Giorgio Bernardi al Merende torna a correre. E a vincere  

Ritorno vincente per il pilota saluzzese, che nel fine settimana conquista la vittoria in Classe S1600 con la Clio curata dai vicentini di PR2 Racing per i colori della scuderia veneta Sport&Comunicazione. Molto veloce e costante nelle prestazioni, senza commettere errori, affiancato dal saluzzese Paolo Carrucciu, Bernardi ottiene anche un ottimo quattordicesimo posto assoluto, in una gara che vedeva al via almeno 25 top car di potenza ben superiore alla vettura del pilota della Valle Po. Foto Elio Magnano

SANTO STEFANO BELBO (CN), 18 ottobre – “C’è stato un momento, nei giorni scorsi, in cui mi sono chiesto se sarei riuscito a correre in questa stagione. Dopo due mancate partenze, l’ultima delle quali al Sanremo per l’uragano che ha annullato la gara, cominciavo ad avere qualche dubbio”. Giorgio Bernardi ha vissuto con questi dubbi la vigilia del secondo Rally delle Merende, andato in scena sabato 17 e domenica 18 ottobre a Santo Stefano Belbo. Ma una volta arrivato al semaforo verde della prima prova, denominata Consorzio Asti DOCG che ricalcava la vecchia San Grato, i dubbi sono spariti e il pensiero è corso a spingere più velocemente possibile la Renault Clio S1600, curata dalla PR2 Racing di Marostica, interpretando nel migliore dei modi le note dettate da Paolo Carrucciu, tornato al suo fianco dopo ben sette anni.

E il pilota della Valle Po ha dimostrato che gli undici mesi passati lontano dalle prove speciali non hanno intaccato la classe del portacolori della scuderia Sport&Comunicazione. “Sabato ho fatto lo Shake Down senza cercare il tempo assoluto, anche perché ero alla guida di questa Clio S1600 che non avevo mai avuto occasione di usare. Dovevo riprendere i meccanismi con questo tipo di vettura che ho usato una volta sola, nel 2013 proprio qui a Santo Stefano Belbo, e ritrovare il feeling con Paolo Carrucciu, con il quale non condividevo l’abitacolo dal 2013”.

Tutto con calma il sabato, poi la domenica si cambia registro. Terzo tempo di Classe S1600 dietro ai due avversari sulla carta, e nella realtà, più veloci, ma pronto a dare la zampata sulla prova successiva. Nella quale Bernardi-Carrucciu scoprono le loro velleità, siglando il miglior tempo di categoria e 16° assoluto, vedendo fra l’altro che Ezio Grasso (unico pilota che aveva battuto Bernardi in S1600 nel 2013) era finito fuoristrada dovendosi ritirare. La prova di San Grato sembra non portare fortuna a Bernardi che nella ripetizione fora l’anteriore destra in un punto insidioso della speciale (numerosi altri concorrenti hanno forato in quel punto) e chiude con il terzo tempo di categoria. Peggio va all’avversario che lottava per la vittoria di Classe S1600 con Bernardi, Davide Caffoni, che esce di strada e abbandona il rally.

Abbiamo fatto due chilometri circa con la gomma sgonfia e nonostante ciò abbiamo perso solo 6”2 da chi ha segnato il miglior tempo nella nostra classe. Inoltre i due ritiri ci hanno portati in cima alla classifica di S1600” commenta a posteriori Giorgio Bernardi che nella prova successiva segna lo stesso identico tempo, al decimo di secondo, del passaggio precedente, riuscendo a incrementare ancora il suo vantaggio in classe.

Restano le due ultime prove e Bernardi finalmente si aggiudica il terzo passaggio sulla San Grato con un paio di secondi di vantaggio, quindi fa sua in modo più netto la Santero 958 finale, prova su cui si è espresso al meglio nel corso di tutta la giornata. E conclude vincendo la Classe S1600 con 10”10 su Marenco-Melella, ottimo 14° assoluto e secondo di Due Ruote Motrici, dietro al suo maestro Sandro Sottile.

Non ho ripetuto il nono posto del 2013, ma era veramente una missione impossibile. Quest’anno al via c’erano ben 25 vetture di Classe R5 che nel 2013 non esistevano e quindi sono molto soddisfatto della mia prestazione. La Clio S1600 di PR2 Racing si è comportata perfettamente e a parte la foratura non abbiamo avuto problemi. Con Paolo Carrucciu mi sono trovato benissimo e anche se abbiamo corso insieme una volta sola e per di più sette anni fa (vincendo la classe al Rally di Bagnolo) ero tranquillo che avremmo immediatamente trovato l’affiatamento. Ora voglio tornare al Rally di Castiglione. Ho qualche sassolino nella scarpa da togliermi e spero che la Clio S1600 mi regali questa soddisfazione”.

 

 

Rally delle Merende. Fra le Due Ruote Motrici il maestro (Sandro Sottile) supera l’allievo (Giorgio Bernardi)

Grande sfida fra le tutte avanti con il tutor rallistico di Ventimiglia che precede il suo allievo in una lotta appassionante. Terzo Andrea Gonella, che conclude molto vicino ai primi due con la nuovissima Peugeot 208 Rally 4. Di Tommaso M. Valinotti

SANTO STEFANO BELBO (CN), 18 ottobre – Se l’erano promesse a vicenda. A Sanremo, mentre aspettavano che il mondo finisse di impazzire, Sandro Sottile e Giorgio Bernardi avevano deciso di sfidarsi sulle prove speciali delle colline pavesiane. E così è stato.

Sandro Sottile ha rispolverato la sua amatissima (il superlativo occorre) Renault Clio Williams che fa uscire dall’officina una volta l’anno e che nelle ultime due stagioni gli ha dato poche soddisfazioni. Al suo fianco, manco a dirlo, Marco Nari, che da sempre collabora con lui nella scuola di guida rally. Dall’altra parte il suo allievo più veloce, Giorgio Bernardi, che sulle prove attorno a Santo Stefano Belbo aveva fatto scintille sette anni fa (secondo tempo assoluto sulla prova dei Quassi finale) nell’unica occasione in cui aveva guidato una Clio S1600. Navigatore disponibile Paolo Carrucciu, con il quale c’era stata una volta sola, ma vincente, nel 2013, quando i due saluzzesi si erano imposti in Classe R3C al Rally di Bagnolo.

E sfida è stata.

Con Sottile che fa meglio di Bernardi nella prima prova, quando il pilota della Valle Po prende confidenza con la Clio S1600, e ribalta la situazione nella seconda quando fa meglio del maestro per soli 3/10. Sottile, però, ha avuto problemi ai freni nelle impegnative discese finali delle due prove. Nella terza prova Sottile vola fra le stelle della classifica, 16° assoluto, mentre Bernardi fora a due chilometri dal termine. Nella successiva speciali Bernardi, che ormai è al comando della Classe S1600, anche se con un vantaggio non rassicurante, rifila 8/10 al pilota ligure, che deve accarezzare il motore della Clio che tossisce per problemi alla seconda pompa benzina (è solo tosse, niente Covid per la Clio).

E poi il gran finale. Sedicesimo tempo assoluto per Sottile-Nari nell’ultimo passaggio sulle due prove, con Bernardi in scia che nell’ultima prova (una moderna interpretazione dei Quassi) si ferma ad appena 1/10 da Sottile.

Alla fine tutti e felici e contenti, con Sottile-Nari dodicesimi assoluti, e Bernardi-Carrucciu quattordicesimi. Terzo classificato Andrea Gonella (uno che ci sa fare con le macchine da corsa) affiancato da Claudia Musti, che ha preso per la prima volta le misure alla nuovissima Peugeot 208 Rally 4, che chiude sedicesimo assoluto. “Ho vinto la classe R2B, sono ben piazzato nell’assoluta e sono terzo di Due Ruote Motrici dietro a Sottile e Bernardi, due piloti di cui sappiamo il valore. Mi sembra di poter essere pienamente soddisfatto” conclude il monregalese.

Giorgio Bernardi torna a Santo Stefano Belbo per fare “Merende”

Ritorno per il pilota saluzzese, domenica prossima sulle prove speciali delle colline pavesiane, che hanno dato tante soddisfazioni al pilota portacolori della Scuderia Sport&Comunicazione. Qui, nel 2013, ha disputato la sua unica gara con la Clio S1600, stesso modello con la quale gareggerà nel prossimo fine settimana, chiudendo secondo di classe. Ritrovando, fra gli altri, lo stesso pilota che sette anni fa lo precedette di 7”7. Al suo fianco ci sarà Paolo Carrucciu, con il quale ha disputato il Rally della Pietra di Bagnolo del 2013, coronato dal successo in classe. Foto archivio Elio Magnano

MARTINIANA PO (CN), 14 ottobre – “Sono 336 giorni che non guido una vettura da rally, e addirittura tredici mesi che non vedo il traguardo. Non sto più nella pelle per la voglia di correre”. Giorgio Bernardi, smaltita la delusione per l’annullamento del Sanremo, al quale doveva partecipare con la stessa Clio S1600 gestita dalla PR2 di Marostica che avrà a disposizione domenica prossima a Santo Stefano Belbo, si è immediatamente iscritto al rally delle terre di Cesare Pavese.

A Sanremo eravamo tutti pronti a partire, ma le terribili condizioni meteorologiche non ci hanno nemmeno permesso di far scendere la Clio dal furgone. Ora speriamo vada meglio” commenta cauto il pilota della Valle Po. “Queste prove le conosco bene e qui mi sono tolto delle belle soddisfazioni nel Rally Moscato di cui il Merende è praticamente l’erede. Ho corso questa gara la prima volta nel 2013, la mia unica gara con la Clio S1600. Fu un duello al calor bianco con il mio amico Gianmaria Melifiori, saluzzese come . Conclusi nono assoluto, secondo di classe S1600, staccando un settimo tempo assoluto nell’ultimo passaggio sulla prova di San Grato, che rifaremo in parte quest’anno, allora di 13 km” ricorda il portacolori della scuderia veneta Sport&Comunicazione. Che è tornato a Santo Stefano Belbo altre due volte.

Nel 2014 mi sono presentato al via con una Clio R3C e alla fine sono risultato settimo assoluto e secondo di classe dietro un altro giovanissimo: Fabrizio Bianchi. Eravamo talmente assatanati che sulla prova di Quassi, in pratica la seconda di questa edizione staccai il secondo tempo assoluto, ad appena 9/1 da Patrick Gagliasso che aveva a disposizione una Peugeot 207 S2000, precedendo Fabrizio di 4/10. Esaltante.”

L’ultima volta che Giorgio Bernardi ha affrontato queste prove speciali è stato nel 2015, quando si è ritirato praticamente sull’ultima prova con una Peugeot 207 S2000 mentre era terzo assoluto.

Diciamo che queste prove le conosco bene, sono le mie prove, con lo sporco, strade strette, tortuose e un bel po’ di discesa. In passato il Moscato era una gara frizzante che si svolgeva in estate, quindi abbiamo sempre trovato il sole. Staremo a vedere come saranno le condizioni del tempo nel prossimo fine settimana, ma anche con lo sporco e il fango non mi preoccupo. Nel frattempo sono tornato a correre con Paolo Carrucciu, con il quale ho disputato una sola gara, il Rally della Pietra di Bagnolo del 2013, prendendomi la soddisfazione di vincere la Classe R3C con la Clio, chiudendo nei dieci assoluti”.

Pubblicato l’elenco iscritti Giorgio Bernardi dà un’occhiata agli avversari “Per l’assoluta ci sono poche speranze di arrivare in alto, con 33 vetture 4RM di cui 23 top car di Classe R5. Ma ci divertiremo ugualmente in Classe S1600 che conta otto iscritti, tutti su Clio S1600. Dobbiamo tener d’occhio tutti, perché ce ne sono un paio che vanno fortissimo fra i quali il locale Ezio Grasso, che nel 2013 vinse la classe S1600 con 7”7 davanti a me” sottolinea Bernardi.

