70 anni di storia e di successi, buon compleanno Abarth

Il 31 marzo del 1949 Carlo Abarth (1908 – 1979) fondava l’Abarth & C., dando vita a un’autentica leggenda di stile e prestazioni declinata in auto da record, kit di elaborazione rivoluzionari e corse leggendarie. 10 record del mondo, 133 record internazionali, più di 10.000 vittorie su pista, una storia di successi che ha consentito di testare, nelle condizioni più severe, le soluzioni tecnologiche che sono poi adottate nella produzione di serie. Abarth celebra il suo compleanno con la nuova gamma “70esimo Anniversario” caratterizzata, all’esterno, dal logo specifico che rende uniche ed esclusive le vetture immatricolate nell’anno 2019. Celebrano i 70 anni di storia anche la nuova 595 esseesse ispirata al leggendario kit di elaborazione degli anni Sessanta, e la serie limitata 124 Rally Tribute che festeggia le vittorie della scorsa stagione. Dopo l’Europeo R-GT 2018 e la FIA R-GT Cup 2018, il “mondiale” delle gran turismo, pochi giorni fa il debutto della versione racing Abarth 124 rally 2019, profondamente rinnovata. Celebra il compleanno anche il record di vendite raggiunto in Europa nel 2018 con quasi 23.500 unità e una crescita del 36,5% rispetto al 2017.

 

TORINO, 31 marzo – Ieri, domenica 31 giugno, marchio Abarth compirà 70 anni, una pietra miliare nel motorsport e l’ennesimo record di un marchio del Made in Italy capace di far sognare gli appassionati in tutto il mondo. Ecco perché celebrarne il compleanno non significa soltanto ricordare un inestimabile patrimonio umano, sportivo e tecnologico ma anche rafforzare quel legame indissolubile che unisce le diverse generazioni di clienti, sempre all’insegna della filosofia del fondatore: massime prestazioni, cura artigianale e costante affinamento tecnico.

«Raccontare le tappe salienti del marchio Abarth permette di scoprire auto da record, kit di elaborazione rivoluzionari e corse leggendarie che hanno segnato il progresso tecnologico e le vicende sportive – spiega Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat and Abarth brand –. Tutto questo appartiene alla storia e al presente di Abarth – insieme con il lavoro e l’orgoglio delle persone che nel tempo si sono avvicendate nelle fabbriche, negli uffici e sui circuiti di gara – ma con una peculiarità in più: aldilà dei trionfi sportivi, infatti, per gli ingegneri e i tecnici dello Scorpione le competizioni rappresentano un severo banco di prova dove testare, nelle condizioni più avverse, le soluzioni tecnologiche più innovative, per poi trasferirle sulle vetture stradali Abarth. Solo così è possibile raggiungere il massimo in termini di prestazioni, sicurezza e affidabilità e offrirlo ai nostri clienti».

È questo uno dei segreti della vitalità di un marchio che continua ad affascinare, tanto che lo scorso anno ha registrato il suo record di vendite in Europa con quasi 23.500 unità immatricolate e una crescita del 36,5 per cento rispetto al 2017. I risultati sono stati particolarmente eccellenti in alcuni mercati: ad esempio, in Gran Bretagna Abarth ha segnato il record nazionale con più di 5.600 unità vendute e una crescita del 27% mentre in Spagna ha venduto 1.450 unità e un aumento del 27%. Inoltre, in Europa gli appassionati del marchio crescono a un ritmo vorticoso, come dimostrano i quasi 110.000 fan iscritti alla community Scorpionship di Abarth.

L’entusiasmo tra i fan è cresciuto anche grazie all’Abarth 124 rally che, dopo una stagione ricca di impegni in tutti i campionati rally nazionali e internazionali in cui ha preso il via quest’anno si presenta profondamente rinnovata – al seguente link sono disponibili maggiori informazioni – grazie all’esperienza delle passate stagioni e al continuo lavoro di sviluppo del Team Abarth.

Per celebrare questi risultati, insieme allo storico compleanno, è nata la gamma Abarth “70esimo Anniversario”, declinata sui modelli Abarth 595 e Abarth 124 – a questo link il comunicato stampa – e riconoscibile, all’esterno, dal logo dedicato che rende uniche ed esclusive le auto del 2019. E le novità sono continuate al recente salone di Ginevra con la presentazione della nuova 595 esseesse, anch’essa caratterizzata dal logo celebrativo, e dalla serie limitata 124 Rally Tribute di sole 124 unità. Maggiori informazioni sulle due novità sono disponibili al seguente link.

Dunque, festeggiare i primi 70 anni di Abarth è un vero e proprio viaggio alle radici del mito, l’unico modo per capire dove nasce e come si è formata quell’inimitabile personalità che sulle strade di ogni giorno ci fa immediatamente distinguere un’auto dello Scorpione da tutte le altre che incrociamo.

