Buon anno 2019 con Kaleidosweb

Buon anno a tutti dalla redazione di Kaleidosweb

Buon 30 dicembre, cantando My Way

1968 – Frank Sinatra incide My Way.

Buon 29 dicembre insieme a Tommaso Becket

The Ice Challenge 2019. Manca la neve, Riva Valdobbia rinviato

Le alte temperature e le scarse precipitazioni costringono gli organizzatori a rimandare a data da destinarsi il primo appuntamento della serie bianca. Si comincia il fine settimana successivo a Livigno

 RIVA VALDOBBIA (VC) – È stato rinviato a data da destinarsi il primo appuntamento di The Ice Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio in programma a Riva Valdobbia per sabato 5 e domenica 6 gennaio.

Le temperature troppo alte di questo fine anno in Val Sesia hanno impedito di preparare perfettamente convenientemente la pista per disputare la gara, consigliando agli organizzatori della Serie e ai gestori della pista di procrastinare l’evento. La gara di esordio di The Ice Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio si avrà quindi il fine settimana successivo a Livigno, località che con i suoi 2000 metri sul livello del mare garantisce temperature rigide e buon innevamento.

 

  • Il calendario
  • 5-6 gennaio: Riva Valdobbia (VC), coefficiente 1; rinviata a data da destinarsi
  • 12-13 gennaio: Livigno (SO) , coefficiente 1
  • 19-20 gennaio: Cervinia (AO), riserva
  • 26-27 gennaio: Pragelato (TO) , coefficiente 1
  • 9-10 febbraio: Pragelato (TO) , coefficiente 1,5
  • 16-17 febbraio: Serre Chevalier (Francia), coefficiente 2

Buon 28 dicembre con i fratelli Lumière

1895 – A Parigi i fratelli Lumière organizzano la prima proiezione cinematografica pubblica, è la nascita del cinema.

Buon giorno a tutti

Buon Santo Stefano

Auguri****

Buon Natale

Buone Vacanze

Dalla redazione di Kaleidosweb

Enrico Brazzoli: sotto l’albero di Natale una 124 Abarth per il Montecarlo

Foto archivio Elio Magnano

SALUZZO (CN) – Curiosando fra i “pacchetti regalo” posati sotto l’albero di Natale Enrico Brazzoli ne ha scorto uno dalle forme diverse da tutti gli altri: si trattava della 124 Abarth R-GT, curata da Michele Bernini, con la quale il driver saluzzese, neo-campione del mondo WRC-3 affronterà il Rally di Montecarlo 2019.

Una gara cui sono particolarmente affezionato e che ho disputato una decina di volte, come navigatore prima, come pilota poi e addirittura come ricognitore” conferma Brazzoli. “Una gara per non perdere il ritmo mentre si definiscono gli ultimi dettagli del programma 2019 e nella quale io e il mio navigatore, Luca Beltrame, partiremo con la solita determinazione e attenzione. Il Montecarlo non è mai una gara semplice, ma una sfida che presenta mille tranelli ad ogni curva. Ma siamo estremamente fiduciosi, anche perché possiamo contare su una squadra come quella di Michele Bernini, che a Montecarlo ha fatto bene nelle scorse stagioni con le 124 Abarth e che segue lo spider dello ‘scorpione’ da diversi anni ottenendo ottimi risultati”.

Brazzoli e Beltrame, vincitori della Classe WRC3 nella gara dello scorso anno, vestiranno come di consueto i colori di Winners Rally Team. L’87° edizione del Rallye Monte-Carlo è stata resa più compatta, ma ugualmente accattivante, rispetto all’edizione passata, che ricalca al 60%. Si comincia con due giorni di ricognizioni dalle 8.00 del mattino di martedì 22 gennaio alle 21 di mercoledì 23 gennaio. Il giorno successivo, su un tratto di 3,5 km nei pressi di Gap i concorrenti effettueranno lo Shake Down, cui seguirà la partenza ufficiale alle ore 19,17 da Piazza Desmichels a Gap per affrontare le prime due prove speciali alla luce dei fari (41,35 km) che disegneranno la prima classifica. Venerdì altre sei prove speciali (125,12 km), cui seguiranno le quattro di sabato (93,98) e le quattro di domenica (63,98 km) per un totale di 16 tratti cronometrati che corrispondono a 324,43 km di prove speciali e chiudere la gara a Montecarlo, proprio nel giorno di Sainte Dévote, patrona del Principato di Monaco.