Il 2° Rally Trofeo delle Merende richiamerà i concorrenti a Santo Stefano Belbo, presso l’hospitality Peletto, sabato 17 ottobre, dalle 8.00 alle 20.00 per la distribuzione targhe, numeri e pass, mentre dalle 8.30 alle 14.00 si svolgeranno le verifiche sportive e tecniche. Sabato è anche la giornata dello Shake Down, in programma dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 su un tratto di 2,65 km in località Santa Libera. Domenica si corre, con partenza dal parco assistenza di Piazza Unità d’Italia alle ore 8.01 per farvi ritorno per i due riordini-parco assistenza e l’arrivo finale delle ore 16.27. dopo aver percorso 177,34 km di gara, di cui 53,34 di prove speciali sul triplice passaggio delle prove Consorzio dell’Asti di 9.30 km e Santero 958 di 8,48 km.

Giorgio Bernardi e il Rallye Sanremo. Sarà la volta buona?

Ritorno in gara dopo dieci mesi per il pilota della Valle Po, costretto dagli impegni di lavoro a limitarsi a sporadiche uscite. Con il Sanremo, però, ha un conto in sospeso che spera di pareggiare in questa occasione, presentandosi al via con una Clio S1600. Senza pressioni di risultato, ma solo per puro divertimento. Al suo fianco, per la prima volta, la quasi concittadina Vilma Grosso, che nonostante una lunga carriera al quaderno delle note, disputa il Sanremo per la prima volta.

MARTINIANA PO (CN), 30 settembre – “Ci sono gare in cui tutto fila dritto. Altre in cui la sorte ti guarda in faccia solo per prenderti a schiaffi”. Ne è ben conscio Giorgio Bernardi che nelle precedenti partecipazioni al Rallye Sanremo ha sempre rimediato più delusioni che soddisfazioni. “Nel passato il Sanremo si disputava in primavera, subito dopo il Ciocco, gara nella quale ho sempre ottenuto buoni risultati. Arrivavo a Sanremo carico di entusiasmi e il destino mi faceva lo sgambetto”.

Delle quattro partecipazioni del pilota saluzzese alla gara ligure, due si sono concluse con l’arrivo, senza mai vincere la classe, le altre due con un mesto ritiro. “La situazione più paradossale si è verificata nel 2016, quando per un colpo della strega, non dipendente da incidenti o cadute, il mio navigatore è rimasto bloccato e non siamo riusciti a partire per la seconda speciale. E anche in quell’anno arrivavamo dalla vittoria di Classe R2B e del Campionato Junior del Ciocco. Eravamo l’equipaggio da battere, ma siamo stati battuti dalla malasorte“.

Abbandonate le ambizioni di lottare per i titoli dei campionati, Giorgio Bernardi non ha certo perso la voglia di correre. “Quella è rimasta immutata come un tempo. Forse è addirittura aumentata anche a causa della lunga inattività dovuta al Coronavirus e agli impegni di lavoro che mi lasciano pochissimo tempo per correre. Anche questa partecipazione è nata in fretta e furia e ho inviato la scheda di iscrizione solo martedì della scorsa settimana. Appena 24 ore prima che chiudessero. Partendo così tardi non ho trovato una vettura di Classe R5, come avrei voluto per vedere dove sarei finito in classifica confrontandomi con i migliori piloti della serie nazionale. Il mio tutor, Sandro Sottile, mi ha trovato una Clio S1600 gestita dalla PR2 di Marostica. Trovare qualcuno che all’ultimo momento fosse disponibile e senza impegni per fare la gara non era facile. Ho chiamato Vilma Grosso, saluzzese come me e che conosco da sempre, e lei senza stare a pensarci su, ha accettato”.

Giorgio Bernardi riflette un attimo su quella che sarà la sua gara. “Essendo le prove molto in alto nell’entroterra, le speciali saranno caratterizzate da moltissima discesa e ciò mi piace moltissimo perché livella le differenze fra le vetture. Alcuni siti meteo danno pioggia per il fine settimana ed anche questa è una condizione che mi piace. Se c’è la strada è bagnata ci devi mettere del tuo ed è per questo che si corre” sottolinea il portacolori della scuderia Sport&Comunicazione che nell’ultima gara disputata, il Rally di Castiglione sotto una pioggia torrenziale, era salito fino al quinto posto assoluto con una Ford Fiesta R2B, prima di fermarsi sull’ultima prova speciale. “Ho usato la Clio S1600 una volta sola, al Rally del Moscato del 2013, terminando la gara nono assoluto e secondo di classe divertendomi un mondo. Mi risulta che ci sono altri quattro concorrenti in classe. Ne conosco un paio e so che vanno forte, fra i quali Italo Ferrara. Non avendo più ambizioni di Trofei e campionati il mio obiettivo è divertirmi in gara singola, senza la pressione della strategia del risultato. E più ci sarà battaglia più sarà divertente”.

Il 67° Rallye di Sanremo richiamerà i concorrenti venerdì 2 ottobre per le verifiche sportive mattutine, cui farà seguito nel pomeriggio lo Shake Down. La parte agonistica si svolgerà in un’unica giornata, sabato 3 ottobre, con partenza alle 7.10 del mattino di sabato 3 ottobre, quando le vetture usciranno dal parco assistenza per dirigersi sul classico trittico di prove di Passo Teglia, Langan e Vignai, prima di tornare a Sanremo per il riordino e l’assistenza che terranno fermi gli equipaggi in riva al mare per quasi due ore. Nel primo pomeriggio nuovo giro sulle tre prove, ancora un riordino e parco assistenza a partire dalle 15.50 per chiudere in serata con il terzo e ultimo passaggio su Passo Teglia, Langan e Vignai, prima di tornare alle 20.12 nell’area della Vecchia Stazione per la conclusione della gara. Il 67° Rallye Sanremo si sviluppa su 340,62 chilometri di percorso, 102,03 di tratti cronometrati suddivisi in tre prove speciali da ripetere tre volte.

Giorgio Bernardi. Il divertimento del gentlemen driver al Città di Torino

Prima gara stagionale per il pilota saluzzese che partecipa alla gara torinese con la stessa Škoda Fabia R5 by Bianchi con la quale esordì fra le top car nel Città di Torino dello scorso anno. Fermo da dieci mesi, oberato dagli impegni di lavoro, il portacolori della Sport€Cominicazione afferma di essere al via solo per divertirsi, senza puntare a un particolare risultato. Al suo fianco, per la prima volta, Marco Nari, che da cinque anni collabora con lui nella gestione delle gare. Foto archivio Amico Rally (Bassano 2019)

MARTINIANA PO (CN), 7 settembre – Questa è la mia prima gara da gentleman driver. Sarò al Rally Città di Torino senza particolari obiettivi. Gli impegni di lavoro mi impediscono di mettere in cantiere un programma. Quindi, d’ora in avanti correrò, quando potrò, esclusivamente per divertirmi”. Dichiarazione che sembrerebbe limitare le ambizioni di Giorgio Bernardi, quasi fosse l’annuncio che sarà in prova speciale senza la carica di adrenalina che lo contraddistingue. Conoscendo il pilota saluzzese, però, viene spontaneo sottolineare che per lui divertirsi significa spingere al massimo la vettura che ha per le mani, quindi la modalità di affrontare la gara torinese non sarà diversa da quelle attuate in passato quando partecipava ai campionati nazionali.

Sono fermo dal Rally di Castiglione del novembre scorso. Da allora non mi sono nemmeno seduto su una macchina da rally e dopo dieci mesi la ruggine accumulata è tanta. In tutto questo periodo non sono riuscito a ritagliarmi il tempo per un test che mi avrebbe sicuramente divertito e mantenuto in allenamento. Farò lo shake down venerdì prima della gara, per ritrovare quei meccanismi necessari a portare in prova speciale la Škoda Fabia R5” afferma Bernardi che si presenterà al via con la stessa Škoda Fabia R5 curata da Fabrizio Bianchi con la quale esordì fra le top car nella gara torinese dello scorso anno, chiudendo decimo assoluto, migliorando il risultato poche settimane dopo al Bassano.

A fianco di Giorgio Bernardi ci sarà Marco Nari. “Non bisogna confondere Marco Nari con Francesco Nari, un amico della Valle Po con il quale ho disputato sette rally fra il 2012 e il 2013. Anche se non abbiamo mai corso insieme, con Marco c’è un buon feeling, visto che sono cinque anni che lavoriamo insieme, essendo il navigatore ligure il socio di Sandro Sottile, il tutor che mi segue nell’ambiente dei rally. Marco, inoltre ha disputato nel passato alcune gare con mio padre, quindi ci conosciamo molto bene; anche se sabato sarà la prima volta che affronteremo fianco a fianco i cronometri in prova speciale non avremo problemi a trovare l’affiatamento” precisa Bernardi.

Ho messo in piedi la partecipazione a questa gara in fretta e furia. Non resistevo più dalla voglia di correre e ho deciso all’ultimo momento di partecipare riuscendo a inviare la scheda di iscrizione appena in tempo poco prima che chiudessero” ricorda Bernardi che passa ad analizzare la gara. “Ho disputato il Torino nel 2012 e 2013 vincendo in entrambi i casi la classe con la Twingo R2. Lo scorso anno ero all’esordio sulla Škoda Fabia e ho dovuto abituarmi alla vettura boema, che ha quattro ruote motrici, un motore turbo che spinge forte. Già al Bassano mi ero trovato meglio; quest’anno ripartirò da zero o quasi, visto che da dieci mesi sono digiuno di corse. Ho scelto di partecipare al Città di Torino di impeto, perché la gara si svolge relativamente vicino a casa e non mi prende troppo tempo. Le prove sono simili a quelle dell’anno scorso, solo il Col del Lys sarà percorso al contrario dalla Valle di Lanzo alla Valle di Susa. Il Città di Torino 2020 ha pochissimi chilometri in discesa, modalità che quando correvo con le vetture piccole mi consentiva di sopperire con l’aggressività di guida alla carenza di potenza. Ma non importa. Quest’anno sono al volante di una top car, quindi non devo buttarmi a capocollo in discesa, ma solo divertirmi” afferma il neo gentleman driver saluzzese, che si divertirà tanto quanto riuscirà a concludere in alto nella classifica assoluta.

Il 35° Rally Città di Torino si svolge interamente nella giornata di sabato 12 settembre, con partenza alle ore 8.31 da Pianezza, tre prove speciali da percorrere due volte: Monastero (km 7,50), Mezzenile (km 7,50) e Col del Lys (Km 14.40) per un totale di 58,80 km cronometrati su un percorso totale di 229,78 km. La gara si concluderà a Pianezza nel parco di Villa Leumann alle ore 17.12. Sempre Pianezza ospiterà il riordino e parco assistenza dalle 11.59 alle 14.05 e le verifiche sportive di venerdì (dalle 11.00 alle 19.30 nel parco assistenza) e lo Shake Down a Rubiana (dalle 14.30 alle 19.00). Il 35° Rally Città di Torino è valido per la Coppa Rally di Zona e per la Michelin Rally Zone Cup.

