrae lo stato di salute di EICMA 2022

Foto di Gabriele Valinotti

MILANO, 15 novembre – Sei giorni che più intensi di così non potevano essere. Questa è la sintesi della 79esima edizione di EICMA, la rassegna dedicata alle due ruote, andata in scena a Milano-Rho Fiere dall’8 al 13 novembre. Nei sei padiglioni hanno fatto presenza 1370 espositori provenienti da 45 paesi diversi (il 59% provenienti dall’estero), il 20% dei quali ha scelto la kermesse milanese per presentare a livello mondiale le loro novità. A fare da contraltare anche l’afflusso di pubblico cresciuto del 38% rispetto all’edizione precedente e degli operatori del settore con 38.747 presenze, il 51% proveniente dall’estero, secondo i dati forniti dagli organizzatori. Che il mercato della moto sia l’unico in salute nel comparto mobilità lo confermano anche le vendite, con un incremento a ottobre del 26% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Quindi c’è ancora voglia di due ruote, forse con meno brutalità di un tempo quando la passione della moto si sfogava su mezzi dalle potenze mostruose quasi da pista, mentre ora è più un oggetto di libera mobilità, grazie all’elettrico che ha contagiato moto e biciclette esasperando la tecnologia a limiti impensabili anche solo un paio di anni fa.

EICMA, comunque, continua a essere un incontro di passione e tecnologia, sguardi a belle ragazze e occasione per fare affari.

Ed è tutto quanto vogliamo mostrarvi con questa carrellata di immagini realizzate da Gabriele Valinotti che ritraggono quanto ci ha colpito nei sei padiglioni di Rho Fiera nel corso della nostra visita a EICMA 2022.

Kimera EVO37 chiude in bellezza il 2022 a Milano Autoclassica

Ad un passo dal sold out, si chiude in Italia il Road Show internazionale della EVO37. Monte Carlo, St. Moritz, Sardegna, Londra, Pebble Beach, Hamptons, San Marino… Questi alcuni degli appuntamenti in cui la vettura italiana ha scritto la sua storia terminando il suo percorso in patria

Cuneo, 15 novembre 2022 – E’ stato un anno intenso, vissuto alla grande per Kimera Automobili con un importante consolidamento della sua realtà ottenuto attraverso un eccezionale feedback commerciale, importanti riconoscimenti e un road show che ha portato la EVO37 ad essere conosciuta ed apprezzata a livello internazionale.

Questo “tour mondiale” si chiuderà in patria, questa settimana, dal 18 al 20 novembre in occasione di Milano AutoClassica. Proprio per celebrare il ritorno in Italia, Kimera Automobili presenterà allo stand della fiera di Milano-Rho, tre EVO37 con i colori della bandiera italiana. Le vetture, per tradizione chiamate con nomi femminili, saranno la verde “Esmeralda”, la bianca in livrea Martini “Penelope” e la rossa “Victoria”.

La costruzione delle EVO37 continua senza sosta in Kimera Automobili, che chiuderà l’anno con 6 vetture prodotte finora. Si entrerà poi nel pieno della produzione nel 2023, con l’obiettivo di 12 vetture all’anno fino all’esaurimento della serie limitata.

Di questa esclusiva serie di 37 pezzi unici, sono solo 3 le vetture ancora ancora “libere”, con ben 34 di queste già assegnate a fortunati proprietari di tutto il mondo: Olanda, Svizzera, Belgio, Giappone, Stati Uniti, Costa Rica, Inghilterra, Monte Carlo, Francia, Spagna, Germania, Ucraina, Porto Rico, Corea e Italia. Queste le nazionalità dei facoltosi proprietari della EVO37.

Kimera EVO37 trae le proprie origini dal passato, per far rinascere un’icona dell’automobilismo mondiale, portandola al massimo sviluppo prestazionale possibile, come se la vettura dell’epoca fosse stata concepita oggi, con la conoscenza e le tecnologie dei nostri giorni. Il risultato di questa fusione crono-culturale è un’autentica “fuoriserie” stradale da oltre 500 cv e 550 Nm di coppia con un motore 2 litri quattro cilindri in linea con doppia sovralimentazione turbo/compressore volumetrico, realizzata con metodologie d’eccellenza tipiche dell’industria automotive e quanto di meglio viene offerto dalla moderna tecnologia in campo motoristico: 3D scanning, reverse engineering, CAD, CAE, prototipazione rapida, fresatura in CNC, sinterizzazione, elettronica e il non plus ultra delle soluzioni tecnologiche disponibili.

Kimera EVO37 è l’Autentica Evoluzione del modello originario. Per questo Kimera Automobili ha coinvolto nel progetto EVO37, in un unico team, i migliori specialisti e fornitori torinesi in ambito automotive:  Bonetto CV, Italtecnica, LAM Stile, Bellasi, Gma Group, EGS Lobart, JM, AM, CiElle Tronics, Medici, e Speed Engineering. Ai quali si aggiungono i nomi di altre eccellenze italiane (e non), quali Pirelli, Sparco, Alcantara Goodwool, Pakelo, Andreani – Öhlins, Brembo e Sprint Filter.

EVO37 è un’auto che, ispirandosi alla filosofia del Restomod, porta all’estremo questo concetto unendo lo stile, il sapore ed il fascino di una delle più leggendarie “regine” da corsa degli anni ’80,  con le caratteristiche di una vettura moderna in termini di tecnologia, qualità e prestazioni.

Un tributo che vuole rendere omaggio a quelle leggendarie vetture degli anni’80 protagoniste dei Campionati Mondiali Rally, fra cui l’ultima Gruppo B a 2 Ruote motrici a vincere il titolo iridato, battendo le rivali a trazione integrale. Un’auto mitica che ha fatto scuola e che è diventata un modello cult per gli appassionati di automobilismo.

Kimera EVO37 rappresenta il punto d’incontro ideale fra l’auto da rally e la vettura stradale, dove tradizione, rievocazione e celebrazione del passato incontrano l’avanguardia tecnologica e un design moderno e contemporaneo. Concepita con gusto e passione, è realizzata grazie ad estro e capacità tipicamente “Made in Italy”. E’ stata pensata e voluta da Luca Betti, CEO e pilota di rally con un prestigioso palmares internazionale. Betti si è occupato in prima persona dello sviluppo della vettura, insieme al Campione del  Mondo Miki Biasion, che collabora fin dalla nascita del progetto.

Countach e LM 002: il V12 Lamborghini si dimostra multi-funzione

Nell’anno delle celebrazioni del V12, la storia di due modelli diametralmente opposti ma accomunati dalla stessa straordinaria meccanica a 12 cilindri

Sant’Agata Bolognese, 25 agosto 2022 – Nel 2022 Lamborghini celebra il suo V12, il leggendario motore a 12 cilindri che, per quasi 60 anni di storia, ha equipaggiato i modelli più iconici della casa di Sant’Agata Bolognese e che, nella sua evoluzione finale come motore termico “puro”, uscirà di produzione quando verrà prodotta l’ultima Aventador Ultimae[1] a fine 2022. Tra questi la Countach, uno dei modelli più iconici della intera storia automobilistica, presentato nel 1971 e prodotto dal 1973 al 1990 in 1999 + 1 esemplari e la LM 002, passato alla storia come primo fuoristrada ad altissime prestazioni prodotto in serie, 300 esemplari tra il 1986 ed il 1993, capace di portare le prestazioni ed il piacere di guida delle vetture granturismo anche fuori strada.

Countach, una leggenda automobilistica finita sui poster

Fin da ancora prima della sua presentazione ufficiale, avvenuta al Salone di Ginevra del Marzo 1971, la LP 500 ha stupito il mondo per il suo aspetto così estremo e futuristico. L’esclamazione dialettale piemontese “Countach”, infatti, usata a sottolineare la straordinarietà di quanto si è appena osservato, è stata aggiunta al nome proprio pochi giorni prima della presentazione ufficiale, dopo che un operatore della Carrozzeria Bertone l’aveva vista ancora in fase di lavorazione e non era riuscito a trattenere la sua sorpresa. Presentata come “idea car”, per comprendere se al pubblico sarebbe potuta interessare una vettura così avanzata ed estrema, era equipaggiata con il motore V12 a 60° che già si era comportato benissimo sulle precedenti Lamborghini a motore anteriore e posteriore trasversale. Questa volta, però, il motore era montato in posizione longitudinale posteriore, una nuova soluzione tecnica in casa Lamborghini, e la cilindrata era passata dai tradizionali 4 litri a circa 5 (4971 cc) per 440 CV. Il successo è stato tale che, ancora prima della fine del salone, Ferruccio Lamborghini aveva deciso di metterla in produzione. La LP 500 è rimasta un esemplare unico, modificata più volte nel corso delle estenuanti prove su strada condotte dal collaudatore Bob Wallace nei successivi tre anni, e poi distrutta nelle prove di crash test necessarie per l’omologazione il 21 Marzo del 1974.

La prima Countach di produzione

Dalle indicazioni fornite dalla LP 500, nasce la LP 400 da 375 CV ad 8000 giri/min., che entra in produzione a fine 1973 equipaggiata con il tradizionale motore a 4 litri e che, a causa della scalfatura sul tetto utilizzata per migliorare la visibilità attraverso lo specchietto retrovisore interno, è oggi conosciuta con il soprannome di “periscopio”. Dopo 152 esemplari prodotti, nel 1978, la Countach LP 400 si trasforma in LP 400 S, acquisendo quella forma più elaborata che la caratterizzerà per i successivi 12 anni. La “S”, infatti, è modificata a livello di telaio e ciclistica per far lavorare al meglio la novità tecnica del periodo, i pneumatici super ribassati Pirelli P7 ma, anche a livello estetico. Per accogliere i nuovi freni maggiorati ed i pneumatici più larghi, infatti, si rende necessaria l’adozione dei codolini passaruota, mentre le maggiori prestazioni impongono l’adozione di un marcato spoiler frontale. Alcuni appassionati, poi, aggiungeranno anche un’ala posteriore a completare il pacchetto aerodinamico.

The Cannonball Run

E’ proprio una LP 400 S del 1979 che, nel 1981, debutta sul grade schermo come attrice protagonista nel film ”The Cannonball Run”. Da quel momento, la Countach entra nelle stanze degli adolescenti di tutto il mondo, appesa alle pareti come poster preferito di un’intera generazione.

Le Countach con motore a 5 litri

Nel 1982, dopo 235 esemplari prodotti, la 400 S viene sostituita dalla LP 5000 S, sempre equipaggiata con il mitico V12, adesso portato ad una capacità di 4,8 litri (4754 cc) per 375 CV a 7000 giri/min., a cui seguirà, dopo 323 esemplari prodotti fino al 1984, la Quattrovalvole, da molti considerata la migliore combinazione tra estetica, prestazioni, affidabilità e comfort. Il V12, oltre all’adozione delle quattro valvole per cilindro, viene modificato con l’incremento della cilindrata, portata a 5,1 litri (5167 cc) per una potenza massima di 455 CV a a 7000 giri/min. E’ proprio la versione Quattrovalvole la prima ad essere ufficialmente omologata ed importata negli Stati Uniti, dove però perdeva i carburatori rimpiazzati dall’iniezione elettronica. L’apertura di questo mercato permette nuovi volumi di vendita e la Quattrovalvole viene realizzata in 631 esemplari fino al 1988, quando è sostituita dalla Countach 25 Anniversario, così chiamata per celebrare i 25 anni dalla fondazione dell’azienda di Sant’Agata Bolognese. La 25 Anniversario adotta un’aerodinamica perfezionata, alcuni pannelli della carrozzeria in materiale composito ed interni più lussuosi mantenendo la meccanica della Quattrovalvole. Incredibilmente, a dimostrazione della bontà del progetto Countach, ancora innovativo dopo 17 anni di produzione, è proprio la 25 Anniversario la serie più prodotta con 658 unità. L’ultima Countach, Grigio Metallizzato con interni grigio, esce dalla linea di montaggio il 4 Luglio 1990 ed entra direttamente al MUDETC, il museo della casa a Sant’Agata Bolognese.

La magia del 1999+1

Se vi state ancora chiedendo il perché dei 1999 + 1 esemplari prodotti, il motivo è semplice: la prima LP 500, fisicamente realizzata dalla Bertone, non aveva un numero di telaio Lamborghini, ma uno Bertone. Ufficialmente, quindi, la prima Countach è la LP 400 telaio numero 1120001, prodotta nel 1973, inizialmente di colore rosso e poi ridipinta di verde, con ancora diverse differenze estetiche rispetto alle vetture che la seguiranno.

LM 002, la Lamborghini per il fuoristrada (e non solo)

Durante “gli anni Countach” la dirigenza intuisce che possa esistere un mercato per una vettura fuoristrada, con finiture di lusso, di grandi prestazioni. La LM 002, utilizza la meccanica della Countach, nella versione da 5,2 litri con potenza ridotta di 20 cavalli per poter utilizzare carburante meno raffinato senza accusare problemi,  ,girata di 180° e spostata in posizione longitudinale anteriore, Viene poi aggiunta la trasmissione a quattro ruote motrici, completa di blocco del differenziale centrale e di marce ridotte. Rimane, come sulla Countach, un telaio tubolare, mai visto prima su un mezzo fuoristrada, solitamente usato solo ed esclusivamente sulle vetture da corsa o sulle sportive più raffinate. Nasce così una vettura straordinaria, capace di veleggiare in autostrada a medie da berlinetta sportiva e di affrontare percorsi fuoristrada estremamente impegnativi. La LM 002 è, di fatto, la vettura che crea il mercato per i SUV sportivi ed è la mamma, quantomeno spirituale, dell’odierna Lamborghini URUS. Verrà prodotta, in numeri pressochè equivalenti con alimentazione a carburatori prima ed a iniezione poi, facilmente riconoscibili tra loro per la diversa “gobba” sul cofano, molto più pronunciata sui modelli a carburatori.

LM 002 e le tante curiosità

Un esemplare di LM 002 venne equipaggiato con il motore V12 da 7,2 litri per 700 CV, solitamente utilizzato sulle imbarcazioni off-shore, mentre un altro venne preparato, sotto la guida del consulente tecnico Sandro Munari, ex campione del mondo Rally, per disputare e le corse di durata nel deserto. Tantissimi gli aneddoti legati alla LM 002, tra cui la capacità di trainare un carro armato Leopard o, dotata del gancio traino, un carrello con sopra una Miura di un fortunato collezionista. E’ comunemente soprannominata “Rambo Lambo” per il suo aspetto muscoloso e perché una, all’epoca, una è stata di proprietà dell’attore americano Sylvester Stallone. La definizione più bella della LM 002, l’ha però data un giornalista italiano che, dopo averla provata scrisse: a 200 km/h, la LM 002 non fende l’aria. La schiaffeggia con orgoglio.             