1949-2019: i primi 70 anni dello Scorpione. La leggenda dello Scorpione inizia il 31 marzo del 1949 quando Carlo Abarth (1908 – 1979) fonda la Abarth & C. con il pilota Guido Scagliarini. La prima vettura prodotta è una 204 A, derivata da una Fiat 1100, che è entrata nella storia dell’auto il 10 aprile 1950, quando Tazio Nuvolari l’ha utilizzata per correre e vincere la sua ultima gara, la Palermo-Monte Pellegrino. Da allora la storia dello Scorpione si è arricchita continuamente di record sportivi e industriali, seguendo sempre la filosofia del fondatore, ovvero massime prestazioni, cura artigianale di ogni prodotto e costante affinamento tecnico.

In realtà l’affascinante storia di Carlo Abarth inizia con le motociclette: a vent’anni infatti coglie già i primi successi in sella a una Motor Thun mentre l’anno successivo costruisce la sua prima moto personalizzata con il marchio Abarth. Purtroppo, durante una competizione a Linz, un incidente lo costringe ad abbandonare le corse in moto, per continuare a gareggiare con i sidecar, mezzo che proprio lui porta all’apice della fama grazie a imprese come la sfida con il treno Orient Express, naturalmente vinta. Ma un secondo grave incidente nel 1939 l’obbliga ad abbandonare le competizioni. Proprio qui inizia la “seconda vita” di Carlo Abarth: nel 1945 si trasferisce a Merano e diventa cittadino italiano a tutti gli effetti. Poi, dopo una breve esperienza in Cisitalia, nel 1949 fonda la Abarth &C e, contemporaneamente, ha l’intuizione di affiancare all’attività corse la produzione delle famose cassette di trasformazione per vetture di serie che aumentano potenza, velocità e accelerazione. Elementi di spicco nei kit sono le marmitte di scarico che, nel corso degli anni, diventano una vera propria icona dello “stile Abarth”. In pochi anni l’Abarth & C. raggiunge livelli globali: nel 1962 produce 257.000 marmitte, delle quali il 65% è destinato all’esportazione.

L’apice del successo lo raggiunge alla fine degli anni Cinquanta e lungo tutti gli anni Sessanta. Un esempio? Con una Fiat Abarth 750, carrozzata da Bertone nel 1956, il marchio firma un primato di durata e velocità: il 18 giugno, sulla pista di Monza, batte il record delle 24 ore percorrendo 3.743 km a una velocità media di 155 km/h. Poi, dal 27 al 29 giugno, sullo stesso circuito, inanella numerosi record: i 5.000 e i 10.000 km, le 5.000 miglia e anche le 48 e le 72 ore. La stessa vettura fu carrozzata Zagato in due versioni differenti: la Fiat Abarth 750 Zagato (1956) e la Fiat Abarth 750 GT Zagato (1956). Il “rombo” di quest’auto raggiunge Franklin Delano Roosevelt Jr., figlio del presidente degli USA, che si precipita in Italia per siglare con Abarth un accordo di distribuzione in esclusiva.

Nel 1958 Abarth compie un vero e proprio capolavoro sulla nuova Fiat 500, trasformando completamente la piccola utilitaria ed esaltandone al massimo le potenzialità. Nello stesso anno diventa sempre più stretta la collaborazione con Fiat, che si impegna a riconoscere premi in denaro alla Abarth in base al numero di vittorie e record che la scuderia sarebbe riuscita a realizzare. Un evento che sta alla base dell’impressionante palmares a venire: 10 record del mondo, 133 record internazionali, più di 10.000 vittorie su pista. Il mito cresce sempre più, entrando persino nel linguaggio comune. Gli anni 60 sono il decennio d’oro di Abarth. Dire “Abarth” significava dire “velocità”, “coraggio”, “prestazione”, “elaborazione”. Ed è davvero lungo l’elenco delle vetture che hanno scolpito il nome Abarth nella storia dell’automobilismo: dalla 850 TC, che vinse su tutti i circuiti internazionali compreso il Nürburgring, alla Fiat Abarth “1000 Berlina” fino alla 2300 S, che sul circuito di Monza infila una straordinaria serie di record nonostante condizioni atmosferiche proibitive.

Dal 1971 Abarth diventa a tutti gli effetti di proprietà del Gruppo Fiat, e la memoria va alle famose Fiat 124 Abarth –  vincitrice del titolo europeo nel 1972 e nel 1975 –  131 Abarth, campione del mondo di rally nel 1977, ’78 e ’80, e Ritmo Abarth. Intanto Carlo Abarth si era spento il 24 ottobre 1979, sotto lo stesso segno della nascita: quello dello scorpione.

Un passato glorioso, quindi, che si fa presente nel 2008 quando avviene il rilancio del marchio attraverso una nuova linea che nasce per far sognare tutti gli amanti dell’automobilismo sportivo, come dimostrano i modelli Abarth Grande Punto (2007) e Abarth 500 (2008), oltre ai kit prestazionali per ciascuna vettura e alle versioni da gara Abarth Grande Punto Rally Super 2000 e Abarth 500 Assetto Corse. Da allora i modelli si sono succeduti a ritmo incessante: dall’Abarth 695 Tributo Ferrari (2010) all’Abarth 595 Yamaha Factory Racing (2015), dall’Abarth 695 Biposto Record (2015) all’Abarth 695 Rivale (2017), dall’Abarth 124 spider (lanciata nel 2016), all’Abarth 124 GT e alla nuova gamma Abarth 595 (entrambe nel 2018). E oggi la leggenda dello Scorpione continua con la gamma Abarth “70esimo Anniversario” declinata sui modelli Abarth 595 e Abarth 124, oltre alle nuovissime Abarth 595 esseesse e Abarth 124 Rally Tribute.