Prosegue sino all’Epifania la mostra “Rosso Fioravanti”: l’ingegnere creativo

Il Mauto racconta in una mostra la vita e i progetti di Leonardo Fioravanti. Dalla sublime Ferrari Daytona alla mitica 308 di Magnum P.I. fino ai prototipi recenti dell’azienda Fioravanti, fino al 6 gennaio  un’inedita esposizione celebra attraverso disegni, fotografie e modelli iconici uno dei designer che più hanno segnato lo stile della Casa di Maranello tra gli Anni ‘60 e ’80. Foto di Andrea Guermani

TORINO, 22 dicembre – In attesa dell’allestimento della nuova mostra dedicata a Marcello Gandini in programma dal 24 gennaio, al Museo dell’Auto di Torino prosegue per tutte le festività la mostra dedicata a Leonardo Fioravanti. Tra i progettisti che più hanno segnato nel tempo lo stile Ferrari, Leonardo Fioravanti è il designer concettualmente più legato alla Casa di Maranello, quello che tra gli Anni ’60 e ’80 ha saputo creare le più affascinanti vetture con il Cavallino rampante sulla calandra – una su tutte, la mitica Daytona, considerata un capolavoro assoluto. All’ingegnere-designercon la matita rossa” che ha trascorso nelle stanze dei bottoni mezzo secolo, prima in Pininfarina e poi a Maranello, è dedicata la nuova retrospettivaRosso Fioravanti” del Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino, in mostra dal 23 marzo al 16 settembre 2018 nella prestigiosa sede di corso Unità d’Italia 40, a cura del Direttore del MAUTO Rodolfo Gaffino Rossi e del giornalista Giosuè Boetto Cohen. Un’esposizione che, per il pubblico più appassionato, potrà avere addirittura il valore di una “mostra-incontro”: nei primi due mesi, infatti, Leonardo Fioravanti sarà disponibile a condurre personalmente visite guidate tra le sale espositive, un’occasione imperdibile di sentire dalla viva voce del protagonista aneddoti e approfondimenti legati al materiale esposto.

Dopo il tributo a Giorgetto Giugiaro e in attesa di celebrare nella primavera 2019 Marcello Gandini, “Rosso Fioravanti” è il secondo appuntamento monografico che il MAUTO dedica agli uomini dietro alle grandi firme che hanno fatto la Storia del Car Design, italiano e non solo. È lunghissimo il curriculum di questo talento versatile che ha saputo esaltare l’eleganza delle forme coniugando capacità innovativa, funzionalità e ricerca di prestazioni da brivido. Dai primi disegni dell’adolescente Leonardo, che già rivelano una manualità fuori dall’ordinario e un’attenzione ai dettagli oltre che ai contenuti, alle ricerche universitarie, dal primo colloquio in Pininfarina ai progetti più recenti della Fioravanti Srl, la mostra è il racconto di una vita fortunata, consacrata all’automobile. Attraverso immagini d’epoca, schizzi provenienti dal suo archivio personale mai divulgati in precedenza, interviste inedite e le sue vetture più iconiche, la retrospettiva ripercorre di fatto oltre cinquant’anni di stile e cultura delle quattro ruote guardando in particolare ai giovani che, anche in tempi tanto diversi, hanno il talento e la determinazione per seguirne le tracce.

Il design dell’automobile è un focus fondamentale della ricerca del MAUTO, come fattore centrale nell’economia della cultura di questo territorio, tra Torino e Milano. Sullo sfondo, il design come valore cruciale della contemporaneità – dichiara il Presidente Benedetto Camerana –. Dopo le mostre celebrative degli anniversari dei grandi carrozzieri (Bertone, Touring, Zagato) abbiamo scelto di approfondire la nostra ricerca lavorando sulla creatività, indagando il processo ideativo dei più grandi car designer e mettendo in scena i risultati raggiunti: disegni, bozzetti, modelli, prototipi, automobili immesse sul mercato. Questa nuova mostra è dedicata a Leonardo Fioravanti, un grande interprete del Car Design italiano, particolarmente noto nel mondo per le sue interpretazioni del mito Ferrari. Rosso Fioravanti segue la monografia su Giugiaro e anticipa le prossime che verranno, nel quadro del Premio la Matita d’Oro”.

Nato il 31 gennaio 1938 a Milano, dopo aver studiato ingegneria meccanica al Politecnico meneghino specializzandosi in aerodinamica e design automobilistico, nel 1964 Fioravanti entra nella squadra creativa della Carrozzeria fondata da Pinin. Nell’arco di 23 anni segue lo sviluppo di alcune tra le Ferrari più famose, alcune da lui disegnate personalmente e altre come responsabile di progetto – le Dino, Daytona, 308 GTB, 288 GTO e F40, solo per citare le più famose –, il collaudo su strada di modelli speciali e prototipi, i Gran Premi di F1 per il progetto Sigma Grand Prix e la realizzazione delle one-off più spettacolari, fino a diventare Amministratore delegato e Direttore Generale della Pininfarina Studi & Ricerche SPA. Ma non solo di vetture del Cavallino è costellato il cammino di questo appassionato pilota e inesauribile creativo dai modi gentili e l’eloquio fluente: dalla sua matita sono uscite la BMC 1800 Aerodinamica del 1967 che avrebbe spianato la strada a decine di berline a due volumi nei successivi Anni ’70, l’Alfa Romeo 33 Spider Prototipo Speciale e la Lancia Gamma berlina. Il decennio successivo segna un punto di svolta e il raggiungimento dell’apice professionale quando nel 1987 fonda la Fioravanti srl che spazia tra splendidi prototipi e attività di progettazione a ciclo completo, dall’automobile all’architettura, ottenendo oltre 30 brevetti internazionali. Nominato Vice Direttore generale di Ferrari e Amministratore delegato della Ferrari Engineering, nel 1990 passa a dirigere il Centro Stile Fiat per diventare in seguito consulente esterno di numerose aziende, tra le quali la Lexus e la cinese Baic.