FuoriConcorso ritorna sul lago di Como dal 21 al 22 maggio con tante novità: partnership istituzionale con il MAUTO – Museo dell’Automobile di Torino e una nuova location sempre aperta al pubblico

A Villa del Grumello e Villa Sucota si aggiunge quest’anno Villa Olmo, storica villa comasca che diventerà dimora delle collezioni di auto di musei e fondazioni internazionali anche nelle prossime edizioni.

Milano, 28 aprile 2022 – FuoriConcorso torna nella splendida cornice del lago di Como dal 21 al 22 maggio 2022, in concomitanza con il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este e con una nuova edizione tutta da scoprire. Una kermesse che si arricchisce di collaborazioni con importanti musei e fondazioni internazionali, a cui verrà dedicata una nuova location prestigiosa.

A inaugurare le partnership istituzionali non poteva che essere il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile – fondato a Torino nel 1933 da Carlo Biscaretti di Ruffia e aperto al pubblico nel 1960. Il museo, tra i più antichi al mondo del settore, vanta una tra le collezioni più rare e interessanti nel suo genere, con oltre 200 vetture originali di 80 marche provenienti da tutto il mondo, motivo per cui risulta il partner naturale per abbracciare la rassegna dedicata agli appassionati di auto classiche, youngtimer e contemporanee.

La selezione proveniente dal MAUTO approderà a Villa Olmo, che andrà quindi ad aggiungersi a Villa del Grumello e Villa Sucota, formando la triade delle dimore che accoglieranno le automobili d’eccezione della nuova edizione di FuoriConcorso. Mentre le due ville da sempre protagoniste della manifestazione accoglieranno i bolidi del nuovo tema di FuoriConcorso – che verrà rivelato prossimamente – Villa Olmo diventerà la casa dei musei e delle fondazioni internazionali, in una location storica disegnata dall’architetto Simone Cantoni e tra le più belle ville d’Italia. Un luogo di prestigio della città di Como sempre aperto al pubblico che sarà la venue istituzionale di FuoriConcorso, con l’obiettivo di valorizzare al massimo le bellezze del Territorio e creare momenti di scambio e di arricchimento tra gli appassionati di motori, ma anche per approfondire tematiche culturali trasversali. Con questo spirito FuoriConcorso punta a far nascere la Como Car Week che, prendendo a esempio città come la californiana Pebble Beach e a Goodwood, vuole diventare un luogo catalizzatore per il turismo e la promozione del territorio.

Le tre ville sono collegate dall’immenso parco che le circonda, ricco di esperienze artistiche, culinarie e lifestyle che accompagneranno i visitatori e le visitatrici lungo il percorso e che andranno oltre le auto in esposizione.

“Due eventi importanti a livello internazionale accadono nello stesso momento sul lago di Como. Non è un caso, ma un primo step verso la realizzazione di una Como Car Week, poiché l’Italia è sicuramente il miglior palcoscenico per creare esperienze innovative dedicate alla cultura e al mondo dell’automobile. Soprattutto in un momento dove i Saloni dell’automobile sono scomparsi e le occasioni di ritrovo per gli appassionati sono un bisogno sempre crescente” commenta Guglielmo Miani, organizzatore di FuoriConcorso, che prosegue “Davanti a noi abbiamo campi sterminati da conquistare, con un pubblico di appassionati che ha voglia di vivere momenti qualitativi collegati alla cultura dell’automobile. Ed ecco perché abbiamo ideato FuoriConcorso, come un momento di arricchimento culturale, ma anche di entertainment. Un evento sempre sorprendente sia per i temi, che per i contenuti ed experience. Puntiamo a diventare la Pebble Beach e la Goodwood italiana, ma con il plus del lifestyle italiano che solo noi possiamo offrire”. 

“Nell’intuizione di Guglielmo Miani, FuoriConcorso è il soggetto promotore di un progetto ambizioso e lungimirante: affiancare all’evento storico del Concorso di Villa d’Este una serie di grandi mostre dedicate alla passione per l’auto, con l’idea di sviluppare una Car Week italiana nel magnifico scenario del Lago di Como. Il MAUTO è chiamato a partecipare per il 2022 come primo di una serie di musei ospitati nella magnifica sede di Villa Olmo, un capolavoro del neoclassico italiano, opera di Simone Cantoni. In questo quadro condiviso il MAUTO, come Museo Nazionale dell’Automobile, interviene come soggetto che rappresenti la cultura storica dell’automobile italiana. In quest’ottica, porteremo a FuoriConcorso una selezione di auto italiane straordinarie, scelte dalla nostra collezione ma anche da altre importanti raccolte del nostro paese: dai prototipi dei pionieri, ai bolidi leggendari che hanno trionfato nei circuiti storici e in Formula 1, fino alle icone del design italiano dal dopoguerra ad oggi” commenta Benedetto Camerana, presidente del MAUTOMuseo Nazionale dell’Automobile.

La galleria fotografica della presentazione di Automotoretrò e Automotoracing 2022

Informazioni

Orari di apertura

Giovedì 28 aprile 15.00 – 20.00

Venerdì 29 aprile 09.00 – 19.00

Sabato 30 aprile 09.00 – 19.00

Domenica 1 maggio 09.00 – 19.00

Sede espositiva

Lingotto Fiere – Via Nizza 294, Torino

Oval – Via Giacomo Mattè Trucco 70

Biglietti

Acquistabili sia online che presso la biglietteria all’ingresso della fiera.

20,00 € Anteprima giovedì

20,00 € Intero

16,00 € Intero online

15,00 € Ridotto*

13,00 € Ridotto comitive (minimo 15 persone, da acquistare esclusivamente online)

35,00 € Abbonamento 2 giorni

28,00 € Abbonamento online 2 giorni

50,00 € Abbonamento 3 giorni

45,00 € Abbonamento online 3 giorni

*Il ridotto è valido per i visitatori stranieri, i ragazzi dai 10 ai 12 anni compiuti (biglietto solo in cassa, obbligo di esibire il documento). Valido solamente da venerdì 28 aprile a domenica 1 maggio.
I bambini fino a 10 anni compiuti entrano gratis.
Invalidi aventi diritto all’accompagnatore, previa esibizione del certificato: ingresso omaggio per entrambi
Invalidi senza necessità di accompagnatore, previa esibizione del certificato: ingresso ridotto unicamente per il disabile
Per l’ingresso alla manifestazione è obbligatorio essere in possesso di Green Pass BASE (con tampone), o titolo analogo internazionale, e indossare mascherine chirurgiche o FFP2 a discrezione personale.

ASI ad Automotoretrò con auto, moto, trattori ed un palinsesto ricco di appuntamenti

Il presidente Alberto Scuro: “il Piemonte è la prima regione ad aver varato una legge per la valorizzazione dei veicoli storici e questa rassegna mette in evidenza il forte legame tra il territorio e il motorismo storico”

L’Automotoclub Storico Italiano partecipa alla rassegna internazionale Automotoretrò in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 28 aprile al 1° maggio. Il salone, che tradizionalmente apre la stagione degli eventi motoristici, ha preferito posticipare il suo svolgimento a causa dell’emergenza sanitaria ancora molto pressante all’inizio dell’anno.
L’impegno di ASI non è da meno in questa straordinaria edizione primaverile e lo stand della Federazione (allestito al centro del Padiglione 2) sarà il punto di riferimento per tutti gli appassionati. L’esposizione prevede la presenza di una rara Lancia Rally 037 nella speciale configurazione “Safari”, gara africana alla quale questo esemplare partecipò nel 1986 schierato dalla squadra ufficiale Lancia Martini Racing con l’equipaggio Preston-Lyall. Una vettura scelta per rappresentare il nuovo libro edito dalla Libreria ASI intitolato “C’era una volta il Safari – Storie italiane d’Africa”.
Scritto a quattro mani da Sergio Remondino e Sergio Limone, racconta le numerose storie associate alla partecipazione delle auto italiane in questa ineguagliabile competizione ai limiti dell’avventura. Quando si pensa al Safari Rally tornano alla memoria le immagini delle Lancia Fulvia, Stratos, 037 e Delta. Delle Fiat 124 e 131 Abarth. Di quell’automobilismo italiano di vertice che ha esaltato in oltre vent’anni, dal primo sbarco della Lancia in Africa, nel 1969, sino alla terza e ultima vittoria della Casa torinese conquistata da Juha Kankkunen nel 1991 dopo la magnifica doppietta di Biasion e Siviero nel 1988 e 1989. Storie meravigliose e a volte drammatiche. Ma non è tutto. Il Coronation Safari Rally, poi East African Safari, quindi Safari Rally (per citare le tre denominazioni che si sono succedute dal 1953 ad oggi) è molto altro. Alle grandi storie, infatti, si aggiungono le mille avventure vissute dagli equipaggi a bordo di vetture italiane. Modelli che a volte è difficile immaginare impegnati al Safari in quella che per essi è stata una vera lotta per la sopravvivenza. Parliamo delle Fiat – dalle piccole 600 alle imponenti berline 2300 – ma anche delle Alfa Romeo – Giulia GT e Ti, Alfasud e Alfetta Gtv. Sono le “altre italiane”, vetture che hanno contribuito a dar forma alla presenza tricolore in Africa e che nel volume sono descritte, raccontate, rivissute. Il tutto corredato da magnifiche immagini.
La presentazione del libro è in programma sabato 30 aprile alle ore 15.00 con la partecipazione degli autori e del due volte campione del mondo rally Miki Biasion.
Nello stand ASI ci sono anche tre moto, a ricordare l’imminente appuntamento di ASI MotoShow in programma dal 6 all’8 maggio a Varano de’ Melegari. Punta di diamante è la Moto Guzzi Gambalunga del 1946, esemplare da competizione con motore monocilindrico da 500 cc che nel dopoguerra riportò alle corse la Casa di Mandello del Lario. Altra Guzzi esposta è la V7 Special del 1972, modello di svolta per l’Aquila dorata e di grande diffusione tra le forze militari e di polizia, non solo italiane. Infine, a sottolineare la rinnovata partnership tra ASI MotoShow e la Yamaha, completa il parterre delle due ruote una 350 GP del 1978 dotata di telaio Bimota.
Altro importante pezzo esposto nello stand ASI è un trattore Fiat 25 RD del 1953, il cui progetto vide la partecipazione dell’ingegner Dante Giacosa per l’adattamento del motore diesel utilizzato anche sulla berlina Fiat 1400, sulla fuoristrada Campagnola e sull’autocarro 615N. Questo trattore mette in luce un’importante novità del settore, ottenuta dall’Automotoclub Storico Italiano che è riuscito a far recepire al legislatore la valenza storica e culturale dei mezzi agricoli, sancita dalla recente modifica dell’art. 60 del Codice della Strada, che oggi classifica le macchine agricole come “veicoli atipici” al raggiungimento dei quaranta anni di età. Il tema viene approfondito domenica 1° maggio alle 14.00 in un incontro con la Commissione ASI Macchine Agricole.
Il programma di talk e conferenze previsto sul palco dello stand ASI inizia venerdì 29 aprile alle 14.00 con la presentazione in anteprima dell’inedito “Portfolio Michelotti: tributo per i 100 anni del designer senza tempo”, una pregiata raccolta di disegni corredata da un fascicolo biografico e curata dal figlio Edgardo, pubblicata in edizione limitata dalla Libreria ASI. Sabato 30 aprile alle 10.00 è attesa, poi, una retrospettiva per i 50 anni della Fiat X1/9, la piccola e innovativa granturismo introdotta nel 1972. Alle 12.00 è prevista la firma del nuovo protocollo d’intesa tra ASI e Fidas per la sensibilizzazione e la diffusione dei valori legati alla donazione del sangue.
“Torino si conferma capitale mondiale del motorismo storico – sottolinea Alberto Scuro, presidente ASI – e non può certo mancare una doppia rassegna come Automotoretrò e Automotoracing, sempre più riconosciuta e apprezzata a livello internazionale. ASI è presente come ogni anno e come punto di riferimento per gli appassionati di motorismo storico, dalle auto ai trattori. Il Piemonte è la prima regione ad aver varato una legge per la valorizzazione dei veicoli storici e questa importante rassegna ne sottolinea ancor di più le ragioni che sono alla base.”

PROGRAMMA STAND ASI – AUTOMOTORETRÒ 2022
Padiglione 2, Lingotto Fiere Torino
VENERDÌ 29 APRILE

14.00
Presentazione “Portfolio Michelotti”: tributo per i 100 anni del designer senza tempo
ASI conclude le celebrazioni del centenario della nascita di Giovanni Michelotti con una pregiata raccolta di opere corredata da un fascicolo biografico e curata dal figlio Edgardo, pubblicata in edizione limitata dalla Libreria ASI. Intervengono Edgardo Michelotti e Alfredo Zanellato Vignale.
SABATO 30 APRILE
10.00

Fiat X1/9: 50 anni di stile per la piccola e innovativa granturismo
Una retrospettiva curata dalla Commissione Cultura dell’ASI
11.00
Con la Commissione ASI Giovani il motorismo storico ha una marcia in più!
Nasce la Scuderia Italia ASI Giovani con 15 equipaggi pronti a rappresentare la Federazione negli eventi più importanti; Trofeo ASI Giovani e ASI Giovani Cup ai nastri di partenza.
12.00
Nuovo protocollo d’intesa ASI-FIDAS
Le due Federazioni uniscono le forze per la sensibilizzazione e la diffusione dei valori legati alla donazione del sangue. I Presidenti Alberto Scuro e Giovanni Musso siglano la collaborazione che vedrà il coinvolgimento attivo di ASI Solidale
15.00
Presentazione del nuovo libro “C’era una volta il Safari – Storie Italiane d’Africa”
L’ultima opera della Libreria ASI, scritta da Sergio Limone e Sergio Remondino, ripercorre le mille avventure delle auto italiane nel rally più impegnativo di sempre
16.00
ASI MotoShow 2022: si accendono i motori!
Inizia il countdown della manifestazione più importante d’Europa in programma dal 6 all’8 maggio a Varano de’ Melegari: la Commissione Manifestazioni Moto dell’ASI svela le ultime anteprime agli appassionati
DOMENICA 1° MAGGIO
11.00
Presentazione del libro “Fiat 500, l’utilitaria della libertà” (II edizione)
Gli autori Enrico Bo e Matteo Comoglio presentano l’edizione rinnovata e arricchita del loro best seller pubblicato dalla Libreria ASI
14.00
Grandi novità per le macchine agricole storiche, ora inserite nell’art. 60 del CdS
Grazie ad ASI, questi veicoli possono essere classificati “atipici” per tutelarne e promuoverne la conservazione

È Huracán-mania: 20.000 esemplari in 8 anni

Un successo attraverso dodici versioni da strada e tre da corsa

Sant’Agata Bolognese, 21 aprile 2022 – Automobili Lamborghini annuncia la produzione dell’esemplare numero 20.000 della Huracán: un modello STO nella tonalità Grigio Acheso opaco, destinato a un cliente residente nel Principato di Monaco. La Huracán Super Trofeo Omologata incarna la massima espressione delle prestazioni di un’auto creata per la strada, ma ispirata alla tradizione delle Lamborghini da corsa. Rappresenta il modello di punta dell’ampia famiglia Huracán che, sin dal suo primo lancio nel 2014 e grazie al suo motore aspirato, ha regalato prestazioni ed emozioni di guida autentiche.