Ottimo inizio di CIWRC per Simone Miele: secondo assoluto al 1000 Miglia

Bella prestazione del pilota varesino sulla Citroën DS3 WRC: insieme a Mometti è 2° alle spalle di Pedersoli. Bene anche papà Mauro Miele con Luca Beltrame su Škoda Fabia R5: sono sesti e a podio di categoria: non poteva esserci miglior inizio di CIWRC perla famiglia Miele

Salò (BS) – Simone Miele e Roberto Mometti sono partiti col piede giusto nel Campionato Italiano WRC che tra venerdì 29 e sabato 30 marzo ha aperto i battenti sulle strade bresciane del 43° Rally 1000 Miglia. A bordo della Citroën DS3 WRC della Dream One Racing scudata dalla Giesse Promotion, Miele e Mometti hanno tenuto una condotta davvero veloce ingaggiando una lotta serrata dapprima con Pedersoli per il successo e poi col rimontante Signor proprio per la piazza d’onore. Ne è uscito un rally emozionante e palpitante con i due varesini che hanno siglato con un successo anche una prova speciale, la suggestiva San Michele che si disputava nei pressi del Vittoriale dannunziano. Dopo novantatré chilometri di prove, Simone Miele e Roberto Mometti hanno concluso in 2° posizione assoluta che in chiave CIWRC significa 12 punti pesanti anche alla luce del ritiro di Corrado Fontana.

C’è grande soddisfazione per questo risultato – racconta Miele perché sulle strade bresciane non è mai facile specie con avversari di questo livello. Sulla prova di Provaglio ValSabbia1 ci siamo girati perdendo circa dieci secondi allontanandoci da Pedersoli ma per il resto è stata una gara davvero ottima sia per l’alto ritmo sia siamo riusciti a tenere, sia per il divertimento sia per il feeling ormai consolidato con la vettura e gli pneumatici Pirelli” ha raccontato un sorridente Miele.

 

I sorrisi in casa Miele non sono finiti; c’è grande gioia anche per il pregevole 6° piazzamento nell’assoluta da parte di papà Mauro Miele affiancato da Luca Beltrame. Il sempreverde driver di Olgiate Olona (VA), al volante della Škoda Fabia R5, ha conquistato il podio di categoria grazie  alla terza posizione finale tra le R5, gruppo numeroso e assai battagliato. Generoso alla guida come sempre, preciso nelle linee e mai irruento, Mauro ha condotto con dimestichezza una vettura che utilizzava per la seconda volta conquistando 5 punti per il Campionato.

Ora obiettivo focalizzato sulle strade del Rally dell’Elba, gara che i Miele gradiscono particolarmente: si corre il prossimo 30 aprile.

Fabio Andolfi vince il WRC2 al Rally di Corsica

“Ottimo inizio, ringrazio Motorsport Italia, ACI Team Italia e Pirelli per il supporto”

Inizio di stagione da sogno per Motorsport Italia, ACI Team Pirelli. Fabio Andolfi ha infatti vinto il Rally di Corsica, trionfando in un’emozionante gara di categoria WRC 2 a bordo della Škoda Fabia del team di Max Rendina. Andolfi – navigato da Scattolin – ha staccato di quasi 4″ il russo Gryazin, secondo classificato. Il pilota italiano è andato bene anche nella classifica generale, dove ha ottenuto un ottimo 11° posto, a poco meno di 8″ dall’eterno Loeb e a 11″ dal vincitore Neuville. Tanta la gioia di Andolfi alla fine: “Gara difficile, sono felice del risultato finale. Ringrazio Motorsport Italia, ACI Team Italia e Pirelli per il supporto. Non vedo l’ora di salire nuovamente in macchina”.

Felice anche il Team Manager Bruno De Pianto: “La giornata di oggi è stata particolare perché ha avuto un finale dolce ma sarebbe potuto essere anche amaro visto che siamo riusciti a ribaltarla solo nell’ultima prova. Bravo Fabio a spingere fino all’ultimo. Peccato per ieri sera, visto che Fabio aveva un buon vantaggio ed è stato dato il tempo imposto a tutti. Chiaramente questo fa parte del rally, è lo sport. Dispiace per Camilli, stava andando forte, è sempre un peccato quando un pilota esce fuori. Dopo oggi comunque guardiamo al futuro e alle prossime gare con una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi”.

2° Rallyday “Castelli Piacentini”: lavori in corso

L’organizzazione, affidata a EventSyle,  ha iscritto la gara nel calendario nazionale per l’11 e 12 maggio, tornando con soddisfazione nella Val Tidone. Previste alcune modifiche al percorso, mentre la logistica generale rimarrà invariata. Confermato il Trofeo Memorial “Mariolino Crevani”.