Rallisti ai tempi del Coronavirus. Giorgio Bernardi: “Sono in crisi di astinenza da rally”

Il pilota della Valle Po non vede l’ora di tornare al volante, anche solo per un test in pista. In questo periodo di clausura è stato impegnatissimo con il lavoro, che avrebbe condizionato comunque la sua intera stagione 2020. Non gli piacciono i rally in pista, perché i rally sono lo sport del popolo e senza spettatori non sono una festa, ma comprende la necessità di ripartire e tornare a lavorare tutte le persone che sui rally ci vivono. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CARMAGNOLA (TO) – Seconda parte dell’intervista di Giorgio Bernardi che ci racconta come ha vissuto il periodo di reclusione (più in azienda che a casa) e quali sono le sue attese per la stagione che verrà. Nel frattempo ha chiamato Fabrizio Bianchi per riuscire a tornare al volante, anche solo per un test, appena ci sarà l’opportunità.

Qual è stata l’ultima gara cui hai partecipato? – “È stato il Rally di Castiglione Torinese del novembre scorso, insieme a Gabriele Allio su un Ford Fiesta R2T. Stava andando tutto per il meglio. Abbiamo vinto la classe senza problemi nel passaggio sulle prime due prove speciali del mattino. In parco assistenza abbiamo fatto qualche modifica di assetto che sotto la pioggia non si è rivelata corretta segnando il terzo tempo di classe. Comunque a una prova dal termine eravamo ancora al comando della categoria e sesti assoluti. Nell’ultima speciale si è appannato il vetro in partenza e dopo qualche chilometro in un taglio sono uscito di traiettoria strisciando la fiancata contro un albero. Nulla di grave. Peccato che subito dopo la Fiesta si sia spenta ed è finita lì. È stata la conclusione in linea con un’annata non fortunata nel Campionato Italiano Rally Junior. In autunno avevo disputato due gare con la Škoda Fabia R5 by Bianchi. Al Torino, gara per me di esordio nella categoria, sotto la pioggia è stato impegnativo e difficile. Il successivo Bassano è stata una gara fantastica in cui mi sono proprio divertito, spingendo al limite”.

Quali sono state le gare che hai saltato (annullato)? – “Con Fabrizio Bianchi avevamo in programma la Ronde del Canavese. Sappiamo tutti come è andata”.

Quali erano i tuoi programmi per il 2020? – “Anche prima dell’emergenza Coronavirus sarebbe stata una stagione interlocutoria per impegni di lavoro. Avrei fatto qualche gara spot, ma sicuramente non sarei stato con le mani in mano”.

A cosa hai dovuto rinunciare per l’emergenza Coronavirus? – “Sono in piena crisi di astinenza da rally. Appena si è sbloccata la situazione ho chiamato Fabrizio Bianchi per fare dei test. Mi sogno le auto da rally di notte e sono caldo come un boiler. Ho dovuto rinunciare alla festa del mio compleanno del 24 aprile, e mi è spiaciuto molto”.

Come è cambiata la tua vita dopo il 4 maggio, e cosa farai? – “In realtà è cambiato nulla. Continuo a lavorare moltissimo perché l’emergenza Coronavirus ha creato problemi anche a noi in azienda. Il salto di qualità dopo il 4 maggio è che posso tornare a vedermi con Clara, la mia fidanzata che abita a Paesana. Fra i nostri due paesi ci sono solo dieci chilometri, ma sembrava uno spazio siderale”.

Cosa bisogna fare per uscire da questa situazione di emergenza? – “In televisione sentiamo una miriade di esperti che danno risposte contraddittorie. Per quanto riguarda il nostro settore, quello dei rally, è necessario ripartire. Non dimentichiamoci che in questo sport ci sono non solo persone che si divertono, ma anche moltissime persone che ci lavorano e mantengono le loro famiglie. La soluzione potrebbe essere i rally in pista? Ben vengano. Non sono certo uguali ai rally su strada, ma potrebbero permettere ai preparatori, e agli addetti ai lavori, e sono tanti, di tornare a lavorare. Certo che il rally su strada ha un altro fascino. La gente sulle prove speciali, nei parchi assistenza e in pedana che fa festa. Questi sono i rally, perché ricordiamoci bene, i rally sono lo sport del popolo e senza il popolo dei rally non possono vivere”.

Che cosa hai fatto in questo periodo di reclusione? – “Ho lavorato tanto e più di prima nel caseificio di famiglia. Abitare a Martiniana Po, un piccolo paesino ha i suoi vantaggi ma anche molti svantaggi. Vero che se vuoi uscire a fare una passeggiata nei boschi non incontri nessuno. Ma a parte nei boschi, dove si poteva andare? C’è nulla. E sono stato a casa. Il mio tempo libero l’ho speso giocando con il cane in cortile”.

Come festeggerai il ritorno alla normalità? – “Il giorno in cui mi metterò al volante di una vettura da rally, anche solo in pista per un test, sarà una grande festa. E poi non vedo l’ora di tornare a fare festa con i miei amici”.

Qual è il sogno nel cassetto? – “Non ho sogni particolare. Voglio solo essere felice, perché quando hai la felicità hai tutto”.

La galleria fotografica del giorno. Elio Magnano racconta per immagini la carriera di Giorgio Bernardi

In apertura: Giorgio Bernardi al Rally Italia-Sardegna 2019. Seconda parte. A corredo dell’intervista pubblicata oggi su www.kaleidosweb.com il reporter saluzzese offre una prima carrellata di scatti sulla carriera di Giorgio Bernardi. Foto Elio Magnano (www.fotomagnano.com)

MARTINIANA PO (CN), 7 maggio – Sessantadue gare in carriera. Tutte vissute con passione e determinazione. Questa è la carriera di Giorgio Bernardi che si snoda dal Rally del Tartufo 2011, con la Peugeot 106 FN2 ed Enrico Ghietti al suo fianco al Rally di Castiglione 2019 navigato da Gabriele Allio con la Fiesta R2T. Conclusi entrambi, purtroppo, con un ritiro.

La seconda parte della galleria realizzata da Elio Magnano racconta le gare dall’annata 2016 , con il tentativo di scalato al Campionato Italiano Rally Junior e la vittoria del Ciocco sino allo sfortunato ritiro del Castiglione Torinese del novembre scorso, quando era ampiamente in testa alla classe e sesto assoluto. Quattro stagione ricche di emozioni, come solo il pilota della Valle Po sa dare, vittorie alternate a uscite di strada e sfide impossibili. Ma è in questo modo che i grandi piloti appassionano i loro tifosi.

Rallisti ai tempi del Coronavirus. Giorgio Bernardi: “Alla mia prima gara, il preparatore mi ha tolto le chiavi della macchina dopo la seconda prova”

Lo spettacolare pilota della Valle Po, appartenente a una famiglia di rallisti, racconta come sia diventato un pilota grintoso e velocissimo, anche grazie agli stimoli ricevuti dal padre e dallo zio. Per il momento è fermo, ma non vede l’ora che torni ad accendersi il semaforo verde in prova speciale. Per dare la caccia a quella prima vittoria assoluta che ancora gli manca. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano. In apertura Giorgio Bernardi con la cugina Elena e Lucio Ramello sul palco del Valli Cuneesi 2019  (www.fotomagnano.com)

MARTINIANA PO (CN), 7 maggio – Se è vero che le inclinazioni delle persone si vedono fin da piccoli, mamma Romana non ha mai avuto dubbi di come sarebbe cresciuto suo figlio Giorgio.

Da piccolo avevo uno di quei trattorini che si regalano ai bambini appena si muovono in autonomia così che possano girare in cortile spingendo a fatica sui pedali. Io abitavo in una casa che aveva una bella discesa sterrata e il mio divertimento era tuffarmi nella riva e magari capottare. Gli altri bambini smontano e rimontano i loro giocattoli. Io riuscii invece a staccargli le ruote capottando rovinosamente nel pendio”.

A un quarto di secolo di distanza non è dato sapere come sia finita quella storia. Se mamma Romana si sia arrabbiata; quasi certamente papà Paolo, anche lui pilota, non se l’è presa, mentre Giorgio, coriaceo e determinato non si è di sicuro messo a piangere.

La mia è una famiglia di rallisti. Mio padre ha corso per 25 anni, mio zio Gianbartolo ha gareggiato anche lui ed è sempre stato molto interessato ai miei impegni agonistici, seguendomi con passione e venendomi a vedere”. Considerando che anche la sorella Jessica ha corso alcuni rally e Giorgio ha convinto pure la cugina Elena a farli da navigatrice in un paio di gare, si capisce come all’appello manchi solo mamma Romana, che però lo segue sempre con attenzione.

Ho praticato diversi sport, perché mi piace moltissimo confrontarmi. La competizione mi stimola parecchio”. E così si trova a praticare tennis, nuoto, giocare a pallone. “Come difensore non me la cavavo male e con la squadra qui della Valle Po ci siamo divertiti parecchio; arrivando anche a giocare contro i ragazzini di Juve, Toro e Sampdoria, uscendone sempre onorevolmente, considerando che ci confrontavamo con ragazzini che aspiravano al professionismo, mentre noi giocavamo per divertirci”.

Ma lo sport in cui il giovane Giorgio Bernardi dà il meglio è lo sci, arrivando a un passo dal sostenere l’esame da maestro. “Lo sci è uno sport estremamente rigoroso. Nevica? Devi sciare. Fa caldo? Devi sciare. C’è nebbia? Scii lo stesso” afferma oggi Giorgio Bernardi rimarcando quanto lo sci sia propedeutico al rally con il quale ha molte similitudini. Si deve correre in qualsiasi condizioni ambientali. O almeno così dovrebbe essere, anche per i rally.

Lo sci ti insegna ad andare forte a curare le traiettorie e ad avere coraggio nel buttarti in discesa sopra due assicelle molto strette” ribadisce il pilota della Valle Po. Che prima di poter guidare in prove speciale si sfoga sugli sci. “A fare sport mi sono sempre divertito moltissimo” ricorda adesso, ma anche da ragazzino continua a essere morbosamente attratto dal mondo dei motori.

Anche perché in famiglia c’è sempre qualcuno che gli lascia briglia sciolta.

Avrò avuto dieci anni e un giorno mio padre mi dà le chiavi della Jeep pick-up di famiglia e mi dice: ‘scalda le candelette e mettila in moto che devo andare via’. Ubbidii di corsa aspettando che mio padre si mettesse al volante e se ne andasse. Invece mio padre si sedette di fianco e mi disse: ‘fai un giro nel cortile’ ed io ingranai la prima e guidai per la prima volta”.

Godendo di ampi spazi nei piazzali del caseificio di famiglia, Giorgio Bernardi ha la possibilità di guidare tutto ciò che gli capita per le mani. L’anno successivo esordisce sui camion della ditta.

Mio padre arrivò con un camion del latte nuovo di zecca. Appena lo vidi me ne innamorai. Mio capì subito che sbavavo per salirci sopra. Mi lasciò le chiavi e mi disse: ‘parcheggialo’. Il problema fu che non arrivando ai pedali non riuscii a frenare in tempo e mi fermai contro un muro”.

Mentre continua gli esperimenti di guida, il più piccolo dei Bernardi ha modo di conoscere i rally da spettatore.

Il mio primo ricordo consapevole da spettatore di rally risale a un Bagnolo di inizio millennio (Giorgio Bernardi è nato ad aprile del 1993) che andai a vedere con mio padre sulla prova di Pramartino, una speciale che non hanno più fatto. Ricordo ancora il fragore impressionante delle Clio Gruppo A. Il passaggio delle prime auto mi spaventarono, con il loro rombo tuonante; poi con il progredire dei passaggi cominciò a piacermi e ad affascinarmi”. Dopo quell’esordio consapevole Giorgio Bernardi è spettatore al Rally Valli del Bormida sul versante piemontese delle Alpi Marittime, al casalingo rally della Valle Varaita portato dal padre, spesso accompagnato dal suo navigatore Ilvo Beltrando. Con il proseguire degli anni, Giorgio acquisisce maggiore autonomia e con gli amici e il motorino passa le notti a seguire le gare di zona, dal Bagnolo al Rally della Valle Varaita sino a quando diventa Rally Valli Cuneesi.