Eravamo convinti che la Huracán avrebbe scritto un nuovo capitolo della storia di Lamborghini e così è stato “, ha affermato Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini. “La Huracán ha segnato un’evoluzione in fatto di design, know-how tecnologico e dinamica di guida, collezionando record su pista e di vendite. È stata progettata per essere una vettura che regala le emozioni di una supersportiva in ogni situazione, dalla guida quotidiana al circuito. Ogni derivato che si è susseguito è rimasto sempre fedele a questa filosofia, mentre per quanto riguarda il mondo delle corse la Huracán non è solo la protagonista del campionato monomarca Lamborghini Super Trofeo, ma ha anche dimostrato in tutto il mondo il suo primato nel campionato GT3.

Otto anni di successi dal 2014

La Huracán è al centro della scena da otto anni, confermando una forte attrattività grazie alla sua ampia gamma di versioni: dodici stradali e tre da corsa.  Dal 2014, il 71% dei clienti Huracán ha scelto la versione Coupé, mentre il 29% ha optato per le versioni open-air. Il mercato principale di questa vettura è rappresentato dagli Stati Uniti, con più del 32% di esemplari consegnati negli ultimi otto anni, seguiti da Regno Unito e Cina. E il successo dura ancora oggi: i modelli Huracán hanno infatti contribuito al record di vendite stabilito nel 2021. Sono state 2.586 le Huracán consegnate in tutto il mondo, un incremento sostenuto dal forte traino e accoglienza registrati dalla STO.

2014: la prima versione Coupé, la LP 610-4

La prima Huracán Coupé (LP 610-4) fa il suo debutto nel 2014 al Salone dell’auto di Ginevra. Dotata di trazione integrale, 610 CV di potenza, vanta un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,2 secondi e una velocità massima di 325 km/h. Tra le novità, propone la selezione delle modalità di guida tramite il pulsante ANIMA, il sistema LPI con giroscopio di bordo, la doppia iniezione di carburante e le luci LED in tutta la vettura, introdotte per la prima volta nel segmento delle supersportive.

La Huracán LP 610-4 Spyder viene svelata al Salone di Francoforte a settembre 2015. Il motore V10 da 5,2 litri ad aspirazione naturale è lo stesso della versione Coupé e genera una potenza di 610 CV. L’accelerazione lancia la vettura da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi, mentre la velocità massiva raggiunge i 323 km/h.

2015: Huracán LP 580-2, un’esperienza di guida a trazione posteriore

Rispetto alla LP 610-4, la LP 580-2 si differenzia per un motore a potenza inferiore e per la trazione posteriore che sostituisce quella integrale. In realtà, il motore V10 da 5,2 litri è lo stesso della 610-4, ma la sua potenza è ridotta a 580 CV con una coppia pari a 533 Nm. L’assenza della trazione integrale ha permesso agli ingegneri Lamborghini di ridurre il peso di 33 kg rispetto alla versione Coupé, limitandolo così a soli 1.389 kg. La velocità massima raggiunge i 320 km/h.

La variante Spyder RWD della Huracán LP 580-2 è presentata al Salone dell’auto di Los Angeles a novembre 2016. Anche in questo caso, il motore V10 da 5,2 litri ad aspirazione naturale è lo stesso della versione Coupé e genera una potenza di 580 CV. Nel 2016, viene presentato il modello Avio, un’edizione limitata di soli 250 esemplari che rendono omaggio al mondo dell’aviazione e dell’aeronautica a cui si ispira il design della Huracán.

2016: la Huracán Performante debutta con un record sul circuito di Nürburgring 

Nel 2016, la Huracán Performante irrompe nel mercato con i suoi 640 CV. Grazie all’innovativo sistema ALA brevettato da Lamborghini, ha segnato il record sul giro per le vetture di serie sul tracciato del Nordschleife Nürburgring e si è aggiudicata vari premi in tutto il mondo. Nel 2018, la Huracán Performante Spyder ha raggiunto l’apice dello sviluppo tecnologico di Huracán, ovvero la combinazione di innovazione tecnologica, prestazioni e guida open-air. Come la Performante Coupé, anche la Spyder eroga una potenza di 640 CV a 8.000 giri/min, generando una coppia di 600 Nm a 6.500 giri/min e un’accelerazione 0-100 km/h in 3,1 secondi e 0-200 km/h in soli 9,3 secondi.

2019: la nuova Huracán EVO, la nuova generazione di supersportive V10

Nel 2019 ha fatto il suo debutto l’evoluzione della Huracán con la versione EVO. Il suo design distintivo ha definito la superiorità aerodinamica e la dinamica di guida migliorata di questo nuovo modello, combinando la potenza di 640 CV e le abilità straordinarie tipiche della Performante con la trazione posteriore, la ripartizione della coppia e il sistema LDVI caratterizzato dalla logica predittiva. La EVO Spyder adotta lo stesso controllo della dinamica della vettura e l’aerodinamica di ultimissima generazione sviluppati per il modello Coupé, con un motore Lamborghini V10 ad aspirazione naturale da 5,2 litri, potenziato per produrre una maggiore potenza e corredato di valvole di aspirazione in titanio.
Nel 2020 è presentata la Huracán EVO Rear-Wheel Drive (RWD), una vettura in grado di combinare una potenza di 610 CV a 8000 giri/min e una coppia di 560 Nm a 6500 giri/min, a una struttura leggerissima a trazione posteriore che garantisce una sterzata dinamica in qualsiasi situazione per esaltare al massimo il divertimento alla guida. La Huracán EVO RWD può raggiungere una velocità di 325 km/h e passare da 0 a 100 km/h in appena 3,3 secondi. Nello stesso anno Automobili Lamborghini è stato il primo brand automotive a servirsi della realtà aumentata per il lancio virtuale di un nuovo modello, ovvero la Huracán EVO RWD Spyder. Grazie alla funzione AR Quick Look di Apple, l’azienda ha potuto presentare la sua ultimissima supersportiva V10 direttamente ai clienti e agli appassionati di tutto il mondo.

2021: la Huracán STO: l’essenza di Lamborghini Squadra Corse

La Huracán STO (Super Trofeo Omologata), lanciata nel 2021, combina l’esperienza nell’ambito del motorsport e il know-how di Lamborghini in una vettura da strada omologata. La nuova vettura si ispira alla Huracán EVO Super Trofeo, sviluppata da Squadra Corse per il campionato monomarca Lamborghini, e alla Huracán EVO GT3, tre volte vincitrice della 24 Ore di Daytona e due volte vincitrice della 12 Ore di Sebring. Grazie ai 640 CV di potenza sprigionati dal motore V10 aspirato e a una coppia pari a 565 Nm a 6.500 giri/min, la Huracán STO a trazione posteriore offre un’accelerazione sorprendente da 0 a 100 km/h in soli 3 secondi e da 0 a 200 km/h in appena 9 secondi, con una velocità massima di 310 km/h.

2022: Huracán Tecnica, pensata e progettata per unire il meglio di due mondi

L’ultima arrivata nella famiglia Huracán, svelata in aprile 2022, è la Huracán Tecnica: la vettura a trazione posteriore con motore V10 di ultima generazione sviluppata per chi cerca la perfezione e il divertimento alla guida all’insegna del lifestyle, sia su strada che su pista. Il nome, Tecnica, incarna l’evoluzione avanzata dell’efficienza tecnica Huracán: inconfondibile fin dal primo sguardo, rappresenta un’innovazione del modello Huracán tanto nell’aspetto esteriore quanto per ciò che si cela sotto al cofano, con linee che ne sottolineano i miglioramenti aerodinamici volti a potenziare le prestazioni, la stabilità e la facilità d’uso, soprattutto su pista.  Con il motore mutuato dalla Huracán STO e un incremento di 30 CV rispetto alla Huracán EVO a trazione posteriore (RWD), il gruppo propulsore sprigiona una coppia pari a 565 Nm a un regime massimo di 6.500 giri/min e garantisce un’accelerazione migliorata da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi.

Dalla connettività al mondo digitale degli E-sport

Nel 2021, Lamborghini è diventato il primo produttore automotive a integrare il controllo di sistema completo della vettura di Amazon Alexa nella Huracán EVO, nonché la prima ad adottare la funzione what:three:words per un uso preciso del navigatore in qualsiasi parte del mondo.

Gli appassionati Lamborghini possono anche mettersi virtualmente alla guida della Huracán in una vasta gamma di videogiochi e di gare E-sport, tra cui FORZA Horizon e Gran Turismo, Rocket League e Assetto Corsa Competizione.

Il 60% delle Huracán è personalizzata grazie al programma AD Personam

Oltre il 60% delle Huracán consegnate presenta elementi personalizzati attraverso il programma Ad Personam, che mette a disposizione un’ampia scelta di palette di colori, di finiture e di materiali speciali. Attualmente il programma Ad Personam offre 300 colori per l’esterno, ma il cliente può sempre richiedere un’opzione esclusiva. I clienti dell’Europa centrale, di Giappone e Regno Unito, sono quelli che usufruiscono maggiormente delle possibilità di personalizzazione. Sono molti gli oggetti di uso quotidiano che ispirano i clienti Lamborghini, ad esempio oggetti di arredamento, divani, borse, capi d’abbigliamento, ma anche make-up (ombretti e smalti), pietre preziose e cinturini per orologi.

Nell’ambito del programma di personalizzazione, è stata creata anche una Huracán a trazione posteriore con i colori papali, presentata poi in Vaticano e destinata ad essere venduta all’asta per beneficenza. 

Huracán Polizia: un lungo sodalizio con la polizia italiana

Nel corso degli anni, sono state diverse le Huracán consegnate alla polizia italiana che suggellano questo legame duraturo. Principalmente usate in caso di emergenze mediche, lo scorso anno una Huracán ha consegnato un organo destinato a un trapianto percorrendo i 489 km che separano Padova da Roma in appena due ore.

La Huracán è presente anche all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, dove i viaggiatori possono ammirarla mentre scorta gli aerei in pista.

Avventure e spedizioni Huracán nel mondo

Le Huracán si sono avventurate nei luoghi più disparati, dalla Transilvania alle Highlands scozzesi, passando per le isole Lofoten della Norvegia, lasciando sempre senza parole i partecipanti delle Lamborghini Accademia ed Esperienza, per le loro prestazioni dinamiche adatte a ogni condizione stradale.

Dalla strada alla pista a bordo della Huracán Super Trofeo

La Huracán e la sua erede EVO hanno fatto la storia in pista. Circa 500 esemplari Huracán da corsa sono usciti dalla linea di produzione in veste Super Trofeo e GT3, compresa un’edizione limitata Squadra Corsa per celebrare i 10 anni della Super Trofeo nel 2019. Le Huracán GT3 hanno conquistato oltre 40 campionati e 117 vittorie in più di 12 campionati in tutto il mondo: Lamborghini è l’unico costruttore automotive ad aver vinto la classe GTD della 24 Ore di Daytona per tre volte consecutive, nonché ad aggiudicarsi sia la 24 Ore di Daytona sia la 12 Ore di Sebring con la GT3 e la GT3 EVO, per due anni di fila tra il 2018 e il 2019.

ASI Youngtimer StyleFest 2022: ecco le vincitrici

Tra supercar e ammiraglie di lusso spunta la rara Mini Cooper Cabriolet è lei la best of show di ASI Youngtimer Stylefest 2022. La giuria popolare sceglie l’iconica De Lorean di “Ritorno al futuro”

La prima edizione di ASI Youngtimer StyleFest ha celebrato la produzione automobilistica degli anni ’80 e ’90 con un concorso di stile che si è svolto tra Bardolino e Brescia sabato 9 e domenica 10 aprile. La moda di quel periodo è il trend del momento, anche in ambito motoristico, tanto che l’evento ASI ha subito registrato il tutto esaurito con una incredibile varietà di modelli, dalle utilitarie alle supercar, dalle sportive compatte alle berline di lusso.

La giuria tecnica dell’ASI – composta da Ugo Amodeo, Achille Gerla e Tiziano Romeo della Commissione Manifestazioni Auto – ha eletto Best of Show una Mini Cooper Cabriolet del 1995 (l’ultima Mini “classic” prodotta con il marchio Rover) portata dal giovane entusiasta Andrea Pegoraro. Questa piccola cabrio è stata prodotta tra il 1992 e il 1996 in poco più di mille esemplari, caratterizzati da un allestimento ricco di accessori e rifinito nei minimi dettagli. L’esemplare vincitore del Best of Show – e della categoria Pop Cars – è tra gli ultimi prodotti nella tradizionale livrea “british racing green”.

Il pubblico che ha potuto ammirare le oltre settanta auto in concorso, rimaste in esposizione nel Parco di Villa Carrara sul lungolago di Bardolino, ha incoronato l’iconica Delorean DMC-12 del 1981: vettura sportiva americana universalmente riconosciuta come la protagonista della saga cinematografica “Ritorno al futuro”. Conservata come nuova dall’appassionato Adriano Bacchioni, continua a far brillare gli occhi grazie alla linea firmata da Giorgetto Giugiaro e alle sue scenografiche portiere con apertura ad ali di gabbiano.