L’automobile del 2018 è un prodotto maturo. Forse persino un po’ vecchio – spiega il curatore Giosuè Boetto Cohen –. Per rinnovare le nostre energie e progettare il futuro delle quattro ruote non basta puntare su tecnologia e ricerca. Fa bene tornare a scuola dai grandi. Pensare da dove vengono la funzionalità e il bello. Chiedersi fin dove possano il marketing e le normative. Le realizzazioni e la vicenda professionale di Fioravanti, dopo quelle di Giugiaro e Bertone già ospitate al MAUTO, sono una preziosa opportunità  di riflessione per tutti gli appassionati e – speriamo – di ispirazione per i designer di domani”.

Quello di raccontare le storie personali che stanno dietro alle affermazioni professionali dei più grandi car designer del Novecento è un progetto che il MAUTO ha iniziato lo scorso anno e che spero possa progredire in futuro – continua il curatore e Direttore Rodolfo Gaffino Rossi –. I nostri visitatori, soprattutto i più giovani, si lasciano coinvolgere da queste biografie per immagini che ci aiutano a raccontare come la strada per arrivare al successo sia la risultante di vari fattori: sicuramente talento e applicazione, alle volte incontri fortunati e, in questo caso specifico – oltre a tutto ciò –, un incondizionato sostegno da parte dei genitori, grazie ai quali il giovane Fioravanti ha potuto assecondare le proprie inclinazioni e noi abbiamo potuto mostrarvi il materiale esposto in questa mostra».

Rosso Fioravanti, le auto di un ingegnere a mano libera – Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli”

  • Corso Unità d’Italia, 40
  • 10126 Torino
  • Orari:
  • Lunedì: dalle 10.00 alle 14.00, chiuso il pomeriggio
  • Martedì: apertura pomeridiana dalle 14.00 alle 19.00
  • Mercoledì, giovedì e domenica: dalle 10.00 alle 19.00
  • Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 21.00
  • Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura
  • Costo dei biglietti:
  • Intero: 12,00 €
  • Ridotto: 8,00 € (over 65; dai 6 ai 14 anni; disabili; gruppi oltre le 15 persone; studenti universitari con tesserino)
  • Scuole: 2,50 €

 

Natale 2018 e Capodanno 2019 al Mauto, aperture straordinarie, mostre e laboratori

In occasione delle prossime festività natalizie, il Mauto. Museo Nazionale dell’Automobile di Torino  effettuerà delle aperture straordinarie, martedì 25 dicembre con apertura dalle 14.00 alle 19.00 e martedì 1 gennaio con apertura dalle 14.00 alle 19.00. In tutti gli altri giorni verrà rispettato il consueto orario di apertura al pubblico (la biglietteria chiude sempre un’ora prima dell’orario di chiusura del museo).

Torino -Sabato 29 dicembre dalle 11 alle 12 è in programma la visita guidata Asfalto e polvere di stelle. La storia del cinema su quattro ruote. Una visita alla scoperta di alcune automobili della collezione del Mauto, che del grande cinema sono state protagoniste.

Torino -Domenica 23; domenica 30 dicembre e domenica 6 gennaio dalle 15.00 alle 17.00 il Mauto organizza nella propria Piazza un laboratorio che darà ai visitatori, grandi e piccini, la possibilità di decorare una vettura della collezione del Museo con le pellicole speciali utilizzate dai professionisti del car wrapping.

Martedì 1 gennaio, dalle 16:00 alle 18:00  è in programma un laboratorio per festeggiare il Capodanno con un’attività dedicata a tutta la famiglia. Dopo una visita guidata al museo, i ragazzi si sposteranno in laboratorio per realizzare il proprio calendario 2019 ispirato al percorso espositivo del MAUTO e alle vetture della sua splendida collezione.

Provincia Granda Rally Club protagonista alle premiazioni Campionato ACI Cuneo 2017

CUNEO – Mercoledì 19 presso la sede ATL del Cuneese, si sono svolte le premiazioni di piloti e navigatori, fra cui alcuni portacolori del Provincia Granda Rally Club, che hanno preso parte al “Campionato sociale sport automobilistico 2017”, organizzato dall’Automobile Club Cuneo. A consegnare i riconoscimenti, i responsabili dell’ACI Cuneo, Simone Meneghetti delegato sportivo, il direttore Giuseppe De Masi e il presedente Francesco Revelli, accompagnati dall’assessore del comune di Cuneo Luca Serale. Fra i premiati nella categoria piloti, Armando Defilippi e Luca Arione, rispettivamente secondo e terzo classificato in Gruppo A. Secondo posto per il monregalese Danilo Baravalle in Gruppo R. Per quanto concerne la categoria navigatori, terzo posto per Claudia Dondarini in gruppo A e secondo per Riccardo Bruno in Gruppo N. Premiato infine, Aldo Dellatorre, presidente del Provincia Granda Rally Club, scuderia campione provinciale 2017.