Nel gruppo c’è anche Enrico “Chicco” Ghietti, un anno più vecchio e stessa passione per le corse.

Sicché quando arriva la tanto sospirata licenza, Giorgio Bernardi non ha dubbi su chi chiamare a dettargli le note. “Ci presentammo al via del Rally del Tartufo ad Asti a fine luglio 2011, esattamente tre mesi dopo che avevo compito i diciott’anni. Enrico aveva già disputato un rally, il Città di Torino sulla Clio Gruppo A di Fulvio Chiaberto, un pilota che tiene giù il piede. Io avevo fatto qualche giro in sulla pista di Busca con la stessa Peugeot 106 di Mattio che avrei poi usato in gara”.

Al via del rally astigiano ci sono 11 altri equipaggi nella stessa Classe FN2 nella quale sono iscritti Bernardi-Ghietti, compresi alcuni funamboli della categoria quali Cristian Boniscontro, Andrea Castagna e il valdostano Luca Jeantet.

Mio padre mi disse che un buon risultato sarebbe stato contenere il ritardo dai migliori in 3” al chilometro e a fine della prima prova speciale di sette chilometri, il mio ritardo era esattamente di 21”. Mio padre era soddisfatto, io anche. Il problema nacque quando raccontai loro che eravamo usciti di strada perdendo una quindicina di secondi, piegando pure un braccetto della sospensione. Uscii di strada anche nella prova successiva e Mattio, il proprietario della 106 ritenne più prudente riprendersi le chiavi”.

La situazione migliora al successivo Rally 2 della Valle d’Aosta quando Bernardi-Ghietti chiudono ottavi di classe e prima di fine anno, all’esordio con la Twingo con cui disputerà il trofeo la stagione successiva, l’equipaggio della Valle Po chiude secondo di classe salendo per la prima volta sul podio.

Sono una persona tranquilla” sostiene Giorgio Bernardi “cui piace la velocità. Anche se ho nel mio palmares diverse uscite di strada; ma se vuoi vincere devi spingere sempre al massimo, specie se partecipi ai trofei e alle gare dedicate agli Junior nelle quali partono tutti con il coltello fra i denti” analizza Giorgio Bernardi.

E d’altronde anche il DNA di famiglia lo spinge a … spingere

Ho disputato una sola gara alla quale partecipavano anche mio padre e mio zio. Ovviamente su vetture diverse, visto che a nessuno di noi piace navigare”. Quel rally Valli Cuneesi vide la famiglia Bernardi schierata al completo sulla pedana di partenza. E nessuno all’arrivo. “Mio zio Gianbartolo picchiò nella prova del Montoso con la sua Ford Escort WRC, la prima prova. Mio padre che correva con una Fiesta R5 si ritirò sulla Madonna del Colletto, la quarta prova, uscendo di strada. Io non volevo essere da meno e picchiai anch’io sulla Madonna del Colletto con la Peugeot 208 R2. Peccato ero in testa alla classe. E lo era anche mio padre”.

Nonostante ciò anche la cugina Elena, figlia di Gianbartolo, che per molto tempo non si era interessata ai rally, infila casco e tuta e si siede sul sedile di destra di Giorgio. “Voleva semplicemente fare un giro su una vettura da rally. Io arrivavo da un 2017 nel quale avevo disputato solo una gara a San Marino, bloccato da impegni di lavoro che non mi permettevano di dedicarmi serenamente alle gare. Anche l’anno successivo non ho potuto mettere insieme un programma bloccato dal fatto di dovermi spostare continuamente fra Martiniana Po e San Marino. A giugno quindi presi al volo l’occasione di correre il Rally Alba con lei su una Peugeot 208 R2B. Fu bravissima, non perse una battuta e vincemmo sette delle otto prove corse su strada, rimanendo molto abbottonati solo nelle due prove spettacolo. Vincemmo comunque la classe e chiudemmo 17esimi assoluti in una gara che aveva 117 iscritti”.

La cugina, comunque, porta bene, oppure è molto brava, perché i due tornano fianco a fianco a fine anno al Rally di Castiglione quando chiudono sesti assoluti e primi di Classe R2B inavvicinabili a tutti gli altri.

Negli anni Giorgio Bernardi è migliorato notevolmente, grazie anche ai consigli del tutor Sandro Sottile che lo segue. E anche se nelle 62 gare disputate conta 23 ritiri, in bacheca ci sono anche dodici vittorie di classe e di trofeo. La prima al Città di Torino 2012 con la Twingo con Ismaele Barra, l’ultima al Val Merula del 2018 con la Ford Fiesta R2T affiancato da Enrico Ghietti. Molte delle quali in rally lontani dalle prove speciali piemontesi (ad esempio al Ciocco 2015) avendo Bernardi inseguito il Campionato Italiano Junior sfuggito più volte per mera sfortuna. Emblematico il ritiro del Sanremo del 2016, arrivato dopo il successo fra gli Junior del CIR al Ciocco, a causa di un problema fisico al navigatore poco prima della partenza.

La cosa che mi dispiace è non essere mai riuscito a conquistare una vittoria assoluta” afferma Giorgio Bernardi, “ma in realtà ho sempre corso con vetture piccole, se escludiamo le due gare di fine stagione 2019 con la Škoda Fabia R5. Al Città di Torino ero alla prima esperienza e sotto il diluvio con una simile vetture non era facile. La gara successiva al Bassano mi sono proprio divertito, andando veramente forte, ottenendo anche un buon risultato (nono assoluto) considerato che alla gara vicentina partecipano i migliori specialisti della top car”.

I risultati di Giorgio Bernardi confermano la sua capacità di inserirsi nelle posizioni della classifica che contano anche con vetture non molto potenti. Come ad esempio il quinto posto assoluto, dietro quattro vetture 4×4, ottenuto al Team ‘971 del 2016 su Peugeot 208 R2B affiancato da Andrea Casalini.

Una velocità naturale che nemmeno le uscite rimediate hanno intaccato.

L’unica volta che mi sono spaventato un po’ è stato al Due Valli del 2016, quando insieme ad Andrea Casalini abbiamo capottato di punta con la Peugeot 208 R2 puntando un grosso albero”.

Una gara sfortunata quella, ma anche esaltante.

Ultima prova del Campionato Italiano Junior dell’annata che a quel punto vedeva Giorgio Bernardi già fuori dai giochi per qualche ritiro di troppo. Con però la voglia di lasciare la sua impronta sulla stagione, il pilota della Valle Po stava facendo una gara fantastica, mettendo dietro tutti gli Junior vincendo una prova speciale dopo l’altra. Quando sulla Santa Trinità che chiudeva il primo giro trovava un grosso sasso in traiettoria che gli danneggiava gravemente la sospensione facendogli perdere oltre un minuto e la leadership. Ma non la voglia di giocarsi la gara nonostante il pesante ritardo. Ripartendo così in una rimonta forsennata conclusa con lo spettacolare rotolone, fortunatamente senza conseguenze per l’equipaggio, ma molte per la vettura, che metteva fine a una gara che aveva avuto dell’epico.

Un’uscita di strada terribile, che non ha intaccato la voglia di rally di Giorgio Bernardi. Fermata, ma solo per ora, dal blocco delle gare per l’emergenza Coronavirus. Ma solo per ora.

Le galleria fotografica del giorno. Elio Magnano racconta per immagini la carriera di Giorgio Bernardi

A corredo dell’intervista pubblicata oggi su www.kaleidosweb.com il reporter saluzzese offre una prima carrellata di scatti sulla carriera di Giorgio Bernardi. Foto Elio Magnano (www.fotomagnano.com). In apertura Bernardi-Ghietti al Tartufo 2011, la loro prima gara

MARTINIANA PO (CN), 7 maggio – Sessantadue gare in carriera. Tutte vissute con passione e determinazione. Questa è la carriera di Giorgio Bernardi che si snoda dal Rally del Tartufo 2011, con la Peugeot 106 FN2 ed Enrico Ghietti al suo fianco al Rally di Castiglione 2019 navigato da Gabriele Allio con la Fiesta R2T. Conclusi entrambi, purtroppo, con un ritiro.

La prima parte della galleria realizzata da Elio Magnano racconta le gare dall’esordio con la Peugeot 106 FN2 sino alla fine dell’annata 2015, periodo nel quale il pilota della Valle Po passa dalla piccola peugeottina alla Clio RS, per poi dedicarsi al Trofeo Twingo e al Campionato Italiano Junior, assaggiando anche l’interessante e poco seguita in Italia Opel Adam usata su terra. Al suo fianco si sono alternati navigatori quali Enrico Ghietti, Francesco Nari, Ismaele Barra e Paolo Zanini, con un’apparizione per uno di Patrick Albera e Paolo Carrucciu.

Questa è la prima parte. Domani, venerdì 8 maggio la seconda parte. Dalla Ronde delle Miniere 2016 al Castiglione 2019

Giorgio Bernardi non ripete la “Fiesta” al Rally di Castiglione

Il pilota saluzzese, affiancato da Gabriele Allio di Revello, stava ripetendo l’ottima prestazione della scorsa edizione (quando chiuse sesto assoluto). A metà gara è quinto assoluto ed è al comando della Classe R2B. Il vetro appannato nella prova conclusiva non permette a Bernardi di vedere bene la strada che esce di traiettoria e striscia contro un albero. Sembrano non esserci danni importanti e l’equipaggio portacolori di Sport&Comunicazione prosegue la sua cavalcata, ma poco dopo la centralina elettronica ferma la Fiesta per evitare rotture gravi del motore. Foto Elio Magnano

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 25 novembre – Sembrava la ripetizione della gara dello scorso anno. Anzi, ancora meglio. Mancava il sole e la pioggia era scrosciante e fastidiosa, ma per Giorgio Bernardi erano cambiate solo alcune situazioni di contorno. Alla terza edizione del Rally di Castiglione Torinese di domenica scorsa, 24 novembre, il pilota di Martiniana Po si è presentato al via affiancato dal navigatore di Revello Gabriele Allio e non dalla cugina Elena (come era accaduto nel 2018), e come cavallo di battaglia aveva la Ford Fiesta Mk VIII e non la Peugeot 208 VTI della scorsa stagione. Ma gli obiettivi erano sempre gli stessi. Arrivare più in alto possibile nella classifica assoluta (anche se in questa edizione non mancavano i “pezzi da novanta” nell’elenco partenti) e vincere la Classe R2B, anche se fra i 14 iscritti in classe alcuni speravano di stare davanti al velocissimo pilota della Valle Po. O almeno battagliare con lui.

Bernardi è partito subito all’assalto e già nella prima prova ha mostrato chiaramente quali fossero le sue ambizioni. Settimo tempo assoluto, meglio del 2018, con primato di Classe R2B saldamente in mano e 2”3 di vantaggio sui più vicini avversari già nella speciale di apertura. Situazione ribadita nella successiva prova di Sciolze, con il vantaggio sugli inseguitori che si allunga a 5”2. Il rally è stato forzatamente accorciato della prova di Cordova, causa una frana, e Bernardi-Allio vanno al riposo in quinta posizione assoluta, lasciando alle spalle numerosi equipaggi, anche  al volante delle più potenti Clio S1600.

Qualcosa però va storto nella successiva ripetizione della Lauriano, nella quale i portacolori di Sport&Comunicazione segnano solo il 14° tempo assoluto (la speciale però è corta e i distacchi contenuti), terzo di Classe R2B, pur mantenendo ancora  la leadership di categoria e perdendo una sola posizione in classifica assoluta.