 PIANELLO VAL TIDONE (Piacenza), 29 marzo 2019 – Sarà in programma l’11 e 12 maggio, la seconda edizione del Rally Castelli Piacentini, a Pianello Val Tidone (Piacenza) con la regia organizzativa di EventStyle una delle strutture di organizzazione e gestione eventi motoristici tra le più attive in Italia. Un rally nuovo lo scorso anno,  che nacque dalle ceneri di un’atra gara, il Rally della Val Tidone, che concluse la sua storia nel 2015, una gara in parte rinnovata quest’anno, certamente sulla scia dell’entusiasmo incontrato nel 2018. Testimonio ben saldo preso dal passato, dunque, e la gara piacentina si correrà di nuovo con la formula “RallyDay”, vale a dire due distinte prove speciali da correre tre occasioni. In questo caso, si tratta, per entrambi i tratti, di “piesse” di alto contenuto storico ed anche tecnico, essendo state utilizzate sino agli ottanta dal celebre rally “Quattro Regioni”: sono la “Stadera”  (Km. 4,640) e la “Pecorara” (Km. 7,000).

Quest’ultimo tratto rimarrà invariato rispetto al 2018, mentre la “Stadera” verrà modificata: lo scorso anno veniva percorsa al contrario in trasferimento. S tratta  una vecchia prova, riutilizzata circa una decina d’anni fa nel Rally “del mulini”, che si presenterà ai concorrenti completamente riasfaltata un paio d’anni fa. Sarà tutta in salita con qualche “tornantone” e qualche rettilineo con curve veloci in appoggio. La lunghezza Totale percorso è di 225,600 chilometri, dei quali 34,800 delle sei prove speciali previste. Sarà istituito il 2° Trofeo Memorial “Mariolino Crevani”, in memoria del giovane di Romagnese scomparso prematuramente nel 2016. Un ragazzo appassionato di rally e meccanico, sempre presente nelle assistenze e conosciuto da tutti i rallisti della zona piacentina-pavese e non solo. Il premio sarà dato al vincitore della classe Super 1600 nella PS2 “Pecorara”. È stata scelta, già lo scorso anno, la classe S1600 perché ne era innamorato.

L’evento si avvale del patrocinio della Provincia di Piacenza, dell’Unione dei Comuni della Val Tidone e dei Comuni di Nibbiano, Pecorara e Pianello Va Tidone

Dominio Ferrari in GT3 a Laguna Seca e al Mugello

LAGUNA SECA (California), 31 marzo – Fine settimana da incorniciare per le Ferrari 488 GT3 impegnate in due impegnative gare di durata, la 8 Ore di California e la 12 Ore del Mugello, al termine delle quali le 488 GT3 di HubAuto Corsa e Scuderia Praha si sono imposte nella classifica assoluta.

8 Ore di California. La Ferrari 488 GT3 del team HubAuto Corsa ha vinto l’edizione 2019 della 8 Ore di California, secondo appuntamento dell’Intercontinental GT Challenge disputata questo fine settimana sullo storico circuito di Laguna Seca, a Monterey in California. La serie, organizzata da SRO, che prevede gare di durata su alcuni tra i più spettacolari ed impegnativi circuiti del mondo, ha già vissuto il suo primo appuntamento lo scorso febbraio in Australia, con la 12 Ore di Bathurst, e continuerà a Spa in luglio, Suzuka in agosto e Kyalami in novembre. Nick Foster, Tim Slade e Miguel Molina, pilota ufficiale di Competizioni GT, hanno condotto in testa 194 dei 327 giri percorsi. In una corsa disputata senza interruzioni da parte della safety car, il ritmo gara e il lavoro dei meccanici ai box erano elementi essenziali per assicurarsi un risultato di rilievo e tanto il team quanto i piloti e la 488 GT3 non hanno tradito le attese. Con questo risultato, HubAuto Corsa si è rilanciata anche per la lotta al titolo del campionato. I vincitori della gara, inoltre, si trovano al secondo posto in classifica, mentre la Ferrari occupa la terza posizione tra i costruttori con 29 punti.

12 Ore del Mugello. Straordinaria affermazione della 488 GT3 di Scuderia Praha condotta da Jiří Písařík / Josef Kral / Matteo Malucelli nella prova di apertura della 24H Series European Championship, disputata sul circuito del Mugello. La Ferrari ha condotto la corsa in maniera autorevole concedendo agli avversari solo pochi giri al comando sui 330 complessivi. L’altra Ferrari impegnata nella classe A6-PRO, quella del team Wochenspiegel Team Monschau con Perel-Menzel-Kainz-Weiss, è stata costretta al ritiro. Ai piedi del podio invece le tre Ferrari 488 GT3 del team Rinaldi Racing impegnate nella classe A6-AM. Quarta la numero 48 di Ehret-Penttinen-Berry-Scholze, quinta la numero 47 di Frers-Montermini-Fontana-Triller, autori anche del giro più veloce nella classe (1:50.058) e sesta la numero 69 di Hook-Parrow-Lauck.