Il premio speciale messo in palio dalla rassegna internazionale “Auto e Moto d’Epoca” (in programma alla Fiera di Padova dal 20 al 23 ottobre 2022), partner di ASI Youngtimer StyleFest, è stato assegnato alla Honda CRX del 1993 di Guido Frisetti, per la sua particolarità e perché testimone di una passione tramandata di padre in figlia.

Tra le altre vincitrici di classe si segnalano la Mercedes-Benz 560 SL del 1987 (Cabrio della Costiera), la Porsche 911 Speedster del 1989 (Cavallina & Cavallino), la Bmw Z1 del 1990 (Via col vento), la Jaguar XJ8 del 1998 (Quattro porte), la Lancia Delta Integrale Martini 6 del 1992 (Dai rally alla strada), la Maserati Ghibli Cup del 1996 (Coupé Granturismo), l’Audi TT del 1999 (Coupé).

Tutte le vincitrici di ASI Youngtimer Stylefest 2022

POP CARS Rover Mini Cooper Cabriolet (1995) Andrea Pegoraro

CABRIO DELLA COSTIERA Mercedes-Benz 560 SL (1987) Jochen Meuren

CAVALLINA & CAVALLINO Porsche 911 Speedster (1989) Carlo Grelewski

VIA COL VENTO Bmw Z1 (1990) Nicola Marini

QUATTRO PORTE Jaguar XJ8 (1998) Cristiano De Giuli

DAI RALLY ALLA STRADA Lancia Delta Integrale Martini 6 (1992) Lucio Gabbarini

COUPE’ GRANTURISMO Maserati Ghibli Cup (1996) Aldo Foroni

COUPE’ Audi TT (1999) Duilio Meschini

PREMI SPECIALI Ford Mustang LX (1993) Giuseppe Chizzolini; Mercedes-Benz CLK 430 (1999) Giampiero Monetti

PREMIO GIURIA POPOLARE Delorean DMC-12 (1981) Adriano Bachioni

PREMIO “AUTO E MOTO D’EPOCA” Honda CRX (1993) Guido Frisetti

BEST OF SHOW Rover Mini Cooper Cabriolet (1995) Andrea Pegorar

La galleria delle immagini di tutte le vincitrici di ASI Youngtimer Stylefest 2022

POP CARS Rover Mini Cooper Cabriolet (1995) Andrea Pegoraro

CABRIO DELLA COSTIERA Mercedes-Benz 560 SL (1987) Jochen Meuren

CAVALLINA & CAVALLINO Porsche 911 Speedster (1989) Carlo Grelewski

VIA COL VENTO Bmw Z1 (1990) Nicola Marini

QUATTRO PORTE Jaguar XJ8 (1998) Cristiano De Giuli

DAI RALLY ALLA STRADA Lancia Delta Integrale Martini 6 (1992) Lucio Gabbarini

COUPE’ GRANTURISMO Maserati Ghibli Cup (1996) Aldo Foroni

COUPE’ Audi TT (1999) Duilio Meschini

PREMI SPECIALI Ford Mustang LX (1993) Giuseppe Chizzolini; Mercedes-Benz CLK 430 (1999) Giampiero Monetti

PREMIO GIURIA POPOLARE Delorean DMC-12 (1981) Adriano Bachioni

PREMIO “AUTO E MOTO D’EPOCA” Honda CRX (1993) Guido Frisetti

Spazio alle classiche ad Expolevante 2022

Un intero padiglione ASI dedicato alla passione per le auto e le moto storiche e un convegno sui veicoli storici come volano turistico ed economico per i territori appuntamento a Bari dal 21 al 25 aprile presso la nuova Fiera del Levante

Show di auto e moto storiche ad Expolevante, l’innovativa kermesse del tempo libero, dello sport e della smart mobility in programma dal 21 al 25 aprile alla Nuova Fiera del Levante di Bari. Grazie alla presenza dell’Automotoclub Storico Italiano, un intero padiglione è infatti riservato al motorismo storico come passione trasversale sempre più diffusa, anche tra le giovani generazioni.

Il ricco palinsesto di appuntamenti si apre con il convegno nazionale intitolato “I veicoli storici come volano turistico ed economico per il territorio”, atteso per venerdì 22 aprile alle 15.30 nel Centro Congressi della Nuova Fiera del Levante attiguo al padiglione ASI. 

Insieme al Presidente dell’ASI Alberto Scuro, sono attesi numerosi rappresentanti delle istituzioni, come l’Intergruppo Parlamentare per i Veicoli Storici con il presidente Giovanni Tombolato, l’ANCI con il presidente Antonio Decaro, Città dei Motori con il consigliere Giovanni Gargano e gli Stati Generali del Patrimonio Italiano con il presidente Ivan Drogo Inglese. Inoltre, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, porta il virtuoso esempio della sua città, dove la sinergia tra pubblico e privato è motore di cultura, come già dimostrato insieme ad ASI con il recupero della preziosa Collezione Morbidelli. Altro importante testimonial del convegno è Cesare Fiorio, indiscusso protagonista del motorismo italiano.

In occasione del Convegno, grazie alla partecipazione di Giorgio Palmucci, presidente Enit, viene siglato un nuovo protocollo d’intesa tra l’ASI e l’Agenzia Nazionale del Turismo. Obiettivo comune è la promozione della scoperta del patrimonio storico, artistico e culturale diffuso sul territorio italiano con l’uso consapevole del veicolo storico. I due enti, inoltre, sono concordi nell’incentivare il turismo a bordo dei veicoli storici che, inseriti nei vari contesti territoriali diventano, essi stessi, attrazione turistica. Infine, c’è la volontà di creare un volano di sviluppo del turismo connesso all’uso del veicolo storico che possa generare nuovi investimenti nel settore.

Altri incontri da non perdere sono quelli di giovedì 21 aprile alle 11.00 con la presentazione della Rievocazione del Gran Premio di Bari, evento che si svolge in concomitanza con Expolevante animando il centro della città pugliese (con un passaggio in Fiera domenica 24 aprile alle 10.00); poi un convegno sulla sicurezza stradale (venerdì 22 aprile alle 10.30), le presentazioni delle iniziative “ASI Circuito Tricolore” e di “ASI AutoShow – Puglia 2022” (sabato 23 aprile alle 11.00 e alle 15.00); quindi il tema “Motori Storici in Puglia” (domenica 24 aprile alle 16.00 insieme ai Club della Regione); infine, lunedì 25 aprile alle 11.00, una retrospettiva dedicata alle moto nel cinema.

I sodalizi federati ASI presenti nel padiglione sono l’Automotoclub Aste e Bilancieri Città di Bitonto, il Club dell’Automobile Antica e della Carrozza (Bari), il Club Jonico Veicoli Amatoriali e Storici “I Delfini” (Taranto), il Messapia Automotoclub Storico (Ugento), l’Old Cars Club (Bari), il Rombo Arcaico Auto e Moto d’Epoca (Gravina in Puglia), la Scuderia Fieramosca Club Automoto Storiche (Barletta) e il Veteran Car Club Valle d’Itria (Martina Franca).

Nel padiglione ASI sono esposti, tra numerosi esemplari di auto e moto, anche due straordinari prototipi della Collezione ASI Bertone: la Runabout del 1969 e la Birusa del 2003. La Runabout è una rivoluzionaria “barchetta” a cuneo che servì come banco di prova per la successiva Fiat X1/9 prodotta in serie dal 1972. Birusa è l’ultima vettura Bertone battezzata con un termine piemontese (significa audace, ardimentosa) ed è stata proposta nel 2003 utilizzando l’autotelaio di derivazione BMW Z8.

Per tutti i tesserati ASI è previsto l’ingresso gratuito.

 “Siamo orgogliosi di far parte della nuova squadra che offrirà al pubblico numerosi spunti di interesse e un weekend denso di appuntamenti”, sottolinea Alberto Scuro, presidente ASI. “Il motorismo storico è un settore che offre opportunità di ogni tipo: è passione per chi lo vive, è arricchimento culturale per chi riscopre le antiche tradizioni motoristiche, è una grande opportunità per il sistema Paese. Abbiamo tante iniziative in serbo per la Puglia, con tanti Club locali impegnati ogni anno in decine di manifestazioni sul territorio e con l’evento clou della Federazione, ASI AutoShow, che per il 2022 ha scelto questa magnifica regione come scenario del museo viaggiante atteso dal 6 al 9 ottobre.”

Porte aperte al 69° Rallye Sanremo. Gli italiani Crugnola, De Tommaso e Basso a caccia di Craig Breen

È ufficiale l’elenco iscritti della gara ligure, valevole per il campionato tricolore e del Leggenda valevole per la Coppa Rally di Zona . Con 138 iscritti in totale i migliori piloti italiani dovranno vedersela con il due volte vincitore a Sanremo Craig Breen e l’altro frequentatore del mondiale Mads Ostberg. E per gli appassionati una bella novità: parco assistenza libero a tutti con Green Pass base e mascherina indossata. Foto archivio Elio Magnano

SANREMO (IM), 4 aprile – La lista chetutti gli appassionati rally attendevano è arrivata. Chiuse le iscrizioni venerdì scorso, il 69° Rallye Sanremo si avvia rapidamente alla partenza di venerdì 8 aprile con qualche piacevole sorpresa per i tifosi. Innanzi tutto è da oggi ufficiale che sarà possibile per gli appassionati accedere al parco assistenza della Vecchia Stazione purché muniti di Green Pass base indossando la mascherina, potendo così incontrare da vicino i loro beniamini e osservare i meccanici al lavoro.

Torna Breen a caccia della tripletta. Quattro partecipazioni al Sanremo, due con una macchina al top e due vittorie. Non c’è che dire; c’è feeling fra la gara ligure e l’irlandese Craig Breen che tutte le volte che ha avuto per le mani una vettura da assoluto (Škoda Fabia R5 nel 2019 e Hyundai i20 nel 2021) ha fatto centro salendo sul gradino più alto del podio. Il pilota ufficiale di M Ford WRT torna nel Ponente Ligure dopo un significativo terzo posto al Monte-Carlo e un non soddisfacente Svezia iridato, in preparazione della prossima gara mondiale in Croazia. Per l’occasione lascerà in garage la Ford Puma Rally1 (categoria non ammessa nelle gare di campionato italiano) e salirà sulla Ford Fiesta R5 affiancato per la prima volta dal connazionale John Rowan, in temporanea sostituzione di Paul Nagle, che riprenderà il suo posto a Zagabria. Breen-Rowan, però, non saranno i soli frequentatori del mondiale a partecipare al 69° Rallye Sanremo. Al via con una seconda Fiesta avremo anche il norvegese Mads Ostberg, affiancato dallo svedese Patrik Bart con il quale ha vinto la settimana scorsa in Ungheria il Salgò Rally 2022.

Gli italiani non staranno a guardare. Ovviamente la pattuglia tricolore è per nulla intenzionata a concedere ospitalità e strada ai due stranieri della Ford. A cominciare da Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto, grandi mattatori della prima gara del Campionato Italiano Assoluto Rally-Sparco con la Citroën C3 Rally2 e per pochi minuti vincitore della gara sanremese dello scorso anno, prima che l’annullamento della penalizzazione, erroneamente inflitta Breen, fosse annullata f-facendolo scendere sul secondo gradino del podio. Il varesino è un veterano del Sanremo, essendo alla sua nona partecipazione, avendo sempre ottenuto risultati significativi oltre al secondo posto dell’annata scorsa, come la vittoria nella Suzuki Cup del 2009 e il primato fra gli Junior nel 2013. Il Sanremo deve essere la gara del riscatto per Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, non ancora del tutto a loro agio con la Hyundai i20N all’esordio del Ciocco, gara nella quale hanno terminato al terzo posto. Il veneto, campione italiano in carica e patriarca dei rallisti nostrani in attività, vanta ben quindici partecipazioni al Sanremo coronate da tre vittorie assolute (2007, 2012, 2013) e il primato nella lunga Ronde di 59,99 km nella notte del 2007, risultato di cui conserva la targa commemorativa nella sua pizzeria di Cavaso del Tomba (e ci tiene a precisare che anche nel 2012 siglò il miglior tempo nella Ronde notturna).  Della partita sarà sicuramente Damiano de Tommaso (quest’anno non più Under 25) affiancato da Giorgia Ascalone, che proprio qui a Sanremo nella scorsa stagione iniziò la caccia al titolo fra i giovanissimi. L’obiettivo del 2022 del pilota varesino, secondo al Ciocco, è quello di contendere a Crugnola e Basso il titolo assoluto e di conquistare il titolo Promozione, classifica di cui attualmente è leader dopo la vittoria toscana.

Diciannove vetture da assoluto per 19 piloti che puntano in alto. Sono diciannove gli equipaggi alla guida di vetture della Classe Rally2, fra i quali è lecito presumere uscirà il vincitore di questa 69esima edizione del Rallye Sanremo. Oltre a Crugnola, De Tommaso, Basso, Breen e Ostberg, saranno da osservare gli altri protagonisti della categoria maggiore. A cominciare da Stefano Albertini-Danilo Fappani, Škoda Fabia Rally EVO, quarti al Ciocco e quarti lo scorso anno nella gara ligure, di cui sono profondi conoscitori avendola il pilota bresciano disputata undici volte. Grandi cose ci si aspetta Fabio Andolfi con Manuel Fenoli, bandiera di PrimoCanale Motori, partner mediatico del Sanremo Rallye. Il Sanremo è la gara del pilota savonese, settimo assoluto al Ciocco con la sua Škoda Fabia Rally2 evo, che vanta una buona tradizione di risultati nel Ponente Ligure, rally che concluse sul terzo gradino del podio nella scorsa stagione. Da seguire inoltre le prestazioni di un nutrito gruppo di piloti pretendenti alle zone nobili della classifica partendo dal toscano Rudy Michelini con Michele Perna sul sedile di destra, alle Škoda Fabia di Giacomo Scattolon-Giovanni Bernacchini. Ci si attende ottime cose dalla coppia di giovani promesse toscane Tommaso Ciuffi, affiancato da Nicolò Gonella, e Christopher Lucchesi jr che avrà sul sedile di destra l’esperta mamma Titti Ghilardi; dal veloce comasco figlio d’arte Simone Miele con Eleonora Mori, dalla promessa siciliana Alessio Profeta con Silvia Croce. Nonché dai gentlemen drivers Antonio Rusce che dividerà la Hyundai i20N con Giulia Paganoni e il pilota “storico” migrato nelle moderne “Pedro” che affiderà le note al savonese Fulvio Florean per portare in alto la sua Volkswagen Polo. Non mancherà la quota rosa con due pilotesse al volante nel 69° Rallye Sanremo e quattro nel 14° Sanremo Leggenda. La prima ragazza-volante a lasciare venerdì pomeriggio la pedana di fronte al Casinò sarà Rachele Somaschini sulla Citroën C3 Rally2 che divide con Nicola Arena, alla sua quarta partecipazione al Sanremo.