Campionato&Campioni: “Il Grande libro dei rally Italiani”

Andrea Nicoli e Massimo Bettiol raccontano tutto quanto accaduto sulle prove speciali tricolori nella stagione appena conclusa

Ecco il nuovo “Campionati & Campioni il Grande Libro dei Rally Italiani” l’almanacco che racconta i principali rally nazionali organizzati dalla nostra Federazione nel 2018. L’intenso ricordo di una stagione vissuta sui campi gara dal giornalista Andrea Nicoli assieme al fotografo Massimo Bettiol e i suoi collaboratori, un gruppo di lavoro che ha seguito con passione le prove speciali curva dopo curva delle seguenti gare:

  • Campionato Italiano Rally
  • Campionato Italiano WRC
  • Campionato Italiano Rally Terra
  • Trofei Monomarca
  • Rally Italia Sardegna (WRC)

Ventuno gare oltre 10.500 km di cui circa 2.800 tiratissimi km lungo 233 prove speciali cronometrate.

Ben 320 pagine dove troverete secondi, minuti, ore e giorni molto intensi raccontati da parole, numeri e immagini. Le storie dei protagonisti e le loro interviste ma anche quelle di tanti partecipanti che hanno onorato con la loro presenza ogni singolo rally. Tutto in un anno sportivo iniziato il 22 marzo sull’asfalto cittadino di Forte dei Marmi (LU) con il Rally del Ciocco e concluso il 25 novembre a Montalcino (SI) con la terra del Tuscan Rewind.

In questa generosa raccolta di storie e di numeri avrete anche modo di consultare anche le schede dei protagonisti e delle loro vetture, tutte le classifiche ufficiali, qualche dato statistico e i calendari del nuovo anno.

Il volume può essere richiesto direttamente alla seguente mail: aprnicoli@gmail.com. Il prezzo è di 50 euro più eventuali spese di spedizione

Pistoia Corse avvia il 2019 con il “Mondiale”: Gasperetti-Ferrari al via del Rallye Montecarlo

Esordio iridato per la coppia pistoiese che sarà al via del rally-icona mondiale delle corse su strada, prima prova del Campionato del Mondo rally 2019, dal 22 al 27 gennaio, a bordo della Renault Clio R3T della Gima Autosport. Foto Fotosport

PISTOIA, 21 dicembre 2018 – Una vera e propria sorpresa sotto l’albero, quella che Pistoia Corse ha riservato agli appassionati di rally, ai cultori delle corse su strada ed anche agli addetti ai lavori: il Rallye Montecarlo, l’icona mondiale delle corse su strada. La Scuderia “scarta” qualche giorno prima il classico regalo ed annuncia oggi di aver formalizzato l’iscrizione all’87^ edizione della gara-simbolo dei rallies, in programma dal 24 al 27 gennaio 2019, prima prova del Campionato del Mondo,  per Federico Gasperetti e Federico Ferrari, uno degli equipaggi più rappresentativi nella lunga e gloriosa storia del sodalizio, i quali parteciperanno con una Renault Clio R3T della Gima Autosport.

Gasperetti e Ferrari hanno contribuito notevolmente allo sviluppo della vettura transalpina sulle strade italiane e per loro sarà il debutto iridato dopo aver colto le più ampie soddisfazioni in ogni dove in Italia. Squadra che vince non si cambia, come si suol dire, e per questo viene a confermarsi il binomio Gasperetti/Gima, che con Pistoia Corse diventa un “trinomio” che parte certamente per portare alti i colori pistoiesi, ma anche quelli italiani in un respiro internazionale.

La partecipazione a Montecarlo è un punto di arrivo importante per la joint Pistoia Corse-Gasperetti,   un legame che dura da oltre venti anni e che in ogni stagione ha portato a grandi soddisfazioni nei più varii tipi di rally e con le vetture più diverse, praticamente un percorso fatto insieme a Renault e da molte stagioni con il supporto di Gima Autosport. Il “Monte” è anche uno stimolo ulteriore per proseguire la strada insieme, un nuovo punto di partenza per affrontare altre sfide con impegno, passione e professionalità.

Federico Gasperetti: “Una gioia immensa, un sogno che si avvera, che credo sia quello di ogni pilota di rally, il partecipare al “Monte”. Per me ed il mio copilota si tratta del classico valore aggiunto ad una carriera che certamente sinora ci ha regalato grandi emozioni e soddisfazioni, lo prendiamo anche come un “premio alla carriera”. Sarà tutto nuovo, per noi, la dimensione del mondiale rally è tutt’altra cosa di quello che siamo abituati a fare e per questo dico che sarà una scuola immensa, oltre che avere la soddisfazione di correre su strade dove vi passano i migliori al mondo. Cercheremo di fare del nostro meglio, la vettura la conosciamo e questo ci conforta, la Gima ha una grande esperienza sulla gara e sicuramente saprà indirizzarci al meglio. Personalmente spero che ci sia tanta neve perché, essendo originario della Montagna Pistoiese, è stato il fondo dove per primo ho imparato la guida sportiva”.