Il calendario della serie prevede ancora quattro appuntamenti: la 12 Ore di Spa in aprile, la 12 Ore di Brno in maggio, la 24 Ore di Portimao in Luglio e la 24 Ore di Barcellona in settembre.

Palmares. Con questi successi, la 488 GT3 si è imposta 208 volte su 417 gare disputate, a conferma della grande competitività ed affidabilità della vettura.

Ferrari Challenge Europe. A Valencia Grossmann, Brown, Kirchmayr e Jansen vincono in Gara-2

VALENCIA (Spagna), 31 marzo – Dopo la splendida giornata di sole di ieri, la Gara-2 del secondo round del Ferrari Challenge Europe in programma a Valencia si è disputata con condizioni meteo diametralmente opposte. Pioggia intensa, temperature non superiori ai 13 gradi, tanto dell’asfalto quanto dell’atmosfera, hanno obbligato i piloti ad una guida in condizioni limite. Al termine delle due gare, Bjorn Grossmann e Jack Brown si sono imposti nel Trofeo Pirelli, mentre Ernst Kirchmayr e Henrik Jansen nella Coppa Shell.

Trofeo Pirelli. Bjorn Grossmann torna sul gradino più alto del podio nella gara che segna il suo rientro nella serie. Il pluricampione del Trofeo Pirelli Europa (2006, 2015 e 2016) conquista la sua quarantunesima vittoria nel Ferrari Challenge al termine di una corsa emozionante e caratterizzata dall’ingresso di due Safety Car. Il pilota di Octane 126 ha approfittato della ripartenza dopo la prima neutralizzazione per portare i suoi attacchi a Louis Prette (Formula Racing), culminati nel sorpasso avvenuto nel corso dell’ottavo giro. A quel punto il pilota tedesco ha controllato gli inseguitori anche dopo l’ultima Safety Car, entrata in pista a 8’46” dalla bandiera a scacchi e tornata ai box con poco più di 2’ da disputare. Nella lotta che si è accesa per il podio, Niccolò Schirò (Rossocorsa) è riuscito a scavalcare un tenace ma corretto Prette che conquista punti comunque importanti ai fini della classifica. Alle spalle dei primi tre, il francese Thomas Neubauer (Charles Pozzi – Courage) – sul podio in Gara-1 – e il debuttante Maximilian Mayer (Gohm Motorsport). Gara difficile per Sam Smeeth (Baron Motorsport), costretto a partire dalla penultima fila, autore di una buona rimonta che lo ha portato al sesto posto, davanti alla rientrante Fabienne Wohlwend (Octane 126).

Trofeo Pirelli AM. Al termine di una gara perfetta, sempre in assoluto controllo, Jack Brown completa con successo la sua rincorsa alla prima vittoria nella serie. Il pilota di Ferrari UK – Graypaul Nottingham, sesto assoluto, non ha avuto rivali ed ha conquistato un’affermazione meritata. Alle sue spalle Emanuele Maria Tabacchi (Rossocorsa) ha completato l’ennesima rimonta, partita dalla nona fila, precedendo in un acceso finale Martin Nelson (Scuderia Autoropa) a cui però sono stati inflitti 25 secondi di penalità a fine gara, consentendo così al debuttante Marian Sufliarsky (MERTEL Italo Cars Nürnberg) di salire sul terzo gradino del podio. Il pilota slovacco è riuscito a rimontare dall’ultimo posto dopo aver avuto problemi in griglia, rendendosi protagonista di una corsa quasi analoga a quella del connazionale Jan Danis (Scuderia Praha), vincitore di Gara-1 e partito anch’egli dal fondo a causa del grid handicap. Danis ha tagliato il traguardo in quarta posizione davanti all’inglese Frank Ruimy (Ferrari UK – HR Owen) e al danese Frederik Espersen (Forza Racing).

Coppa Shell. Ernst Kirchmayr (Baron Motorsport) ha conquistato un successo autorevole al termine di Gara-2 conducendo la corsa dall’inizio alla fine, senza subire la pressione portatagli da Tani Hanna(Formula Racing) durante la ripartenza dopo l’ingresso della Safety Car a causa dell’uscita di pista del vincitore di Gara-1, Eric Cheung (Formula Racing). La battaglia tra il pilota tedesco e quello libanese si è estesa anche al giro più veloce che, da regolamento, concede assieme alla pole position un punto addizionale. In questo caso, ad avere la meglio è stato Hanna. Sul terzo gradino del podio è salito Fons Scheltema (Kessel Racing), uno dei veterani del campionato, che ha riscattato così la sfortunata prova di ieri. Alle spalle dell’olandese, Ken Abe (Formula Racing) ha regolato Corinna e Thomas Gostner (Ineco – MP Racing).