Nel precedente parco assistenza abbiamo lavorato sugli assetti della macchina e molto probabilmente siamo andati nella direzione sbagliata. Capita quando si interviene su una vettura che si usa per la prima volta. Ma dopo la prova avevo bene in mente quali erano le reazioni della Fiesta, e mi preparavo a difendere il primato in Classe R2B, avevo ancora 3”9 di margine, e soprattutto pensavo a come riuscire a recuperare la quinta piazza, obiettivo che era nelle nostre possibilità” afferma il pilota saluzzese.

Invece le cose non vanno come dovrebbero. Poco dopo la partenza dell’ultima prova, il parabrezza della Fiesta si appanna, rendendo problematica la visibilità. In un “taglio” la vettura si scompone e rimbalza verso l’altro lato della strada appoggiandosi leggermente a un albero, scivolando via. “La botta non ci aveva fatto perdere tanto tempo e abbiamo proseguito per altri due chilometri, prima che l’elettronica della Fiesta mandasse in ‘protezione’ il motore, spegnendolo, obbligandoci a fermarci quando mancava circa un chilometro alla fine” racconta ancora Bernardi.

Purtroppo una gara che si conclude non come avrei voluto. Ci tenevo moltissimo a fare bene a Castiglione Torinese, visto che in tanti, memori della passata edizione, si aspettavano da me un risultato importante. Io stesso confidavo in buon piazzamento. Ci tenevo per Marco Savini, che mi ha fornito la Fiesta, che correva per la prima volta nelle nostre zone. Un buon risultato sarebbe stato per lui un buon biglietto da visita per contattare i piloti piemontesi interessati a gareggiare con questa interessante vettura. Peccato. Si chiude così una stagione che non mi ha regalato le soddisfazioni che speravo, ma non sempre si riesce a ottenere i risultati desiderati” conclude Giorgio Bernardi.

Giorgio Bernardi torna in Fiesta R2 al Rally Day di Castiglione Torinese

Ritorno al volante della Fiesta R2T del pilota della Valle Po che si presenta al via della gara di domenica prossima, in cui fece faville (sesto assoluto) nella scorsa edizione. Al Rally Day di Castiglione sarà navigato dal quasi concittadino Gabriele Allio di Revello e difenderà i colori della scuderia veneta Sport&Comunicazione. Ma soprattutto avrà una sfida con gli amici di sempre Lucio Revello-Enrico Ghietti

MARTINIANA PO (CN), 20 novembre – La stagione sembrava finita con l’uscita estemporanea in R5 al “mundialito” di Bassano e invece Giorgio Bernardi ha aggiunto ancora una gara alla sua stagione 2019. “È vero che l’occasione fa l’uomo pilota e che il pilota ben difficilmente si lascia sfuggire l’occasione” commenta il pilota di Martiniana Po in procinto di prendere il via al 3° Rally Day di Castiglione Torinese, in programma sabato 23 e domenica 24 novembre sulla collina che si affaccia sul Po appena oltre Torino.

Diciamo che si sono verificate una serie di concomitanze che hanno fatto sì che prendessi al volo questa occasione di disputare questa gara che mi piace molto, nonostante i pressanti impegni di lavoro di questo periodo. Innanzi tutto l’occasione di usare la Fiesta MK8 di Classe R2T di Marco Savini, un conoscente abruzzese proprietario della vettura che da tempo mi chiedeva di usarla in gara. Questa Fiesta ha già disputato alcune gare nel Centro-Sud Italia, ma mai al Nord, e quindi sarà l’occasione per farla esordire sulle nostre prove speciali” afferma Giorgio Bernardi, che per l’occasione sarà affiancato per la prima volta da Gabriele Allio di Revello, da sempre amico personale del portacolori della scuderia veneta Sport&Comunicazione.

Con Gabriele era da parecchio pensavamo di fare una gara insieme, ma non c’è mai stata l’occasione. Fare equipaggio con lui significa aprire immediatamente una sfida con l’altro equipaggio della Valle Po saluzzese, quello formato da Lucio Ramello ed Enrico Ghietti, mio storico navigatore. Sarà una sfida nella sfida, perché chi perde sarà vittima degli sfottò della compagnia di amici per parecchio tempo. Certo loro hanno una Clio S1600 e noi una piccola Fiesta R2T, ma non si può mai dire” afferma ottimista Bernardi, che nel passato, proprio a Castiglione Torinese ha messo dietro in classifica diverse vetture top della gara come le Clio S1600 e R3C. Lo scorso anno, infatti, Giorgio Bernardi, affiancato dalla cugina Elena, chiuse sesto assoluto vincendo la Classe R2B con una Peugeot 208 VTI, segnando il miglior tempo di categoria in cinque delle sei prove speciali.

Lo scorso anno ci furono 123 iscritti, fra i quali nove S1600 e altrettante vetture di Classe N4 quattro Ruote Motrici. Quest’anno non sarà più facile fare risultato, visto l’elenco iscritti con quattordici S1600 fra le quali ci sono due equipaggi francesi e le altre guidate da nomi blasonati. Noi ci confronteremmo in Classe R2 che vede altrettanti iscritti (quattordici), tutti quanti con velleità di fare bene. Io e Gabriele partiremo per divertirci e ottenere il miglior risultato possibile e, soprattutto, cercheremo, di stare davanti a Lucio Ramello ed Enrico Ghietti. Se la cosa dovesse accadere per loro due sarà un inverno difficile il sabato sera in compagnia”.

Il 3° Rally Day di Castiglione Torinese riproporrà la formula delle due precedenti edizioni con verifiche sportive a Castiglione Torinese dalle 9.00 alle 13.00 di sabato 23 novembre e le tecniche mezzora dopo nella vicina Settimo Torinese.  Lo Shake Down si svolgerà su un tratto di due chilometri nel comune di Gassino Torinese sempre sabato dalle 11.00 alle 14.00. I cronometri scatteranno domenica mattina alle 8.45 per affrontare per due volte le prove di Lauriano, Sciolze e Cordova, prima di tornare a Castiglione Torinese dove a partire dalle ore 15.25 inizierà la cerimonia di arrivo, dopo che i concorrenti avranno percorso 188,10 km di cui 36,40 di prove speciali

 

Giorgio Bernardi sorride fra i top (ten) sul ponte di Bassano

Grande prestazione del pilota saluzzese, affiancato dal navigatore genovese Andrea Casalini, che ottiene un prestigioso nono assoluto e ottavo di Classe R5 nella gara definita “il Mundialito del Nord Est” che vedeva al via ben 27 equipaggi a bordo di top car. Al volante della Škoda Fabia R5 curata da Fabrizio Bianchi di Moncalieri, che usava per la seconda volta, il portacolori di Sport&Comunicazione è riuscito ad andare in crescendo prova dopo prova riducendo costantemente il gap dai migliori di categoria e dell’assoluta, divertendosi . Con un’unica nota negativa: da lunedì si ricomincia a lavorare. Foto AmicoRally

BASSANO DEL GRAPPA (VI), 28 settembre – Nuovo piazzamento fra i primi dieci della classifica assoluta per Giorgio Bernardi che ha concluso il 36° Rally Città di Bassano, ultima gara stagionale dell’IRCup, in nona posizione assoluta ottava di Classe R5, con la Škoda Fabia del preparatore di Moncalieri by Bianchi, affiancato dal navigatore genovese Andrea Casalini.

Arrivato alle verifiche e dato uno sguardo al parco partenti ho iniziato a preoccuparmi. Sapevo che il Bassano è definito il ‘Mundialito del Nord Est’, e mentre passavo al vaglio dei commissari tecnici mi sono reso conto che mai definizione fu più appropriata” commenta il pilota saluzzese. Ovviamente ciò non ha spaventato Giorgio Bernardi, conscio di aver preparato bene la gara e di poter portare a casa un buon risultato.

Dopo il Città di Torino di due settimane fa, con Fabrizio Bianchi e Sandro Sottile abbiamo effettuato dei test per rimediare a ciò che non aveva funzionato perfettamente nella gara piemontese, cercando di capire dove si poteva migliorare. A Bassano siamo partiti fiduciosi, consapevoli che noi avevamo alle spalle appena duecento chilometri di esperienza sulla Škoda Fabia e ci andavamo a confrontare con gente che è anni che corre al volante delle R5 e disputa parecchie gare l’anno” sottolinea Giorgio Bernardi. Che ha iniziato la gara prendendo immediatamente un buon passo e andando in progressione prova dopo prova.

Sono molto soddisfatto del risultato di gara, sia per quanto riguarda la classifica assoluta sia per quella di Classe R5; soprattutto tenendo presente che al via c’erano nove WRC e 18 vetture di Classe R5, portate in gara da piloti che si stavano scannando per conquistare il titolo 2019 dell’IRC. Gente con cui non si scherza” evidenzia il portacolori della scuderia Sport & Comunicazione.

Quattordicesimo assoluto nella prima prova speciale “Cavalletto” e fin dall’inizio sempre fra i migliori dieci della Classe R5, Giorgio Bernardi è andato in progressione per tutta la gara. “Mi interessava in modo particolare ridurre il distacco dal primo assoluto e dal migliore di Classe R5. Nei ripassaggi pomeridiani su tutte le quattro prove in programma ho sempre costantemente ridotto il divario dal più veloce e, soprattutto, tutte le volte al fine prova avevo ben chiaro dove e perché avevo accusato tale ritardo, potendoci così lavorare su nelle gare future” afferma il pilota di Martiniana Po.

Una gara di grande tensione agonistica, ma anche di grande divertimento per il pilota saluzzese. “Il Bassano è spettacolare dal momento in cui si affrontano le verifiche fino alla pedana di arrivo, con prove speciali che meritano l’appellativo di Università dei Rally. La speciale su cui ho faticato di più è stata la Campocroce con tutti i suoi tornanti stretti, mentre la Valstagna, che pure sulla carta è molto simile, avrei voluto rifarla almeno altre sette volte. Bellissima” dice Bernardi.

Il Bassano ha rappresentato anche il ritorno a fianco del pilota saluzzese del navigatore genovese Andrea Casalini, assente dal suo sedile di destra dal Rally Due Valli del 2016. “Appena salito in macchina Andrea mi ha detto che se l’avessi ribaltato un’altra volta (dopo la spettacolare uscita della gara veronese di tre anni fa) avrei dovuto cancellare il suo numero di telefono dalla mia rubrica. Però si è fidato ed è stato di grande aiuto in questa gara, in cui tutto è filato perfettamente liscio ed anche lui si è divertito. Andrea è un grande navigatore, uno di quelli con cui mi sono trovato meglio nel corso della mia carriera agonistica. Credo proprio che continuerà a rispondermi al telefono, oltre a risedersi al mio fianco sulla macchina da corsa”.

In una gara dove tutto è stato perfetto qualche piccolo sassolino nella scarpa di Bernardi si sarà pure infilato: “Purtroppo non siamo riusciti a stare davanti a Giulia (Zanchetta)” scherza il pilota saluzzese. “In realtà sono molto contento del risultato di Giulia a fianco di Valter Gentilini, quarti assoluti e primi di World Rally Car. La nota negativa è che domani dovrò tornare a lavorare e per qualche tempo non potrò pensare ai rally. Ma anche questo fa parte della vita” conclude filosoficamente Giorgio Bernardi.

Giorgio Bernardi al Bassano per sfidare Giulia Zanchetta

Gara fuori programma del pilota saluzzese che si presenta al via della 36esima edizione del Rally Città di Bassano, gara valevole per il Campionato IRC. Orfano della navigatrice Giulia Zanchetta, impegnata come da programma su una vettura top, Bernardi ha richiamato al suo fianco il genovese Andrea Casalini con cui ha disputato cinque rally della stagione 2016 con alcuni ritiri spettacolari e un siderale quarto posto assoluto al Rally Team ‘971. Per la seconda volta avrà a disposizione la Škoda Fabia R5 by Bianchi e difenderà i colori della scuderia veneta Sport&Comunicazione.