Martedì 22 e mercoledì 23 gennaio I concorrenti saranno impegnati con le ricognizioni del percorso. Giovedì 24 gennaio la gara prenderà il via da Gap con lo shake down in mattinata e la partenza alle 19.17. Sono ben 16, per Prove Speciali previste per questa prima prova iridata che rispetto all’anno passato presenta un percorso variato per circa il 40%. La gara terminerà domenica 27, il giorno di Santa Devota, patrona di Monte-Carlo.

Michele Mondin torna a scuola per ENAIP Veneto

Il pilota di Adria, due volte tricolore nel Campionato Italiano WRC, è stato testimonial, a Porto Viro, durante la cerimonia di riconsegna della rinnovata scuola professionale.

Adria (Ro), 21 Dicembre 2018 – Un 2018 ricco di sorprese, sino agli sgoccioli, per Michele Mondin, il quale è stato protagonista, nell’inedita veste di testimonial, in occasione dell’evento organizzato da ENAIP Veneto, Sabato scorso, per la riconsegna della rinnovata scuola professionale alla comunità locale. Il due volte tricolore nel Campionato Italiano WRC, tra le vetture delle classi A6, Prod. E6 e K10, è quindi tornato sugli stessi banchi sui quali sedeva qualche anno fa, chiamato a raccontare i propri successi, ottenuti sia in ambito sportivo che in quello professionale. Un’importante gratificazione, quella ottenuta dal pilota di Adria, che ha potuto condividere le proprie emozioni davanti ad una nutrita platea, la quale ha fatto da cornice alla conferenza che ha preceduto il tradizionale taglio del nastro, alla presenza delle autorità competenti.

“È stata una mattinata ricca di emozioni” – racconta Mondin – “perché essere contattato dai miei vecchi professori, per partecipare a questo importante evento come testimonial, è stata una sorpresa davvero inaspettata. Mi ha reso profondamente orgoglioso il poter raccontare, davanti a tanta gente, la passione che metto, tutti i giorni, sia nel lavoro quotidiano che nello sport. È stata un’esperienza davvero fantastica e mi auguro che, per quanto sono riuscito a raccontare, di aver trasmesso ai giovani alunni presenti gli ideali che porto, dentro di me, nella vita di tutti i giorni. Sarebbe bello poter costruire qualche collaborazione con la scuola di Porto Viro e con ENAIP Veneto perché, se sono arrivato dove sono ora, è anche merito dell’insegnamento che ho ricevuto. Un particolare ringraziamento lo vorrei dedicare a Sandro Dal Piano, il quale ha seguito in modo molto professionale l’intera cerimonia di Sabato scorso.”

Gli fa eco Sandro Dal Piano, direttore della comunicazione e promozione di ENAIP Veneto.

“Investire sui giovani, è doppiamente importante” – sottolinea Dal Piano – “un investimento per il futuro che dà continuità ad una lunga e nobile storia, che risale ai primi anni cinquanta. Il percorso di potenziamento della sede di Porto Viro è strategico anche dal punto di vista territoriale, vista la posizione nel Polesine, a cavallo fra le province di Venezia e Ferrara. Una carta vincente in più per i giovani, le loro famiglie e le imprese con i tre indirizzi offerti, ovvero meccanico e meccatronico, benessere e ristorazione. Ricordiamo  i dati incoraggianti  relativi all’occupazione degli ex studenti: ad un anno dal termine degli studi il 75% risulta occupato. Questo investimento è inoltre il punto di partenza per sviluppare, presso la sede di Porto Viro, sia i nuovi percorsi formativi, che consentiranno agli studenti di diplomarsi, sia i nuovi servizi per gli adulti che potranno aggiornarsi e ricollocarsi, con il potenziamento dell’offerta formativa a catalogo e dei servizi al lavoro e alle imprese. Il nostro ex studente Michele Mondin, giovane imprenditore e pilota sportivo di successo, rappresenta per noi l’eccellenza dell’impegno nella formazione per i giovani talenti.”

Enrico Brazzoli-Luca Beltrame: They are the champions

Di Tommaso M. Valinotti, Foto Elio Magnano

SAN PIETROBURGO (Russia), 7 dicembre – Non sarà lo stadio di Wembley per il Live Aid, ma le premiazioni FIA per i campioni del mondo 2018 devono essere stati un’emozione di altissimo livello adrenalinico per Ernico Brazzoli e Luca Beltrame, che hanno portato in Italia il titolo WRC-3, salendo sul palco delle premiazioni nella città russa insieme a Lewis Hamilton, Sébastien Ogier-Julien Ingrassia e Jan Kopecky-Pavel Dresler, rispettivamente campioni del mondo Formula 1, WRC e WRC-2.

Prammatico e strategico Enrico Brazzoli ha iniziato la stagione 2018 con obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili, anche se il suo motto è “solo chi tenta l’assurdo… raggiunge l’impossibile”. In modo molto più terra-terra il 53enne pilota saluzzese si era posto come obiettivo di entrare fra i migliori cinque della serie mondiale, migliorando di un paio di posizioni il suo risultato dell’anno precedente.