Coppa Shell AM. Henrik Jansen si è aggiudicato anche la seconda gara in programma nel fine settimana spagnolo. Il pilota di Formula Racing, quarto assoluto, ha preceduto Laurent De Meeus (Ferrari UK – HR Owen) che ha approfittato di un testacoda di Agata Smolka (Rossocorsa), a lungo nelle posizioni di vertice, per fare un ulteriore passo avanti nella classifica assoluta. Ancora una volta sul podio Giuseppe Ramelli (Rossocorsa – Pellin Racing), che ha chiuso in scia a De Meeus.

Qualifiche. In mattinata le qualifiche avevano permesso ai piloti di prendere confidenza con la pista bagnata, dopo le gare sull’asciutto disputate ieri. I più veloci erano risultati Thomas Neubauer (Charles Pozzi – Courage) e Jack Brown (Ferrari UK – Graypaul Nottingham) nel Trofeo Pirelli, Henrik Jansen (Formula Racing) Ernst Kirchmayr (Baron Motorsport) nella Coppa Shell. Come di consueto, al fine di favorire lo spettacolo, sono state applicate le grid handicap in funzione dei risultati delle gare, che hanno creato griglie di partenza inedite.

Classifiche e prossimi appuntamenti. Nel Trofeo Pirelli: Niccolò Schirò (65), Sam Smeeth (55), Louis Prette (55); nel Trofeo Pirelli AM: Emanuele Maria Tabacchi (76), Jack Brown (67), Jan Danis (31); nella Coppa Shell: Tani Hanna (61), Ernst Kirchmayr (50), Christian Kinch (44); nella Coppa Shell AM: Laurent De Meeus (58), Agata Smolka (50), Henrik Jansen (44); Coppa Team: Formula Racing (209), Rossocorsa (207), Baron Motorsport (101).

Il prossimo appuntamento con il Ferrari Challenge Europa è previsto dal 3 al 5 maggio a Spielberg, Austria.

Ferrari Challenge Europe. A Valencia Smeeth, Danis, Cheung e Jansen primi in Gara-1

VALENCIA (Spagna), 30 marzo – Sam Smeeth, Jan Danis, Eric Cheung e Henrik Jansen sono stati i vincitori di Gara-1 del Ferrari Challenge a Valencia. Davanti ad un pubblico entusiasta che ha colorato il paddock e le tribune, le gare del Trofeo Pirelli e della Coppa Shell hanno garantito spettacolo e sorprese.

Trofeo Pirelli. Al termine di una corsa ricca di colpi di scena e di interventi della direzione gara, Sam Smeeth (Baron Motorsport) è riuscito a conquistare una meritata vittoria. Il pilota inglese, scattato in maniera perfetta al semaforo verde, ha impostato la gara controllando gli attacchi di Bjorn Grossmann(Octane 126) che è rimasto nella sua scia per tutta la corsa salvo poi chiudere al quarto posto a causa dei cinque secondi di penalità che gli sono stati inflitti per il mancato rispetto dei limiti della pista. Una sanzione che ha colpito molti dei protagonisti della corsa, incluso lo stesso Smeeth che, alla fine, ha vinto con appena 4 decimi di vantaggio su Thomas Neubauer (Charles Pozzi – Courage) e 2”2 su Niccolò Schirò (Rossocorsa), autore di un’altra rimonta a cui è stato costretto in funzione dei grid handicap applicati dopo i risultati in Bahrain. Detto del quarto posto di Grossmann, va registrato il quinto di Bonacini (Kessel Racing), protagonista di una prova molto convincente chiusa a soli cinque secondi dal vincitore ed il sesto di Louis Prette (Formula Racing), anch’egli tra i piloti sanzionati dalla direzione gara.

Trofeo Pirelli AM. Lo slovacco Jan Danis si è imposto nel Trofeo Pirelli AM, caratterizzato da una accesissima lotta per le posizioni da podio. Il pilota di Scuderia Praha, al rientro nella serie, ha preceduto sul traguardo Emanuele Maria Tabacchi (Rossocorsa) e Jack Brown (Ferrari UK – Graypaul Nottingham). Per il leader in campionato la rimonta dall’ultima fila è stata resa più facile dai duelli che hanno visto protagonisti un gruppetto di piloti capitanati da Alessandro Vezzoni (Rossocorsa – Pellin Racing) che ha finito per agevolare proprio il recupero dell’italiano. Per Brown, invece, la gara è stata molto intensa e caratterizzata da un prolungato duello proprio con Vezzoni. Anche in questa categoria non sono mancate le penalità che hanno riscritto la classifica finale. Ai piedi del podio troviamo Martin Nelson(Scuderia Autoropa), Christian Overgaard (Forza Racing) e il debuttante Marian Sufliarsky (MERTEL Italo Cars Nürnberg).