Sergio Maiga soddisfatto. “Sono soddisfatto dei numeri raggiunti da questa edizione del Rallye Sanremo con 80 equipaggi nella gara valevole per il Campionato Italiano Assoluto Rallye-Sparco e 58 nel Sanremo Leggenda” commenta l’organizzatore della gara. “La soddisfazione arriva anche dall’avere al via piloti del calibro di Craig Breen e Mads Ostberg, abituali protagonisti del mondiale, che daranno certamente filo da torcere ai nostri piloti che vorranno riportare dopo quattro anni in Italia la coppa della vittoria. Non ci sarà battaglia e spettacolo solo per la classifica assoluta. Sarà da seguire anche la sfida fra i dieci protagonisti del CIRAS Junior, la serie dedicata ai futuri campioni, che prende il via da Sanremo. E le coppe dei trofei monomarca come Peugeot e Suzuki. Insomma un Sanremo tutto da gustare dalle verifiche negli spazi della Vecchia Stazione di giovedì pomeriggio 7 aprile fino alla passarella di arrivo di fronte al Casino di sabato sera 9 aprile”.

La 69esima edizione del Rallye Sanremo, è gara valida per il Campionato Italiano Assoluto Rally-Sparco, Campionato Italiano Rally Promozione, Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici (serie di cui è il secondo appuntamento), oltre che essere la prima prova del Campionato Italiano Junior, dedicato alle giovani promesse del rallismo nostrano.  Il 69° Rallye Sanremo è anche valido come prova di apertura della serie FIA dell’Alps European Rally Trophy oltre che secondo appuntamento per le coppe Suzuki Rally Cup, Peugeot 208 Rally Cup Top, challenge monomarca che renderanno ancora più interessante la sfida tricolore.

Il Sanremo Leggenda, giunto alla 14esima edizione, è valido per la Coppa Rally di Zona 2 (di cui è il secondo evento), per la Michelin Zone Rally Cup e per l’R Italian Trophy.

Lo scorso anno andò così:

68° Rallye Sanremo: 1) Breen-Nagle (Hyundai i20 R5), in 58’25”6; 2) Crugnola-Ometto (Hyundai i20 R5), a 4”8; 3) Andolfi-Savoia (Škoda Fabia R5), a 12”8.

13° Sanremo Leggenda-22° Rally delle Palme: 1) Ferrarotti-Grimaldi (Škoda Fabia R5), 42’44”0; 2) Cortese-Verbicara (Škoda Fabia R5), a 1’21”4; 3) Porro-Cargnelutti (Škoda Fabia Rally2 evo), a 1’54”6.

RallyPartenza Arrivo 
69° Rallye SanremoCorso ImperatriceVenerdì 8 aprile, ore 14.00Corso ImperatriceSabato 9 aprile ore 17.30
14° Rallye Sanremo-LeggendaCorso ImperatriceSabato 9 aprile ore 11.15Corso ImperatriceSabato 9 aprile ore 19.40

Tutte le informazioni su tutte le gare del Rallye Sanremo sono reperibili sul sito www.rallyesanremo.com

Alpine e IED Torino: una partnership win-win che va oltre una concept car

Svelata lo scorso 18 marzo, la concept car A4810 Project by IED è il frutto della collaborazione tra Alpine e la filiale torinese dell’Istituto Europeo di Design (IED), scuola di design con sede a Milano. Raphaël Linari, Capo Designer di Alpine, ripercorre la storia di questa partnership e della realizzazione della concept car, sottolineando i tanti vantaggi che ne potranno trarre l’Istituto e la Marca automobilistica, soprattutto per la scoperta dei talenti.

«Interpretate i codici del design Alpine e trasponeteli nel futuro progettando la ‘super berlinette’ del 2035. Questa supercar biposto dovrà essere performante da un punto di vista sportivo, ma anche ambientale. Sarà dotata di motorizzazione a idrogeno e dovrà rispettare lo spirito dei modelli Alpine: leggerezza, sportività, piacere di guida. Avete cinque mesi!»

Ecco il compito su cui, da Settembre 2021, hanno lavorato ventotto studenti del Master in Transportation Design dell’Istituto Europeo di Design (IED), scuola di design con sede a Torino. Un progetto allettante, tanto più che non si trattava solo di progettare una concept car futuristica su carta e poi su schermo, ma anche di realizzarla come modello fisico in scala 1:1. Come fa l’Istituto ogni anno accademico con una marca diversa, lo scopo originale era quello di presentare il risultato al Salone dell’Auto di Ginevra. Purtroppo, l’evento è stato annullato nel 2022 – dopo essere stato cancellato anche nel 2021 – ma ciò non ha impedito agli studenti di andare fino in fondo al loro progetto. È così che la concept car A4810 Project by IED, frutto del loro lavoro, è stata svelata il 18 marzo, durante una conferenza stampa organizzata nell’Istituto stesso.

Lasciar libero corso alla creatività . Si chiamano Nicolas, Carlos, Abhijeet, Virginia, Sanjay, Valentino e Faruk, sono ragazzi e ragazze provenienti da diversi Paesi come l’India, la Cina, l’Italia, gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana, il Mali, la Spagna e Taiwan. Sotto la supervisione di due professori e il patrocinio di Raphaël Linari, Capo Designer di Alpine, formatosi a suo tempo allo IED, hanno lavorato sull’argomento di buona lena, con un semplice briefing verbale e senza documenti di supporto. «Ho fornito loro le chiavi per comprendere la Marca, il suo design e la sua eredità, ma ho stabilito pochissimi vincoli. Dovevano poter dare libero corso alla loro creatività, senza sentirsi limitati» spiega Raphaël.

Non c’era nessun problema di ingegneria o produzione da risolvere per gli studenti, che hanno affrontato il compito a mente libera. Solo le dimensioni principali del veicolo (lunghezza, altezza, larghezza e dimensioni dei pneumatici) erano state date in anticipo. Raphaël descrive il loro lavoro con una bella immagine: «Le dimensioni erano quelle di una supercar. Per gli studenti costituivano una specie di scatola in cui bisognava porre il conducente, i sedili, il motore e soprattutto immaginare le proporzioni del veicolo.»

Ma perché una supercar e non una classica auto sportiva come l’A110 o un prototipo di endurance come l’A480? «Non bisognava interferire con i progetti Alpine già in corso, sia per i veicoli di serie che per le auto sportive, ma si doveva dare agli studenti la possibilità di portare la Marca ai massimi livelli. La tematica della supercar si è ben presto imposta» racconta Raphaël precisando anche che è stato Laurent Rossi, CEO di Alpine, a chiedere che la concept car fosse dotata di motorizzazione a idrogeno per proiettare ancor di più la Marca verso il futuro.

Modalità di selezione professionali. Così facendo, Raphaël sapeva che stava chiedendo agli studenti di condividere la loro visione della Marca Alpine, di mostrare come vedevano l’evoluzione dei suoi codici stilistici. Non è stato più di tanto sorpreso dal fatto di constatare che, nonostante le origini diverse, la maggior parte di loro si è orientata verso stili di design molto “latini”. Niente di strano, in fin dei conti, per studenti che si stanno formando in una scuola italiana.

Tutti hanno quindi proposto il risultato della propria riflessione, prima che venisse fatto un drastico processo di selezione. «Ho passato in rassegna tutti i disegni gestendo la selezione come si fa nel mondo del design professionale», spiega Raphaël. «Ho fatto una prima selezione di dodici proposte. Poi Antony Villain, Direttore del Design di Alpine, ha scelto con me i migliori quattro. Infine, Laurent Rossi ci ha accompagnato nella scelta delle due proposte definitive.»

Gli studenti si sono così confrontati con un modus operandi con cui avranno a che fare per tutta la loro futura carriera di designer. Ma non crediate che quelli che non sono stati selezionati siano usciti dal progetto. «Il design finale dell’A4810 Project by IED associa infatti soprattutto due temi che erano stati proposti dagli studenti. Chi è stato eliminato è progressivamente passato a lavorare su diversi elementi della concept car finale come cerchi, sedili, colori e materiali, ecc.» racconta Raphaël.

Alla ricerca dei talenti del futuro. Dopo la fase teorica, è stato necessario passare a quella pratica, ovvero lanciarsi nella realizzazione fisica della concept car. Un periodo caratterizzato da frequenti scambi tra Raphaël Linari, gli studenti e i professori dello IED, anche a tarda sera e nei weekend. «Ciò dimostra lo stato d’animo e l’impegno con cui hanno affrontato il progetto», analizza Raphaël. «Da parte mia, li ho affiancati mettendoci anche il mio tempo non lavorativo, ma è il minimo che si possa fare quando ci si fa “regalare” una concept car che darà visibilità alla Marca.»

Gli studenti non si sono risparmiati e i professori si sono avvalsi dei loro contatti per trovare i partner necessari per realizzare la concept car (fresatura, creazione del modello, verniciatura, ecc.) e i fornitori di cerchi (OZ Racing) e pneumatici (Pirelli). «Sono stati bravi fino in fondo» nota Raphaël. Secondo lui, una cosa è certa: «Si sono divertiti un mondo a realizzare questo progetto, si sentiva che lo facevano con piacere, con un’energia positiva condivisa da tutti ed evidente nella qualità dei rendering, che si trattasse di disegni e foto o del modello».

Con questo spettacolare progetto, Alpine si apre anche ad una nuova generazione di designer. Se le partnership con le scuole non sono una novità per la Marca, questo progetto e la sua realizzazione di una vera e propria concept car hanno permesso a Raphaël Linari e Antony Villain di scoprire tutto un vivaio di talenti. «Alpine è una Marca che è appena rinata e che guarda al futuro. Piena di ambizioni, condivide valori positivi, come l’inclusione e la diversità, con le nuove generazioni. Questo tipo di partnership rientra in una vera strategia win-win con le scuole e gli studenti» dichiara Raphaël con entusiasmo.

Chissà se nel gruppo degli studenti IED che hanno sviluppato la concept car A4810 Project by IED non ci sia il designer che in futuro sarà responsabile della vera supercar Alpine del 2035!

La nuova Mercedes-AMG GT Track Series: una limited edition dalle performance illimitate

  • Nuova Mercedes‑AMG GT Track Series limitata a soli 55 esemplari
  • La più potente auto sportiva destinata ai client realizzata da Mercedes‑AMG
  • L’estensione del portfolio AMG attraverso un membro esclusivo per track day eventi sportivi di club

È l’auto sportiva di serie più potente mai sviluppata da Mercedes AMG: la Mercedes AMG GT Track Series, concepita per l’utilizzo durante i track day e gli eventi sportivi di club. Con questa esclusiva limited edition, il reparto motorsport di Mercedes AMG celebra il 55° anniversario della casa di Affalterbach in modo molto speciale. Limitata a 55 unità, la Mercedes AMG GT Track Series è la migliore ambasciatrice dello spirito dei fondatori di AMG, Hans Werner Aufrecht ed Erhard Melcher, e della loro filosofia: rendere il meglio ancora migliore. Il risultato è una race car dalle prestazioni esclusive e senza compromessi che riflette in modo unico l’arte dei costruttori automobilistici di Mercedes-AMG.

La Mercedes AMG GT Track Series amplia la famiglia GT con un nuovo, iconico modello. La leggendaria top performer Mercedes AMG GT Black Series (consumo di carburante combinato 12,8 l/100 km, emissioni di CO2 combinate 292 g/km) è stata la base per lo sviluppo di questa esclusiva supercar. Così come il modello da cui deriva, la GT Track Series si distingue per un concept mirato a prestazioni di alto livello, combinato con le qualità testate in pista dei modelli GT3 e GT4. Non omologata per l’utilizzo su strada, la GT Track Series sottolinea, inoltre, la sua elevata esclusività attraverso caratteristiche tecniche ed estetiche uniche.

Un’affascinante offerta di prestazioni. Il cuore della Mercedes AMG GT Track Series è il motore V8 biturbo da 4,0 litri della Mercedes AMG GT Black Series. Ad esempio, grazie a iniettori motorsport personalizzati e a un’applicazione specifica del motore, il propulsore dotato di un albero motore piatto eroga ora 580 kW (734 CV) e una coppia massima di 850 Nm.

Il cambio sequenziale Hewland HLS a 6 rapporti da corsa con differenziale regolabile trasferisce la potenza all’asse posteriore. Come in tutti i modelli della famiglia GT, è stato installato sull’asse posteriore in configurazione transaxle e ha un collegamento resistente alla torsione e alla coppia al motore attraverso un tubo di torsione in fibra di carbonio. Le sospensioni della Mercedes AMG GT Track Series sono dotate di ammortizzatori Bilstein a quattro vie completamente regolabili. Come è comune negli sport motoristici, ognuno di essi ha un’impostazione ad alta velocità e a bassa velocità nei livelli di estensione e compressione e permette inoltre di regolare l’altezza di marcia. Inoltre, le barre antirollio sono regolabili individualmente per assicurare un setup individuale.

Questi componenti ad alte prestazioni risultano in una gestione altamente precisa con un feedback inconfondibile. Ciò permette ai piloti di tutti i livelli di abilità, sia che si tratti di professionisti delle corse che di ‘gentleman driver’, di acquisire rapidamente fiducia nel veicolo.

Aerodinamica ottimizzata combinata con un design potente. Anche il design e l’aerodinamica della Mercedes AMG GT Track Series seguono rigorosamente la filosofia delle prestazioni. Il cofano, i parafanghi, gli spoiler, il portellone e la grembialatura posteriore sono realizzati in fibra di carbonio e contribuiscono ampiamente all’elevata dinamica di guida. Un altro effetto importante del mix di materiali è la riduzione del peso a vuoto del veicolo a 1.400 kg.