MARTINIANA PO (CN), 2 settembre – Sui giornali di gossip sarebbe una notizia sparata in prima pagina. “Giorgio Bernardi va a Bassano e divorzia da Giulia Zanchetta” potrebbe essere il titolo. “Messa così farebbe sicuramente scalpore” commenta il 26enne pilota di Martiniana Po.In realtà è tutto più tranquillo e naturale. Innanzi tutto nei miei programmi di inizio stagione non era prevista l’uscita di Bassano, mentre Giulia ha disputato tutta la stagione IRC a fianco di Valter Gentilini con ambizioni di puntare in alto. Non per nulla avrà il numero 4 sulle portiere”.

Delusi gli amanti del gossip e della dietrologia, Giorgio Bernardi spiega la sua discesa a Bassano del Grappa. “Il Rally Città di Torino mi ha messo una gran voglia di risalire sulla Škoda Fabia R5 by Bianchi. Avessi potuto, fatta la pedana di arrivo sarei ripartito immediatamente per le prove speciali; perché mi sono divertito, ma ho ancora tanto da imparare e solo correndo si migliora. Questa, inoltre, è una gara che mi sarebbe sempre piaciuto fare. Innanzi tutto ha un bordello di iscritti ed in qualsiasi classe chi corre ha mille avversari con cui confrontarsi. Non ho mai visto le prove speciali e non so nulla di questa gara, però ne ho sempre sentito parlare bene. Agli inizi della mia carriera ho seguito un corso di guida rallistica sulla prova speciale della Valstagna, che qui chiamano l’Università dei rally, e mi era piaciuta moltissimo. Infine corro per i colori della scuderia Sport&Comunicazione che ha la sua sede proprio a Bassano del Grappa” afferma Giorgio Bernardi.

Non essendo disponibile Giulia Zanchetta, con cui ha disputato le precedenti cinque gare, il pilota saluzzese ha richiamato al suo fianco il navigatore genovese Andrea Casalini con cui ha affrontato cinque gare della stagione 2016 nel Campionato Italiano. “Sono contento che Andrea abbia accettato il mio invito, anche se in un paio di occasioni siamo rotolati fuori strada. Ma è un ragazzo coraggioso, oltre che un grande navigatore ed insieme abbiamo conquistato uno spettacolare quarto assoluto al Rally Team 971 del 2016 dietro a tre R5, con la piccola Peugeot 208 di Classe R2. Insomma Bassano sarà un bel ritorno insieme, impegnandoci al massimo per fare bene”.

Giorgio Bernardi solitamente non fa previsioni sul risultato di gara, ma per una volta si sbilancia. “In una gara con 181 iscritti, otto WRC e 19 di Classe R5 fare pronostici risulta complicato. Il nostro obiettivo comunque è chiaro: stare davanti a Giulia Zanchetta” e se la ride di gusto alla battuta.

Il 36° Rally Città di Bassano aprirà i battenti venerdì 27 settembre con le verifiche sportive e tecniche che si svolgeranno a Cassola (VI) dalle 8.30 alle 14.00, cui farà seguito lo Shake Down sulla Salita della Rosina a Marostica dalle ore 13.00 alle 17.00. I cronometri saranno messi in moto nella stessa serata di venerdì 27 settembre con la cerimonia di partenza alle ore 20.15, cui farà seguito il riordino notturno. Sabato 28 settembre si riparte alle 6.00 del mattino per affrontare le quattro ruote prove speciali ripetute due volte, prima di tornare a Bassano del Grappa per festeggiare il vincitore in pedana alle ore 20,15 dopo aver percorso 471,39 chilometri di cui 123,32 cronometrati.

 

Giorgio Bernardi un Rally Città di Torino al top (ten)  

Comincia con una situazione meteorologica difficile (pioggia e sole alternati, che rendevano difficile la scelta di pneumatici e assetti) l’avventura del pilota saluzzese al volante di una vettura di massima categoria come la Škoda Fabia R5 curata da Fabrizio Bianchi. Al termine di una gara condotta con attenzione e concentrazione, affiancato dalla navigatrice di Bassano del Grappa Giulia Zanchetta, il portacolori di Sport&Comunicazione riesce a occupare un posto fra i migliori dieci della gara

Pianezza (TO), 7 settembre – Si conclude con una decima piazza assoluta l’esordio di Giorgio Bernardi al volante di una top car come la Škoda Fabia R5, curata da Fabrizio Bianchi di Moncalieri. Molto lineare e senza sbavature la prestazione del pilota di Martiniana Po, affiancato come sempre dalla navigatrice di Bassano del Grappa, Giulia Zanchetta. Partito con il piede giusto e il ritmo giusto, senza mai esagerare, arrivando al traguardo senza nemmeno un graffio sulla carrozzeria della muscolosa berlinetta boema.

Avevo promesso all’organizzatore Mario Ghiotti di non farmi prendere la mano e di chiudere nella top ten (Bernardi e Zanchetta avevano il numero dieci sulle portiere della loro Fabia). Il Città di Torino, per le condizioni meteorologiche altalenanti, non è stata la gara ideale per iniziare a gareggiare con una top car potente e prestazionale come la Škoda Fabia R5” commenta il pilota saluzzese portacolori di Sport&Comunicazione. “Abbiamo iniziato con lo shake down di venerdì sotto la pioggia battente che è andata via via scemando, fatto che però non ha permesso di prendere confidenza con la Fabia, che avevo saggiato solo una volta prima del rally in un test. La gara si è svolta con l’asfalto che si bagnava e asciugava anche all’interno della stessa prova speciale. La situazione era quindi di difficile gestione, ma ne siamo usciti nel migliore dei modi e ci siamo divertiti parecchio, specie nei tornanti, dove la potenza e la trazione della Škoda Fabia ci hanno regalato delle scariche di adrenalina fantastiche. Era importante prenderci la mano. Ora, appena ne avrò l’occasione, riprenderò il volante della Fabia, magari puntando a un risultato migliore anche se, visto il numero (15 iscritti in Classe R5) e il livello dei partenti in questa gara, posso dire di essere soddisfatto” conclude Bernardi.

Giorgio Bernardi prepara l’assalto al Col del Lys

Ritorno in Piemonte per il pilota saluzzese, che nel prossimo fine settimana affronterà il 34° Rally Città di Torino (che comprende due passaggi sulla prova simbolo del Col del Lys) al volante per la prima volta della Škoda Fabia R5 by Bianchi gommata Michelin. Al suo fianco, come nelle precedenti gare stagionali, la navigatrice di Bassano del Grappa Giulia Zanchetta per i colori della scuderia veneta Sport&Comunicazione.

 

MARTINIANA PO (CN), 2 settembre – Ritorno in patria per Giorgio Bernardi che nel prossimo fine settimana affronterà la 34esima edizione del Rally Città di Torino, affiancato dalla bassanese Giulia Zanchetta mettendosi per la prima volta al volante di una top car come la Škoda Fabia R5 curata da Fabrizio Bianchi di Moncalieri. “È la prima volta che ho a disposizione una vettura da assoluto” commenta il 26enne pilota di Martiniana Pose escludiamo il Moscato 2015 che ho disputato con una Peugeot 207 S2000 concluso anzitempo con un ritiro quando ero terzo assoluto”.

 

Se la Škoda Fabia rappresenta una novità per Bernardi non lo è altrettanto la gara affrontata altre due altre volte dal pilota saluzzese. “Ho degli ottimi ricordi del Città di Torino, che ho disputato due volte vincendo sempre la classe con la Renault Twingo R2 (2012 e 2013). A differenza di quelle edizioni, il Città di Torino 2019 non propone più la partenza ed arrivo nel capoluogo, eliminando così l’unica caratteristica che non mi piaceva. I trasferimenti verso le prove speciali erano costantemente a rischio, spesso si commettevano infrazioni per non restare imbottigliati nel traffico. Invece questa edizione, con partenza ed arrivo a Pianezza, permette agli equipaggi di concentrarsi unicamente sullo sviluppo della gara. E di godersi totalmente le prove speciali che hanno come must la discesa del Col del Lys, una prova che sfrutta sino all’ultimo metro la lunghezza massima consentita dal regolamento, e vale da sola l’iscrizione alla gara. Splendida, veloce, impegnativa. Sarà un grandissimo spettacolo sia per chi sarà nell’abitacolo, sia per chi seguirà il rally a bordo strada”.

 

Il Rally Città di Torino 2019 non sarà solo Col del Lys, ma anche Mezzenile e Monastero. “La Monastero l’ho fatta due volte, ma sono trascorsi sei anni da quando l’avevo affrontata con la Twingo, quindi è una prova su cui ho pochi riferimenti. La Mezzenile per me è del tutto nuova, anche se su alcuni tratti ho effettuato dei test nel passato, ma assolutamente non significativi, in quanto ero al volante di vetture troppo diverse dalla Škoda Fabia. Ed anche il Col del Lys, a sei di distanza dall’ultima volta che l’ho percorso, rappresenta un’incognita” precisa ancora il portacolori della scuderia veneta Sport&Comunicazione.

 

Affronto il Città di Torino con molta curiosità. Avevo voglia di disputare una gara in regione, da condividere anche con gli amici che mi seguono. C’è ovviamente la curiosità di guidare una vettura da assoluto come la Škoda Fabia che non conosco, ma che fornisce grandi prestazioni. Sono contento di lavorare con Fabrizio Bianchi, un preparatore dell’ultima generazione, ma bravo e professionale e che conosce benissimo le dinamiche delle corse, essendo lui stesso un pilota vincente nei ritagli di tempo. Per il resto avrò al mio fianco Giulia Zanchetta, con la quale ho condiviso tutta la stagione e c’è stato grande affiatamento, e tornerò con i pneumatici Michelin, con cui ho gareggiato molte volte nel passato”. Bernardi, come suo solito non fa proclami o previsioni: “Quale sarà la mia posizione nella classifica finale? Sono il primo ad esserne curioso”.

 

Il Rally Città di Torino 2019 si snoderà fra la Bassa Valle di Susa e la Valle di Lanzo, senza più toccare il capoluogo piemontese, formula che ha ottenuto molti consensi nella passata edizione. Venerdì 6 settembre sarà la giornata dedicata alle verifiche che si svolgeranno in Piazza della Concordia a Givoletto (TO) dalle 11.00 alle 20.00. Il Parco Villa Leumann a Collegno sarà il palcoscenico di partenza (ore 8.01 di sabato 7 settembre) e arrivo della gara (ore 19.28 di sabato). Il rally si svilupperà su un percorso di 372,03 km di cui 82.50 cronometrati suddivisi in sette prove speciali (Lys e Monastero di 15,00 km ciascuna due volte, Mezzenile di 7,50 km tre volte) inframmezzate da due Riordini a Viù e due Parchi Assistenza a Givoletto.

Giorgio Bernardi al Rally Italia Sardegna, esperienza interessante, risultato deludente

Difficilissima trasferta in Sardegna del pilota di Saluzzo che ha rimediato un terzo posto ed un ritiro nella classifica Junior. Affiancato dalla navigatrice di Bassano del Grappa Giulia Zanchetta, sulla Ford Fiesta R2T di Motorsport Italia per i colori della scuderia Sport&Comunicazione, Bernardi ha impostato la gara sul ritmo prudente e senza eccessi, ma i durissimi fondi sterrati sardi e la temperatura sahariana hanno compromesso il buon funzionamento della vettura costringendolo al ritiro in Gara-2. Nonostante ciò Bernardi rimane ottimista, ben deciso a risalire la classifica fin dal prossimo Rally di Roma Capitale

ALGHERO (SS), 16 giugno – “Ad ogni prova speciale se ne imparava una nuova. Ma quanto è stato difficile…”. Giorgio Bernardi torna dal Rally Italia Sardegna, disputato nello scorso fine settimana con la Ford Fiesta R2T curata da Motorsport Italia per i colori della scuderia veneta Sport&Comunicazione, con un misto di consapevolezza di non aver commesso errori e, allo stesso tempo, di delusione per aver raccolto decisamente meno di quanto avrebbe meritato.