Coppa Shell. Con una condotta di gara senza sbavature ed in assoluto controllo, Eric Cheung torna sul gradino più alto del podio, conquistando la sua quattordicesima vittoria nel Ferrari Challenge. Il pilota canadese di Formula Racing ha saputo resistere, nelle fasi iniziali, agli attacchi portati da Ernst Kirchmayr(Baron Motorsport), autore di una partenza eccellente ma anche protagonista di un testacoda a due giri dalla fine che lo ha fatto retrocedere in quinta posizione e rinunciare ad insidiare Cheung. La gara ha visto tra i protagonisti anche Christian Kinch (Gohm Motorsport), secondo sotto la bandiera a scacchi, e Thomas Gostner (Ineco – MP Racing). I due hanno combattuto a lungo per il gradino più basso del podio, senza esclusione di colpi, salvo poi ritrovarsi entrambi a festeggiare a fine gara. Quarto Ken Abe, costretto a scontare i cinque secondi di penalità per il mancato rispetto dei limiti di pista, mentre sesto ha chiuso Tani Hanna, leader in campionato dopo il Bahrain.

Coppa Shell AM. Henrik Jansen è stato protagonista di una gara perfetta, conclusa al terzo posto assoluto e con pochi rivali in grado di impensierirlo. Il pilota di Formula Racing ha preceduto al termine dei trenta minuti di gara la polacca Agata Smolka (Rossocorsa), autrice di una gara attenta e condotta con il pensiero al campionato, e Giuseppe Ramelli (Rossocorsa – Pellin Racing), al rientro nella serie e al debutto assoluto sul circuito di Ricardo Tormo. Il leader del campionato, Laurent De Meeus, ha chiuso al quarto posto.

Vittoria di Emanuele Schillace su Radical allo Slalom di Salice

Il giovane messinese sulla biposto motorizzata Suzuki si è imposto nelle tre manche della gara organizzata da Top Competition, Automobile Club Messina e Associazione Ufficiali di Gara Zancle, prima di Campionato Siciliano. Sul podio anche il trapanese Ingardia su Ghipard e l’agrigentino Di Matteo su Gloria. Gruppo S e 5° assoluto a Margerci su Fiat 127 

Salice (ME), 31 marzo 2019. Emanuele Schillace su Radical SR4 ha vinto il 3° Slalom di Salice, prova inaugurale del Campionato Siciliano della specialità, competizione organizzata da Top Competition e Associazione Ufficiali di Gara “Zancle” in collaborazione con l’Automobile Club Messina. Il giovane pilota messinese portacolori T.M. Racing, già due volte tricolore Under 23 2017 e 2018 ha ottenuto il successo in tutte e tre le manche, con il miglior tempo nella prima in 2’06”63 sui 2,9 Km di tracciato, dove sono state dislocate 13 postazioni di rallentamento. Si è subito assestato in 2^ posizione Girolamo Ingardia, altro under e driver di Mazara del Vallo portacolori Trapani Corse e all’esordio a Salice, molto agile sulla piccola ed energica monoposto Ghipard motorizzata Suzuki, che ha centrato la 2^ piazza grazie al tempo della 3^ manche, nella 2^ ha subito penalità per un birillo abbattuto. Podio completato da Antonino Di Matteo, giovane pilota agrigentino di Sciacca che ha concretizzato ottimi punti per il Campionato Siciliano sulla Formula Gloria. A dare il via con la bandiera tricolore al primo slalom della stagione è stato Giuseppe Scatareggia, Assessore allo Sport del Comune di Messina.

-“Una bella gara anche se impegnativa, con tracciato molto tecnico – ha spiegato l’emozionato Schillace al traguardo – l’assetto della mia Radical si è rivelato molto efficace grazie alle modifiche realizzate da papà Franco durante l’inverno, l’auto è molto agile e sincera”-.

-“Per me era la prima volta su questo tracciato – ha dichiarato Ingardiagli avversari erano tutti molto agguerriti e sono soddisfatto della prestazione all’esordio in questa bella gara. La maggiore difficoltà la ho avuta nell’interpretare bene i tratti dove cambiavano le condizioni del fondo stradale”-.

-“Ottimo esordio stagionale con successo di classe e punti importanti per me e la mia scuderia T.M. Racing – sono state le parole di Di Matteoabbiamo apportato qualche modifica all’assetto dopo la ricognizione. Un tracciato esaltante anche se difficile”-.

Appena sotto al podio Santi Leo su Radical SR4, il pilota di Torregrotta che ha tentato l’assalto al podio, nonostante nella prima manche abbia subito una penalità per aver toccato un birillo. Top five completa dalla prima vettura coperta, la Fiat 127 con cui il messinese Antonino Margareci ha vinto il gruppo Speciale e la classe S3, mostrando le proprie intenzioni sin dalla prima manche.

Sono stati 76 i concorrenti che si sono allineati al via della competizione messinese diretta da Michele Vecchio affiancato da Maurizio Ambrogio. La giornata pienamente primaverile ha favorito l’afflusso del grande pubblico che come consuetudine si è confermato appassionato e composto a Salice e lungo tutto il tracciato sulla SP 51 alle porte delle Città dello Stretto.