Le feritoie integrate dell’ala in carbonio sull’asse anteriore forniscono una maggiore deportanza. Le soglie con elementi di carbonio nero visibile, che si trasformano in lame verticali sia nella parte anteriore che in quella posteriore, contribuiscono significativamente a un flusso d’aria ottimale intorno al veicolo. Per garantire un efficace raffreddamento dei freni posteriori, le soglie incorporano anche canali di raffreddamento dell’aria. Anche la grembiulatura posteriore con doppio diffusore e prese d’aria laterali sui passaruota rimanda al DNA da corsa della Mercedes AMG GT Track Series.

Il frontale di questo modello esclusivo è caratterizzato dalla griglia del radiatore sportiva specifica AMG, che assicura un flusso d’aria ottimale al radiatore. Lo splitter anteriore ad alta deportanza è stato sviluppato esclusivamente per la GT Track Series. È completato da un’ala posteriore da corsa modificata e regolabile meccanicamente che si basa sull’elemento aerodinamico della GT Black Series, ulteriormente sviluppato per migliorare la deportanza sull’asse posteriore.

Un altro derivato diretto del motorsport è l’esclusivo cofano caratteristico con grande presa d’aria. Guida l’aria calda dal vano motore, aumenta la deportanza complessiva e allo stesso tempo contribuisce al raffreddamento del motore.

Un altro sviluppo speciale per la Mercedes AMG GT Track Series sono gli esclusivi cerchi da 18 pollici fresati e forgiate ad alta lucentezza, la dimensione ideale del cerchio per le auto da corsa GT che può essere equipaggiato con tutti tipi di pneumatici da competizione.

Un particolare highlight estetico è l’esclusiva finitura speciale semilucida in MANUFAKTUR hightech silver magno con elementi di design in rosso e antracite. Un altro elemento che sottolinea l’esclusività di questo modello GT è l’integrazione dell’emblema AMG nella zona superiore del grembiule anteriore.

Pacchetto di sicurezza completo e interni specifici per il motorsport. Come nella GT3 e nella GT4, anche nella GT Track Series è stata installata un’elettronica da corsa di facile utilizzo e manutenzione che include il controllo di trazione specifico per le corse e un ABS motorsport, ciascuno regolabile su 12 livelli (livello 1: massima attività TC/ABS, livello 11: minima attività TC/ABS, livello 12: modalità off).

Anche i componenti dei freni sono testati nel motorsport. La GT Track Series è dotata di freni in acciaio (asse anteriore: 390 mm/asse posteriore 355 mm). È stata, inoltre, installata una trave freno per regolare il bilanciamento dei freni. I condotti dell’aria dei freni in carbonio e i tubi dell’aria dei freni dimensionalmente stabili garantiscono un raffreddamento ottimale dell’impianto frenante ad alte prestazioni.

Collaudato all’interno della famiglia GT, il concept di sicurezza è stato applicato all’interno: il roll cage in acciaio ad alta resistenza è imbullonato al telaio in alluminio e una botola di estrazione è stata collocata nel tetto. La cellula di sicurezza del guidatore in carbonio ha grandi dimensioni e offre anche ai guidatori alti spazio sufficiente per muoversi. Inoltre, ha un’imbracatura di sicurezza a cinque punti e un sedile ergonomico personalizzabile con schiuma. Come risultato, la cellula di sicurezza del pilota soddisfa i più recenti standard FIA e offre un livello di protezione considerevolmente più alto dei normali sedili da corsa. Un potente sistema di estintori motorsport e le reti di sicurezza per i piloti completano il concetto di sicurezza globale della GT Track Series.

Durante il processo di progettazione degli interni, gli ingegneri Mercedes AMG hanno prestato particolare attenzione allo scopo del veicolo: la GT Track Series è stata assemblata come un veicolo motorsport purosangue e quindi è priva di elementi di comfort. Per raggiungere i 1.400 kg di peso a vuoto, la ricerca di qualsiasi componente come materiali di imbottitura, carenatura interna o finestre elettriche è vana.

Il volante, sviluppato esclusivamente per la GT Track Series in collaborazione con gli esperti di sim racing di Cube Controls, ha un ampio campo di regolazione e numerose possibilità di controllo. Anche i pedali sono regolabili e possono essere adattati individualmente alla corporatura del pilota. Il cruscotto, con carbonio a vista e una finitura opaca, include un’unità di visualizzazione del pilota DDU 11 BOSCH completamente programmabile, progettata per un funzionamento intuitivo e di facile utilizzo. Inoltre, incorpora un sistema completo di registrazione dei dati per scopi motorsport, per esempio un trigger di giro per tenere traccia dei tempi sul giro. La GT Track Series è una delle prime auto in circolazione a disporre del sistema di nuova concezione.

55 anni di Mercedes-AMG – 55 Mercedes-AMG GT Track Series. La Mercedes AMG GT Track Series è sinonimo di massima esclusività. La serie speciale è limitata a 55 unità, ciascuna delle quali costruita a mano ad Affalterbach. Così, Mercedes AMG ricorda la fondazione dell’azienda da parte di Hans Werner Aufrecht e Erhard Melcher nel 1967, esattamente 55 anni fa. Una targhetta in rilievo all’interno identifica ogni Mercedes AMG GT Track Series come un pezzo unico dell’edizione speciale. Anche le scritte ricamate “Track Series” sul sedile del conducente e sul copriauto limitato fanno riferimento all’esclusività della GT Track Series.

Assistenza e totale supporto inclusi. I proprietari della Mercedes AMG GT Track Series beneficiano di una gamma completa di servizi e supporto che viene continuamente sviluppata e ampliata e comprende anche quei privilegi che normalmente sono esclusivi dei team clienti di Mercedes AMG Motorsport. Un training tecnico prima della consegna del veicolo, il supporto individuale di un ingegnere durante le giornate in pista e le attività sportive del club su richiesta, una hot line di assistenza durante i weekend di gara, nonché servizi logistici come una fornitura ottimale di pezzi di ricambio.

Il supporto tecnico è garantito dagli esperti di motorsport della HWA AG, che eseguono servizi e ricostruzioni come partner di sviluppo e produzione della Mercedes AMG. L’esclusivo sistema di ordinazione e informazione online “Customer Service Portal” consente di ordinare accessori e pezzi di ricambio e di fornire tutta la documentazione tecnica.

Vendita diretta da Affalterbach

La vendita in tutto il mondo della Mercedes AMG GT Track Series viene gestita da Affalterbach, dove ha sede Mercedes AMG. La consegna ai clienti dell’edizione speciale inizia nel secondo trimestre del 2022. Il prezzo di listino della Mercedes AMG GT Track Series è di 369.000 euro più IVA. Come optional sono disponibili un set di avviamento ricambi, un sistema di ventilazione per sedili e caschi, un sistema di abbeveraggio e una cella di sicurezza per i passeggeri. Ulteriori opzioni di equipaggiamento sono disponibili su richiesta.

Dalle strade di Sant’Agata alle cime innevate: una giornata in stile Lamborghini

Sant’Agata Bolognese, 21 marzo 2022 – Un’esperienza di guida di tutta la gamma delle supersportive Lamborghini in versione invernale in un tragitto iniziato a Sant’Agata Bolognese e terminato ai piedi del monte Cervino.

Il percorso di 500 chilometri con partenza dal centro di Bologna, proseguito lungo l’autostrada per la Valle d’Aosta e successivamente nelle sfidanti strade di montagna che conducono a Cervinia è stato concepito per vivere un’esperienza di guida autentica in ogni ambiente, inclusa l’aderenza tipicamente invernale di una pista ghiacciata.

Non sono mancati momenti audaci, quando la carovana di vetture ha affrontato la salita al Forte di Bard, e neppure inattese emozioni, grazie alla destrezza di uno snowboarder che ha saltato la Urus viola esposta nello snowpark del Plan Maison.

70 anni di sport, lusso e lifestyle: Mercedes-Benz SL

  • Nel 1952, la 300 SL da corsa fu la capostipite di una tradizione unica e ininterrotta
  • L’ultima generazione dell’icona: la nuova Mercedes-AMG SL (R 232).
  • La nuova ambasciatrice del Performance Luxury offre un’emozionante esperienza di guida
  • La mostra: “Il fascino della SL – un’auto da sogno per 70 anni”, con dieci sport car SL, al Museo Mercedes-Benz fino al 9 ottobre 2022

Le due lettere SL sono il segno distintivo di fama mondiale di una tradizione unica delle auto sportive Mercedes-Benz: da 70 anni la sigla sta per “superleggera” e quindi per automobilismo sportivo – dalla 300 SL da corsa (W 194) del 1952 fino all’ultima SL della serie 232 del marchio high performance Mercedes-AMG. La capostipite, la W 194, rimane riservata al mondo del motorsport e in questo modo trasmette un importante valore del marchio Mercedes-Benz: il più antico produttore di auto di lusso al mondo è stato, infatti, un importante protagonista del motorsport nel corso di diverse epoche, ottenendo grandi successi. Dalla 300 SL Coupé (W 198) in poi, sportività, lusso e lifestyle sono i valori identificativi di ogni SL.

Ogni generazione di questa illustre stirpe scrive il proprio capitolo in un’ininterrotta storia di successo. Il Museo Mercedes-Benz racconta questa storia unica con la mostra “Fascination SL – Un’auto da sogno per 70 anni”: www.mercedes-benz.com/sl-special-exhibition. La mostra può essere visitata fino al 9 ottobre 2022 nella Sala delle collezioni 5 e comprende dieci SL sportive di sette decenni, dalla più antica 300 SL da corsa conservata (W 194) alla nuova Mercedes-AMG SL della serie 232.

Sportività nei geni

Il 12 marzo 1952, la Mercedes-Benz presentò la 300 SL (W 194), un’auto da corsa pura con cui il marchio vinse quattro delle cinque gare della stagione: a Berna (tripla vittoria), al Nürburgring (quadrupla vittoria), la 24 Ore di Le Mans (doppia vittoria) e la III Carrera Panamericana in Messico (doppia vittoria). Alla Mille Miglia, che era la prima gara dell’epoca, finì seconda e quarta. Per la stagione 1953 fu costruito il prototipo di auto sportiva da corsa W 194/11. Non fu più utilizzato a causa dei preparativi per l’ingresso in Formula Uno, ma rappresentò un importante passo tecnico sulla strada delle auto da corsa (W 196 R) e delle auto sportive da corsa (W 196 S) nel 1954 e 1955.

Le richieste di una versione di serie di questa talentuosa auto da corsa si fecero presto insistenti. Mercedes-Benz rispose e presentò già nel 1954 la 300 SL Coupé (W 198), la leggendaria auto sportiva “Gullwing”. Furono costruiti solo 1.400 esemplari di questo modello con le caratteristiche porte incernierate sul tetto a causa del roll cage. Oggi, questi classici raggiungono prezzi ben oltre il milione di euro.

Nel 1954, contemporaneamente alla “Gullwing”, il marchio presentò la Mercedes-Benz 190 SL, concepita come un’elegante auto sportiva a cielo aperto. Accanto alla supersportiva 300 SL, la Roadster, che aveva anche un aspetto molto sportivo all’esterno, era un veicolo che offriva un comfort completo anche per lunghi viaggi a velocità di crociera elevate.

Nel 1957, la 300 SL Roadster (W 198) seguì il Coupé “Gullwing”. Come il suo predecessore, questa vettura fu creata su iniziativa di Maximilian E. Hoffmann. In termini tecnici, la Roadster corrisponde in gran parte alla Coupé. Tuttavia, modificando le parti laterali del roll cage, l’altezza di ingresso poteva essere ridotta a tal punto che si potevano realizzare porte normali con cerniera anteriore.

Nel 1963, la 230 SL (W 113) sostituì sia la 300 SL Roadster che la 190 SL. Colpì per la sportività, il comfort e la sicurezza e da allora è stata un precursore della tradizione SL. L’hardtop opzionale con i suoi finestrini alti e il tetto a forma concava sostenuto da stretti pilastri ricordava gli edifici dei templi asiatici, il che fece guadagnare rapidamente alla W 113 il soprannome di “Pagoda”.

I modelli SL della serie R 107 fecero il loro debutto nella primavera del 1971. Per la prima volta nella storia della Mercedes-Benz SL, sui modelli 350 SL e 450 SL furono utilizzati motori a otto cilindri. Nel 1974, la 280 SL seguì con un motore a sei cilindri, offrendo per la prima volta tre motori nella gamma che trametteva al primo sguardo eleganza e solidità. Le misure di sicurezza in caso di incidente di questa biposto aperta erano in anticipo sui tempi. Tra la progettazione e messa in produzione della R 107 passarono 18 anni – un record.

Sette decenni di SL – Una storia altrettanto completa della tecnologia

Al Salone di Ginevra del 1989, Mercedes-Benz ha presentato la generazione successiva, la SL della serie R 129. Il roll bar automatico, che fuoriesce in soli 0,3 secondi anche con l’hardtop chiuso, era un elemento unico nel settore. Con questo veicolo, il marchio conquistò subito il cuore degli appassionati: la capacità di produzione fu presto saturata. Alcuni clienti accettarono periodi di consegna di diversi anni. I modelli top di gamma a dodici cilindri, la 600 SL/SL 600 (290 kW/394 CV) e la SL 73 AMG con un motore V12 da 7,3 litri e 386 kW (525 CV), sono oggi leggendari.

Nel 2001, con il codice interno R 230, fece il suo debutto la successiva generazione SL. La sua innovazione più sorprendente era il tetto Vario pieghevole in acciaio: per la prima volta nella storia della Mercedes-Benz SL, permetteva di avere sia un’auto aperta che un coupé in uno. Il design della serie R 230 combinava tradizione e futuro con dettagli sorprendenti. La quota AMG crebbe significativamente in questa generazione SL: quasi un terzo di tutte le R 230 aveva motori AMG. Il top della gamma era la SL 65 AMG Black Series da 493 kW (670 CV).

Nel gennaio 2012, in occasione del 60° compleanno della SL, la serie di modelli R 231 è stata presentata al North American International Auto Show (NAIAS) di Detroit. Uno dei punti focali del nuovo design era la riduzione del peso della vettura sportiva attraverso numerose misure. Disponibile su richiesta: MAGIC SKY CONTROL, il tetto in vetro con tonalità e trasparenza regolabili.