Per ottenere questo risultato Brazzoli ha effettuato pochi cambiamenti rispetto alla stagione precedente: stessa vettura, la Peugeot 208 VTI, stessa squadra di assistenza sulle prove speciali (la Vieffe Corse), stessa scuderia (Winners Rally Team) cambiando solo il navigatore affidandosi al pluri centenario (come numero di gare, perché in quanto ad età supera di poco la trentina) Luca Beltrame. E 2018 la stagione è iniziata nel migliore dei modi con un successo a Montecarlo che lo ha proiettato al vertice della classifica, acquisendo così la consapevolezza che quel quinto posto non era più un’assurdità ma diventava l’impossibile raggiungibile; anche perché quelli che nel corso dell’annata sarebbero diventati i principali avversari dell’equipaggio piemontese, ovvero il finlandese Tailsko Lario, terzo,  e il francese Jean-Baptiste Franceschi, ritirato, iniziavano la stagione dovendo inseguire.

Se è vero che non tutte le ciambelle riescono con il buco, il Sardegna di Brazzoli-Beltrame ne è uscito piuttosto bruciacchiato, con il radiatore della 208 VTI distrutto nel salto di Coiluna, il quarto posto finale di categoria e la vittoria di Franceschi davanti a Lario. “D’ora in avanti in Sardegna ci verrò solo più in vacanza. Gara bellissima, ma a me non ha mai portato bene” mormora a fine gara il saluzzese fra i denti.

Un disastro? Manco per idea. Brazzoli e Beltrame in quel momento non fanno conti, ma la loro situazione in graduatoria non è così negativa come sembra. Sono quinti in classifica a pari punti con Tailsko Lario, ma hanno una gara in meno del finlandese e il regolamento dell’WRC3 prevede di disputare un massimo di sei gare, conteggiando i cinque migliori risultati. Il passo falso ad inizio stagione di Lario in Svezia (solo ottavo di WRC3) pesa fortemente sulla classifica del 22enne finlandese, mentre il leader della serie, Jean-Baptiste Franceschi, sta per finire le sue munizioni, avendo già sparato cinque gare ottenendo due vittorie (Corsica e Sardegna) ma nelle altre tre gare i risultati non sono stati soddisfacenti, con il ritiro al Montecarlo, il quarto posto in Svezia ed il nono in Portogallo. Ventisette punti di ritardo possono sembrare tanti, ma Brazzoli ha ancora quattro jolly nella sua manica.

Ad agosto di arriva al Deutschland e fra gli sterminati campi militari in cui si svolge il rally tedesco Brazzoli-Beltrame chiudono secondi dietro a Lario, ed è quel risultato a fare cambiare gli obiettivi dell’equipaggio portacolori di Winners Rally Team, che resta sempre quinto nella classifica di WRC, ma è a ridosso degli svedesi Emil Bergkvist e Dennis Radstrom, che stanno per finire le gare a disposizione. Ora il podio di campionato è nel mirino.

Il seguente rally è in Turchia, gara cui Brazzoli non partecipa, e vede il successo di Bergkvist, che però non può più ottenere punti nelle successive gare, e soprattutto registra il ritiro di Franceschi che con quel risultato chiude l’annata e perde tutte le possibilità di conquista del titolo. L’appuntamento successivo per Brazzoli-Beltrame è il Galles e Brazzoli conquista il secondo posto dietro il locale, ininfluente per la classifica, Tom Williams, ma davanti a Lario. In testa al campionato c’è ancora Bergkvist, ma è chiaro che la sfida è ormai ristretta fra Lario e Brazzoli, che hanno ancora delle gare a loro disposizione. Ed a quel punto l’asticella dell’obiettivo per l’equipaggio italiano cambia ancora.

Ora si punta al titolo e per farlo viene pianificata la trasferta in Australia, gara alla quale non potranno partecipare gli avversari dell’equipaggio tricolore. Ma anche la successiva Spagna è fondamentale per la stagione ed ancora una volta Enrico Brazzoli-Luca Beltrame centrano il bersaglio pieno. “Per il gioco degli scarti Tailsko Lario doveva vincere e a noi bastava il secondo posto”. Ma un errore di percorso dell’equipaggio finlandese lo ha penalizzato alla fine della prima tappa. A questo punto si è aperta la strada della vittoria in gara e della conquista del titolo con una gara di anticipo sul podio della gara di Salou.

A quel punto la trasferta in  Australia era pianificata e sarebbe stato sciocco non sfruttare un’opportunità che forse si ha una volta sola nella vita” commenta Brazzoli. La trasferta australiana non è stata fortunata con un capottone (ma d’altronde l’Australia è per noi a testa in giù) alla 14esima prova speciale, fatto che non ha guastato la soddisfazione di Brazzoli e Beltrame per il risultato ottenuto.

Vincere un mondiale a 53 anni di età ha qualcosa dell’incredibile, soprattutto perché è una vittoria ottenuta contro ragazzini velocissimi che hanno come ambizione e sogno di diventare piloti professionisti. Abbiamo vinto con la costanza e la strategia, la capacità di non commettere errori nei momenti salienti della stagione, quando contava ottenere il risultato, magari correndo in difesa ed attaccando quando c’era la necessità” evidenzia Brazzoli che, a parte l’uscita australiana, non si ritirava in gara dall’uscita di strada nell’innevatissimo Montecarlo 2017, collezionando nove risultati utili consecutivi.