Ottimo inizio di stagione con vittoria in gruppo E1 e sesta piazza assoluta per l’altro torrese Domenico Gangemi su Fiat 127, il portacolori Team Phoenix già detentore del gruppo Tricolore 2018. Settima piazza per il catanese Silvio Fiore sull’agile Formula Fire con motore da 1000 cc, davanti all’altro pilota di casa Paolo Malvaso, alfiere Viemme Corse su Fiat 127 con cui ha vinto la classe S4. Nono posto con rimonta decisa nell’ultima manche e successo di gruppo A per il tricolore di categoria in carica Alessio Truscello, il giovane messinese che ha dominato al volante della Peugeot 106 Rallye di classe 1400. Top ten completata dal trapanese di lungo corso Nicolò Incammisa sulla Radical SR4.

Primo scratch in gruppo N per il detentore della Coppa Siciliana di categoria Ignazio Bonavires, altro saccense sempre molto concreto al volante della Peugeot 106 1.6 16V. La Giarre Corse si imposta tra le Bicilindriche con Sebastiano D’Agostino su Fiat 500, mentre in Racing Start Plus il successo è andato a Giuseppe Perniciaro su Citroën Saxo di classe 1.6, stessa vettura quella che ha vinto in Racing Start con l’esperto e sempre verde pilota di Torregrotta Antonino Bertuccio. In Gruppo Prototipi affermazione per il pilota locale Santo Foti su A112. Tra le giovani lady miglior tempo per la santateresina Jessica Miuccio portacolori CST Sport sulla nuova Renault Clio di gruppo N, mentre esordio assoluto per l’entusiasta etnea di Fiumefreddo Rosalia Zappalà, portacolori Catania Corse, che ha debuttato in gara sulla Citroën Saxo di gruppo Racing Start Plus, dopo aver partecipato alle semifinali di ACI Rally Italia Talent.

Sfortunato protagonista il vincitore 2018 Giovani Vinci su Radical, purtroppo costretto al ritiro dopo la ricognizione per un guasto meccanico.

Ritorno dopo 15 anni alle gare per Maurizio Fazio, l’appassionato Carabiniere siciliano che svolge servizio a Catanzaro e che è tornato alle gare sulla Suzuki Swift 1.6.

Si presenta il 6 aprile la “XXXV Coppa Val D’Anapo Sortino” 

La gara che dal 3 al 5 maggio sarà valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna e Tricolore “Bicilindriche” le varie iniziative collaterali saranno svelate alle 10,00 presso l’Automobile Club Siracusa

Siracusa 28 marzo 2019. Il bellissimo salone dell’Automobile Club di Siracusa, ricco di ricordi e cimeli del prestigioso passato, sabato 6 aprile alle 10, sarà il luogo perfetto per presentare la 35^ Coppa Val D’Anapo Sortino, la gara che dal 3 al 5 maggio prossimi sarà prova del Trofeo Italiano Velocità Montagna sud, la serie cadetta a cui la Federazione ACI Sport sta rivolgendo particolare attenzione. I particolari dell’evento sportivo saranno illustrati alla presenza del presidente dell’A.C. di Siracusa Avv. Pietro Romano, del Sindaco di Sortino Vincenzo Parlato, dell’ASP di Siracusa, della ASD Siracusa Pro Motorsport, delle autorità sportive, oltre che del vincitore della edizione 2018 e detentore del record del percorso Domenico Cubeda. L’evento motoristico dell’anno nella provincia di Siracusa, ha confermato la prestigiosa validità nel TIVM Sud. Inoltre è stato concesso il privilegio, di ospitare una delle 9 tappe del CIVM “Le bicilindriche” , la massima serie per le piccole ma energiche vetture di casa Fiat con motore a due cilindri. Naturalmente la gara sarà valida per il Campionato Siciliano, lo stesso per le Autostoriche, che saranno protagoniste come sempre dell’evento. Questa edizione, sarà caratterizzata da una iniziativa di inclusione sociale, “Tutti In Pista”, che prevede il coinvolgimento di giovani con abilità diversa, che avranno modo di vivere i giorni della manifestazione sportiva, in maniera diretta e partecipata, il tutto con la collaborazione determinante dell’ASP di Siracusa e del Comune di Sortino. Nell’occasione, sarà presentato il 1° Trofeo Piero La Pera, abbinato alla gara delle Bicilindriche, un modo per coniugare la competizione e il ricordo di un pilota mai dimenticato ed amato da tutti, scomparso tragicamente proprio a Sortino la vigilia della 16^ edizione della cronoscalata. Inoltre sarà istituito il 1° Memorial Pippo Laganà, in memoria del caro commissario di percorso, scomparso durante la 101 Targa Florio, nell’espletamento del proprio servizio. Saranno partecipi di tutto ciò i media, i partner, gli ufficiali di gara, i team, le scuderie ed i piloti, attori principali di questa manifestazione motoristica. Tutto lo staff intanto è impegnato a realizzare e promuovere le attività, gli obblighi e la promozione, per confezionare un evento motoristico sportivo di alto livello.

Nell’edizione 2018 con una gara 2 bagnata sul podio, dietro il recordman Cubeda, anche Agostino Bonforte su Gloria e Francesco Caruso su Radical. Barbagallo su Renault vinse, per il miglior tempo generale tra le storiche, dopo l’1 a 1 tra Barbaccia su Osella e Tosto su Lancia Fulvia.