La nuova Mercedes-AMG SL (R 232) è l’ultima riedizione di un’icona. Il marchio di Affalterbach l’ha presentata nel 2021. Con una classica capote e un carattere sportivo, si inserisce perfettamente nella storia di questa icona. Allo stesso tempo, questa esclusiva Roadster 2+2 posti è particolarmente adatta all’uso quotidiano e mette per la prima volta la sua potenza sulla strada con la trazione integrale. L’ampio equipaggiamento tecnologico comprende highlights come le sospensioni AMG ACTIVE RIDE CONTROL con stabilizzazione attiva del rollio, l’asse posteriore sterzante, l’impianto frenante ceramico ad alte prestazioni AMG o il DIGITAL LIGHT con funzione di proiezione. Mercedes-AMG ha sviluppato la SL in modo completamente indipendente come modello Performance Luxury coerente.

La galleria fotografica di 70 anni Mercedes-Benz SL

  • Nel 1952, la 300 SL da corsa fu la capostipite di una tradizione unica e ininterrotta
  • L’ultima generazione dell’icona: la nuova Mercedes-AMG SL (R 232).
  • La nuova ambasciatrice del Performance Luxury offre un’emozionante esperienza di guida
  • La mostra: “Il fascino della SL – un’auto da sogno per 70 anni”, con dieci sport car SL, al Museo Mercedes-Benz fino al 9 ottobre 2022

Le due lettere SL sono il segno distintivo di fama mondiale di una tradizione unica delle auto sportive Mercedes-Benz: da 70 anni la sigla sta per “superleggera” e quindi per automobilismo sportivo – dalla 300 SL da corsa (W 194) del 1952 fino all’ultima SL della serie 232 del marchio high performance Mercedes-AMG. La capostipite, la W 194, rimane riservata al mondo del motorsport e in questo modo trasmette un importante valore del marchio Mercedes-Benz: il più antico produttore di auto di lusso al mondo è stato, infatti, un importante protagonista del motorsport nel corso di diverse epoche, ottenendo grandi successi. Dalla 300 SL Coupé (W 198) in poi, sportività, lusso e lifestyle sono i valori identificativi di ogni SL.

È arrivata la nuova Aston-Martin V12 Vantage:  un finale spettacolare per una serie mitica

La nuova V12 Vantage celebra la gloriosa storia delle auto sportive con motore V12. Dinamica di guida perfezionata per il massimo delle prestazioni e un divertimento imbattibile. Produzione limitata di 333 unità in tutto il mondo e un portafoglio ordini già chiuso per il numero di richieste senza precedenti. L’ultima volta in cui la Vantage monterà un motore Twin Turbo V12 da 5,2 litri 700 CV e 753 Nm: questa è la Vantage più potente che ci sia. Velocità massima di oltre 322 km/h, da 0 a 100 in 3,5 secondi. Il pacchetto aerodinamico genera 204 kg di deportanza a velocità massima . L’incredibile design ampio della carrozzeria permette di avere 40 mm in più di carreggiata. L’inizio delle consegne è previsto per il secondo trimestre 2022

16 marzo 2022, Gaydon, Regno Unito: Per quindici anni la V12 Vantage ha rappresentato con audacia la passione per le prestazioni di Aston Martin. Veloci e agguerrite allo stesso tempo, le versioni successive di queste grandi auto hanno dato vita a una dinastia mitica. Una stirpe costruita sulla premessa di adattare il modello più compatto e incentrato sul guidatore che ci sia al motore di serie più grande e potente possibile. Questa dinastia unica sta giungendo al termine e Aston Martin è orgogliosa di presentare la più veloce, la più agguerrita e la più dinamica di tutta la famiglia: la nuova V12 Vantage.

Con una produzione della V12 Vantage rigorosamente limitata a 333 esemplari in tutto il mondo, questa edizione finale celebra la conclusione di un’era epica nello stile di allestimento. Questa macchina straordinaria, massima espressione di prestazioni estreme e adrenalina per il guidatore, mescola velocità pazzesca su rettilineo e maneggevolezza brillante con look spettacolari e un’esclusività invidiabile: una proposta incredibilmente allettante. 

Così allettante, che da quando è stata confermata la produzione della V12 Vantage a dicembre dello scorso anno, Aston Martin ha ricevuto un numero di richieste senza precedenti per questa futura icona, che ha visto la vendita di tutti gli esemplari prima del lancio e un registro di interesse che ha superato le disponibilità, con i clienti impazientemente in lista di attesa.

Tobias Moers, Aston Martin Chief Executive Officer, riguardo alla V12 Vantage ha affermato: “Ogni marchio di auto sportiva ha una vettura protagonista. Per Aston Martin negli ultimi anni quest’auto è stata la V12 Vantage. Sin dal momento della presentazione nel 2007 della prima V12 Vantage RS Concept, i nostri clienti e i nostri fan di tutto il mondo si sono innamorati dell’idea di abbinare il nostro motore più grande con il nostro modello più piccolo e sportivo. La formula è stata perfezionata nel corso degli anni con straordinario successo, ma l’essenza è rimasta la stessa. Ora è arrivato il momento di concludere questa dinastia in modo appropriato, con l’esemplare più spettacolare mai realizzato ad oggi: la V12 Vantage più veloce, più potente e più dinamica di tutti i tempi. La celebrazione dei suoi predecessori e l’incarnazione dell’attenzione crescente di Aston Martin verso la dinamica di guida garantiscono il massimo per la V12 Vantage”.

Il motore è il cuore di ogni Aston Martin, ma mai come in questa auto, la Vantage più veloce e potente mai costruita. Sviluppando 700 CV a 6500 giri/min e 753 Nm di coppia con soli 1800-6000 giri/min, il V12 quad-cam a 60 gradi da 5,2 litri offre una combinazione entusiasmante di “muscolosità” a gamma medio-bassa e potenza fulminea top di gamma. Con una velocità massima di oltre 322 km/h, la V12 Vantage va da 0 a 100 in soli 3,4 secondi. Grazie agli sforzi propulsivi di questo magnifico impianto motopropulsore e all’ampio uso di materiali leggeri per l’intera auto, la V12 Vantage ha un rapporto peso-potenza di 390 CV a tonnellata, oltre il 20% in più rispetto alla Vantage con motore V8.

Queste misure di contenimento del peso includono paraurti anteriore, cofano a conchiglia, parafanghi anteriori e alettature laterali in fibra di carbonio, paraurti posteriore e cofano del bagagliaio in composito, batteria leggera e uno speciale impianto di scarico a doppia uscita montato centralmente. Regolato per garantire che la “voce” della V12 Vantage sia in linea con il suo aspetto e le sue prestazioni, questo nuovo impianto di scarico è realizzato in acciaio inox leggero da 1 mm, con una riduzione di peso di 7,2 kg rispetto all’impianto montato sulla Vantage.

La potenza è fornita da una trasmissione automatica a 8 velocità ZF e dal differenziale autobloccante (LSD) montato sul retro della macchina. La trasmissione della V12 Vantage viene tarata in modo unico per migliorare le velocità di cambio e l’interazione del guidatore, in base a quanto appreso dai modelli V12 Speedster e Vantage F1® Edition. Questo software tarato in modo speciale offre un livello di rifinitura e funzionalità del cambio superiore a quello visto sui cambi a doppia frizione. Il software adattivo della trasmissione è studiato per misurare le condizioni operative dell’auto, insieme alle richieste provenienti dal guidatore, per garantire che la vettura abbia la marcia giusta inserita al momento opportuno, fornendo un’esperienza di guida realmente connessa.

Come i suoi famosi predecessori, la nuova V12 Vantage è concentrata sull’offrire un’esperienza di guida dinamica, che completa le prestazioni e il carattere inconfondibili del suo motore, garantendo al contempo che il guidatore resti realmente al centro dell’esperienza di guida. Per ottenere tutto questo l’auto è dotata di un nuovo sistema di sospensioni adattivo, che comprende barre anti-rollio, boccole e gruppi molla e ammortizzatore di nuova concezione.

I livelli di rigidità delle molle delle sospensioni sono stati aumentati del 50% sulla parte anteriore e del 40% su quella posteriore, combinati con una rigidezza del top mount maggiore del 13%, mentre le nuove barre anti-rollio sono più rigide del 5% sulla parte anteriore e più morbide del 41% sulla parte posteriore.  Per mantenere il comfort del guidatore, sul retro è stata aggiunta una molla lineare secondaria. La molla lineare fornisce un livello di rigidità minore rispetto alla molla principale, migliorando il comfort di guida senza influire sulle prestazioni dinamiche.

La rigidezza del telaio è incrementata grazie all’aggiunta di pannelli trasparenti anteriori e posteriori, una barra duomi per le sospensioni posteriori e il rinforzo del serbatoio di carburante, che aumenta la rigidezza del telaio (kNm/Deg) dell’8% e la rigidezza laterale (kNm/mm) del 6,7%, fornendo la rigidezza ottimale della piattaforma per la dinamica di guida.

Queste modifiche sono supportate anche da una nuova calibrazione dello sterzo, che migliora la sensazione di sterzata e offre una risposta più decisa e, di conseguenza, un’esperienza ottimizzata per l’utente.

Per una potenza di arresto più che all’altezza delle sue prestazioni, la V12 Vantage è dotata di impianto frenante carboceramico (CCB) di serie, composto sulla parte anteriore da dischi da 410 mm x 38 mm con pinze a 6 pistoncini, mentre sulla parte posteriore i dischi da 360 mm x 32 mm sono abbinati a pinze a 4 pistoncini.

Offrendo prestazioni di frenata superiori e una riduzione significativa della massa non ammortizzata, questi dischi CCB mantengono prestazioni di frenata uniformi ad alte temperature e sono stati studiati per resistere alla dissolvenza dei freni a temperature superiori agli 800 gradi centigradi, aiutando la V12 Vantage ad esprimere tutto il suo potenziale, pur fornendo al guidatore la massima affidabilità e un controllo preciso.

Questa tecnologia CCB permette anche una riduzione di peso di 23 kg rispetto ai freni in acciaio. Inoltre, dato che questa massa non è ammortizzata, il peso ridotto contribuisce ulteriormente alla qualità di guida e alle caratteristiche di maneggevolezza dinamica della V12 Vantage.

Per completare il pacchetto dinamico della V12 Vantage è disponibile la scelta tra due nuovi design dei cerchi in lega da 21”, nei colori Satin Black o Satin Black Diamond Turned, più un optional leggero Satin Black che permette una riduzione di peso di ulteriori 8 kg.  Un’altra possibilità di integrare o abbinare il colore dei dettagli Diamond Turned a quelli della carrozzeria o del pacchetto della grafica è disponibile tramite il servizio personalizzato Q by Aston Martin. Gli pneumatici ad alte prestazioni Michelin Pilot 4S, 275/35 R21 anteriormente e 315/30 R21 posteriormente, sono forniti di serie con tutti i cerchi.

Una tale ricerca di prestazioni impeccabili e piacere di guida richiede anche un’estetica senza compromessi. Per questo la V12 Vantage sfoggia una linea mozzafiato, grazie a una scocca più larga di 40 mm per adattarsi a un telaio con carreggiata allargata, ottimizzato per prestazioni e stabilità in curva. L’ampio uso della fibra di carbonio permette anche di dotare questo nuovo design della carrozzeria di un incredibile pacchetto aerodinamico.

Benché sensazionale da ogni punto di vista, il massimo della spettacolarità della V12 Vantage si apprezza davanti. Abbinandosi perfettamente al nuovo design del paraurti anteriore, lo splitter anteriore a tutta larghezza genera deportanza ed equilibrio aerodinamico aggiuntivi, oltre a perfezionare l’assetto che sfiora il terreno.

Per fornire un maggiore flusso d’aria attraverso i radiatori del motore, la griglia anteriore è più larga del 25%. Inoltre, la presa d’aria del motore dal distintivo design a ferro di cavallo è stata integrata nel cofano, migliorando il raffreddamento e richiamando le caratteristiche di design della magnifica Vantage GT12, il tributo su strada di Aston Martin alla leggendaria V12 Vantage GT3 da corsa. Il design aggressivo prosegue lungo il profilo laterale con una nuova alettatura monopezzo scolpita, anche essa ispirata alle gare automobilistiche e sullo stile dei modelli V12 Vantage precedenti.

Sul retro, un nuovo ed esclusivo paraurti con diffusore integrato mantiene l’equilibrio aerodinamico, dalla parte anteriore a quella posteriore. Il fulcro di questo nuovo design è l’impianto di scarico leggero, montato centralmente, con doppio terminale di scarico. A completare questa trasformazione da cima a fondo è l’incredibile alettone posteriore, che concorre all’ottenimento di una deportanza massima di 204 kg al massimo delle velocità e che esalta ancora di più l’impatto visivo inconfondibile della V12 Vantage. Per uno stile più discreto con una linea più raffinata, è possibile eliminare l’alettone posteriore.  In entrambe le configurazioni, comunque, il grande lavoro sulla carrozzeria garantisce il mantenimento dell’equilibrio aerodinamico, fornendo stabilità alle alte velocità e il massimo delle prestazioni.

Massimizzando l’esperienza di guida con il mitico “suono” della V12, la V12 Vantage è dotata di un ampio vano di carico posteriore, mettendo anche in bella mostra la nuova barra duomi per le sospensioni posteriori.

Passando agli interni, la V12 Vantage mantiene l’inconfondibile disposizione dell’attuale Vantage, esprimendo al contempo la sua posizione di auto di punta con un sedile Sport Plus rifinito completamente in pelle semianilina, con imbottitura “ad ali”e disegno con punzonatura.

È disponibile come optional anche un nuovo sedile Performance in fibra di carbonio con la scocca in fibra di carbonio twill esposta e regolazione manuale in 6 posizioni, che offre un design di sostegno per le avanzate dinamiche di guida dell’auto e una caratteristica distintiva. Si tratta di un design brevettato di Aston Martin ispirato alle gare automobilistiche, ottimizzato per ridurre il peso di 7,3 kg senza scendere a compromessi sul comfort.

Esaltando ancora di più lo stile sorprendente sia interno che esterno, ogni V12 Vantage può essere personalizzata tramite Q by Aston Martin, il servizio di personalizzazione dedicato del marchio. Grazie all’offerta di una vasta gamma di optional esclusivi, i clienti possono creare delle specifiche veramente uniche.