Con la stagione 2018 Brazzoli ha raggiunto l’apice di una carriera che lo ha visto gareggiare sia da navigatore sia da pilota, nelle storiche e nelle moderne, avendo iniziato con un Rally di Limone Piemonte nel 1985 su una A112 Abarth (che allora non era storica ma allevava i giovani talenti italiani che sarebbero poi balzati nel mondiale) arrivando negli anni novanta a disputare il Campionato Italiano Due Litri a fianco di una delle più belle promesse del rallismo nazionale come Fabrizio Ratiglia. Per poi passare alle storiche come pilota, correndo con Porsche e Lancia 037, prima di approdare stabilmente alle “moderne” nel 2015 affrontando subito le prove speciali del mondiale con una Subaru Impreza, per passare l’anno successivo alla Peugeot 208 VTI di Vieffe Corse che lo ha accompagnato al successo iridato di quest’anno.

Ed il futuro?

Il campionato WRC3 è giunto al capolinea, ma la FIA ha programmato un Campionato WRC2 riservato ai privati da affrontare con le performanti vetture di Classe R5. Un campionato che sembra creato apposta per piloti- gentleman come Enrico Brazzoli ed il suo navigatore Luca Beltrame che non hanno più ambizioni di professionismo, ma hanno ancora voglia di divertirsi e sanno andare forte. Una campionato che il pilota saluzzese ha nel mirino e a cui sta lavorando insieme al Winners Rally Team e alla Vieffe Corse per cominciare ad essere presente in modo significativo già dalla prossima stagione e poi nel futuro chissà. Per il momento il progetto prevede la partecipazione a quattro gare del mondiale a partire dalla Corsica di marzo. Il progetto c’è, i partner ci sono. Non resta che attendere il via della prossima stagione.

Enrico Brazzoli, da Limone Piemonte alle premiazioni di San Pietroburgo

Di Tommaso M. Valinotti

SALUZZO (CN), 20 dicembre – La strada percorsa da Enrico Brazzoli per arrivare alle premiazioni FIA a San Pietroburgo di inizio mese è lunga, ma ricchissima di soddisfazioni. Nato a Saluzzo il 27 giugno 1965, il 27 giugno 1965, in una città dove la passione dei rally era alle stelle (sei anni dopo sarebbe iniziata l’epopea del 100.000 Trabucchi) Enrico Brazzoli ha esordito come navigatore al Rally Limone Piemonte del 1985 su una A112 Abarth. Sul sedile di destra Enrico Brazzoli si è tolto delle belle soddisfazioni, conquistando la prima vittoria assoluta nel 1992 a fianco di Roberto Gazzola su Lancia Delta Integrale al Rally della Valle Varaita, vittoria bissata sempre con Gazzola e la Delta l’anno successivo ed in un altro paio di gare ancora. Nel 1994 ancora con Gazzola disputa il suo primo Rallye di Montecarlo dovendosi ritirare per incidente nelle prime battute della gara. Il Montecarlo è una delle gare cui Brazzoli è più affezionato avendolo disputato come navigatore, come pilota, avendo disputato anche il Montecarlo Historique e avendo fatto più volte il ricognitore a vari piloti fra i quali Alex Fiorio

Dopo l’esperienza con Gazzola Enrico Brazzoli detta le note ad un enfant prodige del rallismo italiano come il cuneese Raul Marchisio, cui fa seguito l’esperto Mario Stagni con la Mitsubishi al Sanremo iridato. Nel 1999 ritorna a Montecarlo a fianco del monegasco Marco Menegatto sulla Mitsubishi della RalliArt Italy, proseguendo la stagione con la stessa vettura nel campionato italiano rally a fianco di Ettore Baita, quindi ancora nel tricolore fino al 2005 con Fabrizio Ratiglia, altra giovane speranza del rallismo italiano.

La carriera di Brazzoli come navigatore si conclude nel 2005 al Rally della Valle Varaita. Nel frattempo, nel 2003, passa al volante, disputando il Rally Storico della Garfagnana con una Lancia Fulvia HF, e dopo un paio di gare l’anno nel 2004 e 2005 con la Fulvia affiancato da Walter Rapetti nel 2006 passa alla Porsche per disputare il Campionato Italiano Rally Storici, per poi migrare nel 2008 nel Campionato Europeo, serie in cui rimane fino al 2015 conquistando la vittoria nel Campionato Europeo 2009 con la Porsche 911 SC affiancato da Paola Valmassoi e nel 2011 ancora con la berlinetta tedesca, cogliendo alcune affermazioni assolute come l’Alpi Orientali Historic 2009 e il Sanremo Rally Historic 2010, per concludere la carriera con la gara al Motor Show di Bologna del 2014 sulla Lancia Rally.