Non avevo mai disputato una gara del Mondiale Rally, ed è tutto diverso. C’è un’atmosfera fantastica, l’organizzazione è perfetta, si è a contatto dei migliori piloti del mondo. Le prove speciali sono bellissime, ma durissime sia per le vetture, sia per gli equipaggi. Dopo l’uscita di strada dell’Adriatico ero deciso a non eccedere in nessuna prova speciale, ma mantenere un ritmo costante e redditizio per ottenere il miglior risultato possibile. E così abbiamo fatto io e Giulia, ma in tutte le prove ci sono stati problemi; anche se siamo riusciti a chiudere la prima tappa in terza posizione dello Junior, fatto che ci ha consentito un piccolo avvicinamento nei confronti di Marco Pollara, leader del Campionato Italiano Junior, che era arrivato dietro. Certo avremmo potuto fare meglio, ma siamo stati perseguitati da tutta serie di problemi per tutta la giornata” commenta il pilota saluzzese prima di passare all’analisi della sua gara.

Nella Prova Spettacolo non mi sono trovato con l’assetto ed ho terminato in coda fra gli Junior, ma 9”3 non sono molti e si possono recuperare tranquillamente in una gara così lunga. E il venerdì siamo partiti decisi a rimontare. La prima prova del mattino l’abbiamo percorsa in trasferimento, poi sulla Tula, complice il gran caldo è andata in protezione la centralina ed abbiamo fatto gli ultimi tre chilometri al rallentatore, siglando comunque il terzo tempo fra gli Junior. Nella successiva Tergu la centralina ha continuato a fare le bizze e l’abbiamo affrontata in versione trasferimento, senza il bang, risultando quinti fra gli Junior. Mancava ancora una prova al parco assistenza ed abbiamo deciso di non cambiare i pneumatici e siamo stati puniti con una foratura che c’è costata quasi due minuti e mezzo. Il secondo giro sulle prove è iniziato con il trasferimento sulla Castelsardo quindi un terzo posto sulle altre due speciali di Tergu e Monte Baranta. Ormai le posizioni di giornata erano acquisite, i distacchi erano importanti e nessuno fra gli Junior ha più cercato rischi e così abbiamo chiuso terzi racimolando un po’ di punticini e fiducia per il buon andamento della giornata successiva

Invece la seconda tappa non porta i risultati che Giorgio Bernardi si aspettava: “Siamo ripartiti con una delle classiche del Sardegna, la Coiluna-Loelle, ma qualcosa non andava ed in meno di 15 km abbiamo pagato quasi 50”, un distacco enorme. Poi nella successiva Monti Alà il radiatore ha collassato e siamo stati obbligati alla resa. Come ho detto è stata una gara durissima, per tutti: equipaggi, meccanici e vetture. Ho visto ad un certo punto un termometro esterno che segnava 38° e non oso pensare le temperature raggiunte nell’abitacolo della vettura. Giulia ed io abbiamo fisicamente retto nel migliore dei modi e questa è una soddisfazione. Purtroppo non ci siamo espressi al meglio; avrei voluto dimostrare che possiamo essere competitivi con i migliori fra gli Junior. Nonostante questo parziale passo falso sono ancora ottimista per il prosieguo del campionato in cui attualmente sono quinto. Ed anche se Pollara è in fuga, deve ancora effettuare i due scarti obbligatori, mentre noi ci siamo già giocati i nostri due jolly. Ora non dobbiamo più commettere errori nelle prossime tre gare. E noi ci proveremo, a cominciare fin dal Rally di Roma Capitale di fine luglio”.

Giorgio Bernardi: alla scoperta della Sardegna

Ritorna il Campionato Italiano Junior, che nel fine settimana  approda in Sardegna per una doppia tappa assieme ai big del mondiale e del CIR. Per il pilota saluzzese l’imperativo categorico è di risalire la classifica dello Junior con una gara fatta di buone prestazioni ma senza eccessi, oltre ad esserci la curiosità del confronto (a distanza) con i migliori piloti del mondo e riscattare la delusione dell’Adriatico. Anche ad Alghero a fianco di Bernardi ci sarà la navigatrice di Bassano del Grappa Giulia Zanchetta e insieme  vestiranno i colori della scuderia veneta Sport&Comunicazione sulla Ford Fiesta R2T curata da Motorsport Italia

MARTINIANA PO (CN), 10 giugno – “In Sardegna non ci sono mai stato, nemmeno da turista. Una splendida occasione di conoscere un pizzico di quest’isola di cui dicono meraviglie. Peccato che gli impegni agonistici mi impediranno di fare il turista, dovendomi concentrare sulla gara”.

Giorgio Bernardi si prepara ad affrontare il Rally Italia Sardegna 2019, valido come ottava prova del Campionato Mondiale Rally, per il Campionato Italiano Rally, il Campionato Italiano Rally Terra, ma soprattutto, come terzo (prima tappa) e quarto (seconda e terza tappa) appuntamento del Campionato Italiano Rally Junior, che è l’obiettivo stagionale del pilota saluzzese. Bernardi ha rapidamente archiviato il passo falso dell’Adriatico e guarda con ottimismo alla prossima gara.

Non è la prima volta che esco rovinosamente di strada e l’incidente fa parte del gioco. L’Adriatico era iniziato male ed è finito peggio, con un’uscita di strada in un momento in cui non stavo assolutamente forzando. Capita, e non ci penso più. Tornato a casa mi sono tuffato sul lavoro, che mi ha preso intensamente fino a pochi giorni fa quando ho puntato nuovamente l’attenzione sulla prossima gara”.

Giorgio Bernardi, che ad Algero sarà affiancato da Giulia Zanchetta, come già accaduto nelle tre precedenti gare si questa stagione, per i colori  della scuderia veneta Sport&Comunicazione, è ansioso di accendere il motore della sua Ford Fiesta R2T curata da Motorsport Italia.

Sono veramente curioso di vedere come andranno le cose. Siamo nel contesto del Mondiale Rally e questo sicuramente aggiunge ancora più interesse alla gara.  Perché su ogni prova speciale ti confronti cronometricamente con chi punta alla corona iridata. Sarà interessante vedere i distacchi, anche solo per semplice curiosità, ben consapevoli che loro sono al volante delle vetture oggi più performanti sulle prove speciali, guidate dai migliori piloti al mondo. Sono inoltre curioso di vedere come i miei avversari dello Junior affronteranno questo rally lunghissimo, con oltre 300 km di prove speciali, alcune delle quali particolarmente lunghe e in rapida successione, come accadrà sabato 15 giugno con il doppio passaggio sulle speciali Monti di Alà e Monte Lerno, 56 km cronometrati interrotti solo da un piccolo trasferimento di nemmeno due chilometri. Una conformazione di gara che non ho mai affrontato, visto che il rally più lungo che ho disputato finora è stato il Sanremo 2014 che aveva 222 km di tratti cronometrati, con la Ronde di 36 chilometri senza soluzione di continuità”.

Il pilota di Martiniana Po parte sereno e ottimista.

Il campionato è ancora lungo e il Sardegna rappresenta il giro di boa della stagione. Con il sistema dei punteggi del CIR-Junior, che prevede uno scarto su sette gare, siamo ancora saldamente dentro i giochi, ma d’ora in avanti non possiamo più sprecare occasioni. Sarà importante ottenere il miglior risultato possibile, senza prendere eccessivi rischi per rimontare la classifica che, dopo la buona partenza di Sanremo, con il passo falso di Cingoli che ci ha visti scendere in quinta posizione. Personalmente sono curioso di capire come mi posizionerò in questa gara all’interno dello Junior e della classifica assoluta. E sono altrettanto curioso di scoprire come si comporteranno i miei avversari, visto che questo è un rally difficile da interpretare e molto importante sotto il profilo del punteggio per il doppio appuntamento. Noi cercheremo di interpretarlo nel migliore dei modi” dice Bernardi, ma tiene per sé le strategie che ha studiato.

Il Villaggio Rally del Rally Italia Sardegna 2019 si animerà da lunedì 10 giugno con le verifiche amministrative ad Alghero dalle ore 13.00 alle 21.00; la giornata di martedì 11 giugno, dalle ore 8.00 alle ore 19.00 è dedicata alle ricognizioni delle prove della prima giornata di gara, mentre mercoledì 12 giugno (ore 8.00-17.00) si potranno visionare le prove del secondo giorno e dalle 16.00 in poi si precederà alle verifiche tecniche.

Giovedì 13 si accendono i motori delle vetture da corsa con lo Shakedown a Olmedo dalle ore 9.00 alle 14.00 (per i piloti dello Junior dalle 12.30 alle 14.00), cui seguirà alle 16.00 il via ufficiale della gara dai Bastioni Magellano di Alghero, la prova spettacolo di Ittiri Arena Show dalle 17.00 e l’ingresso in Riordino notturno alle 18.00. La prima tappa proseguirà nella giornata di venerdì 14 giugno con partenza alle 6.00 e rientro ad Alghero alle 18.40 a conclusione della prima tappa. Sabato 15 giugno si riparte prestissimo, alle 5.20 per affrontare due volte le tre prove speciali e chiudere la giornata alle 20.35 preparandosi per il gran finale di domenica 16 giugno e il podio di premiazione ai Bastioni Magellano di Alghero per festeggiare i vincitori a partire dalle ore 15.00.

L’edizione 2019 del Rally Italia-Sardegna si svilupperà su 1383,64 di percorso suddivisi in 19 prove speciali, pari a 310,52 km di tratti cronometrati, tutti su terra.

Giorgio Bernardi, terra amara all’Adriatico

La trasferta sulle strade bianche in riva all’Adriatico si conferma indigesta per il pilota saluzzese che capotta dovendosi ritirare nella quarta prova. Un rally iniziato in salita fin dal primo tratto cronometrato con la rottura del ponte posteriore in una toccatina a bassa velocità che ha compromesso le prestazioni della Fiesta della scuderia veneta Sport&Comunicazione. Nonostante la delusione per il risultato Giorgio Bernardi e la navigatrice di Bassano del Grappa Giulia Zanchetta hanno già confermato la loro presenza alla prossima gara del Campionato Italiano Junior, il Rally Sardegna, in programma dal 13 al 16 giugno

CINGOLI (MC), 5 maggio – Terza partecipazione di Giorgio Bernardi al Rally Adriatico e terzo ritiro prima del limite. La 26esima edizione della gara marchigiana, valida per il Campionato Italiano Rally Terra, ma soprattutto per Campionato Italiano Rally Junior, di cui il pilota di Martiniana Po (CN) è un protagonista, si è conclusa per Bernardi e la sua navigatrice Giulia Zanchetta con un capottamento che ha fatto rotolare più volte fuori strada la Ford Fiesta R2T curata da Motorsport Italia.

La gara non era cominciata nel migliore dei modi. Sulla prima prova, la Colognola di primo mattino, una toccatina a bassa velocita dopo appena 1,5 km contro qualcosa a bordo strada che non ho capito ci ha piegato il ponte posteriore della Fiesta, costringendoci a procedere con circospezione per i successivi quattro chilometri di speciale, chiudendo con un divario di 22”3 dal migliore della classifica Junior. In quel momento io e Giulia ci siamo resi conto che non saremmo più riusciti a lottare per il primato di categoria ed abbiamo cambiato obiettivo. Andare avanti senza prendere rischi e racimolare punti in ottica campionato che sicuramente potranno venire utili a fine stagione. E così ci siamo comportati”.