La grafica e le livree straordinarie degli esterni possono essere selezionate da un’ampia offerta di combinazioni di colori, inoltre è disponibile una selezione di pinze dei freni colorate e finiture verniciate per i cerchi. Per rendere gli elementi in fibra di carbonio a vista ancora più esclusivi, tramite il servizio Q by Aston Martin: Il servizio ordini offre anche una gamma di laccature colorate, per aiutare ad accentuare la maestria dietro i pannelli in fibra di carbonio posati a mano. I riflessi cambiano a seconda delle diverse condizioni di luce: se l’auto è parcheggiata in una strada buia o sotto una luce fioca, appaiono tenui e discreti, ma sotto una luce più viva i riflessi trasformano l’auto facendola scintillare come un gioiello.

Gli optional rendono l’auto distintiva anche all’interno. Gli inserti dei sedili in pelle intrecciata o Alcantara, i bordi delle console e le manopole anodizzate della console centrale possono essere colorati in abbinamento o in contrasto con il colore del corpo esterno o della grafica, fornendo un tocco di colore raffinato all’interno dell’abitacolo. Con così tante combinazioni di colori disponibili, non sorprenderebbe non vedere nemmeno due auto uguali.

Marco Mattiacci, Aston Martin Global Chief Brand and Commercial Officer, aggiunge: “In Aston Martin costruiamo macchine ma vendiamo sogni. È questa la magia di questo marchio. Solo un numero selezionato di clienti nel mondo può acquistare la V12 Vantage, tuttavia, come tutti i nostri altri mitici modelli, il suo valore va ben oltre la sua esclusività. Inoltre, il livello di personalizzazione dedicato disponibile tramite Q by Aston Martin è tale che anche un’auto rara come la V12 Vantage può essere resa del tutto unica per il suo proprietario grazie alle specifiche”.

Produzione della V12 Vantage – l’inizio dell’evasione del portafoglio ordini, già chiuso per il numero di richieste senza precedenti, è previsto per il primo trimestre 2022, con l’inizio delle prime consegne programmato per il secondo trimestre 2022.

Mercedes-AMG SL: l’Italia punta sulla motorizzazione più potente: SL 63 4MATIC+ con prezzi a partire da 198.900 euro

La nuova Mercedes-AMG SL è la riedizione di un’icona e torna alle sue radici con la classica capote in tessuto e il carattere sportivo che da sempre la contraddistingue. L’elegante roadster in configurazione 2+2 posti, perfettamente a proprio agio anche all’uso quotidiano, per la prima volta trasferisce la potenza alla strada con la trazione integrale. L’indole sportiva è rafforzata da soluzioni all’avanguardia, come l’assetto ACTIVE RIDE CONTROL AMG con sistema antirollio attivo, l’asse posteriore sterzante, i freni ceramici in materiale composito AMG ad alte prestazioni (a richiesta) o il sistema DIGITAL LIGHT con funzione di proiezione. Abbinato al motore V8 biturbo AMG da 4,0 litri, questo corredo tecnico garantisce un’esperienza di guida di altissimo livello. SL è un modello Performance Luxury, e in quanto tale è stato interamente sviluppato da Mercedes-AMG ad Affalterbach. In Italia la nuova SL sarà disponibile esclusivamente nella sua motorizzazione più potente, la SL 63 4MATIC+. Il V8 AMG con cui è equipaggiata eroga 430 kW (585 CV) e mette a disposizione una coppia massima di 800 Nm sull’ampia fascia di regime compresa tra 2.500 e 4.500 giri/min. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in appena 3,6 secondi, la velocità massima è di 315 km/h. SL 63 4MATIC+ è offerta in due versioni: PREMIUM e PREMIUM PLUS, con prezzi a partire da 198.900 euro.

Con un design sensazionale, la tecnologia più moderna e l’eccellente comportamento su strada, Nuova Mercedes-AMG SL fissa nuovi standard nel segmento delle sportive di lusso. Il design degli esterni affascina per l’equilibrio perfetto di tre elementi: la moderna filosofia di design Mercedes-Benz della sensual purity, la tipica sportività AMG e i particolari caratteristici che citano con rispetto una tradizione, quella di SL, prossima ormai ai 70 anni. I due powerdome sul cofano motore sono soltanto uno dei tanti tributi alla SL di prima generazione. Il gioco alternato di luci ed ombre fa apparire l’auto bassa e leggera, rendendo chiaro al primo sguardo che Nuova SL è tornata alle sue radici sportive.

Design degli esterni: linea equilibrata dal DNA sportivo

Le caratteristiche distintive del design della carrozzeria sono: passo generoso, sbalzi corti, cofano motore lungo, abitacolo arretrato con parabrezza molto inclinato e coda poderosa. L’insieme rispetta le tipiche proporzioni di SL che, unite ai passaruota molto sagomati e ai cerchi grandi in lega leggera a filo carrozzeria, conferiscono alla roadster un’immagine vigorosa e sportiva. Da chiusa, la capote integrata nella carrozzeria sottolinea il purismo dello stile sportivo.

La mascherina del radiatore specifica AMG sottolinea lo sviluppo in larghezza del frontale e riecheggia con le 14 lamelle verticali la progenitrice di tutti i modelli SL: la leggendaria sportiva da competizione 300 SL del 1952. Tra gli altri elementi di design più caratteristici figurano i fari sottili a LED DIGITAL LIGHT, dal taglio deciso, e le luci posteriori a LED, anch’esse molto piatte.

Design degli interni: Performance Luxury con plancia “iper-analogica”

Gli interni di Nuova Mercedes-AMG SL rielaborano la tradizione della prima 300 SL Roadster, traghettandola nell’età moderna. La riedizione trova l’equilibrio perfetto tra doti sportive ed eleganza. I materiali raffinati e la precisione delle rifiniture sottolineano l’ambizione ad offrire il massimo comfort. La conformazione della plancia, incluso il display centrale regolabile nella consolle centrale, è focalizzata sul conducente. Al tempo stesso, gli interni presentano una configurazione 2+2 completamente nuova, che garantisce più spazio e una maggiore funzionalità. I posti nel vano posteriore aggiungono praticità e possono ospitare persone fino a 1,50 metri di altezza.

Per gli interni del nuovo modello, i designer si sono ispirati alle linee minimaliste e ai materiali pregiati dell’abitacolo della 300 SL Roadster: il risultato è un connubio entusiasmante di geometrie analogiche e universo digitale, che produce un effetto “iper-analogico”. Un chiaro esempio è fornito dalla strumentazione, che è completamente digitale ma integrata in una visiera tridimensionale. Il sistema di infotainment MBUX di serie consente di scegliere tra diversi stili di visualizzazione e modalità di funzionamento.

Gli highlight nell’abitacolo di Nuova SL sono tanti; tra questi il design scultoreo dei sedili sportivi AMG a regolazione elettrica, inclusi nella dotazione di serie. I poggiatesta sono integrati negli schienali e sottolineano il carattere sportivo. È di serie anche l’AIRSCARF: le bocchette nei poggiatesta immettono un flusso d’aria calda nel vano passeggeri che, come una sciarpa invisibile, avvolge il collo e la nuca del conducente e del passeggero anteriore. La perfetta ergonomia e i motivi moderni disegnati da cuciture e giunzioni completano la sintesi di hi-tech, prestazioni e grande raffinatezza. A richiesta con la versione PREMIUM PLUS sono disponibili i sedili Performance AMG.

Il sistema MBUX (Mercedes-Benz User Experience) di ultima generazione è intuitivo da usare e capace di apprendere. Dispone di numerosi contenuti funzionali e della stessa logica di comando del sistema MBUX di seconda generazione che ha fatto il suo debutto a bordo di Nuova Mercedes-Benz Classe S. SL offre in aggiunta numerosi contenuti specifici AMG con cinque stili di visualizzazione. Le voci di menu riservate a questo modello, come «AMG Performance» o «AMG TRACK PACE» (solo in abbinamento all’AMG TRACK PACE a richiesta), sottolineano anch’esse il carattere sportivo.

Scocca: nuova architettura roadster con struttura in alluminio composito

Il modello SL del 2021 si basa su un’architettura 2+2 progettata completamente ex novo da Mercedes-AMG. L’autotelaio è una struttura leggera in alluminio composito, costituita da uno spaceframe autoportante in alluminio. Questo tipo di costruzione garantisce la massima rigidità e crea quindi i perfetti presupposti per una dinamica di marcia precisa, un’ottima disposizione dei componenti e proporzioni sportive della carrozzeria. Proprio come per la prima SL del 1952, la nuova scocca è nata letteralmente da un foglio di carta bianco: non c’è un solo elemento che provenga dalla SL precedente o da un altro modello affine, come potrebbe essere AMG GT Roadster.

Lo scopo di questa architettura della scocca è realizzare la tipica Driving Performance AMG, con il focus sulla dinamica trasversale e longitudinale, e parallelamente soddisfare gli elevati requisiti di comfort e sicurezza. L’intelligente mix di materiali utilizzato per Nuova SL garantisce la massima rigidità a fronte di un peso contenuto. Ottimizzando le sezioni dei materiali e la forma dei componenti si è creato lo spazio necessario per una dotazione completa di equipaggiamenti per il comfort e la sicurezza e per la capote in tessuto. Tra i materiali figurano alluminio, magnesio, compositi in fibra e acciaio. Quest’ultimo è utilizzato ad esempio per il telaio del parabrezza, che funge da protezione anticapottamento insieme al sistema roll-bar, pronto a fuoriuscire come un lampo da dietro i sedili posteriori in caso di emergenza.

Rispetto alla Serie precedente, la rigidità torsionale della scocca è aumentata del 18 percento. La rigidità trasversale è del 50 percento superiore al già eccellente valore di AMG GT Roadster, mentre la rigidità longitudinale segna un 40 percento in più. Il peso della scocca nuda è di circa 270 chilogrammi. Grazie anche al baricentro basso, la struttura leggera garantisce una straordinaria dinamica di marcia.

Aerodinamica attiva: per un equilibrio perfetto e un’efficienza elevata

Uno degli obiettivi fondamentali su cui si è concentrato il lavoro di progettazione di Nuova SL è l’elevata efficienza aerodinamica, vale a dire un equilibrio perfetto tra bassa resistenza aerodinamica e portanza ridotta. Su questo versante, l’elegante roadster beneficia della profonda esperienza di Mercedes-AMG nel Motorsport e di numerosi elementi aerodinamici attivi sul frontale e sulla coda. Tutti gli elementi utilizzati per ottimizzare i flussi aerodinamici sono completamente integrati nel design degli esterni. Altri interventi di fino riducono il coefficiente di resistenza aerodinamica fino a un valore Cx di 0,31, che è un’ottima prestazione per una sportiva aperta.

L’aerodinamica di SL soddisfa le complesse aspettative in termini di stabilità di marcia, resistenza aerodinamica, raffreddamento e fruscio aerodinamico. A capote aperta o chiusa, il carattere della vettura e il suo comportamento su strada restano inalterati. L’equilibrio aerodinamico permette di disinnescare situazioni potenzialmente critiche, come una brusca manovra di scarto ad alta velocità.

Sistema di regolazione dell’aria AIRPANEL: per la prima volta sdoppiato

Il sistema di regolazione attivo dell’aria AIRPANEL è realizzato in due parti ed è un gioiello tecnologico sul fronte dell’aerodinamica. La prima parte utilizza le lamelle verticali nascoste dietro la griglia della presa d’aria inferiore, nella grembialatura anteriore. La seconda parte si trova dietro la griglia della presa d’aria superiore e dispone di lamelle orizzontali. Normalmente tutte le lamelle sono chiuse. In questa posizione si ha una minore resistenza aerodinamica e l’aria viene convogliata verso il sottoscocca per ridurre ulteriormente la portanza anteriore. Solo quando certi componenti raggiungono una determinata temperatura e il fabbisogno di aria di raffreddamento è particolarmente elevato, le lamelle si aprono (quelle del secondo sistema soltanto a partire da 180 km/h) e lasciano fluire la massima portata d’aria di raffreddamento verso gli scambiatori di calore.

Un altro componente attivo è lo spoiler posteriore estraibile, che è completamente integrato nel cofano del bagagliaio. Lo spoiler cambia posizione in base alle condizioni di marcia. Il software di controllo tiene conto di numerosi parametri: nel calcolo sono considerate la velocità di marcia, l’accelerazione longitudinale e trasversale e la velocità di sterzata. A partire da 80 km/h, lo spoiler assume cinque diverse posizioni angolari per ottimizzare la stabilità di marcia o ridurre la resistenza aerodinamica.

Il migliore comportamento di marcia si deve anche all’elemento aerodinamico attivo opzionale, che si nasconde nel sottoscocca a monte del motore. Si tratta di un profilo in carbonio, del peso di appena due chilogrammi circa, che interviene in funzione del programma di marcia AMG selezionato. A una velocità di 80 km/h il profilo fuoriesce automaticamente di circa 40 millimetri verso il basso. In questo modo si genera quell’effetto Venturi che contribuisce ad incollare l’auto alla strada e riduce la portanza sull’asse anteriore. Il conducente si accorge di questo effetto positivo quando sterza: SL si lascia guidare in modo ancora più preciso nelle curve e mantiene ancora meglio la traiettoria.

Per SL sono disponibili cerchi in lega leggera da 20 o 21 pollici, tutti ottimizzati sotto il profilo aerodinamico, che riducono la resistenza aerodinamica perché generano minori turbolenze. Particolarmente sofisticati sono i cerchi da 20 pollici con anelli aerodinamici in materiale sintetico, che contribuiscono anche ad abbassare il peso.

La capote: meno peso e baricentro più basso

Il posizionamento più sportivo di Nuova SL ha influito anche sulla scelta di una capote in tessuto a comando elettrico al posto del precedente tetto rigido ripiegabile in metallo. I 21 chilogrammi di peso in meno e il conseguente abbassamento del baricentro hanno effetti positivi sulla dinamica di marcia e sulla maneggevolezza. La piegatura a Z ottimizza gli spazi, riduce il peso e permette di rinunciare al tradizionale coperchio del vano di alloggiamento della capote. Con la capote completamente aperta, la centina anteriore va a chiudere perfettamente a filo. I progettisti sono anche riusciti nell’intento di conservare l’elevata idoneità all’uso quotidiano e l’esemplare comfort acustico. La capote è realizzata in tre strati, con un tappetino acustico in pregiato materiale da 450 g/m² inserito tra l’involucro esterno ben teso e il cielo rifinito con precisione.