Nel frattempo ha iniziato a guidare nei rally moderni, disputando nell’inverno 2010/2011 il Rally Valli Imperiesi e la Ronde di Andora con una Clio R3. Ed infine il grande salto definitivo nelle moderne disputando il Liburna Terra del 2015, con la Subaru Legacy e Maurizio Barone, prologo agli impegni mondiali di Enrico Brazzoli che lo hanno portato a conquistare il Campionato Mondiale WRC3 nel 2018 e alle premiazioni di San Pietroburgo di inizio dicembre.

Premiati dall’Aci Cuneo i piloti e navigatori più bravi del campionato sociale 2017

Campione provinciale assoluto si è laureato Patrick Gagliasso di Poirino Scuderia campione si è confermata la Provincia Granda Rally Club di Narzole Premio d’onore a Enrico Brazzoli per il successo conseguito nel Mondiale WRC3 Rally 2018

Appassionati e amanti dello sport motoristico in genere hanno preso parte mercoledì 19 dicembre, presso la sede dell’ATL del Cuneese, alla premiazione dei piloti e navigatori che hanno partecipato al ‘Campionato sociale sport automobilistico 2017’ organizzato dall’Automobile Club Cuneo. Campione provinciale assoluto si è laureato Patrick Gagliasso di Poirino. Scuderia campione provinciale si è confermata la Provincia Granda Rally Club di Narzole. Un premio d’onore è stato assegnato a Enrico Brazzoli per il successo conseguito nel Mondiale WRC3 Rally 2018.

Nel corso della serata sono stati premiati tutti i piloti e i navigatori che hanno gareggiato e ottenuto risultati a livello nazionale nelle gare del settore ‘rally’, ‘rally autostoriche’, ‘velocità in circuito’, ‘velocità in salita’ e ‘formula challenge – slalom’. A consegnare i riconoscimenti sono intervenuti i vertici dell’Automobile Club Cuneo con il fiduciario sportivo Simone Meneghetti oltre all’assessore del Comune di Cuneo, Luca Serale.

“Nel 2017 abbiamo ottenuto risultati a dir poco importanti con i nostri piloti e navigatori provinciali – ha affermato il presidente dell’Automobile Club Cuneo, Francesco Revelli -. C’è stata una partecipazione globale in tutte le discipline in calendario. Anche nel 2018 si è svolta un’attività intensa e si sono ottenute numerose promozioni che troveranno sicura menzione. Tra i fatti degni di nota per noi tutti, ma in particolare per i nostri sportivi, quello di aver riportato nel calendario 2019 il Rally di Alba, promosso dalla federazione ACI Sport nel campionato italiano WRC. Per questo, un grazie va anche ai nostri parlamentari che si sono mobilitati, insieme al nostro Automobile Club, per restituire la gara agli antichi fasti. Impossibile, infine, non sottolineare lo straordinario risultato ottenuto da Enrico Brazzoli nel Mondiale WRC3 Rally 2018, che onora il nostro Automobile Club. Anche per il 2019 dedicheremo tutte le nostre forze all’attività sportiva, lavorando in stretta sinergia con le organizzazioni coinvolte, nella speranza di trovare nuovi sponsor che possano aiutare i nostri sportivi”. Dopo i saluti di rito, sono stati quindi premiati i piloti e i navigatori che hanno preso parte alle varie gare di settore disputatesi nel 2017. A premiarli, oltre ai vertici dell’Automobile Club Cuneo, rappresentato dal presidente Francesco Revelli, dal direttore Giuseppe De Masi e dal consigliere Giuliano Sacchetto, sono stati il fiduciario sportivo Simone Meneghetti e l’assessore del Comune di Cuneo Luca Serale.

  • Le classifiche
  • Disciplina ‘Rally’ (Categoria Pilota)
  • Gruppo A: 1° classificato Alessandro Gino, 2° Armando Defilippi, 3° Luca Arione
  • Gruppo N: 1° classificato Paolo Iraldi, 2° Alain Cittadino, 3° Sergio Patetta
  • Gruppo R: 1° classificato Patrick Gagliasso, 2° Danilo Baravalle, 3° Matteo Giordano
  • Disciplina ‘Rally’ (Categoria Navigatore)
  • Gruppo A: 1° Marco Ravera, 2° Luca Culasso, 3° Claudia Dondarini
  • Gruppo N: 1° classificato Marco Amerio, 2° Riccardo Bruno, 3° Gabriele Allio
  • Gruppo R: 1° classificato Dario Beltramo, 2° Roberto Barbero, 3° Marco Ravera
  • Disciplina ‘Rally autostoriche’
  • 1° classificato pari merito: Roberto Amerio e Enrico Piovano
  • Disciplina ‘Velocità in circuito’
  • 1° classificato Matteo Greco, 2° Alberto Biraghi
  • Disciplina ‘Velocità in salita’
  • 1° classificato Alfredo Calì, 2° Michele Secci
  • Disciplina ‘Formula Challenge – slalom’
  • 1° classificato Luca Vinai, 2° Alfredo Calì
  • Campione provinciale assoluto: Patrick Gagliasso
  • Scuderia campione provinciale: Provincia Granda Rally Club
  • Premio d’onore: Enrico Brazzoli