Nelle due prove successive Giorgio Bernardi è andato avanti con un passo di sicurezza, pagando meno di due secondi a chilometro agli avversari che stavano lottando per il successo con le loro Fiesta in piena efficienza nella seconda speciale, Avenale. Addirittura nella successiva Sant’Angelo, terza speciale di giornata di 10,6 km, presa confidenza con i problemi di assetto, il divario dal primo è sceso a poco più di un secondo a chilometro, ottimo passo per l’equipaggio portacolori di Sport&Comunicazione e rassicurante in vista delle successive speciali. “A quel punto eravamo sesti fra gli Junior, staccati di 30” da chi ci precedeva e con oltre un minuto sul nostro inseguitore. Una posizione di classifica consolidata, salvo eventi esterni” commenta ancora il pilota saluzzese.

E l’evento esterno si è verificato nella successiva speciale di Dei Laghi, quando Giorgio Bernardi e Giulia Zanchetta capottano diverse volte prima di fermarsi in un prato sottostante al ciglio della strada. “La Fiesta mi è partita all’improvviso senza che potessi farci nulla. Con il ponte danneggiato succede, ma in quel momento è stato impossibile controllarla; lo scarto è avvenuto senza preavviso. Abbiamo capottato alcune volte in un prato, ma fortunatamente non ci siamo fatti male, anche se la delusione per l’uscita di strada è stata subito tantissima. Per una volta non sono finito a rotolare sul tetto perché stavo esagerando, ma stavo semplicemente cercando di portare al termine nel migliore dei modi e con il miglior risultato possibile la gara senza prendere rischi. La rabbia deriva dal fatto che, dopo la bella gara di Sanremo, molto incoraggiante, era importante rimanere in scia di chi è ai vertici del campionato, che ora si sono allontanati. Ovviamente non è mia abitudine arrendermi e combatterò per risalire la classifica fin dalla prossima gara, il Rally Italia Sardegna di giugno, terzo appuntamento di questo Campionato Italiano CIR Junior che è il mio obiettivo stagionale”.

Giorgio Bernardi: ritorno alla Terra nel 26° Rally Adriatico

Dopo l’ottimo risultato in Liguria, il pilota saluzzese trova la terra del Rally Adriatico che non calpesta da tre anni. In questa avventura Giorgio Bernardi sarà affiancato dalla navigatrice di Bassano Giulia Zanchetta e vestirà i colori della scuderia veneta Sport&Comunicazione nell’assalto al vertice della categoria Junior con la Ford Fiesta R2T curata da Motorsport Italia

MARTINIANA PO (CN), 1 maggio – “Sfatata la jella del Sanremo, adesso devo sfatare anche quella della Terra”. Giorgio Bernardi sfoglia l’album dei ricordi mentre è in partenza per Cingoli (MC) dove il prossimo sabato, 4 maggio, sarà uno degli attori protagonisti della sfida fra i magnifici sette del Campionato Italiano Junior al 26° Rally Adriatico.

Ho disputato la gara marchigiana due volte. La prima, nel 2015 con la Twingo, e mi sono fermato per rottura meccanica alla quarta prova speciale. Nel 2016 ho fatto un numero da circo che se lo ricordano ancora adesso. Sull’ottava prova, Avenale, sono uscito di strada proprio alla fine strappando la fotocellula. Però mi sono preso la soddisfazione di vincere la speciale fra gli Junior, mentre ero in piena lotta per il primato di categoria e la Classe R2B”.

 

Meglio era andata al rally Balcone delle Marche del 2015 che si disputava sulle stesse speciali dell’Adriatico, quando il pilota saluzzese chiuse terzo di Classe R2B in gara test con la Opel Adam e lo stesso risultato lo ottenne al Rally di San Marino con la Twingo nel 2015, mentre l’anno successivo nella gara del Titano si arrese per ben due volte per rotture meccaniche.

 

Però la terra mi piace. Credo incarni la vera essenza del correre nei rally” dice il portacolori della scuderia veneta Sport&Comunicazione. “Devi controllare con nervi di acciaio la vettura che sembra andare solo dove vuole lei e tante volte lo fa. Bellissimo. Il problema sta nel fatto che per andare forte occorre essere allenati ed io sono quasi tre anni che non corro su questo fondo. Più corri e più vai forte. Nel passato non ho avuto problemi ad adattarmi subito a questo tipo di fondo, risultando competitivo fin dalla prima prova speciale, e spero sia così anche quest’anno, perché debbo fare un bel risultato per confermare quanto di buono abbiamo fatto a Sanremo, dove abbiamo vinto delle prove speciali e siamo stati in testa fra gli Junior. Per andare forte da subito confido molto nella mia navigatrice, la bassanese Giulia Zanchetta, che di gare su terra ne ha fatte molte più di me, l’ultima delle quali nel dicembre scorso con un pilota del calibro di Jader Vagnini, velocissimo su questo fondo”.

 

Come sempre la preparazione di Giorgio Bernardi parte da lontano. “Anche in questo caso mi sono guardato attentamente i filmati delle speciali in programma, cercando di cogliere tutte le peculiarità ed i tranelli che si nascondono. Le prove attorno a Cingoli sono praticamente sempre le stesse degli anni scorsi: Avenale e Castel Sant’Angelo le ho già fatte, le altre due sono molto simili a quelle che ho affrontato nel passato. Sarà importante effettuare scrupolosamente le ricognizioni, e con Giulia a fianco sono tranquillo di partire con il giusto ritmo e non commettere errori. In quel caso verrà fuori un buon risultato”.

 

I riflettori sul 26° Rally Adriatico si accenderanno venerdì 3 maggio con le verifiche sportive e tecniche che si svolgeranno a Jesi (AN) dalle 8.30 alle 12.30 e la cerimonia di partenza in programma Cingoli a partire dalle ore 19.01. La gara vera e propria si svolgerà sabato 4 maggio con l’uscita dal parco assistenza alle ore 8.01 per affrontare le undici prove speciali che proclameranno il vincitore festeggiato in pedana di arrivo alle 19.30 in Piazza Vittorio Emanuele a Cingoli, dopo aver percorso 318,06 km di prove speciali, 93,03 dei quali cronometrati.

Giorgio Bernardi: sfata la maledizione del Sanremo e sale sul podio dello Junior

Finalmente al traguardo in buona posizione il pilota di Martiniana Po, affiancato dalla navigatrice di Bassano del Grappa Giulia Zanchetta, chiude 17° assoluto e secondo di CIR-Junior, la grande sfida che vede confrontarsi sette equipaggi di giovanissimi nelle medesime condizioni al volante delle Ford Fiesta R2T gestita da Motorsport Italia e gommate Pirelli. I portacolori della Sport&Comunicazione, nonostante una penalità di 10” e un problema di pressione ai pneumatici in due prove speciali di venerdì. Prossimo appuntamento al Rally Adriatico del 4-5 maggio. Foto ACI Sport e Kaleidosweb

SANREMO (IM) 14 aprile – Finalmente sono arrivato al traguardo. E ho fatto una bella gara. Poteva andare meglio, ma può sempre andare meglio nella vita”. Vestendo i panni del filosofo dei rally, Giorgio Bernardi analizza così la sua partecipazione al Rallye Sanremo 2019 dello scorso fine settimana, gara che nel passato gli ha portato due ritiri nelle primissime battute di corsa ed un arrivo con poche soddisfazioni visto che, secondo quello che dice lui stesso, in quell’occasione era andato piano, molto piano.

La 66esima edizione del Rallye Sanremo ha visto Giorgio Bernardi e Giulia Zanchetta chiudere in 17esima posizione assoluta, quarti di Classe R2 ma, soprattutto, secondi di Campionato Italiano Junior, che era l’obiettivo principale del pilota di Martiniana Po in questa gara.

L’avvio di Bernardi è stato convincente. Subito miglior tempo nella prova spettacolo di venerdì pomeriggio a Porto Sole, un toboga insidiosissimo che ha fatto più di una vittima, anche fra i big del rally; il pilota saluzzese, affiancato dalla vicentina Giulia Zanchetta, ha ribadito la sua superiorità nella prova successiva, la classica Vignai, mettendo un distacco fra sé e il principale inseguitore di 8”7. La trappola del destino è scattata nel successivo trasferimento, quando i due portacolori di Sport&Comunicazione si sono fermati per cambiare le ruote anteriori con le due di scorta nel baule, più adatte ad affrontare la successiva Monte Bignone. I due pneumatici erano gonfiati a pressione eccessiva e Bernardi-Zanchetta hanno perso 16”9 in speciale ed hanno dovuto mantenerli alle ruote anche nella successiva San Romolo che concludeva il primo giro sulle prove speciali; anche in questo caso Giorgio Bernardi ha dovuto correre in difesa pagando 29”1 al vincitore della prova che uniti ai dieci secondi di penalità per il ritardo accusato per cambiare i pneumatici hanno fatto precipitare Bernardi-Zanchetta in quarta posizione di CIR-Junior con un ritardo di 29”8 dai vertici della classifica.

A quel punto era importante non perdere la concentrazione, mantenere il ritmo e non commettere errori. Obiettivi pienamente raggiunti da Bernardi-Zanchetta nelle due prove in notturna che hanno chiuso in entrambi i casi in seconda posizione di graduatoria.

Il primo giro sulle prove della seconda tappa di sabato 13 aprile ha visto Bernardi-Zanchetta procedere di buon ritmo, ma senza rischiare, vincendo la prova di Colle d’Oggia, consolidando così la seconda posizione in classifica, preparandosi per la lunghissima prova finale, che riuniva il passaggio sulle tre prove del mattino senza soluzione di continuità per 34,45 km cronometrati, che i portacolori di Sport&Comunicazione chiudevano con il quarto tempo di categoria, ma con un distacco talmente minimo dai chi li ha preceduti, che la loro seconda piazza nella classifica di CIR-Junior non veniva minimamente minacciata.

Finalmente sono riuscito a concludere un Sanremo con soddisfazione ed un buon risultato. La lotta nel CIR-Junior è ad altissimo livello, con sette concorrenti che vanno molto forte. La Ford Fiesta R2T ha funzionato alla perfezione e se non ci fosse stato quel problema della pressione delle gomme a fine primo giro del venerdì avremmo potuto gestire meglio la situazione. Ma non è un problema. Abbiamo capito di essere competitivi vincendo tre prove, siamo andati forte in tutte le prove, diurne e notturne; e in tutte le condizioni meteorologiche che abbiamo trovato, dalla pioggia al sole, dalla nebbia alla grandine, senza commettere errori gravi nella scelta di gomme e in prova. Ora sono secondo in campionato e la prossima gara sarà il Rally Adriatico, rally su terra che conosco. Sicuri di essere competitivi, anche se ci sarà da battagliare con tutti i sei miei avversari sul filo del secondo. Perché questi ragazzini vanno veramente forte”.

Classifica CIR Junior Rallye Sanremo finale: 1. Pollara-Castiglioni (Ford Fiesta) in 1:53’08.6; 2. Bernardi-Zanchetta (Ford Fiesta) a 1’10.3; 3. Vita-Bosi (Ford Fiesta) a 2’56.7; 4. Mazzocchi-Gallotti (Ford Fiesta) a 3’01.7; 5. Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta) a 5’21.4; 6. Pucella-Geremia (Ford Fiesta) a 19’37.8;

Classifica CIR Junior: Pollara 15; Bernardi 12; Vita 10.