Il portacolori della Meteco Corse segna il miglior tempo di Classe 1600 di Terzo Raggruppamento in tre delle quattro prove regolarmente disputate, lasciando prudentemente agli avversari solo l’insidiosa speciale cittadina fra muri e marciapiedi in notturna. Alla sua prima uscita all’Elba Massimo Fasana e Laura Guasco fanno faville nonostante le difficoltà del percorso e la non facile preparazione della gara. Foto G&P
CAPOLIVERI (LI) – “Quanto costa lo spinterogeno?” Massimo Fasana si rigira fra le mani il particolare della sua Golf GTI Gruppo 2 che lo ha appiedato al Rallye Elba Storico dello scorso fine settimana, mentre il pilota torinese e la sua navigatrice Laura Guasco stavano dominando la loro Classe fino a 1600 del Terzo Raggruppamento ed occupavano la 23esima posizione assoluta.
“Per essere alla mia terza gara dopo 31 anni di inattività sono particolarmente soddisfatto, spinterogeno a parte, delle mie prestazioni” commenta il portacolori della Meteco Corse. “La concorrenza in classe all’Elba era tanta e anche nell’assoluta stavo andando benissimo essendomi lasciato dietro parecchie Porsche molto più potenti della mia Golf e vetture decisamente più giovani. Andare forte all’Elba è una cosa da piloti veri e l’essere stato al comando della mia graduatoria al momento del ritiro è stata una dimostrazione che il pacchetto pilota-navigatrice-vettura è competitivo” ribadisce Fasana. In effetti la gara del pilota della Golf curata Team Salvarani-Custom Garage di Ivrea ha siglato il miglior tempo di categoria in tre delle quattro prove regolarmente disputate, fermandosi prima della sesta prova speciale quando aveva un vantaggio di oltre un minuto sul più vicino inseguitore. La progressione di Fasana-Guasco in classifica è stata lineare. Il Rallye Elba Storico scatta giovedì sera, 17 settembre, con l’insidiosa speciale di 18,35 chilometri che porta da Bagnaia a Cavo scavalcando il passo del Volterraio. Fasana (34° assoluto) chiarisce subito le sue intenzioni e vince la speciale lasciando a 2”2 il più veloce dei suoi inseguitori. Si torna a Capoliveri ed il paese è completamente bloccato dalla prova speciale cittadina in notturna che raccoglie migliaia di persone a bordo strada. “Una prova temibilissima pur essendo di soli 4,85 km; si viaggia fuoco fra muri di case e marciapiedi, tombini e tutto quanto si incontra nel bel mezzo di un paese. Era assolutamente necessario tenersi lontano dai guai, badando attentamente dove mettere le ruote. Dieci centimetri fuori traiettoria e ci si ritrova con una ruota strappata. È successo ad un pilota esperto come Lucio Da Zanche. Non mi sembrava il caso di imitarlo”. E così quella di Capoliveri è la peggior prestazione cronometrica di Fasana-Guasco che chiudono 41esimi assoluti, terzi di classe con un ritardo di 17”4 dal più veloce della Classe 1600 di Terzo Raggruppamento. Fasana perde anche la leadership di classe, ma non è assolutamente preoccupato Con al prova di Capoliveri il dazio alle prove cittadine è pagato.
E la prima prova di venerdì mattina, lunga 22,65 km, la Due Mari che porta da Marciana Marina a Sant’Ilario al Campo scavalcando i 630 metri di altitudine del Monte Perone conferma la serenità di Fasana che stacca addirittura il 21° tempo assoluto, primo di classe ed avvicina il leader di classe che vince decisamente superato nella successiva speciale Due Colli, nota anche come Monumento di 12,24 km, che scatta dall’aeroporto di Marina di Campo e si chiude poco fuori dell’abitato di Portoferraio: il 29° assoluto e primi di classe portano Fasana-Guasco al 23° posto nella classifica generale e mettono l’equipaggio torinese al comando della classe, con ben 1’06” sul principale avversario. “Siamo ancora arrivati al riordino e poi è finito tutto. Un gran peccato. Ma bisogna guardare il lato positivo della trasferta nell’isola napoleonica. Abbiamo registrato ottimi tempi nonostante fosse la mia prima trasferta al Rallye dell’Elba che non avevo mai disputato, nemmeno nella mia prima fase della carriera rallistica. Fra l’altro è una rally molto difficile da provare. Io ho fatto un passaggio per stilare le note, le ho controllate e le ho riviste, i canonici tre passaggi che dovrebbero essere la fede di tutti i rallisti. Le strade, quando sono aperte al transito sono molto trafficate, con gruppi di ciclisti ad ogni curva, per tanto si deve guidare con la massima prudenza. Le prove di questa gara sono di una bellezza mozzafiato, sia a livello paesaggistico, sia a livello di guida. Tortuose, impegnative, veloci e poi improvvisamente lente, con saliscendi ed allunghi che mettono a dura prova vettura ed equipaggio. E poi il fondo cambia nel breve volgere di pochi chilometri. Si passa dall’asfalto estremamente abrasivo a quello scivoloso come il vetro e fare la scelta giusta di gomme e pressioni è come vincere un terno al lotto. Anche il feeling con gli pneumatici Michelin è stato perfetto, grazie anche ai preziosi consigli del mago delle gomme Mario Cravero”.
La stagione del ritorno di Massimo Fasana termina con il ritiro del Rallye dell’Elba, ma nell’officina di Ivrea si sta già preparando la strategia per la prossima stagione che vedrà Massimo Fasana e Laura Guasco impegnati su larga scala nei rally storici nazionale con la loro Volkswagen Golf GTI.